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Fiere agroalimentari

FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D'ALBA: UN GRANDE SUCCESSO NEL SEGNO DELL’EQUILIBRIO PERFETTO

 

 

Si chiude nel segno di un grande successo la 89a Fiera IFIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D'ALBA: UN GRANDE SUCCESSO NEL SEGNO DELL’EQUILIBRIO PERFETTOnternazionale del Tartufo Bianco d’Alba, un’edizione ricca di novità che rispecchiano il progetto di rinnovamento e posizionamento voluto dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba volto ad innalzare il livello della propria offerta per soddisfare dei visitatori sempre più esigenti, provenienti da ogni parte del mondo.
 
Il profilo dei visitatori che scelgono Alba e le colline Patrimonio Unesco di Langhe, Monferrato e Roero per un’esperienza di qualità alla scoperta del Tuber magnatum Pico è decisamente alto e qualificato sia in termini culturali che di capacità di spesa. Sono quasi il 70% i turisti stranieri che arrivano per la maggior parte da Svizzera, Germania, Stati Uniti, Francia, Regno Unito con una crescita - negli ultimi anni - di Brasile e Australia: un pubblico di appassionati di alta cucina e grandi vini che trovano, grazie alla Fiera, una risposta di alta qualità alle proprie aspettative. Nell'ultimo decennio l'incremento di visite in autunno (nei mesi di ottobre e novembre) nel nostro territorio è cresciuto di circa il 60%, con i numeri dell'anno scorso che confermano e rilanciano un aumento del +6,5% nei pernottamenti. Nel periodo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si è registrato un costante sold out che ha interessato non soltanto gli alberghi che circondano la capitale delle Langhe, ma le strutture ricettive di tutto il Sud Piemonte, indicato da Lonely Planet “Best in travel” come destinazione da non perdere nel 2019.
 
Un pubblico qualificato, sempre più attento ed esigente - quantificato in oltre 100 mila ingressi al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba - ha potuto godere delle numerose esperienze offerte nel corso della Fiera. Attesissimi gli appuntamenti dell’Alba Truffle Show, il tempio del gusto accanto al Mercato Mondiale, dove i protagonisti sono stati i 41 chef ospiti - di cui 26 Stelle Michelin - che hanno saputo accostare, in veri e propri spettacoli culinari, il proprio gesto creativo al Tartufo Bianco d’Alba. I Foodies Moments hanno riscontrato la presenza del 73% di pubblico straniero con provenienze da 38 Paesi del mondo. Molto apprezzate le tante occasioni di esperienze immersive come i nuovissimi Atelier della pasta fresca firmati dai maestri d’eccezione Walter Ferretto (IlCascinaleNuovo di Isola d’Asti) e Ugo Alciati (Guido Ristorante Villa Contessa Rosa di Serralunga d’Alba) che hanno costantemente registrato il “tutto esaurito”, ma anche le Analisi Sensoriali del Tartufo frequentate dal 68% di stranieri provenienti da 30 diversi Paesi e le Wine Tasting Experience® con il 62% di stranieri provenienti da 32 nazioni che hanno voluto approfondire lo straordinario patrimonio vitivinicolo del territorio. Altra apprezzata novità di quest’anno sono state le Olio Evo Tasting Experience, analisi sensoriali dell’extravergine costantemente sold out, realizzate grazie ad un progetto che l’Ente Fiera ha sviluppato con il supporto del MIPAAF e messo in atto con la collaborazione di ISMEA e Gambero Rosso; così come i workshop realizzati in collaborazione con il Consorzio del Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP.
Altra novità dell’edizione 2019 della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che ha riscosso un particolare successo è stata quella delle Cene Insolite, a conferma dell’attenzione dei gourmet italiani e internazionali per le proposte capaci di coniugare nel segno dell’alta cucina il Tuber magnatum Pico, la storia, l’arte e la cultura. Sono andate tutte sold out con largo anticipo, infatti, le quattro cene stellate cucinate da Cristina Bowerman nella sede della Famija Albeisa, dai Fratelli Cerea sul palco del Teatro Sociale di Alba, da Christian e Manuel Costardi che hanno fatto vivere con occhi nuovi il Centro Studi Beppe Fenoglio e da Philippe Léveillé al Palazzo Comunale di Alba. Tutto esaurito anche per la prima esperienza in Valle Cervo, nelle colline biellesi, con la cena a La Bürsch, dimora del XVII secolo recentemente riportata in vita grazie ad un progetto innovativo, tanto che si è scelto di raddoppiare l’appuntamento coinvolgendo, dopo la cena cucinata a quattro mani da Martino Ruggieri ed Eugenio Boer, anche lo chef Luigi Taglienti.
Un crescente successo - registrando il tutto esaurito con quasi il 60% di stranieri provenienti da 9 diversi Paesi - anche per le Ultimate Truffle Dinner, due esclusive cene benefiche a favore del ripristino delle tartufaie organizzate in sala Beppe Fenoglio in cui si sono alternati gli chef stellati Francesco Oberto e Andrea Ferrucci e nel successivo appuntamento Davide Palluda e Maurilio Garola.
 
Al centro di tutte le esperienze regna il Tartufo Bianco d’Alba, protagonista di una annata dall’andamento non costante in termini di produzione, ma sempre presente e di qualità eccellente in tutte le aperture del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, proveniente dalle colline piemontesi di Langhe, Monferrato e Roero. All’interno del Mercato sono stati controllati e certificati dall’apposita “Commissione Qualità” più di 600 kg di Tartufo Bianco d’Alba. E se la buona stagione è certamente frutto delle condizioni metereologiche che hanno favorito la crescita del Tuber magnatum Pico, è importante il grande lavoro che la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba insieme al Centro Nazionale Studi Tartufo effettua sulla tutela e il ripristino delle tartufaie naturali cui anche in questa edizione sono stati devoluti parte dei ricavi delle Analisi sensoriali del tartufo così come delle Ultimate Truffle Dinner. Il prezzo nel corso della stagione è oscillato tra i 250 e i 380 euro senza mai toccare il picco dei 400 euro all’ettogrammo. «Si allarga ancora la provenienza dei cittadini del mondo che mossi da una sempre rinnovata promozione raggiungono Alba e le colline del Piemonte. - dichiara Antonio Degiacomi Presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo - Per mantenere la grande reputazione del Tartufo bianco d’Alba bisogna moltiplicare l’impegno a tutelare ed estendere gli ambienti tartufigeni in un lavoro coordinato tra istituzioni pubbliche, proprietari dei terreni e liberi cercatori. La candidatura Unesco della cerca e cavatura del tartufo in Italia sta aiutando a raggiungere una sempre maggiore consapevolezza degli aspetti culturali e ambientali. Come Centro Studi stiamo intensificando l’attività per la formazione di esperti, consumatori, giovani delle scuole alberghiere e prepariamo un convegno per il prossimo anno di aggiornamento sugli studi in corso di biologia ed ecologia dei funghi ipogei». La stagione del Tartufo Bianco d’Alba, cominciata il 21 settembre con l’evento Tuber Primae Noctis al Pavaglione di San Bovo di Castino, va oltre la Fiera e continua fino al 31 gennaio con la proposta gastronomica nei negozi e nei ristoranti.
 
