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Fiere agroalimentari
IEG: A COSMOFOOD IL BUSINESS ENTRA NEL VIVO CON IL MATCHING TRA BUYER E GRANDI AZIENDE DELL’HO.RE.CA
Da Menù a Surgital, da Pregis a Heineken, la settima edizione della manifestazione di Italian Exhibition Group offre il top del settore agli operatori della ristorazione professionale del Nord est. Quattro giorni di networking esclusivo da oggi a mercoledì 13 in fiera a Vicenza.
I grandi brand e le aziende leader della qualità dell’Ho.Re.Ca. presenti a Cosmofoood 2019, l’evento di Italian Exhibition Group che da stamattina è entrato nel suo vivo aprendo Foodservice nella Hall 7 del quartiere fieristico di Vicenza (ingresso consigliato Ovest 3), l’area di manifestazione che IEG dedica al business degli operatori della ristorazione professionale del Nord est.
Cosmofood costituirà per quattro giorni la corsia preferenziale per i gestori di attività commerciali quali bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie, hotel e strutture ricettive per creare e consolidare le relazioni commerciali con i leader della distribuzione e della produzione Food&Beverage, delle tecnologie, delle attrezzature e dei sistemi a supporto dell’attività lavorativa per la ristorazione fuori casa.
Tra dimostrazioni e degustazioni, presentazioni di nuove linee di prodotto e chef stellati del territorio ai fornelli, la manifestazione ha dato il via ad un intenso matching tra gli operatori. Sulla base di un fitto calendario di eventi promossi direttamente dagli espositori e pensati per illustrare le novità, le tendenze e gli aggiornamenti del settore, gli operatori professionali Ho.Re.Ca. del Triveneto trovano a Cosmofood il canale privilegiato per costruire un’offerta di eccellenza al cliente.
Un salone di novità, dove Surgital S.p.A., azienda leader nella produzione di pasta fresca surgelata, presenta il risotto istantaneo pronto in cinque minuti, e Rossi Catering, dà il via al ricco calendario di degustazioni vinicole con i maestri del settore. Tendenze Breakfast, Fantasie di dessert e Burger d’autore sono solo alcuni degli appuntamenti di Lombardi e Cantù, specialisti della catena del freddo.
Una quattro giorni densa di momenti esperienziali e formativi, dimostrazioni tecniche, assaggi delle preparazioni e consulenze gratuite come quelle di Pregis, uno dei principali player nazionali nella distribuzione Ho.Re.Ca. con numerose filiali nel Centro-nord, che presenta in anteprima Cosmofood il laboratorio dedicato al pesce fresco con gli chef della Pregis Academy che si alternano ai fornelli. Chef protagonisti anche da Marchi, azienda vicentina con oltre 50 anni di esperienza nella ristorazione del Nord est, con gli showcooking di Renato Rizzardi, Corrado Fasolato e Andrea Valentinetti
Gli chef della Chef Academy Zanussi Professional animeranno lo stand di Polazzo Grandimpianti S.r.l. con gli eventi We Grill e Matur meat, dimostrazioni che illustrano e raccontano le particolarità delle carni maturate, sia dal punto di vista scientifico che pratico, mentre CRV Angelo Po insegnerà a sfruttare al massimo le potenzialità del vapore e della tecnica cook&chill. Degustazioni e dimostrazioni continue nello stand di Miatello Srl, in fiera con i sistemi di cottura professionale Rational.
Aree riservate e dedicate agli operatori, come gli spazi esclusivi offerti da Birra Ingross, realtà trainante per la distribuzione del segmento birra nel Veneto, dove è possibile fissare un incontro con i referenti di brand come Guinness, Birrificio Roman e Malastrana, mentre da Heineken si potranno assistere agli approfondimenti sulle novità Blade e su Birra Messina.
Completano l’offerta le numerose soluzioni per l’arredo del locali, i complementi, l’abbigliamento per i professionisti di sala e cucina, oltre alle tecnologie e alle soluzioni informatiche a supporto dell’attività lavorativa della ristorazione.
