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Eventi gastronomici
LA V SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO
di Pietro Bellantone
Si è svolta, praticamente in tutto il mondo, dal 23 al 29 novembre 2020 la V Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Lo spunto è stato rappresentato dalla ricorrenza del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana. Quest’anno l’iniziativa ha focalizzato come tematica fondamentale i "Saperi e sapori delle terre italiane, a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi".
La manifestazione, che si è svolta da lunedì 23 novembre 2020 a domenica 29 novembre 2020, è stata sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è stata articolata in una serie di incontri dedicati, anche virtuali, cene, presso la rete diplomatico-consolare, degli Istituti Italiani di Cultura e degli Uffici ICE all’estero (per es.: Iran, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa,Danimarca, Albania, Vietnam, India, Malta e altri Stati). Queste iniziative hanno visto come elemento nodale il valore e il potenziale dell’alimentazione post Covid, con particolare riferimento alla Dieta Mediterranea, intesa come strumento naturale, olistico da attivare per scongiurare la malattia. Hanno preso parte svariati sponsor pubblici e privati, legati al settore enogastronomico, contribuendo notevolmente, in questo modo, a promuoverne l’internazionalizzazione, all’interno di un periodo delicatissimo di emergenza sanitaria.
ALCUNE LOCANDINE DI MANIFESTAZIONI REALIZZATE ALL’ESTERO
BRASILE
FRANCIA
La V Settimana della Cucina Italiana nel Mondo ha avuto anche lo scopo quindi di potenziare la Dieta Mediterranea fuori dall’Italia, quale stile di vita salutare e modello di alimentazione equilibrato, proprio nell’anno che celebra il decimo anniversario dal suo inserimento nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO. Vi è stata una virtuosa collaborazione con le scuole di cucina e quelle alberghiere anche per promuovere una relazione di lungo termine tra studenti di cucina e cuochi italiani e locali, e per fidelizzarli all’uso dei prodotti italiani di qualità.
STATI UNITI
RUSSIA
Rammento che la dieta mediterranea, creata da Ancel Keys, biologo e fisiologo statunitense che visse per oltre quarant’anni a Pioppi, in Campania, nel Cilento. Gli ingredienti principali sono: frutta e verdura, cereali integrali, olio di oliva, vino; ma anche pesce (prevalentemente azzurro), carni bianche, latticini e uova, sperimentando teorie sulla simbiosi tra le abitudini alimentari delle popolazioni locali e lo scarso peso delle patologie cardiovascolari.
GIAPPONE
All’inaugurazione dell’edizione del 2020, lunedì 23 novembre alle ore 17.30, che è stato possibile vedere sul canale youtube del MAECIÂ (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale) hanno partecipato il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECIA, Lorenzo Angeloni, Teresa Bellanova, Ministra per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Manlio Di Stefano, Sottosegretario agli Affari Esteri, Laila Tentoni, Presidente di Casa Artusi, Luca Piretta, nutrizionista e docente presso l’Università Campus Biomedico di Roma, Nicola Cesare Baldrighi, il Presidente di Origin Italia. La rassegna, è progettata e realizzata nel 2016 dal MAECI in collaborazione con il MIPAAF (Ministero Delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali).
Alcune considerazioni su Pellegrino Artusi.
A 130 anni dalla pubblicazione, il suo libro “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene” è ancora un riferimento fondamentale per la nostra cultura gastronomica. Pellegrino Artusi, con maestria, è riuscito a costruire una potente reputazione e rispettabilità alla cucina casalinga italiana e, contestualmente, ad esaltare le risorse alimentari locali, peculiarità che prendono un’importanza più significativa, nel presente contesto emergenziale, che ci ha obbligato a limitare pesantemente appuntamenti conviviali, incoraggiando notevolmente, però, il recupero della cucina casalinga. Il Manuale dell’Artusi è stato ristampato moltissime volte e tradotto in inglese, francese, tedesco, portoghese olandese, spagnolo, russo, polacco e giapponese.
Aneddoto su Pellegrino Artusi (da https://it.wikipedia.org/wiki/Pellegrino_Artusi)
Il caso del minestrone e il colera
Di particolare interesse è una testimonianza dello stesso Artusi riguardo ad una sua disavventura, avvenuta durante la stagione dei bagni a Livorno, nel 1855, quando lo stesso gastronomo entrò a diretto contatto con il colera, la malattia infettiva che in quegli anni mieteva molte vittime in Italia. Giunto a Livorno, Artusi si recò in una trattoria per cenare; dopo avere consumato il minestrone, decise di prendere alloggio presso la palazzina di un certo Domenici in piazza del Voltone. Come Artusi testimonia, passò la notte in preda a forti dolori di stomaco e diede la colpa per questi ultimi al minestrone.
Il giorno dopo, di ritorno a Firenze, gli giunse la notizia che Livorno era stata colpita dal colera e che il Domenici ne era caduto vittima. Fu allora che comprese chiaramente la situazione: non era stato il minestrone, ma erano i primi sintomi della malattia infettiva a procurargli i forti dolori intestinali. L'episodio convinse l'Artusi a scrivere una personale e celebre ricetta del minestrone.
CEMBRA OSPITA LA SETTIMA EDIZIONE DI CANEVE EN FESTA
Sabato 17 ottobre Cembra ospita la settima edizione della cena itinerante alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del territorio
Dopo il successo delle precedenti edizioni, che hanno visto crescere di anno in anno il numero di partecipanti, sabato 17 ottobre torna Caneve En Festa. La manifestazione, organizzata dai Cembrani DOC e inserita all'interno della rassegna "DiVin Ottobre" della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, prevede una cena a tappe presso i più affascinanti avvolti del borgo di Cembra.
Il via, dalle ore 16.00 in poi con partenze scaglionate e posti limitati, prenotata al momento dell’acquisto del ticket su www.visitcembranidoc.it, dal Piazzale del Teatro e Cinema di Cembra dopo una gustosa mela “La Trentina”.
Di "caneva" in "caneva", i partecipanti saranno accolti dai Cembrani D.O.C. sulle piazze antistanti per una degustazione guidata di vino, spumante e grappa accompagnata da prodotti tipici del territorio come Kaiserspeck, formaggi di capra, polenta e tosella, focaccia artigianale, minestrone di verdure della Val di Cembra, panino con porchetta saporito e strauben proposti da Macelleria Paolazzi Luigi, Caprificio Onorato Matteo, Caseificio Sociale Val di Fiemme, Panificio Tarter, Essicchiamo con Gusto, Happy Ranch aiutati dagli Alpini e dalle nonne dei Cembrani DOC. Novità dell’edizione 2020, la presenza dei produttori Valtellina per una degustazione di Valtellina Superiore abbinata ai tipici Pizzoccheri.
Le Caneve En Festa saranno accompagnate dall’acoustic rock degli Unshods, le fisarmoniche dei Cembrani, da world acoustic con Malegria Primos Estilo e in finale ottimo rock italiano con i Niutenti.
Lungo il percorso sarà possibile visitare con guida la Chiesa di San Pietro, vero gioiello d’arte, e una mostra fotografica dedicata alla Val di Cembra in collaborazione con Rete Riserve Val di Cembra Avisio.
Collateralmente alla serata, a partire da venerdì 16 presso il Pala Curling di Cembra, si svolgerà la sesta edizione del torneo internazionale di curling “Caneve En Festa”, che registra già il tutto esaurito con squadre provenienti da tutto l’arco alpino che si daranno battaglia a colpi di stones fino a domenica sera.
La cena itinerante sarà preceduta al mattino ad ore 10:00 presso l’Auditorium del Centro Protezione Civile da un importante momento culturale, ovvero la celebrazione del riconoscimento ministeriale di Paesaggio Rurale Storicod’Italia per i vigneti terrazzati della Val di Cembra.
La manifestazione è organizzata con il sostegno di Apt Pinè Cembra, Comune di Cembra Lisignago, Comunità della Valle di Cembra, BIM dell’Adige e da Trentino Marketing.
Caneve En Festa fa parte del calendario di manifestazioni enologiche denominato #trentinowinefest, organizzate con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito della promozione di tali eventi.
Il biglietto è in prevendita solo fino al 15 ottobre al prezzo di € 35.00 su www.visitcembranidoc.it
Calice e sacchetta con cauzione da versare in loco € 5.00
L'evento è organizzato in ottemperanza dei protocolli per il contenimento COVID-19 vigenti.
Ai partecipanti ricordiamo l'obbligo di indossare la mascherina durante gli spostamenti, mantenere 1 metro di distanza e igienizzare le mani.
