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Viticoltura

PUNTO BIOLOGICO IN DIRETTA STREAMING CON LE SPERIMENTAZIONI FEM, COMPARTO VITICOLO CRESCIUTO DI 67 ETTARI

 

 

Comparto biologico protagonista oggi del consueto incontro tecnico organizzato quest’anno in modalità streaming, con due approfondimenti dedicati rispettivamente alla viticoltura e alla frutticoltura curati dalla Fondazione Edmund Mach e dal Centro di Sperimentazione Laimburg.

La giornata di presentazione delle prove sperimentali condotte nel 2020 nel settore della viticoltura biologica, seguita da 190 viticoltori sul canale youtube FEM, rappresenta un appuntamento fisso per viticoltori e tecnici che si occupano di biologico. Nell’incontro, introdotto dal dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti, sono stati presentati i dati relativi al comparto viticolo provinciale, cresciuto del 6% rispetto all’anno precedente (i dati forniti dall’Ufficio per le Produzioni Biologiche della PAT sono riferiti al 31 dicembre 2019). Positiva la crescita ma contratta rispetto al 2018 che aveva visto un incremento del 20%. Secondo i dati la superficie del vigneto biologico trentino a fine 2019 ammonta a 1229 ettari, 67 in più rispetto al 2018.

Durante l’incontro moderato da Roberto Zanzotti sono state presentate le attività svolte dall’Unità Agricoltura Biologica della FEM in diversi ambiti della viticoltura. Quest’anno hanno interessato in particolare la gestione della peronospora in quanto l’andamento climatico di maggio e giugno è stato particolarmente impegnativo per i viticoltori anche alla luce delle limitazioni di utilizzo del rame introdotte nel 2019. Forniti anche i dati della situazione fitosanitaria delle aziende del territorio provinciale, i risultati delle prove di campo dove si sono confrontati dosaggi ridotti di rame e le nuove prospettive di mezzi tecnici, alternativi al rame, che provengono dal mondo della ricerca.

“Gli scopi fondamentali delle attività -spiega Zanzotti- rimangono la riduzione dei dosaggi di rame, la possibilità di un loro potenziamento e l’eventuale alternativa. I risultati ottenuti con le sperimentazioni di quest’anno sono interessanti riferendoli ad un’annata particolarmente predisponente all’aggressività della peronospora”. Nell’incontro si è parlato della problematica dei residui di acido fosforoso nelle uve. Sulla tematica la dott.ssa Alessandra Trinchera del CREA di Roma ha illustrato i risultati del progetto BIOFOSF-WINE (finanziato dall’Ufficio PQAI I - Agricoltura biologica - del Mipaaf), nel quale è coinvolta FEM. I risultati tecnico-scientifici fin qui ottenuti dal progetto sono stati consistentemente utilizzati quale base per la revisione del DM n.309, che di fatto amplia i limiti di ammissibilità di fosfonato nei prodotti bio in funzione dei metodi analitici disponibili, tutelando non solo i produttori biologici da contaminazioni involontarie da mezzi tecnici, ma anche i consumatori, che potranno acquisire una maggiore fiducia verso gli operatori del settore.

L’appuntamento per gli agricoltori biologici è continuato il pomeriggio, sempre in streaming, con la parte di frutticoltura a cura del Centro di Sperimentazione di Laimburg (BZ).

 

Per rivedere l’incontro www.youtube.com/fondazionemach  

Silvia Ceschini

AL VIA IL SONDAGGIO INTERNAZIONALE SU CAMBIAMENTO CLIMATICO E VITICOLTURA nell’ambito di Medcliv

 

Clima e viticoltura, FEM coordina un progetto che coinvolge sei paesi europei.  Al via il sondaggio in migliaia di cantine 

 

Studiare l’impatto del clima sulla viticoltura in Europa per favorire lo sviluppo di una comunità innovativa dove ricerca e industria mettano in comune i propri sforzi a favore di un'economia resiliente al cambiamento climatico. Muove i primi passi con un sondaggio rivolto alle cantine di sei paesi europei -Italia, Francia, Cipro, Portogallo, Slovenia e Spagna- il progetto MEDCLIV “MEDiterranean CLimate Vine and Wine Ecosystem” coordinato dalla Fondazione Edmund Mach che coinvolge otto partner del Mediterraneo europeo e per l’Italia il CNR-IBE. Il progetto è co-finanziato da EIT Climate-KIC, l’agenzia europea fondata nel 2010 dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT). 

 

Il progetto, tutto dedicato all’ecosistema vite-vino e clima, analizzerà nel dettaglio alcuni aspetti che risultano centrali nella viticoltura: l’anticipo fenologico, il problema della siccità, le ripercussioni sulle pratiche viticole e sulla qualità delle uve, la carenza di acqua e di sostanza organica nel suolo, le alterazioni chimiche dei mosti e quelle organolettiche dei vini. Fino al 2022 MEDCLIV lavorerà per favorire l'aggregazione degli “ecosistemi” nazionali della filiera vitivinicola intorno ai riflessi del cambiamento climatico.

 

Primo passo del progetto è la somministrazione di un sondaggio alle aziende viti-vinicole dei sei Paesi coinvolti dal progetto. L’indagine conoscitiva servirà per definire le priorità d'azione, definendo una mappa, regione per regione, delle urgenze percepite nel settore vitivinicolo nei confronti del cambiamento climatico. I risultati dell’indagine aiuteranno a identificare gli scenari probabili di evoluzione nella gestione del vigneto e nella pratica enologica, così come dell’attitudine ad intraprendere le possibili azioni di mitigazione delle emissioni.

Sono invitate a partecipare al sondaggio tutte le aziende viticole e le cantine. L’accesso si ottiene semplicemente dal seguente link https://medcliv.ibe.cnr.it/survey-medcliv/?country=IT  

 

Silvia Ceschini

VINO: L’INNOVAZIONE NELLA POTATURA CON VITE IN CAMPO APPUNTAMENTO A RONCADE (TV) IL 14 FEBBRAIO

 Appuntamento il 14 febbraio a Roncade (TV), nella tenuta Ca’ Tron di proprietà di Cattolica Assicurazioni, per la 1^ edizione di Vite in Campo-Potatura&Impianto, organizzata da Condifesa Treviso e Belluno in collaborazione con Edizioni L’Informatore Agrario, Vite&Vino e Mad-Macchine Agricole Domani. L’evento si aggiunge alla quarta edizione della rassegna green Vite in campo, in calendario il 17 e 18 luglio prossimi presso l’azienda agricola Conte Collalto (Susegana, TV), che lo scorso anno ha accolto più di 2.200 professionisti da tutto il Paese.

 

Sotto la lente, le sfide della potatura meccanica, le forme di allevamento e impianto del vigneto con una dimostrazione pratica di potatura dalle ore 10 alle 13, mentre dalle 14,30 convegno tecnico con focus su aspetti economici, fisiologici e pratici della potatura meccanica e manuale della vite.

"La potatura è un’operazione colturale decisiva per definire la qualità delle uve e assicurare la longevità del vigneto - afferma Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario - pertanto, la scelta del metodo di potatura è fondamentale e va effettuata valutando una serie di parametri a partire dalle caratteristiche orografiche, strutturali e pedoclimatiche del vigneto, fino alla varietà e alla tipologia di prodotto finale che si vuole ottenere. Per questo abbiamo pensato a una manifestazione interamente dedicata a questa delicata operazione colturale". In programma anche un’esposizione statica con le ultime tecnologie sul mercato dedicate all’impianto e gestione del vigneto. 

 

Tra i partecipanti del convegno Stefano Scaggiante dell’Università di Padova - Cirve (Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia) che farà il punto sull’inquadramento economico della potatura, mettendo a confronto la manuale con la meccanizzata; Cesare Intrieri, professore emerito dell’Università di Bologna, con un focus sulla fisiologia della vite e le modificazioni indotte dalla potatura manuale e da quella meccanica. Seguiranno l’analisi “Simonit&Sirch - Vine Master Pruners, Longevità e valorizzazione dei patrimoni viticoli” a cura del maestro potatore Marco Florian e la riflessione di Stefano Meglioraldi, agronomo specializzato in scienze viticole ed enologiche, su potatura meccanica, un sistema flessibile e dinamico.

 

La partecipazione all'evento riconosce i crediti formativi per l'ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.

 

www.informatoreagrario.it

http://viteincampo.informatoreagrario.it/

 

VITE IN CAMPO - POTATURA E IMPIANTO è la manifestazione dedicata al settore viticolo organizzata da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno, con il patrocinio di Unacma e l'ospitalità di Cattolica Agricola sotto il coordinamento de L’Informatore Agrario, MAD- Macchine Agricole Domani e Vite&Vino.

 

Ufficio stampa Edizioni L’Informatore Agrario: Ispropress

Eugenia Torelli (328.6617921 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

Alessia Bottone (349.0728865 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

FEM: UVE - 15% MA DI OTTIMA QUALITA'

Grande affluenza di viticoltori oggi alla FEM per il focus tecnico sull’andamento stagionale fitosanitario, qualità dei vini, flavescenza e cimice  

Uva: calo della produzione, ma grande annata per basi spumante e vini da invecchiamento

Il 2019 sarà ricordato per un calo della produzione di uve del 15 per cento, ma la qualità dei vini ottenuti si mantiene oltre le aspettative, soprattutto per le basi spumante e i vini da invecchiamento. Di vendemmia e qualità delle produzioni si è parlato, oggi, alla Fondazione Edmund Mach nell’ambito della 12^ Giornata tecnica della vite e del vino.

E’ stata una vendemmia con una partenza difficile a causa dei problemi di sanità delle uve per via delle piogge primaverili, ma poi si è risolta positivamente con risultati particolarmente apprezzabili soprattutto per le basi spumante e, più in generale, una buona acidità e freschezza dei vini con punte di eccellenza nei vini rossi medio-tardivi, come il Teroldego e nei vini longevi. 

L’evento, trasmesso in diretta streaming sul canale youtube FEM, introdotto da Claudio Ioriatti, dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, ha fatto il punto sull’andamento stagionale e fitosanitario, con approfondimenti su valutazioni e prospettive della vendemmia,  flavescenza dorata,  fosfiti in viticoltura ed emergenza cimice. 

Andamento stagionale e fitosanitario 2019. Maurizio Bottura ha spiegato che il Il 2019 sarà ricordato in viticoltura come un’annata che dal punto di vista produttivo è stata inferiore alle attese (-15% rispetto al 2018), condizionata dagli andamenti climatici di aprile e maggio non favorevoli. Per quanto riguarda la piovosità del 2019 è stata maggiore delle ultime 4 annate e superiore alla media. Dal punto di vista fitosanitario, le preoccupazioni si sono concentrate a fine aprile e a per quanto riguarda la peronospora, ma il fungo è stato meno aggressivo di quanto ci si potesse aspettare per le temperature basse registrate. Al contrario il mese di giugno caldo e asciutto ha favorito lo sviluppo dell’oidio soprattutto nelle zone collinari.

La vendemmia 2019: valutazioni e prospettive. Luciano Groff e Mario Malacarne hanno riferito che la vendemmia 2019 ha permesso di raccogliere ottime basi spumante con buona acidità, ph sufficientemente bassi e uve mature con un tasso zuccherino adeguato. Per le uve bianche da vino si evidenziano ottime acidità, mentre le gradazioni zuccherine sono state piuttosto deficitarie nelle prime fasi di raccolta, per poi recuperare nel prosieguo della vendemmia. I vini molto più freschi dello scorso anno, presentano profumi varietali e strutture acidiche importanti, che lasciano presupporre una longeva tenuta nel tempo. La vendemmia 2019 delle varietà rosse si è risolta in una buona annata, con qualche deficienza sul piano produttivo. Fermentazioni regolari, che hanno dato origine a vini puliti, con intensi profumi fruttati, strutturati, con ottime acidità fisse e bassi tenori di acidità volatile. Si evidenziano punte di eccellenza nei vini rossi medio-tardivi (teroldego); nei vigneti dove si è potuto ritardare la vendemmia si sono ottenuti vini molto strutturati, che fanno pensare ad una grande annata di vini longevi. (sc)

 

Flavescenza dorata in Trentino: una problematica in espansione. Alberto Gelmetti ha spiegato che il quadro che si prospetta è che manifestazioni gravi della malattia (finora limitate) si manifestino nel futuro prossimo su larga scala. Per quanto riguarda la cicalina S. titanus il monitoraggio primaverile effettuato in giugno sulle forme giovanili ha rilevato le popolazioni più elevate (diffusione e densità) da quando l’insetto è segnalato in provincia. Dai controlli effettuati in post-vendemmia sulle piante sintomatiche in 576 vigneti dislocati in 51 comuni della provincia (che ha coinvolto un totale di 304 ettari di superficie, circa 1.275.000 viti e 20 varietà) è emerso che la media dell’incidenze registrate è pari allo 0,6% e che i vigneti con almeno una pianta sintomatica sono il 54%, valore quasi triplicato rispetto allo scorso anno.

I fosfiti in viticoltura: un problema o un’opportunità? Tomas Roman, Giorgio Nicolini, Sergio Moser, Roberto Larcher, Loris Tonidandel hanno evidenziato nel loro intervento che l’utilizzo di fosfiti è ampiamente diffuso nel mondo agricolo. Il termine fa riferimento alle forme salificate del acido fosforoso e del suo tautomero, l’acido fosfonico. I fosfiti sono ritenuti sostanze attive nella lotta contro la peronospora. In agricoltura biologica non ne è ammesso tuttavia l’utilizzo. Il lavoro ha permesso di riportare per la prima volta la neoformazione di fosfonato di etile in condizioni enologiche e di mettere in rilievo come situazioni subottimali di affinamento o di trasporto potrebbero essere causa di eventuali non conformità, di particolare importanza per la produzione biologica. Dalle indagini effettuate, la misura del acido fosfonico nei mosti o nei vini prima della fase di affinamento sembrerebbe il modo più adatto per poter valutare in modo consapevole l’attitudine all’invecchiamento dei vini senza incorrere in potenziali rischi di natura legale.

 

La cimice asiatica su vite in Friuli Venezia Giulia. Sandro Bressan e Pierbruno Mutton del Servizio fitosanitario Friuli Venezia Giulia  hanno fato notare che la cimice asiatica in Friuli Venezia Giulia è presente dal 2014 e ha causato parecchi danni alle colture annuali e frutticole. In viticoltura non si riscontrano danni diretti alla produzione. Nel 2019 è il primo anno dove la presenza della cimice è in riduzione grazie anche al ritrovamento di alcuni parassitoidi autoctoni e non che si sono ben insediati.

La cimice asiatica in Trentino: sviluppo e problematiche su vite. Claudio Panizza ha sottolineato che la cimice asiatica in Trentino dai primi ritrovamenti del 2016, ha velocemente colonizzato la maggior parte degli areali frutticoli e viticoli della provincia di Trento. In particolare nel 2019 si possono considerare interessati dalla presenza di questo patogeno tutti gli areali viticoli della PAT. A differenza delle specie frutticole dove la cimice asiatica provoca ingenti danni sui frutti, al momento sulla vite non si segnalano particolari danni. La cimice trova sulla vite però una condizione ottimale per l’ovodeposizione delle uova, grazie alla foglia molto grande, alle condizioni di ombreggiamento e protezione che si possono creare all’interno delle pergole. Dalla vite la cimice si sposta poi nelle colture limitrofe per alimentarsi.

Fotoservizio a filmato FEM

 

Silvia Ceschini

POTATURA DELLA VITE

 

 

Vit.En. anche quest'anno propone la consueta carrellata di corsi di viticoltura ed enologia a Calosso (AT).

La prima data utile è VENERDI' 29 Novembre 2019 con il corso di POTATURA. Restano pochi posti disponibili, non esitate a richiedere informazione, programma completo ed eventuale scheda di registrazione all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In allegato la locandina completa con tutte le date di tutti i corsi

E' inoltre appena uscita VITENDA 2020, raggiungendo il traguardo delle venticinque edizioni pubblicate. Potete ordinarla tramite il sito www.viten.net (anche in offerta insieme ad altre pubblicazioni) o rispondendo a questa mail al prezzo scontato di € 20 spedizione tracciabile inclusa. Ricordiamo che VITENDA 2020 è sempre inserita nel materiale didattico allegato ai corsi sopracitati.

Cordiali saluti e buon lavoro a tutti

 

Davide Morando

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