A fianco dell’area B2B Foodservice, proseguono a Cosmofood i percorsi di gusto creati ad-hoc per il grande pubblico nella confinante Hall 1 – Gourmet (ingresso consigliato Ovest 1), attiva da ieri con un vero e proprio simposio dei prodotti tipici regionali del Belpaese. Fino a martedì 12, le specialità più autentiche si offriranno al visitatore amante del gusto, in un’area che consente di scoprire, assaggiare e portare sulle proprie credenze o nelle prime ceste natalizie le prelibatezze dell’Italia intera.
INFO UTILI
Date di manifestazione
Sabato 9 novembre: apertura area Gourmet (Hall 1), per il pubblico che non vuol perdere l’occasione di gustare in fiera le eccellenze del Made in Italy.
Da Domenica 10 a Martedì 12 novembre: si attiva anche l’area Foodservice (Hall 7) per gli operatori professionali della ristorazione fuori casa, in contemporanea con l’area Gourmet (Hall 1). I padiglioni della fiera consentono lo scambio tra le due Hall, così da permettere al visitatore del grande pubblico e al professionista Ho.Re.Ca. di visitare con libertà tutte le aree di manifestazione.
Mercoledì 13 novembre: apertura esclusiva dell’area Foodservice (Hall 7).
Orari di apertura e ingressi
Hall 1 | Gourmet – Ingresso Ovest 1 del quartiere fieristico IEG di Vicenza
Sabato 09 e Domenica 10 h 09:30/21:00 – Lunedì 11 e Martedì 12 h 09:30/18:30
Hall 7 | Foodservice - Ingresso Ovest 3 del quartiere fieristico IEG di Vicenza
Domenica 10, Lunedì 11 e Martedì 12 h 09:30/18:30 – Mercoledì 12 h 09:30/17:30
Modalità di ingresso
Cosmofood 2019 consente l’accesso gratuito sia al pubblico interessato all’area Gourmet che agli operatori professionali Ho.Re.Ca. che si concentreranno nell’area Foodservice. Per attivare la propria presenza, è sufficiente seguire una semplice procedura online attiva sul sito web di manifestazione.
FOCUS ON ITALIAN EXHIBITION GROUP SPA
Italian Exhibition Group (IEG), quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.pA., è leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici e tra i principali operatori del settore fieristico e dei congressi a livello europeo, con le strutture di Rimini e Vicenza. Il Gruppo IEG si distingue nell’organizzazione di eventi in cinque categorie: Food & Beverage; Jewellery & Fashion; Tourism, Hospitality and Lifestyle; Wellness and Leisure; Green & Technology. Negli ultimi anni, IEG ha avviato un importante percorso di espansione all’estero, anche attraverso la conclusione di joint ventures con operatori locali (ad esempio negli Stati Uniti, Emirati Arabi e in Cina). IEG ha chiuso il bilancio 2018 con ricavi totali consolidati di 159.7 mln di euro, un EBITDA di 30.8 mln e un utile netto consolidato di 10.8 mln. Nel 2018, IEG, nel complesso delle sedi espositive e congressuali di Rimini e Vicenza, ha totalizzato 53 fiere organizzate o ospitate e 181 eventi congressuali. www.iegexpo.it
PRESS CONTACT ITALIAN EXHIBITION GROUP
Luca Paganin | +39 342 3345675 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il presente comunicato stampa contiene elementi previsionali e stime che riflettono le attuali opinioni del management (“forward-looking statements”) specie per quanto riguarda performance gestionali future, realizzazione di investimenti, andamento dei flussi di cassa ed evoluzione della struttura finanziaria. I forward-looking statements hanno per loro natura una componente di rischio ed incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi futuri. I risultati effettivi potranno differire anche in misura significativa rispetto a quelli annunciati, in relazione a una pluralità di fattori tra cui, a solo titolo esemplificativo: andamento del mercato della ristorazione fuori casa e dei flussi turistici in Italia, andamento del mercato orafo - gioielliero, andamento del mercato della green economy; evoluzione del prezzo delle materie prime; condizioni macroeconomiche generali; fattori geopolitici ed evoluzioni del quadro normativo. Le informazioni contenute nel presente comunicato, inoltre, non pretendono di essere complete, né sono state verificate da terze parti indipendenti. Le proiezioni, le stime e gli obiettivi qui presentati si basano sulle informazioni a disposizione della Società alla data del presente comunicato.