Con l’acquisto del ticket, l'acquirente dichiara sotto la propria responsabilità che si presenterà all’evento solo nel caso in cui non sarà sottoposto alla misura della quarantena, ovvero di non aver avuto diagnosi accertata di infezione da Covid-19, nonché di non aver avuto sintomi riferibili all’infezione da Covid-19 tra i quali, temperatura corporea > 37,5 °C, tosse, astenia, dispnea, mialgie, diarrea, anosmia, ageusia nelle settimane precedenti e di non aver avuto contatti a rischio con persone che sono state affette da coronavirus (familiari, ecc..).
Mara Lona
A KLAGENFURT (CARINZIA) DAL 17 AL 27 SETTEMBRE 2020 LE GIORNATE DELLA CUCINA ALPE-ADRIA
A Klagenfurt (Carinzia) dal 17 al 27 settembre 2020 le Giornate della Cucina Alpe-Adria: chef di alto livello, piatti squisiti e prodotti della regione Alpe-Adria
15 chef ospiti, 25 ristoranti, più di 30 piccoli e selezionati eventi culinari e oltre 45 produttori: Sono questi gli ingredienti della terza edizione delle "Giornate della Cucina Alpe-Adria", che si terrà dal 17 al 27 settembre a Klagenfurt, città capoluogo della regione Carinzia nell’Austria meridionale. Nelle difficili condizioni causate dall’emergenza coronavirus, l'ufficio turistico di Klagenfurt invia un segnale di amicizia e solidarietà alle vicine Italia e Slovenia proponendosi come luogo d'incontro per scambi culinari, culturali ed economici.
Klagenfurt si trova per la sua posizione geografica al vertice della regione Alpe-Adria. Si è posta l’obiettivo di diventare nel prossimo futuro “città del gusto e dei sapori” di riferimento nella regione, puntando a uno scambio al di là delle frontiere, affinché le cucine e gli chef di Carinzia, Slovenia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, insieme ai loro fornitori e produttori di alimenti di alta qualità, si incontrino e si ispirino reciprocamente.
Nell’ambito delle Giornate della Cucina Alpe-Adria, oltre 30 piccoli e ricercati eventi culinari si susseguiranno come un delizioso filo di perle. Per la prima volta, la cultura e la passione per l’enogastronomia si incontreranno in stuzzicanti connubi. Ad esempio, presso il jazz-club Kammerlichtspiele, si terrà una serata triestina nella quale si discuterà del connubio culinario-culturale-letterario della città accompagnati da gustosi assaggi. Al centro culturale Kulturzentrum Maria Saal musicisti e chef emergenti si confronteranno in un’appassionante serata. Esibizioni della scena indipendente saranno seguite dalla degustazione di una deliziosa zuppa di pesce. E ancora, al Landhaushof, il cortile dello storico Palazzo della Regione, l’autore Lojze Wieser celebrerà l'amicizia culinaria tra Carinzia e Slovenia sia letterariamente sia a tavola.
I locali del centro rivisiteranno le ricette tipiche della regione, proponendo originali creazioni che rispecchiano le radici della tradizione culinaria regionali. Verranno proposti non solo piatti e menù speciali, ma appuntamenti tematici come degustazioni di vini, corsi di cucina, tavole rotonde e menù degustazione con focus che spaziano dai tortellini all’olio d'oliva, dal gin al rum.
Sempre dal 17 al 27 settembre, chef di altissimo livello saranno ospitati dai ristoranti locali e spiegheranno la loro idea di cucina dell’Alpe-Adria attraverso le proprie composizioni. Al tempo stesso incontreranno i migliori esponenti della gastronomia di Klagenfurt. I piatti renderanno percepibile al palato l'essenza di questa straordinaria regione europea.
Ospiti di quest’anno saranno gli chef sloveni Tomaž Kavčič (Pri Lojzetu, Vipava) Gregor e David Vračko (Hisa Denk e MAK, Maribor), Jure Tomič (Debeluh, Bresiče), gli italiani Ilija Pejič (Ristorante Ilija, Tarvisio), Andrea Irsara (Ristorante Stüa dla Lâ, Badia) e Marco Da Rin Bettina (Baita Mondschein, Sappada), Alessandro Gavagna (La Subida, Cormons), Nadia Pasquali (Alla Borsa, Valeggio sul Mincio), gli austriaci Tom Mascher (Pfleger, Anras), Lucas Gröfler (Dolomite Golf, Lavant), Peter Troißinger (Malerwinkel, Riegersburg) e naturalmente i cuochi di Klagenfurt come Leo Suppan (Leiten, Karnburg), Stephan Vadnjal (Dolce Vita), Jürgen Kruptschack (Schweizerhaus) e molti altri.
