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Alimentazione

DIMMI CHE COLORE MANGI E TI DIRÒ QUALI SONO LE SUE PROPRIETÀ

 

Nutritienda.com ci mostra le linee guida per sapere quale colore dobbiamo inserire nella nostra alimentazione, in base alle necessità individuali.

 

Il cibo è un piacere per il senso del gusto ma anche per la vista: l’espressione “mangiamo con gli occhi” è vera, l’immagine del cibo aumenta la grelina, chiamata anche “l’ormone della fame”, perché regola e governa l’appetito.

 

Come ha potuto riscontrare www.nutritienda.com, l’azienda online leader di prodotti di salute e bellezza, gli alimenti rossi con licopene sono ricchi di antiossidanti, quelli gialli e arancioni facilitano il normale funzionamento del sistema immunitario e della vista, grazie al loro contenuto di vitamina A; gli alimenti verdi, ricchi di clorofilla e fibre, favoriscono una buona salute digestiva, quelli viola sono ricchi di antociani, perciò hanno proprietà diuretiche mentre gli alimenti bianchi sono sostanze fitochimiche e possono aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.

 

La frutta e le verdure sono allettanti per la vista soprattutto per la loro varietà di colori e ogni colore influisce sullo stato d’animo. Il rosso, l’arancione e il giallo donano energia, calore, vitalità e un senso di ottimismo; il verde, il viola e il blu trasmettono calma, pace e serenità, mentre il bianco è il simbolo della purezza.

 

Oltre a trasmettere emozioni e sensazioni, i colori corrispondono a proprietà specifiche degli alimenti. Lo sapevi che i pigmenti che creano i colori e altri principi attivi presenti in questi alimenti offrono molteplici benefici? Geli esperti nutrizionisti di Nutritienda.com ti mostrano le linee guida per sapere quale colore devi scegliere in base alle tue necessità:

 

Rosso

Il colore rosso dei pomodori, dell’anguria o delle fragole deriva da un pigmento chiamato “Licopene”. Si tratta di un carotenoide, ossia una sostanza chimica naturale che dona un colore rosso alla frutta e alle verdure. Il licopene è il miglior antiossidante per contrastare i radicali liberi, insieme alla pectina e alle vitamine, che aiutano a mantenere sotto controllo i normali livelli di colesterolo. L’alimento che contiene la maggior quantità di licopene è il pomodoro ma è presente anche in altri alimenti rossi come l’anguria, il pompelmo e le fragole; inoltre gli alimenti dal colore rosso sono ricchi di Vitamina C, A, potassio e antiossidanti. Arancione-Giallo

La frutta e le verdure di questi colori contengono antiossidanti e si distinguono per la loro capacità di aiutare a proteggere il sistema immunitario, la pelle e la vista. Questi benefici derivano dai “Carotenoidi” come il betacarotene, che conferiscono il colore arancione tipico delle carote, delle arance, della zucca o delle albicocche. I carotenoidi sono degli antiossidanti di vasta portata e inoltre sono i precursori della vitamina A. La frutta e le verdure gialle-arancioni sono fonte di vitamina C e A, che combattono l’invecchiamento cellulare grazie alla loro azione sui radicali liberi; inoltre alimenti come le banane sono ricchi di potassio e il mais è ricco di luteina.

 

Verde

Il colore verde degli spinaci, dei broccoli, del kiwi o dell’uva è fornito dalla clorofilla, il pigmento più esteso nel regno vegetale:si tratta di una sostanza che negli alimenti consumati crudi può aiutare a prevenire alcune malattie; è un colore associato agli alimenti sani. Più un vegetale è verde, più è ricco di betacaroteni e vitamina C; inoltre gli alimenti verdi possiedono antiossidanti che proteggono dal danno ossidativo delle cellule, le loro proprietà sono principalmente depurative, sono ricchi di fibre, vitamine e minerali e grazie alla loro azione sui radicali liberi, contrastano l’invecchiamento cellulare.

 

Viola

Il colore viola della frutta e delle verdure deriva dagli “Antociani”, dei flavonoidi. Tra i loro benefici per la salute spiccano la loro azione antiossidante e antinfiammatoria e le loro proprietà diuretiche. Un buon esempio sono i ribes, le melanzane, il cavolo rosso e le more: grazie all’elevata concentrazione di carotenoidi e polifenoli, possiedono proprietà antiossidanti e inoltre contengono molte vitamine come le vitamine A, C e K e minerali come il magnesio, il calcio e il potassio. Questi alimenti contengono anche molte fibre, che aiutano a regolare il transito intestinale e sono a basso contenuto di grassi.

 

Bianco

Il colore bianco di alimenti come l’aglio, la cipolla, il cavolfiore o i funghi deriva dalla presenza di sostanze come la flavina. Questi alimenti aiutano a preservare la salute cardiovascolare e riducono il colesterolo, sono ricchi di fitochimici come l’allicina, che previene le infezioni e agiscono come antibiotici. Un vantaggio degli alimenti bianchi è costituito dal loro apporto di fosforo, potassio e magnesio.

 

Noelia Suarez, responsabile comunicazioni di Nutritienda.com, afferma: “I colori degli alimenti forniscono le informazioni relative ai nutrienti che possiedono, è fondamentale seguire un’alimentazione varia, equilibrata e più colorata possibile ma è altrettanto importante conoscere i benefici che ogni alimento apporta alla nostra salute. Il team di Nutritienda.com invita a scoprire le proprietà degli alimenti, in modo da poter scegliere i colori più utili per le nostre esigenze.”

 

Abbiamo a disposizione diverse foto a illustrazione di questa notizia. Se ne avete bisogno, sono disponibili fino al 12 MARZO a questo indirizzo: https://we.tl/t-M5sbydShXJ o potete chiederle direttamente a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Su Nutritienda

Nutritienda.com è l'azienda e-commerce di Salute e Bellezza leader in Spagna e Portogallo dal 2007. Attualmente è immersa in un progetto di espansione in Europa e ha iniziato a muovere i suoi primi passi in Italia nel 2020. 

Nutritienda dispone di un catalogo con più di 40.000 prodotti di 1.200 marche diverse e con le quali lavora a stretto contatto, per poter raggiungere il suo obiettivo: mettere a disposizione di tutti i suoi clienti le soluzioni più innovative in termini di qualità, efficacia e sicurezza, sempre al miglior prezzo.

Grazie alla diversificazione del suo team e alla complementarità dei suoi processi verticali di business, Nutritienda è diventata un punto di riferimento nel settore, ottenendo l'universalizzazione della salute nutrizionale e della cura personale. Ora, l'obiettivo di Nutritienda è quello di estendere maggiormente il suo raggio d'azione, portando le sue nove categorie (Parafarmacia, Erboristeria, ECO/BIO, Nutrizione Sportiva, Profumeria, Make Up, Cosmetica, Prodotti per Capelli e Animali Domestici) in tutto il territorio europeo.  

 

Per ulteriori informazioni e foto non esitate a contattarmi:

OPEN COMUNICACIÓN

Tel.: 0034 670 09 82 85

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LILT:SETTIMANA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA (13-21 MARZO 2021)

LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori 

Davide Oldani e Demetrio Albertini testimonial al fianco della LILT per ricordare l’importanza dei corretti stili di vita e delle visite periodiche per tenere lontano il cancro

Tanti consigli di prevenzione su www.prevenireconlalilt.it  e numero gratuito di supporto SOS LILT sempre attivo all’800 998877

 

Anche quest’anno, con l’avvicinarsi della Primavera, la LILT-Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori presenta la XX edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, campagna di sensibilizzazione, istituita con decreto dell’allora Presidente del Consiglio, volta a diffondere la cultura della prevenzione e l’importanza di adottare un corretto stile di vita per tenere lontano il cancro.

