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Mercato del Vino
SPUMANTI (OSS. UIV-VINITALY): 2022 CHIUDE A 1 MLD DI BOTTIGLIE (+4%). IN ITALIA VINCE LA “DESTAGIONALIZZAZIONE” DEI CONSUMI DI BOLLICINE
Chiude di nuovo in crescita e sfiora quota 1 miliardo di bottiglie (978 milioni) la produzione di spumanti italiani nel 2022. Lo rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato i dati di imbottigliamento raccolti presso gli Organismi di certificazione. Il dato segna un leggero aumento (+4%) rispetto a uno strabordante 2021 (+25%), con i comuni e varietali (+10%) che fanno meglio degli sparkling Doc-Igp (+3%, 807 milioni di bottiglie). A livello territoriale, l’85% dello spumante italiano Dop-Igp ha origini venete (683 milioni di bottiglie), poi Piemonte (9% e 72 milioni), Lombardia (3% e 24 milioni), Trentino (2% e 16 milioni) ed Emilia-Romagna (1% e 7,4 milioni).
MERCATO INTERNO
Il consuntivo 2022 sulle vendite in Italia chiude a +1% (284 milioni di bottiglie consumate), di cui -3% sul circuito retail e +5% su quello ristorazione-bar. Una performance comunque da non sottovalutare, anche se i veri vincitori in Gdo risultano gli Charmat non Prosecco, in forte crescita in generale (+13%), ma soprattutto al discount (+22% annuo). I consumi interni di spumante hanno raggiunto un completo livello di maturità: nel 2022, la quota sul totale vino si è attestata al 13,5% (era al 9% nel 2015), con il Prosecco al solito grande protagonista delle vendite con il 44% di quota volume.
“In Italia – ha detto il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti – si va sempre più affermando un nuovo modo di consumare spumante: storicamente i consumi nel nostro Paese sono concentrati nel periodo natalizio, con il solo mese di dicembre che fino al 2015 faceva il 40% del totale. Negli ultimi anni, vi è stato invece un allargamento graduale dei consumi anche agli altri periodi dell’anno: in quello estivo, dove è arrivato a sfiorare il 30%, ma anche nel periodo dal post-Natale alla primavera, in cui la quota dei consumi supera il 30%”.
Fa meglio l’export, che conferma il ruolo trainante degli spumanti italiani in favore di tutto il comparto. Nel 2022 l’Italia ha esportato 5,2 milioni di ettolitri di spumante, in aumento del 6% rispetto al 2021, di cui 3,7 milioni di Prosecco (+6%) e 461.000 di Asti (+9%). Forte incremento dei valori esportati, superiore al 19% per il totale categoria per un controvalore di 2,2 miliardi di euro. Il Prosecco rimane locomotiva dell’export (+22% a valore, 1,6 miliardi di euro) ma cresce bene anche l’Asti Spumante, che vola a +16% e 168 milioni di euro di vendite.
Per l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese: “Rispetto al 2010, il valore delle esportazioni sparkling tricolori è cresciuto di quasi il 400%, con l’ascesa del Prosecco che rappresenta un caso di scuola anche per altri settori del made in Italy. Nel 2022 gli spumanti italiani hanno raggiunto 168 destinazioni: una dimensione sempre più globale che si riflette sulla scala della rappresentatività internazionale al Vinitaly, con il record di top buyer ospitati quest’anno e una manifestazione fortemente orientata al business”.
Oggi – rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly – lo spumante pesa per il 24% volume sul totale export, quota che solo nel 2015 era del 14%, e addirittura del 7% nel 2010. Oggi le bollicine sono il primo prodotto esportato in piazze chiave come UK (44% di quota contro il 9% del 2010), Francia (49% contro 12%), Russia (44%), Belgio (39% contro 17% di 12 anni prima), Austria (33%). Negli Usa, primo mercato a valore, gli spumanti con una quota di mercato del 33% sono dietro solo ai bianchi (36%) ma davanti ai rossi (24%). Solo sette anni prima, le bollicine stavano al 17% contro 45% dei bianchi e 30% dei rossi.
Marta De Carli
OSSERVATORIO PAMBIANCO COMPARTO WINE: TOP 15 PER FATTURATO e PRINCIPALI M&A
L’Osservatorio Pambianco presenta l’analisi delle top 15 aziende del settore wine per fatturato e registra che, nonostante l’onda lunga del Covid, la guerra in Ucraina, l’impennata del costo dell’energia e delle materie prime e un’inflazione fuori controllo, il 2022 è andato meglio del previsto.
