Notizie dall' Italia
Vino
Il 21 novembre 2012 al teatro romano
Le Bertille, all’Eliseo per
GOD SAVE THE WINE
I vini dell’azienda di Montepulciano in abbinamento alla cultura con il nuovo spettacolo teatrale proposto
da due noti professionisti dell’enogastronomia italiana
Il mondo della comunicazione del vino sta cercando nuove strade e nuovi stimoli per farsi conoscere. Un percorso sicuramente vincente è quello che valorizza le qualità culturali del vino stesso, oltre a quelle edonistiche e sensoriali.
L’azienda Le Bertille di Montepulciano aderisce al progetto e presenterà le ultime annate in commercio dei suoi vini a “God Save The Wine”.
Il format è nato nel 2010 in Toscana dall’idea del ciber-sommelier Andrea Gori, insieme alla rivista Firenze Spettacolo e a Promo Wine. L’idea consiste nel far incontrare, in location inedite, i produttori di vino con un vasto pubblico di enoappassionati. Incontri informali, arricchiti anche dalla bellezza del contesto ambientale che predispone a uno scambio tra produttore e consumatore in modo più dialettico, ma anche più amichevole e liberatorio, che abbatte lo sbarramento tra chi il vino “lo conosce” e chi no.
Questa volta l’appuntamento sarà ancora più avvincente, perché sarò contestualizzato all’interno di uno spettacolo teatrale per offrire una originale serata a teatro nel cuore di Roma.
La tappa nella capitale prevede un adattamento alla location che la ospita, di uno spettacolo “semiserio” sul vino interpretato dallo stesso Andrea Gori e dal gastronomo Leonardo Romanelli. Il pubblico potrà immergersi per qualche ora in un viaggio alla scoperta del vino attraverso un racconto divertente, intelligente e soprattutto consapevole, e di alcuni dei suoi migliori interpreti.
Al Teatro Eliseo sono 15 i produttori - di cantine di alto livello provenienti da tutto il territorio nazionale- che a partire dalle 21.30 incontrano i partecipanti al “God Save the Wine” facendo degustare le loro etichette.
I Vini presentati da Le Bertille: il Nobile di Montepulciano 2008, il Rosso di Montepulciano 2010, il Chianti Classico dei Colli Senesi 2009 e l’Igt L’Attesa 2008.
GOD SAVE THE WINE A ROMA
Teatro Eliseo - Via Nazionale, 183 - 00184 Roma. Inizio evento ore 21 - costo 20 euro Prenotazioni: Via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel: Teatro Eliseo 06 4882114,06 4887222
UFFICIO STAMPA: Tel. +39.339.8434196 – Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio stampa Rosanna Ferraro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ALOIS LAGEDER AL MERANO WINE FESTIVAL
ALOIS LAGEDER PARTECIPA ALLA XXI EDIZIONE
DEL MERANO WINE FESTIVAL CON ALCUNE TRA LE
SUE ETICHETTE PIU’ SIGNIFICATIVE
A Cantina di Soave il Premio Ecofriendly 2013
Premiata la storica casa vinicola veronese per aver
introdotto la bottiglia super leggera Slim:255 ton-
nellate di vetro in meno con impatto ambientale
ridotto del 21%
Leggi tutto: A Cantina di Soave il Premio Ecofriendly 2013
Moët & Chandon Grand Vintage 2004
un’annata Eccezionale per un irresistibile millesimato
70° millesimato della Maison Moët & Chandon Grand Vintage
2004 è uno champagne elegante e raffinato.
Leggi tutto: Moët & Chandon Grand Vintage 2004
Donelli Vini presenta Bollicino,
nuovo vino bianco frizzante DOC
Leggi tutto: Donelli Vini presenta Bollicino,
Pigato Metodo Classico in cave? No. In grotta
Se qualcuno pensa che i vitivinicoltori liguri siano poco dinamici ed ancorati alla tradizione, si sbaglia di grosso.
Dal levante al ponente ligure sono nate iniziative che hanno fatto e faranno parlare.Dopo l’exploit dello spu-
mante di PierLuigi Lugano fatto maturare in mare,ecco un’altra interessante e curiosa notizia.
Laura e Antonio Basso all’interno della grotta di Santa Lucia inferiore, impegnati nel riempimento dei gabbioni metallici.
Antonio Basso vigneron d’Ortovero, centro tra i più vocati per il Pigato, ha realizzato col popolare vitigno uno spumante metodo classico. A questo punto vi domanderete dove è la novità ? Sta nelle suggestive grotte di Toirano, annualmente meta di ben 100.000 visitatori.
Antonio Basso, cinquantaquattrenne e da 25 anni titolare dell’azienda Durin, fondata anni fa da nonno Dorino (Durin in ligure), ha avuto la brillante idea di fare maturare ed affinare il suo spumante all’interno delle famose grotte. Le ragioni sono molteplici, e spaziano dai motivi tecnici a quelli di marketing. Condizioni ottimali per lo spumante, in quanto la temperatura costante delle grotte è di 15°C, con un’umidità del 90%. Ma non basta. Se produrre prodotti di qualità è ovviamente un merito, venderlo è assolutamente necessario. Il valore aggiunto è dato dal carisma del prodotto ottenuto da una mirata ed originale immagine, che attiri la curiosità e soddisfi le aspettative del cliente consumatore.
Un mezzo che gli porterà maggiore notorietà anche in ambito nazionale, ma che consolida quella già acquisita, esportando i vini in Giappone, Stati Uniti (California, New York ed Alaska), Canada, Malta ed in Europa, nei seguenti stati: Germania, Olanda, Inghilterra, Repubblica Ceca e Polonia. Due le partite di spumante contenute in gabbioni metallici sigillati, deposti all'interno della grotta di Santa Lucia inferiore, visibili nel percorso che compiono i visitatori all'interno delle grotte. La prima di spumante bianco dell’annata 2007 è composta di 6.665 bottiglie da 75 cl, di cui la presa di spuma è avvenuta a settembre 2010.
La seconda di spumante rosato dell’annata 2010 è composta di 3.406 bottiglie da 75 cl, 80 magnum e 780 bottiglie da 37,5 cl, con presa di spuma nel giugno 2010. Per lo spumante bianco, contrariamente a quanto si può pensare, Antonio Basso ha utilizzato uve pigato di vigneti dell’età media di 40 anni, situati nelle zone vocate d’Ortovero, Ranzo, Pieve di Teco e Rialto. Il vino base è ottenuto da uve pigiadiraspate lasciate in criomacerazione per 20 ore alla temperatura iniziale di 10°C e terminata a soli 2°C. E’ seguita la pressatura molto soffice delle uve, e la fermentazione del mosto con lieviti selezionati, protrattasi per non meno di venti giorni in botti d’acciaio inox a temperatura controllata.
Mentre per lo spumante rosato, Basso ha utilizzato uve rossesse, ormeasco e granaccia di vitigni dell’età media di 24 anni. Il vino base è stato ottenuto svinando il mosto delle uve pigiadiraspate quando si è alzato il cappello. E’ seguita la fermentazione con lieviti selezionati per circa 20 giorni in botti d’acciaio inox a temperatura controllata. Entrambi saranno nature, cioè senza aggiunta della liqueure. La durata di maturazione sui lieviti sarà di oltre 24 mesi sia per il bianco che per il rosato, tranne un terzo di quest’ultimo, che sarà messo in commercio in occasione della Pasqua del 2012.
Al termine del periodo previsto, le bottiglie d’entrambi gli spumanti saranno trasportate in cantina e poste sulle pupitre dove subiranno il remuage. Poi ritorneranno nelle grotte per il naturale affinamento sui lieviti. L’operazione ideata e realizzata da Basso (con l’aiuto della simpatica e dinamica moglie Laura) è globalmente positiva. Oltre il suo meritato guadagno, c’è una sicura valorizzazione ed immagine di tutto il comprensorio d’Ortovero e non solo. Un vero e proprio marketing del territorio Ingauno. Ad avvalorare ed aggiungere credito all’iniziativa, il sollecito permesso del Ministero dei Beni Archeologici per utilizzo delle Grotte di Toirano e, non meno importante, l’invio di un ispettore del Ministero per le Politiche Agricole, per il controllo delle varie fasi dello spumante.
Foto – Durin-Toirano 4: