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Consorzio Aceto Balsamico
ACETAIE APERTE, DOMENICA 26 SETTEMBRE L’EVENTO CHE CELEBRA IL BALSAMICO
La manifestazione è tra le più importanti della Regione Emilia Romagna, al secondo posto tra le mete di turismo enogastronomico più desiderate dai turisti italiani. Modena figura al 13° posto nella classifica nazionale delle città più attrattive secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 curato da Roberta Garibaldi
Si avvicina a grandi passi il 26 settembre, la data in cui in tutta la Provincia di Modena torna Acetaie Aperte, l'evento promozionale più importante dell'anno per il comparto, organizzato dai Consorzi di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena IGP e dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e che ogni anno richiama migliaia di visitatori provenienti da tutta la Regione e anche oltre.
Acetaie Aperte è quindi un appuntamento ben consolidato nel calendario annuale delle manifestazioni enogastronomiche del Bel Paese e si conferma come una interessante destinazione per gli enoturisti, che nonostante la pandemia nell’ultimo anno hanno continuato a muoversi, pur rimanendo all’interno dei confini nazionali, alla ricerca di esperienze gustative inedite da vivere in sicurezza, spinti da una crescente voglia di approfondire la conoscenza del patrimonio dei sapori territoriali. Addirittura si stima che nei tre anni precedenti sia cresciuto al ritmo del 10% annuo il numero dei turisti che hanno viaggiato con la principale motivazione di conoscere e vivere con esperienze dirette l’enogastronomia.
Questo e altri interessanti dati e spunti di riflessione, emergono leggendo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 curato da Roberta Garibaldi – accademica, autrice del Rapporto nonché Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico – nel quale si ribadisce come l’enoturismo rappresenti una leva competitiva importante per l’economia italiana, soprattutto se guardato nella prospettiva di una ripartenza post-pandemia. E, financo, analizzando il peso delle realtà regionali nel contesto nazionale, si legge come l’Emilia Romagna sia la regione i cui prodotti e tipicità culinarie sono le più note al pubblico, il che rappresenta un ottimo motivo per eleggerla al 2° posto tra le mete di turismo enogastronomico più desiderate dai turisti italiani complessivi, con uno share del 14,5%. Tra le città più attrattive a livello nazionale, nelle prime 15 ci sono ben 3 provincie dell’Emilia Romagna: Bologna (2°), Parma (11°) e Modena (13°). Tra i turisti enogastronomici in particolare, ovvero tra coloro che abbiano svolto almeno una vacanza con motivazione primaria l’enogastronomia negli ultimi tre anni, il 13,9% sceglie ancora l’Emilia Romagna, facendole guadagnare rispetto al 2019 ben tre posizioni passando da 5° a 2° assoluta.
A fare la differenza, alcuni elementi oggi ritenuti imprescindibili dai turisti del gusto, sempre più consapevoli ed esigenti, ovvero la sicurezza, la sostenibilità e la possibilità di rendersi custodi di un turismo virtuoso capace di creare nuovi equilibri tra ambiente urbano e rurale. Sicurezza e sostenibilità che potranno trovare nelle trentatre acetaie che ad oggi hanno aderito ad Acetaie Aperte con proposte di visite, degustazioni ed intrattenimento per tutta la famiglia. Da vivere in totale sicurezza, in gran parte all’aria aperta e comunque previa esibizione del Green Pass – e in alcuni casi la prenotazione preventiva - al fine di garantire un accesso ordinato nel rispetto del distanziamento interpersonale ed in orari il più possibile scaglionati.
