NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo
image1 image2 image3 image3

Premi enologici

DECANTER WORLD WINE AWARDS: MEDAGLIE DI PLATINO, ORO E BRONZO PER LA COLLINA DEI CILIEGI

 

L’AMARONE DELLA VALPOLICELLA RISERVA “ARMANDO GIANOLLI CILIEGIO 2011” TRA I 36 VINI PLATINO D’ITALIA

 

L’Amarone della Valpolicella Riserva “Armando Gianolli Ciliegio 2011” e il presidente de La Collina dei Ciliegi, Massimo Gianolli

 

Platino, oro e bronzo: brillano le tre medaglie de La Collina dei Ciliegi ai Decanter World Wine Awards (Dwwa), il più esteso e prestigioso concorso vinicolo internazionale che, per l’edizione record 2021, ha valutato più di 18mila campioni di vino da 56 Paesi in tutto il mondo. E a distinguersi tra i 36 vini “platino” italiani c’è proprio l’Armando Gianolli Ciliegio 2011, l’Amarone della Valpolicella Riserva della griffe vitivinicola della Valpantena che ha guadagnato un punteggio di 97 centesimi conquistando i giurati con le sue note di “erbe essiccate, ciliegie rosse e bouquet di spezie; grande freschezza al palato con ciliegie rosse, caffè, spezie di bosco e sentore di funghi […]”. Medaglia d’oro invece per l’annata 2016 dell’Amarone della Valpolicella Ciliegio (95 i punti attribuiti), seguito dall’Amarone della Valpolicella 2017 (88 punti) che si è aggiudicato quella di bronzo.

“I Decanter World Wine Awards sono riconosciuti a livello internazionale grazie ad un processo di degustazione e selezione estremamente rigoroso – ha commentato il presidente de La Collina dei Ciliegi, Massimo Gianolli –. Siamo quindi orgogliosi di rappresentare l’eccellenza italiana forti di un risultato che premia non solo un lavoro altrettanto rigoroso in vigna e in cantina, ma anche l’entusiasmo e la passione che da sempre mettiamo nei nostri vini”.

L’edizione 2021 del premio ha visto i 170 esperti (tra cui 44 Masters of Wine e 11 Master Sommelier) impegnati a giugno per oltre 15 giorni consecutivi di degustazione. Tra i vini premiati si contano complessivamente 50 Best in Show, 179 medaglie di platino, 635 d’oro, 5.607 d’argento e 8. 332 di bronzo. Sul fronte della classifica italiana, sono 7 le cantine che hanno conquistato la qualifica di Best in show, a cui si accodano 36 etichette di platino, 146 d'oro, 1.320 d'argento e 1.887 di bronzo.

 

 

Marina Catenacci 

NASCE IL PREMIO DOMENICO CLERICO IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA ALBERTINA DI TORINO

 

Vino e arte sono un binomio inscindibile per Domenico Clerico, storica cantina delle Langhe famosa in tutto il mondo per il suo Barolo. Nasce oggi un premio dedicato agli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Arte Edizione Limitata 2020 - Paolo Baraldi e Bruno Murialdo

 

 

Aiutare i giovani artisti ad inserirsi nel circuito dell’arte contemporanea e stimolare i nuovi talenti a raccontare il connubio tra arte e vino fatto di bellezza, radici, valori e legame con il territorio. Sono questi gli obiettivi della prima edizione del Premio Domenico Clerico, istituito dalla storica azienda delle Langhe, tra le più importanti produttrici di Barolo, in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

 

Il Premio nasce nell’ambito del progetto Arte Edizione Limitata, ideato nel 2020 per trasmettere attraverso opere d’arte trasformate in etichette, l’essenza del vino Arte Langhe Rosso DOC di Domenico Clerico. Nel 2020 furono gli artisti Bruno Murialdo e Paolo Baraldi gli autori delle opere che hanno in seguito personalizzato i grandi formati dell’annata 2019.

Quest’ anno, invece, l’azienda ha deciso di fare un accordo su base triennale con l’Accademia di Belle Arti di Torino istituendo un premio per coinvolgere e sostenere i giovani creativi. Ogni partecipante sarà chiamato a realizzare, con qualsiasi tecnica espressiva, un minimo di cinque opere inedite sul tema arte-vino. Una commissione decreterà i due vincitori che riceveranno un premio in denaro.