Le grandi aziende del Made in Italy vitivinicolo non solo hanno respinto le difficoltà ma sono anche cresciute, tratteggiando un comparto in grado di aumentare il proprio volume d’affari. Se si considera la sommatoria dei fatturati, infatti, la crescita media è stata del 9%, passando da poco meno di 3,9 miliardi di euro a poco oltre i 4,2 miliardi.
Francesca Magrotti
VINO (OSS. UIV-ISMEA-VINITALY): EXPORT VINO 2022, RECORD IN VALORE +9,8% (7,9 MLD DI EURO), VOLUMI PIATTI -0,6%
MERCATO HA RETTO AGLI AUMENTI, MA RALLENTA A FINE ANNO. DINAMICA DIFFICILE NEL 2023
- Usa (+10%) in testa nei valori, su anche Germania (+5%) e Uk (+10%). Exploit Francia (+25%)
- Volumi giù per i top 3 mercati (-4%)
- Surplus costi fa impennare prezzo medio (+11%) ma erode egualmente margini imprese
- Rallenta la crescita: nell’ultimo trimestre +4,8% valore e -3,2% volume
- Ancora bene gli spumanti (+6% volume), rossi fermi entry level in sofferenza. Bene quelli premium
L’Italia del vino sfiora il traguardo degli 8 miliardi di euro chiudendo l’export 2022 con un nuovo record commerciale:7,9 miliardi di euro di euro (+9,8%) a fronte di volumi piatti (22 milioni di ettolitri, -0,6%). Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv, Ismea e Vinitaly, che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat sui 12 mesi dello scorso anno, il mercato ha retto anche alle inevitabili quanto parziali variazioni dei listini, ma l’escalation dei costi di produzione ha abbondantemente eroso i margini della filiera in particolare per i prodotti entry-level e popular (fino a 6 euro al litro). Il risultato finale, vista anche la congiuntura, è senz’altro positivo per uno dei settori del made in Italy più virtuosi nella bilancia commerciale, che chiude in attivo di oltre 7,3 miliardi di euro. Rimane, rileva l’Osservatorio, la consapevolezza che il record commerciale sia senz’altro determinato da un doping dei prezzi, tanto necessario al fine di limitare l’erosione dei margini causata dal surplus dei costi, quanto pericoloso sul fronte dei consumi previsti per il 2023. Ultimo trimestre in forte rallentamento, con chiusura nei valori a +5% contro +19% di marzo, +11% di giugno e +12% di settembre, mentre i volumi si mantengono in scia negativa (a -3% medio da giugno, con il solo primo trimestre positivo). Tra i competitor, la Francia si conferma leader mondiale con 12,3 miliardi di euro (+11% valore e -5% volume) mentre l’Italia mantiene la posizione di primo fornitore a livello quantitativo e secondo in valore davanti alla Spagna (2,98 miliardi di euro, che chiude a +3,5% nei valori e -9% nei volumi).
MERCATI
Incrementano a valore tutti i principali mercati della domanda, a partire dagli Stati Uniti (+10%) che si confermano primo mercato export italiano con una quota di mercato del 23%. Seguono, tra i top buyer, la Germania (15% lo share), che sale del 5% a 1,2 miliardi di euro; poi Regno Unito (+10%), Canada (+11%), Svizzera (+3%) e una Francia in forte progressione (+25%). Diverso il quadro dei volumi, in calo o stazionari in tutte le principali destinazioni (Usa a -6%, Germania a -2%, Uk a -4%) a eccezione di quella transalpina (+16%, dovuto alla poderosa crescita del Prosecco, +20%). Ancora in caduta la domanda cinese, che chiude i conti a -28% sul fronte dei vini in bottiglia.
TIPOLOGIE
Tra le tipologie – rileva l’Osservatorio targato Unione italiana vini, Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare e di Vinitaly – continua il forte traino degli spumanti che volano a +19% in valore (Prosecco a +22%) e confermano la positività sui volumi (+6%, di cui +6% Prosecco e +9% Asti Spumante), mentre faticano i vini fermi imbottigliati (-3% volume), con i rossi in sofferenza che chiudono a -4% volume e +4% valore, contro il +12% dei bianchi. In particolare, sui rossi, risultano in contrazione i volumi nelle fasce di posizionamento più basse (sotto i 3 euro), mentre tengono molto bene e anzi risultano in buona crescita i vini premium, in particolare piemontesi (+9%), veneti (+4%) e toscani (+6%). I frizzanti cedono il 7% in volume ma guadagnano il 6% a valore.
