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Premi enologici

WINE SPECTATOR PREMIA IL BRUNELLO DI MONTALCINO DI ARGIANO

 

Argiano, storica azienda vinicola di Montalcino che nel 1967 ha partecipato alla nascita del Consorzio del Brunello di Montalcino, è stato premiato dalla prestigiosa testata Wine Spectator con il punteggio più alto tra le etichette di Montalcino.

“Felicissimi di leggere gli straordinari punteggi ottenuti dal nostro Brunello 2018 e Brunello Vigna del Suolo 2018 sulla prestigiosa rivista Wine Spectator” - afferma Bernardino Sani CEO e Wine Maker di Argiano  -" siamo veramente orgogliosi perché ci sono voluti anni di duro lavoro, in vigna ed in cantina, per arrivare in cima alla lista!”

L’azienda attualmente produce vini Brunello di Montalcino D.O.C.G. e Rosso di Montalcino D.O.C oltre che due I.G.T Non Confunditur e Solengo. La prima produzione di Brunello di Montalcino da singola vigna è iniziata con l’annata 2015.

La Vigna del Suolo è l’esordio sul mercato del processo di zonazione dell’Azienda ovvero il primo cru , che nelle prossime annate verrà accompagnato con l’uscita di etichette da singola vigna e selezioni ultreiori, incluse quelle del Rosso di Montalcino.

Argiano ha impostato la conduzione agricola sull’equilibrio e la biodiversità, mettendo al centro delle sue pratiche il suolo, inteso come fondamento del processo produttivo. Da anni si è scelto di non utilizzare insetticidi, nemmeno quelli di origine naturale, preferendogli pratiche come la il lancio di insetti antagonisti, insieme all’utilizzo di coadiuvanti naturali.

 

Federica Nitti

ROSSORUBINO WINECUP 2023, LE 13 CANTINE VINCITRICI

 

RossoRubino WineCup 2023, le 13 cantine vincitrici 

 

Sono tredici le cantine premiate nel corso del contest WineCup 2023 organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv in collaborazione con Thewinelinker.it. Il Chianti Classico, la Vernaccia di San Gimignano ed il Morellino di Scansano sono i tre consorzi di tutela che hanno aderito alla prima edizione del contest.

Firenze 7 Marzo 2023 | E’ giunta al termine la prima edizione del contest WineCuporganizzato dalla redazione di RossoRubino.tv e Thewinelinker.it: le 13 cantine vincitrici sono state premiate al termine dell’ultima edizione di Anteprime di Toscana.
Tre i consorzi di tutela coinvolti: il Chianti Classico con la tipologia Gran Selezione 2019, la Vernaccia di San Gimignano con la Riserva 2019 ed il Morellino di Scansano con le versioni annata e riserva 2019. Per ogni tipologia di vino è previsto un vincitore assoluto e tre menzioni speciali: miglior vino rapporto qualità prezzo, migliore etichetta grafica, miglior vino gastronomico.
Ogni vino è stato sottoposto a una degustazione alla cieca, seguendo un metodo di valutazione legato alla qualità, integrità, equilibrio e tipicità del campione stesso: l'analisi dei vini presentati è stata quindi orientata alle caratteristiche organolettiche.

 
Ecco i vincitori della WineCup edizione 2023:

 
Chianti Classico Gran Selezione 2019

 
Vincitore assoluto: Castello di Meleto -  97 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Terreno, A Sofia - 96 punti
Miglior vino gastronomico: Riecine - 96 punti
Migliore etichetta grafica: Podere Castellinuzza, Vecchie Vigne - 94 punti

Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019

 
Vincitore assoluto: Palagetto  95 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Guicciardini Strozzi  95 punti
Miglior vino gastronomico: Fornacelle, Fiora 94 punti
Migliore etichetta grafica: Il Palagione, Lyra  93 punti
Migliore etichetta grafica: Teruzzi, Sant’Elena  93 punti

 
Morellino di Scansano annata e riserva 2019

 
Vincitore assoluto: La Selva, Colli dell’Uccellina 94 punti
Miglior vino rapporto qualità prezzo: Bruni, Laire con 92 punti
Miglior vino gastronomico: Conte Guicciardini, Massi di Mandorlaia  91 punti
Migliore etichetta grafica: Mantellassi 91 punti

