NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo
image1 image2 image3 image3

Protezione animali

LIDL, LA CAMPAGNA NON SI FERMA: INIZIANO LE PROTESTE

Manifestazione di Animal Equality Italia ed Essere Animali a Milano e Bologna per chiedere all’azienda di adottare una policy che punti ad affrontare e risolvere le gravi problematiche dei polli allevati nelle loro filiere.

 

LINK FOTO PROTESTE ANIMAL EQUALITY

LINK FOTO PROTESTE ESSERE ANIMALI

LINK FOTO PROTESTE IN EUROPA

LINK PETIZIONE

 

Non si ferma l’iniziativa europea di sensibilizzazione rivolta al colosso della grande distribuzione Lidl e, come già accaduto in diversi paesi europei, anche in Italia le proteste arrivano davanti ai supermercati. Sabato 26 novembre, le organizzazioni Animal Equality Italia ed Essere Animali hanno manifestato davanti a diversi punti vendita Lidl a Milano e Bologna, informando le persone delle sofferenze a cui sono esposti i polli allevati per la produzione di carne. 

La campagna #LidlChickenScandal, lanciata lo scorso ottobre dalla Open Wing Alliance con l’adesione di oltre 20 ONG in tutta Europa, chiede a Lidl di sottoscrivere lo European Chicken Commitment (ECC), una serie di criteri minimi di benessere animale formulati per ridurre la sofferenza dei polli tramite l’adozione di politiche aziendali che affrontano le principali criticità di allevamento.

 

Oltre 150 mila firme sono state già raccolte attraverso una petizione. Secondo le ONG, un eventuale impegno di Lidl avrebbe un impatto positivo nei confronti di milioni di animali, essendo l’azienda uno degli attori principali della grande distribuzione organizzata, con una presenza in 32 Paesi nel mondo e 12 mila punti vendita, 700 solo in Italia. 

Oltre 300 aziende in tutta Europa hanno già sottoscritto l’ECC, tra queste in Italia si annoverano Carrefour, Cortilia, Eataly e Fileni. Queste adesioni mostrano come i cambiamenti richiesti siano attuabili, oltre che in linea con le aspettative dei consumatori, che chiedono sempre di più un allevamento sostenibile e attento al benessere degli animali.

 

“Informiamo i clienti di Lidl della responsabilità che ha l’azienda per migliorare le condizioni dei polli allevati dai loro fornitori. Siamo risoluti ad ottenere da Lidl un impegno concreto, le condizioni di allevamento attuali sono inaccettabili”, commentano le organizzazioni Animal Equality Italia ed Essere Animali. 

I polli allevati per la produzione di carne appartengono a razze selezionate geneticamente per raggiungere il peso di macellazione in pochissime settimane. A causa di questa selezione, gli animali sono più soggetti a un’elevata incidenza di problemi muscolari, scheletrici e cardiovascolari e possono soffrire di alcuni disturbi che possono riflettersi anche in un peggioramento della qualità della carne, come nel caso del white-striping, un problema comporta un peggioramento del valore nutrizionale del petto di pollo per l’aumento della percentuale di grassi rispetto a quella di proteine.

 

Inoltre, negli allevamenti la densità degli animali può arrivare anche a toccare i 20 polli per metro quadrato, una situazione che determina la riduzione dell’attività locomotoria e l’impossibilità di soddisfare le proprie esigenze comportamentali, oltre a contribuire a un peggioramento generale delle condizioni ambientali dei capannoni in cui sono allevati gli animali.

“Di fronte a queste gravi problematiche, Lidl dovrebbe impegnarsi a implementare standard più elevati per i polli allevati dai loro fornitori, rispondendo alle richieste dei consumatori e garantendo prodotti più sostenibili.”, concludono le organizzazioni Animal Equality Italia ed Essere Animali.

 

Animal Equality 

LIDL, L’ALTRA FACCIA DELLA CONVENIENZA: NESSUN IMPEGNO CONCRETO PER I POLLI COINVOLTI NELLA FILIERA

Parte la campagna europea rivolta al gigante del discount 

 

>> LINK PETIZIONE: https://animalequality.it/agisci/lidl   

>> LINK INCHIESTA IN ALLEVAMENTO POLLI: https://bit.ly/3rCjzl6 

>> LINK FOTO INCHIESTA IN ALLEVAMENTO POLLI: https://bit.ly/3IaVqK7  

>> LINK VIDEO ANALISI CORPI POLLI BROILER: https://bit.ly/3THudTT 

>> LINK FOTO ANALISI CORPI POLLI BROILER: https://bit.ly/3MgySsT 

 

Si specifica trattasi di video ed immagini esemplificative di quanto riscontrato in allevamenti di polli broiler a rapido accrescimento”.

Animal Equality e altre 10 organizzazioni europee per la protezione degli animali lanciano oggi una nuova campagna rivolta a Lidl, per chiedere all’azienda di impegnarsi a contribuire ad una maggiore tutela del benessere dei polli allevati per la loro carne e a ridurne le sofferenze.  Centinaia di aziende in tutto il mondo, tra cui Fileni, Carrefour, Cortilia e Eataly in Italia, si sono già impegnate a mettere fine a questo problema adottando pubblicamente lo “European Chicken Commitment” volto a migliorare gli standard del benessere animale negli allevamenti di polli. Come dimostrano numerose inchieste - tra cui anche quelle recenti condotte da Animal Equality proprio in Italia - i polli allevati per la loro carne sono gli animali terrestri più maltrattati del pianeta. Questi animali infatti sono stati geneticamente modificati perché il loro corpo cresca a dismisura in pochissimo tempo. Questa scellerata politica dei produttori e delle aziende del settore alimentare causa in questi delicati animali attacchi cardiaci, insufficienza respiratoria, malattie congenite e condizioni croniche come la deformità nelle zampe.  A causa di questa condizione, i polli a rapido accrescimento soffrono anche di malattie congenite, come la miopatia white-striping, un fenomeno che danneggia anche la carne come prodotto per quei consumatori che ancora mangiano carne e derivati e che comporta un peggioramento del valore nutrizionale del petto, che si compone di meno proteine e più grassi. Oltre ai maltrattamenti animali, quindi, potrebbero esserci anche elementi relativi alla salute umana e alla tipologia di prodotto che viene proposto ai consumatori. 

A sottolineare la gravità della situazione, a luglio 2022 Animal Equality ha rilasciato un’inchiesta realizzata all’interno di un allevamento di proprietà di uno dei maggiori produttori di polli a rapido accrescimento in Italia. Le immagini raccolte dal team investigativo hanno rivelato l’alto tasso di mortalità e le pessime condizioni igienico-sanitarie presenti all’interno dell’allevamento di polli, dove sono stati riscontrati anche animali gravemente feriti e cadaveri abbandonati nelle celle frigorifere.

 

Per affrontare questi problemi, oltre 20 grandi organizzazioni per la protezione degli animali, tra cui Animal Equality, chiedono a Lidl di aderire allo European Chicken Commitment, un impegno a livello europeo attraverso cui le aziende della GDO si impegnano a implementare e a rispettare gli standard volti a ridurre drasticamente le sofferenze dei polli. Lo European Chicken Commitment, già sottoscritto da Lidl Francia e - come già accennato - da alcune grandi aziende in Italia come Fileni, Carrefour, Eataly e Cortilia, prevede interventi specifici per ridurre le sofferenze dei polli utilizzati nell’industria alimentare, tra cui il passaggio dall’allevamento di razze a crescita rapida a razze a crescita lenta con maggiori indicatori di benessere animale. 

“I polli a rapido accrescimento sono prigionieri del loro stesso corpo, ma come se non bastasse la loro sofferenza negli allevamenti è aggravata dalle condizioni in cui sono costretti a sopravvivere” - afferma Ombretta Alessandrini, Campaigns Coordinator di Animal Equality Italia - “Dal momento che la lettiera su cui camminano non viene mai cambiata, questi animali posano le loro zampe 24 ore su 24 sui propri escrementi e sulle deiezioni dei compagni causando ustioni e perdita di piumaggio, mentre l'alta concentrazione di ammoniaca nell’aria provoca ai polli gravi problemi respiratori”. 

“L’uso massiccio di antibiotici che si rende necessario per limitare i danni su questi animali negli allevamenti provoca un aumento dell’antibiotico resistenza, uno dei più grandi pericoli per la salute di tutti su scala globale. Gli individui che sopravvivono a questa vita miserabile sono comunque destinati al macello a sole 7 settimane dalla nascita, quando sono di fatto dei pulcini troppo cresciuti. Alla luce di tutto questo, molti dei principali supermercati italiani e internazionali hanno già aderito allo European Chicken Commitment, ma non è ancora il caso di Lidl. Per questo motivo, con la nuova campagna chiediamo che anche questa azienda faccia la propria parte per contribuire ad alleviare la sofferenza di milioni di polli allevati ogni giorno in Europa e in Italia".

Animal Equality

Animal Equality è un'organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d'allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.

 

Chiara Caprio 

L’ARTE DELLA FALCONERIA E IL SUO RUOLO TRA TUTELA AMBIENTALE DEI RAPACI, SALVAGUARDIA DELLE SPECIE E UTILITÀ SOCIALE

 

Incontro culturale organizzato da SOS Animali Selvatici ed Esotici

 

Genova – CAI Sezione Ligure – Galleria Mazzini 7/3 – Sala riunioni

Venerdì 1° luglio 2022, ore 17.30-19.00

 

Dato il successo delle precedenti edizioni, l’Associazione genovese no profit SOS Animali Selvatici ed Esotici propone nuovi incontri con i cittadini a ingresso libero. Il prossimo evento si terrà venerdì 1° luglio 2022, alle ore 17.30, con la collaborazione della Sezione Ligure del Club Alpino Italiano e della Commissione TAM-Tutela Ambiente Montano del CAI, nella loro sede in Galleria Mazzini.

 

Secondo un format ormai consolidato, la dott.ssa Maddalena Iannaccone, medico veterinario – specialista in Allevamento, Igiene e Patologia Specie Acquatiche, consulente per Animali Esotici, direttore sanitario del “Centro Veterinario Il Mondo degli Animali Esotici” – che presiede l’Associazione SOS, introdurrà l’ospite della serata, il collega Marco Campolo, medico veterinario pugliese, vice presidente di Sivas Zoo (Società Italiana dei Medici Veterinari degli Animali Selvatici e da Zoo).

 

I due esperti si confronteranno, instaurando un dialogo per raccontare esperienze, azioni e finalità di chi soccorre uccelli rapaci in difficoltà. Il dott. Campolo spiegherà come ha iniziato ad appassionarsi a questi animali e ad avvicinarsi, quindi, all’arte della falconeria.

L’addestramento dei rapaci è uno dei più antichi metodi di caccia del mondo e ha avuto illustri predecessori: in Italia, Federico II sistematizzò le regole di questa tecnica nel 1260, con il De arte venandi cum avibus (L’arte di cacciare con gli uccelli).

Nel corso dell’incontro verrà trattata anche l’utilizzazione delle capacità venatorie dei rapaci a fini sociali, per risolvere problematiche urbane difficili.

 

 

Al termine della stimolante conversazione, si aprirà il dibattito con il pubblico, che può rivolgere domande al relatore ospite, per meglio comprendere le tematiche affrontate.

Come sempre, la serata si chiuderà con un brindisi, gentilmente offerto dall’Associazione SOS, di ringraziamento a tutti i partecipanti.

 

È possibile, in tale occasione, se fa piacere, elargire un contributo libero alle attività dell’Associazione SOS, organizzatrice dell’evento.

 

 

Ufficio Stampa SOS Animali Selvatici ed Esotici

Linda Kaiser

+39.347.2684946

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PULCINI SCHIACCIATI, ANNEGATI E MUTILATI IN UNO DEGLI STABILIMENTI PIU’ IMPORTANTI DEGLI STATI UNITI

 

La nuova inchiesta sotto copertura di Animal Equality denuncia gravi violenze nei confronti degli animali nell’industria della carne di pollo

 

LINK FOTO: https://bit.ly/31YoyDC 

LINK VIDEO: https://bit.ly/3HlpMrp 

 

Animal Equality rilascia oggi un’investigazione sotto copertura realizzata all’interno di uno dei principali produttori di carne di pollo statunitense, con immagini scioccanti che rivelano terribili violazioni del benessere animale.

L’azienda Foster Farms situata a Waterford in California fornisce prodotti a base di pollo certificati dall'American Humane Association a grandi catene di approvvigionamento come Walmart, Costco, e Target, nonché a catene  di fast food statunitensi. Le immagini raccolte da un investigatore sotto copertura di Animal Equality raccontano di violenze sugli animali che violano le leggi californiane sulla crudeltà nei confronti degli animali.

L’inchiesta si è svolta presso l'incubatoio dell’azienda, dove Animal Equality ha potuto documentare pulcini nati da appena un’ora schiacciati e triturati vivi e coscienti in macchinari predisposti per quello che chiamano “smaltimento”. I pulcini vengono mutilati ancora coscienti, lasciati con i corpi squarciati e poi abbandonati per ore prima di essere messi nel tritacarne. Animal Equality ha ripreso anche alcuni pulcini rimasti intrappolati nei vassoi da cova dopo essere sopravvissuti alle ustioni dovute all’acqua bollente impiegata nel processo di lavaggio - in quanto il processo automatizzato nello stabilimento non applicava misure di salvaguardia efficaci per la prevenzione di queste lesioni e dei possibili conseguenti decessi.

L'indagine di Animal Equality ha rivelato gravi violazioni a livello penale, documentate sia dai filmati raccolti sotto copertura sia dalle dichiarazioni di impiegati presso l’azienda in qualità di testimoni oculari. In particolare, le immagini raccolte mostrano:

  • Pulcini appena nati schiacciati o mutilati da macchinari automatizzati;
  • Pulcini annegati in acqua e schiuma chimica sui pavimenti dell’azienda sotto i nastri trasportatori;
  • Un pulcino ancora in agonia all’interno di un vassoio passato attraverso il processo di lavaggio che utilizza acqua bollente ad alta pressione;
  • Pulcini feriti lasciati nei vassoi da cova per ore prima di essere scaricati attraverso uno scivolo verso un tritacarne oppure scaricati direttamente all’interno di secchi pieni di gusci, tuorli e pulcini morti dove quelli ancora vivi trovano la morte per annegamento o soffocamento.

Oltre a queste immagini, Animal Equality ha riscontrato la mancanza di un'efficace politica sul benessere degli animali e di un programma di formazione dedicato agli operatori allo scopo di prevenire la sofferenza prolungata degli animali feriti. La mancanza di un’adeguata formazione per gli operatori è stata documentata in più occasioni dall’inchiesta: come ad esempio quando alcuni operatori hanno fatto cadere a terra numerose pile di vassoi contenenti migliaia di uova con pulcini vivi. La caduta dei vassoi ha causato la morte della maggior parte degli animali al loro interno, tuttavia durante le operazioni di pulizia, la direzione ha dichiarato che quanto accaduto "non era un grosso problema" perché ottenere uova sostitutive non sarebbe stato un problema. "La mancanza di cure da parte di Foster Farms porta alla morte quotidiana di migliaia di pulcini che spesso soffrono in maniera atroce a causa delle mutilazioni, delle scottature riportate nel corso di un processo di violenza brutale con poca supervisione, nessuna cura e scarse tutele nei loro confronti o che muoiono annegati", ha affermato Alice Trombetta, Direttrice di Animal Equality Italia. "Chiediamo al procuratore locale di sporgere denuncia contro questa azienda per le violazioni del codice penale statale che vieta la crudeltà sugli animali".

Foster Farms macella pulcini e polli rifornendo importanti brand come Walmart, Costco e Target. Tutti questi rivenditori  assicurano ai consumatori che agli animali coinvolti nelle loro catene di approvvigionamento venga impedito di provare disagio, dolore e ferite, al contrario di quanto invece è stato documentato nell'indagine di Animal Equality. Altri negozi di alimentari riforniti da Foster Farms come Publix, invece, richiedono che gli animali venduti a scopo alimentare presso di loro siano liberi da abusi e negligenze. Secondo il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, ogni anno negli incubatoi muoiono oltre 81 milioni di pulcini nel loro primo giorno di vita, un numero che tradisce una crudeltà e negligenza disumane oltre che uno spreco incredibile.

Animal Equality

Animal Equality è un'organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d'allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.

 

Ufficio Stampa Animal Equality Italia

Alice Dominese

NATALE INFERNALE, IL TERRIBILE VIAGGIO DEGLI AGNELLI DALL’EST EUROPA VERSO I MACELLI DEL CENTRO ITALIA

La nuova inchiesta di Animal Equality, Animal Welfare Foundation ed Enpa svela il traffico di agnelli di pochi mesi che viaggiano in condizioni pessime per molte ore prima di finire in tavola durante le feste

 

FOTO: https://bit.ly/3HaChq1 

VIDEO: https://bit.ly/3ErCItX 

LANDING: https://bit.ly/3mpuCw3 

 

Animal Equality, Animal Welfare Foundation ed Enpa rilasciano oggi una nuova inchiesta che, attraverso il  monitoraggio dei camion trasportatori di agnelli provenienti da Romania, Polonia e Ungheria, rivela le tragiche condizioni di viaggio e la sofferenza che animali di poche settimane di vita sono costretti a sopportare prima di finire al macello.

Ogni anno sono oltre tre milioni gli ovini trasportati all’interno dell’Unione Europea. Di questi, più di due milioni vengono macellati all’arrivo. L’Italia da sola ne importa circa il 40%. Nel 2019 la maggior parte erano provenienti da: Romania, Ungheria e Polonia, ma anche da altri Paesi come Francia, Bulgaria e Spagna. L’84% di questi animali muore prima di raggiungere i 6 mesi di età. 

In Italia, soltanto nel periodo delle feste natalizie, vengono macellati  oltre 600.000 agnelli, la maggior parte proveniente dall’Est Europa. Durante questi trasporti, che possono durare diverse ore o intere settimane, la salute psicofisica degli animali viene del tutto compromessa a causa del sovraffollamento, delle temperature estreme e dello stress che subiscono. 

Nel corso di una settimana di indagini sul confine italo-sloveno, il team investigativo di Animal Equality, gli investigatori di AWF e le Guardie Zoofile di Enpa hanno potuto documentare il viaggio infernale che ogni giorno coinvolge milioni di animali a causa di una pratica ingiusta e anacronistica, il trasporto di animali vivi. 

Nel corso dell'inchiesta il team investigativo ha inoltre collaborato con le autorità segnalando i camion trasportatori di animali provenienti dall'Est Europa e fornendo il proprio supporto agli agenti di polizia intervenuti per eseguire i controlli necessari a verificare la regolarità delle condizioni di trasporto degli animali.

 

L’inchiesta che abbiamo realizzato mostra in particolare:

  • Un camion monitorato dal team di Animal Equality che, dopo essere stato segnalato alle autorità, viene affiancato e fermato dagli agenti della polizia che procedono ai controlli.
  • Gli agnelli ammassati all’interno del camion di quattro piani sono molte centinaia, belano e si agitano. Si tratta di un indicatore di comportamento animale che indica forte stress, fame e sofferenza. A solo poche settimane di vita sono infatti costretti ad un minimo di 19 ore di viaggio. 
  • Un camion che trasporta agnelli segnalato alle autorità viene sottoposto a controlli. Nel corso degli accertamenti, gli agenti rilevano una temperatura interna al camion in cui sono rinchiusi gli agnelli pari al minimo consentito dalla normativa sui trasporti. I trasporti di agnelli sono infatti permessi con temperature tra i 5 e i 30 gradi centigradi. In questo caso i gradi riscontrati sono appena 6.
  • Agnelli nell’atto di leccare il soffitto dei piani metallici sovrapposti all’interno del camion ed anche le sbarre di contenimento laterale sulle fiancate del mezzo, segno che molto probabilmente non hanno ricevuto un’alimentazione corretta. 
  • Offrendo agli agnelli  dell’acqua in abbeveratoio aperto, inoltre, è risultata evidente la loro incapacità di abbeverarsi nonostante i chiari segnali di sete. L’incapacità di abbeverarsi indica che si tratta con molta probabilità di agnelli non svezzati, quindi con capacità di nutrirsi solo attraverso la suzione, come avverrebbe con l’allattamento materno. Con ogni probabilità anche questi animali sono stati allontanati dalle madri ancor prima di essere svezzati, lasciandoli a poche settimane di vita senza le cure parentali di cui necessitano e trasportati a centinaia in camion in cui - animali di simile età quindi agnelli appena svezzati o non ancora svezzati - non riescono ad abbeverarsi e nutrirsi correttamente. Il nutrimento a base di latte non può infatti essere somministrato in camion, come per gli adulti, ma deve essere predisposta una sosta per permettere l’alimentazione di tutti i cuccioli. 

All’interno dell’Unione europea il problema del trasporto di animali vivi interessa ogni anno più di un miliardo di polli, pecore, capre, cavalli, maiali e bovini trasportati anche verso Paesi terzi. 

“Come documentato dall’inchiesta che abbiamo realizzato, ancora una volta il trasporto degli animali vivi si dimostra un supplizio che provoca solo dolore e sofferenza sottoponendo inutilmente gli animali a un viaggio devastante prima di una fine ancora più tragica”, afferma la direttrice di Animal Equality Italia Alice Trombetta.

“Il regolamento europeo dice che gli animali devono essere trasportati in modo da non causare loro inutili sofferenze. Ma quando gli agnelli da latte - i cosiddetti agnelli non svezzati - vengono trasportati, si sa già che non saranno in grado di mangiare da soli, quindi si è consapevoli che questo causerà loro sofferenza inutilmente”, dichiara Tea Dronjic, project manager di Animal Welfare Foundation e veterinaria.

“Se vogliamo veramente vogliamo mettere fine alle sofferenze di questi animali è necessario non soltanto garantire il rispetto delle normative sul trasporto, normative che peraltro andrebbero rese ancora più garantiste, ma, soprattutto, cambiare i nostri stili di vita. Perché alla base della sofferenza animale ci sono sempre l’industria e il commercio della carne. E se c’è una cosa che questo periodo storico così complesso dovrebbe averci insegnato è che queste scelte di vita non sono più sostenibili”, dichiara Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa. 

Secondo il Regolamento Europeo 1/2005: “Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili”. Eppure in altri indagini realizzate da Animal Welfare Foundation, in collaborazione con Enpa e Animal Equality, sono state regolarmente riscontrate violazioni della normativa vigente, tra cui: camion non idonei a tale tipo di trasporto; camion sovraffollati (alcuni con anche 850 agnelli) in cui gli animali non avevano spazio sufficiente né per sdraiarsi né per stare in posizione eretta senza toccare il piano superiore; trasporti misti di animali svezzati e non svezzati, in cui questi ultimi non avevano a disposizione sistemi di abbeveraggio utilizzabili; animali feriti o incastrati negli spazi fra i vari livelli del rimorchio; mancanza di controlli sullo stato di benessere degli agnelli; mancanza di riposo per gli animali; tempi di viaggio non rispettati. I trasporti provenivano da Ungheria, Romania e Polonia.

Il 2 dicembre 2021, la Commissione ANIT istituita presso il Parlamento Europeo ha riconosciuto, attraverso il proprio voto, la scarsa attuazione dell’attuale regolamento sui trasporti (regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio), soprattutto nei casi di trasporto di animali non svezzati, come vitelli e agnelli. Sebbene la commissione ANIT abbia raccomandato un'età minima per il trasporto dei vitelli, non ha previsto requisiti simili per gli agnelli non svezzati. 

A gennaio 2022 il Parlamento europeo voterà circa le nuove raccomandazioni presentate ed entro il 2023 la Commissione è chiamata a proporre nuove norme sul trasporto di animali vivi in Europa. Nel frattempo, Regno Unito e Nuova Zelanda hanno recentemente dichiarato di voler vietare il trasporto di animali vivi.

 

Animal Equality

Animal Equality è un'organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d'allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.

 

Ente Nazionale Protezione Animali

Enpa è la più antica organizzazione animalista italiana, fondata 150 anni da Giuseppe Garibaldi. E’ attiva con oltre 200 sedi territoriali e si occupa di protezione di tutti gli animali. Gestisce rifugi per domestici, centri di recupero di animali selvatici e strutture veterinarie.

 

Alice Dominese

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica