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Premi enologici

MOSCATELLO DI TAGGIA, DUE MEDAGLIE D'ORO AL CONCORSO CITTÀ DEL VINO

 

 

 

A ricevere la medaglia d'oro il Dott. Piero DOC Riviera Ligure di Ponente Moscatello di Taggia Vendemmia Tardiva 2017 di Da Parodi Società Agricola s.s.a. (Castellaro) nella categoria "Vini bianchi secchi tranquilli IGP e DOP derivanti dalle vendemmie 2019 e precedenti" e il Lucraetio Passito DOC Riviera Ligure di Ponente Moscatello di Taggia Passito 2018 di Soc. Sempl. Agr. Mammoliti (Ceriana) nella categoria "Vini passiti IGP e DOP".

 

Il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino nasce nel 2001 come "Selezione del Sindaco", un nome che racconta tutta l’originalità del concorso; il Sindaco di una Città del Vino presenta idealmente i suoi vini in rassegna, per valorizzare la qualità delle produzioni vitivinicole locali. Il nome è cambiato ma l’originalità è rimasta la stessa: infatti il Concorso Enologico delle Città del Vino - al termine di una selezione che vede coinvolte ancora oggi 12 Commissioni internazionali - premia le aziende vitivinicole e i loro vini, ma premia anche i Comuni dove le aziende operano.  Nel rispetto delle regole dettate dall’OIV, Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, il concorso premia solo il 30% dei vini in rassegna, per garantire il massimo rigore e al tempo stesso valorizzare la migliore qualità dei vini, il cui punteggio parte addirittura da 86,2/100Il Concorso è autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole.

 

Rete d’Imprese

 

Rete d'Imprese agricole Terre del Moscatello (Via Cardinal Gastaldi 15B 18018 Taggia IM 39 375 616072739 - 0184 054200 - www.terredelmoscatello.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) è una aggregazione di aziende del ponente ligure. È nata con lo scopo di promuovere la vendita dei frutti delle aziende agricole, sia il Moscatello, che gli altri vini, che gli altri prodotti. Vi aderiscono oggi 10 produttori:
Tenutemf Srls Agricola – Imperia; Calvini Luca – Sanremo; Giannascoli Anna Maria - Bussana di Sanremo, Rovebella - Fratelli Ribul Ssa Santo Stefano al Mare; Podere Donzella di Donzella Elena – Castellaro; Lagazio Valentina – Terzorio; Da Parodi Ssa – Castellaro; Ssa Mammoliti – Ceriana; Ferrari Giacomo – Terzorio; Zunino Antonio - Taggia.

 

 

 

 

Tutti gli aderenti alla Rete d’Imprese agricole Terre del Moscatello sono prima di tutto iscritti alla Associazione dei Produttori del Moscatello (www.moscatelloditaggia.it), la quale si è data l’obiettivo di garantire la qualità con un rigido disciplinare di produzione ed accurati controlli. La Rete d’Imprese agricole Terre del Moscatello è una aggregazione di aziende del ponente ligure.
È nata con lo scopo di promuovere la vendita dei frutti delle aziende agricole, sia il Moscatello, che gli altri vini, che gli altri prodotti.
www.terredelmoscatello.it


FEDERICO CRESPI & ASSOCIATI

LA TENUTA ALOIS LAGEDER È STATA PREMIATA CON IL “ROBERT PARKER GREEN EMBLEM”

 

 

 

24 cantine in tutto il mondo hanno ricevuto il Green Emblem da Robert Parker Wine Advocate, in Italia ce ne sono solo tre, tra cui la Tenuta Alois Lageder. Il premio viene dato ai produttori che sono impegnati nella sostenibilità, nella protezione dell'ambiente a lungo termine e nella biodiversità.

Un team globale di dieci critici di vino esperti ha selezionato le cantine. Da parte della giuria, si dice: "Il Green Emblem onora un produttore che estende i suoi sforzi ben oltre i requisiti della certificazione biologica e/o biodinamica ed è un vero ambasciatore delle pratiche ecologiche." Così il team di Robert Parker vuole mettere in evidenza le Cantine dove la viticoltura sostenibile e l'alta qualità vanno di pari passo.

