Viaggi enogastronomici
Itinerari enogastronomici
FRASASSI EXPERIENCE PER IL GRAN TOUR
Marche si punta ai nuovi trend del turismo “attivo” Un’esperienza totale, tra storia, natura, enogastronomia
Fare un “safari notturno” in Appennino, realizzare la carta a mano a Fabriano, vivere un’esperienza speleologica nel complesso ipogèo di Frasassi, fare colazione in vigna. Sono solo alcuni degli “ingredienti” inseriti nell’innovativa proposta di turismo attivo promossa nelle Marche, precisamente nel territorio fabrianese, dall’Unione Montana Esino Frasassi in collaborazione con il Parco Gola della Rossa e con il Consorzio Frasassi.
Attraverso la piattaforma del Grand Tour delle Marchee l’applicazione di Tipicità, è possibile costruire il proprio viaggio “su misura”, tra eventi inconsueti, paesaggi selvaggi e borghi d’autore, vivendo attivamente il territorio con le opportunità offerte da una proposta strutturata, nella circostanza, da Aleste Tour.
Lo hanno sperimentato i giornalisti che hanno vissuto in anteprima la “Frasassi Experience” durante un week end caratterizzato da momenti indimenticabili, tra i quali la possibilità di assistere in modalità “live” alla battaglia del Sentino, rievocazione storica della celeberrima contesa delle nazioni (295 a.C.) svoltasi nel territorio dell’odierna Sassoferrato, che segnò inesorabilmente i destini di Roma “caput mundi”.
Il safari nel Parco naturale della Gola della Rossa e di Frasassi è un percorso esperienziale per piccoli gruppi di persone. Articolato attraverso i diversi ambienti dell’area protetta, si svolge in notturna, in parte in auto “fuoristrada” ed in parte “a piedi”, alla scoperta di una natura selvaggia e misteriosa. In alternativa si possono effettuare percorsi dedicati di trekking e mountain bike, ma anche escursioni a cavallo.
Il percorso speleologico è invece accessibile dalle Grotte di Frasassi, con la possibilità di scegliere tra una “via blu”, più accessibile, ed una “rossa”, adatta ai più avventurosi ed esperti, sempre comunque al di fuori dei normali percorsi di visita e con “passaggi” mozzafiato tra stalattiti e stalagmiti nel millenario buio della caverna.
Il Museo della Carta di Fabriano offre l’opportunità di diventare novelli “Mastri cartai” guidati da esperti artigiani, autentici professionisti di questa antica arte. Tutto da scoprire il “salame di Fabriano”, insieme a cantine, birrerie artigianali e produttori agricoli di rare specialità. A Cerreto d’Esi, poi, la possibilità di gustare i sapori del territorio cullati dalle atmosfere della vigna in compagnia del rinomato Verdicchio di Matelica, il bianco fermo più premiato dalle guide italiane. Tra le suggestive “copertelle” del borgo medioevale di Serra San Quirico, invece, si rivela particolarmente gustoso l’assaggio del tradizionale “calcione”, una sfiziosità tutta marchigiana.
Tappa del Grand Tour delle Marche, varato da Tipicità ed ANCI Marche,la Frasassi Experience è “attivabile” e fruibile anche attraverso apposite combinazioni presenti nella piattaforma www.tipicitaexperience.it.
Angelo Serri
“KESCHTNRIGGl”:FESTA DELLA CASTAGNA A LANA E DINTORNI
L’evento autunnale più atteso si svolgerà dal 14 ottobre al 4 novembre
Tesimo, Prissiano, Foiana e Lana saranno le località che ospiteranno i principali appuntamenti della prossima edizione della Festa della castagna, l’evento che avrà come protagonista questo frutto autunnale gustoso e ricco di proprietà benefiche.
Un tempo la castagna era un frutto per i poveri, che spesso la utilizzavano come sostituto del pane, ma negli ultimi anni sta risorgendo ad alti riconoscimenti ed è sempre più apprezzata e utilizzata anche in cucina, arricchendo le ricette e deliziando i palati con vari preparati.
La Festa della castagna di Lana e dintorni, che ha mutuato il nome “Keschtnriggl” dall’utensile in vimini utilizzato un tempo per sbucciare le castagne, è ormai una tradizione consolidata, che attrae molti partecipanti entusiasti del ricco programma previsto per quelle giornate.
Da domenica 14 ottobre, infatti, fino a domenica 4 novembre il calendario è fitto di appuntamenti e iniziative: escursioni ai masi e ai castagneti con degustazioni di vini e castagne, cantine che offriranno caldarroste, Krapfen ripieni di castagne e “Sußer”, il vino novello e ristoranti ed esercizi gastronomici selezionati che presenteranno menu speciali e nuove creazioni gastronomiche a base di castagne.
La prima domenica (14 ottobre) dalle 11 alle 18 la Festa si concentrerà a Foiana, nel centro del paese, con musica tradizionale di bande locali e il mercatino con gustose specialità contadine anche a base di castagne. Possibilità di fare visite guidate al sentiero del castagno in compagnia delle Guardie Forestali alle ore 14.
Nella seconda domenica (28 ottobre), invece, il clou sarà nella Piazza del Municipio a Tesimo con la sfilata storica che partirà alle 10.30 con al seguito 25 carri e trattori d’epoca e bande musicali, il tutto accompagnato da stand con specialità a base di castagna, dal mercatino contadino e da bancarelle con oggetti di artigianato tradizionale. Previsto anche un programma di intrattenimento specifico per bambini.
Da segnalare l’appuntamento di mercoledì 24 ottobre alle ore 18.30 a Castel Fahlburg, “Tre castelli in una notte”: una fiaccolata notturna di castello in castello (Castel Fahlburg, Castel Wehrburg e Castel Katzenzungen) con sorprese gastronomiche e culturali e un menu degustazione di quattro portate a base di castagne. Una serata davvero unica, alla quale sarà possibile partecipare su prenotazione.
Altra iniziativa particolare è “Birra, castagne e cioccolato” che si svolgerà mercoledì 16 ottobre alle ore 18.30 presso la Cantina Pfefferlechner di Lana. La sfida della serata sarà quella di combinare il sapore delle castagne al gusto della birra e del cioccolato, allontanandosi dagli accostamenti classici per offrire un’esperienza gustativa indimenticabile. Si prenota scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Venerdì 26 ottobre dalle 14 alle 18 è il momento di chi ama stare ai fornelli con il “Corso di cucina con le castagne – dolce & piccante”, utilizzando la castagna come ingrediente attraverso la preparazione di piatti autunnali, dolci e piccanti. Sarà anche l’occasione per imparare tanti trucchi del mestiere presso la Scuola di economia domestica e agroalimentare Frankenberg di Tesimo. Per prenotare, telefonare allo 0471/440981.
Nel corso di tutta la durata della Festa della castagna, inoltre, il contadino Hans Laimer cuocerà le castagne sul fuoco vivo davanti alla sede dell’Ufficio Turistico di Lana e gli avventori potranno gustare le caldarroste appena cotte.
La Festa della castagna è stata riconosciuta come Green Event, cioè manifestazione che viene pianificata, organizzata e realizzata nel pieno rispetto dell’ambiente.
Per ulteriori informazioni sulla manifestazione:
www.keschtnriggl.it
www.lana.info, Tel. 0473 561770
Nadia Scioni
LA FESTA DEL BACCALÁ
LA FESTA DEL BACCALÁ ritorna protagonista della guida “Ramazzotti il Gusto delle Sagre”. la guida che invita a conoscere le 20 sagre che meglio raccontano
il...gusto delle sagre,
quell’indescrivibile euforia attivata da emozioni, ricordi, tradizioni, convivialità.
Dal 23 al 29 Settembre a SANDRIGO (VI).
Si narra che il baccalà sia stato scoperto secoli fa solo quando i veneziani con le loro imbarcazioni naufragarono sulle isole di Lofoten e assaggiarono dagli abitanti del posto il loro “Stockfiss- stoccafisso” ovvero il merluzzo essiccato al sole. Gli scaltri
mercanti veneziani rendendosi conto della genialità di tale prodotto e lo portarono nella propria terra. Oggi, dopo secoli, Amaro Ramazzotti lo ha ‘portato’ all’interno della sua guida, “Ramazzotti, il gusto delle sagre”, riconfermando la Festa del Baccalà come una delle tappe più gustose del suo viaggio alla scoperta del sesto gusto, il gusto Ausano.
Dal 23 al 29 Settembre Sandrigo, la capitale del baccalà Vicentino, diventa punto d’incontro di migliaia di appassionati della buona tavola, una grande manifestazione durante la quale vengono consumati oltre 25.000 piatti di questa specialità e 100 quintali di questo mitologico pesce.
Tra i numerosi ospiti anche una delegazione che arriva direttamente dalla Norvegia (maggiori produttori mondiale di baccalà) con a capo il sindaco dell’isola Rost, da circa 20 anni gemellata con Sandrigo.
Il borgo per circa una settimana si trasforma in un paradiso gastronomico festante con concerti, spettacoli di intrattenimento e tanti artisti di strada .
Non dimenticate di spedire una cartolina una volta giunti sul posto: è stato realizzato un francobollo dedicato al baccalà Vicentino.
Per informazioni: festadelbaccala.com Ilgustodellesagre.it
La ricetta segreta del Baccalà Vicentino.
Ingredienti per 12 persone: per provare il gusto delle sagre bisogna attivare la convivialità e condividere il piacere
1 kg stoccafisso secco
250 g cipolle
1⁄2 l olio d’oliva non fruttato
3 /4 sarde sotto sale
1⁄2 l latte fresco
farina q.b
50 g grana grattugiato
un ciuffo di prezzemolo
sale e pepe Preparazione
Ammollare lo stoccafisso, già ben battuto, in acqua fredda, cambiandola ogni 4 ore, per 2-3 giorni.
Levare parte della pelle. Aprire il pesce per il lungo, togliere la lisca e tutte le spine.
Tagliarlo a pezzi quadrati possibilmente uguali.
Affettare finemente le cipolle; rosolare in un tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le sarde dissalate, diliscate e tagliate a pezzetti; per ultimo, a fuoco spento, unire il prezzemolo tritato.
Asciugare e infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorarli con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’altro in un tegame di cotto o di alluminio, oppure in una pirofila (sul cui fondo si sarà versata, prima, qualche cucchiaiata di soffritto); ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, il grana, il sale e il pepe.
Unire l’olio fino a ricoprire tutti i pezzi, livellandoli.
Cuocere a fuoco molto dolce per 4 ore e mezza circa, muovendo di tanto in tanto il recipiente senza mai mescolare. In termine vicentino questa fase di cottura si chiama “pipare”. Solamente l’esperienza saprà definire l’esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare a esemplare, può differire di consistenza.
Servire ben caldo con polenta in fetta: il “Baccalà alla vicentina” è ottimo anche dopo un riposo di 12 – 14 ore. E a fine pasto rilassatevi davanti a un bicchiere di Amaro Ramazzotti con ghiaccio e una fettina d’arancia
OTTO Milena Camparada – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IL PANE, ALIMENTO DI VITA
Gallo Rosso a sostegno dell’antica arte della panificazione contadina
L’espressione “tenere a pane e acqua” è emblematica per riflettere sull’importanza fondamentale che il pane riveste da sempre nella vita dell’uomo. Il modo di dire infatti, anche se è associato spesso ad una punizione rivolta in passato ai carcerati, rivela come il pane sia l’alimento fondamentale per la sopravvivenza, l’essenziale, ciò che realmente serve per nutrirsi. E l’essenziale è fatto di farina e acqua.
Il pane ha origini antichissime, se ne parla nella Bibbia, ma in realtà esistono testimonianze di alcuni resti ritrovati nelle caverne in era preistorica. Di certo non si trattava del pane come lo si conosce oggi, ma piuttosto di una “pastella” composta da acqua e semi frantumati.
Esistono diverse leggende legate all’origine del pane, due delle quali appartengono al popolo egizio, che fu il primo a sperimentare diversi impasti e consistenze. Si narra infatti che il pane nacque un giorno in cui il Nilo, durante un periodo di piena, aveva bagnato dei sacchi di farina, da cui erano nati i primi impasti; l’altra leggenda racconta invece di una schiava egizia che, per far dispetto alla sua padrona, aveva aggiunto alla pasta del pane il residuo della preparazione della birra e questo aveva cominciato a fermentare.
L’importanza del pane è celebrata ogni anno con la Giornata Mondiale del Pane, che quest’anno si terrà il 16 ottobre. Per molti contadini altoatesini la panificazione, cioè il momento in cui si dedicano alla preparazione dell’impasto e alla sua successiva cottura, è un procedimento che svolgono con assoluta facilità, perché fa parte di una delle tante usanze che in Alto Adige vengono tramandate da generazioni.
I contadini per l’impasto dosano le quantità che hanno imparato dai genitori o dai nonni, utilizzando i semplici ingredienti a disposizione nel maso come l’acqua, la farina (di vari cereali) che spesso viene macinata nel mulino di proprietà, il lievito e diversi semi e spezie.
La cottura dell’impasto avviene quasi sempre nel forno a legna, che conferisce al pane una fragranza e una bontà uniche.
Il ritorno alle origini anche attraverso questa pratica è molto apprezzato, anche perché non vengono utilizzati agenti chimici e macchinari che semplificano il lavoro, ma sminuiscono la bontà, la genuinità e l’autenticità del pane che deve mantenere tutte le sue proprietà.
Alcuni masi Gallo Rosso offrono ai propri ospiti la possibilità di provare l’esperienza di preparare insieme il pane casereccio, come il Botenhof in Val Sarentino, il Thalhofer Hof a Chiusa e il Redenhof a Selva dei Molini; mentre altri masi hanno il loro pane tra i prodotti di qualità a marchio Gallo Rosso, acquistabile nei mercati, in diversi punti vendita oltre che nella bottega stessa dei masi.
A proposito di Gallo Rosso
Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di oltre1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.
Nadia Scioni
LA SAGRA DELLA VALDARBIA COMPIE 50 ANNI
Dal 21 al 30 settembre a Buonconvento (SI) si saluta l’estate con una grande festa popolare che racconta della campagna, dei ritmi della terra e dei suoi frutti generosi
La Sagra della Valdarbia compie 50 anni: un intero paese celebra i saperi e i sapori della tradizione. Il borgo medioevale di uno dei comuni più belli della provincia di Siena offre giorni indimenticabili all’insegna dell’enogastronomia, dell’arte, del paesaggio
A Buonconvento (SIENA) un intero paese celebra i saperi e i sapori della tradizione più autentica: dal 21 al 30 settembre, torna la “Sagra della Valdarbia”, l’appuntamento che da ormai 50 anni saluta la fine dell’estate rinnovando una festa popolare contadina molto partecipata che racconta della terra e dei suoi frutti generosi che l’uomo sa coltivare e far crescere. Per dieci giorni il bellissimo borgo medioevale propone un viaggio tra arte, cultura ed enogastronomia arricchito da un ricco calendario di spettacoli e convegni.
Riflettori accesi sull'enogastronomia, da sempre regina assoluta “Sagra della Valdarbia”. Grazie al lavoro appassionato dei volontari, delle associazioni di Buonconvento e all'organizzazione della Proloco e dell’Associazione Quartieri in quattro diverse aree del centro storico paese saranno allestiti e in funzione ben 4 ristoranti che offriranno piatti della tradizione come i pici, maltagliati, pappardelle fatti a mano, la ribollita, i tagliolini con ceci, la zuppa di funghi, la nana arrosto, la lepre, le carni in umido e alla brace, i dolci e molto, molto altro. E così i golosi potranno immergersi in un mondo di sapori che raccontano della secolare civiltà contadina che con grazie e maestria ha modellato e reso unico questo angolo di Toscana.
Ma la “Sagra della Valdarbia” offre anche l’occasione di incontri culturali con mostre, convegni, laboratori per bambini e spettacoli che ogni sera garantiranno animazione nel paese.
Tra le curiosità gli appuntamenti dedicati alla storia di questa terra: grande attesa per la ricostruzione della “Porta Romana” con cui si inaugurerà la Sagra e che sarà accompagnata da due mostre: una incentrata proprio sulla storia di Porta Romana l’altra sulla toponomastica buonconventina.
Durante i giorni della sagra il Museo della Mezzadria e il Museo d’Arte Sacra saranno aperti gratuitamente al pubblico. Ogni sera ci sarà musica itinerante nelle vie del borgo. Da non perdere l’appuntamento di sabato 29 settembre quando alle ore 21.30 il Teatro dei Risorti ospita il musical “Storie e amori sulla via Francigena” scritto da Nicola Costanti e Marco Brogi e di domenica 30 settembre, sul sagrato della Chiesa, con l'esibizione dei campioni italiani di tango Giulia Del Pozzo y Riccardo Pagni.
La “50ma Sagra della Valdarbia” è un evento del Comune di Buonconvento, organizzato dalla Pro Loco e dall’Associazione Quartieri con la preziosa collaborazione delle associazioni di volontariato del paese. Info www.prolocobuonconvento.com; Facebook: Proloco Buonconvento
Sonia Corsi