REGIONI
Per quanto riguarda la classifica regionale, con oltre 2,8 miliardi di euro di fatturato all’estero e una performance nei dodici mesi superiore alla media italiana (+13,4%) il Veneto rafforza la sua leadership sulle esportazioni tricolore, guadagnando una quota pari al 36% sul totale nazionale. Si confermano anche il secondo e terzo posto del podio, con il Piemonte in crescita rallentata (+4,6%, a 1,28 miliardi di euro) e tallonato dalla Toscana, che chiude in linea con i risultati nazionali (+10,4%, 1,25 miliardi di euro). A seguire le 3 regioni, responsabili complessivamente del 68,2% dell’export enologico made in Italy, il Trentino Alto-Adige (-1,1% il risultato tra gennaio e dicembre 2022) e l’Emilia-Romagna (+8,9%). Sul fronte delle performance nelle principali regioni enologiche, spiccano le accelerazioni di Friuli-Venezia Giulia (+39,7%), Marche (+25,9%) e Sicilia (+21%).
Marta De Carli (393.4554270 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
OSS. UIV-VINITALY: 2022 IN FLESSIONE PER I VINI TRICOLORI IN GDO DI USA, GERMANIA E UK (-9%)
FRESCOBALDI (UIV): RITORNO A NORMALITÀ PRE-COVID, RISTORAZIONE PERMETTENDO
DANESE (VERONAFIERE): A VINITALY +40% DI TOP BUYER, PROSEGUE ROAD SHOW GLOBALE
Bilancio 2022 negativo per il vino italiano nel circuito retail e Grande distribuzione di Usa, UK e Germania, che da soli valgono circa il 50% delle esportazioni italiane. Nei tre top buyer, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly su base Nielsen-IQ, lo scorso anno sono stati venduti 4,9 milioni di ettolitri di vino, equivalenti a un calo del 9% rispetto al 2021, per valori in riduzione del 5%, a 4,7 miliardi di euro. Rispetto alle vendite del 2021, manca all’appello l’equivalente di 63 milioni di bottiglie e un controvalore di 253 milioni di euro. Fra i tre mercati, le performance generali peggiori si registrano in UK (-11% volume e -8% valore), mentre gli Usa smorzano a -2% l’erosione in valore (2,1 miliardi di euro), limitando il minus a volume a -5%. La Germania al -7% valoriale affianca una perdita del 10% volume (1,7 milioni di ettolitri).
Il bicchiere è però mezzo pieno, rileva l’Osservatorio, se si considera che alla dinamica discendente sul canale della grande distribuzione corrisponde la riapertura del fuori casa, con un mercato della ristorazione dato in crescita consistente. In sintesi, un ritorno alle normalità del pre-Covid, crisi economica permettendo. In tutti e tre i mercati, per diverse denominazioni si riscontra infatti un ritorno più o meno soft ai livelli del 2019, con il Prosecco che gioca una partita a parte, con incrementi in doppia cifra sul periodo.
Per il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi: “Queste contrazioni ci riportano ai numeri pre-Covid del comparto retail; in un certo senso stiamo tornando a una condizione di normalità, a patto che la domanda del “fuori casa” (ristoranti e locali) regga di fronte a una congiuntura difficile. Ciò che non è normale è invece il surplus di costi - a partire da energia e materie prime secche - che il settore sta scontando e che pesa ancora di più in un contesto di riduzione della domanda in un canale importante come quello della grande distribuzione. Quest’anno sarà fondamentale riuscire a non deprimere l’offerta sul fronte del valore e, oltre a presidiare i mercati di sbocco, aprire alle piazze emergenti contando sull’appoggio delle istituzioni”.