 

Alois Clemens Lageder, amministratore delegato della cantina: "Siamo molto grati per questo premio. Il Green Emblem non distingue solo il nostro vino ma tutta la cantina e l'azienda agricola associata con la sua biodiversità. Tuttavia, penso che questo riconoscimento non si riferisca solo ai risultati che abbiamo raggiunto, ma anche al percorso che abbiamo fatto. Non siamo ancora dove vogliamo essere. Qualche anno fa, per esempio, ci siamo posti l'obiettivo che tutti i vigneti dei circa 80 partner viticoltori con cui lavoriamo siano certificati biologici entro il 2024. Ci vuole tempo per motivare i partner a percorrere questa strada con noi. Ma siamo convinti che sia la strada giusta, il che è stato confermato ancora una volta dal premio di Robert Parker".

 

Helena Lageder, responsabile della comunicazione e del marketing nell'azienda di famiglia, vede anche un grande vantaggio nell'assegnazione di questo riconoscimento dal punto di vista dei consumatori: "È bello vedere che i critici di vino rispettati fanno un passo in questa direzione e danno più peso al tema della sostenibilità. Tra i ristoratori e anche tra i clienti privati, la consapevolezza della qualità e della sostenibilità è fortemente aumentata negli ultimi anni. I consumatori vogliono sapere cosa c'è dietro il prodotto, da dove viene l'uva e come viene gestito il vigneto. Il Robert Parker Green Emblem aiuta ad avvicinare gli amanti del vino al tema della sostenibilità in modo trasparente e credibile".

 

 

Simonetta Gerra

DECANTER WORLD WINE AWARDS: MEDAGLIE DI PLATINO, ORO E BRONZO PER LA COLLINA DEI CILIEGI

 

L’AMARONE DELLA VALPOLICELLA RISERVA “ARMANDO GIANOLLI CILIEGIO 2011” TRA I 36 VINI PLATINO D’ITALIA

 

L’Amarone della Valpolicella Riserva “Armando Gianolli Ciliegio 2011” e il presidente de La Collina dei Ciliegi, Massimo Gianolli

 

Platino, oro e bronzo: brillano le tre medaglie de La Collina dei Ciliegi ai Decanter World Wine Awards (Dwwa), il più esteso e prestigioso concorso vinicolo internazionale che, per l’edizione record 2021, ha valutato più di 18mila campioni di vino da 56 Paesi in tutto il mondo. E a distinguersi tra i 36 vini “platino” italiani c’è proprio l’Armando Gianolli Ciliegio 2011, l’Amarone della Valpolicella Riserva della griffe vitivinicola della Valpantena che ha guadagnato un punteggio di 97 centesimi conquistando i giurati con le sue note di “erbe essiccate, ciliegie rosse e bouquet di spezie; grande freschezza al palato con ciliegie rosse, caffè, spezie di bosco e sentore di funghi […]”. Medaglia d’oro invece per l’annata 2016 dell’Amarone della Valpolicella Ciliegio (95 i punti attribuiti), seguito dall’Amarone della Valpolicella 2017 (88 punti) che si è aggiudicato quella di bronzo.

“I Decanter World Wine Awards sono riconosciuti a livello internazionale grazie ad un processo di degustazione e selezione estremamente rigoroso – ha commentato il presidente de La Collina dei Ciliegi, Massimo Gianolli –. Siamo quindi orgogliosi di rappresentare l’eccellenza italiana forti di un risultato che premia non solo un lavoro altrettanto rigoroso in vigna e in cantina, ma anche l’entusiasmo e la passione che da sempre mettiamo nei nostri vini”.

L’edizione 2021 del premio ha visto i 170 esperti (tra cui 44 Masters of Wine e 11 Master Sommelier) impegnati a giugno per oltre 15 giorni consecutivi di degustazione. Tra i vini premiati si contano complessivamente 50 Best in Show, 179 medaglie di platino, 635 d’oro, 5.607 d’argento e 8. 332 di bronzo. Sul fronte della classifica italiana, sono 7 le cantine che hanno conquistato la qualifica di Best in show, a cui si accodano 36 etichette di platino, 146 d'oro, 1.320 d'argento e 1.887 di bronzo.

 

 

Marina Catenacci 

NASCE IL PREMIO DOMENICO CLERICO IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA ALBERTINA DI TORINO

 

Vino e arte sono un binomio inscindibile per Domenico Clerico, storica cantina delle Langhe famosa in tutto il mondo per il suo Barolo. Nasce oggi un premio dedicato agli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Arte Edizione Limitata 2020 - Paolo Baraldi e Bruno Murialdo

 

 

Aiutare i giovani artisti ad inserirsi nel circuito dell’arte contemporanea e stimolare i nuovi talenti a raccontare il connubio tra arte e vino fatto di bellezza, radici, valori e legame con il territorio. Sono questi gli obiettivi della prima edizione del Premio Domenico Clerico, istituito dalla storica azienda delle Langhe, tra le più importanti produttrici di Barolo, in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

 

Il Premio nasce nell’ambito del progetto Arte Edizione Limitata, ideato nel 2020 per trasmettere attraverso opere d’arte trasformate in etichette, l’essenza del vino Arte Langhe Rosso DOC di Domenico Clerico. Nel 2020 furono gli artisti Bruno Murialdo e Paolo Baraldi gli autori delle opere che hanno in seguito personalizzato i grandi formati dell’annata 2019.

Quest’ anno, invece, l’azienda ha deciso di fare un accordo su base triennale con l’Accademia di Belle Arti di Torino istituendo un premio per coinvolgere e sostenere i giovani creativi. Ogni partecipante sarà chiamato a realizzare, con qualsiasi tecnica espressiva, un minimo di cinque opere inedite sul tema arte-vino. Una commissione decreterà i due vincitori che riceveranno un premio in denaro.

Una rosa di dieci diverse etichette quindi a celebrare le caratteristiche dell’annata e la personalità dell’Arte Langhe Rosso DOC di Domenico Clerico. Successivamente il cliente che acquisterà il vino potrà scegliere l’etichetta preferita tra quelle proposte e personalizzare così la propria bottiglia di “Arte” realizzata in un numero limitatissimo di esemplari, solo su prenotazione attraverso il sito dell’azienda.

 

“Domenico Clerico era un visionario – dice la moglie Giuliana - uno spirito libero che amava cimentarsi in avventure sempre nuove. A modo suo era un artista del vino. Ed è proprio per ricordare questo tratto della sua personalità che è nato il Premio, il cui obiettivo è stimolare la creatività dei giovani e sostenerli concretamente nel loro percorso professionale. Siamo felici di aver attivato questa collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, da sempre molto attiva nell’incentivare e sviluppare la ricerca, la didattica e le opportunità di formazione e prestigiosa istituzione del nostro territorio. Un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti che parteciperanno”.

 

“L’Accademia Albertina è lieta di partecipare a questo premio che rappresenta per i nostri studenti un’occasione di formazione e crescita al di fuori dalle aule della scuola. La creatività delle nuove generazioni - che in Accademia non studiano solo pittura, scultura o incisione, ma anche fotografia, digital art, progettazione artistica per l’impresa, design e decorazione, nuove tecnologie - può portare una nuova visione a un prodotto di grande qualità come il vino della cantina Domenico Clerico. Crediamo che questa occasione di confronto e di incontro sia un momento di integrazione vissuta in un contesto ricco di opportunità.” dichiara Paola Gribaudo, Presidente dell’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

 

Il termine di iscrizione al Premio Domenico Clerico scade domenica 30 maggio 2021 (entro le ore 18) e le opere dovranno essere consegnate dai partecipanti entro giovedì 15 luglio 2021. Successivamente verranno resi noti i nomi dei vincitori.

