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Alimentazione

PROFUMA di CIOCCOLATO E CASTAGNE IL PODIO DELLA 5a EDIZIONE DI BURGER BATTLE

 

IL PUGLIESE ROCCO CAMASTA INCORONATO RE DELL’HAMBURGER GOURMET PERFETTO

 

Si è conclusa poco fa a Beer&Food Attraction, tra l’emozione dei 6 concorrenti e l’entusiasmo di un pubblico chiamato ad assaggiare le migliori espressioni nazionali di hamburger gourmet, la quinta edizione del riuscito contest BURGER BATTLE, voce dell’attuale tendenza di cibo fast food rivisitato in chiave ricercata. E’ stato incoronato “Re dell’hamburger gourmet perfetto” il pugliese Rocco Camasta, titolare dell’hamburgeria-steakhouse “The Butcher” di Modugno, che ha saputo conquistare pubblico e giuria con Rimini, un hamburger unico, frutto di capace improvvisazione e realizzato con Scottona Carne al Fuoco - Aia, squacquerone, radicchio, cioccolato fondente 99%, zenzero, pesto di pistacchio, castagne e, dulcis in fundo, salsa senape&miele Develey su pane Skyr Pastridor. Semplicemente perfetto.  A sostenerlo è stata un’attenta giuria di professionisti, invitata a riconoscere per gusto d’insieme, creatività nella scelta degli ingredienti, presentazione e carisma dello Chef, il miglior hamburger gourmet d’Italia e a nominare il Burger Battle Ambassador che sarà volto del talent per tutto il 2023. 

Membro d’eccellenza della giuria l’Executive Chef Roberto Lodovichi, stimato per la sua trentennale esperienza nel catering e banqueting oltreché per la partecipazione attiva nella Federazione Italiana Cuochi. Giudice di Burger Battle 2023 anche Giuseppe Arditi, titolare di Ristopiù Lombardia e fondatore dell’Associazione Consortile Ursa Major. Sempre in giuria Amelia Gioiasano, food specialist professionista nel settore bakery e qualificata nella ricerca e sviluppo e nell'innovazione tecnologica. Rilevante anche la presenza di Giuseppe Imperatore, o Peppefoodie, noto narratore sui social media delle migliori prelibatezze gastronomiche con un seguito di oltre 53mila followers interessati alle sue avventure culinarie, e di Matteo Lento, in arte Teo Chef della birra, famoso per il suo risotto senza soffritto e con birra al posto del brodo. Non ultima, Giulia Brandi, ex concorrente di Masterchef 6 e grande appassionata di buona cucina.

Concentrati dal primo all’ultimo istante i 6 Chef finalisti di Burger Battle 2023, vincitori di altrettante tappe italiane organizzate in collaborazione con importanti distributori Ho.Re.Ca. (Adra, Atena Lucana; Cattel, Venezia; Tucano, Pescara; Jollygel, Cuneo; Maxigel, Brescia; Dimarno, Altamura) che, nel corso dell’anno, hanno coinvolto complessivamente oltre 60 Chef impegnati a preparare live il proprio hamburger gourmet davanti a giurie di giornalisti ed esperti gastronomici.

La prima manche ha visto sfidarsi Daniele Barra - Excalibur Bar Pub di Revello (CN), Danilo Picariello - The Big Brother’s Pub di Atena Lucana (SA) e Sandro di Marzio - Risto-Pub “El encanto” di Raiano (AQ), con vittoria di Danilo Picariello grazie al suo Dinaro, un hamburger di Scottona con crema di parmigiana di melanzane, scamorza affumicata, porchetta di Ariccia panata e fritta, salsa Burger e patatine Extra Wonders.  A seguire è stata la volta di Tatiana Maccacaro di BurgheRino Venezia, Angelo Rizzuto, Chef del locale Torre D’Ercole di Brescia e Rocco Camasta dell’hamburgeria-steakhouse “The Butcher” di Modugno che ha vinto la manche di Altamura con il suo Greenwich, apprezzato dalla giuria per giusto equilibrio tra il sapore dolce della cipolla caramellata e il gusto più deciso del lardo di colonnata su un hamburger di Scottona, con salsa senape-miele e tartare di manzo in cera d’api.  Gran finale a sorpresa nel primo pomeriggio, quando ai due finalisti è stato chiesto di preparare un panino gourmet utilizzando almeno 5 ingredienti inseriti in una mistery box a loro disposizione contenente zenzero fresco, squacquerone, radicchio trevigiano, castagne bollite, pesto di pistacchio, riso soffiato, yogurt di capra, agretti, banana essiccata, alghe, avocado, asiago, cioccolato fondente, oltre a 3 ingredienti extra forniti dagli sponsor: pane Naanta di Lantmännen, tartare di Scottona 100% Carne al Fuoco AIA, Pizzoli Patatine Extra Zighy, farcitura Mango Relish di Develey e salsa Salsa Kimchi di Kikkoman. “Out Of The Box” il nome della prova, a voler significare l’importanza di uscire dagli schemi e dalla comfort zone di una realizzazione già testata. E il risultato si è dimostrato eccellente: Danilo Picariello ha creato Bell’e buono, un hamburger con Scottona Carne al Fuoco – Aia, salsa salsa kimchi Kikkoman, formaggio Asiago, riso soffiato e yogurt di capra, mentre Rocco Camasta ha sbaragliato con il convincente Rimini, tributo alla città ospitante.

