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Viticoltura
PRIMITIVO DI MANDURIA: MENO UVA MA DI QUALITA'
Ottimista il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Mauro di Maggio
Vendemmia 2019: posticipata, di bassa resa ma di ottima qualità
“Una vendemmia contenuta dal punto di vista della quantità ma che si riscatta in pieno per la qualità eccezionale”. Queste le parole del presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Mauro di Maggio appena alla fine della raccolta dell'uva per la grande doc pugliese.
“La resa è bassa, circa il 30 – 35 % in meno rispetto all’annata precedente - continua di Maggio - ma il frutto è sano e di ottima qualità, con buccia bella e consistente, tali da far prevedere una produzione di vini ricchi in colore e struttura. Abbiamo iniziato a vendemmiare la prima settima di settembre con circa 15 giorni di ritardo, a causa di una primavera fredda ed un inizio estate incerto, ma ci siamo subito accorti della presenza di uve sane e di buona qualità.
Si è iniziato dando spazio alla vendemmia degli alberelli che hanno subito presentato un carico basso per poi proseguire nelle zone costiere e, infine, nelle zone dell’entroterra. Originariamente le previsioni meteo hanno destato qualche preoccupazione con scarsi, sparsi e insignificanti rovesci ma l’inizio di settembre si è sviluppato con temperature miti, giornate soleggiate e ventose che hanno permesso un completamento regolare dell’ultima fase di maturazione. L’ottimo stato fitosanitario, frutto di una gestione agronomica mirata ed efficace insieme ad una stabilità meteo e un preciso inizio del periodo vendemmiale, hanno portato ottimi risultati”.
“Vorrei ringraziare tutti i vignaioli che si sono dedicati alla raccolta dell’uva. Un lavoro che lascerà posto agli step successivi della filiera del vino, selezione del frutto, fermentazione, svinatura fino all’imbottigliamento finale. Il Primitivo di Manduria - conclude di Maggio - è ormai un brand riconosciuto in tutto il mondo grazie al lavoro dei produttori e vinificatori che, con passione e abili capacità, producono questo vino straordinario. Un’eccellenza italiana che ha conquistato e che continua a conquistare fette di mercato importanti”.
Daniela Fabietti
LE PREVISIONI DI CONFAGRICOLTURA TOSCANA
Le previsioni di Confagricoltura Toscana
Vendemmia 2019, stimata una crescita nella produzione del 5%
Si preannuncia un’annata ottima, con una novità: 10% in più dei vini rosati, bene anche gli spumanti
Un’annata che già si preannuncia ottima, con un aumento della produzione stimata tra il 3 e il 5% e una crescita a due cifre su produzione inedite per la Toscana, come i rosati.
“Siamo ottimisti e possiamo dire che si prevede un’annata qualitativamente ottima - spiega Francesco Colpizzi, presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana - Le piogge si sono rilevate salutari per lo sviluppo del ciclo di maturazione delle uve. Abbiamo iniziato con la raccolta delle uve a bacca bianca precoci, come chardonnay e sauvignon, e anche con le rosse per la produzione della base spumante e dei vini rosati. Per quanto riguarda la produzione dei grandi vini rossi toscani bisognerà attendere ancora”.
Le previsioni parlano di una produzione pari a 2,2milioni di ettolitri. La novità del 2019 è la crescita riscontrata in produzioni diverse e spesso inedite per la Toscana, come per i rosati: “Con un aumento consistente, pari a circa il 10%”. Bene anche i vini spumanti, “sui quali - continua Colpizzi - le nostre aziende stanno investendo in maniera continuativa. Riscontriamo innovazioni nelle cantine sul processo e sul prodotto, azioni che consentono di competere sotto il profilo qualitativo con altre regione dalla tradizione più lunga”.
Sul fronte prezzi, “il livello si mantiene pressoché stabile e rileviamo che alcune denominazioni hanno ritenuto opportuno fare delle politiche di contenimento della produzione”. Ma la vera incognita si gioca sui mercati internazionali. “Vedremo con la Brexit, cosa accadrà - aggiunge Colpizzi - Il Regno Unito è un mercato rilevante e di certo ci saranno ripercussioni sulle nostre esportazioni”. Incerto anche il futuro Oltreoceano. “Abbiamo gli occhi puntati sulle politiche statunitensi. Bisognerà vedere cosa accadrà in termini di dazi, se è una decisione seria o solo minacce”
Da Confagricoltura parte inoltre una richiesta alla Regione Toscana, “Dobbiamo lavorare con la Regione a nuove politiche di promozione - è l’appello del presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana - Non servono solo investimenti sulle innovazioni, azioni che le nostre aziende stanno svolgendo con sacrificio e sforzo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma anche un’attività armoniosa, analitica, compiuta e coerente sulle politiche di promozione rivolta sia ai mercati internazionali che a quello nazionale. Chiediamo una maggiore attenzione alle politiche promozionali, l’amministrazione regionale è molto sensibile e siamo certi che riusciremo a costruire un percorso efficace”
Clara D'Acunto
CONEGLIANO E VALDOBBIADENE: VITICOLTURA GREEN
VITE IN CAMPO, VITICOLTURA GREEN SULLE COLLINE PATRIMONIO UNESCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE
VENERDI’ 19 E SABATO 20 LUGLIO APPUNTAMENTO CON LA TECNOLOGIA SOSTENIBILE NEI VIGNETI DEL PROSECCO SUPERIORE DOCG
Appuntamento sulle colline Patrimonio dell’Umanità Unesco di Conegliano e Valdobbiadene per la terza edizione di Vite in Campo, l’evento dedicato alla viticoltura innovativa e sostenibile in calendario il 19 e 20 luglio a Susegana (TV) e organizzato da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno (TVB) in collaborazione con il Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, il Consorzio di tutela Prosecco Doc e il Consorzio tutela vini Asolo Montello e sotto il coordinamento de L’Informatore Agrario e Vite & Vino. Oltre 2mila i professionisti attesi tra i vigneti dell’azienda agricola Conte Collalto e 200 le macchine innovative in funzione, una vera e propria fiera in movimento, venerdì 19 (14.00-19.00) e sabato 20 (9.00-14.00), per prove dinamiche e dimostrazioni all’insegna della tecnologia environment-friendly, con due tour guidati alla scoperta delle novità premiate dal concorso "Innovazione sostenibile in viticoltura 2019" previsti nel pomeriggio di venerdì (15.30) e sabato mattina (10.30). Presente anche l’assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Veneto, Giuseppe Pan. E il primo giorno in programma anche il convegno tecnico “Vite e territorio: convivenza possibile con l’innovazione” (ore 19.00). Tra i temi, la cura sostenibile della chioma, l’innovazione tecnologica e la corretta taratura delle macchine, la gestione della miscela fitosanitaria e le misure di mitigazione a tutela delle acque. Intervengono Leone Braggio e Roberto Merlo, consulenti viticoli di Uva Sapiens Srl, Cristiano Baldoin di Tesaf - Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova, Daniel Bondesan del Centro Trasferimento Tecnologico Fondazione E. Mach e Barbara Lazzaro, della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Veneto con la moderazione di Giannantonio Armentano, giornalista de L’Informatore Agrario e MAD Macchine Agricole Domani. A seguire, in collaborazione con radio Bellla & Monella, “Vite in Campo After Show”, una serata aperta al pubblico tra musica e momenti di intrattenimento, che debutterà per la prima volta proprio in questa edizione 2019.
VITE IN CAMPO è la manifestazione dedicata al settore viticolo organizzata da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno in collaborazione con il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Il Consorzio di Tutela Prosecco Doc e il Consorzio Tutela Vini Asolo Montello, sotto il coordinamento de L’Informatore Agrario e Vite & Vino.
Eugenia Torelli
VITE IN CAMPO
Venerdì 19 (14.00-20.30)e sabato 20 luglio (9.00-14.00)
Azienda agricola Conte Collalto
Via XXIV Maggio, 1 - Susegana (TV)
Più di 200 macchine in funzione e oltre 2mila professionisti attesi da tutta Italia, per la due giorni dedicata alla viticoltura innovativa e sostenibile sulle colline Patrimonio dell’Umanità Unesco di Conegliano e Valdobbiadene. Un evento organizzato da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno (TVB) in collaborazione con il Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, il Consorzio di tutela Prosecco Doc e il Consorzio tutela vini Asolo Montello e sotto il coordinamento de L’Informatore Agrario e Vite & Vino.
Per info e accrediti:
Ufficio stampa Edizioni L’Informatore Agrario: Ispropress
Eugenia Torelli (328.6617921 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Marta De Carli (393.4554270 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
VINO, L’INFORMATORE AGRARIO: PER I VITIGNI RESISTENTI MENO DELLA METÀ DEGLI AGROFARMACI USATI SUI CONVENZIONALI
Resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici, la genetica applicata ai nuovi vitigni fa di conseguenza meglio anche sul fronte del minor uso degli agrofarmaci. Per difendere un vitigno resistente, infatti, si impiegano 0,85 kg/ha di rame, 16 kg/ha di zolfo 40 litri di gasolio e zero prodotti sintesi. Meno della metà rispetto al vigneto convenzionale, per il quale sono stati utilizzati 1,6 kg/ha di rame, 32 kg/ha di zolfo, 140 litri di gasolio e 24 kg/ha prodotti sintesi. È quanto emerge dall'indagine riportata nell’ultimo numero disponibile de L’Informatore Agrario realizzata nel Trevigiano su vigneti in areale di collina a medio rischio nel 2018. Una tendenza ecologica, quella dei vitigni resistenti, che in diversi parametri fa 4 volte meglio anche di quelli biologici: 4 kg/ha di rame, 59 kg/ha di zolfo 220 litri di gasolio e zero prodotti sintesi.
I dati riportati dal settimanale si inseriscono nell’ambito di un confronto sulle nuove tecniche di miglioramento genetico tra il presidente della Siga – Società Italiana di Genetica Agraria, Mario Pezzotti e l’europarlamentare Paolo De Castro. Pur trattandosi di una cosa completamente diversa, stando al quadro legislativo europeo attuale, le nuove tecnologie di miglioramento genetico sono considerate alla stregua degli Ogm, e quindi risentono di un assetto normativo che ne impedisce lo sviluppo.
Edizioni L’Informatore Agrario, è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all’agricoltura professionale L’Informatore Agrario, il mensile per l’agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.
Marta De Carli