Il Tartufo Bianco d’Alba è un marchio noto a livello internazionale e la Città di Alba è ormai percepita a livello mondiale come meta d’eccellenza per il Turismo enogastronomico. Durante l’89
a edizione della Fiera è stato riconosciuto ad Alba questo ruolo di traino turistico per l’intero Piemonte venendo scelta come luogo per la sottoscrizione di un importante Protocollo d’Intesa tra tre regioni italiane: la Liguria, la Valle d’Aosta e il Piemonte, per una promozione congiunta dell’offerta turistica sui mercati internazionali. Nell’ottica delle nuove collaborazioni con le Città Creative Unesco nate nel 2018, sono stati prodotti a Fabriano, il distretto italiano della carta, i sacchetti numerati nei quali vengono consegnati i tartufi certificati acquistati al Mercato Mondiale. Lo speciale legame tra le città di Alba e Fabriano ha fatto sì che sia stata dedicata alla Fiera una speciale carta filigrana per avvolgere e custodire il Tuber magnatum Pico.
L'Alba Truffle Show, in particolare, ha dimostrato di essere il luogo privilegiato in cui incontrare i saperi e i sapori provenienti dalle altre Regioni italiane: è avvenuto con la Regione Toscana con cui si sono imbastite le basi di una sinergia capace di valorizzare, congiuntamente, in Italia e nel mondo, le bellezze artistiche e le eccellenze delle rispettive produzioni enogastronomiche, la Valle d’Aosta, con cui è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa per la valorizzazione della Fontina DOP della Valle d’Aosta. La regione è stata presente in Fiera per promuovere il proprio territorio e le sue tradizioni gastronomiche attraverso due cooking show curati da due chef valdostani. Ma continua anche il gemellaggio tra il Tartufo Bianco d’Alba e l’isola di Pantelleria, che ha presentato Passitaly: il Festival Internazionale del vino Passito di Pantelleria e dei vini da meditazione.
 
L’internazionalità è un tratto sempre più distintivo della Fiera, Alba si apre al mondo ed il mondo colloquia in modo più intenso con Alba. Ne sono la dimostrazione gli chef stellati che sono protagonisti dei cooking show nei Foodies Moments, come lo chef cinese Yong Zhang fondatore del gruppo XinRongJi che lo scorso anno si è aggiudicato il lotto principale all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba e che anche quest'anno non ha mancato di partecipare al grande appuntamento benefico di Grinzane Cavour acquistando uno splendido esemplare di Tuber magnatum Pico.
I migliori esemplari di Tartufo Bianco d'Alba, in abbinamento a prestigiose bottiglie di Barolo e Barbaresco, sono stati mandati all'incanto in occasione della XX edizione dell'Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba
®, rinnovando il collaudato connubio tra questo magnifico prodotto della terra e la solidarietà internazionale. A Grinzane Cavour, Hong Kong e per la prima volta a Singapore e sulla Piazza Rossa di Mosca sono stati battuti magnifici lotti di tartufi per un ricavato complessivo di 420.000 euro, una delle somme più alte raccolte nella storia dell’evento.
Il clamoroso lotto finale con un Tartufo Bianco d'Alba del peso di 1.005 grammi è stato conquistato da un imprenditore di Hong Kong per 120.000 euro. Quanto raccolto sarà devoluto alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus ed altri soggetti meritevoli sul territorio;  all'Istituto “Mother's Choice” di Hong Kong che aiuta bambini senza famiglia e giovani madri in difficoltà; a Mosca il sostegno andrà al Dmitry Rogachev National Medical Research Center of Pediatric Hematology, Oncology and Immunology, centro di ricerca d'avanguardia per le malattie ematologiche, oncologiche ed immunologiche dell'infanzia e nella diagnostica molecolare; a Singapore, tributaria dei fondi raccolti sarà la World Food Future – Educate, discern, nourish, realtà di promozione dell'educazione al cibo e della consapevolezza dei consumi.
 
Il cibo è anche cultura e ben si sposa con ogni tipo di forma artistica e culturale. Dalla musica all’arte, dall’architettura al design. Nel segno della sinergia esistente con il network delle Creative Cities Unesco in collaborazione con Limoges, la cittadina francese famosa nel mondo per le sue ceramiche, è nata “Pepita”, un prezioso oggetto ideato per svelare al meglio il profumo, l’aroma e la freschezza del Tartufo Bianco d’Alba. La “Pepita” disegnata da Mariela Schwarz Montiel ha completato il Kit per il Tartufo Bianco d’Alba attualmente composto dal guanto “Trace” disegnato lo scorso anno da Patricia Urquiola e all’affettatartufi “Alba” realizzato appositamente da Ben van Berkel e messo in produzione da Alessi.
Anche Davide Oldani, grande ristoratore e ambasciatore della cucina italiana nel mondo, è stato uno dei protagonisti della Fiera: il nuovissimo affettatartufi XFETTA, realizzato in collaborazione con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, prodotto da Ambrogio Sanelli con la sua lama fissa e la facilità d’uso, insieme all’eleganza e alla praticità, ha conquistato tutti.
Dal design si passa alla cultura: oltre 50 mila visitatori hanno frequentato le mostre nella Chiesa di San Domenico “Per un rinnovamento immaginista del mondo” e a seguire “Leonardo Da Vinci. The genius” passando per “Nespolo. Inno alla gioia” al Palazzo Banca d’Alba, “Life. Istantanee di Calabria” alla Fondazione Ferrero e “Mario Lattes artista poliedrico” negli spazi di Famija Albeisa oltre alle mostre al Museo Civico F.Eusebio e nella Chiesa di San Giuseppe che ha ospitato anche gli straordinari concerti delle rassegne “Jazz & Co” di Milleunanota e “Classica” di Alba Music Festival.
L’89
a edizione della Fiera ha visto, inoltre, nascere un progetto biennale con il collettivo artistico Anotherview. All’interno del Coro della Maddalena è nata la mostra “La penultima cena e altre storie”, che ha raccontato la preparazione di una vera e propria finestra digitale contenente un video di 24 ore filmato lo scorso 13 ottobre nelle Langhe, che vedrà il compimento nel 2020. La memoria di quell’evento, all’interno della mostra, è affidata al tavolo lungo sei metri ideato e realizzato dall’artista e architetto italo-svedese Duilio Forte nell’ambito di una visionaria scenografia, che attraversa il Coro della Maddalena.
 
