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Turismo del vino

#CantineAperteInsieme: 30 - 31 Maggio

Un brindisi virtuale con i vini dell’Emilia-Romagna

Sabato 30 e domenica 31 maggio torna lo storico appuntamento del Movimento Turismo del Vino, questa volta in versione on-line, smart e social. “L’enoturismo non si ferma”

 

“Sarà certamente ricordata come un’edizione particolare, speriamo veramente unica e irripetibile nella speranza di tornare presto alla normalità, ma sarà un modo per stare uniti, brindare alla ripartenza e sottolineare il ruolo, fondamentale, dell’enoturismo per il mondo del vino italiano e per tutta l’economia del nostro Paese”. Ne è convinta Antonella Breschi Perdisa, presidentessa del Movimento del Turismo del Vino Emilia-Romagna https://www.facebook.com/MTVEmiliaRomagna/, che sabato 30 e domenica 31 si appresta, insieme a tante altre realtà della regione e d’Italia, a partecipare a #CantineAperteInsieme.

 

 

“Cantine Aperte è da sempre l’evento più importante della nostra Associazione, in più di 25 anni abbiamo aperto le porte di moltissime cantine lungo tutto lo stivale, a partire dall’Emilia-Romagna, e ha avuto il merito di far conoscere il mondo del vino, ma soprattutto i nostri territori e le storie dei viticoltori, a milioni di enoturisti. Ecco perché, nonostante il delicato e difficile momento che stiamo vivendo a causa della pandemia, era fondamentale non saltare l’edizione 2020”.

 

Non potendo aprire fisicamente le porte delle cantine, il Movimento Turismo del Vino, a livello nazionale, ha deciso di dar vita all’edizione speciale #CantineAperteInsieme. Il taglio del nastro virtuale si terrà sabato 30 maggio alle ore 19.00 e rappresenterà il più grande brindisi online d’Italia, in cui le oltre 800 cantine associate a MTV si augureranno la ripartenza delle attività enoturistiche alla vigilia della possibile riapertura delle regioni.

 

Inoltre, grazie alla collaborazione con la piattaforma https://iorestoacasa.delivery/ tutti gli appassionati potranno degustare i loro vini preferiti. La piattaforma, infatti – un progetto senza fini di lucro nato per aiutare a ridurre il più possibile gli spostamenti e permettere alle realtà produttive di raggiungere i propri clienti – consentirà alle cantine socie di Movimento Turismo del Vino di spedire i propri vini e i propri pacchetti esperienziali direttamente a casa o attendere gli enoturisti che si prenoteranno per l’asporto.

 

“Le cantine socie del MTV Emilia-Romagna che aderiscono a #CantineAperteInsieme saranno aperte nel week-end dal 30 e 31 maggio, in linea con l’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per far sì che le operazioni di asporto si svolgano in completa sicurezza e con grande serenità – conclude la presidentessa Antonella Breschi Perdisa –. Inoltre, per gruppi ridotti di persone con prenotazione anticipata e obbligatoria, fissando orari e comunicando il numero esatto delle persone, sarà possibile anche visitare le cantine. Sebbene non sarà possibile effettuare le degustazioni per motivi di sicurezza, sarà certamente un modo per far sentire la nostra vicinanza a tutti gli enoturisti. Vi aspettiamo!”.

 

Le aziende del Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna che aderiscono a #CantineAperteInsieme

 

Provincia di Bologna

AZIENDA AGRICOLA BONFIGLIO

AZIENDA AGRICOLA ISOLA

MANARESI

PODERE RIOSTO

 

Provincia di Imola

FATTORIA MONTICINO ROSSO

PALAZZONA DI MAGGIO

 

Provincia di Modena

CANTINA DELLA VOLTA

CANTINA PALTRINIERI

SAN PAOLO

GIACOBAZZI VINI

TENUTA VANDELLI

TERRAQUILIA

 

Provincia di Piacenza

AZIENDA AGRICOLA IL POGGIARELLO

CANTINA DI VICOBARONE

 

Provincia di Reggio Emilia

AZIENDA VINICOLA BERTOLANI ALFREDO

AZIENDA AGRICOLA IL MORO

 

Valentina Albi . Fruitecom

IL TURISMO DEL VINO

 

L'accoglienza della cantine diventa sempre più green, più cantine aperte nei weekend ed in pausa pranzo, prevalentemente su prenotazione, per non perdere nessuna occasione di godere al meglio la vacanza da winelover

 

Sarà un’occasione per ripensare il modo di fare turismo del vino, più organizzato e meno last minute. Ma certamente non meno emozionante. L’emergenza Covid-19, secondo un’indagine condotta dal Movimento Turismo del Vino in Italia, ha picchiato duro contro il turismo enogastronomico, ed in particolare con le cantine, che nell’87% dei casi si sono dichiarate molto danneggiate soprattutto in termini di vendita (91%) e di presenze dirette in cantina. Il settore enoturistico dunque, appare come uno dei più colpiti (84%), con gran parte delle cantine (77%) che ha già messo in conto di dover compiere enormi sforzi per rientrare in carreggiata.

