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Recensioni

FESTIVAL DELLA TV A DOGLIANI

www.festivaldellatv.it

Dogliani si prepara ad accogliere il Festival della TV
dal 23 al 25 maggio 2025


 
RITROVARSI


è il tema della quattordicesima edizione 

Il borgo di Dogliani, nel cuore delle Langhe, torna a essere il palcoscenico privilegiato per uno degli eventi più attesi della primavera: il Festival della TV. Dal 23 al 25 maggio 2025, le piazze, il cinema-teatro e gli spazi del centro ospiteranno la quattordicesima edizione con tre giornate dedicate al mondo della televisione, del giornalismo e dei media in un programma ricco di incontri, dibattiti e spettacoli.
 
ll tema scelto per questa edizione, "Ritrovarsi", nasce dall’urgenza di riscoprire il valore della connessione reale in un’epoca in cui le tecnologie digitali sembrano aver amplificato, anziché ridotto, il nostro isolamento. "Ritrovarsi" significa mettere al centro il dialogo autentico, la comunità fisica, e il bisogno di una narrazione più profonda e consapevole, capace di andare oltre la superficialità e la velocità che dominano il racconto contemporaneo.
 
Viviamo tempi contraddittori. Mai come prima siamo interconnessi, possiamo comunicare tra noi ad una velocità impensabile solo pochi anni fa, condividere momenti, luoghi, emozioni. Abbiamo costruito strumenti eccezionali per stare sempre insieme, inventato piattaforme che, nel nome stesso, hanno la dimensione della socialità come presupposto e ci permettono di partecipare alla vita altrui e rendere partecipi gli altri della nostra. Tutto straordinario in apparenza, la cura definitiva alla solitudine. Eppure. Sembra che, di questi meravigliosi giocattoli, quasi nessuno di noi conosca davvero le istruzioni d’uso. Queste praterie infinite di socialità apparente, troppo spesso, sembrano avere paradossalmente acuito il nostro individualismo, il nostro isolamento, contribuendo a costruire degli avatar di noi stessi, o di come vorremmo apparire, ad uso e consumo di una platea virtuale di altri avatar. È tempo di recuperare il senso della realtà. Ribaltare la scala dei valori, rimettendo al centro la comunità reale rispetto a quella virtuale. Vivere queste opportunità tecnologiche come strumenti per incidere ancora meglio sulla realtà, e non ridursi, noi, a strumenti di una tecnologia che prenda il sopravvento sulle nostre vite. C’è bisogno di vita vera, di contatto fisico, di contradditorio. C’è bisogno di ritrovare una profondità che si sta perdendo nel racconto e nell’informazione, oggi il più delle volte sopraffatta dalla superficialità e dalla velocità, che ne è spesso la premessa. Abbiamo l’opportunità di vivere tempi tecnologicamente straordinari e destinati ad evolvere, in maniera ancora più dirompente, verso scenari che richiederanno una consapevolezza sempre più forte, proviamo a non sprecare questa opportunità.  Il Festival della TV, organizzato da IL Idee al Lavoro con la direzione artistica di Federica Mariani, la direzione organizzativa di Simona Arpellino e quella tecnica di Mauro Tunis, si conferma come un punto di riferimento per comprendere le evoluzioni e i cambiamenti di un settore in continua trasformazione. Non solo una celebrazione dei protagonisti e dei successi della televisione, ma anche l’occasione di riflettere sulle sue sfide attuali, sull’impatto sociale e culturale che genera e sul ruolo fondamentale che continua a rivestire nell’era digitale.
 
Per l’edizione 2025 la manifestazione si rinnova con una proposta ancora più ampia e articolata. Sul palco saliranno i volti più amati del piccolo schermo, insieme a giornalisti, autori, registi e nuove voci che stanno plasmando il futuro della narrazione mediatica. Al centro del Festival temi attualissimi: dalla televisione come strumento di informazione e intrattenimento al rapporto con i social media, fino alle sfide legate alla pluralità e alla qualità dei contenuti. Dogliani, con il suo fascino unico, si trasformerà ancora una volta in un laboratorio a cielo aperto dove il dialogo tra protagonisti e pubblico sarà motore di un appuntamento fatto di incontri straordinari, dialoghi sorprendenti e occasioni speciali. Tra le strade del borgo si intrecceranno storie, esperienze e visioni in un’atmosfera di condivisione e scoperta. La magia del Festival non si limiterà solo agli incontri ufficiali: da sempre la tre giorni di Dogliani è un’occasione per vivere appieno la bellezza delle Langhe tra cultura, enogastronomia e un’accoglienza calorosa, un’esperienza in cui il racconto della televisione si intreccia con le storie dei suoi protagonisti e quelle di un pubblico sempre più consapevole e curioso.

Ufficio stampa
Las Chicas Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Cocchi Ballaira (39) 335 6831591 | Federica Ceppa (39) 335 5931571

 

«LA TRADIZIONE DEI LIBRAI PONTREMOLESI E LA NASCITA DEL PREMIO BANCARELLA».

Martedì 21 gennaio 2025 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna nell’ambito del ciclo di conferenze che l’antico sodalizio cura da oltre cinquant’anni, promuove il XIV appuntamento del ciclo 2024-2025: Giuseppe Benelli: «La tradizione dei Librai Pontremolesi e la nascita del Premio Bancarella». 

INGRESSO LIBERO

La nascita del Premio Bancarella è dovuta a quel fenomeno unico in Italia e particolarissimo che è la tradizione dei librai pontremolesi. Nel 1952, grazie a un’intuizione di Salvator Gotta, viene organizzato il primo raduno dei librai pontremolesi. Nella pineta di Mulazzo sono presenti tanti bancarellai, scrittori, editori e uomini politici, tra cui Arnoldo Mondadori, Valentino Bompiani, Giovanni Gronchi e Oriana Fallaci. Giungono da tutte le parti d’Italia. Erano i librai più vecchi del mondo.

L’indomani si barricano dentro il municipio di Pontremoli e fanno il solenne giuramento «di ritrovarsi nel nostro paese, ogni anno, in un dato giorno, a questa stessa ora, finché Iddio ci conserva, e fare una bella mangiata». Si decide così di dare vita al Premio Bancarella, l’unico premio letterario votato esclusivamente dai librai. Nel ‘53 vince Hemingway con “Il vecchio e il mare”, anticipando il Nobel. L’editore Valentino Bompiani dichiara: «Il premio Bancarella ha questo di speciale per un editore: che, al di là della vittoria, propiziata da statistica o da fortuna, si vive insieme con gli amici librai la sfida ininterrotta di una migliore diffusione del libro». Il relatore Giuseppe Benelli è stato docente di Filosofia teoretica e Filosofia del linguaggio all’Università di Genova. Per più di trent’anni è stato presidente della Sezione di Pontremoli della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi.

Ha creato nel 2006 il Bancarella della Cucina in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina. Prolifico autore di libri, svolge un’intensa attività di conferenziere e saggista. Franco Bampi, Presidente de A Compagna La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano. Il premio Bancarella illustrato dalla nostra   indimenticata Elena Pongiglione Anno sociale 2024-2025 secondo trimestre de LE CONFERENZE IN COMPAGNA a cura de A Compagna.

  

Gli incontri si fanno di martedì alle ore 17:00 nell'Aula San Salvatore in Sarzano L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca. Gennaio 2025 14  

La collezione di un intenditore. Edoardo Chiossone e il Museo d’Arte Orientale di Genova;  a cura di Aurora Canepari

21   La tradizione dei Librai Pontremolesi e la nascita del Premio Bancarella;  a cura di Giuseppe Benelli 28   Genova Sotterranea;  a cura di Roberto Bixio

Febbraio 2025 4   Il porto di Genova: storia e archeologia;  a cura di Piera Melli 11  Genova medievale attraverso i documenti notarili. La società cittadina nei secoli XII-XV;  a cura di Denise Bezzina e Valentina Ruzzin

18   Settant’anni di Regata Storica;  a cura di Stefano Crovetto    

25   I Segreti dei Vicoli di Genova: le confraternite e gli oratori del centro storico genovese;  a cura di Antonio Figari

Marzo 2025 4   L’attività edilizia dei Del Carretto, marchesi di Finale, tra Genova, Rodi e Praga;  a cura di Giorgio Rossini

11   Dalle voci all’armonia corale: concerto dimostrativo sulla costruzione di un coro;  a cura del Coro Monti Liguri

18   Ettore Vernazza, l’uomo più benefico del suo tempo;  a cura di Emilio Artiglieri 25 1925-2025: un secolo di canzone genovese;  a cura di Mauro Balma

ENOTURISTICA PRESENTA VINOMETRO: LO STRUMENTO PER UN ENOTURISMO SICURO E RESPONSABILE

Enoturistica presenta VINOMETRO: lo strumento per un enoturismo sicuro e responsabile Alla luce delle recenti modifiche al Codice della Strada, che hanno amplificato l’attenzione sulle tematiche legate al consumo di alcol e alla guida in stato di ebbrezza, abbiamo sviluppato uno strumento, VINOMETRO, un innovativo simulatore alcolemico gratuito pensato per promuovere la sicurezza e la consapevolezza nel settore enoturistico.

Basato sul metodo di Widmark, rielaborato appositamente per il contesto delle degustazioni in cantina, VINOMETRO consente di calcolare in tempo reale una stima del Tasso Alcolemico Potenziale (BAC) e di ottenere un Quality Score, un indicatore utile per valutare la completezza e l’equilibrio dell’esperienza enoturistica.

Lo strumento analizza variabili fondamentali, come la tipologia e la quantità di vini degustati, la disponibilità di cibo e la durata dell’intero tour. Grazie a VINOMETRO, produttori e operatori del settore possono progettare esperienze enoturistiche più responsabili, rispettando le normative vigenti e tutelando la sicurezza dei visitatori. Il simulatore è disponibile gratuitamente al seguente indirizzo:

https://enoturistica.it/vinometro/

Per ulteriori informazioni su VINOMETRO o sulle iniziative di Enoturistica, vi invitiamo a consultare il sito http://www.enoturistica.it o a contattarci all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Siamo a disposizione per fornire dettagli aggiuntivi, organizzare interviste o rispondere a qualunque vostra domanda. Vi ringraziamo anticipatamente per l’attenzione e la collaborazione nel dare diffusione a questa notizia.

 

Simone Nannipieri 335.1376296

PARLA IL LINGUAGGIO DEI FIORI SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI

“Dodici rose rosse per la promessa di una vita insieme” Sabato 22 febbraio 2025 ore 15,30 San Valentino … Innamorati a Camog li, evento che ogni anno dal 1988 la Città di Camogli dedica alla festa degli innamorati, è organizzato da Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli con la partecipazione del Comune di Camogli, Camera di Commercio di Genova e Ascom Confcommercio Genova, Consorzio Centro Storico Camogli e Pro Loco Camogli.

Tante le iniziative previste, fra queste, dal 2025, oltre alla famosa collezione del Piatto Ricordo, si inserisce il nuovo appuntamento “Dodici rose rosse per la promessa di una vita insieme”. Si sa, la rosa rossa è il simbolo degli innamorati, fiore preferito di Venere. Le rose rosse nel linguaggio dei fiori simboleggiano l’amore e il galateo dice che si devono donare solo in numero dispari, tranne un’eccezione: quella delle dodici rose rosse, che simboleggiano i mesi dell’anno, per la promessa di viverli sempre insieme. E così, per il prossimo San Valentino a Camogli le coppie che entro il 31 gennaio p.v. avranno richiesto la pubblicazione di matrimonio o comunque ne avranno già fissato ufficialmente la data, dovunque esso avvenga, dandone comunicazione alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “Dodici rose rosse a Camogli per la promessa di una vita insieme” riportando i propri contatti, si ritroveranno a Camogli per ricevere, in un’atmosfera da favola, il famoso mazzo delle dodici rose rosse.

L’appuntamento è per sabato 22 febbraio p.v. al pomeriggio, giornata di chiusura di San Valentino a Camogli 2025, al Castello Cinquecentesco della Dragonara ( o altro luogo da destinarsi), a picco sul mare, nei cui pressi sarà anche allestito un set fotografico perché quel magico momento possa divenire un ricordo indelebile. E dopo le 12 rose, si salta al mazzo di 15, quando ci si deve far perdonare qualcosa, ma questa è un’altra storia, che per ora non ci riguarda …

Ci vediamo a Camogli, che emana bellezza e romanticismo dovunque la si guardi. Facebook: San Valentino a Camogli Il piatto collezione 2025 per San Valentino a Camogli

Daniela Bernini Dimensione Riviera Promozioni Recco (GE) via XXV Aprile 14 Tel.: 0185730748 - 3357274514 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CANTINE D'ITALIA 2025

874 cantine selezionate, 10 Premi Speciali, 268 Impronte Go Wine CANTINE D'ITALIA 2025 per coloro che ritengono che il vino valga un viaggio La nuova edizione della Guida per l’Enoturista di Go Wine Un invito a camminare l’Italia del vino È uscita la nuova edizione 2025 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto martedì 3 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià, alla presenza di un folto pubblico di giornalisti, rappresentanti di cantine selezionate nel volume, enoappassionati. Cantine d’Italia 2025 si presenta con 874 cantine selezionate, 268 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.980 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire. Sviluppando la sua connotazione al racconto attraverso anche 9 interviste a uomini e donne del vino, con la NOVITA’ di una sezione dedicata ai “Musei del Vino”, raccontando luoghi di cultura all’interno di 15 cantine italiane. Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, che ha la cantina come riferimento. Come luogo anche simbolico, oggi sempre più meta di tanti enoappassionati e anche come luogo fisico dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti. Una Guida pensata per i turisti del vino e invita a camminare l’Italia del vino. E’ una bella visione d’Italia fatta di tanti luoghi, radici e tradizioni, ma è anche espressione della capacità di tanti viticoltori: fanno “viaggiare” in tutto il mondo le loro bottiglie e promuovono l’attenzione e il piacere di andare a conoscere i luoghi dove quelle bottiglie nascono. La Cantina, nel corso degli anni, è infatti diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi. Quindi non è una Guida tradizionale ai vini, come recensione e punteggi di singole etichette ma un volume che sviluppa il tema della narrazione a fianco della selezione dei vini e consente di approfondire conoscenze con tantissimi dati e notizie. Raccontando la cantina, si raccontano le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà e ovviamente i vini che ciascuna cantina esprime. Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che intende essere un’occasione per generare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori. Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione. «La Guida ogni anno si arricchisce di spunti e di temi; sempre uniti dall’obbiettivo di fondo – dichiara Massimo Corrado, presidente di Go Wine e direttore editoriale –: raccontare attraverso l’Italia del vino una bella idea d’Italia, uno dei volti più belli del nostro Paese. Il tema del racconto, delle persone che animano la cantina, dei vini spesso espressione di una bella progettualità, stanno alla base della Guida. Il vino è così la chiave per ascoltare il racconto di un luogo, di una terra, respirandone le atmosfere». Ora alcune notizie che riguardano contenuti nel volume: Le “Finestre sul vino” dell’edizione 2025 sono firmate da Andrea Terraneo (presidente di Vinarius, associazione delle Enoteche Pubbliche Italiane) e Arturo Rota, per ricordare figura e pensiero di Luigi Veronelli, nei giorni in cui ricorrono i 20 anni della scomparsa. Le interviste che aprono la Guida e rafforzano il tema del racconto che caratterizza il profilo del volume, riguardano nove uomini e donne del vino di altrettante regioni italiane. Si tratta di: Enrico Nada, Nada Giuseppe (Piemonte), Giovannella Fugazza, Castello di Luzzano (Lombardia), Lucio Gomiero, Vignalta (Veneto), Martina Moreale, Il Roncal (Friuli Venezia Giulia), Emilia Nardi, Tenute Silvio Nardi (Toscana), Enzo Barbi, Decugnano dei Barbi (Umbria), Rocco Pasetti, Contesa (Abruzzo), Gianfelice d’Alfonso del Sordo, titolare della omonima cantina (Puglia), Ferruccio Deiana, Deiana (Sardegna).

La visita in cantina, il costo Per il secondo anno la Guida promuove il tema del costo della visita in cantina, con un contenuto che arricchisce i dati della Guida. E’ un elemento di forte novità, che si introduce per il secondo anno e che segna anche un necessario adeguamento sul piano della comunicazione. Da fattore un tempo basato sullo spontaneismo, da elemento di novità della vita del viticoltore, la visita in cantina si è sempre più affermata come un tema importante caro a tanti enoappassionati e strategico per molte cantine. Il tema del prezzo si è così inserito, come fattore da conoscere e comunque da monitorare. Cantine d’Italia 2025 ha così chiesto alle cantine di indicare il costo di un’esperienza base in cantina ed il costo di un’esperienza più completa. Lasciando piena libertà nel rispondere, ipotizzando anche la gratuità per un’esperienza base e comunque ponendosi in attenzione per analizzare i dati e il comportamento delle cantine. Nasce uno screening importante e per certi aspetti unico che rinnova anche nei contenuti il volume e apre un nuovo fronte di analisi e di informazione. Con un comunicato stampa a parte alleghiamo i risultati dell’indagine che è scaturita.

I Musei del Vino E’ un altro elemento di novità inserito nel contesto ponendo in evidenza operazioni di valenza culturale promosse da 15 cantine che sono selezionate nella parte introduttiva del volume. Da nord a sud si promuove così uno speciale itinerario percorrendo i Musei del Vino in cantina, altra pagine significativa legata al tema dell’accoglienza. Musei e cantine selezionati sono: Castello di Razzano e Luca Ferraris (Piemonte), Ricci Curbastro (Lombardia), Cà Rugate e Zeni F.lli (Veneto), La Tosa (Emilia Romagna), Fattoria dei Barbi (Toscana), Lungarotti (Umbria), D’Ambra e Mastroberardino (Campania), Leone de Castris e Produttori di Manduria (Puglia), Librandi e Iuzzolini (Calabria), Quartomoro (Sardegna),

Sono in totale 268 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2025: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione. Sito: il luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina. Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno. Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini. Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 53 impronte, seguita da Piemonte (50) e Veneto (31).

Sono 24 le cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”: le nuove Tre impronte sono quelle di Cà Rugate e Masi (Veneto) e La Raia (Piemonte); si aggiungono a: Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Gabiano (Piemonte); Castello di Fonterutoli-Marchesi Mazzei (Toscana); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Roberto Ceraudo (Calabria); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Feudi di San Gregorio (Campania); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Mamete Prevostini con Convento San Lorenzo (Lombardia); Masciarelli (Abruzzo); Mastroberardino (Campania); Planeta (Sicilia); San Felice (Toscana).

I Premi Speciali A Gavino Sanna, pubblicitario, scrittore e critico d’arte, il nuovo Premio speciale “la cantina realizzando un sogno”. La Guida assegna infine 10 “Premi Speciali”: intendono porre in evidenza alcuni temi della Guida e attribuire riconoscimenti a cantine che hanno raggiunto particolari livelli di eccellenza in determinati ambiti. Ecco la sequenza dei premi speciali di Cantine d’Italia 2025: Premio “Alto Confort” per l’ospitalità aziendale dell’anno Tenuta Montemagno Relais & Wines TENUTA MONTEMAGNO (Montemagno, Piemonte) Il riconoscimento intende valorizzare l’importante opera svolta dalla cantina a favore dell’enoturismo, in un contesto particolarmente esclusivo. Evidenziando investimenti e visioni nelle terre del Monferrato per sviluppare nel segno dell’accoglienza il progetto della cantina. Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno Agriturismo La Source LA SOURCE (Saint Pierre, Valle d’Aosta) A pochi chilometri da Aosta. Il riconoscimento va all’opera di Stefano Celi, valorizzando con la cantina La Source l’enoturismo in Valle d’Aosta. Sviluppando con l’agriturismo la ristorazione e promuovendo l’assaggio di piatti tipici in cantina. Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno ANTONELLI (Montefalco, Umbria) Un Premio per mettere in evidenza visioni e progetto della cantina ampliata nei nuovi ambienti. Nel segno della bellezza e dell’armonia con la storia del luogo e del territorio. Nel contesto di un’attività sempre improntata all’accoglienza con molte iniziative. Premio “Enocultura” Museo del Contadino di D’AMBRA (Forio d’Ischia, Campania) Nell’isola di Ischia, il Museo accompagna da tempo la visita della cantina. Un riconoscimento all’intuizione della cantina per aver saputo associare alla produzione e promozione del vino un messaggio di cultura e di attenzione alla civiltà rurale del territorio. Premio “Autoctono si nasce” Aglianico del Vùlture Caselle D’ANGELO (Rionero in Vùlture, Basilicata) Omaggio all’opera svolta dalla cantina a favore dell’Aglianico nell’areale del Vùlture. Con un’etichetta che richiama da sempre il rapporto fra vino e terra, con una storia di famiglia alle spalle. Premio “Buono…non lo conoscevo!” Tre Venezie Igp Piculit Neri I VINI DI EMILIO BULFON (Valeriano, Friuli Venezia Giulia) Il premio è dedicato a vini autoctoni con particolare attenzione a quelli rari o meno conosciuti dai consumatori. Va in Friuli per l’originale lavoro della cantina Bulfon a favore delle varietà rare. Rafforzando con una selezione di vini il valore di una viticoltura di territorio che non si compone solo di vini più noti e affermati ma porta nel calice tante espressioni meno conosciute che appartengono al patrimonio viticolo italiano. Premio “Vini Storici d’Italia” San Leonardo TENUTA SAN LEONARDO (Avio, Trentino) Il riconoscimento va in Trentino e alle visioni della famiglia dei Marchesi Guerrieri Gonzaga. L’anno di riferimento è il 1982, l’incontro con il Marchese Incisa e con Tachis, l’idea di un vino di taglio bordolese in luoghi di natura e paesaggio, ricchi di pagine di storia. Premio “Gioacchino La Franca” riconoscimento della Community dei soci Go Wine per l’esperienza in cantina dell’anno MORIS FARMS (Massa Marittima, Toscana) Un premio speciale legato ad un socio speciale come Gioacchino La Franca, scomparso nel 2020, con un percorso di 15 anni in Go Wine, guidando i soci di Savona in mille itinerari nei territori del vino italiano. Un premio che valorizza l’ospitalità come esperienza vissuta, associando valor umani e sociali. Premio “La cantina realizzando un sogno” A GAVINO SANNA, per la cantina MESA (Sant’Anna Arresi, Sardegna) Un nuovo premio speciale della Guida con una dedica particolare: ovvero a chi, realizzando opere eccellenti in altri ambiti, ha deciso ad un certo punto della vita di diventare vignaiolo, avviando una cantina. Per Gavino Sanna la scelta è stata anche un atto d’amore verso la sua terra d’origine, la Sardegna, da cui era partito; realizzando un progetto di valore nelle terre del Carignano. Premio “La vigna da camminare” Tenuta Feudo a Cirò Marina IPPOLITO (Cirò Marina, Calabria) Un premio speciale della Guida che esalta il rapporto fra il viticoltore e la sua terra. Dove la vigna da camminare è il segno del lavoro e della fatica, ma è anche al contempo il luogo della bellezza, della emozione che il vigneto sa trasmettere osservando la natura.

La Guida Cantine d’Italia 2025 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati e soci Go Wine in Italia. Le 874 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all'esperienza diretta. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; novità di questa edizione l’indicazione del costo della visita in cantina (là ove segnalato dalle cantine medesime), indicando la cifra per un’esperienza base e la cifra per un’esperienza più completa. La parte più importante è legata al racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore, oltre ad una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l'accoglienza e i vini. Resto confermato lo spirito dell'opera: spingere l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione. Per ulteriori informazioni: 
Redazione Go Wine Editore, rif. Elisa Nota, tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Area Liguria

Vanno alla Liguria due Impronte Go Wine Lunae Bosoni e Terre Bianche confermano il riconoscimento dell’Impronta CANTINE D'ITALIA 2025 La guida per l’enoturista presentata a Milano a inizio dicembre È distribuita in libreria, nell’e-commerce e a disposizione dei soci È uscita la nuova edizione 2025 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto martedì 3 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià. Cantine d’Italia 2025 si presenta con 874 cantine complessivamente selezionate, 268 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.980 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire. Si rinvia la presentazione generale della Guida ad altro comunicato che alleghiamo a parte, Ecco qui alcuni dati che riguardano la presenza della Liguria in Guida. La Liguria si distingue con 18 cantine recensite. Di queste 2 cantine riconfermano il riconoscimento dell’Impronta Go Wine: Lunae Bosoni di Castelnuovo Magra con Un’Impronta e Terre Bianche di Dolceacqua con Due Impronte. Alleghiamo per completezza l’elenco completo di tutte le cantine della regione che sono recensite nel volume: A Maccia Biovio Cascina delle Terre Rosse Cheo Cooperativa Agricola Cinque Terre Deperi Feipu dei Massaretti Il Monticello Lambruschi Ottaviano La Ricolla Le Rocche del Gatto Lunae Bosoni Pino Gino Poggio dei Gorleri Tenuta Maffone Terre Bianche Turco Innocenzo U Cantin.  La Guida Cantine d’Italia 2025 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati e soci Go Wine in Italia. Le 874 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all'esperienza diretta. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; novità di questa edizione l’indicazione del costo della visita in cantina (là ove segnalato dalle cantine medesime), indicando la cifra per un’esperienza base e la cifra per un’esperienza più completa. La parte più importante è legata al racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore, oltre ad una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l'accoglienza e i vini. Resto confermato lo spirito dell'opera: spingere l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione. Per ulteriori informazioni: 
Redazione Go Wine Editore, rif. Elisa Nota, tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I MERCOLEDÌ MUSICALI

Palazzo Agostino De Franchi

piazza della Posta Vecchia, 3 Genova

 Uno strepitoso concerto del Maestro Josè Scanu per il secondo appuntamento dei Mercoledì Musicali. Ad ascoltarlo e lungamente applaudirlo un pubblico che ha gremito il salone in ogni spazio. Il terzo appuntamento sarà con la chitarra e il canto con il Duo Romanza che torna ad esibirsi dopo alcuni anni per il Concerto degli Auguri. Un programma molto vario che spazia dal canto lirico alla splendida canzone di Natale di John Lennon.
I Mercoledì Musicali giungono alla sesta stagione dopo il successo in crescendo delle precedenti. 
Come sempre l’organizzazione è curata da Maurizio Daccà in collaborazione con il Maestro Josè Scanu, Direttore Artistico e la partecipazione di Isabella Descalzo. Il programma 2024 - 2025 propone un rinnovato calendario sia per la presenza di talentuosi musicisti e sia per la proposta di combinazioni musicali con vari strumenti. I concerti saranno tenuti come di consueto sempre con la collaudata modalità in forma divulgativo/musicale.
I concerti dei Mercoledì Musicali saranno in sede A Compagna, piazza della Posta Vecchia 3/5 alle ore 17,00.  Ricordiamo che non è necessario prenotare ma è meglio comunicare la propria presenza inviando una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  Vi aspettiamo numerosi come sempre e grazie!

Di ogni evento sarà fatto un comunicato.

Qui di seguito la promozione del concerto del 11 dicembre con il Duo Romanza, uno speciale connubbio di suono e canto, e il calendario generale per la nuova stagione musicale 2024 - 2025.


STAGIONE MUSICALE  2024 - 2025

Mercoledì 11 dicembre 2024, ore 17:00

Duo Romanza
Paolo Romanello chitarra e Elena Lanza voce

PROGRAMMA DI SALA

Alfonso X di Castiglia 'El Sabio' (1221-1284)
Las Cantigas de Santa Maria,(trascrizione per chitarra sola di N.Yepes)
Rosa das rosas, per voce e chitarra (trascrizione di P. Romanello)
Santa Maria, strela do dia, per voce e chitarra (trascrizione di P. Romanello)

Joaquin Turina (1882-1949): 'Ràfaga', per chitarra sola

Fernando Sor (1778-1839): Quattro Seguidillas per voce e chitarra
Cesa de atormentarme - Como ha de resolverse - Mis descuidados ojos - Muchacha y la verguenza

Wolfgang Amadeus Mozart (trascrizione di F. Sor) (1756-1791)
da 'Don Giovanni' aria di Zerlina, Vedrai, carino, per voce e chitarra
da 'Le nozze di Figaro' aria di Cherubino: "Voi che sapete"

Bartolomeo Bortolazzi (1772-1820)
Due canzonette veneziane, per voce e chitarra: Non dir de no e Amato bene 

Ariel Ramirez (trascrizione di P. Romanello) (1921-2010)
Alfonsina y el mar, per voce e chitarra

J.F.Delcamp (1956)
Choro biscornu per chitarra sola

John Lennon (trascrizione di P. Romanello) (1940-1980)
War is over (Happy Christmas),  per voce e chitarra  


DUO ROMANZA


Elena Lanza: Voce di contralto naturale, dal 1996 ha studiato teoria musicale, canto gregoriano e polifonia sacra rinascimentale con il maestro Guido Milanese, direttore del gruppo vocale “Ars Antiqua” di Genova e successivamente canto lirico con il maestro Riccardo Ristori, docente e cantante lirico di fama internazionale.  Dal 2003 è attiva come corista e solista nella “Schola Cantorum S. Stefano” di Genova, formazione diretta dal maestro Valentino Ermacora (docente del Conservatorio N. Paganini), specializzata nel repertorio vocale sacro del periodo barocco. Ha collaborato con la storica Corale “S. Stefano” di Casella diretta dal maestro Luca Dellacasa, con la quale ha partecipato nel 2017 alla prima edizione del concorso nazionale “Canticum Cordis” di Veruno (NO), dove l’ensemble ha ottenuto uno speciale riconoscimento da parte della giuria. Ha partecipato al corso di tecnica ed interpretazione vocale nella prassi della polifonia rinascimentale tenuto da Michele Manganelli, maestro di cappella dell’opera di S. Maria del Fiore a Firenze e quello di impostazione vocale moderna tenuto da Mya Fracassini, mezzosoprano della Scuola di Musica di Fiesole. Ha conseguito inoltre il diploma triennale di chitarra classica nei corsi del maestro J.F. Delcamp. Dal 2023 fa parte dell’ensemble vocale femminile “Totae Pulchrae”, fondato e diretto dal compositore Paolo Vigo, dedito all’esecuzione di musica contemporanea. Da alcuni anni con il marito Paolo Romanello si dedica al repertorio cameristico per chitarra e voce. 

Paolo Romanello: Inizia lo studio della chitarra classica a Savona nel 1970 sotto la guida del maestro Giulio Vallerga e contemporaneamente frequenta la scuola di musica del corpo bandistico comunale, apprendendo e consolidando in breve tempo anche la tecnica del saxofono. In seguito intraprende lo studio di armonia e composizione con il maestro Giusto Franco, pianista e compositore. Trasferitosi a Genova nel 1976 per attendere agli studi universitari in chimica, ha proseguito lo studio dell’armonia con il maestro Flavio Crivelli presso il Louisiana Jazz Club e quello di chitarra e saxofono, ottenendo il terzo premio nel concorso nazionale di chitarra classica “Adele Semino” di Campomorone. Dal 1990 al 2000 è eletto nel consiglio direttivo del “Corpo Bandistico Città di Rapallo” in qualità di responsabile della scuola di musica e si esibisce in numerosi concerti come saxofono tenore solista sotto la direzione del maestro Giuseppe Oliveri. Dal 2001 ad oggi è membro stabile della “Schola Cantorum S. Stefano” diretta dal maestro Valentino Ermacora (docente del Conservatorio N. Paganini), ensemble ad indirizzo filologico dedito alla valorizzazione della musica sacra barocca. Nel 2019 ha ottenuto il secondo premio assoluto nel concorso di composizione chitarristica “De Musica” di Savona. Attualmente prosegue il perfezionamento chitarristico con il maestro Josè Scanu e si dedica con la moglie Elena Lanza al repertorio cameristico per chitarra e voce, componendo anche adattamenti originali per chitarra.  

STAGIONE MUSICALE
 2024-2025
Programma
 
2024

Mercoledì 13 novembre 2024, ore 17.00 - Concerto di apertura 
Simone Morgillo, pianoforte 

Mercoledì 27 novembre 2024, ore 17.00 
Josè Scanu, chitarra
Chitarra dell'Ottocento: Paganini, Mazzini e la chitarra

Mercoledì 11 dicembre 2024, ore 17.00 - Concerto degli Auguri per le festività 
Duo Romanza Elena Lanza  Paolo Romanello, voce e chitarra 


2025


Mercoledì 15 gennaio 2025, ore 17.00 
Maria Grazia Amoruso, pianoforte: Ricordando Giorgio Questa 

Mercoledì 29 gennaio 2025, ore 17.00 
Filippo De Ferrari, pianoforte 

Mercoledì 12 febbraio 2025, ore 17.00 
Trio degli Ambasciatori:
Eliano Calamaro violino, Nevio Zanardi violoncello, Mario Del Grossoclavicembalo

Mercoledì 26 febbraio 2025, ore 17.00 
Quartetto d’archi 'Gino Contilli'  e  al pianoforte Raffaele Cecconi 

Mercoledì 05 marzo 2025, ore 17.00 - omaggio alle Signore per la Festa della Donna 
In collaborazione con il Conservatorio Vivaldi di Alessandria 
'Concerto Lirico' con la classe di Canto di Lilia Gamberini, soprano 

Mercoledì 26 marzo 2025, ore 17.00 - Concerto di chiusura 
In collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova 
Concerto di Elio Rimondi, chitarra e dei suoi allievi 

 
Contatti: 010 246 9925 -  3484203515 Maurizio Daccà

13 DICEMBRE 2024 AL LIGAGIN DI LUMARZO PIATTI E VINI D'AUT0RE

L’accogliente sala del Ligagin sede dell’incontro enogastronomico

Il valente vigneron del Tigullio Daniele Parma

Lo staff in rosa del Ligagin: Mamma Tina  tra le figlie Barbara e Marika

«NOSTRA SIGNORA DELLA VITTORIA: IL TITOLO MARIANO DELLA FINE DEI TEMPI» A CURA DI DON SANDRO CARBONE.

Martedì 10 dicembre 2024 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna nell’ambito del ciclo di conferenze che l’antico sodalizio cura da oltre cinquant’anni, promuove il VIII appuntamento del ciclo 2024-2025: Don Sandro Carbone: «Nostra Signora della Vittoria: il titolo mariano della fine dei tempi».

INGRESSO LIBERO

A partire dal Quattordicesimo Secolo appare questo titolo mariano a cui si riferiscono le battaglie dell’Europa cristiana, e in particolare cattolica, contro gli invasori turchi prima e poi anche protestanti, entrambi portatori di una civiltà diversa da quella che si era sino ad allora vissuta in Occidente. Lo stato islamico, infatti, e lo stato moderno totalitario (indifferentemente comunista, fascista o pseudo democratico capitalista) nato dalla rivoluzione puritana in Inghilterra e giacobina in Francia, hanno la stessa radice e pretesa teocratica della Umma islamica. Nostra Signora della Vittoria Regina del cielo e della terra sarà l'ultimo titolo mariano di quando la Madonna sconfiggerà tanto i nemici della fede cattolica che i nemici della libertà e della autonomia dei singoli popoli e delle singole etnie, per una società globale, come era quella dell'impero cristiano, in cui si univano vera internazionalità e vera autonomia locale.
Il relatore Don Sandro Carbone è il Rettore del Santuario di Nostra Signora della Vittoria ai Giovi.
Franco Bampi, Presidente de A Compagna

La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano.


Santuario della Vittoria:
la Madonna Regina di Genova

 

Anno sociale 2024-2025
primo trimestre de LE CONFERENZE IN COMPAGNA
a cura de A Compagna

Gli incontri si fanno di martedì alle ore 17:00 nell'Aula San Salvatore in Sarzano
L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca.

Dicembre 2024
3 Gli Amici del Museo Doria a sostegno del Museo di Storia Naturale di Genova;  a cura di Carla Olivari
10 Nostra Signora della Vittoria: il titolo mariano della fine dei tempi;  a cura di Don Sandro Carbone
17 ore 17.00 Auguri in Sarzano, Aula San Salvatore

Anno sociale 2024-2025

a cura de A Compagna

Gli incontri si fanno di martedì alle ore 17:00 nell'Aula San Salvatore in Sarzano
L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca.

Gennaio 2025
7 Campane, oggetto d'arte o strumento a tutto tondo?;  a cura di Giorgio Costa
14 La collezione di un intenditore. Edoardo Chiossone e il Museo d’Arte Orientale di Genova;  a cura di Aurora Canepari
21 I Segreti dei Vicoli di Genova: le confraternite e gli oratori del centro storico genovese;  a cura di Antonio Figari
28 Genova Sotterranea;  a cura di Roberto Bixio

Febbraio 2025
4 Il porto di Genova: storia e archeologia;  a cura di Piera Melli
11 Genova medievale attraverso i documenti notarili. La società cittadina nei secoli XII-XV;  a cura di Denise Bezzina e Valentina Ruzzin
18 Settant’anni di Regata Storica;  a cura di Stefano Crovetto    
25 La tradizione dei Librai Pontremolesi e la nascita del Premio Bancarella;  a cura di Giuseppe Benelli

Marzo 2025
4 L’attività edilizia dei Del Carretto, marchesi di Finale, tra Genova, Rodi e Praga;  a cura di Giorgio Rossini
11 Dalle voci all’armonia corale: concerto dimostrativo sulla costruzione di un coro;  a cura del Coro Monti Liguri
18 Ettore Vernazza, l’uomo più benefico del suo tempo;  a cura di Emilio Artiglieri
21 1925-2025: un secolo di canzone genovese;  a cura di Mauro Balma

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