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Fiere agroalimentari
TERRA E MUSICA 2022: FESTA DEL 1° MAGGIO CONTADINO A ROMA
Terra e Musica 2022: Festa del 1° Maggio Contadino a Roma |
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Terra e Musica 2022: Torna la Festa del 1° Maggio Contadino a Roma, la giornata di solidarietà per il lavoro dei contadini, dalle ore 9 alle 18, sui grandi prati dell’Ippodromo Capannelle, riaperti per questa grande occasione a tutta la città. Live Music, Street Food, oltre 80 aziende agricole (kmO) del territorio, Artigianato creativo e del benessere, Bagno di Gong, Pic Nic sull’erba e Birre Artigianali! |
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Domenica 1° Maggio 2022 a Parco Romano Biodistretto di Ariccia (piazzale dei Daini, 1) una bellissima giornata di festa al mercato contadino, tra le querce secolari, immersi nella natura, con le gustose proposte street food degli agrichef da assaporare all’aperto. Un grande Beer Garden con le birre artigianali selezionate da Fustock Birreria, nel più grande spazio comunitario immerso nel verde, nel cuore dei Castelli Romani ad Ariccia. Celebriamo il Cibo Sano e il lavoro della Terra! |
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Spices&Herbs Global Expo
A Macfrut 2022 la grande novità del primo salone in Europa dedicato a spezie, erbe officinali e aromatiche. Nella tre giorni workshop tecnici, percorsi sensoriali, degustativi e show cooking. Consumo Spezie +13,4% (2019/2021). In Italia 20 milioni di famiglie utilizzano questi prodotti.
Peperoncino, pepe, camomilla, origano, curcuma… la lista è lunga. Quante volte utilizziamo questi prodotti nella vita di tutti i giorni. Tante, per non dire tantissime. E visto che mancava un momento di congiunzione del settore, ecco il primo salone in Europa dedicato al mondo delle spezie, erbe officinali ed aromatiche: Spices & Herbs Global Expo. È la grande novità di Macfrut 2022 (4-6 maggio al Rimini Expo Center), tanto da occupare un intero padiglione con oltre una cinquantina di espositori in rappresentanza dell’intera filiera: dal prodotto in campo a quello essiccato e trasformato. Organizzato in collaborazione con Cannamela, Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) e il partner tecnico la rivista Erboristeria Domani, a rendere unica l’area è un ricco programma di eventi, che propone workshop tecnici con esperti del settore, area sensoriale, aperitivi aromatici e show cooking: al centro di tutto la grande varietà e versatilità di questi di prodotti.
Protagonista è un settore che in Italia evidenzia trend di crescita in doppia cifra anche nel periodo post pandemico, tanto da registrare +13,4% nel periodo 2019/2021, e portare la categoria spezie ed erbe aromatiche tra le prime 40 del Food confezionato nella Grande distribuzione italiana (fonte Nielsen). Le famiglie che utilizzano questa tipologia di prodotti sono cresciute, diventando quasi 20 milioni, con una frequenza di acquisto anch’essa crescente (Fonte Gfk). In Italia il mercato delle spezie vale 100 milioni di euro nella grande distribuzione (Fonte Cannamela), mentre il valore della produzione di erbe officinali e aromatiche è stimato intorno ai 235 milioni di euro (Fonte Fippo, riferito alla sola materia prima di trasformazione). Curiosità le prime tre spezie più consumate sono pepe, peperoncino e noce moscata.
I seminari. Tra le iniziative ospitate nell’area meeting, diversi sono gli appuntamenti nell’ambito del decimo Forum organizzato da Fippo che mette a confronto esperti nazionali e internazionali del mondo scientifico e delle imprese sulle piante officinali. Gli appuntamenti si aprono mercoledì 4 maggio alle 10.30 con il seminario “Sguardo al mondo delle piante officinali”, dedicato alla sfida della produzione nell’era del cambiamento climatico e della crisi energetica, nel pomeriggio dalle 15 ci sarà il seminario “Ricerca e sperimentazione nel settore delle piante officinali”, a seguire un focus sulle erbe officinali nei Balcani.
Ricco di eventi anche la seconda giornata che si apre alle 10.30 con un incontro su “Il mondo degli oli essenziali”, alle 14.30 il seminario tecnico promosso da Cannamela dal titolo “Le Regionali Bio Cannamela: tracciabilità di filiera, dal campo alla tavola”. Nella giornata di venerdì 6 maggio alle 10.30 va in scena la tavola rotonda promossa da Fippo, alle 12.00 la tavola rotonda su “Il mercato delle droghe erboristiche”, mentre il pomeriggio alle 15 ci sarà l’assemblea dei soci Fippo.
