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Viticoltura
SIMONIT&SIRCH ACADEMY: ECCO LE NUOVE DATE DELLE SCUOLE DI POTATURA IN CAMPO.
13 Scuole in 6 regioni italiane e altre anche all’estero, dalla California all’Australia
Simonit&Sirch Academy è un’articolata piattaforma di formazione dedicata all’allevamento della vite basata su un ambiente di apprendimento virtuale ( www.simonitesirchacademy.com ) e su Scuole di potatura della vite in campo. Unica nel suo genere a livello internazionale, offre sulla piattaforma 4 corsi on demand continuativi e 8 webinar registrati nelle vigne su tematiche diverse (potatura, dendrochirurgia, parete fogliare), e numerose Scuole di Potatura in presenza in diverse regioni italiane e straniere.
Le prossime Scuole di Potatura di 1° livello prendono il via in novembre.
Il pacchetto prevede 2 corsi online, Vine Pruner e Vine Pruner Advanced, e 3 giornate di esercitazioni pratiche, che si svolgeranno full time dalle 8.00 alle 17.00 tra novembre 2024 e gennaio 2025 per la potatura invernale e in primavera 2025 per la selezione dei germogli.
I tutor Simonit&Sirch insegneranno le tecniche di potatura e gestione delle piante per salvaguardarne salute e longevità, favorire la resilienza agli stress climatici,e migliorare la sostenibilità dei vigneti. Verranno esplorati i quattro principi fondamentali della Potatura Simonit&Sirch: rispettare il flusso linfatico, favorire la ramificazione e la crescita cronologica del legno, praticare tagli piccoli e preservare il legno vivo.
Complessivamente si terranno 13 Scuole di potatura in varie regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania): a chi frequenterà tutte le lezioni e supererà una prova pratica d’esame, sarà rilasciato un attestato di completamento del corso.
Inoltre si terranno altre scuole di potatura all’estero (una formazione mista on-line e in presenza e anche solo in presenza) in California, Oregon, Germania, Spagna, Portogallo e Australia.
Date e programmi dettagliati si trovano sul sito www.simonitesirchacademy.com , dove si possono già fare le iscrizioni. Il costo è di 640 €. Chi ha già frequentato una Scuola, o già acquistato on line i corsi Vine Pruner e Vine Pruner Advanced, può iscriversi a una o più sessioni pratiche nella sede che preferisce (costo 480 €).
ITALIA
Piemonte – Guyot
18-19 novembre 2024
SEDE: Braida di Giacomo Bologna – Via Roma 94 – Rocchetta Tanaro (AT)
Veneto – Guyot
20-21 novembre 2024
SEDE: Allegrini – Località Calarena – Fumane (VR)
Veneto – Guyot
22-23 novembre 2024
SEDE: Azienda Agricola Cecchetto – Via Largoni 27 – Motta di Livenza (TV)
Toscana – Guyot
26-27 novembre 2024
SEDE: Agricola San Felice – Località San Felice – Castelnuovo Berardenga (SI)
Toscana – Cordone speronato
28-29 novembre 2024
SEDE: Agricola San Felice – Località San Felice – Castelnuovo Berardenga (SI)
Lombardia – Guyot (inglese)
02-03 dicembre 2024
SEDE: Azienda Bellavista – Via Bellavista 5 – Erbusco (BS)
Lombardia – Cordone speronato (inglese)
04-05 dicembre 2024
SEDE: Azienda Bellavista – Via Bellavista 5 – Erbusco (BS)
Campania – Guyot
16-17 dicembre 2024
SEDE: Azienda Agricola Feudi di San Gregorio – Località Cerza Grossa – Sorbo Serpico (AV)
Campania – Cordone speronato
18-19 dicembre 2024
SEDE: Azienda Agricola Feudi di San Gregorio – Località Cerza Grossa – Sorbo Serpico (AV)
Lombardia – Guyot
16-17 dicembre 2024
SEDE: Azienda Bellavista – Via Bellavista 5 – Erbusco (BS)
Lombardia – Cordone speronato
18-19 dicembre 2024
SEDE: Azienda Bellavista – Via Bellavista 5 – Erbusco (BS)
Friuli Venezia Giulia – Guyot
07-08 gennaio 2025
SEDE: Accademia Vine Lodge – Campus Simonit&Sirch – Via degli Alpini 2 – Capriva del Friuli (GO)
Friuli Venezia Giulia – Cordone speronato
09-10 gennaio 2025
SEDE: Accademia Vine Lodge – Campus Simonit&Sirch Via degli Alpini 2 – Capriva del Friuli (GO)
Per iscrizioni e informazioni: SIMONIT&SIRCH ACADEMY
www.simonitesirchacademy.com - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Agorà di Marina Tagliaferri
NICOLA BIASI E LA RETE RESISTENTI NICOLA BIASI: UN 2025 DA RECORD TRA SOSTENIBILITÀ E ECCELLENZA VITIVINICOLA
Resistenti Nicola Biasi, il progetto visionario dell’enologo pluripremiato Nicola Biasi, continua a conquistare il panorama vitivinicolo italiano con il suo impegno per una viticoltura innovativa e sostenibile. A soli tre anni dalla sua fondazione, il progetto ha raggiunto l’apice del riconoscimento con due premi prestigiosi:
- DoctorWine ha assegnato alla rete il Premio Vitienologia Sostenibile 2025 nella rinomata Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2025.
- Gambero Rosso ha onorato Resistenti Nicola Biasi con il Premio Speciale per la Vitivinicoltura Sostenibile dell’anno nella sua autorevole Guida Vini d’Italia 2025.
Questi riconoscimenti segnano un anno trionfale per Nicola Biasi e testimoniano la continua crescita del progetto Resistenti, che ad oggi unisce otto aziende vitivinicole nelle regioni del Friuli, Veneto e Trentino. Attraverso l’uso di vitigni resistenti (PIWI) e una viticoltura attenta all’ambiente, la rete ha dimostrato che è possibile produrre vini di altissima qualità riducendo drasticamente l’impatto ambientale, come evidenziato anche dagli studi sulla riduzione di CO2 condotti presso le aziende aderenti.
Nicola Biasi, miglior giovane enologo d’Italia nel 2021 e enologo dell’anno nel 2022, ha guidato la rete verso una nuova frontiera della viticoltura, dove l’innovazione e la tradizione si fondono in un equilibrio perfetto. La vendemmia 2024 ha rappresentato una sfida importante, a causa delle condizioni climatiche estreme. Tuttavia, grazie all’uso di vitigni resistenti e a una viticoltura scrupolosa, le aziende della rete sono riuscite a vinificare uve di altissima qualità, mantenendo i livelli di sempre.
Non solo la rete ha raccolto successi, ma anche il celebre Vin de la Neu, prodotto a quasi 1000 metri di altitudine tra le Dolomiti trentine, con l’annata 2022 ha ottenuto riconoscimenti straordinari. Con 95 punti dalla guida DoctorWine e il prestigioso “faccino”, questo vino bianco unico ha conquistato un posto anche tra i vini rari nella Guida Vini d’Italia 2025 di Gambero Rosso con il punteggio di 96/100: solo 50 vini di altissimo livello, prodotti in quantità limitate, sono stati selezionati per questa speciale categoria. Confermano questi punteggi anche il 96/100 di Raffaele Vecchione curatore di Winescritic.com, i 5 grappoli di Bibenda, l’oro di The Wine Hunter e il Golosario che inserisce la 2022 nella sua Top Hundred. Anche Renitens, l’iconico blend della rete, segue la scia del successo, infatti l’annata 2023 arriva in finale tre bicchieri, si aggiudica l’oro del Merano Wine Festival ed è 94/100 per il noto critico Raffaele Vecchione.
Nicola Biasi, commentando il successo di questo straordinario anno, ha dichiarato: “Ricevere questi due premi è un riconoscimento importante non solo per me, ma per tutto il progetto Resistenti Nicola Biasi. Abbiamo sempre creduto che la sostenibilità non dovesse essere solo un concetto astratto, ma un impegno concreto che si riflette in ogni scelta quotidiana, in vigna e in cantina. Questi traguardi dimostrano che produrre vini di altissima qualità e rispettare l’ambiente non sono obiettivi incompatibili, anzi, sono la chiave per il futuro della viticoltura”.
Questo è senza dubbio un anno di trionfo per l’enologo e il suo progetto. Oltre ai successi personali e di rete, questi riconoscimenti mettono in luce un modello di viticoltura che non solo rispetta l’ambiente, ma innalza continuamente gli standard di qualità nel mondo del vino. Con il suo impegno, Nicola sta dimostrando che un futuro sostenibile e di eccellenza enologica è non solo possibile, ma già in atto.
Francesca Pelagotti:
I MURETTI A SECCO DELLA VALTELLINA: ALLA SCOPERTA DELLA “GRANDE MURAGLIA” VALTELLINESE
Sono uno dei simboli della viticoltura valtellinese e rappresentano il forte legame che da sempre scorre tra uomo e natura. Stiamo parlando dei muretti a secco, un esempio di architettura primitiva che ha ricevuto il riconoscimento come “Paesaggio Storico Rurale” e la cui arte di costruzione è stata annoverata come Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.
Un aspetto che contraddistingue la Valtellina sono i suoi muretti a secco, che percorrono per ben 2.500km il versante retico della provincia di Sondrio da ovest a est (dal comune di Buglio in Monte a Tirano) e dal basso verso l’alto (dai 300 metri fino a 800 metri) rendendola così l’area terrazzata più estesa d’Italia.
