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Premi enologici
AIS VENETO PRESENTA VINETIA 2021 E I SETTE MIGLIORI VINI DELLA REGIONE
Online dal 20 novembre la nuova edizione della guida dedicata ai vini veneti. Assegnato il Premio Fero alle etichette che si sono distinte tra gli oltre duemila assaggi. L'Associazione Italiana Sommelier Veneto presenta la nuova edizione di Vinetia – Guida ai vini del Veneto, portale online dedicato alle eccellenze enologiche della regione che sarà consultabile al sito vinetia.it a partire dal 20 novembre 2020.
I Sommelier hanno inoltre assegnato il Premio Fero ai sette vini che, durante i panel di degustazione per la redazione della guida, hanno ottenuto il punteggio assoluto più alto all'interno delle rispettive categorie.
"Nonostante le difficoltà legate all'emergenza sanitaria – spiega Giovanni Geremia, curatore della guida – abbiamo riscontrato un'ottima risposta da parte delle aziende, con oltre 400 partecipanti e quasi 2200 vini degustati. Vinetia si è nuovamente confermata come un importante punto di riferimento per gli appassionati del mondo enologico veneto: uno strumento di consultazione intuitivo e fruibile ovunque, in grado di guidare il pubblico tra le cantine, i vini e il loro aspetto sensoriale".
Ad aggiudicarsi il Premio Fero sono state quest'anno tre cantine veronesi, due trevigiane, una vicentina e una padovana. Per la categoria Miglior Spumante Metodo Charmat è stato premiato 5 Grammi 2019 Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Santa Maria di Feletto DOCG Extra Brut di Malibran, come Miglior Vino Rosato il Bardolino Chiaretto DOC 2019 di Poggio delle Grazie, come Miglior Spumante il Metodo Classico Sogno 2015 Dosaggio Zero di Cirotto e come Miglior Vino Bianco il Monte Grande 2018 Soave Classico DOC di Graziano Prà. È stato inoltre consegnato il premio come Miglior Vino Rosso a Ognisanti di Novare 2018 Valpolicella Classico Superiore DOC di Bertani, e come Miglior Vino Rosso da invecchiamento al Montepulgo 2013 Veneto IGT di Masari, mentre si è aggiudicato il riconoscimento di Miglior Vino da dessert il Cuore di Donna Daria di Conte Emo Capodilista - La Montecchia.
La nuova edizione di Vinetia ha visto inoltre 190 vini premiati con i 4 Rosoni, la fascia di punteggio più alto assegnato in commissione di degustazione, e 72 con il Ducato, conferito ai prodotti che uniscono alta qualità e prezzi vantaggiosi. 50 aziende vinicole sono state invece insignite del Premio Rialto per la loro continuità nel produrre vini d'eccellenza nel tempo.
La guida Vinetia è disponibile gratuitamente al sito vinetia.it e al suo interno sono raccolte le valutazioni dei degustatori ufficiali AIS, oltre alle informazioni relative alle aziende e ai vini del Veneto e ai dettagli sull'accoglienza e le degustazioni private.
Carlotta Flores Faccio
CEMBRA CANTINA DI MONTAGNA: VIGNA DELLE FORCHE, CULLA DI UNA VITICOLTURA EROICA A 872 M.
Medaglia d’Oro per il Vigna delle Forche 2018 al “Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau 2020”. Un premio a un vino che in ogni annata dimostra nuove sfaccettature ed esprime la sua personalità unica. Cembra Cantina di Montagna affonda i propri valori nell’autenticità del territorio e nell'indissolubile legame con i propri conferitori. A fine settembre, sul tetto della viticoltura eroica trentina, si è conclusa la vendemmia delle uve Müller Thurgau a Vigna delle Forche: cru identitario della valle di 1.5 ha situato a 872 metri s.l.m. dove da generazioni la famiglia Piffer culla questo Müller Thurgau d’altura.
