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Recensioni

INDARSENA: LA META DEL GOURMET

 

 

Di Virgilio Pronzati

 

Il porto Antico di Genova è senz’altro il più suggestivo del Mediterraneo.  Per secoli fu teatro d’intensi commerci e di storici eventi di marineria.  Cambiano i tempi e le persone, ma non il suo fascino che conquista ancor oggi decine di migliaia di turisti provenienti da tutti e cinque i continenti.  Non solo, l’antico Porto, Palazzo Ducale, i Rolli, Piazza De Ferrari, il Centro storico più grande d’Europa, il Cimitero di Staglieno e Ville prestigiose  raccontano l’arte, cultura e storia della Superba.  Ma ha contribuire alla meritata notorietà, anche la gastronomia. Non propriamente arte come le opere musicali, pittoriche, scultorie e letterarie, ma sicuramente espressione di alto artigianato, figlia di una musa non minore.    

 

Plateaux di ostriche, vongole, gamberi e scampi 

 

Se c’è evoluzione, è proprio nella gastronomia. A parte che vari e noti chef nostrani starebbero meglio a Hollywood, molti altri hanno contribuito al miglioramento della cucina italiana, assurta oggi ai vertici mondiali. Creativa o tradizionale la gastronomia è anche indice della civiltà di un popolo. Entrando nel dettaglio di quella ligure, spiccano l’assenza di spezie e di barocchismo e orpelli.  In quella cosiddetta internazionale, in particolare ittica, spiccano i piatti di crostacei, cefalopodi, macruri e bivalvi. Di questi ultimi, le mitiche ostriche.  Conosciute e mangiate da secoli, le ostriche possono vantare un’ampia notorietà, essendo state nel passato, cibo gradito da monarchi e personaggi famosi. 

E proprio dove sorgeva la Vecchia Darsena di Genova, di fronte al Sottomarino e di lato al Galata Museodel Mare, è sorto IndarSena.  Un locale specializzato nelle proposte ittiche, in particolare le ostriche provenienti dalla più vocate località francesi.  A distanza di otto anni dall’apertura, cresce continuamente la soddisfatta clientela.  Un locale sobrio e accogliente, ideale per ogni occasione, condotto dal patron Carlo Gaggero, il popolare Gagge già noto ai genovesi per squisiti gelati d’autore e gran barman, coadiuvato dalla gentilissima e professionale signora “Giuli” (Giuliana Leardi, già Capo Addetto dell'Ufficio Controllo Traffico dell'Aeroporto di Genova e abile gelataia).  Ecco le golosità servite a IndarSena.  Tutte le più pregiate ostriche: Fine de Claire e Spéciale de ClaireMarennes Oléron, la Bouzigues Spéciale de Mèze, Papillon Sauvage di Binic, Tsarskaya-l'ostrica dello Zar, la vera Cancale,

  

Da sinistra: Giuliana Leardi, Carlo Gaggero e il nostro Pronzati

Georget Irlanda, Muirgen-l'irlandese affinata in Francia, Belon di Belon, Gillardeau, Corsica e tante altre, Crostacei e coquillages: Tartufi di Mare, Clams, Mandorle, Granchio, Astice, Gamberi del Madagascar, Gamberetti grigi, Bulots, Bigorneaux, Ricci, Violet e il favoloso King Crab (la zampa del Granchio Reale dei Mari del Nord), tutti prodotti che arrivano freschissimi due volte la settimana dalla Francia, da gustare nature o con le deliziose salsine.  Non solo.  A chi non piace il cibo crudo, ci sono la Soupe de Poisson, il Carpaccio di pesce fresco e affumicato, Crostacei cotti, le Perle di Salmone Balik, i Formaggi francesi e golosi dolci delle migliori Pasticcerie genovesi. Il tutto abbinabile ai migliori vini Italiani, francesi e di altri Paesi esteri.  Una scelta di gran pregio ma mirata che tiene conto dei prezzi.  Oltre Champagne millesimati, ottimi vini come Muscadet de la Loire e Golfo del Tigullio-Portofino Bianchetta Genovese a soli 14-15 euro.

 

Da sinistra: la signora Giuliana Leardi, Massimo Rodda e Carlo Gaggero

 

Lo stesso anche nei piatti: la Panachè di frutti di mare a 23 euro (4 ostriche, 2 gamberi, 3 mandorle, 5 bulots e gamberetti grigi).  Una coppia che ordina due piatti di ostriche e altre leccornie con una bottiglia di vino, il conto si aggira sui 50-55 euro. Ogni piatto di ostriche può essere realizzato secondo i propri gusti. Partendo da quelli elencati, si arriva gradatamente all’apice con 60 euro per il Plateau Royal.  Tutti serviti con ghiaccio e alghe, posti su apposite alzate, e completati con pane di segale e per celiaci, burro salato, pepe, limone, maionese e aioli.  Per i Dolci e gelati, fedeli al detto a ognuno il suo mestiere, sono acquistati nelle migliori gelaterie e pasticcerie genovesi.  Grande scelta e qualità nelle liste dei vini e dei distillati. Per chi desidera mangiare le ostriche a casa o in altri posti, ci sono le ostriche d’asporto.  Un’irrinunciabile sosta per gli amanti di golosità di mare.

Infine l’indirizzo e telefono di IndarSena: Vecchia Darsena di Genova - Calata Andalò Dinegro.  Tel. (39) 347/7139020.  Chiuso il martedì.

“GOD SAVE THE WINE”: LA TAPPA GENOVESE OSPITE  DELL'HOTEL BRISTOL PALACE 

 

 

 

 

L’esclusivo hotel Liberty invita gli ospiti a salire in terrazza per scoprire le migliori etichette italiane accompagnate dai sapori e i profumi del territorio. Appuntamento venerdì 23 con la tappa genovese del festival “God Save The Wine”, un format ricco di brio che privilegia il piacere dell’esperienza e il gusto della scoperta e della condivisione.

 Il fascino di una serata estiva a Genova: saliamo sulla terrazza di un esclusivo palazzo liberty, abbracciamo il mare e le luci della città con lo sguardo e viaggiamo alla scoperta di un percorso sensoriale originale, tra selezionate cantine ed eccellenze gastronomiche.

Appuntamento venerdì 23 giugno, alle ore 19.31, per un incontro a più voci, un approccio schietto e sincero ai grandi vini. God Save The Wine arriva a Genova, sull’onda dell’entusiasmo che ha accompagnato le tappe del festival nelle principali città, e sceglie il palcoscenico più esclusivo. Dopo aver ospitato la manifestazione al Grand Hotel Majestic già Baglioni di Bologna il Gruppo Duetorrihotels apre le porte dell' Hotel Bristol Palace, recentemente entrato a fare parte del prestigioso network internazionale di hotel e resort di alto livello “Preferred Hotels & Resorts”.

 

Alla “regia”, Andrea Gori, l’ideatore del format con le rivista Firenze e Bologna Spettacolo e PromoWine: il sommelier e blogger è indicato dalla rivista The Wine Hub tra le 20 persone più influenti al mondo nel campo del vino.

 

Non si tratta di una semplice degustazione, ma una formula fresca e divertente, giocosa, appassionata e al tempo stesso informativa: è un vero e proprio “Manifesto per una Terza Via del Vino” che prende vita tra calici e assaggi, grandi rossi e bianchi sorprendenti, parole e brindisi.

 

 

 

E tra un assaggio e l’altro “Tre Parole per Dirlo”: una chiacchierata informale per imparare a scoprire caratteristiche e qualità e sviluppare un rapporto reale tra produttori e consumatori, che parta dall’esperienza concreta, dalle emozioni condivise. Ad accompagnare la degustazione, le eccellenze gastronomiche del Bristol Palace Restaurant: dai freschissimi assaggi in versione finger food ai primi, gli strozzapreti al ragu di pescatrice e pistacchio e il risotto con asparagi e guanciale sfumato al Gavi, seguiti da dessert fantasiosi, dolci al cucchiaio, pasticceria e frutta.

 

Ingresso 23 euro tutto compreso
INFO E PRENOTAZIONI: 055 2129 11 • via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Hotel Bristol Palace

via XX settembre 35, Genova

Tel. +39 010.592541 - Fax +39 010.561756

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.hotelbristolpalace.it

 

IL RISTORANTE FLORA PRESENTA GLI ORTAGGI DELL'ORTO

 

 

 
 

Riccardo e Gabriele Escalante conducono gli appassionati di cucina

 alla scoperta dei sapori genuini della terra

 

  

 

Giovedì 29 giugno alle ore 20.30 a Busto Arsizio il ristorante Flora, via Rossini 29, invita i suoi clienti e gourmet ad una cena irrinunciabile dal tema Gli ortaggi del nostro orto. La serata sarà caratterizzata da profumi, aromi e colori tipici delle verdure e della frutta di stagione fornita per l’occasione dall’azienda agricola Pratinfiore di Cassano Magnago che collabora in modo continuativo con il locale.

 

Appassionati di cucina vegetariana e vegana, ma anche i più curiosi rispetto a questa nuova tendenza gastronomica, avranno modo di assaggiare piatti invitanti, pensati per l’occasione e conformi a questo inizio stagione da molto atteso, rimanendone indubbiamente sorpresi.

 

Il Ristorante Flora inaugura con questo primo appuntamento una serie di serate che hanno l’obiettivo di porre l’accento su ricette semplici e gustose confezionate con ingredienti di qualità, accuratamente selezionati grazie ad un rapporto continuo e costante con i coltivatori, gli allevatori e i caseari della zona.

 

Il risultato è un menù che cambia settimanalmente e che permette ai due giovanissimi fratelli, Riccardo, chef del ristorante, e Gabriele, di disegnare la loro forma di espressione: comunicare attraverso la cucina una moderna tipologia di gastronomia ecologica.

 

Per maggiori informazioni: www.floraristorante.it

Ufficio stampa

AZ COMUNICAZIONE

Alessandra Zaco

Mob. 339 6534643

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Romano Tamani testimonial di Ea(s)t Lombardy all'Aeroporto di Orio al Serio (Bergamo)

 

 

 

Chi è in partenza nel mese di giugno dall’aeroporto di Orio al Serio potrà gustare la cucina stellata dello chef Romano Tamani, del Ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova).

Il grande cuoco raccoglie il testimone come ambasciatore di Mantova all’interno del progetto Italy Loves Food, hub innovativo che permette ai passeggeri nel terminal di gustare le eccellenze enogastronomiche della Lombardia Orientale, Capitale Europea della Gastronomia per il 2017.

Ogni mese un ristoratore di prestigio proveniente da una delle quattro città protagoniste di Ea(s)t Lombardy (Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova) creerà un piatto di cucina d’autore, riproposto poi dalla brigata di Vittorio Fusari, chef di lungo corso già coordinatore delle cucine di WineGate11, spazio dedicato alla mescita del vino Franciacorta.

La proposta di Tamani è un piatto di origine rinascimentale che incarna alla perfezione il mirabile uso della materia prima del territorio, caposaldo della cucina tradizionale mantovana: la Faraona del Vicariato di Quistello con uva, arancia e melograno, da servire eventualmente con contorno di mostarda mantovana di mele campanine.

 

 

Delos
di Annalisa Fattori e Paola Nobile
via San Simpliciano 6, 20121 Milano
Tel 02.8052151 - Fax 02.8052386
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.delosrp.it

 

 

Golosità a buon prezzo al Toe Drue di Sestri Ponente

 

 

L'antico lavello in marmo che caratterizza lo storico Toe Drue

 

Delle proposte gastronomiche per passare qualche ora al fresco, in modo conviviale e gustoso.

Il nuovo menù del mese, avrà una nuova formula, più veloce, ma sempre con la ricerca di prodotti stagionali a Km Zero.

Tre portate composte da: un ricco antipasto, un primo piatto e un delicato e fantasioso dolce.

Oltre a questo menù, troverete sempre i nostri classici piatti e le creazioni del nostro chef.

Da Lunedì a Sabato a cena !!!

 

"Menù estivo”

Panissette e cuculli di benvenuto

 

***

 

Le Acciughe nostrane in vari modi

“ impanate, ripiene, marinate, infarinate…"

 

***

 

Lo Spaghetto Monograno Felicetti Bio

con Totanetti, piccadilly e panure

 

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La Pesca Melba rivisitata 

con spuma all’amaretto

 

Caffè

 

Proponiamo questo menù a 25 € a persona vini esclusi

 

Vi consigliamo di prenotare

 

Le Toe

 

Ristorante Toe Drue Antica Osteria - Via Carlo Corsi 44r. 16154 Genova.  Tel 010/6500100 - Chiuso la Domenica.  Info: www.toedrue.it

 

 

 

 L'antico forno da cui uscivano auree farinate 

 

Battipalo: ristorante con vista sul Lago Maggiore

 

Ristorante Battipalo

Gabriele ha tanta Francia e ovviamente Italia nella sua carta, con oltre 40 etichette di soli piccoli produttori biodinamici di champagne a ottima qualità prezzo e bottiglie dalla Borgogna, sempre piccoli e ricercati produttori, motivo per cui gli appassionati fanno chilometri per degustarli: la clientela proviene da tutta Italia oltre che dall'estero.

La Carta dei Vini: 

I piatti must del Battipalo sono: la tartare di fassona; la tempura di pesce di acqua dolce da intingere in una salsa che richiama il ketchup con wasabi e zenzero; le lumache fritte nella farina di grano saraceno con l'humus di sottobosco che viene rappresentato dal sedano rapa, il soncino, topinambur e rapanello con aglio nero fermentato; le linguine di farro e orzo con lavarello sotto sale croccante; i tortellini di farina di riso ripieni di crema ai piselli con brodo di prosciutto, menta e gamberi rossi (gluten free); per dolce impareggiabile lo zabaione.

Ingredienti del territorio, che in questa ala del Piemonte abbondano: pesci di lago stagionali (agoni, anguille, lucioperca, persico e lavarello) da valorizzare in modo meno scontato e classico; i formaggi di Ossola e Valsesia; le erbe spontanee raccolte da Simona stessa, appassionata raccoglitrice (nei suoi piatti troviamo spesso tarassaco, dente di leone, piantaggine), la verdura invece è raccolta quasi interamente nell'orto di casa; il pane del maestro culinario Eugenio Pol; pasta esclusivamente fatta in casa con farine di grani antichi e lievito madre per i lievitati; carne esclusivamente piemontese da un allevatore selezionato e lumache di allevamento bio.

 

Gabriele e Simona Boggio

 

La Cucina:

 Hanno aperto il loro Battipalo nel 2009 e successivamente Simona, per rafforzare la propria conoscenza nel mondo della carne, ha lavorato presso il ristorante stellato Damini&Affini di Arzignano (VI), da Enrico Bartolini e da Ovo in Val d'Aosta sotto la guida dello chef Stefano Zonca.

Simona Benetti e Gabriele Boggio, compagni di scuola alle elementari e una grande passione per la cucina, per lei, per il buon vino, lui. Lei venditrice di occhiali, lui responsabile commerciale spesso all'estero; si sono rincontrati, sposati, hanno mollato tutto e ora vivono per il Battipalo. Lei timida e materna, ma di saldo polso in cucina, nel suo regno, ama esprimersi attraverso i suoi piatti; lui uomo di sala fatto e finito, ha fatto dell'accoglienza la sua arte e della ricerca di vini e champagne di nicchia la sua forza.

La storia:

 45 minuti da Milano: quasi invisibile dalla strada provinciale, ex biglietteria per i battelli, basta girare attorno all'edificio per rimanere sbalorditi dal contrasto avanti/retro: il locale è stato totalmente ristrutturato recentemente per diventare un vero ristorante gourmet per 40 coperti, tra le location più belle e romantiche del lago Maggiore a pochi chilometri dalla Rocca di Arona, da Stresa, dalle isole Borromee e da S. Caterina del Sasso, un antico eremo scavato nella roccia.

Il ristorante Battipalo è così, sospeso tra le acque del Lago Maggiore, coronato da ampie vetrate che fanno spaziare lo sguardo, accanto all'attracco del battello gira il Lago e attracca a Lesa, un porto minore e tranquillo della parte piemontese del lago, fermata a richiesta.

“Battipalo” prende nome da una delle invenzioni di Leonardo Da Vinci: inventò l'attrezzo per piantare dei pali in agricoltura, successivamente adattato anche per i pali del lago, predisposti sulle chiatte.

Orari:

Aperti a pranzo e cena mercoledì e dal venerdì alla domenica

Aperti a pranzo martedì e giovedì

Chiusi tutto lunedì, martedì e giovedì a cena

Contatti:

Battipalo

viale Vittorio Veneto 2

28040 Lesa (NO)

Te. 0322/76069

 

Alla Brinca si Studia

 

 

Il Vietnam arriva a Firenze, apre il ristorante COM SAIGON

 

Stretta una collaborazione con l'Associazione degli chef di Ho Chi Minh city

Il Vietnam sbarca a Firenze. Con i suoi sapori e i suoi piatti di alta cucina. Sbarca nel centro Unesco della città, in  via dell’Agnolo 93/r, per iniziativa di alcune vietnamite residenti a Firenze e di un gruppo d’italiani. Si tratta di un ristorante interamente al femminile, con tre cuoche vietnamite in cucina e una responsabile di sala italiana. Si chiama COM SAIGON, che semplicemente si può tradurre con ‘Il riso di Saigon’. Anche se la parola ‘Com’ significa sia riso che pasto: nella lingua vietnamita non c’è del resto una distinzione netta tra le due cose. I valori perseguiti da COM SAIGON sono quelli di un’autentica cucina vietnamita. Senza declinazioni o cedimenti revisionisti, se non quelli imposti dalla sostituzione di ingredienti introvabili alle nostre latitudini.

Quella vietnamita non è solo una cucina esotica mediamente sconosciuta a Firenze. E’ una cucina con propri principi, che seguono gli antichi criteri sapienziali dello Yin e dello Yang. In pratica, una cucina dell'equilibrio che impone di ricercare in ogni piatto il contraltare ‘freddo’ di ogni ingrediente ‘caldo’ e viceversa”, spiega Nguyen Thi Thuy Lan, amministratrice unica di COM SAIGON e una delle tre cuoche in cucina. Per questo COM SAIGON ha inteso stringere una collaborazione con l'Associazione degli chef di Ho Chi Minh city, la vecchia Saigon, che fa capo al ministero del turismo vietnamita. Una collaborazione che si è tradotta nell’invio di una cuoca a Firenze e nella visita degli esponenti della stessa Associazione.

Cosa si mangerà nel ristorante vietnamita di Firenze? Il piatto nazionale vietnamita è il Phõ, una zuppa che ė quasi un piatto unico e che arriva dal nord del Vietnam. La base è il brodo di manzo, ma si tratta di una definizione limitativa visto che il brodo comprende oltre 20 ingredienti tra verdure e spezie. Dentro, spaghetti di riso, carpaccio di manzo a pezzettini e verdure. Poi gli involtini, popolari quanto e più del Phō. Declinati con ampia varietà di ingredienti e di cotture ma con lo stesso tema: un foglio di carta di riso arrotolato con dentro verdure, carne o pesce. L'altro piatto simbolo è il Banh Cuon, nato al nord. Si tratta di sottili e delicate sfoglie di pasta di riso, quasi  una crêpe di pasta di riso cotta al vapore, con dentro funghi e carne. Altro piatto caratteristico è il Banh Xeo, che arriva invece dal sud, dalle regioni del delta del fiume Mekong: una crêpe a base di farina di riso, latte di cocco e curcuma, con dentro pesce, carne e germogli di soia.

Il ristorante avrà due cucine. Una è stata montata in forma aperta all’ingresso, per consentire a chiunque di vedere la preparazione di alcuni piatti tradizionali e di familiarizzare con una tradizione culinaria lontana da noi. E proprio all’ingresso si potranno degustare anche piatti ‘finger-food’, molto popolari in Vietnam, per venire incontro alle esigenze diffuse di un pranzo veloce e a basso costo.

Sul retro, nella sala che dà su via de’ Pepi, per almeno tre pomeriggi alla settimana, il giovedì, venerdì e sabato, si potranno degustare a partire dalle 17 in poi i tè del Vietnam.Dall’aromatico tè al ginger al tè al riso rosso tostato, ma tutti quanti accompagnati dai dolci tradizionali. E in occasione delle degustazioni si terranno vari incontri a tema. Sul Vietnam e non solo.


mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
pagina Facebook. @comsaigonfirenze | https://www.facebook.com/comsaigonfirenze/
 

Lorenzo Galli Torrini

 
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