Tuttavia ripartire è possibile, con qualche novità che potrebbe portare ad una rivalorizzazione di aspetti fino ad oggi ritenuti secondari. Donatella Cinelli Colombini, ideatrice della giornata Cantine aperte e del Movimento del Turismo del vino, per riportare il sole sul settore, ha in mente una ricetta ben precisa: “Più sport all’aria aperta – sostiene - più panorami e meno botti nella wine hospitality al tempo del covid. I wine lovers si dovranno abituare a prenotare la visita nelle aziende di produzione ma, probabilmente, ne troveranno molte di più aperte nel week end e all’ora di pranzo”.

La proposta di un turismo alterativo e diretto a luoghi verdi, poco affollati, dove praticare sport all’aria aperta dovrebbe anzi essere il nocciolo di un’alleanza fra istituzioni e imprese, capace di innescare la ripartenza dei viaggi in Italia. La trasformazione dell’offerta turistica enogastronomica, che ha nelle cantine la sua punta di diamante, nel locomotore della ripresa dei viaggi degli italiani è un’impresa difficile ma non impossibile.Fino a poco tempo fa, le denominazioni TOP avevano un’attenzione soprattutto da parte di turisti provenienti dall’estero; oggi diventa necessario riorganizzare completamente e velocemente i sistemi di prevenzione, i percorsi di visita, gli assaggi ed i punti vendita. Dovrà essere garantita l’apertura nei giorni festivi e in coincidenza con il pranzo, rinunciando all’orario “impiegatizio” che ha finora caratterizzato l’apertura delle cantine.

“Un grosso sforzo organizzativo e economico – sottolinea Donatella Cinelli Colombini - che potrebbe, con il sostegno istituzionale, calamitare visitatori al punto da rianimare l’economia dei territori interni del nostro Paese. Allo scopo quindi, servirà un impegno concreto da parte dell’ente pubblico, al quale viene demandato di mettere in campo la comunicazione sulle radio e televisioni pubbliche, oltre ad una riorganizzazione del sito Italia.it ed il raggiungimento di accordi con i grandi players del turismo on line come Expedia, Google, TripAdvisor, affinché promuovano l’enogastronomia come attrattiva di viaggio".

Ma cosa troveranno i winelovers nelle aziende del vino in questo scenario post Covid, è tutto in divenire. Donatella Cinelli Colombini, enuncia i principali elementi che dovranno caratterizzare questa fase, premettendo che – almeno per un periodo - la visita fra botti e tini sarà pressoché impossibile: “È dovere dei titolari salvaguardare la salute di visitatori e dipendenti, quindi le aree per il turismo e la produzione enologica dovranno essere rigorosamente separate. Questo anche perché l’igienizzazione delle cantine è difficile senza usare il cloro che attaccherebbe al vino il pestilenziale odore di tappo”. Gli ambienti sotterranei o raffreddati con impianti a ricircolo d’aria, devono essere riservati solo al sonno del vino.

Tuttavia le possibilità di vivere una esperienza rigenerativa in mezzo alla natura, dopo i lunghi mesi di lockdown, ci saranno e si riveleranno più che interessanti. Infatti la buona notizia riguarda la possibilità di scegliere fra centinaia di destinazioni enoturistiche in ogni parte d’Italia, basta consultare il sito del Movimento Turismo del Vino per trovare molte delle più organizzate e prenotare la visita. “È auspicabile – continua Donatella Cinelli Colombini - che l’emergenza coronavirus e la prospettiva di riattivare la vendita diretta, spinga molte cantine ad arricchire la propria proposta turistica con trekking nei vigneti, picnic, degustazioni all’aperto, safari fotografici, pranzetti a base di salumi e formaggi tipici magari di fronte a un bellissimo panorama”. 

 

 

Tutte proposte che coniugano l’assaggio del vino con il godimento degli scenari naturali. Quella terapia del paesaggio che viene indicata come un vero rigenerante del sistema nervoso, ma che gli esperti di Science of selling wine considerano anche uno strumento di maggior apprezzamento del nettare di bacco. Circostanza confermata dagli studi di neuromarketing; in altre parole, davanti a un panorama incantevole il vino sembra più buono. “Una rivincita dei panorami – aggiunge Donatella - che tornano protagonisti e devono offrire ai visitatori esperienze emozionanti da vivere, fotografare e ricordare”.

