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Eventi culturali gastronomici

AI NASTRI DI PARTENZA LA XXVI EDIZIONE DELLA FESTA ARTUSIANA DAL 25 GIUGNO AL 3 LUGLIO A FORLIMPOPOLI

 

Torna nel tradizionale periodo di inizio estate - dal 25 giugno al 3 luglio -  la Festa Artusiana, che  quest’anno arriva alla ventiseiesima edizione. Per nove giorni Forlimpopoli si trasforma nella capitale del ‘bello e del buono’ in cucina per rendere omaggio al suo concittadino più illustre, il grande gastronomo  Pellegrino Artusi,  padre indiscusso della cucina italiana.

Confermati gli ingredienti che nel corso degli anni hanno reso celebre la manifestazione: gastronomia, cultura, intrattenimento, legati dal filo conduttore del manuale artusiano.

Tutte le sere nella piazza principale (ribattezzata per l’occasione ‘Piazza Pellegrino Artusi’) saranno protagonisti i prodotti di qualità delle diverse aree e regionali italiane, con banchi dove degustare e acquistare. Ma l’intero centro storico, con i suoi ristoranti e i suoi stand allestiti lungo le strade, imbandisce per i visitatori un goloso menù in cui la fanno da padrone le 790 ricette del testo di Artusi.

E poi c’è un ricco cartellone, che mette insieme una settantina di appuntamenti fra spettacoli, concerti, incontri con autori, convegni, laboratori di degustazione, animazioni per bambini. Ogni sera un caleidoscopio di eventi in grado di soddisfare  i diversi tipi di pubblico.

Il convegno inaugurale

Si parte sabato 25 giugno e il compito di aprire la manifestazione è affidato, come da tradizione, al convegno inaugurale, che quest’anno affronterà il tema “Cucina di casa e cucina professionale”. Realizzato  da Casa Artusi con in  collaborazione con Alma, la Scuola Internazionale di cucina italiana di Colorno (PR), l’incontro metterà a fuoco l’interazione costruttiva fra ambito domestico e ambito professionale che caratterizza la cucina italiana. Del resto, non è forse vero che il modello più tipico della cucina professionale italiana è, più ancora del ristorante, la trattoria (spesso a gestione familiare) e che anche i grandi cuochi come Massimo Bottura (e prima di lui Gualtiero Marchesi)  fanno spesso riferimento a una tradizione appresa tra le mura domestiche?

Per parlare di questi temi si ritroveranno nella Chiesa dei Servi sabato 25 giugno alle ore 17, relatori del calibro di Massimo Montanari, docente dell’Alma Mater Bologna e Presidente comitato scientifico Casa Artusi, le Maestre di cucina Aurora Mazzucchelli di Sasso Marconi, Ambra Lenini di Imola, Antonella Ricci di Ceglie Messapica, Fabio Amadei, Docente di cultura gastronomica e sostenibilità di Alma, Alberto Capatti, Direttore Scientifico Casa Artusi.

In apertura i saluti istituzionali della Sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini, della Presidente di Casa Artusi Laila Tentoni, del Direttore di Alma Andrea Sinigaglia. 

 

I premi Marietta ad honorem

Domenica 26 giugno sarà la giornata dei premi Marietta. In mattinata i finalisti del concorso dedicato ai cuochi non professionisti si sfideranno preparando le loro ricette. In serata, alle ore 21, nell’arena centrale ospitata nella corte della Rocca, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso e. contstuamente, saranno consegnati i premi Marietta ad honorem, assegnati su indicazione del comitato scientifico di Casa Artusi come riconoscimento per chi consacra tempo e talento per promuovere la scoperta, la tutela, la cultura delle risorse alimentari del territorio. Il premio Marietta ad honorem 2022 è stato assegnato a:

Fattoria Trapoggio di Santa Sofia, che vanta una lunga esperienza famigliare nel campo dei prodotti lattiero-caseari, con una lavorazione tramandata di padre in figlio e legata alla tradizione produttiva d’eccellenza dell’Appennino tosco-romagnolo. Il latte usato è quello dei loro animali, alimentati solo con  foraggi aziendali e  cereali misti. L’Azienda produce  squacquerone, ricotta, vari formaggi vaccini freschi, semi stagionati, stagionati, misti e pecorini e il Raviggiolo, presidio Slow Food .

Maria Pia Timo, attrice e comica nata a Faenza, personaggio televisivo noto al pubblico, autrice di diversi testi legati al cibo,  importante protagonista sia in teatro, memorabile Marietta in Artusi. Bollito d’amore, sia al cinema con performances memorabili. Le viene riconosciuto e conferito il Premio per aver rappresentato con leggerezza e profondità la cucina della propria terra (la Romagna), unendola con grande capacità alle storie legate a personaggi, luoghi e aneddoti memorabili che rispecchiano i valori della festa e di tutta la città artusiana.