Finale culminante delle Giornate sarà il Percorso del Gusto dell’Alpe-Adria nel centro storico di Klagenfurt: dal 25 al 27 settembre, tra portici rinascimentali, cortili e splendide piazze, si gusteranno le prelibatezze regionali. Più di 45 espositori presenteranno i loro prodotti, fra i quali oli d'oliva, zafferano, formaggio, erbe selvatiche, vini, carne biologica, dolci e caffè. Hotspot culinari come le città di Sappada, Goriška Brda, Riegersburg, Gorenja Vas e della Carinzia centrale saranno ospiti e mostreranno la loro varietà.
Ulteriori informazioni e programma dettagliato sul sito: https://www.visitklagenfurt.at/it/giornate-della-cucina-alpe-adria.html
Brigitte Resch
IDENTITA’ GOLOSE 2020
OLTRE 100 PRESENTAZIONI E COOKING SHOW, OLTRE 130 RELATORI DALL’ITALIA E DAL MONDO
Il tema dell’edizione 2020 del congresso di Cucina, Pasticceria e Servizio di Sala è Il senso di responsabilità. Attesi a IDENTITA’ GOLOSE (dal 7 al 9 marzo, a Milano) oltre 130 fra chef, pasticceri, pizzaioli, gelatieri e maestri di sala, protagonisti con la loro cucina, con le loro esperienze ma soprattutto con le loro scelte.
"Tutti dobbiamo avere ben presente il valore più importante, che viene prima di qualsiasi legge, norma o regolamento: Il senso di responsabilità. Tali i problemi che investono la Terra e chi l’abita, da non potersi più rinchiudere nel proprio microcosmo, un ristorante o una redazione, una cantina o una pasticceria, subendo passivamente quanto accade tutt’attorno.
Abbiamo una coscienza, usiamola per fare subito ciò che possiamo e dobbiamo prima ancora che leggi o regolamenti ce ne impongano l’obbligo”.
Paolo Marchi | Creatore e curatore di Identità Golose
Elisa Zanotti
Il programma
Sabato 7 marzo 2020
Sala Auditorium – Il senso di responsabilità
10.30 Federico Quaranta, Terra – Riscoprire le nostre origini per costruire un futuro migliore
10.50 Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto – Siracusa), la responsabilità verso il proprio territorio
11.30 in fase di definizione
12.10 Joxe Mari Aizega (Basque Culinary Center) e Giovanni Cuocci (La Lanterna di Diogene, Solara di
Bomporto - Modena; finalista Basque Culinary World Prize 2019), premiare le eccellenze ovunque nel mondo
12.40 Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore, Senigallia – Ancona), Pino Cuttaia (La Madia, Licata – Agrigento) e Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticciolo, Fiumicino – Roma), guai non rispettare il mare
13.30 PAUSA
14.30 Lara Gilmore (Casa Maria Luigia, Franceschetta 58 e Osteria Francescana, Modena), la forza vincente del team 15.00 Manu Buffara (Manu Restaurante, Curitiba – Brasile), Paranà, il valore della sua biodiversità in cucina
15.40 Enrico Bartolini (Enrico Bartolini al Mudec, Milano), vivere e condividere
16.10 in fase di definizione
16.50 Niko Romito (Reale Casadonna, Castel di Sangro – L’Aquila), l’importanza di formare nuovi cuochi contemporanei
Sala Blu 1: Identità di Gelato (in collaborazione con Motor Power)
11.30 Paolo Brunelli (Gelateria-cioccolateria Brunelli, Senigallia – Ancona)
12.15 Iginio Ventura (Gelateria Pina Gel, Peschici – Foggia)
13.00 Juri Chiotti, Matteo Garnero e Enrico Ponza (Gelateria Fioca, Melle – Cuneo)
13.45 Alessandro Della Tommasina e Alessio Galli (Enoteca Pinchiorri, Firenze), il gelato apre e chiude 14.30 PAUSA
