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Eventi culturali gastronomici

“VIRGINIA DAY”: L’EVENTO DEDICATO ALLA CONTESSA DI CASTIGLIONE

Dopo l’interruzione dello scorso anno, a poco a poco riprendono i tradizionali appuntamenti dell’estate castiglionese. Ecco quindi una nuova edizione del Virginia Day, la “Festa alla Corte della Contessa di Castiglione che celebra il personaggio storico del paese, ma anche grande figura dal carattere immortale.

Sabato 24 luglio in piazza XX Settembre si svolgerà un’anteprima dell’evento: dalle ore 19 “Aspettando la contessa”: proporrà Aperitivo con Dj set e cocktail con barman acrobatico del consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg.

Domenica 25 luglio si svolgerà una manifestazione consolidata che avrà un nuovo format dai ricchi contenuti, un appuntamento che assumerà anche i caratteri della rievocazione, con animazioni e personaggi in costume. Fin dalle ore 10 sarà possibile visitare la mostra fotografica “La contessa di Castiglione, una sensuale traccia femminile verso l’unità d’Italia”, esposta nella antica chiesa parrocchiale. Intanto la piazza XX Settembre si “vestirà” dell’abito di un altro tempo, quello del diciannovesimo secolo, ospitando un mercatino storico con bancarelle d’antan, di prodotti tipici e attività ludiche, ed anche lo spettacolo degli sbandieratori e musici del Borgo San Lorenzo di Alba, che si esibiranno alle ore 12, alle 14.30 e alle 15.30.

Non mancherà l’offerta enogastronomica: saranno proposti i piatti del “Pranzo con la Contessa”, dalle ore 12 alle ore 14 (menu a 15 euro, info e prenotazione su WhatsApp ai numeri 340.1910930 - 335.7104587), che potranno essere gustati seduti ai tavoli in piazza XX Settembre, naturalmente accompagnati dai vini delle cantine castiglionesi, proposti dalla Bottega del Vino Moscato.

Il gran finale sarà dedicato alla musica: alle ore 21 è in programma il grande concerto “Mozart. Il Requiem”: la Messa di requiem in re minore K626 nella trascrizione per pianoforte a quattro mani di Carl Czerny, con il coro sinfonico Reine Stimme, il soprano Sung Hee Park, il mezzosoprano Alessandra Fratelli, il tenore Andrea Semeraro, il basso Emidio Guidotti e Giannandrea Agnoletto e Luca Brancaleon al pianoforte, diretti da Sonia Franzese. Il concerto, che rientra nel cartellone di “Suoni dalle colline di Langhe e Roero”,  si terrà all’aperto, sul sagrato della chiesa parrocchiale e sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, con prenotazione on line sul sito www.albamusicfestival.com, o telefonando al numero 0173.362408.

 

 

 

 

 

TURISMO, ECCO L'ITINERARIO ENOGASTRONOMICO NEL PISANO PROPOSTO DA ARTEX 

E' presentato da Franco Cardini, pubblicato su Artour Toscana

 

Ci sono le “cèe” (le “ceche”), anguille poco più che neonate celebrate anche nelle poesie in vernacolo nel 1872 da Renato Fucini. E poi lo “stoccafisso” cucinato con patate, cipolle, pomodoro e basilico oppure il “baccalà” ammollato, il “bordatino”, una variante della farinata, la trippa in umido o il “mucco”, che poi sarebbe una bistecca grigliata.

E' un viaggio scandito dai sapori dei piatti tipici della tradizione quello proposto da La Cucina di Pisa, uno degli 8 percorsi enogastronomici proposti da Artour Toscana, progetto di Artex che offrire ai viaggiatori (e ai toscani) spunti per conoscere la regione attraverso percorsi fuori dei circuiti di massa e promuovere un turismo culturale lento, consapevole, sostenibile. A fare da guida in questo tour tra paesaggi, patrimonio artistico e ricette è lo storico Franco Cardini.