 

Il Premio Artusi

Nell’ambito delle manifestazioni artusiane viene comunicato il “ Premio Artusi”, assegnato ogni anno a grandi personalità del mondo della cultura, con particolare riferimento a quella alimentare

Quest’anno, la città di Forlimpopoli, su proposta del Comitato Scientifico di Casa Artusi, intende assegnare Il premio Artusi al regista e produttore cinematografico Pupi Avati, per essere riuscito a rappresentare nella sua opera i caratteri essenziali della cucina di casa e a nutrire l'immaginario collettivo con forme e figure emblematiche in grado di cogliere lo spirito autentico della convivialità familiare.

Il Premio consiste in una scultura in bronzo del busto di Artusi ad opera dell'artista Pasquale Marzelli, e la consegna è prevista nel giorno del compleanno di Pellegrino Artusi, il 4 agosto alle ore 21.30 in Arena,  a cui seguirà la proiezione del documentario: “Pupi Avati, La tavola racconta” di Adriano Pintaldii che narra uno spaccato della carriera del maestro,  in occasione della tappa forlimpopolese di ‘Tramonto Di Vino 2022’ .

 

Il compleanno di Casa Artusi e dell’Associazione delle Mariette

Nel 2022 Casa Artusi e l’associazione delle Mariette compiono 15 anni. Per festeggiare degnamente questo traguardo è stato organizzato un evento da non perdere. Sabato 1 luglio dalle ore 21:30 a Casa Artusi andrà in scena uno spettacolo di videomapping: una tavola imbandita diventa il palcoscenico in cui far convogliare immagini, racconti e animazioni sull’opera artusiana. Al lavoro anche le Mariette  che mostreranno la loro abilità con tagliere e mattarello.

 

In piazza e nei ristoranti con i prodotti d’eccellenza dei territori

Pellegrino Artusi non aveva dubbi: per cucinare bene bisogna partire da materie prime eccellenti. Ecco perché la Festa Artusiana dedica la massima attenzione ai prodotti a marchio, tradizionali e tipici, cioè a quei prodotti che rappresentano la massima garanzia di genuinità, autenticità e legame con il territorio, all’interno di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine.

Non a caso, per garantire questi aspetti,  tutti i ristoratori coinvolti nella Festa devono attenersi a un rigido disciplinare, elaborato da un’apposita Commissione Gastronomica.

Per trovare questo ‘paradiso del gusto’ basta andare nella centrale Piazza Garibaldi (per l’occasione ribattezzata Piazza Pellegrino Artusi), che è, appunto, dedicata alla valorizzazione dei prodotti di qualità delle diverse aree e regionali italiane. All’interno degli stand sono presenti prodotti agricoli e alimentari “identitari” e caratterizzanti, che ciascun produttore e ristoratore illustra nelle proprie caratteristiche e tecniche di utilizzo, anche con degustazioni guidate. Oltre a numerosi Comuni della Romagna e altri provenienti da tutta Italia, la piazza ospita ogni anno anche Comuni e Regioni provenienti dal resto del mondo con le proprie cucine tipiche Tra gli ospiti stranieri, immancabile la presenza dei ‘gemelli’ di Villeneuve-Loubet, città natale di Auguste Escoffier.

Anche i ristoranti fissi della città di Forlimpopoli, in occasione della Festa, adattano i loro menù integrandoli con ricette artusiane per rendere omaggio al padre della cucina domestica italiana.

Inoltre, nelle diverse vie del Centro Storico si accenderanno, per tutte e nove le serate della Festa i colori di un piccolo mercato animato da associazioni, aziende agro-alimentari, piccoli artigiani ed allevatori, che non si limiteranno ad offrire i loro prodotti ma ne illustreranno la filosofia basata sulla sostenibilità ambientale e sulle scelte consapevoli.

Le rassegne di spettacolo

Ogni sera, nell’arena centrale di piazza Fratti andranno in scena concerti e spettacoli. Si comincia il 25 giugno con il concerto di Bend-it, big band slovena di grande impatto. Martedì 27 l’ Associazione Ostinata Contraria proporrà  “L’anno che non caddero le foglie”, con la regia di Denio Derni e la partecipazione degli allievi del Laboratorio Teatrale Teatro degli Avanzi (si tratta del 1° appuntamento della Settimana del Buon Vivere”). Mercoledì 28 il Centro diurno Ulisse di Forlì - AUSL  della Romagna presenterà “Carissimo Pellegrino”,  readings dedicato al grande gastronomo forlimpopolese. Mercoledì 29 arriverà il sorprendente Shezan con uno spettacolo che mette insieme giocoleria, magia, fachirismo estremo. Il 30 giugno sarà proiettato il film “Quel che conta è il pensiero”, mentre il 1 luglio riflettori puntati su “La mortadella. Un bacio rosa e profumato”: sul palco Franz Campi voce, Davide Falconi al pianoforte, Marcello Ferrarini all’affettatrice. Sabato 2 luglio è in programma “Pindarico”, rappresentazione all’insegna della leggerezza acrobatica e del  trasformismo a cura di Terzostudio – Circo Improvviso. Si conclude domenica 3 luglio con Tiziano  Cellai campione italiano di magia 2022, e il suo Fantasy Illusion”.

Per i più piccoli, tutte le sere alle 20,45 l’appuntamento è nel fossato della Rocca. Ci saranno spettacoli e animazioni pensati per loro: giocolieri, burattini, storie fantastiche, clowneria con compagnie e artisti come Gambeinspalla Teatro, Paolo Rech, Allincirco, Otto il Bassotto, A tuttotondoteatro , Teatro Lunatico, la Combriccola dei Lillipuziani, Dante Cigarini, Checco Tonti.

A completare il quadro gli spettacoli e le animazioni itineranti che si svolgeranno ogni sera in piazza Pompilio e per le vie circostanti.

 

Gli aperitivi  a corte : buone letture e buon cibo

Quasi ogni sera, alle ore 19, nella corte di Casa Artusi va in scena la rassegna dedicata ai libri e alle storie legate al cibo. E dopo l’incontro con l’autore, ci sarà un aperitivo con ricetta artusiana in abbinamento ad un calice di vino del nostro territorio.

Ad aprire la rassegna domenica 26 giugno sarà Alberto Capatti con il suo  Piccolo atlante dei cibi perduti. Storie di cucina dimenticata, Slow Food, 2022

A dialogare con l’autore sarà il responsabile Biblioteca Comunale Artusi, Antonio Tolo

Il  27 giugno sarò presentato  “L’Ultima ostessa. Vita, passioni e ricette di Anna Dente”, di Paolo Massobrio. Sarà presente Angela Ferracci, figlia di Anna Dente, e con lei dialogherà l’imprenditore Premio Artusi 2011, Oscar Farinetti

Il 28 giugno salirà alla ribalta Graziano Pozzetto che parlerà del suo “Tonino Guerra. Il cibo e l’infanzia. Noi continuiamo a mangiare nei piatti della mamma” (Il ponte vecchio, 2020). Con lui la scrittrice e biografa ufficiale del poeta, Rita Giannini

Mercoledì 29 giugno il libro in vetrina sarà “Monoporzioni lievitate. La pasticceria circolare” di Stefano Laghi, Alessandro Bertuzzi. A conversare con il maestro di pasticceria Alessandro Bertuzzi ci sarà il gastronomo Mattia Fiandaca

Giovedì 30 giugno Monica Alba, autrice di “Artusi e gli editori fiorentini. La scienza in cucina e l’arte della stampa” parlerà del suo libro con Giovanna Frosini, ordinaria di storia della lingua italiana Università per Stranieri di Siena, Giovanna Frosini

Infine, sabato 2 luglio, sarà protagonista il volume “Viaggio con formaggio. Città e territori d’Italia raccontati dagli assaggiatori Onaf”. Ne parleranno Elio Ragazzoni (curatore dell’opera insieme a Fiorenzo Cravetto) e Paolo Rambelli, Assessore alla cultura e turismo del Comune di Forlimpopoli

 

Show Cooking in piazza Pompilio

Tutte le sere, a partire dalle ore 20, piazza Pompilio ospiterà incontri capaci di combinare spettacolo, cultura e gastronomia nella forma degli show cooking. Sul palco, ovvero ai fornelli, si alterneranno ogni sera alcuni tra i maggiori chef italiani, tutti concordi nel riconoscere – al di là delle scelte compiute e delle ricerche gastronomiche condotte – nell’opera di Artusi un punto di riferimento per la storia del gusto italiano.

  

"Esperienze sensoriali sui torrioni" Laboratori/esperienze sensoriali con diversi assaggi.

Tre appuntamenti sui torrioni della Rocca per imparare a sollecitare i sensi e cogliere i segreti di alcune eccellenze. Questo il programma:

 25 giugno ore 19,30  - "Odore di chiuso. Un giallo per raccontare i segreti dell'olfatto".

1 luglio, 19,30  - "Usa il buon senso"

3 luglio, ore 19,30 - "Buono a sapersi"

Iscrizioni entro il giorno precedente all'evento scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via Whatsapp a MICAELA 366 4444131

 

Incontri alla Chiesa dei Servi

Ogni sera, dalle 21,15, incontri di approfondimento alla Chiesa dei Servi.

Il 25 giugno, sarà inaugurato il murales dedicato ad Artusi da Cibo in piazzetta delle staffette partigiane, e a seguire, nella  Chiesa dei Servi, Marco Miccoli intervista Cibo sul suo lavoro artistico

Il 26 giugno sarà presentato il  progetto “Vitis” del fotografo Mirco Villa, in collaborazione con l’ass. cult. “Il lavoro dei contadini”

Il 27 giugno di parlerà “Yogurt: tipologie, caratteristiche ed analisi sensoriale” in un incontro con Michele Grassi, maestro assaggiatore e docente Onaf

Il 28 giugno è in programma la conferenza “Livio Modigliani a Forlimpopoli” a cura della storica dell’arte Paola Salzano.

Il 29 giugno è in programma un incontro con l’archeologa Carlotta Bendi e l’economista esperto di agribusiness Gianluca Bagnara per parlare di “La centuriazione e l’evoluzione del paesaggio agrario in Romagna”

Il 30 giugno sarà presentato “Aemilia, una via lunga 2200 anni”,  progetto di “carta parlante” volta a valorizzare paesaggi, beni culturali e prodotti tipici lungo la via Emilia, a cura del Touring Club Italiano in collaborazione con l’Apt dell’Emilia-Romagna. Interviene  Pier Luigi Bazzocchi, console del Touring per l’Emilia Romagna

Infine, il 2 luglio, si terrà l’intitolazione di Forlimpopoli come Città del Formaggio

Interviene il presidente dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi.

 

MOSTRE

In occasione della Festa la città ospita numerose mostre disseminate lungo le vie del Centro, sia in luoghi deputati (come il Museo Archeologico e la sala mostre nella Rocca), sia in spazi non convenzionali.

 

Casa Artusi – Ufficio turistico - Sala Mostre
Pellegrino Artusi. Una vita da manuale
Quattro installazioni firmate da Peter Bottazzi e Silvia Rigon per raccontare in maniera ironica e spettacolare la figura dell’Artusi, la redazione del suo manuale e l’importanza che questo ha avuto nella storia della cultura gastronomica italiana e non solo

 

MAF – Museo Archeologico di Forlimpopoli “Tobia Aldini”

“Frammenti” di Luca Freschi

Un’antologica che mette in luce la capacità delle ceramiche di Luca Freschi di far dialogare il presente con il passato, ulteriormente esaltate dal confronto con i reperti conservati nel museo archeologico. Un’occasione unica per ammirare l’opera di Freschi in una cornice che ne moltiplica il fascino.

Apertura nelle sere della Festa dalle ore 19 alle 21

 

Casa Artusi – Galleria delle ricette

Ricette di casa, in Casa

Esposizione di ricette di famiglia da parte di appassionati, curiosi e donatori del progetto ‘Raccontare la cucina italiana’ per i 15 anni di Casa Artusi e Mariette.

 

Casa Artusi – primo piano

Auguste Escoffier, un umanista

Mostra dedicata al grande cuoco francese per metterne in luce gli aspetti umani meno conosciuti: la visione globale, la generosità e il suo impegno sociale.

 

Casa Artusi – Biblioteca gastronomica

Vite quotidiane nell’epistolario artusiano

La mostra, a cura di Antonio Tolo e Alberto Capatti, vuole far conoscere lati inediti del rapporto tra Artusi e i suoi lettori a partire dalle circa 2000 lettere indirizzate ad Artusi conservate nella sua Casa forlimpopolese

 

Biblioteca gastronomica in Casa Artusi

Oltre la cucina

Vite quotidiane nell’epistolario artusiano

A cura di Antonio Tolo e Alberto Capatti

Il carteggio di circa 2000 lettere indirizzate a Pellegrino Artusi si presta a essere un itinerario di straordinaria efficacia, sotto questo punto di vista, le lettere si rivelano preziosi documenti utili a comporre il ritratto del modus vivendi di una fetta significativa della società italiana a cavallo tra Otto e Novecento

Il carteggio, tuttavia, non conserva solo le lettere indirizzate allo scrittore Artusi, al “personaggio pubblico”; tante sono per l’uomo Artusi: allo zio di numerosi nipoti che chiedono un consiglio e un sostegno anche economico; all’amico cui chiedere pareri e aiuti; al datore di lavoro per questioni riguardanti la conduzione della casa o delle tenute romagnole; insomma, sono in tanti a rivolgersi all’Artusi privato. L’esposizione ‘Oltre la cucina’ in biblioteca gastronomica vuole far conoscere lati inediti del rapporto tra Artusi e i suoi lettori

 

Sala Refettorio (primo piano Casa Artusi)

FOTO&GRAMMI

del  sapere e del sapere fare di Romagna

Programmazione continua di video sul territorio, sulla eccellenze di Romagna, su Forlimpopoli Città artusiana. In programma gli spot  realizzati da  Casa Artusi e Mariette, in occasione dei 15 anni di attività, a cura di Roberto Feroli e Andrea Zanzucchi,   ‘Raccontare la cucina italiana’ con le realtà, le persone e le aziende che hanno sostenuto il progetto.

·      Il saper fare,  Cia soc coop,  Forlì

·      Artusi e la Romagna, Elfi spa, Forlì

·      Storie del territorio,  Formula Ambiente spa, Linea Sterile spa, Formula Servizi soc. coop Forlì

·      Dalla terra alla tavola, Ca Colonna, Ravenna  & Caseificio Mambelli, Santa Maria Nuova

 

Orari di apertura: tutte le sere ore 18.00-23.00

 

Galleria d’Arte “A casa di Paola” (via A. Costa n. 22)

Non di solo pane
L’arte è cibo per la mente: due estremi apparentemente opposti, ma entrambi volti a nutrire l’essere umano, fatto di corpo e di sostanza sottile, la mente. Il connubio fra arte figurativa e culinaria è raccontato attraverso opere di vari artisti, distanti per stili ma accomunati dall’interesse per la rappresentazione degli alimenti.

 

Negozio di Via A. Costa n. 24

Progetto VITIS

Ideato e curato dal fotografo Mirco Villa, il progetto mira a raccontare il vino attraverso il suo viaggio dalle viti fino alla tavola. In collaborazione con l’ass. cult. “Il lavoro dei contadini”.

 

Corte di Palazzo Ginanni
Amici dell’Arte – Artisti alla Festa

Gli allievi e i docenti partecipanti ai corsi di disegno e pittura organizzati dall’ass. cult. “Amici dell’Arte di Forlimpopoli” allestiscono una collettiva a tema libero

apertura in orario della Festa

 

 

Federica Bianchi

VIAGGIO NEL GUSTO CON IL TRENO DI DANTE (ALIGHIERI) TRA FIRENZE E RAVENNA

 

 

 

Un’esperienza di viaggio unica tra enogastronomia, cultura, arte, all’insegna del turismo slow a bordo di un treno storico sulle tracce del Sommo Poeta.

Un'esperienza di viaggio unica, tra enogastronomia, arte, cultura all’insegna del turismo slow a bordo di un treno storico, che attraversa il cuore dell'Appennino Tosco-Romagnolo alla scoperta delle terre che Dante Alighieri visitò nel suo cammino tra Firenze e Ravenna. Un percorso incantevole che coniuga celebri città d'arte e borghi medievali completamente immersi nella natura. Ma anche un viaggio nel gusto, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche che si possono trovare lungo il passaggio del Treno di Dante (www.iltrenodidante.it), pronto a ripartire in questa estate 2022 i sabati e le domeniche fino al 10 luglio e dal 27 agosto al 30 ottobre (escluso il 10 settembre), con una corsa straordinaria martedì 1° novembre.

136 km (da Firenze a Ravenna) a bordo di un treno detto “Centoporte”, messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane, che viaggia sulla linea ferroviaria Faentina, la prima in Italia ad attraversare gli Appennini, si presenta con tre ambienti: uno aperto per la classe standard (all’epoca terza classe), con i caratteristici interni di legno, la prima e la seconda classe con i divani imbottiti e dettagli Liberty, per complessivi 230 posti a cui si aggiungono il vagone postale e la motrice storica. Oggi di treni con queste caratteristiche ne rimangono solo pochi esemplari in Italia e sono considerati dei veri e propri gioielli nella storia del trasporto passeggeri, venendo concessi al pubblico solo per occasioni speciali come questa.

L’itinerario enogastronomico del Treno di Dante

Il treno parte da Firenze, la città dove Dante è nato nel 1265. La città offre tantissimi luoghi da visitare che raccontano il Poeta, tra cui la Casa di Dante e la vicina Chiesa di Santa Margherita, dove il Poeta incontrò Beatrice, che la tradizione vuole sia sepolta qui. E ancora il profilo del Poeta scolpito sul pavimento della piazzetta della Chiesa, mentre la maschera di Dante è custodita a Palazzo Vecchio. Cosa mangiare: i semplici piatti tipici, dalla bistecca alla “Fiorentina” alta e al sangue, ai primi come la Pappa al pomodoro e la Ribollita. Nei chioschi si ordina il Lampredotto, due fette di pane di toscano abbracciano una trippa cotta a puntino. Cosa bere: oltre al fiorentino Chianti Docg, anche gli altri celebri toscani come il Brunello di Montalcino Docg e il Nobile di Montepulciano Docg.

Si prosegue verso Vaglia, il primo comune del Mugello (Fi), per poi raggiungere la prima fermata di Borgo San Lorenzo (Fi). Cosa mangiare: gli Zuccherini del Mugello, biscottini tondi, bucati nel mezzo, profumati di anice, e il Pane del Mugello, senza 

sale come da antica tradizione artigianale. Cosa bere: per diversificare “la bevuta” precedente, il Chianti Classico Docg, invecchiamento minimo di 24 mesi.

Il treno poi riparte verso Ronta (Fi), Scarperia e San Piero a Sieve (Fi) – due paesi uniti da sempre e dominati dalla famiglia dei Medici – per continuare sulle colline di Vicchio che ha dato i natali a Giotto e Beato Angelico. Oltrepassato Crespino del Lamone (Fi) – borgo noto per la qualità dell’acqua e le fontane – il treno prosegue e sosta a Marradi (Fi), la cittadina appenninica dove nacque il poeta Dino Campana. Cosa mangiare: il Marrone del Mugello IGP, base di tanti squisiti dolci e la Farinata con le Leghe, fatta con cavolo nero, farina di mais e fagioli. Cosa bere: una produzione, coraggiosa e difficile, vista la zona montana, è quella del Pinot Nero e la Malvasia.

Tappa successiva a Brisighella (Ra), patria del nobile Olio Extra Vergine d’Oliva “Brisighella Dop” e del Carciofo Moretto, piccolo e rustico, mai modificato geneticamente e che cresce solo qui: nei versanti più esposti al sole dei calanchi gessosi. 

Da bere: siamo entrati in Romagna è inizia anche il viaggio nei tanti vitigni di questa terra. Partiamo con il bianco Pagadebit Doc. Deve il suo nome perché in passato i mezzadri vignaioli riuscivano a pagare i debiti con questa uva, dalle rese sempre ottime. 

Ottimi anche i Trebbiano di Romagna Doc.

Arriviamo a Faenza (Ra), famosa in tutto il mondo per la ceramica artistica. Da mangiare la pasta tipica della città: i Curzul. Il termine significa laccetti di scarpe, per via della forma. Sono stringhe a sezione quadrata, più spessi e più corti dei tagliolini. Il sugo per i Curzul è quello rosso allo Scalogno di Romagna Igp, meglio ancora se con le carni di Mora Romagnola, una antica razza suina autoctona. Da bere: siamo nel cuore della produzione dei due vini simboli della Romagna, il re Sangiovese Doc e la regina Albana Docg nelle versioni secco, dolce, passito e spumante, ma anche l’autoctono Centesimino (o Savignon Rosso).

Infine Ravenna, la città in cui il Sommo Poeta completò la composizione del ciclo della Commedia e trascorse gli ultimi anni della sua vita fino alla morte nel 1321. Qui si erge la Tomba del poeta vicino alla quale sono stati inaugurati recentemente il Museo e la Casa dedicati al Poeta. Da mangiare: la Piadina romagnola Igp, il più famoso degli street food, preparata espressa nei variopinti chioschi, farcita con Squacquerone di Romagna Dop o salumi e affettati tipici. Senza dimenticare Cappelletti, Strozzapreti, Tagliatelle al ragù e Spoja lorda (è un modo dialettale per descrivere quando il ripieno in una pasta è scarso e perciò s’intende che la sfoglia è appena sporcata), carni di razze autoctone e sano Pesce Azzurro dell’Adriatico. Da bere, gli autoctoni rossi della “bassa” Tundè Igt e Burson Igt.

Nelle giornate di domenica (3 luglio, 10 luglio, 28 agosto, 4 settembre, 11 settembre, 18 settembre, 25 settembre, 2 ottobre, 9 ottobre, 16 ottobre, 23 ottobre, 30 ottobre, 1 novembre) il Treno di Dante parte da Firenze alle ore 8.50 per giungere a Ravenna in mattinata (ore 11.57) dove rimarrà in sosta in stazione sino alla ripartenza, prevista per le ore 17.54. Quattro le fermate intermedie: Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza, tutti luoghi che hanno segnato la vita di Dante.

Nelle giornate di sabato, invece, si può scegliere la nuova formula “crociera”. In questo caso vi sono tre soste tecniche e la sosta prolungata (1 ora e 30) a Brisighella (2 luglio, 27 agosto, 24 settembre, 8 ottobre, 22 ottobre) o Faenza (9 luglio, 3 settembre, 17 settembre, 1 ottobre, 15 ottobre, 29 ottobre). Con la formula “crociera” i viaggiatori possono completare l’acquisto con le opzioni di escursione/degustazioni nelle due città, tra le quali: degustazioni di olio o gelato tradizionale e visita al Borgo Medievale di Brisighella (uno dei più belli d’Italia), la scoperta delle tradizioni ceramiche artistiche e della neoclassica città di Faenza.

Il servizio sul Treno di Dante è, inoltre, personalizzato e di alta qualità: su ogni vettura è presente un’assistente di viaggio che si occupa di accompagnare i viaggiatori nella loro esperienza e narrare la storia dei luoghi toccati durante l’esilio dell’Alighieri, che più ne influenzarono l’esistenza e l’opera.

I biglietti per il Treno di Dante sono in vendita sul sito www.iltrenodidante.it. Prezzi: singola tratta 38,00 €; andata e ritorno 56,00 € (sconti per i bambini e gratuità fino a 4 anni).

Sul sito sono in vendita anche molti pacchetti turistici a completamento del viaggio, tra i tanti: Alla scoperta dei luoghi Danteschi di Ravenna; Dante e i Mosaici Bizantini di Ravenna; Benessere e relax a Faenza; Ceramiche, Mosaici e luoghi Danteschi fra Faenza e Ravenna; In collina in Romagna fra Faenza e Brisighella; Sapori di montagna e luoghi danteschi fra Marradi e Ravenna.

Per informazioni: cell. 337 15.60.535 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il Treno di Dante è un progetto del 2021 voluto per i 700 anni della morte di Alighieri dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato da Apt Servizi Emilia-Romagna con Toscana Promozione Turistica. Organizzazione: Il Treno di Dante s.r.l.

 

 

Pierluigi Papi

 

FESTIVAL DI NOVA EROICA: BUONCONVENTO (SIENA) 24 – 26 GIUGNO 2022

 

Dal 24 al 26 giugno 2022 uno dei borghi più belli d’Italia, ospita il format ciclistico targato “Eroica” e diventa palcoscenico per tre giorni dedicati alle eccellenze del territorio.

A Buonconvento (Siena) torna il “Festival di Nova Eroica”. Nelle cuore del meraviglioso borgo medioevale sport, musica, arte ed enogastronomi 

Dal 24 al 26 giugno 2022 Buonconvento (SI) torna ad ospitare il “Festival di Nova Eroica”, appuntamento che offre la possibilità di scoprire un territorio unico attraverso lo sport, la musica e l’enogastronomia.

Per tre giorni il cuore di uno dei borghi più belli d’Italia si veste a festa per raccontare la qualità della vita. Street food con prodotti tipici, spettacoli, musei aperti, passeggiate nella natura e itinerari in bici: chiunque potrà trovare una buona ragione per visitare il meraviglioso paese toscano. 

Voluto e organizzato dalla Pro Loco di Buonconvento, il festival ospita la sesta edizione di “Nova Eroica”, corsa ciclistica firmata Eroica per biciclette gravel, che ammette anche biciclette da strada e ciclocross (sono vietate le mountain bike e le biciclette a pedalata assistita), che permette di percorrere un tratto dello storico tragitto che si snoda tra le strade bianche di una delle terre più belle del mondo.

 

La festa inizia venerdì 24 giugno con l'apertura del Villaggio di Nova Eroica in piazzale Garibaldi e il Villaggio del Campionato Italiano di Scatto Fisso e del GP Regionale Giovanissimi in Piazza Gramsci.

Alle ore 17.30 nel Teatro Comunale ha luogo la presentazione del Manifesto Italiano delle Cure Palliative Pediatriche con la partecipazione del sindaco di Buonconvento Riccardo Conti, degli assessori regionali Simone Bezzini (Sanità) Leonardo Marras (Economia e Turismo),  di Elena Castelli direttore generale della Fondazione Maruzza e Giancarlo Brocci ideatore dell’Eroica.

Alle ore 19.30 si apre il “Ristorante di Strada” in Piazza Matteotti che, con i suoi stand enogastronomici, propone piatti tipici toscani come pici al sugo, pasta al forno, panzanella, carne chianina e cinta senese alla brace, verdure fritte, dolci fatti in casa, per una serata di buon cibo e musica live.

Sabato 25 giugno è il giorno della Nova Eroica 2022 e si gareggia contro il tempo secondo una formula ormai nota: si pedala in gruppo per lunghi tratti poi la sfida si accende in alcune sezioni lungo le quali il cronometro indicherà la classifica finale. Saranno disponibili tre diversi percorsi: rispettivamente 60 chilometri (“Val d’Arbia), 90 chilometri (“Crete Senesi”) e 130 chilometri (“Terra di Siena”).  La partenza è prevista per le ore 8.00 e si attendono oltre 1500 partecipanti.

Gli appassionati potranno seguire gli arrivi e le premiazioni fino alle ore 18.00 quando sarà disputato il Campionato Italiano Scatto Fisso, con protagonisti i migliori atleti, uomini e donne, nazionali. Alle 19.30 ancora musica e golosità e musica con l’apertura del “Ristorante di Strada”.

 

Domenica 26 giugno alle ore 9.00 torna la Nova Eroica Family e protagonisti saranno mamme, papà e soprattutto ragazzi e bambini in sella ad ogni tipo di bicicletta, anche a pedalata assistita. Una ciclo escursione su strade bianche con due percorsi a disposizione, rispettivamente di 27 e 15 chilometri. 

La competizione agonistica torna alle ore 16.00 con il Gran Premio Regionale Giovanissimi che si concluderà alle ore 19.00. A seguire, tutti a tavola con le specialità del “Ristorante di Strada” e lo spettacolo musicale. 

