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Itinerari enogastronomici

  ALTA BADIA SCIARE CON GUSTO FESTEGGIA LA 10° EDIZIONE

 

 

 

Saranno dieci chef stellati, ognuno in rappresentanza di una delle scorse edizioni, i protagonisti del decimo anniversario. Questa edizione vuole, infatti, essere un tributo ai numerosi chef, che con passione e dedizione per il proprio lavoro hanno fatto di Sciare con gusto l’iniziativa culinaria più stellata delle Alpi.

Anche grazie a Sciare con gusto, negli ultimi anni l’Alta Badia si è profilata sempre piùcome località che offre la massima espressione di momenti di piacere in montagna. In questa direzione i momenti legati alla gastronomia rappresentano un’occasione unica per scoprire le eccellenze culinarie della destinazione.

NOVITÁ: L’evento per eccellenza della decima edizione di Sciare con gusto si chiama ALTISSIMO – The Dolomites’ Most Exclusive Brunch, in programma per il 17 dicembre 2018.

 

Sono passati ben 10 anni dall’inizio di questa lunga avventura, chiamata Sciare con gusto, che dal 2009 vede protagonisti numerosi chef stellati italiani ed internazionali, con in primis l’ideatore della fortunata iniziativa, Norbert Niederkofler (Ristorante St.Hubertus c/o Hotel Rosa Alpina, 3 stelle Michelin).

 

Ogni chef rappresenterà un’edizione per ricordare anche le tematiche attribuite ad ogni annata. Il rappresentante dell’edizione 2009/10, dedicata agli chef stellati dell’Alto Adige, non poteva che essere Norbert Niederkofler, il primo chef altoatesino ad aver potuto cucire ben tre “macaron” sulla sua casacca. L’edizione 2010/09, dedicata agli chef stellati europei, verrà rappresentata dallo chef sloveno, Tomaž Kavčič (Ristorante Pri Lojzetu), seguito da Giancarlo Morelli (Ristorante Pomiroeu, 1 stella Michelin), che ricorda l’edizione 2011/12 in cui tutti gli chef avevano creato una ricetta con il maialino da latte. “Slope Food – gli aperitivi in pista” è stata la tematica di Sciare con gusto 2012/13 e 2013/14 che verranno ricordate dagli chef Diego Rossi (Trattoria Trippa – Milano) e Christina Bowerman (Ristorante Glass Hostaria, 1 stella Michelin), unica chef stellato donna del decimo anniversario. Insieme a Nicola Laera (Ristorante La Stüa de Michil c/o Hotel La Perla, 1 stella Michelin), si ricorderà l’edizione 2014/15, con il motto “Il giro d’Italia dei sapori”, un viaggio culinario tra le prelibatezze delle regioni italiane. Gennaro Esposito (Ristorante Torre del Saracino, 2 stelle Michelin) ricorda “Noi del Sud”, l’edizione 2015/16, che ha voluto mettere insieme il Sud Tirolo e il Sud Italia per creare una nuova esperienza culinaria. “Top of the mountains”, il motto dell’edizione 2016/17 viene ricordato da Martin Dalsass (Ristorante Talvo by Dalsass, St.Moritz), mentre la tematica “I sapori dell’Infanzia” dell’edizione 2017/18 verrà ricordata da Giorgio Locatelli, chef italiano, che già da diversi anni lavora a Londra (Ristorante Locanda Locatelli). La carrellata di chef termina con Matteo Metullio (Ristorante La Siriola c/o Hotel Ciasa Salares, 2 stelle Michelin), che rappresenterà l’edizione numero dieci.

 

Il concetto rimane invariato: i 10 Chef gourmet saranno abbinati ognuno ad un rifugio sulle piste dell’Alta Badia, per il quale creeranno una ricetta che verrà proposta agli sciatori durante tutta la stagione invernale. Ogni chef rappresenterà un’edizione e realizzerà una ricetta seguendo il motto #skitheitalianway. Nelle loro ricette, gli chef punteranno, infatti, alla genuinità della cucina italiana e degli ingredienti, utilizzando prodotti di altissima qualità. Ad ogni piatto verrà abbinato un vino altoatesino, scelto accuratamente da un esperto sommelier dell’Alto Adige, il quale creerà accostamenti speciali ed originali.

 

#SkiTheItalianWay

L’Alta Badia, negli ultimi anni, è diventata la meta turistica per eccellenza per quanto riguarda la gastronomia. Questo anche grazie a “Sciare con gusto”, l’iniziativa più golosa della stagione invernale, che si presenta puntualmente a dicembre sulle piste della località nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO.

Grazie alle iniziative culinarie in pista, in Alta Badia si celebrano le eccellenze culinarie del nostro Paese e si dà maggior rilievo al motto #skitheitalianway. La vacanza invernale è, infatti, più di una semplice discesa sugli sci. In Alta Badia si valorizza il connubio vincente tra lo sport sulla neve e la gastronomia, i punti forti della località. In questo modo si vuole avvicinare sia gli sciatori che tutti i buongustai ad una cucina di alto livello e ai vini di qualità, elevando ancora di più l’offerta enogastronomica delle baite. 