 
“Si tratta di un percorso che punta a valorizzare l’attività delle aziende vitivinicole del nostro territorio” – dichiarano Milko Chilleri e Sara Cintelli, organizzatori del contest – “per noi è stata una grande soddisfazione poterci confrontare con realtà e prodotti che si caratterizzano per clima, territorio e tecniche produttive. Dagli assaggi è emersa, ancora una volta, un'eccellenza sempre più elevata con grandi diversità di vitigni che si traducono nel bicchiere in vini dai sapori unici. Le schede produttori della WineCup come per la Guida Vini sono consultabili gratuitamente sul sito RossoRubino.tv, due strumenti che permettono di leggere e approfondire le caratteristiche organolettiche di un vino in modo semplice e chiaro" concludono.

 
Tutti i risultati sono fruibili attraverso questi link:

 
Chianti Classico Gran Selezione 2019
Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019
Morellino di Scansano annata e riserva 2019

 
Gli organizzatori stanno già lavorando all’edizione 2024, che coinvolgerà anche altre importanti denominazioni italiane. 
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PREMIO GAMBELLI 2023

Foto premiazione Premio Gambelli. Da sinistra: Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino; Andrea Scaccini, vincitore premio Gambelli 2023; Leonardo Tozzi, presidente Aset; Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera.

 

Al giovane enologo toscano Andrea Scaccini il riconoscimento dedicato al Maestro toscano,  La consegna è avvenuta il 12 novembre a Montalcino in occasione di Benvenuto Brunello

Il premio, promosso da Aset e dal network Igp in memoria del compianto Giulio Gambelli,  firma di grandi vini italiani, è giunto alla XI edizione

È il giovane toscano Andrea Scaccini l’enologo under 40 ad aggiudicarsi la XI edizione del Premio dedicato a Giulio Gambelli, il Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012. Il riconoscimento, promosso da Aset Toscana (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di giornalisti “IGP I Giovani Promettenti”, è stato consegnato sabato 12 novembre a Montalcino in occasione di Benvenuto Brunello, l’evento di presentazione delle nuove annate promosso dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. 

A consegnare la targa il presidente di Aset Leonardo Tozzi e Carlo Macchi (IGP), autore del volume “Giulio Gambelli, l’uomo che sapeva ascoltare il vino” (ed. SlowFood) e tra i principali ideatori del Premio.

"È stata un'immensa soddisfazione ricevere il premio dedicato al Maestro della nostra enologia. Se oggi siamo qua a parlare dei grandi vini toscani è grazie a Giulio Gambelli e sapere che nel mio piccolo sto affiancando i suoi pensieri mi rende determinato, orgoglioso e soprattutto soddisfatto del mio lavoro", così il vincitore dell’edizione 2023 del Premio, Andrea Scaccini.

 

“È bello che una degustazione rigorosamente alla cieca condotta da 10 giornalisti esperti di vino della nostra Associazione abbia individuato tra decine di candidati un giovanissimo enologo come Andrea Scaccini quale erede del “metodo” di Giulio Gambelli – ha commentato il presidente di Aset, Leonardo Tozzi -  segno che la verità della sua esperienza, il segno tangibile del suo talento così naturale,  con tanta vita e esperienza da vendere, si rinnova in altre generazioni di nuova scuola e vita, mostrandosi davvero autentico e resistente al tempo come un grande vigneto. Dobbiamo ringraziare inoltre Assoenologi che sempre di più in questi anni ha contribuito a promuovere il premio tra i propri associati”.

Per Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino: “Giulio Gambelli ha contribuito al successo del vino italiano e, in particolare, di quello toscano. Il Premio a lui intitolato è nel segno della riconoscenza che il settore gli deve, soprattutto sul fronte della formazione delle nuove generazioni di enologi. L’enologo, infatti, riveste un ruolo centrale e trasversale nella produzione vinicola di qualità, un fattore determinante anche per il posizionamento sui mercati esteri”.