Ecco quindi che alle degustazioni di Aceto Balsamico in purezza o in abbinamento con altri prodotti tipici del territorio e ai tradizionali percorsi guidati nei locali deputati alla produzione - con spiegazione dell’intera filiera produttiva – nonché nei musei del territorio dedicati al pregiato condimento, si affiancheranno molte attività en plein air, come le visite in vigna, al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, oppure la cottura del mosto in paiolo all’aperto, le visite in fattoria didattica o nel parco animali o ancora la dimostrazione di vendemmia con i più piccoli. E ci sarà spazio anche per la musica dal vivo ed il gioco: dal Balsamiquiz alla Caccia al Tesoro Balsamico, sfruttando le nozioni apprese durante la visita in acetaia per risolvere enigmi e rispondere a quiz balsamici per raggiungere la meta finale. Informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie disponibili al sito www.acetaieaperte.com
Ufficio Stampa Consorzio Acetaie Aperte
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel. 335 6130800 mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.consorziobalsamico.i
ACETAIE APERTE, TORNA IL VIAGGIO NEI LUOGHI DI PRODUZIONE DEL BALSAMICO
L’appuntamento è per domenica 26 settembre e coinvolgerà produttori di tutta la provincia di Modena
Cominciano a scaldarsi i motori per l’organizzazione di Acetaie Aperte 2021. Il mondo del Balsamico di Modena, dopo i mesi di lockdown che hanno limitato gli eventi in presenza di pubblico, si presenta compatto al tradizionale appuntamento autunnale con il gusto, che quest’anno si svolgerà domenica 26 settembre nei luoghi di produzione di tutta la provincia di Modena. Organizzata dai due consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, la manifestazione porterà food lovers e non solo, a conoscere i segreti del pregiato condimento attraverso visite nelle acetaie e degustazioni, ma anche con tante iniziative collaterali da scoprire, tutte da svolgersi in totale sicurezza e nel rispetto del distanziamento interpersonale.
Un’edizione che, per la seconda volta, porta con sé il sapore della ripartenza e della rinascita dopo i lunghi mesi di restrizioni per il contenimento del Covid 19 e che si profila come ulteriore prova di ottimismo e fiducia nel futuro, soprattutto per quelle realtà produttive medio piccole su cui ha pesato maggiormente la chiusura prolungata del canale HoReCa. Per molti di loro infatti, questo rappresenta il principale canale distributivo, sia in Italia che all’estero. “Siamo di nuovo qui, pronti ad una nuova stagione di eventi promozionali per l’Aceto Balsamico di Modena – spiega Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – ed Acetaie Aperte, ilnostro appuntamento divulgativo di punta da molti anni è una vetrina imprescindibile, grazie alla quale molte persone si avvicinano per conoscere meglio il nostro prodotto e dotarsi degli strumenti adatti per riconoscere l’originale dalle imitazioni.
Il tutto, con un viaggio sensoriale a tutto tondo che mira a trasmettere non solo gli elementi qualitativi tramite le degustazioni, ma anche le storie individuali raccontate dai singoli produttori, ciascuno con le proprie radici e con le proprie peculiarità”. Pone invece l’accento sull’importanza dell’unione di intenti, soprattutto nel presente momento storico, il Presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nonché del Comitato di Coordinamento designato nel Protocollo d’Intesa Enrico Corsini: “Acetaie Aperte è la dimostrazione di come lavorare insieme con un fine comune sia la ricetta vincente per affrontare le sfide non solo per il settore ma per il territorio tutto. Rinnovo pertanto il mio plauso a tutti quegli imprenditori che anche quest’anno, nonostante le difficoltà incontrate negli ultimi mesi, si metteranno a disposizione per promuovere non solo se stessi, ma tutto quel patrimonio storico di valore incalcolabile che ognuno di loro rappresenta nel lavoro quotidiano”.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
L’INTERVENTO DEL MINISTRO STEFANO PATUANELLI E DEL MIPAAF NELLA GESTIONE DELLA QUESTIONE “SLOVENA”
Tutelare il patrimonio enogastronomico italiano una priorità per il Governo
“A nome del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e del sistema delle DOP ed IGP italiane, mi sento in dovere di ringraziare il neo Ministro delle Politiche Agricole, Senatore Stefano Patuanelli e la Direzione Qualità del Mipaaf, che in poche ore si sono messi a disposizione e stanno predisponendo tutta la documentazione tecnica necessaria per completare il dossier da notificare alla Commissione entro il 3 marzo”.