Il BonTà 2019
Il BonTà 2019: Il mais nero dei Maya, l’abito gourmet e il Tabasco di Calabria al Salone delle eccellenze enogastronomiche
Dal 9 al 12 novembre a CremonaFiere il salone dei sapori autentici e del cibo di alta qualità
Il BonTà - Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori torna a CremonaFiere dal 9 al 12 novembre con 2.000 prodotti artigianali dei territori. L’edizione dell’anno scorso ha portato a Cremona più di 30 mila visitatori. Quella di quest’anno, la numero 16, riempirà di nuovo per 4 giorni gli spazi di CremonaFiere di profumi e sapori dei cibi di tutta Italia. Il Salone dedicato ai sapori autentici e al cibo di alta qualità è un evento unico in cui l’eccellenza enogastronomica dei prodotti tipici dei territori, unita all’educazione alimentare e alle nuove esigenze del mercato, incontra l’interesse dei consumatori e degli operatori del settore. Una particolare attenzione verrà dedicata proprio a quest’ultimi, che potranno individuare le migliori attrezzature professionali per le loro attività. Il salone comprende poi anche uno spazio dedicato ai professionisti della ristorazione. Si chiama BonTà Professional e permette di toccare con mano il meglio delle attrezzature professionali per realizzare piatti gustosi e innovativi prestando attenzione a igiene, praticità e riduzione degli sprechi. Terzo filone della manifestazione è quello dedicato alla birra: Special Beer Expo. Qui le specialità birraie dei territori incontrano professionisti e appassionati del mondo della birra, creando il contesto ideale per scoprire abbinamenti originali, tendenze innovative e per confrontarsi sulle ultime novità in tema di somministrazione e consumazione delle birre speciali.
La manifestazione sarà anche l’occasione per scoprire alimenti insoliti e particolari. Tra questi possiamo segnalare il Mais corvino. Un tipo particolare di mais, dal chicco nero e allungato, che veniva coltivato dai Maya già nel 3.500 avanti Cristo ma che in Italia non si coltivava più dal 1700. Si tratta di un alimento che ha caratteristiche molto particolari: ha il doppio delle proteine e il 20% in meno di carboidrati rispetto al mais normale. Inoltre ha 20 volte tanto gli antiossidanti presenti nel mais comune. Carlo Maria Recchia, 26 anni, è un giovanissimo imprenditore agrario che ha costruito la sua fortuna da una passione antichissima, l’amore per la terra e per l’agricoltura, che l’ha portato a essere il primo e unico produttore e distributore di Mais Corvino in tutta Europa. Nel 2010 il ragazzo riesce ad avere i primi 40 semi dell’antico cereale e per i successivi due anni li coltiva per moltiplicarli ed avviare la produzione. Nel 2014 nasce la ditta individuale CMR Mais Corvino. Le piante di mais Corvino coltivate sono 2.400 in 16.000 mq, nella campagna intorno a Cremona. Ora le piante sono I chicchi di mais vengono macinati nel mulino a pietra costruito nell'azienda agricola Maiscorvino nella sede di Castelleone, Cremona. Oltre alla farina l’ Azienda Agricola Maiscorvino produce farina, pasta, biscotti, gallette e birra il tutto senza glutine.
Chi l’ha detto che le modelle debbano essere tutte pallide, esili e filiformi? La stilista di alta moda Angela Colosimo porta a Il BonTà, il Salone della eccellenze enogastronomiche dei territori che si terrà dal 9 al 12 Novembre a CremonaFiere, il suo nuovo progetto dal titolo “L’abito gourmet – La moda che fa bene”. Si tratta di vestiti che, letteralmente, si mangiano. Realizzati con ingredienti dolci, come caramelle o cioccolato, ma anche salati, come il pane, i tarallini e gli snack. Il progetto è nato per la necessità di voler comunicare un forte messaggio sociale: in controtendente gioiosità e convivialità del cibo; alla necessità di nutrire il corpo, oltre che, attraverso l’estetica, l’armonia e la ricerca stilistica, di dare alimento a vista, anima, cuore.
A Cremona l’abito che si mangia potrà essere ammirato sabato 9 novembre alle 18.30. Sarà realizzato con caramelle marshmallows, peperoncini e i bon bons. Un vestito che riporta al mondo incantato dell’infanzia di ognuno di noi, quando la fantasia era senza freni e il tempo godeva di una dimensione dilatata, pura e spensierata. Angela Colosimo è una stilista di alta moda, con atelier a Prato, direttrice creativa e docente universitaria, parallelamente attiva come costumista nel cinema, nella musica, nell’arte e nello spettacolo.
Dal 9 al 12 novembre, nei padiglioni di Cremona Fiere, si potrà ammirare la mostra “Peperoncini dal mondo” con 50 varietà provenienti da ogni continente e si potrà chiedere ogni informazione su questo particolare elemento a Enzo Monaco, presidente dell’Accademia italiana del peperoncino e della Word Chilli Alliance, l’Associazione internazionale che promuove in tutto il mondo la cultura piccante. A Il BonTà sarà possibile assaggiare delle vere e proprie chicche a base di peperoncino. Alle 13 di domenica, nella sala Artusi, l’azienda Suriano di Amantea presenterà “Amante-o” il neonato “Tabasco di Calabria”, la prima salsa di peperoncino fermentato fatta di soli peperoncini calabresi. Un’esplosione di profumi eccitanti per personalizzare ricette golose e cocktail stimolanti. Un’accurata scelta di blend di peperoncini, elaborati in un processo lungo più di un anno, ha portato ad un prodotto per cui è stato scelto un nome volto evocativo: “Amante-o” per evocare il radicamento col territorio dove nasce, Amantea in provincia di Cosenza, in una Calabria esaltante con i suoi profumi e i suoi sapori. La specialità, presentata da Enzo Monaco e Giancarlo Suriano, sarà degustata col cocktail “Il viaggio” che nel mese scorso ha vinto il primo premio a Roma nel Concorso “Simposio-Trionfo del gusto”. A seguire la degustazione di un’altra delizia e altra assoluta novità: il caffè al peperoncino offerto dall’azienda Arnone di Cosenza, già conosciuto in tutt’Italia per i suoi straordinari caffè aromatizzati all’anice e alla liquirizia. Infine l’Azienda Colavolpe di Belmonte (Cs), leader in Italia per le specialità con i fichi, presenterà le sue nuove “infuocate”, soprattutto la “Stromboli”: una pralina di cioccolato fondente con un’anima di peperoncino.
A Cremona spazio poi a PECCO: Piazza Etica Calabria Contadina, l’ambizioso e innovativo progetto nato in Calabria nel 2018. Uno spazio aperto a tutti i consumatori calabresi, quello della Piazza Etica Calabria Contadina, per gustare ed acquistare prodotti di eccellenza a km0, sia sotto forma di materie prime che di prodotto trasformato, ad un costo giusto, conveniente ed accessibile. La piazza di Pecco è progettata per essere allo stesso tempo un mercato coperto, dove si possono trovare tutte le eccellenze territoriali calabresi, e la casa dell’agroalimentare e dell’enogastronomia regionale grazie ad una minuziosa e continua ricerca di prodotti regionali, garantiti e tracciati, selezionati per tipicità e qualità, ed a una rete di produttori d’eccellenza direttamente fidelizzati al progetto culturale-economico-gastronomico di Pecco. Nell’isola di Pecco portata a Cremona, oltre alla libera degustazione dei prodotti esposti delle aziende partner, sarà possibile gustare, tra gli altri, l’antipasto tipico di Calabria con degustazione di salumi di suino calabrese, formaggi tipici, crostinerie gourmet e stuzzicherie sott’olio; gli spaghettoni (prodotti giornalmente con grano 100% calabrese a filiera tracciata) alla Trappitara, ricetta tipica calabrese con pesce stocco. Le scilatelle (fatte a mano con grano 100% calabrese a filiera tracciata) con polpettine e ragù della domenica nella ricetta tradizionale e gli involtini di carne calabrese con Caciocavallo Silano Dop e ‘Nduja di Spilinga.