Andrea Scaccini è nato il 19 Novembre 1994 a Montepulciano, patria della prima Docg d’Italia, il Vino Nobile, dove ancora vive e lavora. Sin da bambino cresciuto tra i vigneti poliziani e affascinato dal territorio nativo, ha coltivato una grande passione per il mondo dell’agricoltura, passione che lo ha portato prima al diploma presso l’Istituto Tecnico Agrario A. Vegni “Capezzine”, poi alla Laurea in “Viticoltura ed Enologia” della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze dove, nel Dicembre 2016, si è congedato con il massimo dei voti e con lode. Tra le sue esperienze fin dagli studi ha lavorato in alcune piccole realtà vinicole e arrivando poi a collaborare per un’intera vendemmia con la cantina di “Ornellaia e Masseto” a Bolgheri nel 2015. Curioso di apprendere nuove tecniche e conoscere panorami viticoli diversi da quello Toscano, ha svolto due vendemmie all’estero: la prima in Francia,  nel 2016, presso la grande cantina cooperativa “Champagne Nicolas Feuillatte” e la seconda in Nuova Zelanda, agli inizi del 2017,  presso la cantina Vavasour  del gruppo “Foley Family”. A metà 2017 è rientrato a Montepulciano e da cinque anni lavora come Enologo interno presso l’azienda Bindella dove si occupa con grande orgoglio e determinazione di tutto ciò che ruota attorno alla produzione del vino. 

Il riconoscimento premia ogni anno l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti da Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale. Tra i requisiti fondamentali per poter partecipare, essere un professionista che nell’anno solare di emanazione del bando non abbia superato i 40 anni di età e laurea in enologia.

La prossima edizione del premio è in programma a San Gimignano (Si) in febbraio 2024 in occasione dell’Anteprima della Vernaccia. 

Al vincitore, oltre alla targa, va anche un premio di 1.500 euro, reso possibile grazie al sostegno di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli fu storicamente amico e consulente: Bibbiano, Fattoria di Rodàno, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto. Sono poi partner del concorso il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano.

 

Ecco l’Albo d’oro con i nomi dei vincitori del Premio Gambelli: 

Fabrizio Torchio (2013)

Gianluca Colombo (2014)

Francesco Versio (2015)

Sebastian Nasello (2016)

Diego Bonato e Luca Faccenda (2017)

Luigi Sarno (2018)

Angela Fronti (2019) 

Ivan Misuri (2020)

Alessandro Campatelli (2021)

Fabio Mecca (2022)

Andrea Scaccini (2023)

 

Sara Faroni

STRAORDINARIA AFFERMAZIONE PER CANTINA LANTIERI 

 

Al prestigioso The Champagne & Sparkling Wine World Championship 2022,

il principale concorso mondiale del settore: 4 medaglie d’oro e 3 d’argento

a conferma degli eccezionali piazzamenti già registrati negli scorsi anni

 

La Cantina Lantieri di Capriolo, storica azienda della Franciacorta, si conferma ai vertici mondiali della produzione di Sparkling Wine. Anche quest’anno, infatti, ha registrato una nuova e straordinaria performance conquistando ben 4 medaglie d’oro al The Champagne & Sparkling Wine World Championship 2022 (CSWWC), la più importante competizione internazionale riservata ai vini mossi. Ad aggiudicarsi l’oro sono stati, come nel 2021, i Lantieri Franciacorta NV Brut, Lantieri Franciacorta NV Extra Brut, Lantieri Franciacorta NV Satèn, a cui si aggiunge quest’anno il Lantieri Franciacorta NV Nature.

Oltre ai 4 ori, la cantina ha conquistato anche 3 argenti con i Lantieri Franciacorta 2018 Extra Brut Arcadia, Lantieri Franciacorta 2016 Riserva Origines e Lantieri Franciacorta NV Rosé.

Un risultato di grandissima soddisfazione, che pone l’azienda di Fabio Lantieri fra le top al mondo.

