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leggi comunitarie

DA RE: «L'EUROPA DIFENDA LA CUCINA ITALIANA E LA SUA SOSTENIBILITÀ»

Gianantonio Da Re

 

Dopo l'allarme lanciato da Coldiretti sulle contraffazioni del cibo italiano all'estero e con la recente candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco, Gianantonio Da Re, europarlamentare trevigiano della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia, lancia l'allarme anche a Bruxelles. 

«La valorizzazione delle nostre specialità deve essere un impegno anche dell'Europa - spiega Da Re, che sul tema ha presentato una interrogazione scritta alla Commissione - . Parliamo di un settore della cultura italiana che non si riduce solo ad una serie di ricette, ma coinvolge tradizioni, abitudini e pratiche sociali storiche. Un autentico patrimonio che deve essere tutelato e valorizzato, in Italia, in Europa, nel mondo». 

In aggiunta, secondo l'Osservatorio Nazionale italiano sullo stile di vita sostenibile, circa 36 milioni di italiani hanno già sviluppato delle abitudini gastronomiche sostenibili per quanto riguarda il settore agroalimentare, con il 29% della popolazione disposto a comprare prodotti più eco-sostenibili e locali

anche se più costosi. «Questo dimostra la sensibilità dei nostri consumatori e dei nostri produttori per quanto concerne la gastronomia Made in Italy e della qualità che sa offrire, dalla sua origine fino alla tavola - ha continuato l'eurodeputato - . Considerando anche l'incredibile varietà dell'offerta di prodotti eco-sostenibili, l'Europa deve supportare questo nostro patrimonio attraverso politiche certe e risorse finanziarie adeguate».

 

VINO, UIV: CONDIVIDIAMO ESPOSTO CEEV CONTRO ETICHETTA SANITARIA IRLANDA

 

 

“La fuga in avanti dell’Irlanda rischia di aprire il campo a una babele informativa all’interno dell’Ue. Siamo pronti a discutere un nuovo sistema di etichettatura del vino, ma solo se questo è condiviso in ambito Comunitario. Per questo condividiamo la richiesta, da parte del Comitato europeo delle imprese del vino (Ceev), di presentare una denuncia alla Commissione Europea contro l’Irlanda, anche alla luce dei pareri contrari alla condotta di Dublino espressi in sede di Wto da parte di 8 Paesi Extra-Ue”. 

 

Lo ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, commentando i reclami annunciati oggi dal Comité vins europeo contro l'etichetta con avvertenze sanitarie portata avanti dal Paese membro.

“La vicenda irlandese – ha aggiunto Frescobaldi – è nata male anche a causa del silenzio-assenso della Commissione Ue e nello specifico della sua Dg Sante, determinando di fatto una distorsione di un principio fondativo dell’Unione come quello della libera circolazione delle merci nel mercato interno. 

 

Uiv evidenzia infine ancora una volta come il vino non sia responsabile del problema dell’alcolismo in particolare in Nord Europa. È proprio nei Paesi a maggior consumo di vino che si registrano, infatti, i minori tassi di alcolismo”.

 

Marta De Carli

BISTECCA, L'ACCADEMIA DELLA FIORENTINA: "LA CARNE NON SI COLTIVA IN BIOREATTORE MA SI ALLEVA NEI PASCOLI"

 

L'Accademia firma la petizione di Coldiretti Toscana contro il cibo sintetico. La ‘carne coltivata’ non è carne: si tratta di proteine prodotte in vitro a partire da cellule prelevate da animali.

L’Accademia della Fiorentina prende posizione contro il cibo sintetico sottoscrivendo la petizione di Coldiretti Toscana a sostegno del processo legislativo aperto dal disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri che, basandosi sul principio di precauzione per la salute, prevede il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.

 

L’Accademia della Fiorentina, associazione culturale che da oltre 30 anni celebra la Bistecca alla fiorentina nei suoi aspetti di ricerca storica, sociale, scientifica e gastronomica, ha avviato lo scorso febbraio il percorso per inserire il piatto locale, tra i più famosi nel mondo, nell’elenco europeo delle Specialità Tradizionale Garantite (STG). “La carne coltivata che non proviene da allevamenti ma da colture cellulari in laboratorio – spiega Giovanni Brajon, presidente dell’Accademia della Fiorentina – non può essere accettata nel disciplinare che distingue un piatto che rappresenta, da almeno 30 anni, la tradizione e cultura di un territorio. La Bistecca alla fiorentina è infatti il risultato di un prodotto di filiera che parte dal lavoro e dal sacrificio quotidiano di generazioni di allevatori che con cura e attenzione operano in territori che altrimenti sarebbero abbandonati per proseguire con la tradizionale lavorazione nelle macellerie e la sapiente cottura dei cuochi. – prosegue il Presidente dell’Accademia della Fiorentina - Se vogliamo parlare di tradizione e cultura di questo simbolo gastronomico non possiamo accettare l’opzione della carne coltivata”.

 

Ivana Zuliani

VITTORIA DEFINITIVA PER BOLGHERI. IL TRIBUNALE DELL’UE CONTRO BOLGARÉ

Il Tribunale dell’Unione Europea riconosce tutte le ragioni del Consorzio Bolgheri nel caso contro il marchio bulgaro Bolgaré, il cui ricorso viene giudicato definitivamente e manifestamente infondato in quanto il mar- chio Bolgaré è evocativo della denominazione. 

Dopo 6 anni di attesa si può fortunatamente scrivere il lieto fine di una vicenda che ha visto minac- ciate le denominazioni d’origine Bolgheri, in uno scenario che altre DOP italiane hanno vissuto o stando vivendo.
Nel 2017 infatti il Domaine Boyar, la maggiore azienda vinicola della Bulgaria, aveva fatto domanda presso l’ufficio marchi europeo, l’EUIPO, per registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. Sorprendentemente l’opposizione presentata dal Consorzio fu respinta ed è stato necessario attendere fino allo scorso marzo quando l’EUIPO accolse interamente l’appello del Consorzio. A se- guito di questo, la controparte bulgara impugnò la decisione di fronte al Tribunale dell’Unione Eu- ropea che, dopo circa un anno, si è ora espresso in maniera definitiva e inequivocabile sulla questione. 

Il massimo Tribunale comunitario ha sentenziato, senza fissare nemmeno  , poiché i giudici, leggendo la difesa del Consorzio oltre che la decisione dell’EUIPO, hanno ritenuto il ricorso bulgaro manifestamente infondato.
La sentenza recita che il marchio “Bolgaré” è idoneo a evocare, nella mente del pubblico di riferimento, la DOP “Bolgheri”. In particolare, il Tribunale ha aggiunto che tale circostanza non può essere messa in discussione dal fatto, sostenuto dalla controparte, che il pubblico di riferimento potrebbe percepire il marchio “Bolgaré” come un riferimento alla Bulgaria. E infatti, secondo il Tribunale, tale circo- stanza, anche se fosse accertata, non è sufficiente ad impedire che il pubblico, di fronte al marchio “Bolgaré”, abbia anche in mente l'immagine del prodotto coperto dalla DOP "Bolgheri". In particolare, tra i due termini sussistono: 1) somiglianza fonetica, 2) numero simile di lettere, di cui le prime quattro uguali, 3) identità di prodotti 4) somiglianza figurativa nei caratteri di scrittura. 

Questa sentenza risulta avere un’importanza che va ben oltre gli interessi del territorio bolghe- rese; sarà un precedente fondamentale per la protezione delle denominazioni d'origine italiane ed europee. 

Per Bugnion SpA, che ha assistito il Consorzio nei primi due gradi davanti all’EUIPO, e per EY, che ha proseguito la difesa davanti al Tribunale dell’Unione Europea, è una vittoria per tutte le denomi- nazioni vinicole italiane, un’affermazione della tutela assoluta delle DOP/IGP nell’Unione Europea contro tentativi di agganciamento al di là di ogni scusa linguistica o storica, che si è stati in grado di evidenziare davanti all’EUIPO e al Tribunale dell'Unione Europea. 

Riccardo Binda 

VISITA DEI DEPUTATI DELLA COMMISSIONE TRASPORTI IN ITALIA

Genova e Firenze 3-5 aprile 2023

Una delegazione della commissione per i trasporti e il turismo (TRAN), guidata dalla presidente Karima Delli (Verdi/ALE, FR), ha visitato i capoluoghi di Liguria e Toscana per fare il punto sullo sviluppo dei progetti di rilevanza europea che riguardano le due regioni. La delegazione, composta da dieci membri, ha visitato nei primi due giorni Genova, concentrandosi sulle sue principali sfide infrastrutturali e sul rapporto tra la città, l'Europa e il resto del Mediterraneo in un'ottica di sviluppo sostenibile e di interconnessione tra modelli di viabilità e tra cittadini e sistemi di trasporto. In particolare, i deputati hanno visitato il progetto del Terzo Valico di Giovi e il porto del capoluogo ligure, vertice meridionale del corridoio della rete di trasporto transeuropea Reno-Alpi, che collega Genova ai principali porti del Mare del Nord in Belgio e nei Paesi Bassi. 

 

“Il porto di Genova – ha dichiarato Delli al termine della visita in Liguria - non è solo un porto merci e passeggeri ma un punto di connessione tra culture. Questa città è veramente impressionante: è la porta del sud dell’Europa e deve farsi anche portavoce delle ambizioni europee dal punto di vista climatico e dell’equità sociale e soprattutto per quanto concerne un’apertura verso il Mar Mediterraneo”.

Gli eurodeputati si sono quindi recati a Pistoia, allo stabilimento ferroviario Hitachi, che produce treni innovativi ad alta velocità, e all'aeroporto di Firenze, affrontando i temi dell'intermodalità, della sostenibilità e della decarbonizzazione su terra e aria e dell'impatto del turismo sulle città e i sistemi di trasporto. 

 

"Siamo nell'aeroporto di una delle più belle città del mondo – ha sottolineato la presidente della commissione TRAN da Firenze - e quindi non possiamo non interessarci anche al ruolo dello scalo nella gestione del turismo. Siamo la commissione della mobilità e la mobilità dev'essere durabile e accessibile. Su questi aspetti Firenze deve dimostrare di essere sinonimo di futuro"

Hanno partecipato alla missione altri nove eurodeputati: Marian Jean Marinescu (PPE, RO), Massimiliano Salini (PPE, IT), Josianne Cutajar (S&D, MT), José Ramón Bauzá Díaz (Renew, ES), Nicola Danti (Renew, IT), Bergur Løkke Rasmussen (Renew, DK), Marco Campomenosi (ID, IT), Carlo Fidanza (ECR, IT) e Roberts Zile (ECR, LV).

 

Contesto
L'UE sta costruendo una rete di trasporto multimodale su tutto il suo territorio (rete transeuropea di trasporto TEN-T) per sostenere l'economia europea, fornire mobilità alle persone e alle merci e garantire la connettività di tutte 

le regioni, limitando al contempo gli impatti negativi sul clima e sull'ambiente. La visita consentirà agli eurodeputati del settore dei trasporti di verificare sul campo la situazione dei progetti infrastrutturali nelle aree coinvolte e di contribuire al lavoro sull'aggiornamento delle norme TEN-T.

 

 

Per maggiori informazioni:
Maurizio MOLINARI

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