Main sponsor dell’edizione Burger Battle 2023 il già citato Lantmännen Unibake, uno dei principali produttori di prodotti da forno in Europa e promotore del contest affiancato da AIA – Carne al fuoco, dal 1968 prima scelta di carne suina e bovina, Pizzoli, leader nel mercato da tre generazioni di patate fresche e surgelate (ora anche con linea Pizzoli Professional dedicata ai professionisti della ristorazione) e Develey con le sue salse di alta qualità. Hanno sostenuto Burger Battle 2023 anche la premium beer tedesca Warsteiner, il leader della salsa di soia giapponese Kikkoman, Lotti frigoriferi e cucine e le griglie Arris.

Ad animare la finalissima gli entusiasti presentatori dell’evento, i due food-influencer Luca Help e Pedro - il barista incazzato, quasi 500mila followers insieme a tanta energia, simpatia e competenza da condividere.

Una giornata di emozioni, sapori, profumi e grandi numeri: 3500 panini serviti, 3800 visitatori allo stand e un maxi-hamburger da 50 cm di diametro e oltre 10 kg di peso realizzato durante l’intervallo con show-cooking dello Chef Marco Balboni.  

Una giornata che ha il gusto di una vittoria partecipata, di un traguardo che eleva l’hamburger sul podio dell’alta cucina grazie al contributo di molteplici fattori: ingredienti, esperienza, fantasia, sinergia, passione. Arrivederci a Burger Battle 2024.

 

www.burgerbattle.it

16 OTTOBRE: GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE  

Planeat.eco: propone spesa per alimentazione sana e senza sprechi

“Con 20.000 ordini abbiamo salvato 17 tonnellate di cibo dalla spazzatura”

 

L’obiettivo fame zero è sempre più lontano, lo dimostra il Rapporto Sofi 2022 dell’Onu, ma ha anche permesso la nascita di realtà innovative volte ad agevolare la riduzione degli sprechi alimentari.  Planeat.eco è la piattaforma web, partita un anno fa, che offre agli utenti la possibilità di comporre menù a scelta, ricevendo poi a domicilio i kit di ingredienti pesati per la realizzazione delle ricette.

16 ottobre 2022 – Il 9,8% dell’umanità soffre la fame (828 milioni di persone): ad attestarlo è il rapporto Sofi 2022 dell’Onu. La pandemia, la guerra in Ucraina e il caro dell’energia che ne è conseguito hanno azzerato anni di progressi, ma hanno anche evidenziato la necessità di una riflessione più approfondita su come affrontare i principali fattori che stanno determinando l'insicurezza alimentare globale, che riguarda 2,3 miliardi di persone (poco meno del 30% dell’umanità).

In questo contesto si inserisce Planeat.eco, piattaforma innovativa che permette di fare una spesa sostenibile per l’ambiente, per l’economia del territorio e per la salute e ridurre il più possibile gli sprechi alimentari. Dal suo lancio ha finora gestito 20.000 ordini, contribuendo a salvare 17 tonnellate dalla spazzatura.

 

Nata a fine 2020 dall’iniziativa dell’imprenditore Nicola Lamberti (già fondatore di 7Pixel, ceduta poi a mutuionline.it) – non a caso nel periodo che aveva più che mai evidenziato l’urgenza di un nuovo approccio verso il pianeta e le sue risorse – Planeat.eco propone a famiglie, single e aziende la possibilità di fare la spesa alimentare e di pianificare i pasti acquistando ingredienti di qualità, freschi e preparati nelle esatte dosi per comporre le ricette, quindi senza sprechi e dispersioni. 