 

“Siamo onorati, e felicissimi, di essere per il quarto anno consecutivo sul podio di questo concorso che viene considerato il “mondiale delle bollicine” e che ci mette stimolante  confronto e competizione con i più importanti produttori internazionali- commenta Fabio Lantieri- Nel 2019 il nostro Franciacorta Cuvée Brut NV Magnum era stato proclamato World Champion nella categoria Classic Brut Non-Vintage Blend, nel 2020 i nostri Franciacorta sono stati premiati con 4 medaglie d’oro e 2 d’argento, così come nel 2021. Quest’anno è arrivato anche il terzo argento. Questa continuità nei riconoscimenti mi riempie di orgoglio dato che è un premio alla nostra cantina nel suo complesso e mi dà un’autorevole conferma che la strada che stiamo seguendo della ricerca dell’assoluta qualità in tutti i passaggi della lavorazione dei nostri Franciacorta, dalla vigna alla cantina, ha dato i risultati a cui miravamo.”

 

I Lantieri de Paratico, nobile e antica famiglia bresciana, hanno radici franciacortine che risalgono a più di mille anni or sono. Nell’XI sec. fecero erigere a Paratico un castello in cui si narra sia stato ospitato nel suo esilio Dante Alighieri che, ispirato dal paesaggio, avrebbe scritto alcuni versi della Cantica del Purgatorio. Nel ‘500 la famiglia si trasferì a Capriolo, dove si è perpetuata la tradizione vitivinicola e ha oggi sede l’azienda. I Lantieri si distinguevano per la produzione di vini già dal XVI secolo: erano infatti apprezzati fornitori dei Gonzaga, Signori di Mantova, e delle corti di Ferrara e Milano, con il “Rubino di Corte Franca”, antesignano dei vini attuali. La Cantina Lantieri ha sede oggi nel centro storico del borgo medioevale di Capriolo. I 21 ettari di vigneto si estendono in parte intorno alla sede aziendale e in parte alle

pendici del Monte Alto. La produzione è dedicata principalmente alla gamma dei Franciacorta, (di cui vengono prodotte 160.000 bottiglie), a cui si affiancano pregiati Curtefranca (20.000 bottiglie).

 

Ideato nel 2014 da Tom Stevenson, noto giornalista inglese ritenuto il più autorevole esperto internazionale di Champagne and Sparkling Wines, il CSWWC ha visto quest’anno la partecipazione di un migliaio di vini di 21 paesi diversi. Complessivamente sono state assegnate 147 medaglie d'oro e 249 d'argento. L'Italia ha conquistato ancora una volta la vetta della classifica per il maggior numero di medaglie, trionfando con 53 medaglie d'oro e 129 d'argento sulla Francia. Per la prima volta l'Australia ha ottenuto il terzo posto nella classifica delle medaglie, seguita da Regno Unito, Stati Uniti e Spagna.

 

Marina Tagliaferri

PREMIATI I VINI DELL'AZIENDA VITIVINICOLA GALLO IVAN DI CLAVESANA

L'Azienda Vitivinicola Gallo sorge sulle colline delle Langhe in Frazione Lo Sbaranzo nel territorio di Clavesana, in provincia di Cuneo. Produce vini con uve provenienti da vigneti esclusivamente di sua proprietà. L'azienda a conduzione familiare risale al 1795 con la nascita dell'antenato Michele Gallo, contadino benestante e abile viticoltore. Dopo molte generazioni ora la gestione dell'azienda è affidata al giovane produttore Ivan Gallo. Il rispetto della tradizione si coniuga con le moderne tecniche di coltura e di vinificazione, che assicurano una produzione altamente qualificata. Il connubio tra i terreni marnosi e i pendii soleggiati delle colline consente di ottenere il giusto grado di maturazione delle uve e la massima espressione organolettica dei vini. Attualmente l'Azienda Vitivinicola Gallo ha una superficie coltivata a Dolcetto, Barbera e Nebbiolo. Produce quattro diverse linee di bottiglie. Dal 2005 è una delle prime aziende a imbottigliare il vino "Dogliani DOCG.”  Presente con i suoi vini in prestigiosi locali, l'Azienda Vitivinicola Gallo oltre ai numerosi riconoscimenti ottenuti al concorso nazionale Douja d’Or, ha recentemente ricevuto per due suoi vini il prestigioso The WineHanter Award 2022 promosso dal Merano WineFestival.   

 

 

 

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