Da parte sua, il turista wine lover, dovrà quindi abituarsi a prenotare la visita; l’accesso nelle aziende agricole verrà infatti contingentato per impedire affollamenti e dunque, chi non vuole fare lunghe attese fuori dai cancelli, dovrà prendere l'abitudine di prenotare anticipatamente ogni tappa del proprio viaggio. Nessun problema invece per lo shopping in cantinail vino, per la sua componente alcolica e per la presenza di resveratrolo, è assolutamente esente da coronavirus. E sull’imballaggio, non sopravvive che poche ore; per essere tranquilli sarà sufficiente “tenerlo in quarantena” un giorno prima di toccarlo senza precauzioni.

Donatella Cinelli Colombini, è stata la prima ad intuire il potenziale turistico dei luoghi del vino e su questo ha sviluppato l’idea di Cantine Aperte, la giornata che dal 1993 celebra l’enoturismo. Dal 1998 è al timone del Casato Prime Donne a Montalcino – dove produce Brunello – e della Fattoria del Colle a Trequanda, con cantina di Chianti e complesso agrituristico: entrambe detengono il primato di essere le prime due cantine in Italia con un organico interamente al femminile.

Vincitrice nel 2003 dell’Oscar di miglior produttore italiano, Donatella Cinelli Colombini ha ottenuto importanti riconoscimenti di valore per il suo lavoro: il Premio Internazionale Vinitaly nel 2012 ed il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana nel 2014. Dal 2016 è Presidente Nazionale delle Donne del Vino, mentre dal 2001 al 2011 ha ricoperto l’incarico di Assessore al Turismo al Comune di Siena, ideando in tale frangente una nuova forma di turismo sostenibile e salutare come il Trekking Urbano.

Donatella Cinelli Colombini ha nel suo curriculum anche importanti pubblicazioni, come il Manuale del turismo del vino, Marketing del turismo del vino e Marketing delle Cantine aperte ed è docente in varie Università italiane e relatrice a convegni sul tema dell'enoturismo e del turismo del vino.


Marzia Morganti Tempestini

CRESCE L'ENOTURISMO IN ITALIA

L’estate del turismo lento, sostenibile e sicuro 
La grande occasione dell’Italia del vino tra borghi, vigne e cantine

 

Presentato il XVI Rapporto sull’enoturismo nel Belpaese. Nel 2019: + 7% di visitatori, passati da 14 a 15 milioni; e + 6% di giro d’affari, passato da 2,5 a 2,65 miliardi di euro.

Nel 2020, inevitabilmente, si sconteranno gli effetti del Covid-19, ma si lavora con grande impegno perché sia una temporanea battuta d’arresto. Si studia la ripartenza con nuove modalità – anche per Calici di Stelle, in programma ad agosto – ma il futuro passa attraverso nuovi servizi, anche virtuali, e un’accessibilità ai territori ampia e di qualità, con sentieri, piste ciclabili, itinerari culturali-enogastronomici e una nuova alleanza tra pubblico e privato.

Il presidente Floriano Zambon: “Estendere e rendere più incisive la detraibilità o almeno la deducibilità della spesa turistica delle famiglie. Ma soprattutto prevedere nuovi fondi per riqualificare i territori e per la promozione. Ruolo strategico delle istituzioni locali per il rilancio: l’enoturismo è patrimonio economico, sostenibile e culturale”

Scarica il XVI Rapporto su http://cittadelvino.it/articolo.php?id=NTAyMQ==

 

Nuovi fondi per riqualificare l’accessibilità ai territori, rendendoli più fruibili e sicuri, con finanziamenti certi e tempestivi. Ma anche una più incisiva detraibilità o almeno deducibilità della spesa turistica – ed enoturistica – per il 2020 estesa anche al 2021 e un riconoscimento concreto al ruolo guida dell’enoturismo per la ripartenza e la rinascita dell’Italia “minore” dei borghi e delle campagne, dove s’intrecciano le offerte d’esperienza e tempo libero di migliaia di Comuni, a partire dalle 460 Città del Vino, la più importante e numerosa rete di Città d’Identità nel nostro Paese.
L’Associazione Nazionale Città del Vino fondata a Siena nel 1987, che ieri ha presentato in webinar il “XVI Rapporto sul Turismo del Vino in Italia”, è il naturale candidato ad accompagnare una nuova alleanza pubblico-privata tra istituzioni locali, cantine e sistema ricettivo per la ripresa di un comparto che valeva nel 2019 oltre 2,65 miliardi di euro e 15 milioni di enoturisti. E che nel 2020 subirà una forte battuta d’arresto, anche se l’estate con la riscoperta della campagna e dei borghi minori, più congeniali alla nuova vacanza “protetta”, potrebbe risvegliare l’interesse per tantissimi italiani verso una forma di turismo ancora a molti sconosciuta, tra vigne, degustazioni all’aperto e piazze bellissime e non affollate. 

“Va bene lo sviluppo di servizi e contenuti virtuali che la rete digitale ci può offrire, come tutti abbiamo visto in questi mesi, ma parallelamente dobbiamo lavorare su una nuova accessibilità dei territori: ambienti concreti e reali che vanno resi più fruibili e sicuri - ha dichiarato il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Questo comporta la necessità di riqualificare e creare nuovi sentieri, piste ciclabili, percorsi enoturistici, segnaletica, itinerari ed esperienze culturali, ma anche infrastrutture di servizio e connessioni digitali adeguate ai territori più rurali e svantaggiati dal digital divide. Nell’immediato le cantine si stanno organizzando per superare la fase di ripartenza, ma per il futuro non possiamo pensare che lo sviluppo enoturistico ricada soltanto sulle spalle e sulle risorse dei produttori. Anche le istituzioni locali devono essere messe in condizioni d’esercitare il loro ruolo oggi più strategico che mai per lo sviluppo di un turismo del vino ancora più intelligente, sostenibile e rassicurante, che raccolga le nuove sfide e vada nella direzione della nuova agenda economica, più rispettosa dell’ambiente e delle comunità. L’attuale crisi economica e i limiti della globalizzazione saranno superati con il ruolo forte degli Stati e dei governi. Allo stesso modo – conclude Zambon – lo sviluppo locale, anche enoturistico, vedrà un impegno più forte e incisivo delle istituzioni dei territori, dalle Regioni fino ai Comuni”.

Impossibile non considerare l’enoturismo come volano di benessere e rinascita dei territori “minori” del Belpaese. Un comparto che nel 2019 è cresciuto del 7% in termini di presenze, arrivate a 15milioni (erano 14 nel 2018), e di giro d’affari con un +6% che fa crescere il “fatturato” a 2,65 miliardi di euro (erano 2,5 nel 2018); questi in sintesi i dati economici del XVI Rapporto sul Turismo del Vino in Italia curato da Città del Vino in collaborazione con lo staff del Corso di “Wine Business” dell’Università di Salerno, presentato ieri in diretta web dal professor Giuseppe Festa, coordinatore dell’Osservatorio sul Turismo del Vino, in una sessione online che ha visto gli interventi - oltre che del presidente Floriano Zambon - di Donatella Cinelli Colombini, Presidente Nazionale “Donne del Vino”; di Roberto Cipresso, winemaker e commissario del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino; e dei coordinatori delle Città del Vino di Veneto, Piemonte e Sicilia, rispettivamente Benedetto De Pizzol, Stefano Vercelloni e Corrado Bonfanti.

 

Il XVI Rapporto – I Comuni Città del Vino

“Lo studio dimostra ancora una volta lo standard più elevato di qualità delle Città del Vino nell’accoglienza enoturistica – ha commentato il presidente Floriano Zambon – e questo favorisce la ripresa, finita la fase d’emergenza, perché siamo avvantaggiati da condizioni ambientali, strutturali e di lunga esperienza che ben si adattano alla rinnovata idea di un turismo lento, piacevole, sicuro e di prossimità. C’è ancora molto da fare sui territori ma siamo già in linea con questo trend di sostenibilità ambientale, economica e sociale, valori e obiettivi che sono anche nell’agenda europea”. 

Dall’analisi del Rapporto emerge che il 2019 è stato l’anno con le performance più elevate per il turismo del vino in Italia, un dato ricavato con interviste tra 80 Comuni (il 18,22% delle Città del Vino) e 92 cantine. 

La fotografia sui territori ha registrato il protagonismo dei sindaci e degli amministratori nell’animazione enoturistica. Ad esempio il 40% dei Comuni intervistati (32 su 80) applica la tassa di soggiorno e reinveste le entrate in comunicazione e servizi per il turismo. Quello di Alba (Cn) li destina alla promozione di eventi, in particolare la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba; quello di Avola in Sicilia per l’attivazione di un servizio di bus turistico; Aymavilles in Val d’Aosta per la manutenzione della rete escursionistica; Conegliano (Tv) per il restauro del castello; Piombino (Li) per l’ufficio IAT dedicato al turismo; Noto (Rg) per gli eventi estivi Effetto Noto; e tanti altri Comuni Città del Vino.

Comuni che nell’86% dei casi hanno realizzato uno o più progetti per promuovere l’attrattività enoturistica del territorio e/o migliorare i servizi offerti. Ad esempio ad Annone Veneto con nuove piste ciclabili e azioni di sistema sul turismo lento; ad Avio con il Palio della Botte “Uve e Dintorni”; a Caluso in Piemonte con Divino Canavese e la Festa dell’Uva Erbaluce; a Castel Ritaldi in Umbria con la manifestazione “Fiabe saporite”; a Donnas (Aosta) con il recupero di vigneti, resi in parte fruibili ai disabili, tramite un finanziamento europeo sul progetto “Route des Vignobles Alpins”. E tanti altri eventi e manifestazioni enoturistiche in tutta Italia.