Estremamente modulare e flessibile – rispetto ad altri competitor che obbligano ad abbonamenti poco elastici e di lunga durata (con il paradossale risultato di rischiare di provocare spreco anziché ridurne) – https://planeat.eco/ offre agli utenti la possibilità di comporre menù a scelta sul portale, per il numero desiderato di giorni, per più settimane di seguito, o una ogni tanto, ricevendo poi a domicilio i kit di ingredienti freschi. In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione Planeat.eco desidera promuovere i propri menù classico, vegetariano e vegano studiati da un biologo nutrizionista offrendo pasti sempre corretti in termini di scelte alimentari.

 

Come funziona

Attraverso il sito gli utenti possono pianificare in modo vario il proprio menù settimanale, scegliendo fra più di 200 ricette della tradizione, e ricevere a casa kit di ingredienti freschi, lavati, pesati e porzionati pronti per essere cucinati in breve tempo seguendo le istruzioni visualizzatili dal QR code presente sulla confezione o, in alternativa, piatti già cucinati. È anche possibile acquistare pane, frutta, verdura e dolci. Grazie alla tecnologia, Planeat.eco predispone quantità corrette di ingredienti per evitare sprechi, permettendo la personalizzazione delle ricette.

 

Il packaging

Ogni preparato è stato finora distribuito in kit eco-sostenibili e compostabili. Con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità anche in questo ambito, i kit di preparazione verranno a breve distribuiti in contenitori lavabili e riutilizzabili (raccolti, sterilizzati e ridistribuiti direttamente dall’azienda) così da migliorare la sostenibilità anche su imballi e stoviglie.

 

Servizio aziende: ottimizzare il budget del buono pasto

Planeat.eco ha recentemente lanciato un servizio dedicato alle aziende che consiste nell’offrire ad uffici e piccoli team di lavoro piatti cucinati da scegliere tra circa 50 proposte che variano ogni giorno, consegnati in azienda. Per perseguire, fino all’ultimo grammo, l’obiettivo “nessuno spreco” – laddove la spesa del piatto da far arrivare alla propria scrivania fosse inferiore al valore di un eventuale contributo da parte dell'azienda – la parte rimanente potrebbe venire cumulata per i pranzi successivi oppure utilizzata come credito per i kit da ricevere a casa.

 

La filosofia 

L’idea di Planeat.eco nasce nel 2018 dall’esperienza professionale di un gruppo di amici e soci forti di una convinzione profondamente radicata: creare nuovo valore attraverso la massimizzazione del bene comune, avendo attenzione per tutto quello che ci circonda. Dopo vari test, nel settembre 2020 il servizio apre al pubblico, e Planeat.eco diventa una Società Benefit che integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera e conta su una cinquantina di collaboratori.

 

Dichiara Nicola Lamberti, Founder di Planeat.eco: «Dare un contributo per salvare quel “mondo malato in cui non era possibile continuare a fingersi sani” attraverso la lotta contro lo spreco alimentare, è la mission di Planeat.eco che ha tra i suoi valori fondanti la massimizzazione del bene comune»

 

Sabrina Barozzi

LE TERRE DELLA DIETA MEDITERRANEA A MONTEGIORGIO

La Dieta Mediterranea in 10 parole? Le scoprirai a Montegiorgio (FM) il 15 e 16 ottobre con un nuovo evento, sede di tappa del Grand Tour delle Marche, che racconta il modo di vivere alla base del benessere, oggi patrimonio dell’Umanità, ma da tempo immemorabile caratteristico e consolidato stile di vita di queste genti.Centro di origine preistorica, con una fiorente dinamica nel Medio Evo, già dall’anno mille Montegiorgio annovera la sapiente presenza degli operosi monaci farfensi. Adagiata in cima a un colle posto al centro della media valle del fiume Tenna, è un osservatorio privilegiato sulle magnificenze dei territori, con una visuale che spazia in ogni direzione: dal  Monte Conero  a nord, ai  Monti Sibillini  ad ovest, dal  Gran Sasso  d’Italia a sud, al  Mare Adriatico  ad est. Il 15 e 16 ottobre Montegiorgio ospita la prima edizione de “Le Terre della Dieta Mediterranea-Le 10 parole della Dieta Mediterranea”, una manifestazione promossa da Comune di Montegiorgio, Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea e Grand Tour delle Marche, in collaborazione con Galee Sibilline, Xtreme Bike, Treccani, Banca Mediolanum e Palazzo Alaleona.