“In questa cucina pisana “di terra e di mare”, il pesce prevale. Eppure, a sottolineare il carattere anfibio della tradizione gastronomica pisana, il suo piatto “d’acqua” più caratteristico (acqua di mare, del Tirreno; ma anche di fiume, sia l’Arno sia i vari canali navigabili) consiste in una preparazione in cui – come accade talora nei piatti “alla marinara” o “alla pescatora” – di pesce non c’è traccia, mentre abbondano magari le erbe profumate, i condimenti piccanti, l’aglio. E’ il caso del “bordatino”, una pietanza che prende il nome dalla parola “bordo” in quanto la si preparava sulle navi o sulle barche: in realtà, una variante della farinata dal momento che veniva cucinato a bordo delle imbarcazioni che trasportavano il granturco”, racconta Cardini.

L'itinerario percorre 65 chilometri, da Pisa a Sasso Pisano, passando per Buti, San Giuliano Terme, San Miniato, Lari, Capannoli, con soste golose in aziende e laboratori dove artigiani del gusto producono eccellenze enogastronomiche.

Lungo il tragitto troviamo la torrefazione artigiana di caffè Trinci, l'Azienda agricola Sapori Mediterranei specializzata in apicoltura e produzione di miele (di acacia, di castagno, millefiori e il Miele di Spiaggia, che viene prodotto solo in questo territorio), l'Azienda Agricola Croco e Smilace, che ha “salvato” l'antica coltivazione dello zafferano, il pastificio Famiglia Martelli, dove si produce pasta con metodi tradizionali, l'allevamento di chiocciole Arcenni Tuscany e infine Vapori di birra, primo birrificio al mondo che produce birra artigianale utilizzando come fonte primaria di energia il vapore geotermico.

Sul sito Artour Toscana (http://toscana.artour.it) l'itinerario è illustrato attraverso una presentazione, l'elenco e le schede delle aziende aziende e le attività in cui gustare i prodotti tipici, e una mappa geolocalizzata che indica il tracciato e i luoghi di interesse.

 

Lisa Baracchi

AROMATICA: 10, 11 E 12 A SETTEMBRE A DIANO MARINA

 

Evento di qualità che ha lo scopo di valorizzare i prodotti tipici e promuovere il territorio

 

A causa dell’emergenza sanitaria, l’edizione 2021 di Aromatica, la numero 8 della fortunata manifestazione dedicata ai profumi e ai sapori della Riviera ligure, avrà luogo nelle giornate di venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 settembre, a Diano Marina, nel Golfo dianese (Riviera ligure di ponente), compatibilmente con le disposizioni ministeriali e regionali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Aromatica – un aggettivo che nel Golfo dianese è diventato un sostantivo - è un evento di qualità che ha lo scopo di valorizzare i prodotti tipici e promuovere il territorio. Tornata in auge dopo un lungo periodo, dal 2018 Aromatica si tiene regolarmente ogni anno. Il format prevede di accogliere chef ed esperti di grande prestigio nel centro pedonale di Diano Marina, oltre a stand di produttori (prevalentemente liguri), cooking show, conferenze, presentazioni di libri, truck che propongono street food di qualità. I ristoranti presentano menù a tema, i barman aperitivi e cocktail dedicati, le attività commerciali vetrine specifiche, e tanto altro ancora, comprese le ormai famose cene a quattro mani.

Numerose sono le iniziative collaterali che ogni anno vengono programmate e che coinvolgono tutto il Golfo Dianese: visite guidate alla scoperta dei borghi più caratteristici e dell’entroterra, escursioni, passeggiate, degustazioni nei frantoi e nelle cantine.

“Aromatica – spiega Barbara Feltrin, Assessore al commercio del Comune di Diano Marina - è anche un’occasione per assaggi e acquisti particolari e stuzzicanti, in una cornice ospitale e multicolore, che offre ai visitatori originalità e divertimento. Anche quest’anno come nel 2020 siamo stati costretti a posticiparla, e speriamo veramente che dal 2022 possa ritornare nella sua collocazione temporale originaria, cioè tra aprile e maggio. Grazie ad Aromatica promuoviamo non solo le produzioni agricole di eccellenza, ma anche l’enogastronomia, il commercio, il prodotto turismo in generale”.

 

Organizzazione: Comune di Diano Marina e Gestioni Municipali Spa, con il coinvolgimento degli altri Comuni del Golfo Dianese (Cervo, Diano Arentino, Diano Castello, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi).