Una rosa di dieci diverse etichette quindi a celebrare le caratteristiche dell’annata e la personalità dell’Arte Langhe Rosso DOC di Domenico Clerico. Successivamente il cliente che acquisterà il vino potrà scegliere l’etichetta preferita tra quelle proposte e personalizzare così la propria bottiglia di “Arte” realizzata in un numero limitatissimo di esemplari, solo su prenotazione attraverso il sito dell’azienda.

 

“Domenico Clerico era un visionario – dice la moglie Giuliana - uno spirito libero che amava cimentarsi in avventure sempre nuove. A modo suo era un artista del vino. Ed è proprio per ricordare questo tratto della sua personalità che è nato il Premio, il cui obiettivo è stimolare la creatività dei giovani e sostenerli concretamente nel loro percorso professionale. Siamo felici di aver attivato questa collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, da sempre molto attiva nell’incentivare e sviluppare la ricerca, la didattica e le opportunità di formazione e prestigiosa istituzione del nostro territorio. Un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti che parteciperanno”.

 

“L’Accademia Albertina è lieta di partecipare a questo premio che rappresenta per i nostri studenti un’occasione di formazione e crescita al di fuori dalle aule della scuola. La creatività delle nuove generazioni - che in Accademia non studiano solo pittura, scultura o incisione, ma anche fotografia, digital art, progettazione artistica per l’impresa, design e decorazione, nuove tecnologie - può portare una nuova visione a un prodotto di grande qualità come il vino della cantina Domenico Clerico. Crediamo che questa occasione di confronto e di incontro sia un momento di integrazione vissuta in un contesto ricco di opportunità.” dichiara Paola Gribaudo, Presidente dell’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

 

Il termine di iscrizione al Premio Domenico Clerico scade domenica 30 maggio 2021 (entro le ore 18) e le opere dovranno essere consegnate dai partecipanti entro giovedì 15 luglio 2021. Successivamente verranno resi noti i nomi dei vincitori.

 

Giuliana Clerico e Oscar Arrivabene - enologo e direttore generale

 

Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

 

Domenico Clerico è un grande nome del Barolo in Italia e nel mondo. La storia di questa prestigiosa cantina di Monforte d’Alba coincide con la storia di un uomo che ha rivoluzionato il concetto della viticoltura nelle Langhe, animato dal desiderio di sperimentare per raggiungere l’eccellenza che da sempre caratterizza i suoi vini. Domenico Clerico è stato un precursore nello studio del Nebbiolo, ma anche della Barbera D’Alba e del Dolcetto, il vino da cui ha iniziato a costruire il suo sogno già dal 1976. Il suo legame intenso con la terra, il lavoro instancabile tra i filari e le peculiarità dei suoi vigneti hanno costruito negli anni un patrimonio unico.  Un’eredità raccolta dalla moglie Giuliana e portata avanti da un team di collaboratori guidato oggi da Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale, nell’assoluto rispetto dell’impronta schietta e senza compromessi del suo fondatore. L’azienda oggi conta 21 ettari vitati, per un totale di 110.000 bottiglie prodotte ogni anno e coltiva unicamente i tre vitigni piemontesi per eccellenza, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo, esportando in oltre 40 paesi del mondo. La gamma comprende 9 etichette: Visadì Langhe Dolcetto DOC, Trevigne Barbera D’Alba DOC, Capisme-e Langhe Nebbiolo DOC, Arte Langhe Rosso DOC, Barolo DOCG del Comune di Monforte d’Alba, Pajana Barolo DOCG, Ciabot Mentin Barolo DOCG e AereoplanServaj Barolo DOCG, Percristina Barolo DOCG .

 

Michele Marmino

 

 

 

RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE PER LA RICERCA ENOLOGICA DELLA FONDAZIONE EDMUND MACH

Prestigioso riconoscimento alla ricerca enologica del Centro Trasferimento Tecnologico 

Ricerca enologica FEM premiata per gli studi sugli aromi del Gewürztraminer

 

Nuovo importante riconoscimento internazionale per la ricerca enologica della Fondazione Edmund Mach. La Fondazione Rudolf Hermanns di Geisenheim (Germania), che da trent’anni valorizza i lavori che contribuiscono all'aggiornamento della conoscenza in ambito viticolo, enologico e orticolo, ha premiato l’attività di ricerca e innovazione condotta nel settore dell’enologia da Tomas Roman e Roberto Larcher, responsabili rispettivamente dell’Unità trasformazione e conservazione e del Dipartimento Alimenti e Trasformazione del Centro Trasferimento Tecnologico. 

Il premio internazionale è stato assegnato per la rilevanza scientifica dei risultati ottenuti nell’avanzamento delle conoscenze chimiche e tecnologiche utili al miglioramento dell’espressione aromatica del vino Gewürztraminer. 

In particolare, i due ricercatori della Fondazione Mach, affiancandosi ai pochissimi italiani che in passato hanno ottenuto questo riconoscimento, vanno ad aggiungersi ai 55 premiati internazionali provenienti da 15 Paesi, dalla Russia agli Stati Uniti, sommandosi in ambito vitienologico a quelli di Carbonneau, Dubourdieu, Schultz, Fregoni, Intrieri o Poni fra gli altri.

Da 146 anni la Fondazione Edmund Mach rappresenta per la viti-enologia internazionale una realtà prestigiosa. E proprio in questo comparto ogni anno si moltiplicano riconoscimenti sotto il profilo della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico. 

La ricerca enologica sviluppata presso il Centro Trasferimento Tecnologico - dopo lo stesso riconoscimento ottenuto nel 2001 dal dr. Giorgio Nicolini – si conferma così di assoluto valore nel contesto internazionale per la qualità e la capacità di innovazione. I risultati premiati sono stati raggiunti grazie alle sinergie fra il laboratorio chimico e la cantina sperimentale e di microvinificazione, supportati dall’unità viticola e dal co-finanziamento alle attività di sperimentazione di CAVIT s.c. e della Cantina Roveré della Luna – Aichholz s.c.a, confermandosi di concreta utilità per il settore e per il territorio.

 

Silvia Ceschini

 

 

Foto. I due premiati, Tomas Roman e Roberto Larcher

 

AIS VENETO PRESENTA VINETIA 2021 E I SETTE MIGLIORI VINI DELLA REGIONE

Online dal 20 novembre la nuova edizione della guida dedicata ai vini veneti. Assegnato il Premio Fero alle etichette che si sono distinte tra gli oltre duemila assaggi.  L'Associazione Italiana Sommelier Veneto presenta la nuova edizione di Vinetia – Guida ai vini del Veneto, portale online dedicato alle eccellenze enologiche della regione che sarà consultabile al sito vinetia.it a partire dal 20 novembre 2020.

I Sommelier hanno inoltre assegnato il Premio Fero ai sette vini che, durante i panel di degustazione per la redazione della guida, hanno ottenuto il punteggio assoluto più alto all'interno delle rispettive categorie.

"Nonostante le difficoltà legate all'emergenza sanitaria – spiega Giovanni Geremia, curatore della guida – abbiamo riscontrato un'ottima risposta da parte delle aziende, con oltre 400 partecipanti e quasi 2200 vini degustati. Vinetia si è nuovamente confermata come un importante punto di riferimento per gli appassionati del mondo enologico veneto: uno strumento di consultazione intuitivo e fruibile ovunque, in grado di guidare il pubblico tra le cantine, i vini e il loro aspetto sensoriale". 

Ad aggiudicarsi il Premio Fero sono state quest'anno tre cantine veronesi, due trevigiane, una vicentina e una padovana. Per la categoria Miglior Spumante Metodo Charmat è stato premiato 5 Grammi 2019 Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Santa Maria di Feletto DOCG Extra Brut di Malibran, come Miglior Vino Rosato il Bardolino Chiaretto DOC 2019 di Poggio delle Grazie, come Miglior Spumante il Metodo Classico Sogno 2015 Dosaggio Zero di Cirotto e come Miglior Vino Bianco il Monte Grande 2018 Soave Classico DOC di Graziano Prà. È stato inoltre consegnato il premio come Miglior Vino Rosso a Ognisanti di Novare 2018 Valpolicella Classico Superiore DOC di Bertani, e come Miglior Vino Rosso da invecchiamento al Montepulgo 2013 Veneto IGT di Masari, mentre si è aggiudicato il riconoscimento di Miglior Vino da dessert il Cuore di Donna Daria di Conte Emo Capodilista - La Montecchia.

La nuova edizione di Vinetia ha visto inoltre 190 vini premiati con i 4 Rosoni, la fascia di punteggio più alto assegnato in commissione di degustazione, e 72 con il Ducato, conferito ai prodotti che uniscono alta qualità e prezzi vantaggiosi. 50 aziende vinicole sono state invece insignite del Premio Rialto per la loro continuità nel produrre vini d'eccellenza nel tempo.

La guida Vinetia è disponibile gratuitamente al sito vinetia.it e al suo interno sono raccolte le valutazioni dei degustatori ufficiali AIS, oltre alle informazioni relative alle aziende e ai vini del Veneto e ai dettagli sull'accoglienza e le degustazioni private.

 

 

Carlotta Flores Faccio

CEMBRA CANTINA DI MONTAGNA: VIGNA DELLE FORCHE, CULLA DI UNA VITICOLTURA EROICA A 872 M.

Medaglia d’Oro per il Vigna delle Forche 2018 al “Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau 2020”. Un premio a un vino che in ogni annata dimostra nuove sfaccettature ed esprime la sua personalità unica. Cembra Cantina di Montagna affonda i propri valori nell’autenticità del territorio e nell'indissolubile legame con i propri conferitori. A fine settembre, sul tetto della viticoltura eroica trentina, si è conclusa la vendemmia delle uve Müller Thurgau a Vigna delle Forche: cru identitario della valle di 1.5 ha situato a 872 metri s.l.m. dove da generazioni la famiglia Piffer culla questo Müller Thurgau d’altura.

Quella della Val di Cembra, è una viticoltura eroica: i terreni scoscesi e le pendenze che spesso superano il 40% obbligano i viticoltori a svolgere manualmente tutte le operazioni in vigna, con tempi di lavorazione che superano le 900/1.000 ore per ettaro. Sono loro, gli Eroi del vino, che ogni giorno quando le prime luci dell’alba fanno capolino dalle creste montuose, realizzano i desideri di una viticoltura esigente per conferire a Cembra Cantina di Montagna uve sane e di qualità.

Un giorno di vendemmia a Vigna delle Forche
Vigna delle Forche è un vocato appezzamento incastonato tra gli scoscesi declini boschivi: un piccolo angolo di paradiso di 1.5 ha sito a 872 m s.l.m. che domina dall’alto il paese di Cembra. Qui, nonostante l’altitudine, il Müller Thurgau trova perfetta dimora. Da tre generazioni la famiglia Piffer è custode di Vigna delle Forche: Nicola Piffer e tre coraggiose vignaiole eroiche, Annamaria, Lorena e Francesca portano avanti insieme il lavoro e la memoria di Italo, l’anima della vigna scomparsa tre anni fa.
Ogni anno la vendemmia di Vigna delle Forche si svolge in un’unica giornata: i conferitori raccolgono con il “Lorel” i preziosi grappoli e si inerpicano lungo i ripidi versanti per conferire il frutto di un anno intenso di lavoro. Il trattore guidato da Nicola sale e scende tutto il giorno con un carico di uva di 400 kg per ogni viaggio, trasportandola dai quasi 900 metri di altitudine del vigneto fino alla cantina, per un dislivello di 250 metri. Per Cembra Cantina di Montagna la vendemmia è un momento conviviale e ricco di felicità, in cui la famiglia si allarga e con un sorriso si ricordano i momenti felici del presente e del passato. All’ora di pranzo qui, sotto la pergola del Bait delle Forche, il pane viene passato di mano in mano e nell’aria si diffonde il profumo dello spezzatino e della polenta di Annamaria, cotta come da tradizione nel paiolo di rame. Con orgoglio e spirito di appartenenza i conferitori rinnovano le promesse nei confronti di Cembra Cantina della Montagna, scegliendo di dare anima e corpo alla viticoltura e alla realizzazione di nettari straordinari.

L’annata che verrà
“L’annata appena trascorsa si è caratterizzata per un’estate con temperature lievemente al di sotto della media degli ultimi anni”, afferma Ezio Dallagiacoma, Direttore Tecnico di Cembra Cantina di Montagna, “Nonostante le piogge estive abbondanti, le uve in Valle di Cembra a fine agosto si presentavano sane e con un ottimo grado zuccherino. Condizioni queste, che lasciavano ben sperare per la vendemmia imminente”. L’obiettivo dello staff tecnico in cantina è quello di dare voce all’unicità del territorio e di giocare con il tempo, creando un vino identitario con ottime prospettive di evoluzione ed invecchiamento anche nel lungo termine.

Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau 2020”
Il Vigna delle Forche 2018 è stato recentemente premiato con la Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau 2020”, all’interno della 33° edizione della rassegna “Müller Thurgau: Vino di Montagna”, organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.


Il Müller Thurgau Vigna delle Forche: emblema del territorio
Nel Müller Thurgau Vigna delle Forche, la montagna emerge in ogni sorso. Quando scivola nel bicchiere questo vino di altura ammalia la vista con un colore giallo paglierino e invita all’assaggio con le sue note di fiori bianchi, sambuco e frutta a pasta gialla che, con il passare degli anni, lascia spazio a note di pietra focaia e cappero salato. La fresca acidità e il finale lungo, verticale e persistente, conquistano il palato.

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica