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Libri

CantineDOC LIGURIA: IL LIBRO CHE RACCONTA TUTTE LE CANTINE DELLA REGIONE E CHI LE ANIMA È ONLINE

 

Che tu sia venuto alla presentazione di CantineDOC, o che te la sia lasciata sfuggire, abbiamo delle novità!

 

Il nostro libro – il grande censimento di tutte e 170 le cantine liguri – è finalmente disponibile all’acquisto suAmazon, oltre al nostro shop online!

 

Ma non finisce qui: il nostro progetto vuole far conoscere il libro e soprattutto le cantine della Liguria anche attraverso un sito e i canali social.

 

Poter usufruire di questi strumenti permette di aggiornare gli appassionati circa le vostre novità: vi invitiamo a consultare il sito e a seguire le pagine Instagram e Facebook per non perdervi le pubblicazioni previste!

 

Inoltre, qualsiasi contenuto voleste pubblicare con il nostro libro, vi invitiamo a taggare @cantinedoc, sarà un piacere per noi repostarvi.

 

Un caro saluto e a presto!

 

La redazione

 

 

Carola Crippa
Multiverso
 
Telefono: 02 24166060    

Whatsapp: 347 4848214  

Web: multi-verso.it
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Via San Francesco d’Assisi 15, 20122 Milano

 

 

ENOGASTRONOMIA, ARRIVA CANTINEDOC LIGURIA, UN’IMPRESA EDITORIALE CHE RACCONTA LE AZIENDE VITIVINICOLE LIGURI

 

Vicepresidente Piana: “Vero strumento di marketing territoriale che ripercorre la nostra straordinaria biodiversità”

 

 

Genova. “Ci congratuliamo per questa impresa editoriale con cui il nostro vino sarà ulteriormente percepito nella ricchezza delle sue declinazioni e particolarità zonali. Il testo ripercorre la nostra straordinaria biodiversità e i servizi fruibili nei vari comprensori, andando ad offrire un vero e proprio strumento di marketing territoriale integrato capace di promuovere tout court le eccellenze liguri dalle informazioni tecniche a quelle turistiche e d’insieme”. Così il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana intervenuto oggi alla presentazione di CantineDoc Liguria, il volume edito da Multiverso nato dall’amore per la Liguria, il libro si propone come una raccolta organica di tutte le realtà vitivinicole che vi operano. Uno strumento alla portata di tutti: enoturisti, esperti del settore, ma anche semplici curiosi per esplorare il patrimonio costituito dall’enologia ligure e destreggiarsi in questo mare di cantine ed aziende vinicole sparse lungo il territorio.

Il libro si apre con un’introduzione tecnica in cui si approfondiscono geologia, clima, vigneti, vini ed enti della regione. Passa poi in rassegna ciascuna cantina: per ognuna si trova una descrizione, una sezione riservata alle informazioni tecniche, l’etichetta del vino signature dell’azienda e un box “dove”, in cui sono indicati tre indirizzi in cui mangiare, dormire ed acquistare nelle vicinanze. I testi sono a cura di Virgilio Pronzati, giornalista ed esperto del settore. Presenti anche le prefazioni del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e di Andrea Moser, enologo errante e winemaker.

Nel panorama editoriale non esiste un’opera simile: per contenuti, per peculiarità, per ampiezza della zona esplorata. Nessuna cantina viene esclusa: tutte e 170 vengono citate e raccolte. Arricchiscono il volume le 140 etichette con relativa scheda tecnica del vino e 41 storie di produttori, accompagnate da un servizio fotografico realizzato ad hoc per la pubblicazione. 

Un progetto che ha richiesto un coordinamento notevole di energie e che ha coinvolto numerosi attori in varia misura: dai produttori all’editore, dall’autore agli enti. L’impresa è stata spesso gravosa e ha richiesto tempo e sforzi notevoli: anche chi si era inizialmente dimostrato entusiasta, si è visto costretto ad abbandonare il progetto in corso d'opera, aggiungendo difficoltà a qualcosa di già parecchio arduo. Il risultato finale è un prodotto che intreccia indissolubilmente enologia e gastronomia, oltre a tutto il grande compartimento dell’accoglienza: lo scopo è incentivare un turismo consapevole delle realtà locali, siano esse piccole, medie o grandi.

“Abbiamo iniziato il nostro lavoro editoriale in Liguria con TavoleDOC – ricorda l’editore Mario Cucci - Unire delle realtà in una regione così geograficamente complessa non è semplice, ma il risultato è stato sorprendente. CantineDOC nasce con lo stesso principio, con un’aggiunta in più. L’enologia in Liguria è in costante crescita, anche se è ancora poco esplorata sul piano nazionale: desideriamo fare emergere tutto il potenziale di questo microcosmo”.

CantineDOC Liguria è stato realizzato anche grazie all’importante collaborazione con InLiguria, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Camera di Commercio di Genova e CNA.

 

 

Regione Liguria

 

 

 

CANTINEDOC LIGURIA: IL LIBRO CHE RACCONTA TUTTE LE CANTINE DELLA REGIONE E CHI LE ANIMA

Presentato nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa, ha coinvolto numerosi e notevoli relatori, tra cui il Vice Presidente Alessandro Piana

 

 

27 febbraio 2024, Milano - La Liguria è terra eroica, così come la sua viticoltura. Ed è proprio questo il principio che anima CantineDOC: il nuovo volume traccia uno scenario dettagliatissimo sul panorama enologico della Regione. Edito da Multiverso, è stato presentato nella giornata di ieri, lunedì 26 febbraio, nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa Valori di Genova. 

 

In una sala gremita di ben oltre cento persone, la partecipazione estremamente sentita è stata accompagnata da una tavola rotonda altrettanto densa e ricca di spunti. Gli interventi dei relatori e delle relatrici hanno rispecchiato appieno tutte le storie contenute nel libro, facendosi forti di un principio di pluralità degli attori che rende l’opera corale e complementare.

 

A dare il via all’incontro, il Vice Presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana. “Ci congratuliamo per questa impresa editoriale grazie a cui il nostro vino sarà ulteriormente percepito nella ricchezza delle sue declinazioni e particolarità zonali. Il testo ripercorre la nostra straordinaria biodiversità e i servizi fruibili nei vari comprensori, andando ad offrire un vero e proprio strumento di marketing territoriale integrato capace di promuovere tout court le eccellenze liguri, dalle informazioni tecniche a quelle turistiche e d’insieme”. Le sue importantissime parole hanno fatto luce su un settore che le istituzioni stanno sempre più cercando di valorizzare e di rendere competitivo sul piano nazionale. A testimonianza di ciò, il Vice Presidente ha incontrato personalmente tutti i produttori presenti, in un clima di dialogo e confronto in grado di valorizzare coloro che vivono dei e nei campi. 

 

E poi l’autore Virgilio Pronzati, che nella sua lunga esperienza e carriera ha visto l’evolversi dell’enologia regionale: “La Liguria è orgogliosamente passata dall’essere Cenerentola della viticoltura nazionale a diventarne la principessa: nella produzione laddove si è perso la quantità, c’è stato un esponenziale miglioramento della qualità. Oggi la Regione non ha nulla da invidiare alla grande tradizione degli altri territori vocati alla produzione di vino”. 

 

Ideatore di CantineDOC, Mario Cucci ha sottolineato con orgoglio l’unicità dell’opera: “Abbiamo trovato ben 170 cantine in tutta la Regione: prima di noi nessuno aveva mai stabilito un dato preciso che facesse una fotografia enologica della Liguria. Di queste, in CantineDOC 140 aziende vitivinicole trovano un loro spazio e racconto: il nostro obiettivo - come dice anche il sottotitolo del libro - era prima di tutto quello di restituire la complessità del territorio tramite le storie di vite e di vita dei produttori e delle produttrici. Possiamo affermare con orgoglio di esserci riusciti, nonostante le difficoltà e l’imponenza dell’opera stessa”. Ma non solo, hanno contribuito con le loro parole anche alcuni tra gli attori fondamentali che hanno permesso di dare alla luce il progetto: Paola Noli (Vice Presidente CCIAA Genova), Simona Venni (Enoteca Regionale), Marco Quaini (delegato Provinciale AIS Genova), Filippo Zangani (Presidente del Consorzio Luni), Mattia Briganti (responsabile delegazione FISAR Genova), Linda Salvetti (delegata regionale FIVI), Lorenza Olmi (referente ONAV Liguria), Massimo Enrico (Presidente Vite in Riviera), Paolo Bosoni (Cantine Lunae), Marco Miano (Cantina Müragni).

 

Al termine i numerosi ospiti hanno degustato alcuni tra i vini presenti nel libro. Ben 18 i produttori che hanno reso la presentazione ancora più esclusiva con le loro etichette. Si ringrazia: BioVio, Ca’ di Mare, Cantina dell’Ara, Cantina Müragni, Cantine Lunae, Casa del Diavolo,  I Cerri Val di Vara,  La Baia del Sole – Cantina Federici,  La Pietra del Focolare, La Ricolla, Laura Aschero, Le Chicche di Nicchia, PEQ Agri, Podere Donzella, Possa, San Sebastiano, Stella di Lemmen, Tenuta Maffone. 

 

Un ringraziamento sentito anche alla CNA e al Palazzo della Borsa per l’ospitalità: il suggestivo scenario ha impreziosito e dato lustro agli interventi dei relatori e delle relatrici. La speranza è che imprese come questa accrescano sempre più l’attenzione verso le eccellenze, valorizzandone le unicità e aumentandone il prestigio. 

 

 

Petra Cucci

CANTINEDOC LIGURIA: PRENOTA LA COPIA SCONTATA!

Carissimo e carissima, 

ti ricordiamo il tuo accredito alla Presentazione di CantineDOC Liguria il prossimo lunedì alle ore 11:00 presso la Sala delle Grida nel Palazzo della Borsa Valori. 

 

Per questioni tecniche, è possibile prenotare e acquistare il volume SOLO online nel nostro e-shop: da oggi fino a giovedì 22/02, utilizza il codice sconto ANTEPRIMA e procedi con il pagamento del libro al prezzo speciale di 24 euro. Ti consegneremo la copia direttamente il giorno della presentazione! 

Ti aspettiamo e a presto!

N.B: Per poter usufruire dell’offerta, inserisci in fase di acquisto il codice ANTEPRIMA, valido SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per la consegna al Palazzo della Borsa il giorno 26/02.

 

Laura Pogliani 

Multiverso 

Telefono: 02 24166060    

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Via San Francesco d’Assisi 15, 20122 Milano  

LIBRI: FIGURE DELLA CRISI 1 AL DUCALE DI GENOVA

VITENDA 2024 - L'AGENDA DEL VITIVINICOLTORE

di Albino Morando e Davide Morando

Ventinovesimo anno di edizione

336 pagine a due e quattro colori 19x27 cartonato

Vitenda, l'agenda del vitivinicultore

 

 

Giunta al 29° anno di edizione, Vitenda mantiene formato e spirito.

Tantissimi articoli quest'anno. Focus di viticoltura sulla situazione italiana della flavescenza dorata. Modalità, norme di sicurezza, attrezzature. Per quanto riguarda invece la parte enologica ci si sofferma su pregi e difetti dei principali trattamenti al vino. Non mancano inoltre UN SALTO IN BIBLIOTECA, INSIEME, le tabelle per raccogliere i dati climatici. Approfondimenti a tutti gli argomenti trattati attraverso QRCODE che rimandano al sito viten.net

 

Prezzo copertina: €  18,00

 

Acqistandola dall'editore (Edizioni VitEnd - Via Bionzo 123bis - 14052 Calosso - Tel 0141853479 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

1a copia € 16,20 - Da 2 a 10 copie € 14,40

 

Affetti & Sapori

 

Cosa portare in tavola, durante le festività, per assaporare gusti ricercati e sofisticati?

Come poter realizzare piatti di alta cucina, direttamente a casa, anche senza attrezzature particolari?

Sperimentare ricette tipiche di ristoranti stellati è davvero un’impresa impossibile?

Quali sono le ricette stellate ideali per piatti vegani e vegetariani?

L’alta cucina si può sposare con il benessere e la salute?

A queste domande risponde lo chef Antonio Scaccio con la nuova edizione ampliata e aggiornata di “Affetti&Sapori” (Edizioni Lswr), da dicembre in libreria. 

Nel suo libro il noto chef, partendo dalle solide tradizioni culinarie della sua terra di origine (la Sicilia), propone piatti a base di verdure (sia vegetariani che vegani) e di pescato che guardano verso il futuro. 

I suoi piatti puntano l’attenzione ai sistemi di produzione biologici e biodinamici. 

Gli ingredienti e i sistemi di cottura sono scelti con cura, così da ottenere delle ricette che sono veri toccasana di salute, con sapori unici e ricercati.
L’alta cucina per chiunque, con abbinamenti ricercati e sofisticati

Con “Affetti&Sapori” lo chef guida il lettore nella preparazione di piatti di alta cucina, con abbinamenti ricercati, sofisticati e realizzabili da chiunque, senza bisogno di particolari attrezzature

Il libro parte dagli antipasti per presentare, poi, primi, secondi, salse e ricette di base e si potrà scegliere tra piatti a base di pesce, vegetariani e vegani.

Nella sezione dedicata ai dessert, i dolci più tradizionali lasciano il posto a invenzioni di prim’ordine, in cui i protagonisti esclusivi sono il sapore e la salute.


La presentazione del libro

Il volume sarà presentato dall’autore il 10 dicembre, alle ore 17, presso la Vineria Beva Boccea (via Federico Galeotti 12 Roma). Per prenotare il proprio posto, occorre contattare il numero 06 86792373.


Le 5 ricette per le festività
Ecco 5 ricette scelte dallo chef e consigliate per le festività natalizie:
 

- Il primo a base di pesce

Cannoli di pasta alla barbabietola rossa al ragù di rombo gratinati, in salsa di cappesante

Il primo vegano

Quinoa piccante in dadolata di verdure

 

Il secondo a base di pesce

Guazzetto di pesce misto in filetti con crema di cocco e ratatouille di verdure e ajolì

 

Il secondo vegano

Strudel di tofu in crosta alla crema di carciofi

 

Il dessert (anche in versione vegana)

Bavarese di Venere alla vaniglia con terrina al cioccolato all’aroma di arancia e menta

Ricette complete nel file word allegato (in fondo all'email, come link).

Grazia La Paglia

Le 5 ricette per le festività


Ecco 5 ricette scelte dallo chef e consigliate per le festività natalizie:
- due primi, uno a base di pesce e uno vegano

-due secondi, uno a base di pasce e uno vegano
- un dessert goloso, concentrato di dolci sapori invernali, che può essere realizzato anche in versione vegana

Il primo a base di pesce
Cannoli di pasta alla barbabietola rossa al ragù di rombo gratinati, in salsa di cappesante
Ingredienti per 4 persone:
 

Per la pasta: 250 g di farina di grano duro, più quella per infarinare, ½ barbabietola rossa cruda, 125 ml circa di acqua fredda, 3 g di sale fino, 1 albume d’uovo. 

Per il ripieno: 1 filetto di rombo di circa 300 g, 1 zucchina, 1 scalogno piccolo, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 3 cucchiai di olio evo, 1 cucchiaino scarso di sale fino, 1 cucchiaio di finocchietto selvatico, 3 g di pepe bianco, 2 g di zafferano. 

Per la salsa: 700 ml di brodo di pesce filtrato, 6 capesante sgusciate, 2 cucchiai di olio evo, 1 spicchio d’aglio, 200 g di patate lessate, 13 fettine sottili di zucchina tagliate per il lungo, 1 foglio di alga nori tagliato in 12 strisce e 1 ciuffo di prezzemolo per guarnire.

Procedimento: 

Sulla spianatoia mettere la farina a fontana e impastate con il sale, la barbabietola rossa grattugiata e l’acqua, dosandola per ottenere una massa liscia, compatta e asciutta. Lasciate riposare la pasta per almeno un’ora.

Nel frattempo preparate la farcia: tritate il filetto di rombo e la zucchina, metteteli in una padella con l’olio e lo scalogno tritato, rosolate appena, poi aggiungete il prezzemolo e il finocchietto tritati, il sale, e lo zafferano sciolto in poche gocce d’acqua.

Stendete la pasta con uno spessore di circa 2 millimetri e dividetela in 12 rettangoli di 10x5 cm. Riempite con la farcia i rettangoli di pasta, spennellando i bordi con l’albume d’uovo, chiudeteli in modo da formare dei cilindretti, avvolgeteli ciascuno in una fettina di zucchina e poi in una striscia di alga nori. Adagiate i cannoli su una placca da forno con sul fondo della carta da forno.

In un pentolino fate bollire il brodo di pesce con le capesante e l’aglio, a cottura ultimata scartate l’aglio, unite la patata schiacciata e l’olio, frullate con un mixer a immersione e rimettete sul fuoco per circa 5’ a fuoco basso.

Inumidite con un po’ d’acqua i cannoli di pasta e cuoceteli in forno preriscaldato a 200° per 10’.

Presentazione: 

Disponete i cannoli nei piatti con la salsa di capesante calda e decorate con una fettina di zucchina e di alga nori arrotolate intorno a un ciuffo di prezzemolo.

 

Il primo vegano
Quinoa piccante in dadolata di verdure
Ingredienti per 4 persone
: 300 g di quinoa, 1 carota, 2 gambi di sedano, 1 piccolo cipollotto bianco, 1 zucchina, qualche costa di sedano, 1 cucchiaio di prezzemolo, mentuccia, basilico tritati, 1 punta di peperoncino piccante, 10 g di sale alle erbe, 4 cucchiai di olio evo, 2 cucchiai di shoyu. 

Procedimento: 

Cuocete la quinoa con il doppio del suo peso di acqua fredda fino a che non sia assorbita completamente, aromatizzatela con il sale alle erbe, il peperoncino e metà delle erbe aromatiche tritate.

Nel frattempo tagliate le verdure a dadini e scottatele in una padella capiente senza acqua né olio, a fiamma bassa e con il coperchio, per qualche minuto. Non appena le verdure risultano cotte ma al dente

aggiungete gli aromi restanti, l’olio, lo shoyu e un pizzico di peperoncino.

Presentazione:

Versare la quinoa nel piatto di portata con le verdure calde, guarnendo a piacere con le erbe aromatiche fresche.

  

Il secondo a base di pesce
Guazzetto di pesce misto in filetti con crema di cocco e ratatouille di verdure e ajolì

Ingredienti per 4 persone: 900 g di filetti misti di scorfano, gallinella, rana pescatrice, 1 scalogno, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 200 g di vongole veraci ben spurgate, 3 cucchiai di olio evo, 3 mestoli di brodo di pesce, 200 ml di latte di cocco non dolce, 70 ml di vino bianco fermo.

Per la ratatouille: 1 costa di sedano, 2 foglie di coste, 1 zucchina, 200 g di patate a pasta gialla, 1 finocchio piccolo, 200 g di pomodori maturi, 60 g di porro, 1 carota, 3 foglie di basilico, 3 foglie di menta, 1 rapa. bianca da circa 200 g, 1 cucchiaino di sale alle erbe, 5 cucchiai di olio evo, 3 g di peperoncino piccante

Per la salsa aïoli: 5 spicchi d’aglio, 200 ml di aceto di mele, 50 ml di olio evo, 20 ml latte di mandorla.
Procedimento: 

In un tegame cuocete con dell’olio lo scalogno e l’aglio schiacciato insieme alle vongole veraci già spurgate.

Quando le vongole sono quasi aperte sfumate con il vino per qualche minuto, togliete il tegame dal fuoco, sgusciate le vongole e mettetele in una ciotola. Nello stesso tegame aggiungete al fondo di cottura

delle vongole i filetti di pesce, coprite e mettete a cuocere a fuoco lento, bagnando di tanto in tanto con il brodo di pesce. Aggiungete le vongole, la crema di cocco e il prezzemolo e lasciate sul fuoco per 1’.

Preparate la ratatouille: affettate finemente tutte le verdure, tranne i pomodori, mettete in un tegame coperto e fate rosolare senza olio a fuoco molto lento, badando che le verdure non attacchino sul fondo; le verdure dovranno rimanere al dente.

Mondate i pomodori e privateli dei semi, tagliateli a cubetti piccoli, aggiungete il peperoncino. il sale e le erbe aromatiche, condite con l’olio.

Preparate l’aïoli: sbollentate gli spicchi d’aglio nell’aceto di mele per 5’, scolate e frullate con il sale, l’olio e il latte di mandorla.

Presentazione: 

Servite i filetti di pesce sul piatto con il loro fondo di cottura ridotto, accostatevi la ratatouille ben calda, la salsa fresca di pomodoro e la salsa aïoli.

 

Il secondo vegano
Strudel di tofu in crosta alla crema di carciofi

Ingredienti per 4 persone: 1 panetto di tofu di circa 400 g, 1 limone, 1 cucchiaino di sale alle erbe, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 cipollotti freschi, 2 foglie di bietola, pepe bianco macinato fresco q.b., olio evo q.b.

Per la crema: 2 carciofi di Albenga oppure violetti, 2 spicchi d’aglio, 2 cucchiai di olio evo, ½ cucchiaio di prezzemolo tritato, il succo di 2 limoni, ¼ di porro, 500 ml di brodo vegetale. 

Per la crosta: 100 g di farina, 4 cucchiai di olio evo, sale fino q.b.
Procedimento: 

Pulite i carciofi: eliminate le foglie dure e le barbette interne, lavateli, tagliateli a quarti e metteteli a bagno in acqua

e succo di limone. Sbollentate il tofu in acqua acidulata con succo di limone per qualche minuto, quindi scolatelo e passatelo con un colino o setaccio a trame larghe. Mettetelo in una ciotola e condite con parte del prezzemolo, poco olio, il sale alle erbe, i cipollotti tritati finemente e le foglie delle bietole tritate. Mescolate il tutto con una spatola e lasciate riposare per una mezz’oretta.

Nel frattempo mettete i carciofi in un tegame con olio, aglio e porro e in cottura aggiungete il succo di 1 limone e il brodo vegetale, coprite con un coperchio e cuocete per 10’. Passate il tutto con un mixer a immersione fino a ottenere una crema omogenea, gustate di sale e lasciate riposare in caldo a bagnomaria.

Su una spianatoia fate una fontana con la farina mettendo al centro l’olio, il sale e aggiungendo poco alla volta acqua q.b. e impastando fino a che non avrete formato una palla omogenea, elastica e liscia. Stendetela con un mattarello

allo spessore di 3 mm circa. Dividete la sfoglia in quadrati uguali, distribuite il ripieno su ognuno, quindi avvolgeteli

su se stessi e adagiateli su una teglia antiaderente. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 10-15’.

Presentazione: 

A cottura ultimata, trasferite gli strudel sui piatti e metteteci accanto la crema di carciofi. Guarnite con un filo d’olio a crudo e una spolverata di prezzemolo tritato.

Il dessert
Bavarese di Venere alla vaniglia con terrina al cioccolato all’aroma di arancia e menta

Ingredienti per 4/6 persone: 250 ml latte vaccino oppure di soia alla vaniglia, 300 ml di panna montata vaccina oppure di panna di cocco, 4 tuorli (per la versione vegan aggiungere 1 cucchiaio pieno in più di farina di riso Venere), 1 cucchiaio di farina di riso Venere (2 per la versione vegan), 2 cucchiaini di agar-agar, 150 g di zucchero di canna, 1 cucchiaino di scorza di arancia grattugiata, olio di mandorla per ungere.

Per la terrina al cioccolato: 200 g di cioccolato fondente al 70% (100 g per la ricetta e 100 g per guarnire) 100 ml di panna vaccina oppure di panna di riso, 2 cucchiai di malto di riso oppure 1 cucchiaio di zucchero grezzo di canna, 1 cucchiaino di agar-agar

Per l’aroma: la scorza di un’arancia non trattata, 5-6 foglie di menta, 1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo, 1 bicchiere d’acqua.

Procedimento: 

Preparate l’aroma unendo in un tegamino l’acqua, la scorza d’arancia tagliata a julienne, lo zucchero e la menta triturata. Cuocete fino a formare un caramello chiaro, non troppo denso e lasciate riposare.

In un pentolino mettete a scaldare il latte con la scorza di arancia grattugiata, 50 g di zucchero e l’agar-agar

e portate a bollore per 3’.

Riportate a temperatura di massimo 85° il latte, aggiungete la farina di riso Venere a pioggia setacciandola e rimescolate sempre. Dentro un altro pentolino e mantenendo la temperatura, versate a filo il latte condito e filtrato con un colino su uno zabaione composto dai tuorli montati a spuma con lo zucchero. Per la versione vegan completate solo con la farina di riso in più al posto delle uova. Continuate la cottura a 82° per altri 3’, fino a che il composto non risulti cremoso, mantenendo la temperatura senza portare al bollore. Una volta pronto lasciate raffreddare e aggiungete in più fasi la panna montata incorporandola per bene, distribuite in stampini monoporzione o in uno stampo unico che avrete precedentemente unto con l’olio di mandorla.

Mettete in frigo per circa 4/5 ore.

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria in un pentolino. In un altro pentolino riscaldate la panna unita al malto

di riso e all’agar-agar. Portate a bollore per 3’, incorporate il composto con il cioccolato e versatelo in uno stampo rettangolare foderato di carta da forno oppure inumidito con olio di mandorle. Mettete in frigo per qualche ora.

Presentazione: 

Sformate la bavarese già pronta su un piatto, adagiate una fettina di terrina sopra di essa, aromatizzate con lo sciroppo ottenuto di arancia e menta, completate con un cucchiaio di cioccolato fuso versato a filo e foglie di menta fresca.

CHIANTI DAGLI ETRUSCHI A RICASOLI

 

il vino che ha trasformato la Toscana in stile di vita di Zeffiro Ciuffoletti e Paolo Storchi

 

edito da Kellermann Editore

 

 

Dal 6 dicembre è in libreria per Kellermann Editore “Chianti. Dagli Etruschi a Ricasoli il vino che ha trasformato la Toscana in stile di vita”, di Zeffiro Ciuffoletti e    Storchi, il nuovo volume della collana Grado Babo interamente dedicato a uno dei vini italiani più celebri, tuttora identificato come simbolo dell’enologia del nostro Paese.

 

Vino di nobili natali, il Chianti è diventato una delle bandiere del vivere italiano e della Toscana, sua zona di produzione. Due importanti voci della ricerca storica e dell’agronomia italiana - Zeffiro Ciuffoletti e Paolo Storchi - accompagnano il lettore alla scoperta della sua storia e del suo percorso enologico.

 

La storia del Chianti si lega indissolubilmente a quella dell’Unità d’Italia attraverso la figura del barone Bettino Ricasoli, produttore di vino e fine politico. La passione per l’agricoltura, e in particolare per la viticoltura e l’enologia, si mischia in Ricasoli anche all’attività politica, che nel 1861 lo porta a succedere a Cavour alla guida del neonato stato italiano. A lui va riconosciuto il grande impegno nell’ammodernamento del sistema agrario nel contesto degli ideali risorgimentali. Nel suo Castello di Brolio, al centro della zona di produzione del Chianti, Ricasoli condusse i suoi esperimenti per la produzione di vini di qualità adatti all’esportazione, stabilendo nel 1872 la storica formula che prevedeva la presenza di Sangiovese, Canaiolo nero e Malvasia. Con Ricasoli il Chianti conquista il ruolo di primo piano che lo porterà ad essere considerato ancora oggi uno dei simboli dell’enologia italiana.

 

Il libro è introdotto dalla prefazione di Francesco Ricasoli, discendente del barone Bettino Ricasoli, e ripercorre la storia del Chianti senza tralasciare un’attenta analisi delle zone e dei vitigni utilizzati per la sua produzione, oltre che un approfondimento sul paesaggio del Chianti nella letteratura e un accenno alle tradizioni culinarie che più tipicamente sono associate a questo celebre vino.

 

La collana

Grado Babo - Diretta da Sergio Tazzer e Angelo Costacurta, la collana è nata per raccontare i vini che hanno fatto la storia, dai più conosciuti a quelli più particolari, con una grande attenzione all’intreccio che – sempre – lega l’evoluzione della società e del territorio a quella del vino stesso.

 

Gli autori

Zeffiro Ciuffoletti - (San Giovanni delle Contee, Grosseto, 1944), professore ordinario di Storia Contemporanea, ha insegnato Storia del Risorgimento ed è membro dell’Accademia dei Georgofili. Vicepresidente della Società Toscana per la Storia del Risorgimento, ha fatto parte dei comitati scientifici nazionali per gli anniversari di Mazzini, Garibaldi, Ricasoli e Cavour. Importanti i suoi studi sull’agronomia toscana, in particolare sul sistema di fattoria, la mezzadria e Bettino Ricasoli agronomo, nonché sulle tradizioni alimentari della Maremma. 

 

Paolo Storchi - (San Giovanni Valdarno, Arezzo, 1959), agronomo, è primo ricercatore del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi

dell’economia agraria), Accademico ordinario dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e Accademico corrispondente dell’Accademia dei Georgofili. Ha svolto docenze in Viticoltura presso le Università di Firenze, Siena e Teramo in vari corsi di Laurea e in Master post-Laurea.

 

Alessandra de Antonellis

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