Parlando di cibo italiano nel mondo, la pizza occupa un posto di primissimo piano. In un paese dove la tradizione per la cucina si tramanda da secoli, il BonTà renderà omaggio a uno dei piatti più caratteristici della cucina tricolore con un appuntamento dedicato a tutti i sapori della Pizza: Pizza & Co., organizzato in collaborazione con Mantelli Giacomo arredamenti & forniture alberghiere. Questo evento è dedicato al connubio tra i “Maitre Artisan Pizzaioli” e gli espositori de Il BonTà, Il Bontà Professional e Special Beer Expo. Pizza & Co. accompagnerà nei quattro giorni della manifestazione grazie a un gruppo di pizzaioli italiani che si alternerà al forno, proponendo molte variazioni del celebre piatto salato. Sarà un paradiso per golosi dedicato alle pizzerie e alle loro specialità, dove i “Maitre Artisan Pizzaioli” proporranno ricette originali, in abbinamento al vino presentato dai produttori de il BonTà e alle birre di Special Beer Expo, grazie all’esperienza della biersommelière Chiara Andreola, diplomata alla Doemens Akademie di Monaco di Baviera.
Un'altro dei temi centrali dell’edizione di quest’anno sarà la valorizzazione della tradizione culinaria italiana in Europa. Lunedì 11 novembre, presso l’Area Eventi del Padiglione 2 di CremonaFiere, si assegnerà il premio “Ambasciatore della Cucina Italiana di Territorio”. Si tratta della tappa finale di un vero e proprio tour del gusto che ha coinvolto, a partire da maggio, una serie di ristoranti selezionati nel territorio di Cremona, Brescia, Verona, Mantova, Piacenza, Lodi e Pavia. Ogni ristoratore italiano si è gemellato con un ristorante estero che propone piatti e gusti della tradizione italiana in vari paesi europei. Gli chef sono stati chiamati a realizzare pietanze con prodotti della tradizione italiana insieme a classici del patrimonio gastronomico francese, spagnolo, svizzero, tedesco, austriaco e croato. Una giuria composta da chef e giornalisti esperti ha votato per ogni serata il migliore piatto, che verrà poi valutato nel corso de Il Bontà, per arrivare a incoronare l’Ambasciatore della Cucina Italiana di Territorio.
L’ultimo appuntamento si svolgerà il 24 ottobre e vedrà confrontarsi il ristorante Scolari, in provincia di Cremona e il ristorante La Perla di Graz, in Austria. Un vero e proprio Touring del Gusto per dimostrare come il talento italiano in cucina e a tavola non abbia rivali per qualità dei prodotti, composizione dei piatti, e per capacità di richiamare e intrecciare le tradizioni locali dei cuochi italiani anche all’estero.
Alessia Testori
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A IL BONTA’ IL GRIDO D’ALLARME DEI PRODUTTORI DI MIELE: “CROLLATA DEL 70% LA PRODUZIONE DELLE API”
Il 9 Novembre, a Il Bontà, il Salone delle eccellenze enogastronimiche dei territori, il 15° Concorso dei mieli cremonesi
Le api non stanno bene e questa è una cattiva notizia per tutti. I cambiamenti climatici che comportano fortissime piogge concentrate nel tempo, seguite a lunghi periodi di siccità, hanno causato a un forte calo della produzione di miele in tutta Europa. E l’Italia, purtroppo, non è da meno. Anche il tradizionale concorso dei mieli cremonesi, giunto alla 15° edizione, vede le ripercussioni di questa situazione. «Le nostre api quest’anno hanno prodotto molto meno miele – spiega Esterina Mariotti, presidente dell’Associazione produttori apistici cremonesi -. Nel 2019 c’è stato un crollo del 70% della produzione». I suoi associati sono 150 e in totale, quest’anno, sono stati prodotti circa 40 mila kg di miele.