 

Patrocinio (in via di concessione): Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Liguria, Provincia di Imperia, Prefettura di Imperia, Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia La Spezia Savona.

 

Patrocinio tecnico (in via di concessione): Associazione Nazionale Città dell'Olio, Istituto Regionale per la Floricoltura, Consorzio per la tutela dell'Olio Extra vergine di oliva D.O.P. Riviera Ligure, Distretto Florovivaistico della Liguria.

 

Segreteria e Coordinamento Organizzativo:

Agenzia Immedia

Via Diano San Pietro, 105 – 18013 Diano Castello

Tel. +39 335 838 6433

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Federico Crespi & Associati

Un "Genovese" Storico

di Virgilio Pronzati

 

Chi legge il titolo, si domanda subito a chi o a cosa si possa riferire. Eroi di guerra, papi e dogi, statisti, letterati e poeti, attori famosi ed assi dello sport? Niente di tutto questo. Storico si riferisce al Basilico Genovese coltivato da alcuni secoli nell’area vocata della delegazione genovese di Prà e dintorni. A conferma della notorietà del Basilico Genovese insignito da anni della prestigiosa DOP, basta domandare ai genovesi (oggi, non solo) da dove proviene il miglior basilico per fare il pesto, il 99% vi risponderà che nasce a Prà. Uno dei rari casi dove il soggetto è profeta in patria.

 Da sin. Roberto Panizza, Linda Nano, Giovanni Bottino e Elisa Traverso 

A ufficializzare e promuovere la nascita del brand Genovese Storico, il Consorzio di Tutela Basilico Genovese DOP presieduto da Mario Anfossi, e diretto da Giovanni Bottino e dalla segretaria e project manager Elisa Traverso. Iniziativa realizzata in streaming lo scorso 4 marzo nella prestigiosa sede della Regione Liguria, con la regia di Linda Nano (manager per MA.DE ed esperta del mondo enogastronomico), che ha visto e coinvolto noti personaggi della tv e della stampa nazionale nel campo dell’enogastronomia. Un mix vincente iniziato col suggestivo racconto del grande Pino Petruzzelli sui basilicoltori genovesi, veri e propri equilibristi delle serre. Dalla sala dei liguri della Regione, quattro interventi sul tema.

 Collegamento con l’Assessore Paola Bordilli 

Giovanni Bottino ha rimarcato l’utilità dell’ulteriore valorizzazione del Basilico Genovese DOP della storica area di produzione genovese, sia per incrementare l'adesione dei piccoli produttori locali alla DOP, che di dare vita ad una filiera corta di eccellenza a tutela dei piccoli produttori e mirata a nuove aree di mercato, in particolare ai professionisti della ristorazione e al settore Ho.Re.Ca.Elisa Traverso ha trattato l’importanza dello sviluppo e realizzazione dei progetti di promozione e comunicazione della filiera agricola su fondi UE e sistemi di qualità delle culture, in particolare del Basilico Genovese DOP, dandone i dati della superficie coltivata e la relativa produzione.

 Il marchio Genovese Storico

Linda Nano ha illustrato al meglio, i molteplici fattori che globalmente danno grande immagine e concretezza alle finalità del progetto, spaziando dalla valorizzazione paesaggistica, tutela e salvaguardia del territorio, alla produzione agroalimentare ed enogastronomica di elevata qualità, sicuro volano per incrementare il turismo e l’economia del Genovesato e non solo. Mentre Roberto Panizza oltre ad essere l’ideatore e presidente del Campionato del mondo di pesto al mortaio, con la sua azienda Rossi 1947 è partner del progetto, essendo la parte produttiva e commerciale dei prodotti derivati dal Basilico Genovese DOP, in primis il Pesto genovese fresco (e a lunga conservazione). Un ruolo importante nella valorizzazione, diffusione e la vendita del prodotto.

 La non facile raccolta a mano del Basilico Genovese DOP 

Dai collegamenti esterni, per le istituzioni, l’intervento dell’Assessore al Commercio e al Centro storico del Comune di Genova Paola Bordilli; mentre per la stampa, Elsa Mazzolini direttore di La Madia Travelfood, ha parlato della storicità del basilico genovese e, per il pesto, citando due maestri come Ferrer Manuelli e Luigi Veronelli. Di seguito altri commenti  di Lorenza Vitali (Witaly), Luigi Cremona (Porzioni Cremona) e Simona Vitali (Cucina & Sala).

 La granita di basilico di Ugo Alciati 

Direttamente dalle rispettive serre, la testimonianza dei basilicoltori Chiara (nipote di Francesco) Ratto, Roberto Casotti e Ruggero Rossi. Infine, per la parte gastronomica, i valenti chef Ugo Alciati (chef del famoso ristorante stellato Guido, oggi nella tenuta di Fontanafredda a Serralunga d’Alba), Peppe Guida (Stella Michelin all’Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense) e il noto pizzaiolo Gino Sorbillo, hanno realizzato col Basilico Genovese DOP, inediti e golosi piatti degustati e commentati dai giornalisti enogastronomi Antonella Amodio, Marco Colognese e Vincenzo Pagano. 

 La pizza Carolina di Gino Sorbillo

Produzione di Basilico Genovese DOP 

Anno      Quintali        Bouquet

2015      42. 908,21     992.753,00

2016      37.226,24      980.986,00 

2017      49.804,59      956.454,00

2018    62.260,79   1.005.493,00

2019    54.943,26   1.022.404,00

 

Consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP 

Telefono: 010 5601152  -  Fax: 010 5302671

- informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- presidente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

La ricetta del Pesto

 

Realizzata e registrata da Virgilio Pronzati e Luigi Barile,  utilizzata nei Corsi per degustatori di pesto promossi dalla Provincia di Genova

 

Dosi e ingredienti per 1 kg: 30% di Basilico Genovese DOP (di Prà  o d’altre località della Liguria); 2-3% di aglio di Vessalico (comune in provincia d’Imperia); 10-12% di pinoli di Pisa prima scelta; 22% di Parmigiano Reggiano Dop minimo di 36 mesi grattugiato; 5% di Pecorino Sardo Dop di 15 mesi grattugiato; 1,5-2% di sale grosso marino; 24-26% di olio extravergine Riviera Ligure Dop (dolce e maturo).

 

Preparazione: togliere le foglie di basilico dalle piantine, lavarle e farle asciugare su carta assorbente o nella centrifuga, facendo attenzione a non schiacciarle. Porre l’aglio già mondato nel mortaio, pestarlo col pestello d’olivo o di frassino fin tanto da ridurlo in poltiglia, unire i pinoli e pestare, amalgamando così i due ingredienti. Unire il basilico e il sale e schiacciare - senza più pestare - a lungo roteando col pestello, mentre con l’altra mano si fa girare il mortaio nel senso opposto, sino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere i formaggi e, sempre, roteando, incorporare l’olio versato a filo. Se il pesto fosse troppo denso, diluirlo con un cucchiaio d’acqua calda della cottura della pasta.

Avvertenze: le foglie, necessariamente asciutte, non devono minimamente essere stropicciate, perché le vescicolette contenenti gli oli essenziali posti sulla pagina superiore della foglia, rompendosi, provocano un’ossidazione del colore e degli aromi, rendendo prima il pesto verde sbiadito-marrone o verde scuro, e poi con note verde-nero, dall’aroma solamente erbaceo. Il pesto fatto nel frullino elettrico, a parte che viene una salsa emulsionata simile ad una crema, scaldandosi per l’alta velocità si ossida in parte anch’esso e fa quintuplicare l’effetto piccante dell’aglio conferito  dall’allicina (solfuro di zolfo). Il mortaio era e deve rimanere un attrezzo di cucina, poiché l’aglio pestato nel mortaio non si scalda; inoltre il sale messo assieme alle foglie di basilico, sotto l’azione roteante del pestello, le sminuzza finemente e, essendo il sale igroscopico, ne rallenta l’ossidazione.

 

I pinoli, considerandoli un’aggiunta fatta verso la fine del 1800, possono essere anche facoltativi, benché aggiungano morbidezza per il contenuto di alcuni acidi grassi, che si trovano anche nell’olio extravergine di oliva. Obbligatorio invece l’aglio, che trova perfetta armonia col basilico genovese. Chi lo toglie (Dio lo punisca) abbia l’onestà di non chiamarlo più pesto, ma semmai salsa al basilico. Infine, perché l’olio deve essere maturo e dolce? Semplice: l’olio oltre a far da solvente per le sostanze aromatiche, conferisce il perfetto amalgama, esaltando l’aroma del basilico e attenuando il piccante dell’aglio.

 

Foto: Studiowiki (3) e Claudia Paracchini (3)

SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI

È un’iniziativa promossa da Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli e Comune di Camogli con il patrocinio Regione Liguria e Camera di Commercio di Genova e  la collaborazione Agenzia In Liguria e Pro Loco Camogli

 

NOVITÀ

 

 

 

Anche KISS ME PLEASE A SAN VALENTINO A CAMOGLI 2021 da sabato 13 febbraio.

I luoghi più romantici al mondo dove baciarsi? A Camogli naturalmente … KISS ME PLEASE dall’alto di San Rocco e Ruta affacciati su panorami da sogno, come dalla terrazza Lido sul lungomare, dal Faro, inserito fra i 16 più belli d’Italia, lungo il molo di Camogli; in Calata Porto con un Kiss Me Please speciale grazie alle scenografie di Giulia Pirchi e Lorenzo Ghisoli con la collaborazione del Falegname Andrea Costa, risalendo sino al Belvedere “Gente di mare” per perdersi nell’infinito dell’orizzonte. Sono sei i Kiss Me Please che intimano lo STOP obbligato per un bacio con selfie #innamoratiacamogli, da postare su Instagram e rendere indelebile il ricordo legato a Camogli. Suggestione e romanticismo per attimi meravigliosi.

 

Iniziativa d’immagine e di promozione turistica, SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI è promossa dall’Associazione Commercianti ed Operatori turistici di Camogli e organizzata fin dal suo inizio da Dimensione Riviera promozioni. Evento che annualmente la Città di Camogli dedica alla festa degli innamorati, coinvolge i vari comparti economici, commerciali e turistici della città, dando vita a molteplici iniziative d’intrattenimento. Notevoli anche gli eventi culturali che attirano l’attenzione di migliaia di visitatori, artisti, poeti, letterati, scrittori, pittori, fotografi, appassionati del bello, dell’amore, innamorati di Camogli. Fra questi, saliti alla ribalta nazionale, i RISTORANTI di SAN VALENTINO A CAMOGLI e il il PIATTO RICORDO ogni anno dalla diversa immagine con un successo tale da aver innescato nel corso del tempo una vera mania da collezionism, la RASSEGNA POESIE d’AMORE che da anni vede arrivare a Camogli, da tutta Italia e dall’estero, centinaia e centinaia di opere, il CONCORSO FOTOGRAFICO I Love Camogli. E ancora i CUORI E NODI D’AMORE sulla rete, tessuta in fibra naturale dai pescatori dove gli innamorati annodano i cuori ROSSI con la loro dedica, il PERCORSO DEGLI INNAMORATI in via della Repubblica, le STRUTTURE RICETTIVE, La MINICROCIERA di San Valentino a Camogli alla volta di Punta Chiappa e San Fruttuoso di Camogli, www.golfoparadiso.it;I invito all’ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO “L'isola che non c'è”  www.abbaziadisanfruttuoso.it.

E quest’anno anche i nuovi KISS ME PLEASE. “Li vediamo già come un successo preannunciato - dice Luciana Sirolla, presidente Associazione Commercianti ed Operatori turistici – e per la nostra bella Camogli un’ulteriore opportunità di promozione grazie agli scatti fotografici postati con #innamoratiacamogli che ne diffonderanno le immagini confermandoci quale Capitale degli Innamorati”.

Rispetto alle passate edizioni sono stati previsti necessari adeguamenti per garantirne la realizzazione seguendo le normative anti COVID e rivisti o cancellati anche alcuni appuntamenti collaterali impossibili da realizzare.

 

Fb San Valentino a Camogli

www.sanvalentinoinnamoratiacamogli.it

 

p. San Valentino a Camogli

Daniela Bernini

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