 

Senza dimenticare l’evento più enoturistico dell’estate, Calici di Stelle, organizzato da Città del Vino in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino (in oltre 150 piazze e borghi italiani) e che il prossimo agosto potrà essere riproposto con una formula nuova in linea con le prescrizioni di distanziamento fisico tra le persone. 

Il giudizio dei Comuni è positivo inoltre sulle carte dei vini di territorio proposte da ristoranti ed enoteche: lo fa il 95% degli esercizi con una presenza di etichette locali del 65%. Reputa invece insufficiente la qualità delle infrastrutture di collegamento (5,91 punti) e ha al suo attivo un ufficio turistico di promozione locale solo in 6 casi su 10, che a sua volta misura arrivi e presenze solo in 3 casi su 10.

 

Il quadro delle cantine

Il XVI Rapporto ha analizzato anche un campione di 92 cantine italiane. Le aziende hanno dichiarato una media di presenze nel 2019 di circa 3.700 enoturisti e un fatturato in cantina legato a vendite dirette e degustazioni di 132mila euro.  Pressoché tutte (95-96%) fanno vendita diretta, degustazioni e visite alla struttura; il 22% accoglie “braccia” turistiche anche per la vendemmia; il 20% ha un servizio di ristorazione; il 19% un museo del vino o una galleria d’arte interna alla cantina; il 13% offre pernottamento; il 48% apre gli spazi al parcheggio dei camperisti e dei turisti en plein air; l’80% ha cantine accessibili ai disabili; il 40% ha vigneti aperti agli stessi disabili; l’86% ha anche  sale degustazione accessibili; ma è molto meno accessibile il vigneto (42%) o il pernottamento (11%). Nell’ambito dei servizi di ristorazione va segnalato invece che il 24% dei ristoranti delle cantine offre cucina vegetariana/vegana. Tutte cantine comunque ben presenti sul web con siti (96%), sui social network (95%), sui portali turistici (52%), con possibilità di prenotazioni telematiche (64%) e app per dispositivi mobili (26%). Gli enoturisti arrivano in cantina attraverso internet nel 24% dei casi; tramite passaparola (21%); tour operator (16%); pubbliche relazioni (16%); col marketing diretto nel 9% dei casi e con la pubblicità (stampa radio e tv) solo nel 5% dei casi. Comunque nel 2019 nella percezione del 54,35% dei produttori che hanno risposto al questionario del XVI Rapporto sul Turismo del Vino il flusso delle presenze enoturistiche in azienda è aumentato, mentre nella percezione del 23,91% dei rispondenti è perlomeno rimasto stabile. Il valore medio di tale aumento è stato calcolato pari al 23,54%. Mentre il fatturato enoturistico sarebbe aumentato per il 60% delle cantine e il valore medio di tale aumento sarebbe stato di quasi il 21%.

Il turista del vino italiano

Il XVI Rapporto ha analizzato anche un campione di enoturisti di età media di 48 anni. Il 45% ha dichiarato di visitare e trascorrere un periodo di vacanza nei territori del vino almeno una volta l’anno; il 30% più di una volta l’anno; il 9% almeno una volta al mese. Ed è un turista del vino prevalentemente “regionale” poiché il 30% rientra normalmente a casa a fine giornata e il 23% rientra sempre a casa. Nel 60% dei casi i turisti hanno anche dichiarato infatti di visitare più frequentemente le cantine della regione di residenza. Per l’escursionista giornaliero la spesa si traduce mediamente in 80 euro tra acquisti e degustazioni; mentre per chi pernotta la spesa giornaliera lievita mediamente a 155 euro. Infine anche quest’anno la Toscana si conferma la regione enoturistica percepita come più attrattiva; a seguire il Piemonte, il Trentino Alto-Adige e il Veneto al Nord e la Campania al Sud. 

 

Max Rella

#CantineAperteInsieme: 30 - 31 Maggio

#CantineAperteInsieme: il 30 e 31 maggio Movimento Turismo del Vino annuncia l’edizione speciale dell’evento più amato dagli enoturisti 

 

Nicola D’Auria presidente MTV: «Invitiamo il presidente Conte a brindare con noi alla ripartenza dell’enoturismo». Appuntamento sabato 30 maggio alle 19 per il brindisi in diretta più grande d’Italia.

E ancora degustazioni online, delivery e asporto di vini per restare vicini ai winelovers: per l’edizione 2020 dell’evento enoturistico più importante dell’anno le cantine diventano social in attesa di tornare ad aprire le proprie porte agli enoappassionati

 

Quest’anno Cantine Aperte non si potrà svolgere nella modalità che tutti conosciamo: per questo motivo MTV ha dato vita all'edizione speciale #CantineAperteInsieme, che sarà l'occasione per restare accanto ai winelovers e lanciare i prossimi appuntamenti di Cantine Aperte nell'autunno 2020.

L’evento più amato dagli enoturisti arriverà quindi direttamente a casa grazie alla collaborazione con la piattaforma iorestoacasa.delivery, che permetterà ai winelovers di degustare i loro vini preferiti. La piattaforma è un progetto senza fini di lucro nato per aiutare a ridurre il più possibile gli spostamenti e permettere alle realtà produttive di raggiungere i propri clienti: le cantine socie di Movimento Turismo del Vino potranno spedire i propri vini e i propri pacchetti esperienziali direttamente a casa o attendere gli enoturisti che si prenoteranno per l’asporto.

#CantineAperteInsieme è anche una campagna social che unirà le cantine e i partecipanti nella condivisione di foto e video della loro esperienza: in tutta Italia le cantine del Movimento Turismo del Vino si riuniranno virtualmente per un grande weekend online con degustazioni in diretta e brindisi social, per far sentire la vicinanza del Movimento agli enoappassionati e poterli accogliere al meglio in cantina nel prossimo futuro, accoglienza che rimane lo scopo e la missione dell’associazione.

 

Cantine Aperte è un marchio di proprietà del Movimento Turismo del Vino, registrato e protetto giuridicamente per contrastarne qualunque abuso/imitazione e garantire ai consumatori qualità e professionalità nell’accoglienza, tratti distintivi delle cantine MTV.

Partner istituzionali: Enit

Sponsor: RCR, Goldplast, Wineplan, Offerspans, Picnic Chic, Winemovies

Media partner: Cucina&Vini, Eco della Stampa, Intravino, Italia a Tavola, PleinAir

 

IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO è un ente non profit e annovera oltre 800 fra le più prestigiose cantine d'Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura di qualità.

Iorestoacasa.delivery è una piattaforma innovativa sviluppata da ENNEVOLTE, agenzia di comunicazione milanese leader nel settore delle convenzioni aziendali, e LOUD, agenzia specializzata in comunicazione digital. Il progetto, senza fini di lucro, è stato ideato a seguito dell’emergenza Covid-19 per aiutare a ridurre il più possibile gli spostamenti e permettere alle realtà produttive di raggiungere i propri clienti. L’utilizzo della piattaforma è intuitivo e smart: attraverso una ricerca sulla mappa del sito, è possibile selezionare le realtà produttive che mettono a disposizione i propri prodotti per il delivery.

 

Chiara Caliceti

 

L’ENOTURISMO E’ IL TURISMO DELLA ‘RIPARTENZA’

Il turismo della ‘ripartenza’ dovrà essere di prossimità, sostenibile, accessibile, all’aria aperta? La soluzione è l’Enoturismo che vede impegnati insieme il settore della Produzione vinicola e il Marketing turistico dei territori del vino e del cibo. La piattaforma “Il Nuovo Enoturismo” fornisce le istruzioni e gli strumenti pratici per rispettare e interpretare le nuove normative, anche in chiave covid-19

 

E’ un turismo di prossimità ed economicamente sostenibile, che consente esperienze per pochi o per piccoli gruppi della durata di una mezza giornata, di una giornata, di un week-end. Si può praticare anche all’aperto, con le visite in Vigna che accompagnano le visite in Cantina. 

E’ integrato con il territorio, con i ristoranti e le strutture di accoglienza, con i beni culturali e le produzioni gastronomiche locali. E’ rispettoso dell’ambiente, si praticherà sempre più anche con le e-bike, a mobilità sostenibile. Queste sono le peculiarità dell’ENOTURISMO, motore del Turismo enogastronomico, sempre più praticato dagli appassionati di vino e cibo italiani e dalla generazione dei Millennials, e per il quale l’Italia è la meta mondiale preferita dagli enogastronauti di tutto il mondo (Food Travel Monitor 2020 – World Food Travel Association).

Il Vino e i prodotti di qualità certificata (DOP, DOC e DOCG) sono fondamentali per il turismo enogastronomico che a livello internazionale - informa Magda Antonioli, Professore Associato all’Università Bocconi e Consigliere di amministrazione di ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo - è uno dei driver della domanda di turismo, con una crescita quasi tripla rispetto ai settori turistici tradizionali. Il Turismo enogastronomico e l’Enoturismo in particolare sono la sintesi tra Produzione e Territorio. Affinché si possano sviluppare è indispensabile promuovere la narrazione di tutta la filiera, offrendo a un turista sempre più consapevole una rete strutturata di informazioni ed esperienze”. 

In Italia l’Enoturismo - di tradizione antica - è riconosciuto per legge solo dal 2019, con il Decreto Attuativo dell’allora MIPAAFT, che indica con precisione che cosa si deve fare per rispettarne i parametri di qualità e di efficacia. “Dal nostro Osservatorio, i Produttori e i Consorzi di tutela del Vino e gli Operatori dell’accoglienza risultano ancora poco informati su queste direttive, e il Covid-19 rende necessaria l’evoluzione di alcune di queste stesse normative – afferma Francesco Moneta di The Round Table, agenzia specializzata anche nella comunicazione del Vino, del Cibo e dei loro Territori. ‘Con l’inizio del 2020 abbiamo dato quindi vita alla piattaforma ‘Il Nuovo Enoturismo’, trovando subito la condivisione di Carlo Pietrasanta, tra i fondatori del Movimento Turismo del Vino, che ha lavorato a questa legge per anni. Il Nuovo Enoturismo ha lo scopo di affiancare Produttori, Consorzi di Tutela ed Enti di Promozione Territoriale nell’applicare al meglio e in tempi rapidi le determinazioni del Decreto e la loro attualizzazione, sia con strumenti formativi che con soluzioni comunicative.”   https://www.youtube.com/watch?v=V9skoMj30jE

Secondo un sondaggio condotto nelle scorse settimane tra le cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino Lombardiala totalità degli intervistati – informa Carlo Pietrasantaconcorda sul fatto che quella legata all’Enoturismo sia, ora più che mai, un’attività economica strategica per contrastare il drastico calo nella vendita e distribuzione. Abbiamo anche verificato che, se prima del Covid-19 solo un 30% degli intervistati era dotato di un sistema e-commerce, a fine aprile la percentuale è in costante salita”. 

La maggioranza dei Produttori intervistati che punteranno anche sull’Enoturismo - continua Carlo Pietrasanta - vogliono conoscere informazioni di contesto, le indicazioni della legge e soprattutto come gestirne la comunicazione, in particolare nel web” 

Il Nuovo Enoturismo si è avviato con il ciclo di 3 Webinar IL NUOVO ENOTURISMO: ISTRUZIONI PER L’USO, coinvolgendo esperti di diverse tematiche, dallo scenario italiano e internazionale ai nuovi trend dell’enoturismo; dall’attenzione alla sicurezza in chiave covid-19 alle procedure amministrative e all’ospitalità in vigna e in cantina, fino alle connessioni con il territorio. Quindi la comunicazione con attenzione ai diversi strumenti off- e on line, la promozione e vendita dell’esperienza enoturistica in network con i tour operator, l’integrazione con l’e-commerce. Previste case - histories e testimonianze dirette di chi già sta lavorando con successo all’Enoturismo come asset strategico della propria Cantina. 

 

I primi 3 Webinar si sono recentemente conclusi con successo per oltre 70 Cantine e operatori dell’accoglienza friulani, promossi da PromoTurismo FVG e dalla Strada del Vino e dei Sapori della Regione. I prossimi Webinar si svolgeranno per il territorio lombardo grazie a UnionCamere Lombardia, che ha subito aderito al Progetto collaborando anche alla produzione del video informativo. Sarà poi la volta del Piemonte a favore dei Produttori del Consorzio Tutela del Gavi e degli Operatori dell’accoglienza del territorio, nell’ambito del Progetto ‘Destinazione Gavi’.

 

Il Nuovo Enoturismo conta sulla collaborazione de Il Corriere Vinicolo che sta dedicando a questo tema ‘Wine in Tour’, un vero e proprio giornale nel giornale, per approfondire tutti gli aspetti di questo asset economico importante per molte aziende, non solo vinicole, del nostro Paese. Partner del Progetto oltre al Movimento Turismo del Vino Lombardia sono inoltre Frigerio Viaggi Group, Enonautilus, Vanilla.

Dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano 2020 emerge che i MILLENNIALS (i nati tra il 1981 e il 1996, oggi 24-39enni) sono stati i principali trascinatori della crescita del Turismo enogastronomico a livello mondiale. Nel “prossimo domani” i turisti a cui riferirsi saranno la GENERAZIONE Z, i ‘superfoodie’ nati dopo il 1997, fortemente interessati alla vacanza enogastronomica come esperienza unica e memorabile.  Questo è un pubblico che si documenta prevalentemente per via digitale, l’80% di loro ha visitato una destinazione o ha partecipato ad un’esperienza a tema in seguito a informazioni tratte da video, post e recensioni pubblicate in rete.  

Se in tempi ‘normali’ la wine experience si viveva prevalentemente in cantina, ora in tempo di covid-19 sarà sempre di più anche in vigna dove ci sono naturalmente gli spazi per il distanziamento. L’edutainment - con vendemmia didattica, picnic tra i filari e degustazioni “open air” che coinvolgono anche le eccellenze agroalimentari del territorio - è un aspetto sempre più importante della nuova offerta enoturistica: un’esperienza semplice ed empatica, ludica ed educativa, sostenibile. 