 

ALTISSIMO – The Dolomites’ Most Exclusive Brunch: NOVITÁ 2018/19

L’evento culinario più lifestyle delle Dolomiti avrà luogo in Alta Badia, lunedì 17 dicembre 2018. I tre chef stellati dell’Alta Badia, con a capo Norbert Niederkofler (Ristorante St. Hubertus c/o Hotel Rosa Alpina, 3 stelle Michelin), uno dei nove chef tri-stellati italiani, presenteranno un evento del tutto nuovo, che sarà il fiore all’occhiello della decima edizione di Sciare con gusto. Insieme a Matteo Metullio (Ristorante La Siriola c/o Hotel La Siriola, 2 stelle Michelin) e a Nicola Laera (Ristorante La Stüa de Michil c/o Hotel La Perla, 1 stella Michelin), Norbert Niederkofler metterà in risalto l’eccellenza gastronomica dell’Alta Badia, attraverso un evento esclusivo e di alta qualità, riservato ad un pubblico ristretto e molto selezionato, che avrà luogo presso il rifugio Club Moritzino. L’evento ha luogo proprio alla partenza della pista Gran Risa, in onore delle gare di Coppa del Mondo di sci. Il 17 dicembre si svolge, infatti, lo Slalom Gigante Parallelo in notturna, sull’ultimo tratto della pista Gran Risa. 

 

SOMMELIER IN PISTA

Degustare in tre baite diverse una selezione dei migliori vini dell’Alto Adige, ammirando le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO: in Alta Badia si può.

Dopo il successo delle scorse edizioni, l’Alta Badia ripropone anche nell’inverno 2018/19 “Sommelier in pista”, con lo scopo di valorizzare il connubio fra lo sci e i prodotti d’eccellenza del territorio. Sono sette gli appuntamenti, in programma tra dicembre e marzo (18 dicembre, 15 e 29 gennaio, 05 e 19 febbraio, 12 e 26 marzo) e prevedono favolose sciate sulle piste dell’Alta Badia, abbinate alla degustazione di alcuni tra i più pregiati vini dell’Alto Adige. I partecipanti saranno accompagnati da un maestro di sci oltre che da un sommelier professionista. Il prezzo delle degustazioni, guida sciistica inclusa, è di 30,00€ a persona. Gli eventi sono organizzati in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige e l’Associazione Sommelier Alto Adige. 

 

WINE SKISAFARI: IL VINO SAFARI SUGLI SCI A 2000 METRI

Domenica 24 marzo 2019, l’Alta Badia porta i migliori vini altoatesini in quota per una degustazione esclusiva, la quale si terrà dalle ore 10 alle ore 15.30, presso i rifugi Piz Arlara, Bioch, I Tablà e Pralongià. Si vuole così concludere in bellezza la stagione invernale, dedicata all’enogastronomia. L’evento è organizzato da Alta Badia Brand, in collaborazione con IDM (Innovation Development Marketing) e con il sostegno del Consorzio Vini Alto Adige e del Consorzio Tutela Speck Alto Adige. 

 

ALTRI APPUNTAMENTI ENOGASTRONOMICI

L’inverno all’insegna dell’enogastronomia in Alta Badia prosegue con la “LEITNER ropeways VIP Lounge” in occasione delle due gare di Coppa del Mondo di Sci Alpino sulla pista Gran Risa, in programma per il 16 e 17 dicembre 2018. Chef stellati, prodotti d’eccellenza e i vini pregiati dell’Alto Adige delizieranno gli spettatori. Specialità natalizie possono essere degustate durante il periodo dell’Avvento, dal 6 dicembre al 6 gennaio 2019, a San Cassiano al Villaggio di Natale e al mercatino di Corvara. Inoltre, durante tutta la stagione invernale ci sarà la possibilità di partecipare alla “Colazione tra le vette”, presso il rifugio Las Vegas. Un’ottima occasione per essere i primi in pista al mattino, oltre che per fare una ricca colazione a base dei migliori prodotti dell’Alto Adige. La stagione terminerà con la quarta edizione dello “Skicarousel Vintage Party”, in programma per il 6 e 7 aprile 2019, durante il quale i rifugi proporranno piatti in voga negli anni ’70 e ’80. 

 

Per informazioni: Uffici Informazioni Alta Badia – www.altabadia.org – Tel.: 0471/836176-847037 – Email:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Nicole Dorigo

 

LAGO DI COSTANZA: VIGNETI, WINE-HOTEL, DEGUSTAZIONI

 

 

È autunno: vigneti, wine-hotel e degustazioni nella Regione Internazionale del Lago di Costanza 

Percorsi paesaggistici, degustazioni nei vigneti, ma anche soggiorni in botte e crociere a tema per un autunno all’insegna dell’oro di Bacco

 

Birra o vino? Quando si pensa ai paesi di lingua tedesca l’associazione al luppolo viene spontanea. In realtà, la Regione Internazionale del Lago di Costanza è terra di ottimi vini. Dalle sponde svizzere patria del Müller-Thurgau a Sciaffusa, dal Deutsche Bodensee al Vorarlberg e alla regione di San Gallo, fino alle valli del Liechtenstein, qui si possono assaggiare sorprendenti Riesling, Silvaner, Chardonnay e Blauburgunder. Il tema del vino diventa poi anche il pretesto per un tour alla scoperta del territorio, degustazioni accompagnate dai piatti della cucina locale, la visita in un sorprendente museo e per soggiorni a tema – in hotel annessi a vigneti, in un ex-certosa o in una botte di legno. 