Le otto settimane di Fiera sono anche, per i tantissimi che hanno affollato le vie di Alba, l’occasione per una gita nella bellezza del Piemonte più vero, fra antiche tradizioni e la scoperta delle eccellenze della produzione enogastronomica.
La Fiera anima l’intero centro storico della città a partire dalla prima settimana di ottobre in cui ha luogo il tradizionale Palio degli asini che quest’anno è stato visto dal 55% di pubblico straniero proveniente da 25 Paesi tra cui spiccano la Svizzera, gli Stati Uniti e la Russia. Grande successo anche per il Baccanale dei Borghi e per Il Salotto dei Gusti e dei Profumi che ha presentato le prelibatezze del territorio nell’elegante struttura di Piazza del Duomo. Altri appuntamenti che portano in scena lungo tutto il centro storico della città le eccellenze agroalimentari e le produzioni artigianali del territorio, e che animano per tutta la durata della Fiera le piazze del centro storico della città con prodotti locali e a km0 sono i mercati. A partire dal Mercato ambulante della Fiera, passando per il Mercato della Terra di Slow Food, la Piazza dei Sapori, il mercato km0 Campagna Amica, Confagricoltura in Piazza, il mercato della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori). Grande interesse suscitano anche gli eventi Albaromatica e Langhe e Roero in Piazza…con la Granda!: due manifestazioni che, attraverso allestimenti sensoriali, laboratori e una selezione di eccellenze del territorio confermano la grande attenzione verso il nostro territorio.
 
Immancabile anche in questa edizione Alba Truffle Bimbi, il padiglione dedicato alle famiglie e ai bambini, che ha permesso ad oltre 5 mila bambini (di cui 3800 in Fiera e 1200 nel corso della settimana con gli incontri dedicati alle scuole) di vivere la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco da protagonisti durante i fine settimana. «Quest’anno abbiamo raccontato ai bambini il nostro territorio non solo attraverso tanti nuovi giochi di legno – dichiara Renato Priolo, Presidente dell’Associazione Sinergia Outdoor e ideatore di Alba Truffle Bimbi - ma anche attraverso i nuovi laboratori che hanno animato tutti i nostri pomeriggi. Grazie alle avventure del cane Tabui i più piccoli hanno potuto allargare la propria esperienza trasformando oggetti di uso quotidiano in divertenti creazioni e hanno giocato scoprendo l’unicità delle colline di Langhe Monferrato e Roero e del loro patrimonio di sapori e tradizioni».
 
L’89
a edizione della Fiera ha confermato l’interesse dei grandi media e giornali, internazionali e italiani. Sono circa 180 i giornalisti accreditati che hanno visitato il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba e il territorio di Langhe Monferrato e Roero nelle otto settimane di evento, provenienti da tutta Italia e da oltre 15 paesi del mondo, dai mercati europei di prossimità ai più lontani come Russia, Australia, Israele, Cina e Stati Uniti a testimonianza di grandi testate come TF1 France, REN TV - Russian Tv Channels, CNN e USA Today.
 
Il sito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba si conferma come il più efficace strumento di comunicazione con il pubblico che arriva da lontano, sia per ricercare informazioni che per la possibilità di procedere in totale sicurezza all'acquisto online dei diversi eventi grazie ad una piattaforma dedicata che permette in tempo reale di verificare la disponibilità dei singoli eventi e di procedere all'acquisto. Sulle pagine del sito ufficiale crescono gli utenti unici nel periodo agosto - novembre 2019 con 300.000 persone ed oltre 450.000 sessioni di visita.  In aumento costante le visite dall’estero con una punta di crescita del 40% per le visite dalla Russia. I social network della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba continuano a dimostrarsi un luogo di aggregazione importante non solo per i numeri delle persone che hanno scelto di seguire gli account ufficiali della Fiera ma anche per l'elevata interazione.  I fan della pagina Facebook superano i 104.000 ed attraverso i post della pagina sono state raggiunte nel periodo agosto - novembre oltre 5.200.000 persone con un alto livello di interazione: una media di 450 like per post e oltre 14 commenti. In grande crescita anche i follower della pagina Instagram (oltre 16 mila) con oltre 2 milioni di persone raggiunte. Su Instagram #albatruffle, l’hashtag ufficiale della manifestazione con il quale gli utenti vengono invitati a condividere le foto prodotte durante la loro permanenza sul territorio, ha ormai superato le 12.000 immagini.
 
Accanto ai numerosi chef stellati che hanno animato i Foodies Moments in Sala Beppe Fenoglio, per la prima volta, la Fiera ha ospitato le osterie del territorio. Nell’edizione che celebra l’equilibrio perfetto, l’Ente Fiera ha ritenuto doveroso celebrare gli “osti”, coordinando la redazione di una nuova “Carta delle Osterie”. Le osterie, quelle vere, sono custodi dell’identità tradizionale dei cibi e delle loro peculiarità. Gli osti, quelli veri, sono coloro i quali hanno saputo condurre tale identità e l’osteria è il teatro adeguato da imitare, sviluppare e proteggere. 
 
Aspettando la 90
a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba - che aprirà i battenti il 9 ottobre 2020 - gli appuntamenti enogastronomici di alto livello non si esauriscono in questo weekend. Lunedì 2 dicembre alle ore 19.00 nel meraviglioso Relais Villa d’Amelia di Benevello si terrà una speciale serata di presentazione del territorio di Langhe Monferrato e Roero e dei due prodotti di eccellenza, Nocciola Piemonte IGP delle Langhe e Tartufo Bianco d’Alba.
L’iniziativa prevede la presenza di 24 chef provenienti da tutta Italia e dall’Europa, ognuno di loro preparerà un piatto a base di Nocciola Piemonte IGP delle Langhe, anche abbinata al Tartufo Bianco d’Alba. La sera permetterà ai partecipanti di scoprire la versatilità della nocciola in cucina e l’eleganza del tartufo anche con ricette non convenzionali.
L’evento è acquistabile sul sito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba al seguente link https://www.fieradeltartufo.org/eventi-fiera-del-tartufo/tutti-i-gusti-della-nocciola/
 
«Si conclude con grande successo questa edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – dichiara Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – conservando negli occhi e nel cuore i tanti volti dei turisti, degli ospiti e degli amici che hanno raggiunto la nostra Fiera e le nostre colline nelle ultime otto settimane. Una grande soddisfazione possibile grazie ad un efficace lavoro di squadra, in straordinaria sinergia fra pubblico e privato, che si impegna per valorizzare un intero territorio attraverso il Tuber magnatum Pico. Siamo felici di intraprendere un percorso al fianco di nuovi partner e aziende private che rappresentano eccellenze italiane nel mondo, consapevoli che possano essere un valore aggiunto e uno stimolo sempre maggiore alla crescita. Allo stesso tempo proseguiamo il lavoro di relazione con gli amministratori e gli enti pubblici sia locali che nazionali per progettare insieme il futuro in un’ottica di collaborazione. Nel ringraziare ogni piccola e grande partecipazione attiva, il nostro pensiero è già concentrato sul 2020 quando festeggeremo insieme i novant’anni della Fiera con un’edizione indimenticabile».
 