Quella della Val di Cembra, è una viticoltura eroica: i terreni scoscesi e le pendenze che spesso superano il 40% obbligano i viticoltori a svolgere manualmente tutte le operazioni in vigna, con tempi di lavorazione che superano le 900/1.000 ore per ettaro. Sono loro, gli Eroi del vino, che ogni giorno quando le prime luci dell’alba fanno capolino dalle creste montuose, realizzano i desideri di una viticoltura esigente per conferire a Cembra Cantina di Montagna uve sane e di qualità.
Un giorno di vendemmia a Vigna delle Forche
Vigna delle Forche è un vocato appezzamento incastonato tra gli scoscesi declini boschivi: un piccolo angolo di paradiso di 1.5 ha sito a 872 m s.l.m. che domina dall’alto il paese di Cembra. Qui, nonostante l’altitudine, il Müller Thurgau trova perfetta dimora. Da tre generazioni la famiglia Piffer è custode di Vigna delle Forche: Nicola Piffer e tre coraggiose vignaiole eroiche, Annamaria, Lorena e Francesca portano avanti insieme il lavoro e la memoria di Italo, l’anima della vigna scomparsa tre anni fa.
Ogni anno la vendemmia di Vigna delle Forche si svolge in un’unica giornata: i conferitori raccolgono con il “Lorel” i preziosi grappoli e si inerpicano lungo i ripidi versanti per conferire il frutto di un anno intenso di lavoro. Il trattore guidato da Nicola sale e scende tutto il giorno con un carico di uva di 400 kg per ogni viaggio, trasportandola dai quasi 900 metri di altitudine del vigneto fino alla cantina, per un dislivello di 250 metri. Per Cembra Cantina di Montagna la vendemmia è un momento conviviale e ricco di felicità, in cui la famiglia si allarga e con un sorriso si ricordano i momenti felici del presente e del passato. All’ora di pranzo qui, sotto la pergola del Bait delle Forche, il pane viene passato di mano in mano e nell’aria si diffonde il profumo dello spezzatino e della polenta di Annamaria, cotta come da tradizione nel paiolo di rame. Con orgoglio e spirito di appartenenza i conferitori rinnovano le promesse nei confronti di Cembra Cantina della Montagna, scegliendo di dare anima e corpo alla viticoltura e alla realizzazione di nettari straordinari.
L’annata che verrà
“L’annata appena trascorsa si è caratterizzata per un’estate con temperature lievemente al di sotto della media degli ultimi anni”, afferma Ezio Dallagiacoma, Direttore Tecnico di Cembra Cantina di Montagna, “Nonostante le piogge estive abbondanti, le uve in Valle di Cembra a fine agosto si presentavano sane e con un ottimo grado zuccherino. Condizioni queste, che lasciavano ben sperare per la vendemmia imminente”. L’obiettivo dello staff tecnico in cantina è quello di dare voce all’unicità del territorio e di giocare con il tempo, creando un vino identitario con ottime prospettive di evoluzione ed invecchiamento anche nel lungo termine.
Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau 2020”
Il Vigna delle Forche 2018 è stato recentemente premiato con la Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau 2020”, all’interno della 33° edizione della rassegna “Müller Thurgau: Vino di Montagna”, organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.
Il Müller Thurgau Vigna delle Forche: emblema del territorio
Nel Müller Thurgau Vigna delle Forche, la montagna emerge in ogni sorso. Quando scivola nel bicchiere questo vino di altura ammalia la vista con un colore giallo paglierino e invita all’assaggio con le sue note di fiori bianchi, sambuco e frutta a pasta gialla che, con il passare degli anni, lascia spazio a note di pietra focaia e cappero salato. La fresca acidità e il finale lungo, verticale e persistente, conquistano il palato.
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AUTOCHTONA AWARDS: ECCO TUTTI I VINCITORI
Sono 11 i premi assegnati dagli Autochtona Award 2020, il premio che valorizza i vini prodotti da vitigni autoctoni italiani. Durante due intense giornate una “giuria di stelle” ha degustato oltre 500 vini di 350 piccole realtà del panorama italiano.
Un’edizione speciale, che ha visto il premio Autochtona Award protagonista assoluto della 17^ edizione del forum dedicato ai vitigni autoctoni italiani all’interno di una nuova e rinnovata formula. Da Nord a Sud, oltre 500 etichette rappresentative dello straordinario e composito universo rappresentato dalle varietà autoctone italiane, sono state degustate da una giuria composta da critici e giornalisti sia italiani che internazionali durante due giorni di intenso lavoro. Due le sessioni di degustazione alla cieca, che hanno portato martedì 20 ottobre 55 etichette rappresentanti delle diverse categorie in concorso alla degustazione finale.
Il Miglior Vino Bianco se lo aggiudica l’azienda Claudio Mariotto, con il Colli Tortonesi DOC Derthona Timorasso 2018. Tra i rosati si va sulle pendici dell’Etna in Sicilia con l’azienda Feudo Cavaliere che si aggiudica il primo posto in questa categoria con l’Etna Rosato DOC Millemetri 2016. Ancora Piemonte tra i vini rossi, protagonista il vitigno principe delle Langhe, il nebbiolo, con il Barbaresco DOCG Montefico 2017 di Carlo Giacosa. Le migliori bollicine sono marchigiane con il vitigno principe della regione, il verdicchio: a salire sol gradino più alto del podio la Cantina Colognola Tenuta Musone con il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Spumante Brut Musa 2018. Tra i vini dolci un passito raro, prodotto in Emilia Romagna, quello della piccola azienda agricola Lusignani: il Colli Piacentini DOC Vin Santo di Vigoleno 2009.
Tra i protagonisti degli Autochtona Award anche quest’anno si sono svolte le selezioni di Tasting Lagrein che premiano il famoso vitigno autoctono a bacca rossa dell’Alto Adige. Nella categoria “Kretzer” vince il Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Kretzer 2019 dell’azienda Muri Gries. Nella categoria “Classico” troviamo il Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Rubeno 2019 di Kellerei Andrian, infine tra le Riserva Kellerei - Cantina Meran Burggräffler Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Riserva Segen 2017.
Sono 11 i premi assegnati dagli Autochtona Award 2020, il premio che valorizza i vini prodotti da vitigni autoctoni italiani. Durante due intense giornate una “giuria di stelle” ha degustato oltre 500 vini di 350 piccole realtà del panorama italiano.
Bolzano, 20 ottobre 2020 - Un’edizione speciale, che ha visto il premio Autochtona Award protagonista assoluto della 17^ edizione del forum dedicato ai vitigni autoctoni italiani all’interno di una nuova e rinnovata formula. Da Nord a Sud, oltre 500 etichette rappresentative dello straordinario e composito universo rappresentato dalle varietà autoctone italiane, sono state degustate da una giuria composta da critici e giornalisti sia italiani che internazionali durante due giorni di intenso lavoro. Due le sessioni di degustazione alla cieca, che hanno portato martedì 20 ottobre 55 etichette rappresentanti delle diverse categorie in concorso alla degustazione finale.
Il Miglior Vino Bianco se lo aggiudica l’azienda Claudio Mariotto, con il Colli Tortonesi DOC Derthona Timorasso 2018. Tra i rosati si va sulle pendici dell’Etna in Sicilia con l’azienda Feudo Cavaliere che si aggiudica il primo posto in questa categoria con l’Etna Rosato DOC Millemetri 2016. Ancora Piemonte tra i vini rossi, protagonista il vitigno principe delle Langhe, il nebbiolo, con il Barbaresco DOCG Montefico 2017 di Carlo Giacosa. Le migliori bollicine sono marchigiane con il vitigno principe della regione, il verdicchio: a salire sol gradino più alto del podio la Cantina Colognola Tenuta Musone con il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Spumante Brut Musa 2018. Tra i vini dolci un passito raro, prodotto in Emilia Romagna, quello della piccola azienda agricola Lusignani: il Colli Piacentini DOC Vin Santo di Vigoleno 2009.
