Recensioni
Recensioni
Decima Edizione Di IoScrittore
Scelti i 300 finalisti della decima edizione di IoScrittore, il torneo che premia (e pubblica) i nuovi talenti della narrativa italiana
Appuntamento martedì 16 giugno alle 18.30, sulla pagina Facebook di IoScrittore, per scoprire le 300 opere ammesse alla fase finale
La decima edizione del Torneo letterario IoScrittore, gratuito e promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol - cui fanno capo le case editrici Astoria, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, Longanesi, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, Tea, Tre60, Vallardi - entra nel vivo: è giunto il momento di svelare i nomi dei 300 finalisti che accederanno alla seconda fase della gara, nella quale saranno giudicate le opere intere e che decreterà i dieci vincitori.
L’annuncio, tutto digitale, è in programma per martedì 16 giugno alle 18.30 in diretta sulla pagina Facebook di IoScrittore: interverranno Stefano Mauri, Presidente e AD del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol (GeMS) nonché ideatore del Torneo, e lo scrittore Enrico Galiano, protagonista in classe, in libreria e sui social, con il suo nuovo romanzo Dormi stanotte sul mio cuore (Garzanti). A moderare l’incontro sarà Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile del sito ilLibraio.it, tra i partner del Torneo insieme a Circolo dei Lettori, il Libraccio, IBS.it e Ubik.
Iniziativa unica nel panorama nazionale, dal 2011 IoScrittore ha messo in moto una mirabile fucina di scrittura, lettura, consigli e valutazioni, che mette in contatto diretto aspiranti scrittori e professionisti dell’editoria. Con il motto Cerchiamo scrittori di talento! il torneo chiede agli stessi partecipanti a leggersi e valutarsi a vicenda, offrendo loro nel contempo utilissimi consigli da parte degli editor. Così, negli anni, intorno alla gara e a tutti gli appuntamenti ad essa legati si è riunita una community di decine di migliaia di partecipanti e, edizione dopo edizione, IoScrittore riesce a dare la giusta voce ai talenti nascosti.
L’agone letterario si concluderà in autunno, quando saranno annunciate le 10 opere vincitrici, che otterranno la pubblicazione in formato ebook e cartaceo con la forma del print on demand con il marchio del torneo. Tra le opere in gara, inoltre, gli editor delle case editrici del gruppo ne sceglieranno una o più per la pubblicazione su carta da parte di uno degli editori della galassia GeMS. Sono previsti anche premi dai partner del torneo per i migliori lettori: un modo per sottolineare l’importanza della fase di valutazione nel processo di selezione e pubblicazione editoriale. In tutte le fasi del torneo letterario i manoscritti sono valutati in forma rigorosamente anonima, per evitare qualsiasi influenza esterna sui giudizi. Per approfondimenti sul regolamento e sulla storia del torneo consultare il sito ufficiale www.ioscrittore.it.
Ex Libris Comunicazione
Carmen Novella (335 6792295)
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
INIZIA IL PERCORSO DELL'UNIVERSITÀ DI PADOVA VERSO IL SUO OTTOCENTESIMO ANNIVERSARIO
L'inaugurazione del nuovo anno accademico che si svolgerà in streaming dalla Sala dei 40 di Palazzo Bo mercoledì 18 marzo alle ore 15, con la partecipazione del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi e dell'architetto britannico David Chipperfield, apre il percorso di avvicinamento alle celebrazioni per gli 800 anni dell'Ateneo nel 2022
Il conto alla rovescia è iniziato: tra i più antichi e prestigiosi atenei del mondo, nel 2022 l'Università di Padova compirà 800 anni. L'importante ricorrenza sarà celebrata da un ricco calendario di appuntamenti, incontri, conferenze ed eventi speciali. Un programma che prenderà ufficialmente il via mercoledì 18 marzo 2020 alle ore 15 con l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico, primo appuntamento del percorso Loading 800, in avvicinamento al 2022. Durante la cerimonia, oltre all’intervento del Rettore, sono previsti quelli del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, dell’architetto David Chipperfield, la Prolusione della professoressa Stefania Bruschi, Direttrice del dipartimento di Ingegneria Industriale e, in via straordinaria, quelli di due medici specializzandi di Pronto Soccorso e Rianimazione, oltre a una tirocinante di Scienze infermieristiche. Sarà possibile seguire la cerimonia in live streaming sul sito dell’università www.unipd.it e sui suoi canali social @universitapadova (Facebook), @UniPadova (YouTube).
«Il Paese non si ferma, l’Università di Padova nemmeno. Per questo abbiamo deciso di non posticipare l’inaugurazione dell’anno accademico – spiega il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto –. Un momento solenne e identitario per il nostro ateneo, che non si terrà nell’Aula Magna gremita come al solito, ma sarà trasmesso in streaming dalla Sala dei Quaranta, accanto alla cattedra di Galileo, che trascorse a Padova, come lui stesso disse, i 18 anni migliori della sua vita. Abbiamo scelto di dare un segnale forte, utilizzando la stessa modalità che l’ateneo attua da giorni, ormai, per la sua attività didattica. Una scelta di coerenza con il nostro passato: l’Università di Padova non si è mai fermata, neanche nei momenti più difficili della storia patria, così come ricorda la medaglia d’oro al valor militare che ci è stata conferita perché fummo, nel corso del secondo conflitto mondiale, “tempio di fede civile e presidio di eroica resistenza”. L’Aula Magna vuota ricorda il sacrificio, temporaneo, che stiamo vivendo di fronte ad un’emergenza sanitaria senza precedenti nella storia recente – continua Rizzuto –. Ma parleremo dalla sala che ricorda quaranta studiosi stranieri, emblema della vocazione internazionale del nostro ateneo: a questo proposito non posso non esprimere preoccupazione per le restrizioni imposte da diversi Paesi all’ingresso dei nostri studenti. Non possiamo fermare quello scambio di giovani e idee che contraddistingue l’Europa contemporanea: per questo chiediamo al Governo di trovare un’intesa efficace con i Paesi partner, nel rispetto della loro legittima volontà di tutelare la salute dei cittadini».
Il percorso di Loading 800 proseguirà nei prossimi mesi con una serie di tappe che si svilupperanno lungo tre assi d'intervento, gli stessi che saranno poi al centro del programma del 2022: la valorizzazione e la condivisione del patrimonio scientifico, culturale e artistico dell'Ateneo, il recupero e il racconto della storia dell'Università e dei suoi protagonisti e un palinsesto di eventi pubblici aperti alla contaminazione tra i linguaggi e i saperi.
Nel primo filone – idealmente lanciato nel 2019 dall'inaugurazione a Palazzo Wollemborg del primo Museo universitario di Geografia in Italia – rientrano la realizzazione di un sistema museale integrato, il restauro e la riorganizzazione di Palazzo Cavalli (sede del nuovo Museo della Natura e dell’Uomo, che avrà compiti di ricerca e comunicazione scientifica) e i preparativi per un'altra importante ricorrenza attesa nel 2022, i 25 anni come sito Patrimonio Unesco dell’Orto botanico (il più antico del mondo ad aver mantenuto la sede originaria). Un altro progetto dai forti tratti simbolici è il restauro della Sala dei Quaranta, la sala che conduce alla storica Aula Magna di Palazzo Bo e che ospita anche la celebre Cattedra di Galileo: la sala è così chiamata perché ospita i ritratti di altrettanti illustri studenti internazionali che hanno attraversato la storia dell’Ateneo; è in corso una campagna di fundraising per il restauro delle quaranta tele e ventuno sono già state “adottate”.
Il secondo asse d'intervento mira alla rilettura della plurisecolare storia dell’Ateneo e coinvolgerà direttamente il mondo dell'editoria. Nascerà infatti una nuova collana di studi storici sull’Università di Padova in collaborazione con la casa editrice Donzelli; fondata su solide ricerche d’archivio condotte da giovani storici e storiche dell’Ateneo, questa collana rileggerà il percorso padovano in chiave europea, tra spazi e forme della libertas e il suo ruolo negli sviluppi dei saperi umanistici e scientifici. Altre due collane, di narrativa illustrata e divulgazione scientifica, sono destinate invece a ragazze e ragazzi, in collaborazione con Carthusia ed Editoriale Scienza. Il racconto e la divulgazione dei primi 800 anni di vita dell'Università avverrà anche attraverso la partecipazione a incontri, conferenze e tavole rotonde organizzate in alcuni tra i maggiori saloni letterari e festival culturali/scientifici italiani.
La terza direttiva consisterà infine in un ricco palinsesto di eventi pubblici e mediatici, che potenzieranno il già nutrito cartellone di manifestazioni permanenti, festival ed eventi del programma di Universa, il tradizionale palinsesto annuale di eventi dell’Ateneo. L'avvicinamento al 2022 passerà attraverso le Padua Freedom Lectures, lo sviluppo di progetti come Otto100 (vincitore della Call for ideas rivolta agli studenti, che vedrà otto studentesse diventare ambasciatrici e blogger per l’Ateneo) e nuove iniziative che coinvolgeranno gli Alumni dell'Università, in una progressione a cui si aggiungeranno via via appuntamenti speciali (concerti, rappresentazioni teatrali, reading, partnership culturali, artistiche, scientifiche e sportive) destinati ad attirare l'attenzione del pubblico e dei media verso Padova e verso un'Università dalla storia unica per estensione, eccellenza e visione.