 

Tour e i Percorsi del Vino sul Lago di Costanza

Attraversando la Regione Internazionale del Lago di Costanza lo sguardo si ferma spesso su declivi coltivati a vite e distese di vigneti. Per scoprire il territorio da vicino, degustazioni comprese, si possono intraprendere diversi itinerari. Ad esempio laStrada del Vino di Weinfelden, nel Thurgau (Svizzera): un percorso circolare di circa 9 chilometri che attraversa numerosi vigneti, ed offre scorci sul paesaggio collinare circostante.  Camminando ci si ferma presso diverse cantine a conduzione familiare e ci si ristora in locande tipiche, che insieme al piatto principale offrono un calice gratuito di vino locale.  Alla stazione di Weinfelden, dove il tour ha inizio, i gitanti possono acquistare uno zainetto che contiene acqua, snack, informazioni e la chiave per aprire la “cassaforte del vino”, una cella frigorifera che permette di degustare alcuni dei migliori vini della zona – come il Müller-Thurgau e il Blauburgunder (http://www.bodensee.eu/themen/genuss/wein/wine-trail-weinfelden---description.pdf).

 

I più golosi apprezzeranno il Gourmet Safari Itinerante proposto a Reichenau (Germania): oltre alla scoperta di quest’isola monastica ricoperta di orti e vigneti e dei suoi tesori patrimonio UNESCO, il tour prevede quattro diverse tappe per degustare altrettanti piatti di pesce, verdure locali a chilometro zero e dessert, accompagnati da un calice di squisito bianco del territorio (www.original-landreisen.de, 49,9€ a persona). Amanti della bicicletta? La Strada del Vino della Svizzera Orientale(52 km) conduce attraverso terreni coltivati a vite, le imponenti cascate del Reno a Sciaffusa, i paesini dalle case a graticcio del Weinland zurighese e la certosa di Ittingen. Durante il percorso ci si può fermare per una pausa golosa nei ristoranti e nelle cantine, o un pic-nic fra i prati (www.schaffhauserland.ch).

 

Anche il Principato del Liechtenstein offre centinaia di chilometri di sentieri panoramici, fino a 2.600 metri; dopo un’escursione in montagna o una tranquilla passeggiata si possono scoprire i vini del Principato presso la cantina dei Principi del Liechtenstein Hofkellerei, che propone Riesling, Veltliner e Pinot Neri locali, da provare anche abbinati agli squisiti piatti del ristorante Torkelpresso il podere Herawingert, dal 1712 proprietà della famiglia regnante (www.hofkellerei.li)Per saperne di più sui vini della regione e sulla loro storia, infine, a Meersburg c’è il museo esperienziale Vineum, ospitato in un edificio storico che custodisce uno dei più antichi torchi in legno ancora funzionanti in Europa, risalente al 1607 (http://www.bodensee.eu/it/cosa-scoprire/mappa-panoramica/vineum-bodensee-_poi834). 

Immagine: Cassaforte del vino a Weinfelden 

 

Soggiornare a tema: wine hotel, camere in botte e appartamenti presso i vigneti

Dormire, come Diogene, in unabotte? È quello che si può fare nel podere Rüdi a Trasadingen, in Svizzera. Le botti più recenti, tutte in legno, ospitano confortevoli letti matrimoniali, bagno con doccia e televisore, mentre la finestra ad oblò lascia entrare la luce del sole ed affaccia sul giardino. Nella Weinstubesi assaggiano i Blauburgunder, i rosé e i cabernet della cantina, accompagnati da deliziosi pane e speck, o dai dolci fatti in casa (www.rueedi-ferien.ch) . Anche il campeggio Klausehorn****, presso Costanza, offre ai suoi ospiti rustiche botti in legno come soluzione di soggiorno (www.camping-klausenhorn.de), in ricordo del Concilio di Costanza che pose fine allo Scisma Occidentale (1414 – 1418): pare che a quel tempo i visitatori venuti da ogni parte d’Europa in città fossero così tanti, che molti furono costretti a dormire nei luoghi più disparati, e anche nelle botti di vino.

 

Eletto dalla guida Varta tra i 20 più begli “wine hotel” della Germania, il Burgunderhof di Hagnau (Germania) è una struttura adults-onlyche offre ambienti eleganti e raffinati, oltre alla piscina e ad una spa. Nel Weingut & Distilleriesi possono degustare ed acquistare i vini e i preziosi distillati, tutti da coltivazioni rigorosamente biologiche, del Burgunderhof (www.burgunderhof.de). Pace e tranquillità si ritrovano anche negli affascinanti ambienti della Certosa di Ittingen, oggi secolarizzata. L’hotel interno al complesso offre 68 camere eleganti e spaziose, mente nel ristorante vengono serviti piatti preparati con i prodotti (sono circa 200) a vero chilometro zero, provenienti dagli orti, dai giardini, dalla macelleria e dal lattificio del convento, accompagnati dai vini delle vigne della certosa (www.kartause.ch). Hanno entrambe vinto il premio tedesco per l’Architettura del Vino, che riconosce il valore dei progetti più innovativi e ambiziosi nell’ambito della produzione vitivinicola: le vinotechedei poderi Winzerhof Gierer a Nonnenhorn e Schmidt am Bodenseea Wasserburg sono moderne e innovative costruzioni in legno e vetro che si inseriscono armoniosamente nel paesaggio circostante e propongono i vini dei vigneti di famiglia. Entrambe offrono anche appartamenti come soluzioni di soggiorno (www.schmidt-am-bodensee.dewww.winzerhof-gierer.de). 