La premiazione del 15° concorso dei mieli cremonesi, organizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Cremona, Strada del Gusto Cremonese e la squadra degli assaggiatori dell’Associazione lombarda apicoltori si svolgerà sabato 9 novembre presso Il BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronimiche dei territori, dal 9 al 12 Novembre presso gli spazi espositivi di CremonaFiere. Il concorso mieli cremonesi ha un compito tecnico che riguarda la formazione degli apicoltori attraverso le schede di valutazione e gli assaggi. Ogni apicoltore può capire dai successi o dagli errori degli assaggi cosa può fare per ottenere un miele migliore. «Ma questo concorso vuole anche sensibilizzare i non apicoltori alle tematiche ambientali – aggiunge la presidente Esterina Mariotti - visto che l’ape è un indicatore dello stato di salute del territorio. Se le api vivono bene in un luogo, in esso vivremo bene anche noi». i trattamenti sui tigli vanno fatti con prodotti non tossici per le api e in generale bisogna promuovere l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale, così da preservare il territorio vivibile per tutti.
L’associazione si propone di fare cultura del territorio attraverso il suo prodotto più dolce: il miele. Ogni miele però è diverso dall’altro ed esprime l’essenza e il carattere del territorio di provenienza. E’ quindi fondamentale la collaborazione dei sindaci dei comuni degli apicoltori premiati. Il territorio è fondamentale per le api e se esso non è gestito con criterio potremmo dover dire addio in primis alle nostre api, poi ad una grande varietà di ricchezza vegetale. Il calo della produzione di miele ha avuto ripercussioni anche sul concorso. Rispetto ai 150 mieli presenti lo scorso anni, quest’anno quelli in concorso saranno “solo” 70. E proprio per questo, i campioni presenti in fiera saranno soprattutto mieli millefiori. L’anno scorso Il BonTà - Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori ha portato a Cremona più di 30 mila visitatori. Dal 9 al 12 novembre saranno in mostra 2.000 prodotti artigianali dei territori. Il Salone dedicato ai sapori autentici e al cibo di alta qualità è un evento unico in cui l’eccellenza enogastronomica dei prodotti tipici dei territori, unita all’educazione alimentare e alle nuove esigenze del mercato, incontra l’interesse dei consumatori e degli operatori del settore. Una particolare attenzione verrà dedicata proprio a quest’ultimi, che potranno individuare le migliori attrezzature professionali per le loro attività. Il salone comprende anche uno spazio dedicato ai professionisti della ristorazione. Si chiama BonTà Professional e permette di toccare con mano il meglio delle attrezzature professionali per realizzare piatti gustosi e innovativi prestando attenzione a igiene, praticità e riduzione degli sprechi. Terzo filone della manifestazione è quello dedicato alla birra: Special Beer Expo. Qui le specialità birraie dei territori incontrano professionisti e appassionati del mondo della birra, creando il contesto ideale per scoprire abbinamenti originali, tendenze innovative e per confrontarsi sulle ultime novità in tema di somministrazione e consumazione delle birre speciali.
Tornando al miele, la presidente Esterina Mariotti consiglia, dovendo piantare delle nuove piante, di scegliere alberi ad alto fusto melliferi. E per chi pensasse che perdere le api non avrebbe grandi conseguenze, basti ricordare che dal loro lavoro di impollinazione dipende il 90% della produzione mondiale di cibo e delle 100 culture vitali per la nostra sopravvivenza ben 71 sono legate al lavoro delle api.
Alessia Testori
LA NOCCIOLA & L’ALTA LANGA
Nel Salotto dei Gusti e dei Profumi all’89° Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba - Alba 1-3 novembre 2019
La “Nocciola d’Oro” diventerà delle Langhe e andrà ad uno chef di fama internazionale
L’Ente Fiera della Nocciola e Prodotti Tipici dell’Alta Langa, in collaborazione con l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba propone la nona edizione dell’iniziativa “NOCCIOLA PIEMONTE I.G.P., dalle colline dell’Alta Langa al Salotto dei Gusti e dei Profumi alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”.
Per tre giorni, dall’1 al 3 novembre, in Piazza Risorgimento, nel cuore del centro storico di Alba, il suggestivo spazio espositivo si vestirà di eleganza e riproporrà l’atmosfera di una raffinata pasticceria, tra aromi dalle note floreali, fruttate, vegetali, tostate e speziate.