Per l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese: “Siamo convinti, ancor più in questo particolare momento storico, che il settore non possa permettersi di allentare la presa sui suoi principali mercati di sbocco. Per questo da 20 giorni siamo impegnati con Vinitaly in un Road Show di promozione del vino italiano e di selezione dei migliori buyer da invitare a Verona; una campagna senza precedenti in 9 Paesi di 3 Continenti che prevede un’ampia presenza sulle tre piazze principali ma anche sui target emergenti. L’azione riflette un potenziamento del 30-40% degli investimenti sull’estero che, grazie anche al supporto di Ice-Agenzia, garantirà per il prossimo Vinitaly una crescita dei top Buyer nell’ordine del 40%, per arrivare al raddoppio nel 2024”. Dopo le recenti tappe statunitensi (Princeton, New York, Chicago), oggi Vinitaly sarà a Monaco, domani a Bruxelles e poi Zurigo e in contemporanea a Londra e Cardiff, l’8 e il 9 febbraio, per chiudere il road show in Giappone (21 febbraio) e Corea del Sud (23).
Nell’ultimo anno, forti erosioni dei volumi venduti negli Usa per Chianti (-9%), Lambrusco (-13%), Montepulciano d’Abruzzo (-12%), e Rossi piemontesi (escluso Barolo, -10%), mentre prosegue in scia positiva la corsa del Prosecco, a +4% (+41% sul 2019) e sul versante Rossi cresce del 5% il Brunello di Montalcino. In Germania, situazione complicata per il Primitivo (-8%) e contrazioni volumiche in doppia cifra per Pinot Grigio e Nero d’Avola, oltre a Lambrusco e Prosecco (-14,5%) anche nella sua versione frizzante (-26%). Prosecco giù anche nella storica piazza britannica (-15%), assieme a gran parte dei vini fermi (-10%), con l’eccezione dei Rosati, che aumentano le vendite del 40%.
LITRI (mln) |
Spumanti |
22’ vs ‘21 |
Vini fermi |
22’ vs ‘21 |
Totale litri (mln) |
22’ vs ‘21 |
|||
|
2021 |
2022 |
Var. % |
2021 |
2022 |
Var. % |
2021 |
2022 |
Var. % |
Usa |
49,1 |
48,8 |
-1% |
106,5 |
98,5 |
-7% |
155,6 |
147,3 |
-5% |
UK |
83,6 |
73,0 |
-13% |
109,6 |
99,0 |
-10% |
193,1 |
172,0 |
-11% |
Germania |
14,4 |
12,3 |
-15% |
169,2 |
153,5 |
-9% |
183,5 |
165,8 |
-10% |
Totale |
147,0 |
134,1 |
-9% |
385,3 |
351,0 |
-9% |
532,3 |
485,1 |
-9% |
Elaborazioni Osservatorio Uiv-Vinitaly su base Nielsen –Vendite Gdo e retail ‘22 vs ‘21
Servizio Stampa Veronafiere Tel.: + 39.045.829.83.50 - 82.42 - 82.10 - 82.23 |
Marta De Carli (393.4554270 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
SIMPLY ITALIAN GREAT WINES AMERICAS TOUR 2023
Miami, 6 Febbraio 2023 - Dallas, 8 Febbraio 2023
Simply Italian Great Wines Americas Tour inaugura il 2023 con due tappe negli States, a Miami e Dallas, rispettivamente il 6 e l’8 febbraio.
L’evento è ideato da IEM – International Exhibition Management – che prosegue la sua missione di promuovere l’enologia italiana nel mondo con la sua grande ricchezza e diversità - con il supporto chiave della sua filiale americana I.E.E.M. - International Event and Exhibition Management. Il format dell’evento, con workshop commerciali, B2B, degustazioni e seminari guidati, offre alle aziende protagoniste la concreta opportunità di farsi conoscere incontrando direttamente il trade locale.
Due le importanti location che ospiteranno la manifestazione: Ampersand Studios, nel cuore di Miami e Eataly Dallas, punto di riferimento per l’enogastronomia italiana all’estero.
Per consolidare la presenza italiana sui mercati esteri e per promuovere al meglio il Made in Italy, la tappa di Dallas gode del supporto del Ministero Degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE-Agenzia.
“Il tour Simply Italian Great Wines riparte come sempre dagli USA, a testimonianza di quanto sia importante questo mercato per le nostre aziende. Come nel 2022, il tour si svolgerà in Florida e nel Texas, due stati particolarmente ricettivi alle novità in arrivo, nei quali stiamo registrando un crescente interesse verso il vino italiano. Il supporto fornito da Ministero Degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE-Agenzia ci permette di svolgere un’azione sempre più capillare verso gli operatori che intervengono”, afferma Marina Nedic, Managing Director di IEM e IEEM USA.
Secondo Antonino Laspina, Direttore Esecutivo dell’Italian Trade Agency per tutti gli USA “La costante e sistematica azione di promozione del vino italiano e' premiata dal mercato statunitense: la crescita dell'export di vino dall'Italia verso gli Usa si conferma anche nel 2022, con valori record che continuano, in particolare, ad affermare la leadership assoluta italiana per i vini rossi e bianchi. Durante gli eventi di comunicazione, promozione e formazione come le masterclass e le degustazioni previste a Miami e a Dallas, abbiamo conferma dell'interesse e dell'attenzione dei professionisti americani al vino italiano ed in particolare di nuovi professionals e nuovi consumatori in quelle aree e territori che le dinamiche economiche degli Usa stanno evidenziando come le piu' promettenti. Nell'ultimo anno, l'ICE ha realizzato piu' di 30 azioni focalizzate su education e tasting che riteniamo fondamentali per consolidare e incrementare questi importanti risultati di crescita che riservano all'Italia una quota di mercato del vino negli USA pari al 32%".
Perché esportare in Usa
L’Italia ha chiuso il 2022 con un nuovo record dell’export, pari a 8 miliardi di euro, con una crescita del 16,2% solo negli Stati Uniti rispetto al 2021.
Il risvolto positivo del dollaro forte è una leva importante per sostenere le importazioni sul mercato USA, che nei primi sei mesi del 2022 hanno raggiunto i 3,5 miliardi di dollari di vino - il 7,1% in più rispetto al primo semestre del 2021. La fetta più grande della spesa è destinata ai vini fermi imbottigliati per 2,38 miliardi di dollari (+5,1%), a seguire gli sparkling per 882 milioni (+15,7%) e in ultimi vini sfusi per 218,8 milioni (+0,7%).
L’inflazione condiziona solo leggermente i consumi di alcolici negli USA. I vini nei prezzi standard continuano a crescere anche durante le fasi recessive – c’è più variabilità nel segmento premium che in media tende a rimanere su crescita a volume più lento seppur positivo. Analizzando il valore dell’export generale di vino italiano, è evidente un dato straordinario: il secondo trimestre chiude a 2,1 miliardi di euro. È la prima volta che il secondo trimestre registra valori maggiori rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente. Nel 2021 si era chiuso con 1,9 miliardi, invece nel 2020 e 2019 a 1,8 miliardi.
La Florida è uno degli stati più importanti per il consumo di vino soprattutto per la sua dimensione demografica che la colloca in seconda posizione per consumi totali. L’area metropolitana di Miami, con i suoi 6 milioni di persone, è una città poliedrica e vivace, meta turistica molto gettonata e crocevia culturale e geografico tra Sud e Nord America. Nei tanti wine e liquor store, le etichette italiane sono molto ricercate e apprezzate, soprattutto quelle dei vini fermi e delle bollicine. Alla ristorazione e alla gastronomia spetta il primato delle vendite e consumo di vino.
Il Texas è un mercato importante e consolidato, ai primi posti tra gli stati americani per consumo di vino, oltre ad essere uno di quelli a più alto reddito; infatti, ha il più elevato numero di famiglie con un reddito disponibile annuo superiore a 100.000 dollari.
Il programma:
Il programma 2023 vedrà la partecipazione del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, il Consorzio per la tutela dell’Asti DOCG e il Consorzio Tutela Vini DOC delle Venezie, oltre a numerose aziende vinicole dello Stivale.
Il Tour si apre lunedì 6 Febbraio a Miami, presso gli Ampersand Studios, con una successione di quattro masterclass volte ad illustrare la ricchezza e la bellezza vitivinicola del Bel Paese ai più importanti professionisti del trade americano (stampa, importatori, distributori, opinion leader e opinion maker). Ad aprire la giornata il Consorzio per la Tutela dell’Asti DOCG con la Masterclass “Bevi Asti Vibe” condotta da Lyn Farmer. A seguire “Ca’ del Bosco & Masi: Terrior and technique, two iconic wineries that showcase the best from both” condotta da Vittorio Marzotto & Jacob Gragg, “Pecorino: the white wine of the future” del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo condotta da Charlie Arturaola, e
“Pinot Grigio delle Venezie DOC: the Seal of Wonderful Experiences” del Consorzio Tutela Vini DOC
delle Venezie, condotta da Charlie Arturaola. Dalle 14 il walk around tasting al quale parteciperanno più di 30 aziende italiane. Per arricchire l’esperienza enogastronomica italiana verranno servite alcune delicacies, in accompagnamento alle prestigiose etichette, fornite da due ristoranti molto rinomati della zona: Borti Pasta Bar e Paolo Fontanot Bakery & Cafe.