15.30 Simona Carmagnola (Pavè, Milano)
16.15 Marco Radicioni (Otaleg, Roma)
17.00 Chiara, Andrea e Stefano Soban (Gelaterie Soban, Alessandria e Trieste)
17.45 Marco Pedron (Cracco, Milano)
Sala Blu 2: Identità Eccellenti
11.30 Paolo Lopriore (Il Portico, Appiano Gentile – Como)
12.15 in fase di definizione
13.00 Maicol Izzo (Piazzetta Milù, Castellammare di Stabbia – Napoli)
13.45 Daniele Usai (Il Tino, Fiumicino – Roma)
14.30 PAUSA
15.30 Il futuro della trattoria: Marco Bolasco (direttore enogastronomia Giunti), Eugenio Signoroni (curatore Osterie d'Italia e Birre d’Italia), Juri Chiotti (Reis, Frassino – Cuneo) e Diego Rossi (Trippa, Milano)
16.15 Philippe Léveillé (Miramonti L’Altro, Concesio - Brescia)
17.00 Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma) e Marco Sacco (Piccolo Lago, Verbania)
17.45 in fase di definizione
Identità di Champagne – Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot)
12.00 Karime Lopez (Gucci Osteria da Massimo Bottura, Firenze) 15.00 Chiara Pavan (Venissa, Mazzorbo – Venezia)
Domenica 8 marzo 2020
Sala Auditorium – Il senso di responsabilità
10.30 Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio – Gorizia) 11.15 Pía León (Kjolle, Barranco – Perù)
12.00 Omaggio ai 50 anni del San Domenico di Imola
12.15 Diego Rossi (Trippa, Milano)
12.45 Massimiliano Alajmo (Le Calandre, Rubano – Padova)
e Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto – Siracusa), Perigolosi
13.30 PAUSA
14.30 Davide Oldani (D’O, Cornaredo – Milano), Ernst Knam (Pasticceria Ernst Knam, Milano)
15.15 Anthony Genovese (Il Pagliaccio, Roma) con Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi (Retrobottega, Roma), Antonio Ziantoni (Zia, Roma), Piero Drago e Jacopo Ricci (Jacopa, Roma), Francesco Sodano (Il Faro di Capo d’Orso, Maiori - Salerno), Tommaso Tonioni (Enoteca al Parlamento, Roma)
16.00 David Zilber e Riccardo Canella (Noma, Copenhagen)
16.45 Renato Bosco (Renato Bosco, San Martino Buon Albergo – Verona), Simone Padoan (I Tigli, San Bonifacio – Verona) Franco Pepe (Pepe in Grani, Caiazzo – Caserta) e Pier Daniele Seu (Seu Pizza Illuminati, Roma)
Sala Blu 1: Identità di Pasta (in collaborazione con Pastificio Felicetti)
11.30 Matias Perdomo (Contraste, Milano)
12.15 Martina Caruso (Signum, Salina – Messina)
13.00 Davide Guidara (Sum, Catania)
13.45 Carlo Cracco (Cracco, Milano)
14.30 PAUSA
15.30 Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticcolo, Fiumicino – Roma) 16.15 Valeria Piccini (Da Caino, Montemerano – Grosseto)
17.00 Andrea Berton (Berton, Milano)
17.45 Cristiano Tomei (L’Imbuto, Lucca)
Sala Blu 2: Pasticceria italiana contemporanea (in collaborazione con Petra® Molino Quaglia e Valrhona)
11.15 Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto - Siracusa)
11.30 Nicola Olivieri (Olivieri 1882, Arzignano – Vicenza)
12.15 Gianni Zaghetto (Pasticceria Racca, Padova)
13.00 Luca Zucchini (AtelieReale, Cervere – Cuneo)
13.45 Fabio Longhin (Pasticceria Chiara, Olgiate Olona - Varese) 14.30 PAUSA
15.30 Anna Sartori (Pasticceria Sartori, Erba - Como) 16.15 Diletta Zenna (Lazzaro 1915, Pontelongo – Padova) 17.00 Nicola Di Lena (Seta del Mandarin Oriental, Milano) 17.45 Fabrizio Fiorani (Consulente di pasticceria)
Sala Gialla 1: Identità di Sala (in collaborazione con Cantine Ferrari)
11.00 Diego Masciaga (consulente per il servizio di sala e motivatore)