Perché proprio qui? Semplice! La cittadina è sede del “Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea”, un sodalizio che da undici anni si impegna con una serie di iniziative nella riscoperta e valorizzazione della Dieta Mediterranea, offrendo la possibilità alla Terra di Marca di fregiarsi di un brand efficace e attrattivo.Sabato pomeriggio, sede dell’iniziativa sarà il Teatro Comunale Domenico Alaleona, da scoprire con visite guidate a partire dalle 14.00. Nello stesso orario, nelle sale del Teatro, si apre la rassegna dedicata alle produzioni della Dieta Mediterranea, con specialità spesso introvabili nei consueti canali distributivi. Alle 17.00 è in programma il Simposio “Le 10 parole della Dieta Mediterranea”, un inconsueto momento d’incontro a più voci, frutto di un lavoro di ricerca molto approfondito che restituisce il significato più profondo della Dieta Mediterranea come eco-sistema e stile di vita di tutta una comunità territoriale.

Le 10 parole della Dieta Mediterranea saranno protagoniste anche della mattinata di domenica 16 ottobre, con uno speciale percorso cicloturistico per biciclette tradizionali e a pedalata assistita, che si snoderà attraverso il vasto territorio di Montegiorgio toccando i punti presidiati da 10 cartelli turistici, ciascuno dedicato alle singole parole della Dieta Mediterranea, che rimarranno patrimonio permanente sempre fruibile da turisti e visitatori interessati ad entrare nei valori profondi della Dieta Mediterranea. Il percorso include soste per rifocillarsi e l’organizzazione ha previsto la possibilità di affittare biciclette in loco per chi ne avesse necessità. La manifestazione entra da quest’anno a pieno titolo nel Grand Tour delle Marche promosso da Tipicità ed ANCI Marche in collaborazione con la Regione Marche e la partnership progettuale di Banca Mediolanum. Tutte le informazioni sulle iniziative in programma e i suggerimenti per costruirsi la propria “Marche Experience” sul portale ufficial

 

Angelo Serri

LE MENSE SCOLASTICHE DI FANO CON DUSSMANN ANCORA UNA VOLTA LE MIGLIORI D’ITALIA, SECONDO FOODINSIDER

 

Ancora una volta Foodinsider attribuisce alle mense di Fano, gestite da Dussmann Service, la prima posizione nella classifica delle mense scolastiche italiane per qualità dei menù e attenzione alla sostenibilità. In questa edizione lo scopo di Foodinsider è stato quello di promuovere e rendere visibili i modelli che non hanno il solo obiettivo di saziare, bensì di nutrire, educare, creare sviluppo economico e sociale nel rispetto dell’ambiente. Proprio la refezione di Fano si è distinta infatti per la biodiversità dei piatti, per l’equilibrio della dieta, la capacità di elaborare ricette e la qualità delle materie prime, in gran parte biologiche.

 

“L’attenzione e la sensibilità nel curare i pasti delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi vengono premiate con questo importantissimo riconoscimento – dichiara il Sindaco di Fano, Massimo Seri – Questo però non è un punto di arrivo, ma un passaggio che ci spingerà ad essere ancora più attenti e minuziosi nell’educazione alimentare.”

 

I servizi di ristorazione scolastica forniti da Dussmann Service, da oltre quarant’anni top player nel settore, sono sempre stati sinonimo di qualità. La continua ricerca delle derrate migliori e lo studio delle componenti nutritive e delle ricette più appetibili per i bambini di tutte le età sono priorità assolute dell’Azienda.

 

Dussmann Service 

Il Gruppo Dussmann impiega oltre 70.000 persone in 15 paesi. Dussmann Service fornisce l’intera gamma di servizi di facility: Pulizia, Catering, Sicurezza e Reception, Servizi Tecnici ed Energy Management. Nel 2021, il gruppo Dussmann a livello globale ha realizzato un fatturato oltre 2 miliardi di euro, di cui circa 655 Milioni a livello nazionale, che lo rende uno dei più grandi provider di multi-servizi privati di tutto il mondo.

 

 

Michela Ardore

THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2022 ASSEGNA A WAWIRA NJIRU L’ICON AWARD

La nutrizionista keniota premiata per il suo lavoro come fondatrice e direttrice di Food for Education

 

The World's 50 Best Restaurants nomina Wawira Njiru, fondatrice del Kenya's Food for Education vincitrice dell'Icon Award 2022

  • La sua organizzazione non profit fornisce pasti ai bambini nelle scuole di tutto il Paese e ad oggi ha consegnato oltre 7 milioni di pasti;
  • Wawira Njiru è stata insignita dalle Nazioni Unite del titolo di “Persona dell'anno 2021” in Kenya ed è stata inoltre la prima vincitrice nel 2018 del Global Citizen Prize: Cisco Youth Leadership Award.