Se ammirati da lontano, i muretti a secco sembra quasi che formino una lunga muraglia realizzata su più livelli che danno vita a vere e proprie opere ingegneristiche nate dalla maestria e dal duro lavoro dei contadini.
I muretti a secco nascono dalla necessità dell’uomo di adattarsi al territorio in cui si trova e sono un meraviglioso esempio di affinità tra l’uomo e la montagna, una relazione che si è creata nel corso degli anni tra una natura aspra e difficile da vivere e la caparbietà e la resilienza di chi la abita tutti i giorni.
La particolare conformazione geografica della Valtellina con i suoi pendii così ripidi ha da sempre reso questo territorio difficile da sfruttare e coltivare ma, grazie alla tecnica dei muretti a secco, generazioni di agricoltori hanno potuto modellare il territorio in base alle proprie esigenze senza mai violarlo o danneggiarlo. Ma in cosa consistono i muretti a secco? La tecnica dei muretti si contraddistingue per la totale assenza di materiali leganti come cemento o malta e la stabilità viene garantita da una attenta scelta delle pietre e dal loro posizionamento, che non avviene mai per caso ma con una tale maestria che garantisce appunto il totale equilibrio dei muretti a secco. Così facendo, gli aspri pendii delle montagne sono stati resi più dolci e, di conseguenza, coltivabili; grazie a questa tecnica i contadini hanno potuto ottenere ben 820 ettari di terreno, distribuiti su pendii rocciosi che si estendono principalmente sul versante retico e che danno vita a pregiati vini che hanno reso la Valtellina una nota meta enogastronomica.
Dai muretti a secco e dai terrazzamenti che si vengono a formare di conseguenza si innalzano i vigneti valtellinesi che qui trovano le condizioni climatiche perfette per esprimersi al meglio. La Valtellina, infatti, è una valle lunga e stretta, attraversata dal fiume Adda e protetta da due versanti alpini, le Alpi Retiche a nord e le Prealpi Orobiche a sud (che mantengono basso il livello di umidità e trasmettono ai vini tutto il carattere e la finezza aromatica di cui hanno bisogno). Il tutto viene rinfrescato dalla brezza del vicino lago di Como che garantisce una costante ventilazione tra i terrazzamenti vitati. Tutti questi fattori, uniti insieme, danno vita a un mosaico di profumi e aromi che si possono poi degustare in un buon calice di vino valtellinese.
Due importanti riconoscimenti per la Valtellina
Risale al 2018 il momento in cui l’Unesco riconobbe l’arte di costruzione dei muretti a secco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Con questo prestigioso riconoscimento si va ufficialmente a celebrare uno dei primi esempi di architettura rurale e primitiva che simboleggia la magica armonia tra uomo e natura. Dopo soli due anni, tocca ai vigneti terrazzati del versante retico della Valtellina che hanno ottenuto il premio di Paesaggio Rurale Storico e la conseguente iscrizione del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. I terrazzamenti della Valtellina, infatti, sono dei veri e propri beni comuni nati dalla capacità degli agricoltori di formare e consegnare i luoghi in cui vivono. Qui ambiente, tradizioni e storia si intrecciano e ciò che li accomuna è proprio il paesaggio rurale.
Con la Strada del Vino della Valtellina alla scoperta dei muretti a secco e dei terrazzamenti
Grazie all’Associazione Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina i turisti possono immergersi completamente in tour sulle due ruote o a piedi alla scoperta del territorio valtellinese e di tutte le sue peculiarità. Primo fra tutti gli itinerari c’è la Via dei Terrazzamenti, un percorso che si sviluppa lungo il versante retico della provincia di Sondrio e collega Morbegno con Tirano. Il percorso, di circa 70km, si sviluppa a una quota compresa tra i 300 e i 700m e, proprio come ricorda il nome, si sviluppa lungo tutta l’asse dei terrazzamenti vitati della provincia di Sondrio. È particolarmente indicati per trekking da fare a piedi e soprattutto nel periodo autunnale, un periodo dell’anno molto suggestivo che regala panorami colorati.
Per poter ammirare i muretti a secco da vicino bisogna optare per i Valtellina Wine Trekking, una delle alternative proposte dalla Strada del Vino che comprende 11 percorsi ad anelli che si snodano lungo i 2.500km di muretti a secco.
Gli itinerari hanno una durata media di circa 1 ora e 30 minuti e, trattandosi di percorsi poco impegnativi, sono adatti a qualsiasi tipo di preparazione fisica. Al termine del tour, come piccolo premio di fine escursione, viene organizzata una sosta in una delle cantine associate che offre ai turisti una degustazione di prodotti tipici valtellinesi e buon vino. Gli E-bike Wine Tour, invece, sono l’alternativa perfetta per chi ama unire buon cibo con le due ruote. I tour in e-bike, infatti, si sviluppano lungo i terrazzamenti della Valtellina, attraversando antichi borghi e cantine vinicole in sella a biciclette elettriche che permettono di godersi il panorama anche nei tratti più impegnativi; una volta giunti in cantina è possibile prendere parte a una sosta golosa a base di prodotti tipici e, chiaramente, un calice di vino.
Eva Barri
ALL’AGRICOLA SAN FELICE DI CASTELNUOVO BERARDENGA 2° FESTIVAL DEL POTATORE
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NEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE SI TORNA TRA I FILARI PER LA RACCOLTA 2023
I viticoltori sono pronti alla vendemmia. In questi giorni è iniziata nella zona orientale mentre si dovrà aspettare ancora una settimana circa per i versanti del valdobbiadenese.
I viticoltori e produttori del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, dopo un anno ricco di sfide, sono pronti per la vendemmia che quest’anno è iniziata a metà settembre dalla zona di Conegliano per raggiungere i territori eroici verso Valdobbiadene nella seconda metà inoltrata del mese. In cantina si predispone tutto per ricevere i grappoli, mentre in vigneto si lavora alle ultime operazioni utili a garantire le migliori condizioni per l’inizio della vendemmia.
Per le caratteristiche del territorio, contraddistinto da pendii molto ripidi e da saliscendi difficilmente accessibili ai macchinari, nel Conegliano Valdobbiadene sono richieste 7/800 ore per ettaro l’anno di lavoro manuale. Anche per questo, la vendemmia eroica rappresenta il momento di massimo impegno coadiuvato da soluzioni ingegnose, come carrucole e monorotaie.
La Denominazione affronta il momento più importante dell’anno dopo mesi in cui il vigneto ha impegnato i viticoltori su diversi fronti: sia climatici sia fitopatologici.
“Con la vendemmia di quest’anno chiudiamo una stagione molto complessa in vigneto” afferma Elvira Bortolomiol Presidente del Consorzio di Tutela - “Le analisi in vigneto ci indicano che quest’anno il momento della raccolta si è posticipato di circa 10 giorni, dando così il tempo al grappolo di maturare e di raggiungere i corretti parametri qualitativi. Siamo molto orgogliosi del lavoro di tutti i viticoltori che ancora una volta hanno dimostrato di saper affrontare momenti sfidanti grazie alla loro passione e al forte senso di comunità che contraddistingue la nostra denominazione”.
Andamento meteorologico del 2023
Da un punto di vista metereologico il 2023 è stata un’annata che ha alternato periodi siccitosi, concentrati principalmente nei primi mesi dell’anno, a periodi molto piovosi da maggio per tutta l’estate. Inoltre, non sono mancati eventi grandigeni importanti che hanno interessato in particolare la parte più occidentale della denominazione. Infatti, nella seconda metà di luglio quando il vigneto si stava avviando all’inizio della maturazione, le grandinate del 24 e 25 del mese hanno interrotto il processo e ci sono volute due settimane, sia alla vite sia al viticoltore, per riorganizzarsi. Fortunatamente, a seguito della grandine, il clima è tornato adeguato alle necessità di sviluppo delle piante che hanno generato nuova vegetazione utile per riprendere i processi di maturazione. Nonostante tale processo sia stato più lento della norma ad oggi la maturazione è completata nella zona est della Denominazione, dove le uve si presentano con la giusta gradazione zuccherina ma soprattutto ricche in acidi e in composti aromatici. Nela zona di Valdobbiadene si dovrà attendere i prossimi giorni per iniziare la raccolta che si presenta altrettanto soddisfacente dal punto di vista qualitativo.
Annate come quella che stiamo per chiudere, che richiedono molti sforzi in vigna per compensare gli eventi metereologici avversi e il clima estremo, saranno sempre più frequenti. Dobbiamo prendere coscienza del fatto che sarà sempre più necessario interagire con un ambiente e un clima cambiato. Per questo il Consorzio si sta attivando, coadiuvato da alcuni istituti universitari, per proporre nuove soluzioni in vigneto. È importante però notare come in questi anni la pianta stia già dando segnali di adattamento, in particolare rispetto alla carenza d’acqua.
Grazie alla cultura agronomica ed enologica del territorio, che distingue tutti i viticoltori e produttori del Conegliano Valdobbiadene, si porteranno in cantina uve atte alla spumantizzazione da cui si ricaverà un’annata all’altezza della qualità a cui la denominazione ha ormai abituato i propri estimatori in Italia e in tutto il mondo.
LINK PER SCARICARE LE IMMAGINI DELLA VENDEMMIA EROICA: https://we.tl/t-2IBniJ3J8I
Alessandra Zaco