Ottocento anni di cammino all'insegna della libertà di pensiero, di espressione, di cultura, di religione. Vissuti e combattuti per fare in modo che – attraverso la condivisione del sapere e della conoscenza – queste libertà fossero garantite a tutti, come testimoniano pagine di storia popolate da illustri esempi e modelli: da Galileo Galilei, che ricordava i 18 anni trascorsi a Padova come “gli anni migliori di tutta la mia età”, a Elena Lucrezia Cornaro, che nel 1678 fu la prima donna laureata al mondo, fino al coraggioso discorso del 1943 del Rettore Concetto Marchesi, vero e proprio invito alla lotta contro il fascismo, testimonianza di un desiderio di libertà che non si è mai limitato solo al pensiero (l'ateneo patavino è l'unico in Italia a esser stato insignito della medaglia d’oro al valor militare dopo la Seconda Guerra Mondiale).
Fedele alla propria storia e allo spirito che nel 1222 spinse un gruppo di studenti e docenti ad abbandonare Bologna per creare un nuovo “Studio”, l’Università di Padova celebrerà i suoi primi 800 anni pensando già ai prossimi 800: ragionando su nuove sfide, elaborando nuove idee e aprendo nuovi spazi in città. Sempre seguendo la filosofia scolpita nel suo motto: Universa Universis Patavina Libertas, “tutta e per tutti, la libertà nell'Università di Padova”.
Ex Libris Comunicazione
ufficioQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Carmen Novella (335 6792295)
Daria Luzi (371 3311830)
Carla Menaldo 3346462662
Tel. 049 8273066-3041- 3520
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'ANGOLO DELLA POESIA
L'EBBREZZA CIN CIN E PRIMAVERA
Per itinerari nel luoghi tra Farra di Soligo – Venezia - Portogallo – Londra e nel tempo della “primavera” quando ogni gemma sboccia in un inno alla vita!
Poemetto dedicato al Vino scritto “ nella vigna del cuore “ a Farra di Soligo un importante comprensorio dell’inestimabile valore territoriale della Valdobbiadene dove quasi ogni famiglia è dedita alla coltura della vite e dove sono numerosissime le cantine aperte dai viticoltori per esprimere in proprio quella che è la naturale loro predisposizione alla produzione del vino, alcune sono di natura storica, create anche nell’ 800, come quella di Bressan Daniele, ma tutte indistintamente hanno un comune denominatore nell’uva glera e nella spumantizzazione del Prosecco nata pressappoco negli anni tra il 50 e 60 del secolo scorso, con una forte spinta alla modernizzazione avvenuta intorno agli anni ‘70. Il poemetto trova ispirazione anche a Venezia per l’ incontro con Igor che per tastiera ha dei bicchieri e si completa in Portogallo e a Londra
Vorrei
in questa mia esistenza
perennemente in viaggio
nel tempo, nei
luoghi,
divenir pampino per godere delle carezze ora ardite,
ora dolci di vento; ora della rugiada, ora di gocce di pioggia.
Arancio-rossa-
gialla-oro brillar di luce e,
secca cader ai piedi della vite
che mi ha
tenuta verde per
essere humus di questa collina.
Vorrei
in questa mia esistenza,
perennemente in viaggio
nel tempo, nei
luoghi,
divenir chicco dei grappoli di uva
per esser baciata dall'alba al tramonto dal sole,
per GIRAR IL MONDO E ,
DI MENSA IN MENSA BRINDARE all 'ALLEGRIA che sola METTE ALI LEGGER ai pensier……
Se nella misura
dai forza e salute;
nella dismisura
eccesso di euforia o di sonnolenza.
Profumo di terra e di frutti
il tuo aroma inebria l’olfatto,
il tuo colore la vista,
per te nascono, i brindisi
di allegria;
si festeggiano incontri,
ed in te si cerca di
annegare la disperazione
del dolore, della morte.
Angelo e dèmone
tu sei per me di “Vino”.
Azulejos del “Verde” de “Porto” per narrare dei tuoi vigneti, delle rigogliose terrazze di pampini tra il Douro e i monti, immaginando il magico momento in cui il mosto – per causa di quella storia con gli inglesi - si unisce all’acquavite.
Vigneti, pampini, uva, botti, tini, caves, sapori di legno, di frutti di bosco;
alzare il calice per sussurrarti la leggenda del “Galo de Barcelos” poi, fuggire
alla stazione di S.Bento della città di Porto per baciarti di fronte a
quegli azulejos che raccontano fatti quotidiani,
imprese di uomini e donne comuni, di Re e di Santi.
Nella bellezza di filari di viti,
rigogliosi, carichi di grappoli
d’uva,
con chicchi piccoli
ancora acerbi,
godevamo
della distesa dei tetti
della vista dell’alta ciminiera
dell’antica filanda
da tempo immemorabile ormai chiusa,
della Casa Enam, della chiesa di Santo Stefano...
…e ,
quello spuntare qua e là di convolvoli bianchi,
alcuni grandiosi, altri
piccoli che mi facevano impazzire!
Candore di racconti delle nostre vite su verdi accesi
cespugli, rose, tripudio di colorati gerani
ombrelli di finocchio.
Ci sono approdi della vita che hanno profumo di vento;
azzurro di cielo;
sacralità del volo di uccellini;
vivacità del canto dei galli;
ebbrezza di brindisi;
il colore verde acceso dei pampini in piena estate.
La tentazione di passeggiare a piedi nudi
in questo parco dove ci sono cespugli
l’albero di fico, il caco giapponese, l’albero del sambuco, la quercia americana, la lavanda, era qualcosa
per me di irrefrenabile come se...
sulla terra- nella terra
mi ritrovassi parte del Creato tutto!
Il corpo della mente
la mente del corpo
stanno cementando le nostre storie di uomini, di donne, di educatori.
Come foglia mi piace farmi
accarezzare da un venticello leggero, leggero
che allevia le sofferenze di questi pomeriggi d’Agosto
Vorrei …..
Lo scampanio allegro di mezzogiorno
di sabato riporta il sole nel parco,
sulla facciata della villa Vedovati
allegria che ritorna e,
il vento che carezze ardite
dona ad ogni foglia di questi alberi maestosi!
Lo scampanio riempie l'aria intorno
e, nel mio animo ritorna la voglia di volare
si prolunga lo scampanio rintocchi accordi
che dondolando si distanziano ,
poi, lasciano quell'aria di festa che conduce alla serenità.
ore 16 sembra che questo scampanio
si armonizzi con l'ondeggiare
di foglie al vento,
in un concerto divino
che sale verso le colline rigogliose di viti
senza lasciar spazio ai pensieri,
alla tristezza di lasciare questa vita in villa e,
quei rintocchi
sembrano dirmi che
ritornerò?
Ogni età la sua felicità.
Ad ogni età la sua felicità
per colore e forma
fatta di corse, di giochi e di salti;
di sorrisi, carezze, affetti;
passione di sensi
nell'incontro di corpi che mai si saziano;
dolcezze fatte di sguardi, di silenzi, di ascolto
e di preghiera,
quando la vita sta per girare la boa.
Alito lieve di vento
voli di farfalle.
Respiro
tocco.
Profumo intenso
voli d'insetti laboriosi
respiro tocco.
Pampini verdissimi
chicchi d'uva quasi maturi
ammiro e assaporo.
Il chicchirichi dei galli
il coccodè delle galline
ascolto
riascolto
sotto il pezzetto di cielo azzurro
tra
filari di viti.
ti ho conosciuta
divina , Bellezza!
QUELLE NOTE, SUONATE SUI BICCHIERI dalle dita di IGOR, a Venezia, ERAN DIVENUTE FRUTTATE FLOREALI E VEGETALI intonando musicalità di sapori, di profumi, leggera ebbrezza che ad Amor conduce.
DEDICATO AI MAESTRI D'ITALIA,
Carmelina
ATTO VII aperto a
QUELLO CHE I MIEI COMPAGNI dicono
Viola d'amore
farfalla bianca
trifoglio
cori di uccellini.
La sapevate la vicenda della Viola d'amore?
L'acero e l'abete le hanno dato forma e lei,
viaggiando per secoli e per luoghi,
si era innamorata delle storie d'amore che aveva raccolto
tanto leggiadre e belle al cuor suo risuonavan!
L o n d r a 1994
Ritrovarsi donna
sotto il tintinnio di foglie
ultime, fra margherite
piccole, piccolissime.
Che cosa c’è esattamente
tra un mazzo di rose rosse
e un pomeriggio sui prati
verdi di Londra ? Anche
il mio cuore non è riuscito
a saperlo.
Ahimè, soffio di vento ed oltre.
al di là, una carezza.
Queste margherite piccolissime
sembrano aver raccolto
l’incanto del sole
e la purezza della neve e a me
piace da morire guardarle senza
toccarle per amare ancora, ancora di più.
WINE & ROSES
Nei secoli passati, e anche fino a qualche decennio fa, era consuetudine piantare nei vigneti, in testa ad ogni fila di viti, una pianta di rosa; lo si faceva perché la rosa va soggetta allo stesso tipo di avversità e malattie della vite, ma più rapidamente della vite stessa. In questo modo, l'apparizione sulle foglie della rosa dei segnali caratteristici di una malattia consentiva ai viticoltori di intervenire rapidamente, consentendo loro di curare bene i filari dei vigneti.
Oggi questa funzione è svolta da macchinari complessi, centraline che rilevano umidità, temperatura, quantità di luce….
Dopo il temporale.
Ripercorro a piedi nudi il parco di villa Vedovati ;
passando sotte le chiome degli alberi
mi bagno i capelli.
Mi piace
cosi' uscir
e perdermi in un cielo blu notte
dove brillan stelle,
una
più luminosa
quella che racconterà di questo tempo di..vino
quando, con
i calici colmi di vino
CANTAVAM LA CANZON dell'AMICIZIA
che tutti i cuor rasserena e rasserenerà
nella mia vita il vino resta strettamente legato alla botticella che ogni estate nonno Cesare preparava per il figlio Rosario nostro padre, la mamma Maria e noi due: Cesare e Carmelina
la gentilezza e la passione in cui nonno CESARE a MAGISANO offriva quel vino lo faceva gustar come il miglior vino del mondo perché l'amor rende di "vine" tutte le cose!! e l' amore dei genitori è immenso come quello tra fratelli e sorelle e a chi vuol negarli diciamo che non è possibile !!!
Con molta probabilità il primo vino Portoghese che “scoprirono” gli Inglesi fu il Vinho Verde, tipico della parte settentrionale e costiera del Portogallo e fu solamente quando cominciarono a penetrare del territorio interno, fino alla valle del Douro, che “scoprirono” i vini robusti che andavano cercando. Questi vini, a causa delle alte temperature continentali, fermentavano velocemente e in modo tumultuoso, producendo prodotti astringenti e molto colorati. Dalle aree interne del Portogallo, questi vini venivano trasportati fino alla costa e da qui prendevano la via del mare fino in Inghilterra. Con lo scopo di conservare i vini durante le insidie del viaggio, molti mercanti aggiungevano alle botti una piccola quantità di acquavite - circa il 3% - un espediente che più tardi fu usato anche per il Marsala. Non fu comunque questo sistema a fare nascere il Porto così come lo conosciamo noi oggi, anche se la scoperta del sistema di produzione si confonde ancora oggi fra storia e leggenda.
. …….dedicata alla Primavera
Tanto verde intorno a te.
La vita è una cosa meravigliosa
quando ti accorgi che il sole brilla
anche per te,
che un pezzetto di cielo è azzurro
anche per te,
che non tutti gli uomini soffrono
e che ci son sempre tante foglie verdi, intorno
che rinascono ad ogni Primavera.
Nei modi di dire quando dico:"Primavera"
ho compito 20 primavere o 80 primavere....
NEL VOCABOLARIO
in spagnolo primavera;
in inglese spring the season after winter, in cool countries
when plants start to grow again
in the spring, spring flowers,
con altro significato
a river coming up from the ground
sprinkle sprinkling
to let small drops or pieces fall on the surface of something.
She sprinkled sugar on the cake!..ed ora divertiamoci in giro per il mondo a cercar come si dice primavera
In greco anoizh,
in francese printemps,
in arabo rabeh,
in spagnolo primavera
in rumeno primavara
in tedesco fruhling,
in filandese kevat in queste due parole sopra la u ci vogliono i .. e sopra la a
ed ora ai lettori la parola…… insieme per altre scoperte perché primavera
è? Le opere artistiche sono create daGIUSEPPE TOCCHETTI: L'EBBREZZA CIN CIN LA PRIMAVERA
ebbrezza tondo diametro 50cm
primavera tondo 60 cm.
l'abbinamento casuale è divenuto importante se inquadrato
tra ebbrezza del vino ed ebbrezza di primavera????
a voi lettori le risposte ….
Carmelina Rotundo Auro
La Terrazza Gualtiero Marchesi
Un omaggio al Maestro nella nuova edizione Le Soste 2020
La Terrazza Gualtiero Marchesi tra i nuovi ingressi del prestigioso volume
Gualtiero Marchesi ci ha lasciato ormai da due anni, ma la sua intramontabile lezione e il suo straordinario talento vivono in un’eredità preziosa che esce dal tempo. Ecco perché, nel volume che raccoglie i più nobili ristoranti di fine dining all’italiana, non poteva mancare uno spazio che celebrasse la grandezza del Maestro. E come, se non includendo la realizzazione del suo ultimo sogno, l’apertura di un ristorante in riva al lago? La Terrazza Gualtiero Marchesi all’interno del Grand Hotel Tremezzo custodisce il privilegio di proporre, come unico luogo al mondo, una carta interamente dedicata ai piatti-icona del cuoco che ha rivoluzionato lo stile italiano nel fare cucina e accoglienza. Qui dieci anni fa ha preso forma la collaborazione tra la famiglia De Santis, proprietaria del Palace, lo storico chef Osvaldo Presazzi, il Gruppo Gualtiero Marchesi con alcuni dei suoi allievi e in particolare, negli ultimi anni, Antonio Ghilardi. E da allora, in questo suggestivo contesto Liberty, si rinnova un prodigio di freschezza, naturalezza, purezza ed eleganza che, a guardar bene, rappresenta il caposaldo di un codice culinario quanto mai contemporaneo e godibilissimo.
La Terrazza Gualtiero Marchesi
Immaginate di approdare in una terrazza romantica affacciata sulle acque scintillanti del lago di Como, con uno scorcio sul promontorio di Bellagio. E che una meravigliosa macchina del tempo vi catapulti nella mitica età dell’oro della Belle Époque. Qui, a Tremezzo, il Maestro Gualtiero Marchesi aveva fatto visita per la prima volta nel 2010 e rimase folgorato dal rituale di ospitalità coltivato dalla famiglia De Santis. Da allora rincorse il desiderio di aprire il suo ristorante lacustre e strinse una feconda cooperazione con lo chef Osvaldo Presazzi. Oggi, grazie all’impegno della Fondazione e della Accademia Gualtiero Marchesi - sotto la direzione del genero Enrico Dandolo, le ricette più illustri di Marchesi solleticano con eleganza le papille degli ospiti privilegiati. Riso e oro, Raviolo aperto, Dripping di pesce - Omaggio a Jackson Pollock, Astice e maccheroni fanno da colonna portante a una proposta coinvolgente per ingredienti eccelsi, tecniche e cotture impeccabili. Per esperienze semplicemente esclusive, impareggiabili, emozionanti.
La Terrazza Gualtiero Marchesi
Via Regina, 8
22016, Tremezzo (CO)
Tel. +39 0344 42491
gualtieromarchesi.restaurant
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Associazione Le Soste®
Via Duca degli Abruzzi, 7/A
20871 Vimercate (MB)
Tel. +39 039 6080661
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio stampa & Comunicazione
Mediavalue
Via Tolstoi, 24/7
20146 Milano
tel. 02 89459725
cell. 333 4861812
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I “VENERDI A PÂXO” DA COMPAGNA
VENERDI’ 28 FEBBRAIO 2020 ALLE ORE 17,00 A PALAZZO DUCALE SALA BORLANDI – SOCIETA' LIGURE DI STORIA PATRIA (da piazza De Ferrari, atrio primo loggiato, seconda porta a sinistra piano terra)
A COMPAGNA PRESENTA IL LIBRO DI
Aldo Giovanni Velardita
Una Compagnia Portuale a Genova dal Medioevo al XX Secolo
Edizioni Nuova Prhomos
Dai Bergamaschi della Caravana ai Camalli del Portofranco, un’appassionante ricostruzione delle realtà lavorative che per secoli hanno caratterizzato le attività portuali di Genova
La presentazione sarà tenuta dall’Autore
con la collaborazione del gruppo de "I Venerdì da Compagna" coordinato da Francesco Pittaluga, con Eolo Allegri, Isabella Descalzo e Luigi Lanzone.
INGRESSO LIBERO
“BERE IL TERRITORIO” 2020
Diciannovesima edizione per il Concorso Letterario Nazionale di Go Wine
“BERE IL TERRITORIO” Raccontare il vino attraverso un viaggio…
Il termine per partecipare scade il 10 marzo 2020
L’associazione Go Wine promuove una nuova edizione del concorso letterario nazionale Bere il territorio.
Si tratta della diciannovesima edizione di un progetto culturale che ha sempre accompagnato la vita dell’associazione fin dalla sua costituzione, caratterizzandosi come un’iniziativa qualificante per Go Wine e sempre molto partecipata.
Il Bando viene lanciato con il nuovo anno 2020 e in occasione del periodo invernale.
Il Concorso rimane sostanzialmente fedele all’idea che l’ha originato; presenta nel Bando differenti forme di partecipazione: la sezione generale si divide in due categorie: una riservata agli over 24 anni senza distinzioni, una riservata a giovani dai 16 ai 24 anni.
Il tema del viaggio caratterizza anche questa edizione.
Il Bando invita infatti i partecipanti a farsi idealmente viaggiatori, indicando come tema un percorso in un territorio del vino italiano, raccontando un’esperienza, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali.
Il tema del concorso si lega da alcuni anni in modo più diretto all’idea che ha ispirato fin dalla costituzione l’associazione Go Wine: ovvero guardare ad una figura qualificata di consumatore che non ama solo conoscere e degustare i vini, ma avverte il desiderio di farsi viaggiatore per scoprire i luoghi dove ciascun vino si afferma e dove uomini e donne del vino operano.
A fianco delle due categorie della sezione generale è prevista la sezione speciale riservata agli studenti degli Istituti Agrari: in questa sezione il Bando intende valorizzare e premiare lavori di ricerca rivolti al tema dei vitigni autoctoni, anche tenendo conto di interessanti contributi che in ogni edizione pervengono.
Il Concorso conferma gli obbiettivi di sempre che si rinnovano nell’attualità del tema: contribuire, mediante un’iniziativa culturale, a far crescere la cultura del consumo dei vini di qualità, mirando ad un consumatore sempre più consapevole sia nelle scelte, sia nell’attribuire il giusto valore e significato ad una bottiglia di vino.
Il richiamo all’idea del viaggio offre una speciale caratterizzazione, tenendo conto della dimensione reale e simbolica che contraddistingue sempre la figura del viaggiatore nel percorso della letteratura.
Si mantiene peraltro inalterato lo spirito di fondo che anima l’iniziativa culturale. Storia, tradizioni, paesaggio e vicende culturali: sono diversi i fattori che distinguono il vino da una qualsiasi bevanda e che si esaltano nel percorrere un territorio del vino.
Pubblichiamo di seguito il Bando contenente tutte le informazioni per la partecipazione.
I testi dovranno pervenire entro il 10 marzo 2020 presso la sede nazionale di Go Wine in Alba; la cerimonia di premiazione è prevista ad Alba sabato 4 aprile 2020.
Oltre ai premi riservati ai giovani scrittori, Bere il territorio conferma il riconoscimento a “Il Maestro” e il Premio Speciale a favore di un libro, edito durante l’anno 2019, che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione.
*********************
Sostengono questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e un Comitato di aziende vinicole italiane che contribuiscono ad animare gli incontri che Go Wine promuove per divulgare il concorso.
I premi e la Giuria di Bere il Territorio
Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).
I premi: 500 euro ciascuno per i due vincitori della sezione generale; 500 euro per il premio riservato agli studenti agli Istituti agrari; 500 euro per il premio speciale riservato libro dedicato al vino.
Clicca qui per scaricare il Bando di Concorso
Per informazioni:
Associazione Go Wine tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.gowinet.it
“Mangiamo male!”
“Mangiamo male!”: la nostra relazione con il cibo vista dalla filosofia
Il professore Adriano Fabris dell’Università di Pisa firma un pamphlet provocatorio, “Etica del mangiare. Cibo e relazione”, che analizza il nostro modo (spesso sbagliato) di nutrirci
La filosofia ci guarda nel piatto e il verdetto non è dei migliori. “Mangiamo male perché non sappiamo che cosa vuol dire bene e male nella nostra relazione con il cibo”, scrive infatti il professore Adriano Fabris dell’Università di Pisa nel suo ultimo libro – in realtà un pamphlet, come lui stesso lo definisce – intitolato “Etica del mangiare. Cibo e relazione” (Edizioni Ets).
“In questo periodo di cenoni e di celebrazioni gastronomiche varie, in cui finiamo per mangiare anche solo per ottemperare a una tradizione, l’esigenza di mangiare in maniera etica si ripropone con ancora più urgenza – dice Adriano Fabris - Mangiare eticamente significa mangiare in maniera equilibrata, rispettosa degli altri (di coloro che magari non possono permettersi cenoni), di sé (del proprio benessere e della propria salute), di tutto l'ambiente”.
L’idea da cui parte Fabris è che l’atto del mangiare è un modo problematico (e anche distruttivo e violento) di relazionarci con gli altri esseri viventi, con gli esseri umani e con il mondo in generale. Il libro inizia con un capitolo più esplicitamente polemico che mostra quanto le questioni relative al mangiare siano oggi spesso mal impostate perché la relazione alimentare è univocamente appiattita su chi mangia o su chi/cosa è mangiato. La seconda parte del volume, approfondisce gli aspetti di sacralità legati al cibo, a partire dalle religioni che hanno regolamentato come e cosa mangiare, anche allo scopo di mediare fra la necessità di uccidere per nutrirsi e il problema di limitare l’impatto di queste uccisioni. La terza parte infine, infine, sviluppa una vera e propria etica del mangiare, a partire dall’idea che mangiare è un atto che trasforma sia gli altri che se stessi.
“Mangiare eticamente – conclude Fabris - significa non dimenticare mai che mangiare è un atto relazionale: un atto, cioè, che ci mette in relazione con gli altri, donne e uomini, con molti esseri viventi, con l’ambiente in generale. Per questo dobbiamo riflettere su ciò che mangiamo e su come mangiamo. Magari per iniziare il nuovo anno in maniera davvero nuova”.
Dott.ssa Marina Caterina Magnani
Addetta stampa
Università di Pisa
Tel. 050 2212931
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PREMIO LA REGOLA
La Regola della letteratura: un premio per la scrittura creativa
Nasce un premio per la scrittura creativa. Lo ha indetto l’azienda toscana La Regola, storica realtà produttiva della Val di Cecina a cavallo tra il Mare Tirreno, Volterra e Bolgheri.
Il 23 aprile 2020, infatti, in occasione della giornata internazionale del libro, patrocinata dall’Unesco, l’azienda assegnerà il premio “La Regola della letteratura”, in collaborazione con la Scuola di scrittura creativa Genius e la Golden Book Hotel Association.
Il 23 aprile è una data importante e simbolica, perché in epoca etrusca proprio in questo giorno si celebrava Vinalia, la festa in onore della vendemmia dell’anno appena trascorso. Durante questo giorno il vino era l’assoluto protagonista. Gli etruschi trasmisero la cultura della vite e del vino ai romani e ne consentirono la diffusione anche oltralpe, fino alla Gallia meridionale.
Il vino, l’arte e la cultura rappresentano la storia e l‘anima di un territorio. Il vino esprime i pensieri più profondi della terra, l’arte svela l’uomo, fondendo il tempo e lo spazio dando vita alle immagini della nostra mente e la cultura è lo strumento per comprendere.
I fratelli Nuti, proprietari dell’azienda la Regola da tre generazioni, sentono la responsabilità di tenere vive e tramandare le tradizioni e l’essenza di questo territorio, che conoscono profondamente, non solo facendo vino in armonia e nel rispetto della natura, dimostrando la grande vocazione di questa zona alla produzione di vini naturali, ma anche coltivando l’interesse per la cultura e l’arte come strumento per far conoscere e comprendere un territorio.
Vorrebbero che la loro azienda fosse una sorta di ambasciata territoriale, un luogo di incontro, di scambio culturale, sociale e soprattutto sempre aperto, per coinvolgere e dimostrare che l’uomo e la natura possono e devono interagire con rispetto e creatività. Per realizzare questo progetto si dedicano con entusiasmo e impegno.
“La Regola della letteratura” è un concorso letterario per racconti inediti, patrocinato allo scopo di favorire autori emergenti, dando loro la possibilità di avere la visibilità che meritano. Non ci sono vincoli, si può scegliere qualsiasi tema e genere, a patto che si tratti di racconti di narrativa in lingua italiana.
I premi
1° classificato: premio in denaro di € 500,00 offerti dal Podere La Regola, targa celebrativa, bottiglia Magnum 3L La Regola, laboratorio di scrittura creativa offerto dalla Scuola Genius.
2° classificato: targa celebrativa, bottiglia Magnum 1,5L La Regola, soggiorno offerto da Golden Book Hotel Association e laboratorio di scrittura creativa offerto dalla Scuola Genius.
3° classificato: targa celebrativa, bottiglia 0,75 La Regola 3 bicchieri Gambero rosso, laboratorio di scrittura creativa offerto dalla Scuola Genius.
I risultati verranno pubblicati sul sito dell’associazione Story Genius: www.storygenius.it. Gli autori vincitori saranno comunque avvisati personalmente, in tempo per partecipare all’evento di premiazione che si terrà sabato 20 giugno 2020 presso la Cantina La Regola (Altagrada, SR68 – Riparbella, provincia di Pisa, 56046).
Le giurie
Tra tutti i racconti pervenuti entro la mezzanotte del 23 aprile 2020, la Giuria costituita dagli scrittori docenti della Scuola Genius selezionerà un gruppo di 10 finalisti che verranno affidati alla Giuria degli autori, composta da scrittori e personaggi di chiara fama nell’ambito della creatività e della cultura, che decreteranno il podio dei tre vincitori. Nel caso le giurie non considerassero abbastanza meritevoli i testi giunti alla Scuola Genius, i premi potranno essere non assegnati.
Il concorso
Al premio possono partecipare autori italiani e stranieri, senza alcun limite di età, purché presentino un racconto scritto in lingua italiana, della lunghezza massima di 10 mila caratteri spazi inclusi. Il testo dovrà essere inviato entro la mezzanotte del 23 aprile 2020 all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Alla mail di partecipazione dovrà essere acclusa la ricevuta di pagamento della cifra di € 25,00 come iscrizione al Premio La Regola della Letteratura sul conto corrente del Podere La Regola, IBAN: IT93Y0637071140000010001320 con causale: iscrizione premio.
Modalità di partecipazione.
I racconti inviati al concorso dovranno essere opere inedite, in prosa e in lingua italiana, non coperti da diritto d’autore e i cui autori accettino di veder pubblicati nel sito del Podere La Regola o in un volume di possibile prossima pubblicazione, senza aver nulla a pretendere come diritto d’autore per quest’unica pubblicazione. I diritti dei racconti restano per ogni altro caso di proprietà dei singoli autori.
Ogni autore non potrà inviare più di un racconto.
Per i minori, è richiesta l’autorizzazione dei genitori in carta semplice da allegare firmata alla mail di partecipazione. La partecipazione al concorso implica la piena accettazione del presente bando.
COMUNICAZIONE E PR
Riccardo Gabriele
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
P.ph. 338 731 763 7