«È un orgoglio chiudere la Fiera per la prima volta da sindaco – afferma Carlo Bo, sindaco di Alba –un’edizione di grande successo sia in termini di presenze sia come qualità e quantità delle iniziative presentate. E’ sempre più una Fiera del territorio, con la città di Alba a guidare un’area più ampia che contribuisce ad ampliarne l’offerta e beneficia di flussi turistici importanti.
I risultati sono il frutto di un grande lavoro di tutti gli enti e le persone coinvolte che ringrazio, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, il Centro Nazionale Studi Tartufo, volontari, borghi, privati e le associazioni di categoria.
Sono soddisfatto delle sinergie create con altri territori; molte sono state le occasioni di incontro e scambio come le altre città creative Unesco e si sono poste le basi anche per una condivisione di obiettivi con le montagne olimpiche della Via Lattea e con le regioni a noi confinanti, la Valle D’Aosta e la Liguria.
L’amministrazione sarà sempre al fianco della Fiera, vero gioiello della nostra città, adoperandosi per raggiungere assieme traguardi importanti».
 
«Anche quest’anno la Fiera del Tartufo bianco d’Alba si conclude con un grande successo. – dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero L’offerta di grande interesse della Fiera attrae un target sempre più diversificato nei mercati, ma anche nei segmenti come quello del lusso. I numeri della Fiera confermano il trend di crescita dei turisti che visitano Alba e le Langhe Monferrato Roero durante l’autunno. Quello della Fiera è un brand ormai consolidato che consente di promuovere il territorio in tutto il mondo in maniera competitiva. Di recente infatti siamo stati a New York, Mosca, Londra, Copenaghen e Dubai; a breve andremo a Boston, Miami, Washington, Chicago e San Francisco. I nostri interlocutori principali sono giornalisti ma anche tour operator e opinion leader. Mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto dall’Ente Turismo durante questi mesi e faccio i migliori complimenti agli organizzatori della Fiera per la qualità delle iniziative che mettono in campo ogni anno».
 
«Il Tartufo bianco d’Alba si conferma un ambasciatore del nostro Paese dalla forza straordinaria – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio . Il successo con cui la Fiera internazionale si chiude, ancora una volta, lo testimonia. Il merito è di questo prodotto unico della nostra terra, ma anche di tutti coloro che lavorano per valorizzarlo e renderlo un traino di sviluppo economico e culturale. Penso allo staff dell’Ente Fiera naturalmente, ma anche a tutte le istituzioni, il sistema produttivo e commerciale, ai Borghi e ai nostri incredibili volontari, anima di un evento capace di conquistare il pubblico in arrivo da ogni parte del mondo».

 

 

PER INFORMAZIONI:
Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Piazza Medford, 3 - 12051, Alba Tel. +39 0173 361051 -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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www.fieradeltartufo.org
Ufficio Stampa Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER IL BONTA' 2019

 

 

Folla a Cremona per il 16° Salone delle eccellenze enogastronomiche dei Territori

«Ancora una volta Cremona ha dimostrato la capacità di calamitare attorno a sé prodotti d’eccellenza e di attrarre decine di migliaia di visitatori tra gourmet e professionisti. A Cremona abbiamo rappresentano le eccellenze dei prodotti alimentari dal territorio nazionale per professionisti e gourmet». Massimo de Bellis, il direttore di CremonaFiere, è decisamente soddisfatto. Si chiude martedì 12 novembre la 16° edizione de Il BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori, e anche quest’edizione può essere considerata un successo, con tanta gente in fila per gustare i prodotti provenienti da quasi tutta Italia: 16, infatti, le regioni rappresentate quest’anno in fiera. Ospiti d’onore, quest’anno, la Calabria, con diversi stand e molti prodotti caratteristici: dal peperoncino, messo nel caffè o nei cocktail, all’interessante esperienza di Pecco, acronimo di Piazza Etica Calabria Contadina.

Molti sono stati incuriositi, durante i quattro giorni della manifestazione, dalla proposta della stilista di alta moda Angela Colosimo: “L’abito gourmet – La moda che fa bene”. Vestiti che, letteralmente, si mangiano, in opposizione ad una moda fatta solo di modelle pallide, esili e filiformi. In fiera i mashmallows di cui era composto l’abito sono stati letteralmente staccati e dati in pasto ai visitatori. Realizzati con ingredienti dolci, come caramelle o cioccolato, ma anche salati, come il pane, i tarallini e gli snack. Un progetto nato per sottolineare la necessità di nutrire il corpo, oltre che, attraverso l’estetica, l’armonia e la ricerca stilistica, di dare alimento a vista, anima, cuore.

Un altro degli stand che è andato per la maggiore è stato quello dei produttori di Amatrice. In tanti ne hanno approfittato per gustare l’originale pasta all’Amatriciana o gli arrosticini. In fiera erano presenti i veri prodotti di Amatrice. Sembra infatti che dopo il terremoto siano diversi i produttori che spacciano i propri prodotti come “di Amatrice” quando in realtà non lo sono. «Noi siamo un ristorante di Amatrice, e abbiamo alcune specialità di nostra produzione che abbiamo portato al BonTà di Cremona insieme a prodotti di altri colleghi di Amatrice – spiega Valerio Calandrella, gestore del ristorante Da Patrizia di Amatrice -. Facciamo infatti da ambasciatori delle tipicità amatriciane: abbiamo creato un circuito informale di professionisti che promuovono i veri prodotti di Amatrice, provando a difenderci da chi presenta prodotti amatriciani che in realtà non lo sono. Da dopo il terremoto esistono ditte che spacciano per esempio del formaggio come "pecorino di Amatrice", ma senza alcuna etichetta». Arrosticini, salumi e formaggi portati a Il BonTà sono prodotti dagli unici due marchi realmente presenti ad Amatrice: Il “Caseificio storico Amatrice” per i formaggi e il “Sano” per i salumi, oltre alla birra “Alta Quota”. Grande curiosità anche per il Mais corvino, un tipo particolare di mais che ha colpito molto i visitatori. Dal chicco nero e allungato, veniva coltivato dai Maya già nel 3.500 avanti Cristo ma in Italia era scomparso dal 1700. Si tratta di un alimento che ha caratteristiche molto particolari: Carlo Maria Recchia, un giovane agricoltore di 26 anni, nel 2010 ha recuperato i primi 40 semi di questo particolare cereale e ha iniziato a coltivarlo. Le caratteristiche di questo elemento sono molto particolari: ha il doppio delle proteine e il 20% in meno di carboidrati rispetto al mais normale. Inoltre ha 20 volte tanto gli antiossidanti presenti nel mais comune.

