Home
Premi enologici
PIOGGIA DI PREMI PER IL LESSINI DURELLO
Il Lessini Durello si conferma, all’inizio della stagione delle guide, come uno degli spumanti più apprezzati. Intanto si lavora sugli appuntamenti dei prossimi mesi, a partire da Durello and Friends 2018 che quest’anno torna a Vicenza
Arrivano i primi risultati dai concorsi e dal lavoro delle guide che è stato febbrile in questi mesi estivi e il Lessini Durello si afferma tra i migliori vini d’Italia
Medaglia d’oro al Mondial des Vins Extremes del Cervim per il Lessini Durello DOC Riserva 2011 di Casa Cecchin, mentre fioccano le Corone della guida Vini Buoni d’Italia, curata da Mario Busso e per il primo anno da Alessandro Scorsone che premiano il Lessini Durello DOC riserva Brut 60 mesi 2011 di Corte Moschina, il Lessini Durello DOC riserva Extra brut 60 mesi 2010 di GianniTessari e il Lessini Durello DOC riserva Extra brut 60 mesi 2010 di Sandro De Bruno.
«Questi premi confermano la continua ricerca di alzare la qualità dei nostri prodotti – dichiara Alberto Marchisio, presidente del Consorzio – i numeri di imbottigliamento ad oggi confermano un trend molto positivo e stabile sul milione di bottiglie mentre abbiamo recentemente festeggiato l’ingresso di un nuovo socio, l’azienda Bennati, nel Consorzio. Siamo ora pronti per la seconda parte dell’anno che ci vedrà coinvolti in diversi eventi in tutta Italia»
Si inizia infatti a ViniMilo l’8 settembre con una degustazione celebrativa dei 10 anni dell’associazione Volcanic Wines, per proseguire a Bologna il 28 settembre con un evento esclusivo presso il Ducati Scrambler Food Factory, locale di tendenza nella centralissima Via D’Azeglio, per poi tornare protagonisti a Hosteria a Verona dal 12 al 14 ottobre dove i visitatori potranno degustare un calice di Durello alla terrazza panoramica della funicolare di Castel San Pietro.
Si rinnova infine anche per quest’anno l’appuntamento con il Durello and Friends, la manifestazione che riunisce tutti i produttori della denominazione che quest’anno torna a Vicenza il 27 e il 28 ottobre e trova casa Villa Bonin, noto locale alle porte della città palladiana.
Lucia Vesentini
Decanter World Wine Awards 2018: Premiati Vini Cantina Soave
Best in show all'Amarone e Platino al Ripasso
Medaglie importanti per i vini di Cantina di Soave al Decanter World Wine Awards 2018
Grandi soddisfazioni per Cantina di Soave al Concorso indetto dalla rivista inglese Decanter, oggi giunto alla 15a edizione. Il numero di vini iscritti ogni anno alla competizione, il rigore delle degustazioni e la massima professionalità dei giudici,
contribuiscono a rendere il concorso Decanter estremamente autorevole. Le medaglie (Oro, Argento e Bronzo) vengono assegnate
secondo punteggi, ai vini migliori all'interno della propria categoria viene attribuita la medaglia di Platino. Infine un'ulteriore degustazione dei soli vini medaglia di Platino, permette di assegnare il massimo riconoscimento possibile: il Best in Show.
Due riconoscimenti questi, il Best in Show e il Platino, che Cantina di Soave si è aggiudicata all' interno della stessa edizione del concorso, senza farsi mancare anche una medaglia d'argento e ben cinque medaglie di Bronzo.
Ecco il dettaglio dei vini di Cantina di Soave premiati al Concorso Decanter 2018
CADIS Amarone Della Valpolicella Docg 2015: BEST IN SHOW
ROCCA SVEVA Valpolicella Superiore Ripasso Doc 2013: PLATINO
ROCCA SVEVA Amarone della Valpolicella Riserva Docg 2012: ARGENTO
ROCCA ALATA Amarone della Valpolicella Docg 2015: BRONZO
ROCCA ALATA Soave Classico Doc 2017: BRONZO
VILLA RASINA Soave Classico Doc 2017: BRONZO
ROCCA SVEVA Soave Classico Doc 2017: BRONZO
SETTECENTO33 Spumante Lessini Durello Doc: BRONZO
Come emerge dall'elenco, sono stati premiati vini appartenenti a denominazioni diverse: i grandi vini rossi della Valpolicella - Ripasso e Amarone - e il Soave Classico, re dei vini bianchi del territorio, insieme allo spumante autoctono Lessini Durello.
In pratica sono state premiate contemporaneamente tutte le principali denominazioni di Cantina di Soave.
Altro aspetto molto significativo è che Decanter ha attribuito medaglie importanti a vini destinati a linee diverse:
L'Amarone CADIS è un prodotto di punta di Cantina di Soave per quanto riguarda la Grande Distribuzione, così come lo sono gli Amarone e il Soave Classico a marchio Rocca Alata e il Soave Classico Villa Rasina. Invece il Soave Classico e il Ripasso Rocca Sveva, insieme allo
Spumante Settecento33, sono referenze cardine per quanto riguarda il canale HoReCa, ovvero la mescita qualificata.
«Questa è un’ulteriore riprova del fatto che la nostra è una qualità trasversale - commenta il Direttore Generale di Cantina di Soave Bruno Trentini - il nostro Amarone CADIS, che vendiamo in Grande Distribuzione, ha vinto il Best in Show e al contempo il nostro Ripasso ROCCA SVEVA, la nostra linea più blasonata, ha vinto il Platino. Non sto a citare le altre medaglie, perché quello su cui ci tengo a mettere l’accento è proprio questo: Decanter ha premiato prodotti di denominazioni diverse, destinati a canali di vendita diversi, riconoscendoci una qualità che non conosce eccezioni e non fa differenze».
Maddalena Peruzzi
UK E WSET – IL SOAVE RILANCIA E RADDOPPIA
Continua per il Soave il lavoro di promozione negli UK, mentre la prestigiosa rivista Decanter premia i vini
Una platea di buyer e esperti di marketing ha partecipato alla sede WSET di Londra, lunedi’ 4 giugno, alla seconda delle masterclass organizzate dal Consorzio Tutela Soave e la scuola WSET, il più importante ente formatore per professionisti del mondo del vino. Sempre più interesse per il Soave negli UK che si conferma essere uno dei vini bianchi più venduti e conosciuti nell’isola britannica.
Il sodalizio tra Consorzio e WSET continuerà anche nell’autunno con l’organizzazione di un nuovo corso di secondo livello, tenuto da Robert McNulty di Wine Academy Italia, interamente in lingua inglese, con lo scopo di aiutare i produttori e chi si occupa di vendite a essere più competitivo sul mercato.
Giungono intanto i premi del DWWA, il Decanter Word Wine Awards, tra i più selettivi e severi concorsi enologici internazionali che per l’edizione appena conclusa ha registrato la partecipazione di quasi 17.000 vini da tutto il mondo, analizzati da una esperti, Master of Wine e Master Sommelier.
Questi gli ambiti riconoscimenti al Soave
Silver
Fattori – Soave DOC 2015 Motto Piane
Franchetto – Soave DOC 2016 La Capelina
Ca’ Rugate – Soave Classico 2016 Monte Fiorentine
Dal Cero – Soave Superiore 2014 – Vigneto Runcata
Graziano Prà – Soave Classico 2016 Monte Grande
I Campi – Soave Classico 2016 – Campo Vulcano
Bronze
Cantina di Monteforte – Soave Classico 2017 Clivus
Cantina di Monteforte – Soave Classico 2017 Il Vicario
Cantina di Soave – Soave Classico 2017 Rocca Sveva
Cecilia Beretta – Soave Classico 2017 Brognoligo
Corte Mainente – Soave DOC 2016 Nettroir
Dal Cero – Soave DOC 2014 Tenuta di Corte Giacobbe
Franchetto – Soave DOC 2016 Recorbian
I Stefanini – Soave Classico 2017 Monte Di Toni
I Stefanini – Soave Superiroe Classico 2016 Monte Di Fice
Le Battistelle – Soave Classico 2017 Montesei
Marks & Spencer – Soave Classico 2017
Montetondo – Soave Superiore Classico 2016 Foscarin Slavinus
Rocca Alata – Soave Classico 2017
Villa Rasina – Soave Classico 2017
Tenuta Sant’Antonio – Soave 2015 Vecchie Vigne
Tesco Finest – Soave Superiore Classico 2016
Lucia Vesentini
Soave Classico Clivus
Premio Grappolo d'Oro Clivus
15 Giugno 2018
Monteforte d'Alpone - Verona
Soave Classico Clivus:
nuova etichetta per brindare a Donatella Scarnati
Il vino simbolo di Cantina di Monteforte sarà servito alla cena di gala dopo la consegna del riconoscimento alla giornalista sportiva Rai
Monteforte d’Alpone, Verona - E’ un ritorno al bianco e alla purezza quello che ha scelto Cantina di Monteforte per il restyling dell’etichetta del Soave Classico Clivus, vino di punta dell’azienda, unicamente destinato alla ristorazione di qualità.
L’etichetta verrà presentata ufficialmente domani sera - venerdì 15 giugno, ore 19, chiostro del Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone - in occasione della consegna del premio Grappolo d’Oro Clivus a Donatella Scarnati, giornalista e commentatrice sportiva Rai.
Resta l’inconfondibile bottiglia renana, verde scuro, vestita con un’etichetta verticale, bianco antico, su cui è posto ben in evidenza il nome “Clivus”, collina, valore richiamato poi alla base della stessa etichetta da alcuni tratti stilizzati che omaggiano le colline del Soave Classico in duplice colore: oro, quello del vino Soave, e verde, per ricordare l’impegno dell’azienda sul fronte del rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
Cantina di Monteforte è infatti la prima azienda del Soave ad essersi impegnata per calcolare l’impatto ambientale della produzione di vino secondo il modello LCA, Lyfe Cycle Assessment.
Attraverso questo metodo, denominato progetto Etichetta Verde, ci si propone di calcolare l’incidenza sull’ambiente di tutte le fasi lavorative all’interno della filiera vinicola, dall’impianto del vigneto fino alle ditte che producono bottiglie, dalla lavorazione in cantina alla movimentazione delle merci fino al consumatore finale. Una sorta di “curriculum” del produttore virtuoso tutto riassunto su un’etichetta, che comprende tre classi di monitoraggio: aria, acqua, suolo. Questo sistema d’analisi permette di calcolare l’impatto sull’ambiente delle bottiglie in qualsiasi luogo del mondo tali bottiglie vengano consumate.
«Ogni giorno – evidenzia Gaetano Tobin, direttore generale di Cantina di Monteforte – siamo chiamati a produrre sempre meglio e nel rispetto dell’ambiente. Da anni la nostra azienda opera per divulgare tra i propri soci un approccio consapevole alla viticoltura per produrre vini di qualità attraverso tecniche produttive a basso impatto ambientale che puntano alla salvaguardia della biodiversità e alla tutela del paesaggio. Si tratta di una visione imprenditoriale che ci caratterizza da sempre e che ci porta a sentire come nostro il territorio in cui lavoriamo».
Il vino
Il Soave Classico Clivus nasce da un uvaggio di Garganega e Trebbiano di Soave.
I vigneti, tutti situati in collina, hanno origine vulcanica.
Agli occhi il Soave Classico Clivus si presenta con un giallo paglierino dai riflessi verdognoli; al naso è delicato e rimanda ai fiori di biancospino, sambuco e violetta. In bocca è asciutto, acidulo, di buon corpo, giustamente armonico con caratteristico retrogusto di mandorla.
Perfetto come aperitivo, eccelle accanto ai primi o ai piatti di pesce.
Il Soave Classico Clivus, destinato solo alla ristorazione qualificata e ai più selezionati wine bar, si distingue per freschezza, eleganza e sapidità, tutte caratteristiche che lo fanno apprezzare non solo in Italia ma anche in Germania, Gran Bretagna e Paesi Scandinavi seguiti da Svizzera, Giappone e Stati Uniti.
L’Azienda
La cantina, nata nel 1952 nella zona del Soave Classico, conta oggi 600 soci viticoltori attivi su 1300 ettari. Qui si produce il 30% della produzione totale di Soave Classico, il 10% della produzione di Soave Doc, il 5% della produzione totale di Lessini Durello, l’1% della produzione di Valpolicella Doc. Numeri importanti che sono supportati dalla qualità dentro il calice e dall’integrità del paesaggio circostante.
Elena Traverso – mob +39 338.906 17 27
CHIANTI CLASSICO GALLO NERO, ICONA ITALIANA DI ECCELLENZA
I Decanter World Wine Awards incoronano le aziende
del Chianti Classico
Non a caso il Consorzio Vino Chianti Classico, per la sua nuova campagna di comunicazione, ha scelto il pay-off, Chianti Classico Gallo Nero, Icona di eccellenza.
Sono infatti davvero tanti i Chianti Classico premiati nella classifica della quindicesima edizione dei World Wine Awards di Decanter, la prestigiosa rivista britannica che ogni hanno pubblica i risultati di uno dei più importanti concorsi enologici a livello mondiale.
Al vertice della classifica, i vini del Gallo Nero hanno conquistato 5 medaglie di
platino e 4 medaglie d’oro, ottenendo punteggi in centesimi uguali e superiori a 95. La Gran Selezione, la tipologia all’apice della piramide qualitativa della DOCG Chianti Classico, prodotta esclusivamente con le migliori uve aziendali e soggetta a un più rigido protocollo di certificazione, si dimostra particolarmente apprezzata e conquista 3 medaglie di platino e 2 d’oro. Ma ricco anche il medagliere per i Chianti Classico
Annata e Riserva: 93 in totale i vini della denominazione premiati.
La classifica DWWA è il risultato del lavoro di una giuria composta da oltre 200 autorevoli esperti e professionisti del wine business.
L’evento DWWA annovera infatti giudici provenienti da tutto il mondo, compresi Master of Wine e Master Sommelier, numerosi dei quali sono autorevoli esperti nel proprio settore.
I giudici degustano i vini per categorie, partendo da una classificazione per regione.
Ogni giudice assaggia ogni vino autonomamente, conoscendone la regione di origine, lo stile e la fascia di prezzo, ma non il produttore né il marchio. In un secondo momento si mettono a confronto tutte le note di degustazione per prendere una decisione unanime sulla medaglia da assegnare a ciascun vino.
“I risultati di questo prestigioso concorso enologico sono la dimostrazione dell’efficacia di un percorso di qualità che il territorio del Chianti Classico e il suo Consorzio di produttori portano avanti da anni coinvolgendo tutta la filiera, dalla riorganizzazione del vigneto all’adeguamento del disciplinare di produzione che ha compreso anche l’introduzione della nuova tipologia di Chianti Classico al vertice della piramide qualitativa, la Gran Selezione – è il commento del presidente del Consorzio, Sergio Zingarelli –. E poiché i premi non riguardano solo i vini di punta, ciò dimostra che stiamo lavorando bene dappertutto e che la qualità media dei vini del Gallo Nero si è alzata notevolmente: un traguardo che ci viene riconosciuto ovunque nel mondo”.