Tra i protagonisti degli Autochtona Award anche quest’anno si sono svolte le selezioni di Tasting Lagrein che premiano il famoso vitigno autoctono a bacca rossa dell’Alto Adige. Nella categoria “Kretzer” vince il Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Kretzer 2019 dell’azienda Muri Gries. Nella categoria “Classico” troviamo il Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Rubeno 2019 di Kellerei Andrian, infine tra le Riserva Kellerei - Cantina Meran Burggräffler Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Riserva Segen 2017.
E, ancora, i premi speciali di Autochtona Award. Il Premio Terroir è stato assegnato all’azienda veneta Fongaro con il Lessini Durello DOC Riserva Brut 2012. Il Premio Spirito diVino, assegnato dall’omonima rivista, va invece a una storica realtà della Valle d’Aosta: Les Crêtes con il Valle d'Aosta DOP Petite Arvine Fleur 2018. Il terzo premio speciale, assegnato dall’Associazione delle Enoteche Italiane Vinarius al Miglior Vignaiolo Under 40, va a Davide e Riccardo Sobrino dell’azienda Cascina delle Rose per il vino Cascina delle Rose, Barbaresco DOCG Tre Stelle 2017.
La premiazione, che si è svolta nei padiglioni di Fiera Bolzano, è stata trasmessa su Facebook e seguita da molti dei produttori finalisti collegati in video, che hanno così scoperto in diretta i risultati del concorso intervenendo con una loro testimonianza. Una nuova formula che, nonostante l’assenza dei produttori e del banco di assaggio aperto al pubblico a causa dell’emergenza sanitaria in corso e delle disposizioni della Provincia di Bolzano, è riuscita a dare spazio a un appuntamento che, di anno in anno, è diventato un punto di riferimento per le piccole realtà del panorama vitivinicolo italiano che custodiscono e valorizzano i tanti vitigni autoctoni presenti del nostro Paese.
“Per noi è stata un’edizione speciale di Autochtona, non solo perché si è svolta nel mezzo dell’emergenza causata dalla pandemia in corso, ma anche perché ci ha obbligato a ripensare la formula guardando alla situazione contingente e al futuro” ha spiegato Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano. “Tanti produttori, circa 350, ci hanno dato fiducia, inviando i loro campioni per il nostro Autochtona Award, e questo è un segnale molto importante. È un’edizione zero che ci dà grande fiducia per continuare a investire su un premio di grande autorevolezza”.
La giuria presente quest’anno, che ha degustato in totale sicurezza, è stata composta dai rappresentanti delle principali delle guide del vino italiane: Mario Busso (Vini Buoni d’Italia), Elio Ghisalberti (l’Espresso), Fabio Giavedoni (Slow Wine), Christine Mayr (Vitae-AIS), Alessandra Piubello (I Vini di Veronelli), Nereo Pederzolli (Gambero Rosso), Riccardo Viscardi (Doctor Wine). Insieme a loro Peer F. Holm, (presidente della Sommelier-Union Deutschland e.V. Sommelier-Union, Thomas Rydberg (DinVinGuide), Chiara Giannotti (vino.tv), Leila Salimbeni (coordinatrice editoriale di Spirito diVino), Pierluigi Gorgoni (coordinatore degli Autochtona Award) e Alessandro Franceschini (segretario Autochtona Award).
“Abbiamo lavorato molto bene durante i due giorni di degustazioni, grazie alla presenza di ottimi professionisti e a un’organizzazione perfetta” ha affermato Fabio Giavedoni, co-curatore di Slow Wine e presidente della giuria. “Credo che la lista dei vincitori degli Autochtona Award di quest’anno parli da sola sull’alta qualità dei vini presenti. Sono le punte dell’iceberg, ma intorno a loro c’era una quantità di proposte molto interessanti, soprattutto all’interno di alcune categorie. È un aspetto, quest’ultimo, non scontato e non così facile da trovare all’interno di molti appuntamenti come questo”.