Grande successo anche per gli stand che proponevano dai tortelli ai dolci, dai vini agli oli, dalle attrezzature alle farine. Tutti prodotti per gli appassionati ma anche per i professionisti alla ricerca di nuovi sapori, ingredienti e tecnologie per le loro attività. Molto apprezzato è stato anche il terzo filone della manifestazione, quello dedicato alla birra: Special Beer Expo. Qui le specialità birraie dei territori hanno incontrato professionisti e appassionati del mondo della birra, creando il contesto ideale per scoprire abbinamenti originali, tendenze innovative e per confrontarsi sulle ultime novità in tema di somministrazione e consumazione delle birre speciali. E assieme alla birra, la pizza. Star della cucina italiana, è stata regina anche di questa edizione de Il BonTà. Pizza & Co., l’omaggio reso dalla manifestazione al tipico piatto napoletano è stato infatti particolarmente apprezzato. Un gruppo di pizzaioli italiani che si è alternato al forno, proponendo molte variazioni del celebre piatto salato.

Un altro dei temi centrali dell’edizione di quest’anno è stata la valorizzazione della tradizione culinaria italiana in Europa, con l’assegnazione del premio “Ambasciatore della Cucina Italiana di Territorio”. Al BonTà c’è stata la tappa finale di un vero e proprio tour del gusto che ha coinvolto, a partire da maggio, una serie di ristoranti selezionati nel territorio di Cremona, Brescia, Verona, Mantova, Piacenza, Lodi e Pavia. Ogni ristoratore italiano si è gemellato con un ristorante estero che propone piatti e gusti della tradizione italiana in vari paesi europei. Ora, dopo il giusto riposo, spazio ad idee e progetti per il prossimo anno. Per una nuova edizione, nel 2020, che sia ancora più partecipata e di alta qualità.

 

 

Alessia Testori

IEG: A COSMOFOOD IL BUSINESS ENTRA NEL VIVO CON IL MATCHING TRA BUYER E GRANDI AZIENDE DELL’HO.RE.CA

 

 

Da Menù a Surgital, da Pregis a Heineken, la settima edizione della manifestazione di Italian Exhibition Group offre il top del settore agli operatori della ristorazione professionale del Nord est. Quattro giorni di networking esclusivo da oggi a mercoledì 13 in fiera a Vicenza.

 

I grandi brand e le aziende leader della qualità dell’Ho.Re.Ca. presenti a Cosmofoood 2019, l’evento di Italian Exhibition Group che da stamattina è entrato nel suo vivo aprendo Foodservice nella Hall 7 del quartiere fieristico di Vicenza (ingresso consigliato Ovest 3), l’area di manifestazione che IEG dedica al business degli operatori della ristorazione professionale del Nord est.

 

Cosmofood costituirà per quattro giorni la corsia preferenziale per i gestori di attività commerciali quali bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie, hotel e strutture ricettive per creare e consolidare le relazioni commerciali con i leader della distribuzione e della produzione Food&Beverage, delle tecnologie, delle attrezzature e dei sistemi a supporto dell’attività lavorativa per la ristorazione fuori casa.

 

Tra dimostrazioni e degustazioni, presentazioni di nuove linee di prodotto e chef stellati del territorio ai fornelli, la manifestazione ha dato il via ad un intenso matching tra gli operatori. Sulla base di un fitto calendario di eventi promossi direttamente dagli espositori e pensati per illustrare le novità, le tendenze e gli aggiornamenti del settore, gli operatori professionali Ho.Re.Ca. del Triveneto trovano a Cosmofood il canale privilegiato per costruire un’offerta di eccellenza al cliente.

 

Un salone di novità, dove Surgital S.p.A., azienda leader nella produzione di pasta fresca surgelata,  presenta il risotto istantaneo pronto in cinque  minuti, e Rossi Catering, dà il via al ricco calendario di degustazioni vinicole con i maestri del settore. Tendenze Breakfast, Fantasie di dessert e Burger d’autore sono solo alcuni degli appuntamenti di Lombardi e Cantù, specialisti della catena del freddo.

 

Una quattro giorni densa di momenti esperienziali e formativi, dimostrazioni tecniche, assaggi delle preparazioni e consulenze gratuite come quelle di Pregis, uno dei principali player nazionali nella distribuzione Ho.Re.Ca. con numerose filiali nel Centro-nord, che presenta in anteprima Cosmofood il laboratorio dedicato al pesce fresco con gli chef della Pregis Academy che si alternano ai fornelli. Chef protagonisti anche da Marchi, azienda vicentina con oltre 50 anni di esperienza nella ristorazione del Nord est, con gli showcooking di Renato Rizzardi, Corrado Fasolato e Andrea Valentinetti

 

Gli chef della Chef Academy Zanussi Professional animeranno lo stand di Polazzo Grandimpianti S.r.l. con gli eventi We Grill e Matur meat, dimostrazioni che illustrano e raccontano le particolarità delle carni maturate, sia dal punto di vista scientifico che pratico, mentre CRV Angelo Po insegnerà a sfruttare al massimo le potenzialità del vapore e della tecnica cook&chill. Degustazioni e dimostrazioni continue nello stand di Miatello Srl, in fiera con i sistemi di cottura professionale Rational.

 

Aree riservate e dedicate agli operatori, come gli spazi esclusivi offerti da Birra Ingross, realtà trainante per la distribuzione del segmento birra nel Veneto, dove è possibile fissare un incontro con i referenti di brand come Guinness, Birrificio Roman e Malastrana, mentre da Heineken si potranno assistere agli approfondimenti sulle novità Blade e su Birra Messina.

 

Completano l’offerta le numerose soluzioni per l’arredo  del locali, i complementi, l’abbigliamento per i professionisti di sala e cucina, oltre alle tecnologie e alle soluzioni informatiche a supporto dell’attività lavorativa della ristorazione.