 

IL NUOVO ENOTURISMO

The Round Table progetti di comunicazione - Milano

Coordinamento: Virginia Piazza – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Stampa: Chiara Fossati – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 347.7362313

www.ilnuovoenoturismo.it

 

I WEBINAR ‘IL NUOVO ENOTURISMO: ISTRUZIONI PER L’USO’

Il programma  e i contenuti di massima -  la durata di ogni giornata è di circa 90’

 

Giornata 1

- saluti istituzionali dell’Ente promotore

- importanza strategica dell’Enoturismo per la produzione vinicola e il marketing territoriale

 

Modulo I - L’Enoturismo messo in pratica l’impatto per il pubblico e gli operatori del settore con il Decreto del 2019 e la SCIA

  • ¥vincoli e attenzioni contenute nel Decreto, la sicurezza e le procedure amministrative
  • ¥l’ospitalità in Vigna nel tempo del coronavirus

 

Modulo II - L’Enoturismo come connessione col territorio.

  • ¥fare rete con il territorio e le DOP, individuando gli obiettivi comuni: dove la destinazione incontra l'origine.
  • ¥interagire con gli ospiti raccontando cronaca e ‘storie’
  • ¥dove finisce un territorio? Interagire con i territori limitrofi

Giornata 2

Modulo III - L’Enoturismo come ospitalità.

  • ¥come organizzare l’ospitalità in Cantina e nelle strutture di accoglienza
  • ¥ dal prodotto all’esperienza, con una visione internazionale 
  • ¥Indicazioni e prospettive nel tempo del coronavirus

 

Modulo IV - L’Enoturismo come opportunità commerciale e di comunicazione.

  • ¥come ‘vendere’ l’esperienza enoturistica: il network dei Tour Operator, i Canali commerciali
  • ¥le partnership in Italia e all’Estero, Web 2.0, le connessioni con l’e-commerce

Giornata 3

Modulo V - Comunicare l’Enoturismo.

  • ¥la comunicazione integrata dell’offerta enoturistica, nel tempo del coronavirus
  • ¥ identità del brand e valori distintivi, lo storytelling multimediale, gli eventi, i materiali di comunicazione
  • ¥comunicare con i Media: l’Ufficio stampa e le Media Relations del vino nell’era digitale

Modulo VI - L’enoturismo online.

focus sulla comunicazione on-line: il sito internet, i social media

  • ¥le relazioni con i blogger e gli influencer 
  • ¥L’Enoturismo digitale nel tempo del coronavirus

Al termine di ogni modulo: Q&A,  confronto con i partecipanti: casi, esigenze, istanze

 

Il panel di base dei relatori

. Francesco Moneta – Fondatore di The Round Table progetti di comunicazione (Modulo V) 

. Carlo Giovanni Pietrasanta- Fondatore Mov.Turismo del Vino, Resp. MTV Lombardia (Modulo I)

. Patrizia Marazzi - Wine Export Manager, Sommelier, organizzatrice di Wine Experiences (Modulo II)

. Cristina Mascanzoni Kaiser Docente di Wine Hospitality - CUOA School of Business  (Modulo III) 

. Giorgio Mariani – Incoming Travel Coordinator e Network Developer Frigerio Viaggi Group (Modulo IV)

. Anna Prandoni- Direttore di Gastronomika, Social Media Manager e Influencer (Modulo V)

. Marco Andreani Digital Strategist e Social Media Manager  (Modulo VI)

IL DECALOGO DELL’ENOTURISMO

10 standard minimi per garantire la qualità del servizio enoturistico 

previsti dal decreto MIPAAFT 2019

  1. 1.Apertura settimanale o stagionale per almeno 3 giorni
  2. 2.Utilizzo di strumenti di prenotazione delle visite preferibilmente online
  3. 3.Affissione di cartelli con le informazioni che riporti l’eventuale marchio dell’enoturismo adottato a livello nazionale e o regionale, i dati relativi all'accoglienza enoturistica, ed almeno gli orari di apertura, la tipologia del servizio offerto e le lingue parlate
  4. 4.La presenza e l’uso di un sito o pagina web aziendale, anche non gestita direttamente dall’azienda
  5. 5.Indicazione dei parcheggi in azienda o nelle vicinanze
  6. 6.Materiale informativo sull'azienda e sui suoi prodotti stampato in almeno 3 lingue, compreso l’italiano
  7. 7.Esposizione e distribuzione del materiale informativo sulla zona di produzione, sulle produzioni tipiche, sulle attrazioni turistiche, artistiche, architettoniche e paesaggistiche del territorio in cui si svolge l'attività enoturistica
  8. 8.Ambienti dedicati o comunque adeguatamente attrezzati per l’accoglienza e per il ricevimento del cliente e per la tipologia di attività
  9. 9.Preparazione del personale addetto all’accoglienza
  10. 10.L’uso di calici possibilmente di vetro per le degustazioni

https://www.youtube.com/watch?v=V9skoMj30jE

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