I VINCITORI
Migliori Bollicine
Cantina Colognola Tenuta Musone, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Spumante Brut Musa 2018
Miglior Vino Bianco
Claudio Mariotto, Colli Tortonesi DOC Derthona Timorasso 2018
Miglior Vino Rosato
Feudo Cavaliere, Etna Rosato DOC Millemetri 2016
Miglior Vino Rosso
Carlo Giacosa, Barbaresco DOCG Montefico 2017
Miglior Vino Dolce
Lusignani - Colli Piacentini DOC Vin Santo di Vigoleno 2009
Premio Terroir
Fongaro, Lessini Durello DOC Riserva Brut 2012
Premio Spirito diVino
Les Crêtes, Valle d'Aosta DOPPetite Arvine Fleur 2018
Premio Miglior Vignaiolo Under 40
Davide e Riccardo Sobrino - Cascina delle Rose, Barbaresco DOCG Tre Stelle 2017
Tasting Lagrein - Miglior Lagrein Kretzer
Muri Gries, Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Kretzer 2019
Tasting Lagrein - Miglior Lagrein Annata
Kellerei Andrian, Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Rubeno 2019
Tasting Lagrein - Miglior Lagrein Riserva
Kellerei - Cantina Meran Burggräffler Südtirol - Alto Adige DOC Lagrein Riserva Segen 2017
Luisa Malaguti
GUIDA ORO I VINI DI VERONELLI 2021: SARÀ A BERGAMO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE, IN COLLABORAZIONE CON ACCADEMIA CARRARA
All’interno della Milano Wine Week il Seminario Veronelli annuncia la partnership con Accademia Carrara per la prima edizione a Bergamo di NutriMenti, la rassegna dedicata alla cultura gastronomica che si aprirà con la presentazione ufficiale della prima guida ai vini d’Italia. Con una preziosa degustazione all’interno della Milano Wine Week, il Seminario Veronelli ha svelato i Migliori Assaggi, primi riconoscimenti attribuiti dalla Guida Oro I Vini di Veronelli 2021.
Il premio che identifica i vini con il più elevato giudizio in centesimi nella rispettiva tipologia è andato, quest’anno, a cinque capolavori liquidi prodotti in Sudtirolo, Trentino, Toscana e Puglia, veri e propri vertici del settore vitivinicolo italiano. Nel corso dell’evento, inoltre, l’Associazione fondata da Luigi Veronelli ha comunicato l’attivazione di un’importante partnership con Accademia Carrara, museo di rilevanza internazionale, tra le principali pinacoteche italiane. Da questa nuova collaborazione nasce la terza edizione di NutriMenti, rassegna di incontri dedicati alla cultura gastronomica che sarà proposta da giovedì 22 a domenica 25 ottobre, per la prima volta nel capoluogo orobico dopo due appuntamenti veneziani.
In questo tormentato anno, la scelta di Bergamo - città in cui il Seminario Veronelli ha sede e dove lo stesso Veronelli ha vissuto a lungo - rappresenta anche un segnale di concreta vicinanza a un territorio colpito in modo particolarmente tragico e doloroso dall’epidemia da covid-19. «A dieci anni esatti dall’ultima volta, dopo Siena, Roma e Venezia, la presentazione ufficiale della nuova Guida Veronelli torna a Bergamo, città dove opera la nostra redazione e luogo in cui la Guida Oro nasce da sempre, edizione dopo edizione» afferma Andrea Bonini, Direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli. «Una scelta precisa, che conclude mesi di intenso lavoro e di rigorosa osservanza delle norme di sicurezza che hanno coinvolto, tra l’altro, la nostra sede operativa di Alzano Lombardo.
Presentare a Bergamo la Guida Oro I Vini di Veronelli 2021, fare della città, per un giorno, la capitale dell’Italia del vino è un incoraggiamento, un invito a ripartire da quanto di buono sappiamo essere, fare e condividere rivolto a una comunità che ha molto sofferto». Di grande significato, in questo senso, la collaborazione con Accademia Carrara, eccellenza culturale che riassume quanto di meglio Bergamo e il suo territorio hanno da offrire: il dialogo tra terra, tavola e cultura, profondamente radicata nel pensiero veronelliano e nei progetti del Seminario Veronelli, trova un’ulteriore e prestigiosa declinazione. Giovedì 22 ottobre alle ore 11:30, in Accademia Carrara a Bergamo, si terrà, dunque, la presentazione ufficiale della Guida Oro I Vini di Veronelli 2021, alla presenza dei Curatori Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello.
L’evento aprirà NutriMenti, rassegna di cultura gastronomica con degustazioni, incontri pubblici ed eventi che consentiranno di conoscere, sotto una luce diversa, i grandi vini d’Italia proposti dal Seminario Veronelli e lo straordinario patrimonio artistico custodito dall’Accademia Carrara. Numerose e autorevoli le adesioni dei relatori, tra gli altri Patrizio Roversi, conduttore televisivo e divulgatore specializzato sui temi agroalimentari; Luca Damiani, musicologo, scrittore, conduttore di Rai Radio 3; Aldo Colonetti, storico e filosofo dell’arte, dell’architettura e del design; Alberto Capatti, storico della gastronomia, presidente del Comitato Scientifico dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli e di Fondazione Gualtiero Marchesi; Daniele Cassandro, caporedattore Extra di Internazionale.
Non mancheranno occasioni per assaggiare, dopo l’evento odierno riservato alla stampa, i Migliori Assaggi 2021: il Trento Extra Brut Riserva Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009 di Ferrari F.lli Lunelli, Miglior Vino Spumante; l’Alto Adige Riserva LR 2016 di Colterenzio, Miglior Vino Bianco; il Diciotto Fanali Salento Rosato 2017 di Apollonio, Miglior Vino Rosato; il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2015 de Il Marroneto, Miglior Vino Rosso; e il Vin San Giusto Toscana Bianco Passito 2012 di San Giusto a Rentennano, Miglior Vino Dolce o Da Meditazione.
Emanuela Capitanio
GRENACHES DU MONDE 2020: TRIONFANO I GAMAY DEL TRASIMENO
Cinque i vini della DOC Trasimeno premiati dal concorso dedicato al Grenache. Oro per le aziende Madrevite, Carini e Duca della Corgna, argento per Coldibetto e Nofrini
I Gamay del Trasimeno tornano a fare incetta di premi al Grenaches du Monde, concorso riservato ai migliori vini a base Grenache. Cinque le bottiglie del Consorzio Tutela Vini Trasimeno che si sono aggiudicate il trofeo: la medaglia d’oro è andata a Òscano 2018 dell’azienda agraria Carini, Divina Villa Riserva 2017 di Duca della Corgna e C’osa 2018 di Madrevite, mentre a Rosso Principe 2018 di Cantina Nofrini e a Etrusco 2015 dell’azienda agricola Coldibetto è stata consegnata la medaglia d’argento.
C’osa, 100% Gamay del Trasimeno, si conferma sul gradino più alto del podio per il terzo anno consecutivo, mentre per Òscano, blend di Gamay e Sangiovese, si tratta del secondo oro dopo quello conquistato nel 2019. Balzo in avanti invece per il monovarietale Divina Villa Riserva, che lo scorso anno era stato premiato con l’argento.
“Gli ottimi risultati ottenuti al Grenaches du Monde dimostrano che il nostro lavoro di valorizzazione e rilancio di questo vitigno autoctono sta dando i suoi frutti – commenta Emanuele Bizzi, Presidente del Consorzio Tutela Vini Trasimeno – E grazie alla passione e all’impegno dei nostri soci, i vini della DOC a base Gamay del Trasimeno si stanno facendo conoscere e apprezzare sempre di più in tutto il mondo.”
Appartenente alla famiglia dei Grenache, stretto parente di Tai Rosso, Granaccia e Cannonau, il Gamay del Trasimeno si caratterizza per un colore rosso rubino luminoso, con sfumature granate e sentori intensi di lampone, amarena e mirtilli.
Carlotta Flores Faccio