 

A fianco dell’area B2B Foodservice, proseguono a Cosmofood i percorsi di gusto creati ad-hoc per il grande pubblico nella confinante Hall 1 – Gourmet (ingresso consigliato Ovest 1), attiva da ieri con un vero e proprio simposio dei prodotti tipici regionali del Belpaese. Fino a martedì 12, le specialità più autentiche si offriranno al visitatore amante del gusto, in un’area che consente di scoprire, assaggiare e portare sulle proprie credenze o nelle prime ceste natalizie le prelibatezze dell’Italia intera.

 

INFO UTILI

Date di manifestazione

Sabato 9 novembre: apertura area Gourmet (Hall 1), per il pubblico che non vuol perdere l’occasione di gustare in fiera le eccellenze del Made in Italy.

Da Domenica 10 a Martedì 12 novembre: si attiva anche l’area Foodservice (Hall 7) per gli operatori professionali della ristorazione fuori casa, in contemporanea con l’area Gourmet (Hall 1). I padiglioni della fiera consentono lo scambio tra le due Hall, così da permettere al visitatore del grande pubblico e al professionista Ho.Re.Ca. di visitare con libertà tutte le aree di manifestazione.

Mercoledì 13 novembre: apertura esclusiva dell’area Foodservice (Hall 7).

 

Orari di apertura e ingressi

Hall 1 | Gourmet – Ingresso Ovest 1 del quartiere fieristico IEG di Vicenza

Sabato 09 e Domenica 10 h 09:30/21:00 – Lunedì 11 e Martedì 12 h 09:30/18:30

 

Hall 7 | Foodservice - Ingresso Ovest 3 del quartiere fieristico IEG di Vicenza

Domenica 10, Lunedì 11 e Martedì 12 h 09:30/18:30 – Mercoledì 12 h 09:30/17:30

 

Modalità di ingresso

Cosmofood 2019 consente l’accesso gratuito sia al pubblico interessato all’area Gourmet che agli operatori professionali Ho.Re.Ca. che si concentreranno nell’area Foodservice. Per attivare la propria presenza, è sufficiente seguire una semplice procedura online attiva sul sito web di manifestazione.

 

FOCUS ON ITALIAN EXHIBITION GROUP SPA

Italian Exhibition Group (IEG), quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.pA., è leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici e tra i principali operatori del settore fieristico e dei congressi a livello europeo, con le strutture di Rimini e Vicenza. Il Gruppo IEG si distingue nell’organizzazione di eventi in cinque categorie: Food & Beverage; Jewellery & Fashion; Tourism, Hospitality and Lifestyle; Wellness and Leisure; Green & Technology. Negli ultimi anni, IEG ha avviato un importante percorso di espansione all’estero, anche attraverso la conclusione di joint ventures con operatori locali (ad esempio negli Stati Uniti, Emirati Arabi e in Cina). IEG ha chiuso il bilancio 2018 con ricavi totali consolidati di 159.7 mln di euro, un EBITDA di 30.8 mln e un utile netto consolidato di 10.8 mln. Nel 2018, IEG, nel complesso delle sedi espositive e congressuali di Rimini e Vicenza, ha totalizzato 53 fiere organizzate o ospitate e 181 eventi congressuali. www.iegexpo.it

 

PRESS CONTACT ITALIAN EXHIBITION GROUP

Luca Paganin | +39 342 3345675 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il presente comunicato stampa contiene elementi previsionali e stime che riflettono le attuali opinioni del management (“forward-looking statements”) specie per quanto riguarda performance gestionali future, realizzazione di investimenti, andamento dei flussi di cassa ed evoluzione della struttura finanziaria. I forward-looking statements hanno per loro natura una componente di rischio ed incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi futuri. I risultati effettivi potranno differire anche in misura significativa rispetto a quelli annunciati, in relazione a una pluralità di fattori tra cui, a solo titolo esemplificativo: andamento del mercato della ristorazione fuori casa e dei flussi turistici in Italia, andamento del mercato orafo - gioielliero, andamento del mercato della green economy; evoluzione del prezzo delle materie prime; condizioni macroeconomiche generali; fattori geopolitici ed evoluzioni del quadro normativo. Le informazioni contenute nel presente comunicato, inoltre, non pretendono di essere complete, né sono state verificate da terze parti indipendenti. Le proiezioni, le stime e gli obiettivi qui presentati si basano sulle informazioni a disposizione della Società alla data del presente comunicato.

 

Il BonTà 2019

Il BonTà 2019: Il mais nero dei Maya, l’abito gourmet e il Tabasco di Calabria al Salone delle eccellenze enogastronomiche

Dal 9 al 12 novembre a CremonaFiere il salone dei sapori autentici e del cibo di alta qualità

 

 

Il BonTà - Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori torna a CremonaFiere dal 9 al 12 novembre con 2.000 prodotti artigianali dei territori. L’edizione dell’anno scorso ha portato a Cremona più di 30 mila visitatori. Quella di quest’anno, la numero 16, riempirà di nuovo per 4 giorni gli spazi di CremonaFiere di profumi e sapori dei cibi di tutta Italia. Il Salone dedicato ai sapori autentici e al cibo di alta qualità è un evento unico in cui l’eccellenza enogastronomica dei prodotti tipici dei territori, unita all’educazione alimentare e alle nuove esigenze del mercato, incontra l’interesse dei consumatori e degli operatori del settore. Una particolare attenzione verrà dedicata proprio a quest’ultimi, che potranno individuare le migliori attrezzature professionali per le loro attività. Il salone comprende poi anche uno spazio dedicato ai professionisti della ristorazione. Si chiama BonTà Professional e permette di toccare con mano il meglio delle attrezzature professionali per realizzare piatti gustosi e innovativi prestando attenzione a igiene, praticità e riduzione degli sprechi. Terzo filone della manifestazione è quello dedicato alla birra: Special Beer Expo. Qui le specialità birraie dei territori incontrano professionisti e appassionati del mondo della birra, creando il contesto ideale per scoprire abbinamenti originali, tendenze innovative e per confrontarsi sulle ultime novità in tema di somministrazione e consumazione delle birre speciali. 

La manifestazione sarà anche l’occasione per scoprire alimenti insoliti e particolari. Tra questi possiamo segnalare il Mais corvino. Un tipo particolare di mais, dal chicco nero e allungato, che veniva coltivato dai Maya già nel 3.500 avanti Cristo ma che in Italia non si coltivava più dal 1700. Si tratta di un alimento che ha caratteristiche molto particolari: ha il doppio delle proteine e il 20% in meno di carboidrati rispetto al mais normale. Inoltre ha 20 volte tanto gli antiossidanti presenti nel mais comune. Carlo Maria Recchia, 26 anni, è un giovanissimo imprenditore agrario che ha costruito la sua fortuna da una passione antichissima, l’amore per la terra e per l’agricoltura, che l’ha portato a essere il primo e unico produttore e distributore di Mais Corvino in tutta Europa. Nel 2010 il ragazzo riesce ad avere i primi 40 semi dell’antico cereale e per i successivi due anni li coltiva per moltiplicarli ed avviare la produzione. Nel 2014 nasce la ditta individuale CMR Mais Corvino. Le piante di mais Corvino coltivate sono 2.400 in 16.000 mq, nella campagna intorno a Cremona. Ora le piante sono I chicchi di mais vengono macinati nel mulino a pietra costruito nell'azienda agricola Maiscorvino nella sede di Castelleone, Cremona. Oltre alla farina l’ Azienda Agricola Maiscorvino produce farina, pasta, biscotti, gallette e birra il tutto senza glutine.

 

Chi l’ha detto che le modelle debbano essere tutte pallide, esili e filiformi? La stilista di alta moda Angela Colosimo porta a Il BonTà, il Salone della eccellenze enogastronomiche dei territori che si terrà dal 9 al 12 Novembre a CremonaFiere, il suo nuovo progetto dal titolo “L’abito gourmet – La moda che fa bene”. Si tratta di vestiti che, letteralmente, si mangiano. Realizzati con ingredienti dolci, come caramelle o cioccolato, ma anche salati, come il pane, i tarallini e gli snack. Il progetto è nato per la necessità di voler comunicare un forte messaggio sociale: in controtendente gioiosità e convivialità del cibo; alla necessità di nutrire il corpo, oltre che, attraverso l’estetica, l’armonia e la ricerca stilistica, di dare alimento a vista, anima, cuore.

A Cremona l’abito che si mangia potrà essere ammirato sabato 9 novembre alle 18.30. Sarà realizzato con caramelle marshmallows,  peperoncini e i bon bons. Un vestito che riporta al mondo incantato dell’infanzia di ognuno di noi, quando la fantasia era senza freni e il tempo godeva di una dimensione dilatata, pura e spensierata. Angela Colosimo è una stilista di alta moda, con atelier a Prato, direttrice creativa e docente universitaria, parallelamente attiva come costumista nel cinema, nella musica, nell’arte e nello spettacolo.

Dal 9 al 12 novembre, nei padiglioni di Cremona Fiere, si potrà ammirare la mostra “Peperoncini dal mondo” con 50 varietà provenienti da ogni continente e si potrà chiedere ogni informazione su questo particolare elemento a Enzo Monaco, presidente dell’Accademia italiana del peperoncino e della Word Chilli Alliance, l’Associazione internazionale che promuove in tutto il mondo la cultura piccante. A Il BonTà sarà possibile assaggiare delle vere e proprie chicche a base di peperoncino. Alle 13 di domenica, nella sala Artusi, l’azienda Suriano di Amantea presenterà “Amante-o” il neonato “Tabasco di Calabria”, la prima salsa di peperoncino fermentato fatta di soli peperoncini calabresi. Un’esplosione di profumi eccitanti per personalizzare ricette golose e cocktail stimolanti. Un’accurata scelta di blend di peperoncini, elaborati in un processo lungo più di un anno, ha portato ad un prodotto per cui è stato scelto un nome volto evocativo: “Amante-o” per evocare il radicamento col territorio dove nasce, Amantea in provincia di Cosenza, in una Calabria esaltante con i suoi profumi e i suoi sapori. La specialità, presentata da Enzo Monaco e Giancarlo Suriano, sarà degustata col cocktail “Il viaggio” che nel mese scorso ha vinto il primo premio a Roma nel Concorso “Simposio-Trionfo del gusto”. A seguire la degustazione di un’altra delizia e altra assoluta novità: il caffè al peperoncino offerto dall’azienda Arnone di Cosenza, già conosciuto in tutt’Italia per i suoi straordinari caffè aromatizzati all’anice e alla liquirizia.  Infine l’Azienda Colavolpe di Belmonte (Cs), leader in Italia per le specialità con i fichi, presenterà le sue nuove “infuocate”, soprattutto la “Stromboli: una pralina di cioccolato fondente con un’anima di peperoncino.

 

A Cremona spazio poi a PECCO: Piazza Etica Calabria Contadina, l’ambizioso e innovativo progetto nato in Calabria nel 2018. Uno spazio aperto a tutti i consumatori calabresi, quello della Piazza Etica Calabria Contadina, per gustare ed acquistare prodotti di eccellenza a km0, sia sotto forma di materie prime che di prodotto trasformato, ad un costo giusto, conveniente ed accessibile. La piazza di Pecco è progettata per essere allo stesso tempo un mercato coperto, dove si possono trovare tutte le eccellenze territoriali calabresi, e la casa dell’agroalimentare e dell’enogastronomia regionale grazie ad una minuziosa e continua ricerca di prodotti regionali, garantiti e tracciati, selezionati per tipicità e qualità, ed a una rete di produttori d’eccellenza direttamente fidelizzati al progetto culturale-economico-gastronomico di Pecco. Nell’isola di Pecco portata a Cremona, oltre alla libera degustazione dei prodotti esposti delle aziende partner, sarà possibile gustare, tra gli altri, l’antipasto tipico di Calabria con degustazione di salumi di suino calabrese, formaggi tipici, crostinerie gourmet e stuzzicherie sott’olio; gli spaghettoni (prodotti giornalmente con grano 100% calabrese a filiera tracciata) alla Trappitara, ricetta tipica calabrese con pesce stocco. Le scilatelle (fatte a mano con grano 100% calabrese a filiera tracciata) con polpettine e ragù della domenica nella ricetta tradizionale e gli involtini di carne calabrese con Caciocavallo Silano Dop e ‘Nduja di Spilinga.

Parlando di cibo italiano nel mondo, la pizza occupa un posto di primissimo piano. In un paese dove la tradizione per la cucina si tramanda da secoli, il BonTà renderà omaggio a uno dei piatti più caratteristici della cucina tricolore con un appuntamento dedicato a tutti i sapori della Pizza: Pizza & Co., organizzato in collaborazione con Mantelli Giacomo arredamenti & forniture alberghiere. Questo evento è dedicato al connubio tra i “Maitre Artisan Pizzaioli” e gli espositori de Il BonTà, Il Bontà Professional e Special Beer Expo. Pizza & Co. accompagnerà nei quattro giorni della manifestazione grazie a un gruppo di pizzaioli italiani che si alternerà al forno, proponendo molte variazioni del celebre piatto salato. Sarà un paradiso per golosi dedicato alle pizzerie e alle loro specialità, dove i “Maitre Artisan Pizzaioli” proporranno ricette originali, in abbinamento al vino presentato dai produttori de il BonTà e alle birre di Special Beer Expo, grazie all’esperienza della biersommelière Chiara Andreola, diplomata alla Doemens Akademie di Monaco di Baviera.

 

 

 

Un'altro dei temi centrali dell’edizione di quest’anno sarà la valorizzazione della tradizione culinaria italiana in Europa. Lunedì 11 novembre, presso l’Area Eventi del Padiglione 2 di CremonaFiere, si assegnerà il premio “Ambasciatore della Cucina Italiana di Territorio”. Si tratta della tappa finale di un vero e proprio tour del gusto che ha coinvolto, a partire da maggio, una serie di ristoranti selezionati nel territorio di Cremona, Brescia, Verona, Mantova, Piacenza, Lodi e Pavia. Ogni ristoratore italiano si è gemellato con un ristorante estero che propone piatti e gusti della tradizione italiana in vari paesi europei. Gli chef sono stati chiamati a realizzare pietanze con prodotti della tradizione italiana insieme a classici del patrimonio gastronomico francese, spagnolo, svizzero, tedesco, austriaco e croato. Una giuria composta da chef e giornalisti esperti ha votato per ogni serata il migliore piatto, che verrà poi valutato nel corso de Il Bontà, per arrivare a incoronare l’Ambasciatore della Cucina Italiana di Territorio.

L’ultimo appuntamento si svolgerà il 24 ottobre e vedrà confrontarsi il ristorante Scolari, in provincia di Cremona e il ristorante La Perla di Graz, in Austria. Un vero e proprio Touring del Gusto per dimostrare come il talento italiano in cucina e a tavola non abbia rivali per qualità dei prodotti, composizione dei piatti, e per capacità di richiamare e intrecciare le tradizioni locali dei cuochi italiani anche all’estero.

 

Alessia Testori

346 6165338

A IL BONTA’ IL GRIDO D’ALLARME DEI PRODUTTORI DI MIELE: “CROLLATA DEL 70% LA PRODUZIONE DELLE API”

 

Il 9 Novembre, a Il Bontà, il Salone delle eccellenze enogastronimiche dei territori, il 15° Concorso dei mieli cremonesi

 

Le api non stanno bene e questa è una cattiva notizia per tutti. I cambiamenti climatici che comportano fortissime piogge concentrate nel tempo, seguite a lunghi periodi di siccità, hanno causato a un forte calo della produzione di miele in tutta Europa. E l’Italia, purtroppo, non è da meno. Anche il tradizionale concorso dei mieli cremonesi, giunto alla 15° edizione, vede le ripercussioni di questa situazione. «Le nostre api quest’anno hanno prodotto molto meno miele – spiega Esterina Mariotti, presidente dell’Associazione produttori apistici cremonesi -. Nel 2019 c’è stato un crollo del 70% della produzione». I suoi associati sono 150 e in totale, quest’anno, sono stati prodotti circa 40 mila kg di miele.

La premiazione del 15° concorso dei mieli cremonesi, organizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Cremona, Strada del Gusto Cremonese e la squadra degli assaggiatori dell’Associazione lombarda apicoltori si svolgerà sabato 9 novembre presso Il BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronimiche dei territori, dal 9 al 12 Novembre presso gli spazi espositivi di CremonaFiere. Il concorso mieli cremonesi ha un compito tecnico che riguarda la formazione degli apicoltori attraverso le schede di valutazione e gli assaggi. Ogni apicoltore può capire dai successi o dagli errori degli assaggi cosa può fare per ottenere un miele migliore. «Ma questo concorso vuole anche sensibilizzare i non apicoltori alle tematiche ambientali – aggiunge la presidente Esterina Mariotti - visto che l’ape è un indicatore dello stato di salute del territorio. Se le api vivono bene in un luogo, in esso vivremo bene anche noi». i trattamenti sui tigli vanno fatti con prodotti non tossici per le api e in generale bisogna promuovere l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale, così da preservare il territorio vivibile per tutti.

L’associazione si propone di fare cultura del territorio attraverso il suo prodotto più dolce: il miele. Ogni miele però è diverso dall’altro ed esprime l’essenza e il carattere del territorio di provenienza. E’ quindi fondamentale la collaborazione dei sindaci dei comuni degli apicoltori premiati. Il territorio è fondamentale per le api e se esso non è gestito con criterio potremmo dover dire addio in primis alle nostre api, poi ad una grande varietà di ricchezza vegetale. Il calo della produzione di miele ha avuto ripercussioni anche sul concorso. Rispetto ai 150 mieli presenti lo scorso anni, quest’anno quelli in concorso saranno “solo” 70. E proprio per questo, i campioni presenti in fiera saranno soprattutto mieli millefiori. L’anno scorso Il BonTà - Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori ha portato a Cremona più di 30 mila visitatori. Dal 9 al 12 novembre saranno in mostra 2.000 prodotti artigianali dei territori. Il Salone dedicato ai sapori autentici e al cibo di alta qualità è un evento unico in cui l’eccellenza enogastronomica dei prodotti tipici dei territori, unita all’educazione alimentare e alle nuove esigenze del mercato, incontra l’interesse dei consumatori e degli operatori del settore. Una particolare attenzione verrà dedicata proprio a quest’ultimi, che potranno individuare le migliori attrezzature professionali per le loro attività. Il salone comprende anche uno spazio dedicato ai professionisti della ristorazione. Si chiama BonTà Professional e permette di toccare con mano il meglio delle attrezzature professionali per realizzare piatti gustosi e innovativi prestando attenzione a igiene, praticità e riduzione degli sprechi. Terzo filone della manifestazione è quello dedicato alla birra: Special Beer Expo. Qui le specialità birraie dei territori incontrano professionisti e appassionati del mondo della birra, creando il contesto ideale per scoprire abbinamenti originali, tendenze innovative e per confrontarsi sulle ultime novità in tema di somministrazione e consumazione delle birre speciali.

Tornando al miele, la presidente Esterina Mariotti consiglia, dovendo piantare delle nuove piante, di scegliere alberi ad alto fusto melliferi. E per chi pensasse che perdere le api non avrebbe grandi conseguenze, basti ricordare che dal loro lavoro di impollinazione dipende il 90% della produzione mondiale di cibo e delle 100 culture vitali per la nostra sopravvivenza ben 71 sono legate al lavoro delle api.

 

 

Alessia Testori

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