Immagine: Botti presso Campingsplatz Klausehorn, credits@: MTK/Dagmar Schwelle

 

Vino e tradizione gastronomica regionale

Un menù di tre portate per assaggiare il migliore pesce di lago, accompagnato dai vini del territorio: è la proposta di quindici ristoranti della sponda tedesca del Bodensee per le Settimane del pesce e del coregone(11.09 – 09.10.2018). Il pesce – oltre al coregone, il pesce persico, la carpa e il salmerino alpino – è pescato giornalmente, e il menù è offerto sempre a 29€ (vini esclusi). Anche L’Autunno del Gusto(13. – 27.10.2018) che si tiene nelle località di Lindau, Bodolz, Wasserburg e Nonnenhorn è un inno alla cucina regionale e ai prodotti del territorio, come ad esempio le mele, le zucche, i formaggi e i distillati. Anche qui non mancano – insieme alle serate a tema e ai menù-degustazione - i tour di cantine e poderi e gli abbinamenti con i vini locali (www.lagodicostanza.eu). Una crociera sul lago, con degustazione e sottofondo musicale, fa parte dei piaceri dell’estate e del primo autunno. Le navi della BSB propongono fino al 21 settembre crociere di tre ore e mezza circa con assaggi di vini del territorio, a 39€ a persona e partenze da Meersburg o Costanza (www.bsb.de

 

La regione internazionale del Lago di Costanza

La regione internazionale del Lago di Costanza è una celebre destinazione turistica nel cuore dell’Europa. Incastonata tra Germania, Svizzera, Austria e Principato del Liechtenstein – le cui frontiere si susseguono a poca distanza le une dalle altre – e ricco di una natura varia e rigogliosa, il Bodensee è un continuo alternarsi di panorami alpini, colline ricoperte di vigneti e deliziose cittadine rivierasche. Tra i suoi tanti gioielli le città storiche di Costanza e Lindau e il loro comprensorio; le città storiche di Ravensburg, Weingarten e Schussenried in Alta Svevia, con il convento di Roggenburg; San Gallo, la cui cattedrale, biblioteca e complesso monastico sono parte del Patrimonio UNESCO per l’Umanità; Sciaffusa e le cascate più grandi d’Europa; Bregenz e il Vorarlberg, tra vette montane e architetture d’avanguardia e il Principato del Liechtenstein, piccolo Paese alpino ricco di storia e tradizioni, per vivere esperienze principesche. Per ulteriori informazioni: www.lagodicostanza.eu

 

Come arrivare

Dalla stazione di Milano Centrale Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzereoffrono otto collegamenti giornalieri diretti per Zurigo, della durata di 3 ore e 26 minuti, operati con comodi Eurocity di ultima generazione ETR 610, prenotabili su www.trenitalia.comin modalità ticketless. Da Zurigo si raggiungono poi in meno di un’ora diverse mete nella regione del Lago di Costanza. Per ulteriori informazioni: Svizzera.it/intreno. La regione internazionale del Lago di Costanza è inoltre facilmente raggiungibile dall’Italia in automobile, o in autobus e in aereo.

 

Internationale Bodensee Tourismus GmbH

L‘IBT GmbH (L’Ente Turistico Internazionale del Lago di Costanza) è l’organizzazione internazionale che raggruppa gli enti turistici della Regione Internazionale del Lago Costanza per il posizionamento della macro-regione Bodensee, compresa tra Germania, Svizzera, Austria e Principato del Liechtenstein. Partner, soci e committenti dell’IBT sono: Deutsche Bodensee Tourismus GmbH, Landkreis Konstanz, Ravensburg Tourismus, Weingarten Tourismus, Bad Schussenried, Kloster Roggenburg, St. Gallen-Bodensee Tourismus, Thurgau Tourismus, Liechtenstein Marketing, Bodensee-Vorarlberg Tourismus, Schaffhauserland Tourismus e il VTWB, Verband der Tourismuswirtschaft Bodensee.

 

Sito e materiali informativi

Per scaricare online o visionare il materiale informativo della regione in lingua italiana è disponibile il sito: www.lagodicostanza.eu. Perordinare materiale informativo sulla regione in italiano: http://www.bodensee.eu/it/servizi/brochure  

 

L’Ente Turistico del Lago di Costanza:

Internationale Bodensee Tourismus GmbH
Hafenstraße 6
D-78462 Costanza
www.bodensee.eu

Immagini della destinazione possono essere scaricate direttamente al link:http://www.bodensee.eu/de/pressebereich/pressebilder

Per ulteriori informazioni su questo comunicato contattare: 

ABC PR CONSULTING

Via Castelvetro 33, 20154 MILANO

Ph. +39 02 83527768 

 

Alexandra Carrer 

 

POMARIA 2018 SEMPRE PIÙ INTERATTIVA! 