The World's 50 Best Restaurants 2022 assegna l'Icon Award 2022 alla nutrizionista keniota Wawira Njiru, fondatrice e direttrice dell'organizzazione no-profit Food for Education. L'Icon Award celebra il personaggio più rappresentativo capace di dare al mondo del food un contributo eccezionale, meritevole di un riconoscimento internazionale per aver utilizzato il proprio lavoro come leva per aumentare la consapevolezza e guidare il settore verso un cambiamento positivo.

Posto che l'80% dei bambini in Kenya non riceve un pasto durante l’orario scolastico, Wawira Njiru ha sempre sostenuto che nessun bambino avrebbe dovuto frequentare la scuola “a stomaco vuoto”. Dopo essersi laureata in Scienze Alimentari in Australia, nel 2016 ha fondato Food for Education, fornendo inizialmente 25 pasti al giorno.

Oggi l'organizzazione riesce a sfamare 40.000 bambini ogni giorno, fornendo pasti dal giusto apporto nutrizionale agli studenti delle scuole di tutto il Kenya, e contribuendo ad aumentare il tasso di frequenza degli alunni delle classi primarie e a combattere la fame. Ad oggi grazie a Food for Education vengono consegnati oltre sette milioni di pasti, che hanno avuto l’effetto di portare la popolazione a un migliore livello di nutrizione, a migliori risultati a livello scolastico, innalzando la percentuale di studenti che accedono alle scuole superiori.

Rifornendosi direttamente dagli agricoltori locali, Food for Education è stata inoltre in grado di dare un impulso positivo all’economia locale. I pasti vengono preparati in una cucina centrale secondo standard di sicurezza alimentari riconosciuti a livello internazionale, poi gli stessi pasti vengono somministrati agli studenti utilizzando tecnologie all'avanguardia che hanno permesso di progettare un sistema di consegna sostenibile per fornire cibo sano e di alta qualità. Durante la pandemia, l'organizzazione ha anche fornito aiuti alimentari e denaro, provvedendo alla consegna a domicilio di oltre 2.000.000 di pasti ai bambini e alle loro famiglie isolate a causa del COVID-19.

Food for Education utilizza Tap2Eat, una piattaforma mobile digitale in cui i genitori possono pagare i pranzi forniti via smartphone. L'importo viene quindi accreditato su un portafoglio virtuale collegato a un braccialetto smart dotato di tecnologia NFC (Near Field Communication), che permette a due device di connettersi tra loro attraverso un sistema wireless, e che gli studenti possono indossare e utilizzare, conteggiando con precisione ogni trasferimento di denaro. L’obiettivo di Wawira Njiru è di ampliare il programma in più regioni del Kenya e anche oltre, e di fornire pasti a 1 milione di bambini nei prossimi cinque anni.

"L'Icon Award riconosce i veri pionieri nel settore del food”, afferma William Drew, Direttore di The World's 50 Best Restaurant. “Siamo onorati quest'anno di poterlo consegnare a Wawira Njiru per il suo eccezionale lavoro. I risultati di Food for Education in soli sei anni sono stati sorprendenti e sappiamo che Wawira e la sua organizzazione continueranno a fare cose incredibili in futuro, in tutto il Kenya e oltre".

 

“Sono onorata ed entusiasta di ricevere quest'anno l'Icon Award da The World's 50 Best Restaurants”, commenta la Njiru. “Ovunque nel mondo per i bambini affamati non è possibile né imparare né crescere, e i pasti forniti a scuola sono fondamentali per lo sviluppo e l'educazione dei bambini. La situazione inoltre è maggiormente esasperata a causa della pandemia scatenata dal Covid-19 che ha reso i pasti scolastici essenziali per la ripresa. Vorrei ringraziare tutto il team di Food for Education con cui voglio condividere questo premio, per il lavoro instancabile che svolgono quotidianamente nel fornire i pasti durante l’ora del pranzo. Ogni giorno lavoriamo per garantire che un numero sempre crescente di bambini che frequentano la scuola, abbiano accesso a pasti nutrienti. Sono grata di ricevere questo premio che riconosce il lavoro importante che stiamo svolgendo per porre fine alla mancanza di cibo nelle scuole".

 

Ulteriori premi speciali saranno assegnati da qui a luglio, come parte del progetto The World's 50 Best Restaurants 2022, sponsorizzato da S.Pellegrino & Acqua Panna. Il programma di eventi dal vivo culminerà poi nella cerimonia di premiazione che si terrà al mercato Old Billingsgate a Londra lunedì 18 luglio.

 

Fenisia Caraccio

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