Percorsi sensoriali. Ma non solo incontri in fiera dal momento sarà presente un’area sensoriale nella quale i visitatori saranno guidati a riconoscere, testare e “annusare” erbe ed essenze con prove pratiche e piccoli esperimenti nel corso delle tre giornate della fiera. La rivista Erboristeria Domani curerà la presentazione di una collezione di droghe selezionate dai laboratori Biokyma ed oli essenziali distillati nel Giardino delle Erbe di Casola Valsenio. Il tutto in collaborazione con DAFNAE (Dipartimento di agronomia, Risorse naturali e ambientali) dell’Università di Padova.
Aperitivi aromatici. E se l’olfatto sarà stimolato nell’area sensoriale, quello del palato sarà al centro degli aperitivi aromatici altra grande novità fieristica. A realizzare speciali mixology sono due giovani barman Emanuele Fontana e Alex Toti insieme alla storica erboristeria liquoreria Sarandrea di Collepardo. Due i percorsi gustativi proposti, illustrati da Marco Sarandrea per le due serate: Italian biodiversity sarà il tema di mercoledì 4, attraverso i profumi e i sapori delle essenze della flora selvatica italiana; Italian heritage, il giorno 5, per scoprire ricette originali create con ingredienti tipici di territori e regioni del nostro paese.
Show cooking. E sempre a proposito di palato, un’altra grande novità è rappresentata da uno show cooking in programma mercoledì 4 aprile alle ore 13 organizzato da Cannamela insieme alla blogger Bettina in Cucina che interpreterà alcune ricette “zero waste” con ingredienti sostenibili e varie tipologie di erbe e spezie: polpette di piselli e ricotta con salvia e timo, accompagnato da maionese al limone, prezzemolo e peperoncino; mini pancake speziati allo zenzero e curcuma con sciroppo di frutta fresca e yogurt alla cannella.
Filippo Fabbri
ACQUALAGNA: IL 13 E 14 NOVEMBRE IL GRAND TOUR DELLE MARCHE CELEBRA SUA MAESTÀ IL TARTUFO
Ad Acqualagna ultimo week end di Fiera
Il foliage s’impossessa progressivamente delle Alte Marche ed ammanta boschi, declivi e canyon che invitano ad un fine settimana di sapori e di colori.
Il 13 e 14 novembre ad Acqualagna (PU) va in scena l’ultimo atto della 56a edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna, con tante proposte di assaggio del prezioso tubero ed anche dei tantissimi doni che queste alte terre marchigiane offrono ai buongustai ed agli slow trotter.
Accanto alla tradizionale mostra mercato, eventi, performance culturali ed enogastronomiche, volti noti e chef di grido a rendere ancora più stimolante un’esperienza che offre anche laboratori didattici e creativi per adulti e bambini.
“Acqualagna, città del tartufo tutto l’anno, detiene il primato italiano nella vendita del tartufo. Infatti, qui si concentra una parte importante della produzione nazionale, destinata ai diversi luoghi del mondo”, ricorda il Sindaco, Luca Lisi, che aggiunge: “Questa edizione della Fiera si contraddistingue per una formula innovativa che è stata molto apprezzata, in quanto ha consentito agli ospiti di fruire di superfici più ampie, evitando assembramenti e consentendo ad operatori ed acquirenti di approfondire relazioni e contrattazioni in tutta tranquillità!”.
La Fiera Nazionale del Tartufo di Acqualagna è tappa storica del Grand Tour delle Marche, sviluppato da Tipicità ed ANCI Marche che, grazie alla partnership progettuale con Banca Mediolanum, è stato inserito su AWorld, l’app selezionata dalle Nazioni Unite a supporto della campagna contro il cambiamento climatico ActNow.
Proprio il 14 novembre, in concomitanza con la chiusura della Fiera di Acqualagna, si conclude anche la “challenge” lanciata su AWorld dal Grand Tour delle Marche a tutta la comunità.
Stimolare comportamenti quotidiani che minimizzino l’impronta ambientale e sensibilizzino sugli aspetti sociali, utilizzando la bussola degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ONU: questa la mission dell’app che ha portato la community di Tipicità a compiere ben più di 55.000 azioni virtuose per un quotidiano risparmio di C02 con piccoli, ma concreti, atti".
Angelo Serri
FIERA NAZIONALE BOLOGNA IN VINO
dal 26 al 28 novembre 2021
presso FICO Eataly World
Quando parliamo di cultura del vino parliamo di piacere e conoscenza, e la prima edizione della Fiera Nazionale BOLOGNA IN VINO ha come missione dedicare tre giorni - 26, 27 e 28 novembre – all’incontro con uno spaccato della produzione italiana, caratterizzata da un’estrema varietà, e dal legame con la tradizione e capacità di innovazione.