11.50 Gli imprevisti, come gestirli: Ezio Indiani (Principe di Savoia, Milano), Alessandro Troccoli (Cracco, Milano), Alessandro Scorsone (Palazzo Chigi, Roma)
12.40 L’ospitalità in pizzeria: Renato Bosco (Saporè Milano), Franco Pepe (Pepe in Grani, Caiazzo – Caserta), Francesco e Salvatore Salvo (Salvo Napoli, Napoli)
13.30 PAUSA
14.30 Hôtellerie al femminile: Claudia Schwarze (Aman Resorts), Sara Rosso (Planhotel Hospitality Group)
15.20 Ristorazione e hôtellerie in viaggio: Umberto Montano (Mercato Centrale), Luca D’Alba (Autogrill), Roberto Bonomini (Costa Crociere)
16.10 La formazione e l’inserimento dei giovani allievi: Andrea Grignaffini (Alma), Giuseppe Melara (In Cibum – Alta Formazione Gastronomica)
17.00 Italia-India, Intrecci di Sala: Dominga Cotarella (Intrecci – Alta Formazione di Sala) e Sunny Menon (Intrecci Academy, Bangalore - India)
17.20 Giuseppe Palmieri (Osteria Francescana, Modena)
Identità di Champagne – Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot)
12.00 Cinzia De Lauri, Sara Nicolosi, Giulia Scialanga (Altatto, Milano) 15.00 Iside De Cesare (La Parolina, Acquapendente – Viterbo)
Lunedì 9 marzo 2020
Sala Auditorium – Il senso di responsabilità
10.30 Riccardo Camanini (Lido 84, Gardone Riviera – Brescia)
11.15 Kyle and Katina Connaughton (Single Thread Farm, Healdsburg, USA)
12.00 Massimo Bottura (Osteria Francescana – Modena)
12.45 Cantine Ferrari: L’arte dell’ospitalità con Massimo Bottura, Norbert Niederkofler, Matteo Lunelli, Paolo Marchi
13.30 PAUSA
Dossier Dessert (in collaborazione con Valrhona)
14.30 Frédéric Bau (Direttore Creativo Valrhona)
15.15 François Daubinet (Fauchon, Parigi)
16.00 Salvatore De Riso (Sal De Riso, Minori – Salerno)
16.45 Alessandro Borghese (Alessandro Borghese – Il lusso della semplicità, Milano)
17.30 Evento di chiusura con Il Tortellante
Sala Blu 1: Identità Naturali
10.30 Gino Fabbri (Gino Fabbri Pasticciere, Bologna) 11.20 Daniela Cicioni (cuoca vegana)
12.00 PAUSA
13.00 Pietro Leemann (Joia, Milano)
13.45 Federica Scolta (Paradiso Pure Living, Castelrotto – Bolzano) 14.30 Fabrizio Marino (Maggese, San Miniato – Pisa)
15.15 in fase di definizione
16.00 in fase di definizione
16.45 in fase di definizione
Sala Blu 2: Identità di Pane e Pizza (in collaborazione con Petra® Molino Quaglia)
10.30 in fase di definizione
11.15 Cristian Marasco (La Grotta Azzurra, Garlate e Merate (Lecco) - Bonate Sopra (Bergamo))
12.00 PAUSA
13.00 Donne di Pizza Donne di Cuore con Petra Antolini, Giovanna Baratella, Francesca Romana Barberini, Paola Cappuccio, Enrica Causa, Eleonora Massaretti, Marina Orlandi, Claudia Tosello
13.45 Luca Pezzetta (L’Osteria di Birra del Borgo, Roma)
14.30 Friedrich Schmuck (Piano B Casual Food, Siracusa)
15.15 in fase di definizione
16.00 Maico Campilongo e Kristjan D’Angelo (Terún, Palo Alto - USA)
16.45 Francesco Martucci (I Masanielli, Caserta)
Identità di Champagne – Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot)
11.00 Valentina Rizzo (Farmacia dei Sani, Ruffano – Lecce)
BASILICO DAY AL MOG
di Claudia Paracchini
e Virgilio Pronzati
La Liguria ha due sole DOP ma con tante altre eccellenze agroalimentari di cui alcune meriterebbero l’ottenimento della stessa denominazione. La prima per ordine di acquisizione è l’Olio Extravergine di Oliva Riviera Ligure, la seconda è Basilico Genovese.
Il video The Basil Journey, realizzato dal comico genovese Andrea Di Marco
Due prodotti dello stesso territorio che, in gran parte e uniti ad altri cinque, danno origine al Pesto Genovese. Ossia la salsa più rinomata ed apprezzata nel mondo occidentale. Un’icona che al pari della Lanterna è oggi sinonimo di Genova. Ma c’è di più.
Il comico genovese Andrea Di Marco
Attraverso la notorietà e diffusione di questa salsa genovese, viene valorizzata l’intera regione. Lo stesso per il Basilico Genovese. Per i zeneixi il basilico migliore è solo di Pra (benché ci siano altre aree vocate). Non a caso tra le più cliccate località nazionali, c’è la delegazione praese.
Lo chef stellato Ivano Ricchebono
Un breve prologo per raccontare quanto è successo lo scorso lunedì 13 nella sala polivalente del MOG. Il Consorzio del Basilico Genovese DOP sempre attento a valorizzare al meglio il popolare baxiecò, ha promosso Basilico Day.
Basilico in my mind: il piatto vincitore realizzato da Matteo Rebora e Simone Vesuviano della Trattoria dell’Acciughetta di Genova
Valida iniziativa con protagonista il Basilico Genovese DOP. Nell’occasione c’è stata la presentazione ufficiale del video The Basil Journey, realizzato dal comico genovese Andrea Di Marco.
L’Oro di una Terra, realizzato da Emanuele Bertocchi
Un divertente videoclip di alcuni minuti ambientato a Londra, dove l’umorismo dei genovesi e liguri fa breccia nell’aplomb di due londinesi, evocandone l’aroma del basilico e le più belle immagini della nostra regione.
Dolce Bocconcino: degli allievi del 2° anno dell’Accademia del Turismo di Lavagna
Di seguito, il Contest di Ricette Pesto a Parte. Un concorso gastronomico aperto sia a professionisti che dilettanti, dove una volta tanto, l’uso del Basilico Genovese DOP non è per il pesto, ma per comporre piatti innovativi.
Basil Dressing for Salad degli allievi del 2° anno dell’Accademia del Turismo di Cuneo
Dei quattro piatti finalisti, una giuria presieduta dallo chef stellato Ivano Ricchebono, e composta dal presidente e segretario del Consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP Mario Anfossi e Giovanni Bottino, la chef Sabrina Pinto del Ristorante Capo S. Chiara di Boccadasse, Andrea Di Marco, lo chef
La giuria al lavoro
Francesco Giacomini e Roberto Panizza ambasciatore del Pesto Genovese nel mondo, ha proclamato vincitore il piatto Basilico in my mind (gelato allo yogurt e Basilico con pan di Spagna all'olio extravergine d'oliva, namelaka al lime e mela verde) realizzato da Matteo Rebora e Simone Vesuviano della Trattoria dell’Acciughetta di Genova.
Piera e Luisa: moglie e figlia di Francesco Lilli Ratto
Gli altri piatti concorrenti giunti in finale: Basilico, l’Oro di una Terra (Pomodoro cuore di bue della Piana di Albenga, burratina della Val d'Aveto, Basilico Genovese DOP e Olio extravergine d'oliva della Riviera Ligure, abbinato con il Vermentino Baia del Sole dei Colli di Luni) realizzato dal toscano Emanuele Bertocchi.
In primo piano Maria Grazia Ferrarazzo Maineri e Claudia Paracchini
Basil Dressing for Salad (Basilico, senape e ricotta vaccina del Piemonte) realizzato dagli allievi di una classe del secondo anno dell’ ITS Agroalimentare per il Piemonte di Cuneo.
Giorgia Losi con Simone Vesuviano, Matteo Rebora e Mario Anfossi
Dolce Bocconcino (Prescinsêua con caviale di Basilico Genovese DOP e crumble con petali di rosa essiccati) realizzato dagli allievi di una classe del secondo anno dell’Accademia del Turismo di Lavagna.
Un mazzetto di Basilico Genovese DOP
Tra i numerosi intervenuti, la moglie e la figlia del noto basilicoltore Francesco Ratto, giornalisti, ristoratori e sommelier.
Foto di Claudia Paracchini