 

Percorsi di scoperta immersivi con il gruppo “Miscele d’aria”.   Visite guidate al frutteto storico di Cles 

Mostra dell’artista Paola Nizzoli Desiderato.  Un campo di mele a disposizione dei visitatori per dare vita anche ad esperienze di raccolta teatralizzate con la compagnia teatrale Koinè!  

pacchetti weekend con degustazioni, cene ad hoc, escursioni e visite guidate 

 

A PARTIRE DA 145€ a persona PER 2 pernottamenti 

sconti per le famiglie

 

L’edizione numero 14 di Pomaria, la manifestazione dedicata alla raccolta delle mele D.O.P. e alle eccellenze enogastronomiche km 0-40 della Val di Non e del Trentino, sarà nuovamente all’insegna dell’interattività, per dare vita a esperienze profondamente inclusive nel corso delle quali i visitatori possano la loro chiave di lettura del territorio, del suo desiderio di svelarsi e di farsi sempre teatro di nuovi incontri per rimanere vivo.

 Per il 2018, l’evento in programma il 13 e 14 ottobre, ritorna a Cles, capoluogo della valle, e il pubblico sarà ancora più protagonista. Sì, sarà proprio così: per fare un altro passo nel suggestivo racconto del felice legame della valle con l’agricoltura e la pastorizia che a ogni appuntamento l’evento mette in scena. Perché Pomaria, anno dopo anno, ha saputo superare se stessa trasformandosi da evento prettamente dedicato alle mele a un divertente, interessante e poetico laboratorio a cielo aperto, dove assaporare, imparare, e scoprire. E non è un caso che tutti i borghi che la ospitano, alternandosi, di edizione in edizione, si aprano letteralmente al pubblico, ospitando in aree pubbliche e private la miriade di attività legate all’evento.

 

In quest’ottica, tra le novità più interessanti del 2018, ci sono i percorsi sensoriali in cuffia, creati proprio per Pomaria dal collettivo artistico “Miscele d’aria Factory”, specializzato nell’ideazione di esperienze immersive. Protagoniste saranno le vie del centro storico di Cles che verranno esplorate dai partecipanti alla scoperta di quartieri come “Doss di Pez” per approdare alla spettacolare terrazza panoramica del capoluogo della Val di Non, da cui si dominano distese di meleti, incorniciati dalle cime montuose che disegnano la valle e “appoggiati” sulle pendici del Lago di Santa Giustina. Contenuti speciali dei percorsi, realizzati ad hoc: musiche registrate e dal vivo, rumori, racconti, suoni, suggestioni che attraverso un’interazione, pensata per far scattare un approccio empatico al contesto in cui si svolge l’esperienza, fanno entrare i partecipanti in contatto con i suoi prodotti agroalimentari e la loro storia.

 

 

 

Le mele saranno in primo piano anche con le visite guidate al frutteto storico di Cles, nato per custodire la memoria storica della frutticoltura in Val di Non e sul suo essere profondamente legata al genius loci. Questo terreno, suggestivamente posizionato al limite della vegetazione montana, è un piccolo eden popolato di piante rare di melo e di pero, che nella loro straordinaria varietà, con nomi affascinanti come Rosmarina bianca, Rosa nobile, Butirra Hardy, quando i frutti sono maturi, danno l’impressione ai visitatori di essere approdati per magia in uno spazio fiabesco.

 E proprio perché le anime di un luogo sono tante e averne cura è fondamentale per non perdere l’eredità che lasciano quando evolvono, tra le attività del 2018 figura anche un trekking urbano legato al mondo delle filande e della bachicoltura che si differenzierà per bambini e adulti. Sempre legata alla lavorazione della seta, nelle sale affrescate del quattrocentesco Palazzo Assessorile di Cles, sarà allestita una mostra incentrata sulla storica manifattura serica Viesi.

 Altra mostra straordinaria sarà quella dell’artista ligure Paola Nizzoli Desiderato, conosciuta in tutto il mondo per i lavori dedicati proprio alla frutta, con una particolare attenzione per quella rara e 

 

in via di estinzione, che, utilizzando la cera, con antiche tecniche, la vede realizzare bellissime sculture pensate per valorizzare la biodiversità. Tra le sue opere più famose, la piramide alimentare, prima ambasciatrice di EXPO, composta di 1927 differenti pezzi, interamente realizzati a mano. Per rendere omaggio alla biodiversità come patrimonio prezioso per tutta l’umanità, per l’identità di un luogo e per la salute delle persone, la frutta magicamente ricreata da Paola Nizzoli Desiderato si collega alla classica mostra pomologica di frutta antica che, dopo la travagliata raccolta dello scorso anno, quest’anno sarà nuovamente ricca e colorata.

 E dopo l’interruzione dello scorso anno dovuta ai danni arrecati dal gelo primaverile, tornano le lezioni di raccolta in compagnia dei maestri raccoglitori che, in un campo lasciato a disposizione dei visitatori, insegneranno loro come staccare correttamente le mele dall’albero e come riporle in una cassetta di legno, pronta per essere portata a casa. A rendere ancora più bella l’esperienza della raccolta, la presenza della compagnia Koiné, specializzata nella realizzazione di progetti legati alla sostenibilità ambientale, che darà vita a divertenti e interessanti percorsi teatralizzati.

 

I CLASSICI DI POMARIA: laboratori, degustazioni, ristorazione e selezione di produttori strettamene locali

 Le novità del 2018 faranno da corollario alle tradizionali attività della manifestazione che, all’insegna dell’interattività tra visitatori e territorio, contano tantissime occasioni per mettere le mani in pasta e in gioco i cinque sensi. Non mancheranno, quindi, i laboratori di tutti i tipi dove assaggiare, preparare, conoscere e capire che portare in tavola cose fatte da sé è più facile di quello che sembra. E dà sempre grandi soddisfazioni! La mela, in questo caso, sarà più che mai al centro dell’attenzione e ci si potrà cimentare nella preparazione di strudel, torte e marmellate.  Grande spazio sarà, inoltre, dato alla cucina con alcuni chef della valle che sveleranno alcuni dei loro segreti attraverso show cooking e coinvolgenti lezioni.

 

 

 

Il percorso attraverso la scoperta interattiva delle bontà del luogo sarà segnato anche da differenti degustazioni, organizzate anche in collaborazione con la locale condotta di Slow Food, dedicate a prodotti simbolo della zona come i formaggi dei locali caseifici, mieli prodotti con fiori diversi, vini, aceti, distillati, conserve realizzate anche con piante selvatiche e birre. Queste ultime meritano una menzione speciale perché la Val di Non e i territori limitrofi, grazie anche ad acque sorgive di eccellente qualità, stanno conoscendo una stagione di grande vitalità nelle produzioni artigianali di birra con sperimentazioni davvero interessanti che impiegano piccoli frutti e piante locali.

Ancora più spazio sarà dedicato alla mostra-mercato dei prodotti locali – oltre 60 i produttori - e le possibilità di portarsi a casa un pezzetto di Trentino saranno davvero moltissime: oltre alle mele di diverse varietà, si potranno acquistare aceti, mele e pere secche, composte e sidro. Altre bontà capaci di regalare intense emozioni al palato saranno le produzioni casearie con i caseifici e i singoli produttori e affinatori, reduci dagli alpeggi estivi con un bottino che ha sorprendentemente fatto proprie le essenze delle erbe di montagna.

 

Non mancheranno, poi, i cereali rari – segale e grano saraceno in grande spolvero - trasformati in farine, pani squisitamente fragrante e dolci; vini, succhi, marmellate, conserve e salumi squisiti come il profumatissimo speck prodotto con carni provenienti da allevamenti locali e affumicato all’antica con rami di ginepro raccolti nei boschi della zona.

Gli chef della zona non saranno presenti solo negli show cooking, ma si daranno da fare nelle aree dedicate alla ristorazione e al cibo di strada: canederli, tortei da patate (frittelle salate, straordinarie con salumi e formaggi), orzotto, carni in umido e arrostite, polente, panini speciali, frittelle di mele saranno solo alcune delle delizie che potranno essere assaporate nel corso del weekend di Pomaria.

 Come ogni anno, i bambini avranno la loro Pomaria con un fitto programma di iniziative dedicate unicamente a loro dove imparare i segreti dei fenomeni presenti in natura, dei processi legati alla produzione di cibo e manufatti, della vita di animali e piante.

 

 

SPECIALE TURISMO EN PLEIN AIR

 Gli amanti dei viaggi in camper sono, fin dall’inizio, molto legati a Pomaria. Più servizi anche per loro, quest’anno, con un’area dedicata, situata in prossimità del locale polo sportivo e accessibile gratuitamente per l’occasione, collegata alla manifestazione con bus navetta. I posti saranno circa 100. 

LA MAMMA DI POMARIA: LA STRADA DELLA MELA E DEI SAPORI DELLE VALLI DI NON E DI SOLE

Un progetto che punta a un turismo di qualità

 Se Pomaria, ogni anno, in modo sempre nuovo riesce a dare vita a una vera e propria gustosa parata di prodotti locali è merito dell’attività di ricerca e selezione dell’Associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole”. Con i suoi 180 affiliati tutela a promuove realtà artigianali, filiere corte e prodotti a “rischio di estinzione”.

 

 L’associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole” è nata nel 2003 per volontà di contadini, locandieri, agrituristi, proprietari di negozi di prodotti tipici ed enoteche delle Valli del Noce, che con entusiasmo e passione hanno dato vita a un importante progetto volto ad offrire agli ospiti in visita la possibilità di fare un percorso legato a ciò che il territorio sa produrre.

 Gli Associati della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole, infatti, si sono impegnati a seguire un rigido e preciso disciplinare per garantire ai visitatori servizi di ottima qualità: l’offerta di prodotti tipici locali sempre genuini e gustosi, menù a tema con i piatti della tradizione e ambienti confortevoli e curati in ogni dettaglio. 

 

Per ulteriori  informazioni su Pomaria:                                                         

 Per prenotazioni pacchetto vacanze:

www.guidavacanze.it

 

La quota parte da 145 € a persona e include 2 pernottamenti in agriturismo con trattamento B&B; visita a Mondo Melinda; pranzo con degustazione di prodotti tipici presso le aree di ristorazione di Pomaria; visita all’acetificio Sidreria Trentina che produce anche il pregiato spumante di mela, pranzo tipico presso la sidreria; visita guidata a un canyon della Val di Non e a Castel Valer. Inclusa nel prezzo Guest Card Trentino e 5 gettoni per Pomaria. Sconti per famiglie.

 Ufficio Stampa Val di Non:

AT Comunicazione – tel. 02. 49468978, mobile 347.9195948

 

Claudia Torresani 

 

 

TRA SOGNO E REALTA': 12a EDIZIONE DE IL MAGICO PAESE DI NATALE

 

 

 

Vivere l’atmosfera natalizia tra le colline di Langhe-Roero e Monferrato, paesaggio vitivinicolo patrimonio mondiale Unesco, è una magia da non perdere. Il Magico Paese di Natale a Govone e Canale dedica il tema dell’edizione 2018 all'incantesimo che si vive tra sogno e realtà durante i numerosi intrattenimenti in programma dedicati a grandi e piccini. 

 

Immergersi in una dimensione tra la realtà quotidiana e il mondo incantato dei sogni, entrare come spettatore in una favola ambientata in luoghi fantastici popolati da personaggi magici, liberare la fantasia e lasciarsi avvolgere da colori e profumi unici. Quella che avvolge Il Magico Paese di Natale nei comuni piemontesi di Govone(dal 17 novembre al 23 dicembre) e Canale (dal 1° al 23 dicembre) è un’atmosfera che richiama alla mente il mondo fiabesco e incantato del Natale ispirato agli scritti dell’autore F. Baum (ideatore de “Il Meraviglioso Mago di Oz”). Gli adulti possono tornare bambini e i più piccoli sono accompagnati alla scoperta della vera storia di Babbo Natale, in un viaggio tra sogno e realtà che spieghi loro com’è nata l’affascinante figura di Santa Claus, l’omone dalla lunga barba conosciuto in tutto il mondo.

Il 
Magico Paese di Natale ha registrato la presenza di oltre 200 mila persone all’ultima edizione del 2017; è dunque un fiore all’occhiello per il turismo invernale del Nord Italia e a questa 12^ edizione 2018, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, è stato selezionato tra gli eventi che celebrano il patrimonio culturale dell’intero continente. La manifestazione, nata quasi per gioco grazie all’Associazione Culturale Generazione come mostra di opere d’arte sacra ed esposizione per piccoli artigiani locali, nel corso di poco più di un decennio si è ampliata fino a diventare uno tra i primi mercatini per qualità di tutta Italia, oltre ad aver collezionato illustri collaborazioni con aziende e celebri artisti. Il programma della manifestazione è ricchissimo e si articola di una serie di attrazioni alle quali si affiancano numerosi appuntamenti collaterali di tipo culturale ma anche enogastronomico
Il format giornaliero presenta il Mercatino di Natale con i suoi artigiani provenienti da tutta la Penisola e la Casa di Babbo Natale, dimora polare costituita in parte da uno spettacolo di narrazione e animazione e in parte visitabile liberamente.

 

A questi si affianca la possibilità di visitare il Castello Reale di Govone, dimora sabauda con magnifiche sale affrescate dove si svolge la mostra di arte sacra e presepiale che presenta l’opera di artisti provenienti da diverse tradizioni e da varie zone d’Italia. I piccoli visitatori inoltre non potranno perdersi l’antica giostra del carosello torinese, magico luogo di divertimento per grandi e piccini situato nella piazza Baratti&Milano. Sempre qui, si colloca anche il Pastry Chef, spazio che propone pasticceria sabauda in stile Belle Epoque; un angolo gourmet che utilizza con creatività materie prime di eccellenza ed è particolarmente pensato per gli amanti del cioccolato di tuttele età. Inoltre, durante ogni weekend ritornano gli appuntamenti golosi dei Laboratori, due momenti speciali dedicati ai piccoli ospiti del Magico Paese di Natale.
 
Agli adulti alla ricerca dei prodotti tipici locali sono invece dedicati altri appuntamenti di Street Food e l’Enoteca del Magico Paese, uno spazio dove degustare le prelibatezze del territorio del Roero. Oltre alla vetrina del gusto del territorio si potranno scoprire, con la collaborazione di MGM, i vini d’Italia. E ancora, dedicati ai piccoli il mini Parco Avventura con i ponti sospesi nel parco del Castello, la bottega dei giocattoli di legno nata dal progetto Laboratorio Quota Verde e le Favole che raccontano il Natale nel Mondo attraverso gli spettacoli itineranti del Teatro Pop Up. Per vivere pienamente un’esperienza “tra sogno e realtà”, imperdibile è l’arrivo a Govone facendo il viaggio sul Treno Storico (domenica 18 e 25 novembre, domenica 2 dicembre), un momento indimenticabile e un perfetto inizio della visita al Magico Paese di Natale.
L’appuntamento quindi è per sabato 17 novembre, giornata d’inizio della manifestazione con lo spettacolo pirotecnico inaugurale e la serata dedicata alla degustazione di aperitivi e prodotti tipici presso gli stand dello Street Food del mercatino.
 