 

Volti della campagna 2021, Davide Oldani, chef e inventore della cucina POP, una cucina basata sulla semplicità e su materie prime di qualità, esempio di uno stile alimentare gustoso ma soprattutto salubre, e Demetrio Albertini, una vita consacrata allo sport, per lavoro e per passione, dirigente sportivo e, prima, campione indimenticabile ovunque nel mondo sul campo da calcio. Due eccellenze che si fanno portavoce di queste semplici ma preziosissime regole: alimentarsi correttamente, praticare attività sportiva, dire no al fumo, limitare l’alcol, esporsi al sole con moderazione e sottoporsi a controlli clinico-sanitari periodici. Questo il messaggio che porta con sé la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, il cui simbolo da sempre, non a caso, è l’olio extra vergine di oliva italiano, re della dieta mediterranea e amico della nostra salute.

 

Questo del tutto particolare storico momento socio-economico-sanitario sta insegnando a ciascuno di noi come la tutela della salute sia la cosa più preziosa che abbiamo. Salute che dipende in larga parte dalle scelte che compiamo ogni giorno, a partire dai piccoli gesti della vita quotidiana – è la riflessione del Presidente Nazionale della LILT Francesco Schittullidall’importanza di cosa mettiamo nel piatto, sino all’inserimento dell’attività fisica nelle nostre abitudini, al pari dello spegnere definitivamente la sigaretta e ricordarsi di sottoporsi a periodiche visite specialistiche di controllo. Possiamo fare moltissimo per allontanare il rischio cancro e vivere meglio. Basti solo pensare che oltre il 40% dei tumori sarebbe evitabile semplicemente adottando un corretto stile di vita, soprattutto a tavola. Il crescente fenomeno dell’obesità, ad esempio, è strettamente correlato all’insorgenza di tumori, oltre che di tante altre patologie ed i recenti studi – conclude Schittulli – hanno evidenziato come il sovrappeso sia direttamente proporzionale ad una prognosi negativa, con maggiore 

rischio di mortalità nelle persone affette da Covid-19”.

 

In questo momento così difficile per tutto il sistema sanitario, LILT continua a rimanere al fianco di chi lotta contro il cancro e ad impegnarsi quotidianamente per diffondere la cultura della prevenzione come prima arma per tenere lontana la malattia. Con la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica LILT invita, quindi, la cittadinanza a non trascurare o rimandare i controlli. Presso gli ambulatori LILT, circa 400 in tutta Italia, è possibile prenotare visite di prevenzione in senologia, ginecologia, endocrinologia, pneumologia, gastroenterologia e dei tumori della pelle.

Rimane inoltre sempre attivo il numero verde SOS LILT 800 998877 (lun-ven dalle 10:00 alle 15:00): voci di esperi potranno supportare e indirizzare chi chiama in cerca di aiuto per smettere di fumare, assistere un famigliare malato, conoscere i propri diritti come paziente, ricevere informazioni su come adottare uno stile di vita più salutare o individuare l’ambulatorio LILT più vicino.

 

La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è realizzata in partnership con FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani, CONI-Comitato Olimpico Nazionale Italiano, CIA-Agricoltori Italiani e l’Associazione CITTÀ DELL’OLIO.

 

Agnese Borri

 

ALIMENTAZIONE, OGGI SI CELEBRA IL “NATIONAL CHILI DAY”: LA PIETANZA PICCANTE PER ECCELLENZA AMATA DA 7 AMERICANI SU 10

 Nata negli Stati Uniti, la Giornata Nazionale del Chili celebra il gusto e la tradizione di un piatto energetico e piccante, che nel corso degli anni è entrato con forza all’interno della cultura pop americana e non solo. Pietanza che ha catturato l’interesse di celebrities, politici e cantanti, oltre a essere rappresentata all’interno di film e serie TV. Da ricerche internazionali, inoltre, è emerso come il chili sia il piatto preferito dal 68% degli americani

 

Dalle leggende del 1700 che attribuivano la paternità del chili agli abitanti delle Isole Canarie, alle “Chili Queens” che negli anni ’80 servivano la nota pietanza nella piazza militare di San Antonio per venderlo a soldati e cowboys (fonte Texas Monthly), fino ad arrivare al 1977, data in cui la legislatura del Texas lo dichiarò a tutti gli effetti il piatto di stato ufficiale. Sono queste alcune delle tappe che hanno segnato la storia del chili, la pietanza piccante per antonomasia, che viene celebrata come ogni anno in occasione del “National Chili Day”. Un piatto entrato a tutti gli effetti nella tradizione culinaria statunitense: basti pensare che, secondo una ricerca della Denver Marketing Agency pubblicata su National Today, il chili è adorato dal 68% degli americani. Mangiare del cibo piccante come il chili, moderandone ovviamente le quantità, rappresenta un elisir di lunga vita: da una ricerca americana dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health è infatti emerso che chi consuma ogni giorno pietanze piccanti ha il 14% di rischio in meno di incorrere in morte prematura rispetto a coloro che ne fanno uso meno di una volta a settimana. Il chili è anche una pietanza entrata a tutti gli effetti anche all’interno della cultura pop, venendo utilizzata come oggetto di scena in celebri film e serie TV: da “The Irishman” di Martin Scorsese, dove il personaggio di Frank Sheeran (Robert De Niro) festeggia la scarcerazione dell’amico Jimmy Hoffa (Al Pacino) degustando un Chili Dog, al nono episodio dell’ottava stagione de “I Simpson", dove Homer prende parte a una vera e propria fiera del chili piccante che si tiene a Springfield. E ancora, il chili era il piatto preferito dal tenente Colombo, che nell’omonima serie TV degli anni ’70 lo consumava quotidianamente tra un’indagine di polizia e l’altra.

 

Una popolarità che ha interessato anche il mondo social: su Instagram sono oltre 3 milioni i post con l’hashtag #Chili e ben 116mila quelli con la menzione #ChiliCookOff, ovvero gli eventi culinari organizzati per preparare ricette a base di questa pietanza. È quanto emerge da un’indagine promossa da Espresso Communication per Marco Roveda – Il pioniere del biologico, che ha ideato una linea di zuppe fresche pronte e facili da gustare, ripescando anche la ricetta del chili. “Il chili rimane ancora oggi uno dei piatti più celebri della tradizione culinaria americana ed è giusto che venga celebrato con una giornata apposita per ricordarne la sua importanza – ha spiegato Marco Roveda – Il pioniere del biologico – Proprio per via della sua notorietà e del suo gusto intenso e piccante, ho deciso di utilizzarlo come ingrediente principale per una zuppa fresca pronta e facile da consumare, con ricetta da me ideata. Si tratta di una pietanza adatta a chi cerca un piatto di sostanza, ma al tempo stesso non vuole accumulare chili di troppo. E come avviene per le altre zuppe della mia linea, anche questa è confezionata all’interno di un packaging in carta PEFC proveniente da filiera al 100% sostenibile”.

 

La pietanza “made in USA” ha catturato anche le attenzioni della famiglia Obama che, come riportato da ABC News, ha ideato una ricetta originale a base di chili, composta da cipolle, peperoni verdi, stufato di carne e vino rosso. E ancora, ha rubato la scena a livello televisivo grazie all’interesse di numerose celebrities: da Adam Richman, presentatore di Man vs Food che ha avuto modo di degustare del chili partecipando alla Firebrand Chili Challenge, a Ed Helms, attore del franchise “Una Notte da Leoni”, che su Instagram ha pubblicato una foto in cui cucinava un pentolone di chili per l’intera famiglia, fino ad arrivare a Britney Spears, che ai microfoni della rivista People ha ammesso come il suo piatto preferito sia il Chili Hot Dog. Anche a livello musicale, i rimandi non mancano: basti pensare alla canzone “The Chili Sauce", appartenente all’album Ice Cream Castles del gruppo The Time, e al brano “Down in Mexico” del gruppo The Coasters dove i drink sono ancora più caldi della salsa chili. Persino Elvis Presley nella sua “You are the Boss”  non poteva esimersi dal dire “Oh Yeah”, quando in cucina viene usata la salsa chili.

 

Ma non è tutto, perché inserire il chili nella propria alimentazione presenta molti vantaggi anche per quanto concerne il sistema immunitario. Da una ricerca pubblicata sul portale Healthline è infatti emerso come la pietanza sia ricca di vitamine, soprattutto A e C, di sali minerali e derivati vegetali. Tra queste vi è la capsaicina, sostanza che aiuta a promuovere la perdita di peso e ad alleviare il dolore, se consumata in maniera regolare. Il chili, inoltre, aiuta a regolare la presenza di zucchero all’interno del sangue, riduce la congestione intestinale e migliora il buon umore. Insomma, una pietanza a 360 gradi che favore il benessere fisico e psichico.

 

 

Luca Carbonaro

LA TOSCA, PASTA NATA E CRESCIUTA IN TOSCANA, COMPIE UN ANNO E DIVENTA COMPLETAMENTE SOSTENIBILE

 

Prosegue l’impegno della cooperativa Terre dell’Etruria e di Unicoop Firenze per una pasta a filiera interamente toscana e no glifosate. Cresce la produzione – da 150 ettari a 480 – e arriva un nuovo packaging in cartone riciclabile.

 

E per portarla in tavola al meglio, una ricetta speciale della tradizione toscana.

Castagneto Carducci (Li), 09 febbraio 2021_Interamente toscana, prodotta senza uso di glifosate e da oggi anche completamente sostenibile: la Tosca, pasta “nata e cresciuta in Toscana” compie un anno e da marzo sarà presente sugli scaffali in un nuovo packaging realizzato in cartone riciclabile, punto di arrivo di un progetto di sostenibilità e filiera che comincia dai campi per coinvolgere tutto il processo produttivo.

Il nuovo packaging sostenibile e riciclabile della Tosca realizza l’idea di produrre una pasta toscana no glifosate nata da Terre dell’Etruria, la più grande cooperativa multifiliera della Toscana – capofila del progetto –, e da Unicoop Firenze, la più grande Cooperativa di Consumo in Toscana.

Trafilata al bronzo ed essiccata lentamente a basse temperature, la Tosca è una pasta dal gusto pieno e dall’aroma autentico, perfetta per essere abbinata ai sughi della tradizione toscana, come i Fusilli con cavolo nero e salsiccia, le Penne strascicate e le numerose ricette raccolte da Terre dell’Etruria e Unicoop Firenze nel ricettario Pasta La Tosca.

Ma non sono solo le sue caratteristiche organolettiche che l’hanno fatta scegliere da tantissimi consumatori nel suo primo anno di vita sullo scaffale: sulle confezioni si possono trovare infatti tutte le informazioni che permettono di risalire direttamente ai produttori che hanno coltivato il grano. Un processo a portata di smartphone del consumatore, che sfruttando il QR-Code presente sulle confezioni può facilmente individuare l’appezzamento di coltivazione e di provenienza dei vari lotti di produzione, oltre agli ettari impegnati, la lista dei produttori e persino le immagini dei campi da cui viene il grano.

A caratterizzare Pasta La Tosca è anche l’attenzione alla biodiversità e alla valorizzazione del suolo, condizione garantita dal divieto di utilizzare prodotti contenenti glifosato (principio attivo diserbante di largo uso, specialmente nei paesi esteri) su tutta la superficie dove cresce il grano destinato alla Tosca.

«In un anno di lavoro siamo andati oltre le aspettative – commenta Massimo Carlotti, presidente di Terre dell’Etruria – e possiamo affermarlo con grande soddisfazione soprattutto se pensiamo che siamo partiti da uno scaffale difficile come quello della pasta e siamo riusciti e posizionarci in maniera apprezzabile.

 

Ma ciò di cui andiamo più orgogliosi è che, anche con il nuovo packaging sostenibile che aumenta i costi di produzione, siamo riusciti a garantire lo stesso prezzo del grano ai nostri soci produttori di cereali. Per noi questo è “il” grande obiettivo che siamo riusciti a portare a casa».

