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Recensioni

50 RISTORATORI MILANESI NO ALLA PAURA DEL CORONAVIRUS

 

Non dobbiamo farci frenare dalla paura: la risposta di oltre 50 ristoratori a Milano al Coronavirus

 

“Siamo regolarmente aperti, vi aspettiamo. Le istituzioni sono con noi, non dobbiamo farci frenare dalla paura” così dichiara Salvatore Maresca, imprenditore e owner dei due ristoranti Muu Muzzarella a Milano, in via Raffaello Sanzio 24 e viale Premuda 46. “Abbiamo attivato delle produce sanitarie ancora più stringenti per i dipendenti e per le pulizie, stiamo attenti a disinfettare ogni tavolo, prima e dopo il consumo”.

La ristorazione milanese è unita per supportare la città: un gruppo rappresentativo di oltre 50 imprenditori della ristorazione milanese si è incontrato ieri ed associato, sotto il nome “Unione dei Brand della Ristorazione Italiana”, per dare un segnale di presenza e supporto alla città e alle istituzioni. L’associazione delle aziende, di carattere temporaneo, rappresenta ad oggi circa 1000 attività della ristorazione per un totale di circa 10.000 lavoratori sul territorio. “Esprimiamo il nostro senso comune decidendo di tenere aperti i nostri locali, aderendo all’invito del nostro Sindaco Beppe Sala che richiama Milano al buon senso e invita a scongiurare atteggiamenti che possano generare eccessivo allarme, tra cui l’immagine di una città “spenta” in tutti i sensi, senza che ve ne sia l’effettiva necessità. Con i nostri colleghi abbiamo stabilito di devolvere un sostegno economico alle forze volontarie in campo, rappresentate da Associazioni riconosciute, che stiamo definendo in queste ore perché Milano è una città viva… e una città viva è una città che reagisce” dichiarano gli imprenditori

 

Aderiscono all’iniziativa: 1. Antica Focacceria San Francesco 2. Basara 3. Bhangrabar 4. Bomaki 5. Bowls and More 6. Briscola – Pizza Society 7. Bun – The Abnormal Burger 8. Caffè Napoli 9. Chinesebox 10. Cioccolatitaliani 11. Cocciuto 12. Deseo 13. East River American Pub Unione dei Branddella Ristorazione Italiana 14. El Carnicero 15. El Porteño 16. Flower Burger 17. Foorban 18. Ghe Sem 19. Glovo 20. God Save the Food 21. Ham Holy Burger 22. Hamerica’s 23. I love poke 24. Il Mannarino 25. Iyo 26. Jazz Café 27. Kalamaro 28. L’Ov Milano 29. La Birreria Italiana 30. La Cantina del Giannone 31. La Filetteria Italiana 32. La Mantia 33. La Piadineria 34. La Risotteria Italiana 35. La Tartina 36. Lievità 37. Living 38. Long Island Navigli 39. Macha 40. Manhattan 41. Milano Restaurant Group 42. Muu muuzzarella 43. Nima Sushi 44. Nuda e Cruda 45. Osteria Brunello 46. Panini Durini 47. Panino Giusto 48. Pescaria 49. Pie – Pizzeria Italiana Espressa 50. Pills Pub 51. Pisco 52. Pizzium 53. Poke House 54. Pokeria by Nima 55. Poku by Bomaki 56. Refeel 57. Riccione 58. Riccione Bistrot 59. Rossopomodoro 60. Sapori Solari 61. Signorvino 62. Spiller 63. Spontini 64. SwissCorner 65. T’Amo Burger Unione dei Brand della Ristorazione Italiana 66. T’Amo Pasta 67. Taverna Visconti 68. That’s Vapore 69. This is not a Sushi Bar 70. Twin’s Café

 

Camilla Rocca

IL RISTORANTE DA O VITTORIO DI RECCO FESTEGGIA SALVATORE MARCHESE

Al centro Salvatore Marchese fra Gianni e Vittorio Bisso

Venerdì 28 febbraio a Recco dal ristorante Da O Vittorio andrà in scena una serata speciale, riservata agli operatori di settore, dedicata a Salvatore Marchese, giornalista, gastronomo e scrittore di Castelnuovo Magra.

Attraverso la ricostruzione della sua lunga carriera si ricorderanno i 30 anni della pubblicazione del suo libro “La cucina ligure di Levante”, Edito da Muzzio Editore, che proprio a Recco si aggiudicò nel 1991 il Premio Pennagolosa dedicato ai libri di gastronomia regionale. L’evento, inserito nelle famose Serate Gastronomiche recchesi, organizzato da Dimensione Riviera di Lucio Bernini e il Consorzio Recco Gastronomica con una giuria molto importante presieduta dal compianto Vincenzo Bonassisi, dopo un’attenta selezione, assegnò al libro di Marchese il prestigioso premio che contribuì al suo successo.

 

Iscritto da ben 45 anni all’Ordine dei giornalisti, collaboratore della Guida dei ristoranti dell’Espresso e di numerose testate giornalistiche specializzate, una fra tutte ricordiamo il periodico Barolo&Co dove da lungo tempo cura la rubrica “Fornelli d’Italia”, Marchese ha scritto poi molti altri libri, tutti dedicati alla cucina tradizionale sempre accompagnata da attenti approfondimenti culturali e storici dei territori.

 

La serata, voluta da Gianni e Vittorio Bisso del ristorante Da O Vittorio, chiamerà a Recco personaggi famosi nel panorama enogastronomico italiano che nel ricordare curiosità ed aneddoti della sua lunga carriera, renderanno omaggio a questo “guru” dell’arte culinaria ed enologica, che con Recco ha sempre avuto un rapporto speciale apprezzandone il grande sforzo compiuto ogni giorno dalla sua ristorazione per conservare il patrimonio gastronomico ligure.

 

Il Sindaco di Recco Carlo Gandolfo consegnerà a Salvatore Marchese una targa a ringraziamento dell’attenzione che sempre ha dedicato nei suoi scritti a Recco quale Capitale gastronomica della Liguria.

 

Daniela Bernini

Dimensione Riviera Promozioni

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Ristorante Da O Vittrio

SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 2020

Rimandate a data da definirsi le prime due serate gastronomiche dedicate alle più famose “Cucine di strada d’Italia”

 

SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 2020

 

 

in ricordo di Gianni Carbone, storico ristoratore recchese.

Grandi protagonisti le Cucine di strada più note d’Italia e  piatti famosi delle Cucine del mondo

Viaggi a tavola di cultura gastronomica

Con il patrocinio di

Regione Liguria e Comune di Recco

Camera di Commercio di Genova, FIPE Liguria, Confcommercio Genova e FEPAG Genova

E la collaborazione Ascom delegazione di Recco, CIV Recco e Pro Loco Recco

 

Causa motivi noti, nel rispetto delle ordinanze generali emanate dalle Istituzioni,il Consorzio Recco gastronomica ha deciso di rimandare,  a data da definire, le prime due serate dedicate alle Cucine di strada d’Italia

Domenica 1° marzo Ristorante Vitturin 1860 dalle Marche con le Olive Ascolane DOP ripiene

Mercoledì 4 marzo La Baracchetta di Biagio e la Piada dalla Romagna

 

Rimangono per ora ferme le successive:

Martedì 10 marzo  Da O Vittorio La Sicilia con l’Antica Focacceria di Palermo

Giovedì 12 marzo la Storica Focacceria Manuelina dalla Calabria la N’duja di Spilinga

Giovedì 19 Ristorante Da Lino il Mac’d Bra dal Piemonte  con la famosa salsiccia di Bra

Venerdì 20 Ristorante Alfredo e Il taco della Val di Fassa, ai piedi delle Dolomiti.

 

Le Serate gastronomiche recchesi, le più famose d’Italia, chiamate familiarmente “le serate”, hanno una storia lunga oltre quarant’anni, da quando nel 1976  i ristoratori recchesi riunitisi in gruppo, ad oggi sempre quelli, e precursori di un successo ripreso poi da tutta Italia, vararono per la prima volta le Serate gastronomiche. Le Serate recchesi 2020 continuano la scia iniziata lo scorso anno con due temi che faranno dei menù una vera esperienza gastronomica prima tra sapori perduti e prodotti riscoperti in un viaggio lungo l’Italia ed i suoi prodotti più tipici incontrando quegli uomini che ne hanno conservato e ne tramandano l’origine e la continuità e poi nel mondo scoprendo il fascino dei piatti più famosi delle cucina internazionale.

Omaggi eccezionali per le Serate 2020

Il bellissimo CALICE DA VINO timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con impresso il bozzetto emblema della prima edizione 1976, per brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi. MAXI CARD Special Gift. In collaborazione con ASCOM delegazione di Recco, sconti speciali nelle attività commerciali associate al CIV Recco on Line.

 

Ufficio stampa e segreteria organizzativa

 

Dimensione Riviera Pr.- Recco (Ge) - Daniela Bernini cell 335 72 74 514

SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI

I menù con le più famose “Cucine di strada d’Italia”

 

SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 

dal 1° marzo al 3 aprile

Grandi protagonisti le Cucine di strada più note d’Italia e  piatti famosi delle Cucine del mondo

Viaggi a tavola di cultura gastronomica

 

 

Con il patrocinio di Regione Liguria e Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova, FIPE Liguria, Confcommercio Genova e FEPAG Genova

E la collaborazione Ascom delegazione di Recco, CIV Recco e Pro Loco Recco

 

Ritornano le Serate gastronomiche recchesi, le più famose d’Italia,

in ricordo di Gianni Carbone, storico ristoratore recchese.