I visitatori, che si preannunciano numerosi, in un ponte autunnale che vede le Langhe come destinazione molto richiesta, avranno la possibilità di vivere momenti di narrazione e animazione tra degustazioni guidate, giochi sensoriali, seminari formativi-interattivi, folklore, proverbi, aneddoti e musiche tradizionali per evocare i sapori e l’atmosfera conviviale dell’Alta Langa.
L’inaugurazione vivrà un momento particolarmente suggestivo: la Nocciola d’Oro diventerà “Nocciola d’Oro delle Langhe” e sarà assegnata ad un grande chef, in testa alle classifiche di tutto il mondo, per la sua valorizzazione ad altissimo livello di questo straordinario prodotto.
Le autentiche colline dell’Alta Langa si prestano a vivere esperienze di vita locale, alla scoperta dei prodotti e delle tradizioni. La Nocciola rappresenta il frutto simbolo, ha caratteristiche superiori a tutte le altre nocciole diffuse nel mondo della trasformazione, come scientificamente provato dal Centro Studi Assaggiatori di Brescia, e rappresenta un ingrediente di eccellenza la cui piccole produzioni sono solo per le migliori pasticcerie, gelaterie e ristoranti di qualità.
Dall'Albero degli Aromi ai giochi, agli aspetti salutistici, ci saranno tanti spunti curiosi per scoprire la Nocciola e le sue qualità in modo efficace e coinvolgente fino alle visite alle piccole aziende di trasformazione, ai pranzi e alle cene narrate che diventano vere esperienze emozionali, capaci di accrescerne ulteriormente il valore percepito e la sua riconoscibilità tra le eccellenze del territorio.
FRANCIACORTA IN BIANCO, QUANDO IL GELATO E' UN "TUTTOPASTO" COME IL FORMAGGIO
Marco Martinelli
Freschezza e armonica quintessenza di sapore, il gelato gastronomico, al formaggio e non solo, secondo Marco Martinelli, chef bresciano e campione di gelato gastronomico, ospite domenica 13 alla rassegna di Castegnato Franciacorta in Bianco
Farci incontrare il formaggio e il mondo del latte in tutte le sue vesti e declinazioni gustose è tra le mission di Franciacorta in Bianco, la rassegna di prodotti caseari di Castegnato, che nella sua ventiquattresima edizione, ci riserverà domenica 13 ottobre una sorpresa in più: il gelato gastronomico a tutto pasto, un prodotto che, se non è ancora entrato nelle nostre abitudini gastronomiche, merita senz'altro di essere scoperto.
A parlarci di gelato gastronomico sarà lo chef Marco Martinelli, bresciano classe 1972, insegnante di cucina presso due importanti realtà della zona, l'Istituto alberghiero A. Mantegna e la Castalimenti - la scuola di cucina. Vincitore del Sigep Gelato d'Oro per il gelato gastronomico nel 2019, Marco Martinelli è di diritto membro della squadra nazionale italiana che parteciperà alla Coppa del Mondo della Gelateria nel 2020.
Gli abbiamo chiesto di anticiparci qualche curiosità:
L'idea del gelato salato servito all'interno di una preparazione gastronomica ha le sue radici storiche già nell'800, ma negli ultimi anni il prodotto si è molto perfezionato tecnicamente. Si parla di gelato salato a tutto pasto perché ogni portata calda o fredda che sia, dall'antipasto al dolce, si può accompagnare abbinandola al gelato freddo caratterizzato da un ingrediente proveniente dal mondo della cucina. Per esempio posso accompagnare a un piatto di risotto caldo una pallina di gelato ai funghi porcini, a un carpaccio di trota un gelato al lime e prezzemolo, a un brasato un gelato alla polenta, creando una gradevole armonia di gusto tra le due preparazioni e la loro componente calda e fredda.
Si tratta di un campo molto vasto oggi, perché si può trasformare in gelato qualsiasi ingrediente di un pasto, dalla verdura ai cereali, dalla frutta ai formaggi. L'abilità dello chef consisterà nel trovare il giusto bilanciamento di gusti e aromi nella miscela da mantecare, in modo che il gelato gastronomico acquisti un carattere particolare e caratteristico. Questo è il motivo per cui le porzioni di gelato gastronomico sono ridotte rispetto a quelle del gelato tradizionale da coppa o da passeggio. Mediamente si servono nel piatto palline di gelato da 15/20 grammi, contro i 60 grammi circa del gelato servito nel cono. È interessante rilevare però che la natura artigianale e qualitativa dei due gelati è la stessa.
In che senso?
Nel senso che il gelato gastronomico di cui sto parlando è preparato secondo i crismi del gelato artigianale italiano. Non è una preparazione surgelata, ma è il risultato di una miscela, che dopo essere stata pastorizzata (quindi sanificata) viene mantecata secondo la tecnica gelatiera artigianale. Questa lavorazione permette alla miscela di incorporare aria mentre si raffredda, ottenendo così quella consistenza soffice e spumosa (l'overrum) che caratterizza i nostri gelati artigianali di qualità. La preparazione di un gelato gastronomico richiede quindi le competenze dello chef, per la scelta e l'equilibrio degli abbinamenti, unite a quelle del gelatiere per la mantecazione.
Molto interessante, possiamo parlare in particolare ora del ruolo del formaggio nel gelato a tutto pasto?
A mio parere il formaggio, quale componente del gelato, è un ingrediente molto interessante. La sua diffusa varietà sul territorio caratterizza lo stesso nella sua identità. Viviamo in un Paese dove ogni zona geografica di montagna, collina o pianura, possiede i propri formaggi tradizionali, quindi le varietà disponibili di questo prodotto in Italia sono una grande ricchezza a disposizione di chef e gelatieri.
Immagino che il formaggio essendo così affine al latte e alle creme si presterà meglio alla mantecazione rispetto ad altri ingredienti come la carne…
In realtà dipende dal prodotto. Se parliamo di formaggi freschi dal gusto simile al latte è un'indicazione corretta aggiungerne una buona dose alla miscela del gelato (dose che non deve superare circa il 25-30%) per ottenere un buon gelato gastronomico. Per i formaggi di lunga stagionatura, con sapori forti e complessi come può essere un Silter o un erborinato piccante come il Gorgonzola, il bilanciamento nelle miscela non è semplice e la loro percentuale è di all’incirca 10-15%. Infatti, come accennavo prima, il gelato gastronomico è una preparazione che estrae e accentua l'aromaticità dell'ingrediente di partenza, nel caso esso sia molto saporito deve essere ben dosato nella miscela per non risultare eccessivo in generale. Poi occorre ricordare che il gelato gastronomico non nasce per essere mangiato da solo, ma per portare una nota di aromatica freschezza in un piatto caldo, da cui non deve essere separato. Se presento un gelato al Grana Padano ad accompagnare un risotto allo zafferano, per esempio, devo dosare con cura la quantità di Grana perché risulti in armonia con l'insieme.
A proposito di armonia di sapori, la sua proposta per Franciacorta in Bianco quale sarà?
Proporrò un gelato alla crescenza e robiola di capra da abbinare con un piatto dal titolo "Aromi sospesi". Le preparazioni per i concorsi sono differenti dalle pietanze che si possono trovare nei diversi ambiti ristorativi. Nel mio caso ho abbinato il gelato al formaggio alla barbabietola rossa, il caviale, il merluzzo nordico e una salsa al tè Lapsang Souchong. In realtà nel piatto ci sono altri interessanti elementi, ma questi li svelerò a coloro che, non me ne vogliano i lettori, ci verranno a trovare a Franciacorta in Bianco 2019.
Sul sito www.franciacortainbianco.it il programma completo della manifestazione.
Ingresso: 3 euro, ridotto 2. Ingresso libero per i minori di 12 anni.
Orari: apertura venerdì 12 ottobre dalle 20.00 alle 24.00; sabato 13 ottobre dalle 9.00 alle 23.00;
domenica 14 ottobre dalle 9.00 alle 20.00.
Franciacorta in Bianco è organizzata da Castegnato Servizi e Comune di Castegnato con il contributo e sostegno di Aso Group, Bettoni, Electrometal, Industria 4.0 Stellina e Ghial.
Ufficio Stampa Franciacorta in Bianco
Silvia Benzi Tel. 0131 261670 (int. 214)