Mercoledì 8 Febbraio, Simply Italian si sposta a Dallas, nelle bellissime sale di Eataly. 3 le masterclass: “Bevi Asti Vibe” a cura del Consorzio per la Tutela dell’Asti DOCG, “Pinot Grigio delle Venezie DOC: the Seal of Wonderful Experiences” a cura del Consorzio Tutela Vini DOC delle Venezie e “Montepulciano d’Abruzzo, a great Italian red wine” a cura del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, presentate dall’esperto Jeremy Parzen. Alle 14 prenderà il via il walk around tasting al quale parteciperanno più di 30 aziende.
I protagonisti:
Agriment – Piedmont www.agrimentitalia.it
· Filodivino – Marches www.filodivino.it
· Menicucci – Abruzzo www.menicuccivini.it
· Villa Elena – Veneto www.villaelenawines.com
Al.Si – Marches - www.alsisrl.com
· Biagi – Abruzzo www.vinibiagi.com
· Briziarelli – Umbria www.cantinebriziarelli.it
· Cà di Frara – Lombardy www.cadifrara.com
· Petrosino – Sicilia www.cantinepetrosino.it
· Tenuta secolo IX – Abruzzo www.tenutasecoloix.it
· Tenuta Piano di Rustano – Marches www.pianodirustano.it
Boccadigabbia – Marches - www.boccadigabbia.com
Ca’ del Bosco – Lombardy - www.cadelbosco.com
Cantina del Castello – Veneto – www.cantinacastello.it
Cantine Bertoldi – Veneto - www.cantinebertoldi.it
Casale Vallechiesa – Lazio - www.casalevallechiesa.it
Chiorri – Umbria - www.chiorri.it
Giannitessari – Veneto - www.giannitessari.wine.it
San Patrignano – Emilia Romagna - www.sanpatrignano.org
Masi – Veneto - www.masi.it
Ricci Curbastro – Lombardy - www.riccicurbastro.it
Rontana – Emilia Romagna - www.rontana.it
Consorzio Tutela Vini DOC delle Venezie– www.dellevenezie.it
· Kris – www.kriswine.com
· Anna Spinato - www.spinato.it
· Vitevis - www.vitevis.com
· Montelvini - www.montelvini.it
· MGM - www.mondodelvino.com
· Borga - www.cantineborga.it
· Beato Bartolomeo Breganze – www.cantinabreganze.it
· IWG – www.iwgsrl.com
Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – Abruzzo - www.vinidabruzzo.it
· Mazzarosa – www.mazzarosa.com
· Pasetti - www.pasettivini.it
· Vigna Madre - www.vignamadre.it
· Agriverde - www.cantineagriverde.com
· Ettore Galasso - www.ettoregalasso.it
· Codice Vino - www.codicevino.com
· Cantina Colonnella - www.cantinacolonnella.it
· Rapino – www.cantinarapino.it
· N.A.E. – www.cantinanae.it
Consorzio Asti D.O.C.G. – Piedmont - www.astidocg.it
· Arione – www.arione.it
· Bera – www.bera.it
· Bussi Piero – www.bussipierovini.it
· Cascina Castlet – www.cascinacastlet.com
· Cascina Cerutti www.cascinacerutti.it
· Caudrina – www.caudrina.it
· Cusmano – www.cusmano.it
· Gancia – www.gancia.it
· La Torre – www.cantinalatorre.com
· Malgrà – www.malgra.it
· Marenco – www.marencovini.com
· Matteo Soria – www.matteosoria.it
· Pianbello – www.pianbello.com
· Teresa Soria – www.teresasoria.com
· Terrabianca – www.aziendagricolaterrabianca.it
Mediterraneo Trade – Florida - www.mediterraneotrade.com
Tuscany Wine Import – Florida - www.tuscanyw inesimport.com
Per ulteriori informazioni
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - +39 045 8303264 - www.simplyitaliangreatwines.com