Chiamate familiarmente “le serate”, hanno una storia lunga oltre quarant’anni, da quando nel 1976  i ristoratori recchesi riunitisi in gruppo, ad oggi sempre quelli, e precursori di un successo ripreso poi da tutta Italia, vararono per la prima volta le Serate gastronomiche. Le Serate recchesi 2020 continuano la scia iniziata lo scorso anno con due temi che faranno dei menù una vera esperienza gastronomica prima tra sapori perduti e prodotti riscoperti in un viaggio lungo l’Italia ed i suoi prodotti più tipici incontrando quegli uomini che ne hanno conservato e ne tramandano l’origine e la continuità e poi nel mondo scoprendo il fascino dei piatti più famosi delle cucina internazionale.

Omaggi eccezionali per le Serate 2020

Il bellissimo CALICE DA VINO timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con impresso il bozzetto emblema della prima edizione 1976, per brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi. La MAXI CARD Special Gift. In collaborazione con ASCOM delegazione di Recco, sconti speciali nelle attività commerciali associate al CIV Recco on Line.

 

“Le Cucine di Strada” dal 1°al 20 marzo

 

Domenica 1° marzo Ristorante Vitturin 1860 – Tel. 0185 720225

Dalla Marche le mitiche olive all’ascolana DOP ripiene, quelle di Ze Migliori, istrionico personaggio che in TV su Food Advisor si è aggiudicato incontrastato il titolo di “miglior oliva ascolana”. “Ze” custodisce la famosa ricetta “all’ascolana”, olive tenere poi denocciolate, riempite di carne di manzo e suino rosolata e macinata, legata con uova e parmigiano; le passa nella farina, uovo e pangrattato e fritte in abbondante olio extra vergine d’oliva. Detta anche “liva concia”, l’Oliva Ascolana del Piceno DOP, lodata da Plinio, gustata da Rossini, decantata da Puccini … e rappresentata da Ze Migliori, al Ristorante Vitturin per le serate recchesi 2020. 

Serata street food itinerante all’interno del ristorante Vitturin 1860

La nostra Berkel :

Prosciutto di Carpegna D.O.P.  con schiacciatina all’origano

La focaccia di Recco col formaggio I.G.P.

Ravioli di coniglio e pinoli ai carciofi

La Cucina di Strada di Ascoli Piceno :

Cono di Olive Ascolane del Piceno DOP, olive ripiene al baccalà e cremini.

Misto dolce della tradizione: Canestrelli, Amaretti del Sassello, Bavarese allo sciroppo di rose.

Degustazione di vini marchigiani e liguri

Acqua – caffè

Euro 30,00 a persona tutto compreso

 

Mercoledì 4 marzo La Baracchetta di Biagio – tel. 0185 720658

Dalla Romagna, la “terra della dolce vita”, dove il cibo è anche amicizia e divertimento, in arrivo la piada, indiscussa regina della storia gastronomica romagnola. Renato Selvi, che con la sua famiglia porta al vasto pubblico la gastronomia romagnola più tipica, a Recco preparerà la vera piadina, uno dei prodotti più ricercati sul web, farcita e arrotolata a metà, come tradizione vuole…squacquerone, rucola e prosciutto cotto, alla Baracchetta di Biagio.

Torta di riso e ripieni liguri

Il “gnocco di fritto di Biagio” con i salumi di riviera

La Cucina di Strada della romagna

La Piada della romagna (prosciutto rucola squacquerone)

Dessert dal carretto della Gelateria da Vitto

Birra o vino in abbinamento. Acqua. Caffè.

Euro 25,00 a persona tutto compreso

 

Martedì 10 marzo  Da O Vittorio – Tel 0185 74029 Per le vie dei Locali Storici …dalla Liguria alla Sicilia

Dalla Sicilia l’arancina, il pani ca’ meusa, le panelle, i cazzilli, i cannoli. Specialità dalla lunga storia, famose in tutto il mondo che sbarcano a Recco con le famiglie “Alaimo & Conticello” dell’Antica Focacceria San Francesco di Palermo, la cui nascita risale al 1834. Qui l’arancina “è fimmina”, dice convinto Fabio Conticello, una storia di santità che risale a S. Lucia: era il 13 dicembre 1646, epoca di prolungate carestie, a Palermo giunse un carico di riso, non eccessivamente gradito ai palati fini dei palermitani. La leggenda ci tramanda che la Santa palermitana trasmise un’ispirazione sacra: una sfera di riso ripiena di ragù e fritta in abbondante olio d’oliva. Un successo di proporzioni storiche.

Aperitivo di benvenuto con gli appetizer della primavera ligure

Fave, Salame di S. Olcese e Sardo fresco

Pesto al mortaio coi Sardini (sfoglie croccanti)

Palamita nostrana con Cipolle caramellate in agrodolce

Focaccia di Recco col formaggio IGP

I cibi di strada della Sicilia

Il tradizionale Schiticchio di Palermo, Pani ca Meusa, Panelle, Cazzilli di patate

Arancinette di Riso, Caponatina di melanzane e Sarde a beccafico

Dùsce de Laete Zeneixe (latte dolce fritto genovese)

Cannolo Siciliano

Caffè

Vini Siciliani in abbinamento

Euro 35,00 a persona tutto compreso

 

Giovedì 12 marzo la Storica Focacceria Manuelina: dalla Calabriala N’duja di Spilinga con il ristorante Barbieri di Altomonte

Dalla Calabria il suo tesoro: la N’duja. Rossa e saporita, dal sapore forte come la montagna cui risale la sua tradizione. Prodotta in tutta la regione, la sua storia nasce sicuramente a Spilinga, nell’entroterra di Capo Vaticano, dopo diversi chilometri di curve da Tropea. A Recco, per renderle onore, dalla Manuelina addirittura la famiglia Barbieri del ristorante di Altomonte, parte della prestigiosa Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che interpreteranno la N’duja come la Calabria vuole.

Benvenuto con Peperoni cruschi e fichi dottati

La Focaccia di Recco col formaggio IGP con N’duja di Spilinga

La tradizionale calabrese

Portulaca, carciofini selvatici. Olive ammaccate, zucchine alla scapece, pecorino crotonese

e caciocavallo Podolico.

Focaccia dolce con fichi e noci - Caffè

Magliocco Autofiume – Az. Agr. Barbieri

Oppure birra a volontà.

Caffè

Euro 30,00 a persona

 

Giovedì 19 Ristorante Da Lino: dal Piemonte il Mac’d Bra

che racchiude i sapori di una città, con il Consorzio della salsiccia di Bra, Consorzio macellai Braidesi e ASCOM Bra

Dal Piemonte il Mac’d Bra: pane a lunga lievitazione (Pane di Bra), la famosa salsiccia di Bra e il formaggio di alpeggio tenero e gustoso (Bra DOP) e la lattuga fresca proveniente dagli orti. Il Consorzio Salsiccia di Bra, il Consorzio Macellai Braidesi e l’ASCOM di Bra, valorizzano il loro prodotto più rappresentativo, la salsiccia di BRA, preparata con carni magre di bovino e pancetta di suino, come ufficializzava un Regio Decreto d’inizio Ottocento che autorizzava, unico caso in Italia,  i macellai di Bra a utilizzare carne bovina per la loro salsiccia, proibito in tutto il resto d’Italia. Da Lino a Recco una vera eccellenza italiana.

Calice di Spumante Extra Brut 'Cuvée Zero Rosé' Cascina Chicco

Focaccia di Recco con formaggio IGP

"il cibo di strada del Piemonte"

Mac’d Bra: il “Pane di Bra” a lunga lievitazione, la famosa salsiccia di Bra e il formaggio di alpeggio tenero e gustoso (Bra dop) con la lattuga fresca proveniente dagli orti.

Brasato al barolo con purea di patate

Bonet piemontese - Caffè

In abbinamento vini rossi piemontesi

Euro 35,00 tutto compreso a persona

 

Venerdì 20 Ristorante Alfredo: Il taco della Val di Fassa dal cuore delle Dolomiti.

Cialda di patata, insalata cavolo capuccio, tartare di carne salada (preparazione storica la cui origine risale a Trento dal 1400), finferli arrosto con spuma di Puzzone e mostarda di mele Golden. Non a km 0, di più, per questo scrigno di sapori che racchiude l’essenza del Trentino, portato a Recco da qualificati rappresentanti, Andrea Morandini per il Caseificio sociale di Predazzo e portavoce del Consorzio di Tutela Puzzone Moena DOP con il loro prodotto principe, il Puzzone detto “Spritzsaoris” e Matthias Chiocchetti , chef e proprietario dell’ Hotel la Serenella di Moena, ai piedi delle Dolomiti. 

Calice di Muller Thurgau brut con cuculli allo speck

 

Focaccia di Recco col formaggio IGP

“Spintspatzle” con spinaci selvatici ed erbette alla crema di speck

Il cibo di strada dal trentino

“Il taco della Val di Fassa” cialda di patata, insalata cavolo cappuccio,

tartare di carne salada, finferli arrosto

con spuma di Puzzone e mostarda di mele Golden

Strudel di mele con crema alla vaniglia tiepida - Caffè

Vini in abbinamento.

Euro 30,00 a persona tutto compreso

  

“Le Cucine del mondo” dal 22 marzo al 3 aprile

Il mondo è grande e pieno di culture e cucine, diverse le une dalle altre per sapori, profumi, colori, storie e tradizioni. Paesi lontani, anche lontanissimi, non facilissimi da visitare, conoscere ed assaporare.

Alle Serate recchesi 2020 alcuni di loro ne sono ospiti.

Domenica 22 marzo Ristorante Vitturin dalla Germania il 1° Oktoberfest in Italia.

Martedì 24 marzo La Baracchetta di Biagio. La Cina e la sua storia millenaria.

Giovedì 26  Ristorante Da Lino la Spagna, un paese da degustare.

Martedì 31 marzo Ristorante Da O Vittorio “Giappone, dove la cucina è un’arte”.

Giovedì 2 aprile Ristorante Manuelina  “Perù mucho gusto”.

 

Venerdì 3 aprile Ristorante Alfredo il Messico. Atzechi e Maya: dal mais nasce tutto.

 

 

p. Consorzio Recco Gastronomica

Ufficio Stampa e comunicazione

Daniela Bernini

Dimensione Riviera Promozioni

Recco (GE) via XXV Aprile 14

 

SAN VALENTINO DA SPURCACCIUN-A E LA RAMPINA

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                                 A Spurcacciun-a                                                                          La Rampina

 

Innamorati o single? San Valentino può essere un’ottima scusa per gustare una cena gourmet à deux Innamorati o single? San Valentino. Siete tra coloro che aspettano trepidanti la serata di San Valentino per organizzare un tete à tete, oppure vi schierate orgogliosi nelle liste degli anti-romanticismo? Poco importa, per chi AMA l’ottima cucina può essere una serata per gustare menu inediti pensati ed elaborati da chef rinomati.

 

A San Giuliano Milanese, alle porte di Milano, l’Antica Osteria La Rampina propone un menu dove la tradizione meneghina si fonde con l’ispirazione esotica: Il Carpaccio di ricciola in salsa Mojito con geleé alla mela verde, i Ravioli al nero di seppia ripieni di scampi con consommé di thé nero e fiori, il Gelato alla zucca e zenzero, insolito abbinamento tra l’ingrediente mantovano e la radice che arriva dall’Estremo Oriente. E’ d’obbligo una specifica segnalazione della presenza nel menu di zenzero, ostriche (Branzino al vapore con tartare d’ostrica e aria al Gewurztraminer) e cioccolato (Cuore croccante al cioccolato e nocciole, ripieno di mousse al bergamotto e inserto liquido ai frutti rossi) …

Il menu è composto di sei portate al prezzo di 90 euro, piccola pasticceria, vini e bevande inclusi.

A creare un romantico accompagnamento musicale il duo Big Bubble, violino e voce con un repertorio che spazia dal pop al rock, dal soul fino alla classica, arrangiati in chiave acustica e minimale.

 

A Savona, lo Chef Simone Perata propone nella cucina del ristorante A Spurcacciun-a un menu di mare: otto portate, accompagnate da stuzzichini di benvenuto ed Entrée in apertura, Pre-dessert e Piccola pasticceria a completare. Tra queste non mancano alcuni dei suoi signature dishes: Il mio Cappon Magro….., un caposaldo della tradizione gastronomica ligure rivisitato grazie alle numerose esperienze estere che hanno caratterizzato la formazione dello chef; Risotto Riserva San Massimo barbabietola, katsuobushi, brus, dove il formaggio cremoso ricavato dalla fermentazione della ricotta della tradizione ligure sposa il katsuobushi, un ingrediente spiccatamente orientale, ottenuto dal tonno essiccato, fermentato ed affumicatoIl menu completo può essere degustato al prezzo di 120 euro a persona. persona.

 

 

Speciale in questo caso l’accompagnamento musicale: se la serata lo permette, nella terrazza affacciata sulla spiaggia, le onde che si infrangono sulla riva sono il suono più romantico che la natura ci regala.

 

Luca Gagliardi - Antica Osteria La Rampina

Executive chef dell’ Antica Osteria La Rampina, è nato in una famiglia di ristoratori e, già giovanissimo, alternava gli studi universitari al lavoro nelle cucine de La Rampina. A 23 anni la sua ambizione lo ha portato a specializzarsi a Le Buerehiesel di Strasburgo, sotto la guida dello chef tristellato Westermann.

Come chef di partita del pesce in questo tempio culinario ha appreso le tecniche più innovative, l’organizzazione del lavoro e il valore estetico dei piatti. Nel 2014 Gualtiero Marchesi gli apre le porte de L’Albereta. Semplicità della materia prima e sensibilità artistica sono i due insegnamenti chiave del Maestro.Oltre a gestire per 4 anni la ristorazione della country house Villa Collepere nelle Marche, Luca Gagliardi incarna oggi l’anima creativa e sperimentale de La Rampina.

 

Simone Perata - A Spurcacciun-a

Millesimo 1988, lo Chef Simone Perata nasce a Celle Ligure, poco lontano da quella Savona che si rivelerà poi parte importantissima della sua storia. Si diploma come geometra, ma il suo percorso verte già su un’altra rotta, che lo porta ad arruolarsi nella Marina Militare dove, vuoi per sorte o vuoi per alchimistico richiamo inconscio, viene assegnato alla cucina della Guardia Costiera. Quella fu la scintilla decisiva, capace di dare inizio a una passione grandissima che lo portò ben presto a capire cosa ne sarebbe stato di lui. Con l’ambizione molto chiara di voler diventare cuoco, Simone Perata inizia il suo percorso a fianco di giganti della cucina dai quali ha saputo attingere i migliori segreti. L’incontro con Claudio Tiranini avviene presto, a seguito di un periodo trascorso nelle suggestive cucine del Ristorante Del Cambio di Torino. Da lui Simone apprende le basi della cucina tradizionale ligure e l’importanza della materia prima. Il desiderio di migliorarsi e confrontarsi con i grandi che hanno scritto la storia della cucina italiana lo porta alle corti di Gualtiero Marchesi, a Milano. 

Fu proprio lui, in seguito, ad indirizzarlo verso la prima esperienza estera al Taillevent di Alain Solivéres a Parigi. Approda poi in Spagna, nelle cucine del Lasarte di Martin Berasategui e Paolo Casagrande a Barcellona, dove contribuisce alla conquista della terza stella Michelin nel 2016. Dopo quattro anni, Simone Perata capisce di essere pronto per ricoprire il ruolo di Chef. E quale posto migliore se non la propria terra natìa per intraprendere questa nuova, grande sfida? Oggi lo troviamo nella cucina a vista del Ristorante A Spurcacciun-a, impegnato a realizzare menù che omaggiano la tradizione ligure ed altri che riportano il calco della sua mano, con la creatività figlia delle sue esperienze internazionali.           

 

A Spurcacciun-a

via Nizza 41, 17100 Savona

Tel. 019 86226392014

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Chiuso il Mercoledì

 

Antica Osteria La Rampina

via Emilia 3, 20098 Rampina (MI) 

Tel. 02 9833273

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Chiuso il Mercoledì

 

Petra Cucci

Rinasce Scalinata Borghese

di Virgilio Pronzati

Foto di Claudia Paracchini

 

Dopo quindici anni di oblio ed abbandono rinasce Scalinata Borghese. Situata sopra piazza Tommaseo, un tempo collina d’Albaro, è oggi una bella testimonianza liberty ridata alla città. Costruita nel 1910 e dedicata a Giorgio Borghese, politico genovese che nel 1724 si trasferì a Montevideo, divenendone sindaco nel 1741. 

L’ampio atrio illuminato dal grande lampadario 

I progetti riguardanti la struttura per ospitare l’Accademia delle Belle Arti, non furono realizzati per mancanza di fondi. Col passare degli anni Scalinata Borghese cambiò l’originaria vocazione, passando da centro culturale e museale a sede del Comune, poi palestra, sede Asl, e infine per un breve periodo del 2009, un laboratorio d’arti varie, gestiti da un gruppo di architetti ed artisti. 

Il fornito lounge bar

Poi solo desolazione e degrado per abbandono totale. Lo splendore di oggi ha origini nel 2004. Ossia dall’allora richiesta di acquisizione fatta da Davide Viziano per ripristinare Scalinata Borghese, sono passati ben 15 anni. Un investimento importante che si aggira sui due milioni di euro. Viziano ritiene che l’ingente somma, visto che per quarant'anni avrà gli spazi in concessione, sarà recuperata col ricavo della gestione. Un atto d’amore per la sua città. 

Slanciale colonne bianche sostengono l’ammezzato col ristorante 

All’apertura-inaugurazione dello scorso 21 gennaio alle 16,20, oltre duecento invitati e non, tra cui l’Assessore Ilaria Cavo, il noto l’antiquario Marcello Cambi, altre personalità del mondo politico ed imprenditoriale, giornalisti e, naturalmente, Davide Viziano artefice della rinascita dello storico locale liberty, coadiuvato delle sue due figlie Maria Luisa e Nicoletta.

Parte del raccolto e sobrio ristorante Novecento

Dalle grandi tre vetrate che illuminano l’elegante salone, si scorge un fornitissimo lounge bar, banchi vetrine colmi di golosità create da Massimo Travaglini del noto Fokaccia, entrambi circondati da innumerevoli visitatori.

Il costruttore Davide Viziano con lo chef Mattia Congia e l’Assessore Regionale Ilaria Cavo

All’interno un grande e fastoso lampadario, sedie e tavolini con soddisfatti clienti, sul fondo eleganti vetrine con vini e distillati pregiati.  Slanciate colonne bianche sostengono l’ammezzato col ristorante.

Il noto antiquario Marcello Cambi 

Un locale elegante ma sobrio, raccolto, per clienti-gourmet e cene per eventi speciali.  Ad accogliervi in sala, il maitre Mario Rocca che vi consiglierà le creazione del giovane e bravo chef Mattia Congia. Al piano interrato, raggiungibile con una scalinata interna, uno spazio da dedicare a eventi, convegni e feste private. 

Le golosità di Massimo Travaglini

Ancora in fase di finitura la spaziosa terrazza che sarà collegata al bar attraverso un giardino d’inverno realizzato con un padiglione di ferro e vetro sulle stile art decò.

La nostra Claudia sulla storica scalinata

 

SAN VALENTINO AL CASTELLO CARLEVARO DI ZOAGLI

 
San Valentino 
 
 
 
 

La storica dimora di Zoagli ti accoglie per vivere un'esperienza romantica ed esclusiva.

Cullati dalla musica e dalle onde del mare, gusterete una indimenticabile cena a lume di candela  preparata dagli chef di Manuelina.

Per prenotazioni e info: 0185/74128 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 
 

Dalle ore 20
Benvenuto al Castello servito al piano Nobile con Bollicine, Campari Cocktail e Amouse Bouche 

Cucchiaio con palamita marinata e avocado, Tartine al foie gras
Latte brusco dorato, Mini panino con burro e acciuga salata
e
L’angolo della focaccia col formaggio “Manuelina”

Ore 21
Cena a Lume di Candela servita nella sala “Guarnigione” 

Insalata di salmone marinato con finocchi e arance,
Capasante gratinate al radicchio e Ostriche Fine Binic

Calamarata di Gragnano ai frutti di mare su crema di zucca

Branzino in crosta di carciofi con vellutata di patate

Mousse al cioccolato Jivara con salsa al maracuja

Coccole di fine serata e Louge Bar 

Euro 140,00 a coppia incluso l’abbinamento vini
Pacchetto Cena e pernottamento al Castello da euro 300 a coppia

 
 

Il PALATO ITALIANO

5 Febbraio "Giornata nazionale contro lo spreco alimentare"

Filippo Sinisgalli premia i migliori chef Anti-spreco

 

L’Executive Chef de Il PALATO ITALIANO, grande ricercatore di materie prime e strenuo difensore della sostenibilità in cucina, è presidente di giuria per “RicibiAMO”, il progetto di Piacecibosano APS e Università Cattolica di Piacenza che combatte lo spreco alimentare in ambito ristorazione

L’executive chef Filippo Sinisgalli, ambassador de IL PALATO ITALIANO, food hunter e coach di brigate di cucina professionali, toglie le vesti di esecutore per un giorno e diventa presidente di giuria ed assaggiatore d’eccezione in occasione del 3° Contest “Miglior ricetta RicibiAMO”. http://www.piacecibosano.com/it/projects/Ricibiamo.5/.

 

RicibiAMO è progetto pilota dedicato a sensibilizzare gli operatori attuali e futuri della ristorazione sul tema della riduzione (ai minimi termini) dello spreco alimentare ed a comunicare in trasparenza ai clienti questo impegno responsabile ed è inserito nel PINPAS (Piano Nazionale Prevenzione degli Sprechi Alimentari) su proposta di PiaceCiboSano 

 

Durante il contest proporranno la propria ricetta anti-spreco e, quindi, si sfideranno tre categorie:
futuri chef, a cui possono aderire gli studenti degli Istituti Alberghieri e della Scuola Professionale Innovazione Apprendimento Lavoro - ER (IAL);
chef professionisti, a cui possono aderire tutti i professionisti del mondo della ristorazione;
chef di casa, a cui possono aderire tutti gli appassionati di cucina che non aderiscono alle categorie precedenti.

 

Dopo una selezione delle proposte (4 per ogni categoria) attraverso utenti di Facebook e Instagram e una giuria tecnica di esperti blanded, capitanata dallo chef Sinisgalli, il 5 febbraio – Giornata Mondiale di prevenzione dello Spreco Alimentare - verrà decretata la migliore ricetta RicibiAMO per ogni categoria, presso la Residenza Gasparini - strada dell’Anselma, 7 a Piacenza 

 

IL PALATO ITALIANO

Il Palato Italiano nasce come food hunter e coach di brigate di cucina professionali. Sotto l’egida di due ambassador in grado di valorizzare i prodotti e i giovani talenti – l’executive chef Filippo Sinisgalli e il maestro di cerimonie e sommelier Tiziana Sinisgalli – crea food experiences su misura dall’impronta rigorosamente italiana.

 

Los Angeles, New York, Miami, Londra e ovviamente Italia sono i mercati in cui Chef@Home ed eventi tailor made sono più richiesti; destinazioni raggiunte grazie a un preciso calendario di appuntamenti su prenotazione, che vedono la brigata impegnata in una tournée, proprio come un artista in concerto. 

 

Il Palato Italiano è stato presente alla Gift Lounge pre-Oscar 2017 e 2018 a Los Angeles, in case private di personalità per riservati Chef@Home, come a New York per l’Housewarming Party di Alan Cumming, ma anche in speciali serate di beneficenza a fianco di charity e foundation di altissimo livello, come la Celebrity Fight Night 2017 e 2018, la Andrea Bocelli Foundation e la Mohamed Ali Foundation; senza dimenticare la partecipazione alla Celebrity Golf Classic 2018 di Anthony Anderson – a fine aprile 2018 a Palm Desert, in California –, l’evento realizzato per supportare le organizzazioni non-profit Boys & Girls Club of America e American Diabetes Association.

 

In Italia, nel 2018, Il Palato Italiano è stato partner di SuperStudio Più e del Fuorisalone in occasione della Milano Design Week, dove la brigata e lo Chef erano presenti con il loro concept “smart” Dattitempo. È inoltre main partner di Bocuse d'Or Europe OFF 2018, ospitato a Torino. 

 

Il Palato Italiano è una realtà impegnata nella scoperta, nella valorizzazione e nella divulgazione dell’arte culinaria italiana attraverso attività esperienziali, culturali e una meticolosa selezione di prodotti enogastronomici di eccellenza. 

Il suo Executive Chef è Filippo Sinisgalli, che vanta importanti esperienze a livello nazionale e internazionale: all'Esplanade di Desenzano, come formatore dei team di brigata dell’Armani Hotel a Dubai e alla locanda Mezzosoldo in Val Rendena (TN), dove ha ottenuto la stella Michelin; un percorso che ha avuto inizio con un’articolata e strutturata formazione a stretto contatto con Gualtiero Marchesi. Nell’aprile 2018 è stato eletto segretario generale di Euro-Toques Italia, l’associazione fondata da Marchesi che a lungo ne resse la presidenza.

 

Nella mente e nelle mani di Filippo risiede una maestria che nasce dall’amore per l’equilibrio e l’armonia, la cui espressione passa dalle sue ricette. “Il Palato Italiano ha modificato geneticamente il mio essere cuoco” – racconta Sinisgalli – “il rispetto delle stagioni, il km vero (non zero), il rapporto con i produttori, la costante ricerca e la trasformazione di tutto questo in sapori da portare in giro per il mondo hanno fatto in modo che la mia cucina si trasformasse nella filosofia di pensiero di un’azienda. Il Palato Italiano rappresenta una sfida con me stesso e un’opportunità per la mia brigata”. La sfida, infatti, è condivisa con alcuni aspiranti chef che lo seguono: “Ho formato brigate di giovani” – afferma Sinisgalli – “che sbocciano a ogni esperienza nuova, grazie all’umiltà di ascoltare, all’approccio responsabile come fossero fisicamente e mentalmente dei professionisti finiti e a un talento in fioritura che emoziona. Il Palato Italiano è la mia personale fucina d’artista”.

 

Ad accompagnare Filippo in questa speciale avventura la sorella Tiziana Sinisgalli, Maestro di Cerimonie e Sommelier d’eccezione de Il Palato Italiano, contraltare in tutti i sensi dello Chef. Filippo e Tiziana sono uniti da quella sintonia di sentimenti ed emozioni che ritroviamo nei loro piatti e nelle loro scelte al calice e dalle stesse passioni che derivano dalle loro origini lucane.

 

Oggi Il Palato Italiano, pur conservando la sua natura itinerante, ha un hub di ricerca a Bolzano, casa delle brigate e  dello Chef, luogo di studio e sperimentazione assieme a spazi dedicati al B2B e al B2C per esperienze food in loco, come colazioni aziendali, conferenze, exhibition e tanti altri appuntamenti culturali organizzati nella cornice altoatesina.

 

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