Due sono i fautori di questo appuntamento con il vivace panorama enologico italiano. Parliamo di Arte del Vino e di FICO Eataly World, il parco tematico del cibo italiano, che dell’evento sarà anche location ideale. Due realtà legate dalla volontà di offrire l’esperienza diretta dell’eccellenza del gusto.
BOLOGNA IN VINO permetterà di scoprire la produzione di cantine provenienti da tutta Italia, per confrontarsi con i produttori, per prendere parte a momenti di avvicinamento al mondo del sommelier… insomma, per affiancare alla propria passione del vino un’occasione di “apprendimento”.
Due le modalità di ingresso al festival:
fino alle 19_20€ ingresso a FICO con inclusa taschina, calice da degustazione e degustazioni illimitate.
dopo le 19_15€ ingresso a FICO con inclusa taschina, calice da degustazione e 3 token* (1 token ha il valore di 1 euro) per acquistare le degustazioni. *I token potranno essere acquistati presso la cassa predisposta, e il prezzo di ogni calice sarà a discrezione delle rispettive aziende vinicole (mediamente, da 2 a 5 token a calice).
Fiera Nazionale BOLOGNA IN VINO
ORARIO DIURNO _ dalle 11 alle 19
ORARIO SERALE _ dalle 19 alle 24
sabato: dalle 19 alle 24
INGRESSO DIURNO _20€
INGRESSO SERALE _15€
Infoline _347 1721184
Pagine evento:
https://www.fico.it/it/eventi/fiera-nazionale-bologna-in-vino
https://www.facebook.com/events/611957419835797?ref=newsfeed
Paola Conforti
MILANO WINE WEEK 2021 UN’EDIZIONE STORICA
LA MANIFESTAZIONE RADDOPPIA INIZIATIVE E INCONTRI
E RISCRIVE IL LINGUAGGIO DEGLI EVENTI DEL VINO
Dieci distretti abbinati ad altrettanti consorzi, ben 1500 i produttori coinvolti in tutto il circuito, 450 gli appuntamenti, 150 quelli destinati esclusivamente al business. Oltre 250mila le persone che hanno partecipato alle diverse iniziative. “Milano è la capitale e il futuro del mondo del vino”, afferma Federico Gordini, presidente e ideatore della manifestazione. Grande successo per la quarta edizione della Milano Wine Week in termini qualitativi e quantitativi: record di eventi in presenza e a distanza, respiro sempre più internazionale con centinaia di masterclass in 11 città e 7 paesi strategici per il mercato enologico (USA, Canada, UK, Russia, Cina, Giappone, Hong Kong), più di 15mila scaricamenti della app W, quasi 250mila le persone coinvolte in 9 giorni di manifestazione. “È per noi senza dubbio un’edizione storica”, afferma Federico Gordini, ideatore e Presidente della Milano Wine Week. “Abbiamo confermato quello che hanno compreso tutti: Milano è il luogo dove costruire il futuro della comunicazione del vino. Milano è l’unica piazza italiana dove è possibile dare vita a una manifestazione in grado di coinvolgere tutti gli attori della filiera e il pubblico consumatore. Il sold-out della quasi totalità degli eventi aperti al pubblico, abbinato a un importante incremento delle presenze degli operatori alle attività business ne è la testimonianza”. In questi nove giorni - dal 2 al 10 ottobre - consorzi, aziende, operatori del settore si sono dati appuntamento nel capoluogo lombardo per confrontarsi sulle tematiche legate al mondo enoico, per creare sinergie, per parlare al consumatore finale in maniera immediata e contemporanea attraverso iniziative innovative. “La Milano Wine Week ha innescato una vera e propria rivoluzione nel modo di comunicare il vino e tutto ciò che gravita nella sua orbita”, spiega Gordini. “In questi quattro anni abbiamo riscritto la grammatica degli eventi del settore, proponendo nuove regole per comunicare in maniera innovativa, fresca e immediata un comparto così ricco e trasversale”.
Eventi per gli operatori, forum di approfondimento, attivazione dei locali di somministrazione, momenti di riflessione sul settore, appuntamenti in diretta streaming e poi disponibili on demand su digital wine week con ore e ore di testimonianze per permettere a tutti di accedere ai contenuti: la Milano Wine Week gioca la carta della trasversalità con l’obiettivo di parlare a più interlocutori. “Questa è la nostra forza”, commenta Federico Gordini, “la capacità di dare vita a qualcosa che coinvolga sia il mondo degli operatori sia il pubblico. Abbiamo introdotto quest’anno gli Infopoint, punti di incontro presso ciascun district dove abbiamo attivato dei percorsi gratuiti di avvicinamento al vino con la possibilità di degustare un’etichetta, guidati dalla spiegazione di un esperto. Sono state migliaia le persone transitate in questi giorni che hanno seguito questi minipercorsi degustativi, a riprova di un interesse di conoscenza e approfondimento sempre più spinto verso il mondo del vino”. La prova del successo è anche nei numeri reali al di là del sentiment generale che ha raccolto la manifestazione. La nuova App battezzata W (come Wine, ma anche come World, inclusiva di tutto ciò che ruota intorno al mondo del vino) – inaugurata quest’anno - tramite la quale è stato possibile creare un itinerario su misura dei propri interessi, pianificato nei dettagli e capace di interagire con i luoghi e gli eventi della manifestazione, è stata scaricata 15mila utenti. “Un risultato che è andato oltre le aspettative”, confessa Gordini. “Il grande pubblico è oggi sempre più digital e aperto all’innovazione”. A determinarne il successo anche le attività di gaming messe in atto: l’utente che accumulava – attraverso questo strumento - almeno tre esperienze durante la manifestazione, accedeva a un gioco con la possibilità di essere invitato a un party esclusivo o a una degustazione. “C’è una nuova consapevolezza da parte del pubblico verso il mondo del vino. Le persone sono sempre più preparate e desiderose di conoscere, fare e vivere il vino in modo differente”
La Milano Wine Week – grazie anche alla rete di sinergie che offre la città che la ospita è stata in grado in questi 9 giorni di attirare gli interlocutori di riferimento – operatori e pubblico - interagire con loro e conquistarli.
“Abbiamo lavorato per catturare la loro attenzione, suscitare il loro interesse mettendo a disposizione anche attività esperienziali innovative. Siamo convinti che questa sia la strada giusta per guardare al futuro con successo: essere ibridi, trasversali, appealing e innovativi”, afferma Gordini, che già guarda al 2022 in maniera costruttiva. “L’obiettivo principale del 2022 è quello di rafforzare il ruolo strategico di Milano in questa manifestazione, grazie ad un incoming che permetta a centinaia di buyer, operatori del settore e giornalisti di venire a Milano per vivere, durante il loro soggiorno, esperienze significative e raggiungere anche i tanti territori rappresentativi del mondo del vino a meno di due ore di distanza.” L’edizione 2021 ha visto la partecipazione di una delegazione stampa dall’estero, “E’ stata una grandissima soddisfazione raccogliere i loro commenti positivi”, rivela Federico Gordini. “Sono rimasti sorpresi dall’altissimo livello dei contenuti delle attività che abbiamo proposto - tasting, forum, approfondimenti – e affascinati da Milano, dalle sue opportunità e potenzialità legate al mondo del vino. Questo dimostra come Milano sia attrattiva sotto tutti i punti di vista e sia indubbiamente il posto giusto non solo per la ripartenza del vino, ma per il vino in generale”.
A dare valore aggiunto all’edizione 2021 sono state indubbiamente le esperienze fisiche, dai Wine Tour alla scoperta dei territori del vino alla Wine Boat dei Navigli “Chianti Lovers”, con degustazioni in movimento, passando per gli Infopoint. Grande successo anche per gli eventi Segreti in tavola organizzati all’interno dell’Officina Design Cafè presso il Museo ADI Compasso D'oro che hanno fatto vivere grandi esperienze intorno alla cultura dell’abbinamento cibo-vino. “Quando si creano codici esperienziali diversi, si vince”, afferma orgogliosamente Gordini. “Amplieremo le parti innovative ed esperienziali della manifestazione che sono quelle che hanno raccolto il successo maggiore”. Ma la soddisfazione più grande, conclude Gordini è “aver costruito in 4 anni qualcosa di grande valore, che è cresciuto in maniera esponenziale edizione dopo edizione, diventando il più grande evento italiano del vino, per partecipazione e innovazione. L’appuntamento con la Milano Wine Week a ottobre deve diventare un rito. Siamo l’unica manifestazione che riesce a interfacciarsi e a parlare con target diversi, business e consumer senza snaturarsi, ma con un’identità propria e ben definita, costruendo e creando interazioni di valore”.Il mondo del vino ha sempre più bisogno di registri diversi, la Milano Wine Week è lo strumento ideale di interazione e valorizzazione, con un occhio sempre rivolto al futuro. Chiusa l’edizione 2021, si pensa già al 2022. Il futuro del vino vi dà appuntamento alla Milano Wine Week 2022 dall’8 al 16 ottobre.
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