Dopo essersi fatta conoscere dai consumatori dell’area fiorentina che hanno potuto apprezzare la filosofia di produzione pulita e trasparente, la Tosca sarà venduta da marzo anche da Unicoop Tirreno, mentre nel corso del 2021 arriverà anche sugli scaffali di Unicoop Centro Italia.

«Unicoop Firenze mette al centro del proprio operato il territorio, l’ambiente e l’etica – commenta Emidio Granchi, Business Manager del reparto Grocery di Unicoop Firenze –. Il progetto della Pasta Tosca, fortemente voluto, ha la forza di coniugare in modo semplice e comprensibile tutto questo. La filiera Toscana, la corretta remunerazione del lavoro e la sostenibilità raggiunta anche attraverso il nuovo packaging, unite alla convenienza di un prodotto di qualità eccellente e di consumo giornaliero rappresenta nel modo migliore lo stile del fare della nostra Cooperativa.

Siamo contenti di aver fin qui contribuito alla crescita del progetto e continueremo a sostenerlo anche attraverso la nostra proposta commerciale.»

Un successo che è sostenuto dai numeri: gli ettari di produzione crescono, da 150 ettari ai circa 480 ettari relativi all’annata agraria 2019/20 per una produzione di 20 mila quintali.

Anche le aziende agricole fornitrici passano da 20 a oltre 40, distribuite tra Pisa, Val di Cornia, Grosseto, colline livornesi e area costiera di Baratti e Populonia. Il grano duro, una volta raccolto, viene poi lavorato in un molino della zona della costa e trasformato in un pastificio lucchese, prima di arrivare sugli scaffali.

Filiera di produzione, trasformazione e lavorazione, sono così interamente toscane.

E anche quest’anno Terre dell’Etruria ha coinvolto altre strutture cooperative quali la Società Vallebruna di Roccastrada (Grosseto) e la Cooperativa Pieve di Santa Luce (Pisa), così da avvalorare ancora di più l’impronta regionale del prodotto e rafforzare il senso della cooperazione regionale.

 

Le caratteristiche

Nei fusilli, negli spaghetti, nei rigatoni e nelle farfalle di Pasta La Tosca è possibile ritrovare tutta la genuinità della tradizionale pasta toscana, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente per preservarne un gusto pieno, ruvido, capace di legarsi alla perfezione ad ogni tipo di sugo. Il frutto di una filiera breve e pulita, segnata da un rigido disciplinare seguito dai produttori e vigilato dai tecnici di Terre dell’Etruria.

Oltre a garantire il rispetto da parte dell’azienda produttrice di grano delle normative vigenti e dell’assenza di glifosate, Terre dell’Etruria individua non solo le zone di coltivazione, ma anche le varietà delle sementi utilizzabili.

La ricetta:

Fusilli con cavolo nero e salsiccia

(Ricetta della Val di Bisenzio)

 

Ingredienti per 2 persone:

• 150 g di Fusilli la Tosca

• 350 g di cavolo nero in foglie

• 1 salsiccia di suino (circa 70 g)

• 1 cipolla bianca

• 1 spicchio d’aglio

• 15 g di olio EVO

 

In una pentola capiente mettiamo a lessare la pasta appena l’acqua salata in precedenza entra in ebollizione. Tagliamo finemente le foglie di cavolo nero privandole del nervo centrale. Tritiamo finemente la cipolla. In una padella versiamo tutto l’olio, la cipolla tritata e uno spicchio d’aglio in camicia. Appena soffritta la cipolla buttiamo il cavolo e lasciamolo appassire per 3 minuti, sfumando al bisogno con un po’ di acqua di cottura (quindi non aggiungiamo sale).

Con l’aiuto di un coltello, priviamo la salsiccia del budello esterno e la riduciamo in piccoli pezzetti da versare nel sughetto di cavolo nero.

Nel tempo di cottura della pasta il sugo di cavolo nero e salsiccia è pronto. Scoliamo e saltiamo la pasta in padella. Aggiungiamo a piacere dei commensali pecorino stagionato della Val D’Orcia o Pecorino Toscano DOP, che si sposano entrambi benissimo con questo sugo corposo.

 

Altre ricette sulla Pasta La Tosca si possono leggere a questo link: https://cutt.ly/hksTQd3

 

TERRE DELL'ETRURIA

Terre dell’Etruria è la più grande cooperativa agricola multifiliera della Toscana, risultato di una serie di aggregazioni di diverse cooperative, che affonda le proprie origini nella Cooperativa Produttori Donoratico, fondata il 14 Aprile 1950.

Con circa 3500 aziende agricole associate, si pone sul mercato della filiera agroalimentare con l’obiettivo di valorizzare le produzioni agricole toscane dei propri associati e di indirizzare, seguire e aiutare le aziende agricole nelle scelte agronomiche e produttive.

Attiva nei settori dei cereali, dell’ortofrutta, del vino, dell’olio e delle agroforniture, Terre dell’Etruria è dislocata sul territorio delle province di Pisa, Livorno, Grosseto e Siena, dove i soci produttori possono trovare tutto l’occorrente per la conduzione delle loro aziende.

Tutte le società del gruppo sono certificate in base alle norme Uni EN ISO 9001:2008 e autorizzate alla gestione del prodotto biologico. Tracciabilità e sostenibilità fanno parte del dna della cooperativa: dal campo alla tavola, passando attraverso i processi di lavorazione, stoccaggio e confezionamento.

 

Alessandra Iozzia

DAL RITORNO DEI CLIMATARIANI AL BOOM DEGLI INSETTI

NON SOLO BIO, DAGLI ESPERTI I 10 “FOOD TRENDS” DEL 2021:

DAL RITORNO DEI CLIMATARIANI AL BOOM DEGLI INSETTI, ECCO LE RIVOLUZIONI IN TAVOLA

 

Dai cibi creati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale a quelli contenuti in imballaggi flessibili alternativi alla plastica, dal maggior consumo di fitonutrienti ai super-frutti dell’Amazzonia. Sono questi alcuni dei principali “food trends” che, secondo gli esperti del settore, segneranno il post pandemia. Da ricerche internazionali è emerso come a farla da padrone saranno anche il ritorno dei “climatariani”, attenti alla sostenibilità ambientale, e il consumo di insetti, ricchi di proteine.

 

L’emergenza sanitaria ha ridefinito i principali settori economici, in primis quello alimentare, cambiando i paradigmi attuali e le scelte di milioni di persone. Da una recente ricerca americana dell’International Food Information Council pubblicata su Forbes è infatti emerso come il 54% dei consumatori abbia deciso di adottare un’alimentazione più sana nel 2020 rispetto a dieci anni fa, prediligendo cibi biologici. E ancora, secondo un’indagine condotta da Innova Marketing Insights e pubblicata su Food Industry Executive, nei prossimi anni ci sarà un’impennata di consumi legati ai cibi plant-based, ovvero quelli a base vegetale, raggiungendo una crescita del 20% entro il 2024. Ma quali saranno, dunque, i principali trend alimentari del 2021 secondo gli esperti? Secondo la testata americana Glipsecorp il nuovo anno vedrà il ritorno dei “climatariani”, coloro che seguono una dieta indicata per combattere il cambiamento climatico. Un termine entrato nella lista dei più utilizzati secondo il New York Times e che segnerà anche il post pandemia. I cibi del futuro, invece, saranno a base di insetti, fonte di proteine più sostenibili grazie al minor impatto ambientale e all’alto valore nutrizionale, appena sdoganati dalla European Food Safety Authority: da una ricerca di Dealroom pubblicata su Bloomberg è infatti emerso come si tratterà di un business dirompente che supererà i 4,1 miliardi di dollari entro il 2025. Spazio anche al packaging alternativo alla plastica che, secondo una ricerca di Market Allied Research, aumenterà del 12,4% entro il 2022. “L’attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale saranno ancora più preminenti all’interno del settore alimentare del post pandemia. Per questo motivo, dopo un’esperienza ventennale nel mondo del bio, ho deciso di rimettermi in gioco ideando una linea di zuppe fresche pronte che, a differenza dei prodotti contenuti nella comune ciotola in plastica, sono confezionate in pack realizzati con carta dotata di certificazione PEFC e proveniente da filiera sostenibile – ha spiegato Marco Roveda - Il pioniere del biologico – Una soluzione ideale per abbracciare i trend del 2021 e rispondere alle esigenze delle persone che prediligono quotidianamente un’alimentazione sana, ricercando salute, benessere, innovazione di ricette e packaging”.

 

Tra le principali tendenze alimentari del 2021 figura anche quella dei fitonutrienti, composti vegetali ricchi di proteine e vitamine, ideali per migliorare le funzioni immunitarie: da una ricerca di Businesswire pubblicata su Glimpsecorp è emerso come il loro consumo raggiungerà i 24 miliardi di dollari entro il 2023. E ancora, sarà preminente la digitalizzazione della catena alimentare grazie alla presenza di cibi interamente creati da intelligenze artificiali secondo una ricerca riportata da Today. Spazio anche ai super-frutti dell’Amazzonia come buriti e camu-camu, alimenti ricchi di vitamina A e C, e minerali come ferro e calcio, utili per restare in forma e rinvigorire il benessere mentale messo a dura prova dai periodi di lockdown. L’emergenza sanitaria ha inoltre aumentato la necessità di trasparenza delle aziende nei confronti dei consumatori. Da un’indagine di Label Insight e Food Marketing Institute è emerso come il 75% dei consumatori vorrebbe informazioni precise riguardanti l’origine dei cibi che arrivano sulla tavola. Aumenterà la richiesta di cibi ad alto contenuto di vitamina D, magnesio, probiotici: 3 consumatori su 5, secondo una ricerca di Innova Market Insights, sono alla costante ricerca di alimenti che possano impattare in maniera benefica la salute mentale e garantire una migliore qualità del sonno. Ma non è tutto, perché spopolerà anche la pratica del foraging, ovvero il raccogliere piante e ingredienti che crescono in boschi e lungo i fiumi.

 

Ecco quali saranno i 10 principali trend alimentari del 2021 secondo gli esperti:

 

1.        Il ritorno dei climatariani: l’emergenza sanitaria ha aumentato il desiderio, da parte dei consumatori, di ricercare alimenti che possano avere un impatto benefico sul cambiamento climatico.

2.        Cibi creati con l’intelligenza artificiale: startup e multinazionali inizieranno ad avvalersi di macchine e robot per digitalizzare la catena alimentare.

3.        Proteine degli insetti nel piatto: non saranno più un tabù e diventeranno una delle principali portate del 2021 grazie alle loro proprietà nutritive e al basso impatto ambientale.

4.        Spazio ai fitonutrienti: gli alimenti che offrono benefici immunitari saranno un must del post pandemia. I consumatori cercheranno in tutti i modi di rafforzare la propria salute.

5.        Imballaggi più flessibili: si cercherà di ridurre al minimo l’utilizzo di confezioni in plastica, prediligendo packaging alternativi.

6.        I Super-frutti arrivano dall’Amazzonia: alimenti come buriti e camu-camu diventeranno un must sulla tavola per via dell’importante presenza di vitamine e minerali.

7.        Più attenzione alla trasparenza: i consumatori presteranno molta più attenzione all’origine dei prodotti, chiedendo una maggiore trasparenza dalle aziende.

8.        Boom del biologico: il settore sembra non aver risentito gli effetti della crisi e avrà una crescita miliardaria entro il 2025.

9.        Crescita costante del food delivery: le richieste di consegna del cibo a domicilio sono aumentate in maniera esponenziale durante i mesi di lockdown e continueranno anche nel 2021.

10.     Il trend del foraging: la pratica di raccogliere piante e ingredienti che crescono spontanei in boschi e prati o lungo i fiumi, già in crescita da diversi anni, sarà sempre più frequente anche nel post pandemia.

 

 

Matteo Gavioli

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