Con queste parole Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena ha inteso plaudire al rapido intervento del Mipaaf in merito alla questione “slovena” e all’immediata presa di posizione del titolare del Dicastero delle Politiche Agricole.
"La tutela del patrimonio enogastronomico italiano è una priorità del Governo, ha affermato il Ministro Stefano Patuanelli, anche in questo caso, faremo tutto il possibile per difendere l'Aceto Balsamico di Modena contro questi indebiti attacchi".
Tutto ha avuto inizio quando il Governo sloveno ha notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione di aceti, che oltre a porsi in contrasto con gli standard comunitari ed il principio di armonizzazione del diritto europeo, avrebbe creato un precedente gravissimo anche per altre DOP ed IGP.
Secondo la nuova norma slovena, in fase di valutazione presso la Commissione Europea, qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come “aceto balsamico” con grande offesa della tradizione e degli sforzi fatti dai produttori delle eccellenze modenesi. Tale pericolo potrà essere scongiurato solo dopo che il Governo avrà formalizzato l’atto di opposizione entro il 3 marzo.
La denominazione “Aceto Balsamico” potrebbe quindi trasformarsi in uno standard di prodotto, con tutti i danni conseguenti sia sul piano della tutela che di quello economico. La posta in gioco è alta, il solo comparto dell’Aceto Balsamico di Modena vale oltre un miliardo di euro al consumo e le DOP e IGP italiane rappresentano 16,9 miliardi di euro di valore alla produzione, un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano e un export da 9,5 miliardi di euro che corrisponde al 21% delle esportazioni nazionali di settore, grazie al lavoro di oltre 180.000 operatori e l’impegno dei 285 Consorzi di tutela riconosciuti (fonte XVIII Rapporto Ismea-Qualivita), a livello Ue il valore è di circa 74,7 miliardi di euro e muovono oltre 400.000 posti lavoro all’interno della Ue (dati Euipo/Ufficio Brevetti Ue).
“Unitamente al Ministero delle Politiche Agricole – ha ripreso Grosoli – mi preme rivolgere parole di ringraziamento altresì ad OriGIn Italia per il pieno sostegno, nonché all’Onorevole della Lega Benedetta Fiorini, Segretario della Commissione Attività Produttive per aver adiuvato dal suo ruolo la tempestiva presa di posizione del mondo politico per salvaguardare questa e molte altre produzioni tipiche italiane, potenzialmente a rischio di provvedimenti simili. Non ultimo, mi sia permesso altresì plaudire all’appoggio fin da subito offerto della Regione Emilia Romagna con il suo Assessore all’Agricoltura Alessio Mammi, che si è fatto primo portavoce dell’accaduto presso il Ministero, sollecitandone una immediata reazione”.
Sostegno è arrivato anche dell'interrogazione congiunta presentata ieri dagli europarlamentari italiani, Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini, al commissario all'Agricoltura Ue, il polacco Janusz Wojciechowski.
"La norma sulla qualità degli aceti sloveni - ha affermato nella nota Paolo De Castro, coordinatore S&D Comagri al Parlamento Europeo - è in chiaro contrasto con il regolamento Ue 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari e rappresenterebbe un'evocazione in palese concorrenza sleale con prodotti italiani riconosciuti in tutto il mondo, come l'Aceto Balsamico di Modena Igp, l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop. Per questo chiediamo al commissario all'Agricoltura Ue di obiettare l’adozione di tale norma da parte delle autorità slovene".
I numeri sono rappresentativi di una realtà molto importante assolutamente da difendere: 3123 prodotti DOP, IGP e STG nel mondo, di cui 3093 nei Paesi europei. L’Italia ha il primato mondiale con 838 DOP, IG e STG corrispondenti al 27% di tutti i prodotti a denominazione nel mondo.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
I CONSORZI E LE ISTITUZIONI REAGISCONO CON DECISIONE
La Slovenia, attraverso una norma tecnica nazionale, cerca di aggirare il sistema di tutela delle DOP e IGP
L'Aceto Balsamico di Modena è di nuovo sotto attacco e con esso il sistema delle DOP e delle IGP italiane.
Il Governo sloveno ha notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli Aceti che, oltre a porsi in netto contrasto con gli standard comunitari e con il principio di armonizzazione del diritto europeo, cerca di trasformare la denominazione “aceto balsamico” in uno standard di prodotto.
Operazione illegittima ed in contrasto con i regolamenti comunitari che tutelano DOP e IGP e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore.
“Secondo la nuova norma slovena, in fase di valutazione presso la Commissione Europea, qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come ‘aceto balsamico’, afferma il Direttore del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni, con grande offesa della tradizione e degli sforzi fatti dai produttori delle eccellenze modenesi che insieme all’attività di divulgazione dei Consorzi lo hanno reso famoso nel mondo”.
Siamo dunque di fronte ad un attacco diretto al sistema agroalimentare di qualità europeo, al diritto dei consumatori ad un’informazione corretta e trasparente e degli operatori commerciali ad una concorrenza leale. Ma lo stratagemma di raggiro delle disposizioni comunitarie è stato individuato dal Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena e dal Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e dal mondo istituzionale. “Ci troviamo – commenta il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli - nuovamente di fronte ad una situazione che rischia di danneggiare non solo il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena ma tutto il sistema delle DOP e delle IGP italiane. Sarà fondamentale, anche stavolta, fare leva sulla collaborazione delle Istituzioni: il Ministero Politiche Agricole, ed in particolare la Direzione Qualità, che ringrazio per il prezioso sostegno nella tutela del nostro settore, già direttamente coinvolta e al lavoro sul dossier”. Grande sostegno è arrivato dall’associazione di riferimento dei Consorzi di Tutela, OriGIn Italia, che si è immediatamente attivata chiedendo al Governo di opporsi formalmente a livello comunitario alla proposta slovena. Ma il tempo non è molto perché l’atto di opposizione dovrà essere notificato in Commissione entro il 3 marzo prossimo e la preoccupazione dei Consorzi cresce con il passare dei giorni “Chiediamo al Governo che formalizzi al più presto l’atto di opposizione – afferma il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini – e con l’occasione rivolgiamo a nome dei due Consorzi i più sentiti auguri di buon lavoro al nuovo titolare del Dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali”.
Alla voce dei Consorzi si affianca quella della politica a difesa del mondo delle DOP e IGP e in particolare dell’Aceto Balsamico di Modena: “La problematica evidenziata dal Consorzio è grave ed urgente e rappresenta una priorità per la tutela del sistema Paese ed in particolare di un asset fondamentale del sistema economico nazionale – afferma con decisione l’Onorevole Benedetta Fiorini, Segretario della Commissione Attività Produttive – e proprio per questo chiediamo al Governo di assicurare un intervento formale puntale e tempestivo che garantisca una tutela efficace. La salvaguardia delle produzioni tipiche italiane, vere eccellenze nel mondo come l’aceto balsamico di Modena, deve essere una assoluta priorità. Inoltre, è necessario rafforzare concretamente l’azione di tutte le strutture della filiera per garantire sostegno, tutela e promozione. Tutelare la qualità significa garantire identità”.
Il supporto e la richiesta di un’azione decisa e tempestiva del Governo arriva anche dalla Regione Emilia-Romagna “Le due DOP dell’Aceto Balsamico tradizionale, di Modena e di Reggio Emilia, e l’IGP Aceto Balsamico di Modena rappresentano un solidissimo legame con il territorio emiliano e una risorsa preziosa per l’economia regionale – sottolinea l’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – bene ha fatto il Consorzio a esercitare da subito la sua funzione di tutela e intervenire di conseguenza. Ho personalmente scritto al Ministro per segnalare l’accaduto, auspicando un intervento del Governo. Dobbiamo difendere sempre i nostri prodotti agroalimentari di qualità e i dispositivi che li regolano dai potenziali tentativi di imitazione che ne perturbano il mercato e ne mettono in discussione l'unicità”.
La questione è arrivata sul tavolo del neo Ministro delle Politiche Agricole, Senatore Stefano Patuanelli e proprio in queste ultime ore, la Direzione Qualità del Mipaaf sta predisponendo la documentazione tecnica necessaria per completare il dossier che dovrà essere notificato alla Commissione.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
LA TECNOLOGIA ACCORCIA LE DISTANZE TRA MODENA ED I PAESI IN CUI NON È ANCORA POSSIBILE TORNARE A VIAGGIARE PER PROMUOVERE IL PRODOTTO
Degustare, conoscere, apprendere i segreti dell’Aceto Balsamico di Modena ed emozionarsi come se le distanze geografiche non esistessero. Tutto questo senza muoversi da casa. Oggi è possibile, grazie all’innovativo progetto che il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP ha scelto di sviluppare insieme a Digital Mosaik - start up trentina specializzata in realtà virtuale -, con l’obiettivo di utilizzare una tecnologia nuova e in forte crescita come la virtual reality per supportare l’attività educational in Italia e all’estero del prodotto ambasciatore per eccellenza del Made in Italy agroalimentare.
“Quello della realtà virtuale – ha sottolineato Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP - è un mondo in piena evoluzione e con grandi potenzialità, non solo nel mondo dell’entertainment ma anche a fini commerciali, educativi ed informativi. Abbiamo voluto trasportare l’utente in un piacevole ma dinamico percorso sensoriale, per un’esperienza che punta a fissare, nelle mente del consumatore, le caratteristiche distintive del prodotto autentico.”
Grazie a questa nuova tecnologia, diventa possibile in pochi minuti trasferire i valori chiave che il Consorzio diffonde attraverso le sue molteplici attività in ambito internazionale. L’utilizzatore, in qualsiasi luogo del mondo esso si trovi, indossando un visore di realtà aumentata viene trasportato all’interno di un’acetaia modenese per un’esperienza immersiva tra le botti, per osservare il mosto d’uva che cuoce, una città di Modena che si ricrea a partire dal prezioso liquido, con una degustazione virtuale sviluppata su tre livelli: visivo, gustativo ed olfattivo. “Obiettivo principale di questo progetto – ha spiegato Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP - è tutelare gli interessi delle acetaie consorziate ed al contempo dei consumatori, ma anche e soprattutto l’originalità di un prodotto con caratteristiche uniche al mondo. In un contesto in cui diventa difficile spostarsi per le restrizioni alla libera circolazione tra Paesi in tempo di Covid, diventa di fondamentale importanza trovare canali alternativi di promozione, in questo caso avvalendoci della realtà virtuale, per trasferire i valori identificativi e distintivi del prodotto, nonché aiutare il grande pubblico di tutto il mondo a saper apprezzare, riconoscere e cercare il vero Aceto Balsamico di Modena IGP”.
Parallelamente all’esperienza in realtà virtuale, un nuovo video a 360°, fruibile anche senza un visore per la virtual reality -comunque consigliato- porterà lo spettatore in un viaggio attraverso Modena, scoprendo i luoghi simbolo della storia dell’Oro Nero, per proseguire poi con un volo sopra le colline e i vigneti e di nuovo all’interno dell’acetaia, con i produttori che ancora oggi portano avanti le ricette sapientemente tramandate di generazione in generazione, per ritrovarsi poi a Modena, in un viaggio tra passato, presente e futuro.
Nel 2018 gli utenti attivi utilizzatori di virtual reality nel mondo erano 171 milioni con un mercato globale stimato di 16,8 miliardi di dollari (fonte: Statista). Solo nel 2019 negli Stati Uniti, primo mercato di riferimento per l’Aceto Balsamico di Modena IGP, dove viene esportato il 26% della produzione totale, hanno utilizzato almeno una volta al mese la realtà virtuale quasi 43 milioni di utenti.
Un potenziale altissimo, che il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP si propone di utilizzare per portare nel mondo non solo la qualità ma anche le emozioni che il prezioso condimento riesce a trasmettere con i suoi profumi, sua vellutata consistenza e il suo gusto unico.
Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.