 

Giuliana Clerico e Oscar Arrivabene - enologo e direttore generale

 

Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

 

Domenico Clerico è un grande nome del Barolo in Italia e nel mondo. La storia di questa prestigiosa cantina di Monforte d’Alba coincide con la storia di un uomo che ha rivoluzionato il concetto della viticoltura nelle Langhe, animato dal desiderio di sperimentare per raggiungere l’eccellenza che da sempre caratterizza i suoi vini. Domenico Clerico è stato un precursore nello studio del Nebbiolo, ma anche della Barbera D’Alba e del Dolcetto, il vino da cui ha iniziato a costruire il suo sogno già dal 1976. Il suo legame intenso con la terra, il lavoro instancabile tra i filari e le peculiarità dei suoi vigneti hanno costruito negli anni un patrimonio unico.  Un’eredità raccolta dalla moglie Giuliana e portata avanti da un team di collaboratori guidato oggi da Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale, nell’assoluto rispetto dell’impronta schietta e senza compromessi del suo fondatore. L’azienda oggi conta 21 ettari vitati, per un totale di 110.000 bottiglie prodotte ogni anno e coltiva unicamente i tre vitigni piemontesi per eccellenza, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo, esportando in oltre 40 paesi del mondo. La gamma comprende 9 etichette: Visadì Langhe Dolcetto DOC, Trevigne Barbera D’Alba DOC, Capisme-e Langhe Nebbiolo DOC, Arte Langhe Rosso DOC, Barolo DOCG del Comune di Monforte d’Alba, Pajana Barolo DOCG, Ciabot Mentin Barolo DOCG e AereoplanServaj Barolo DOCG, Percristina Barolo DOCG .

 

Michele Marmino

 

 

 

RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE PER LA RICERCA ENOLOGICA DELLA FONDAZIONE EDMUND MACH

Prestigioso riconoscimento alla ricerca enologica del Centro Trasferimento Tecnologico 

Ricerca enologica FEM premiata per gli studi sugli aromi del Gewürztraminer

 

Nuovo importante riconoscimento internazionale per la ricerca enologica della Fondazione Edmund Mach. La Fondazione Rudolf Hermanns di Geisenheim (Germania), che da trent’anni valorizza i lavori che contribuiscono all'aggiornamento della conoscenza in ambito viticolo, enologico e orticolo, ha premiato l’attività di ricerca e innovazione condotta nel settore dell’enologia da Tomas Roman e Roberto Larcher, responsabili rispettivamente dell’Unità trasformazione e conservazione e del Dipartimento Alimenti e Trasformazione del Centro Trasferimento Tecnologico. 

Il premio internazionale è stato assegnato per la rilevanza scientifica dei risultati ottenuti nell’avanzamento delle conoscenze chimiche e tecnologiche utili al miglioramento dell’espressione aromatica del vino Gewürztraminer. 

In particolare, i due ricercatori della Fondazione Mach, affiancandosi ai pochissimi italiani che in passato hanno ottenuto questo riconoscimento, vanno ad aggiungersi ai 55 premiati internazionali provenienti da 15 Paesi, dalla Russia agli Stati Uniti, sommandosi in ambito vitienologico a quelli di Carbonneau, Dubourdieu, Schultz, Fregoni, Intrieri o Poni fra gli altri.

Da 146 anni la Fondazione Edmund Mach rappresenta per la viti-enologia internazionale una realtà prestigiosa. E proprio in questo comparto ogni anno si moltiplicano riconoscimenti sotto il profilo della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico. 

La ricerca enologica sviluppata presso il Centro Trasferimento Tecnologico - dopo lo stesso riconoscimento ottenuto nel 2001 dal dr. Giorgio Nicolini – si conferma così di assoluto valore nel contesto internazionale per la qualità e la capacità di innovazione. I risultati premiati sono stati raggiunti grazie alle sinergie fra il laboratorio chimico e la cantina sperimentale e di microvinificazione, supportati dall’unità viticola e dal co-finanziamento alle attività di sperimentazione di CAVIT s.c. e della Cantina Roveré della Luna – Aichholz s.c.a, confermandosi di concreta utilità per il settore e per il territorio.

 

Silvia Ceschini

 

 

Foto. I due premiati, Tomas Roman e Roberto Larcher

 

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