Nei giorni del Festival sarà possibile visitare anche il Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia, allestito all’interno del palazzo liberty Ricci Soccini e al Museo della Mezzadria Senese, ospitato nei suggestivi spazi seicenteschi di un antico granaio padronale.

Il “Festival di Nova Eroica” è un progetto della Pro Loco di Buonconvento. Le informazioni e il programma completo sono disponibili sul sito www.prolocobuonconvento.com

 

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Per partecipare alla Nova Eroica: informazioni e prenotazioni su www.novaeroica.it

 

 

Sonia Corsi

IL BASILICO GENOVESE DOP VA A SCUOLA

 

L’Istituto alberghiero “Nino Bergese” di Genova ospita la finale del contest #Pestoaparte, iniziativa creata e promossa dal Consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP, che avrà luogo mercoledì 11 maggio, alle 10.30, presso la Sala Auditorium di Villa Sauli Podestà, a Genova Prà, vero e proprio grand Cru del Basilico Genovese. 

 Come interpretano il Basilico Genovese DOP i giovani futuri operatori del food e soprattutto, cosa è capace di ispirare in loro questo prestigioso prodotto unico al mondo, tutelato e riconosciuto dalla DOP? 

Villa Sauli Podestà, gestita dall’Istituto Nino Bergese, sarà per un giorno “teatro del Basilico Genovese DOP” con un grande evento per la finale del Contesto PESTOAPARTE che ha lo scopo di promuovere e condividere le idee più creative ed efficaci proposte dagli studenti nell’ambito del format divulgativo “Tutti pazzi per il Basilico Genovese DOP” che ha coinvolto cinquecento studenti e studentesse di superiori e università del settore food in Liguria e Lombardia. 

I gli allievi impegnati hanno potuto rielaborare i contenuti appresi con creatività, fantasia ed innovazione: una volta compresa la cultura, le tecniche e i valori che costituiscono il Basilico Genovese DOP diventano quindi essi stessi i promotori di nuovi scenari tramite le loro proposte. 

Al Contest PESTOAPARTE gli studenti presentano i nuovi racconti del Basilico Genovese Dop interpretandolo in cucina e tramite visioni artistiche e letterarie nelle tre categorie: 

Tutti pazzi per la cucina, il Basilico Genovese DOP ingrediente speciale di ricette innovative capaci di stupire,

Tutti pazzi per le emozioni, bellezza e suggestione del Basilico Genovese DOP,

Tutti pazzi per la cultura, racconti ed approfondimenti sul valore intellettuale del Basilico Genovese DOP.   

 

 

A questi si aggiungeranno due riconoscimenti speciali: 

Premio originalità 

Premio sostenibilità

Programma condotto da Giulia Cassini

10.30: introduzione e saluti istituzionali

10.45: Novità e traguardi della comunicazione del Basilico Genovese DOP

11.00: Start gara “Tutti pazzi per la cucina” in collegamento dalle cucine con Simone Vesuviano

11.05: Gara “Tutti pazzi per la cultura”

11.30: Premi speciali

11.45: Gara “Tutti pazzi per le emozioni” con Cristina Bolla

12.10: Gara e degustazione “Tutti pazzi per la cucina”

12.30: Premiazione vincitori e saluti finali

 

 

L’evento culturale-gastronomico potrà essere seguito anche dal pubblico a casa e trasmesso in streaming entrando sul sito del Consorzio del Basilico Genovese DOP, cliccando su:  basilicogenovese.it 

 

 

 

LUNEDÌ 9 MAGGIO DALLE ORE 12 ALLE 13 PRESSO VILLA BOMBRINI A CORNIGLIANO A SEGUIRE: LIGHT LUNCH

 

 

 

 

 

Alla conferenza stampa parteciperanno Autorità, esponenti del mondo dell’istruzione, della produzione agroalimentare e della ristorazione e saranno presentati i numerosi eventi organizzati dall’IPSSA Nino Bergese dal 9 al 15 maggio, tra cui gli animati contest, uno dedicato alla valorizzazione dell’olio d’oliva e  l’altro all’arte della caffetteria, in ricordo del docente Alessandro Bonacci; per proseguire con il Forum “DIREZIONE FUTURO, SOSTENIBILITA’ E ISTITUTI ALBERGHIERI", giovedì 12 maggio presso la Sala delle Grida.

 

In conclusione verrà annunciata la Mostra Mercato “Il produttore agricolo custode del territorio genovese”, che si terrà il 14 ed il 15 maggio a Villa Bombrini con trenta espositori.

Tali eventi, sostenuti da USR Liguria, saranno realizzati col contributo di numerosi partner, che offriranno i premi, gli ingredienti per i contest e le attrezzature.

Al termine dell’evento sarà possibile fruire di una visita guidata a Villa Bombrini.

La giornata proseguirà alle ore 14.30 a Villa Sauli Podestà a Prà col Forum sugli “Antichi prodotti del Genovesato”. 

 

Alessandra Nasini

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