Federica Da Col

 

#AmiatAutunno: viaggio tra gusto e tradizione in una Toscana ancora tutta da scoprire

 

 

 

Dalla fine di settembre agli inizi di dicembre, otto comuni del Monte Amiata propongono una rassegna di appuntamenti dedicati ai prodotti tipici. Di paese in paese, per un’intera stagione, la montagna racconta le sue usanze e svela paesaggi ancora a misura d’uomo, all’insegna dell’enogastronomia

 

Amiata, montagna che è madre e che nutre e che racconta una Toscana ancora tutta da scoprire: nasce dalla voglia di presentare i saperi antichi e i sapori inconfondibili che rendono unica questa terra, #AmiatAutunno la rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata che attorno ai piaceri del palato riunisce ben otto comuni: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora.

Castagne, funghi, vino, olio sono il fil rouge di #AmiatAutunno, un calendario di feste popolari che per tre mesi illuminano i borghi amiatini. Da settembre a novembre gusto e tradizione si intrecciano e, ogni fine settimana, piccoli paesi ancora a misura d’uomo aprono le loro porte e invitano a scoprire uno stile di vita che fa dell’autenticità la sola parola d’ordine. Ovunque si condividono piatti prelibati. Si celebrano così la natura e i frutti che dona questa terra vulcanica, non sempre facile da lavorare, di cui l’uomo continua a prendersi cura con rinnovato amore e sapienza antica.

 

L’olio è il primo prodotto protagonista nel fine settimana del 29-30 settembre quando Montegiovi (comune di Castel del Piano) propone la “45ma edizione della Sagra della Bruschetta e dell’olio nuovo”. Qui l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale con una cultivar autoctona, l’Olivastra Seggianese. La visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria così come la degustazione del “Montecucco DOCG”, vino a base di Sangiovese, il re dei vitigni di questo fazzoletto di Toscana, che qui si fa riconoscere per le caratteristiche vulcaniche dei terreni che regalano mineralità, sapidità ed eleganza.
 

Il calendario di #AmiatAutunno si sposta poi a Bagnolo (comune di Santa Fiora) dove nei fine settimana del 6-7 e del 13-14 ottobre si organizza la Sagra del fungo amiatino.

 

In festa anche il borgo medioevale di Abbadia San Salvatore dove il 12-13-14 e il 19-20-21 ottobre si rinnova la “Festa d’Autunno”. Protagonista principale la castagna, prodotto che da sempre riempie le madie con la sua preziosa farina, con la quale spesso si è riusciti a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano. Mentre si cuociono caldarroste degustazioni, musica, mercatini e spettacoli rendono unica l’atmosfera nel borgo medioevale.

 

#AmiatAutunno prosegue poi con la “Sagra del Fungo” a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) nelle giornate del 14 e 20-21 ottobre. Qui a farla da padrone sono le pietanze a base di funghi e tra una degustazione e l’altra si snoda un fitto calendario di spettacoli che culmina nel curioso e divertente Palio del Boscaiolo (21 ottobre).

 

Il 20-21 ottobre nella frazione di Cana (comune di Roccalbegna) si festeggia la “Biondina”: così è chiamata la caldarrosta, alludendo al colore che assume dopo essere stata cotta nei tipici bracieri. Ma non solo le castagne saranno protagoniste di questa due giorni durante i quali si potranno degustare i piatti della tradizione come la polenta di castagne con ricotta, la zuppa di funghi, i biscotti salati, il castagnaccio. Inoltre saranno aperte le “frasche”, ovvero le cantine del paese dove si potranno degustare vini locali.
 

“Castagna in Festa” anche ad Arcidosso dove per due fine settimana (19-20-21 e 26-27-28 ottobre) si celebra il frutto a cui si sono legate le sorti di tante donne e uomini dell’Amiata. Una festa fatta dalla gente: sono tante le associazioni di volontariato del territorio che collaborano alla buona riuscita, allestendo stand con prodotti a base di castagne e birra di castagne. Sono aperte anche le cantine nel centro storico mentre un ricco programma di spettacoli e concerti anima il paese dove si svolgono originali mercatini dell’artigianato e antiquariato.

 

Il 28 ottobre riflettori accesi su Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) per la “Festa del Marrone” che unisce gusto a folklore. Si gustano i piatti della tradizione e soprattutto, i marroni preparati in ogni modo. Intanto i tre Rioni in cui è suddiviso il paese danno vita alla festa. Le strade e le viuzze si riempiono di scenografie dove personaggi in costume raccontano di antiche leggende o cantano stornelli. La storia torna a vivere.

 

Il 20 e il 21 ottobre, #AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di piatti a base di castagne, visite guidate nei boschi di Santa Fiora e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni.
 

Nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale, dal 30 ottobre al 4 novembre a Piancastagnaio è tempo di Crastatone. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta). I chiassi delle Contrade diventano percorsi tutto da scoprire: l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata mentre cantine e locande offrono menù tipici conquistando i visitatori con specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli. Mostre d’arte, mercatini, musica e visite guidate arricchiscono la manifestazione.

 

Sabato 3 novembre il borgo di Castell'Azzara si tuffa nella tradizione con “Zucche in festa” appuntamento che racconta un’antica usanza toscana. Organizzata dall’Associazione Pro Loco, dagli Amici dell’Orso, con il patrocinio del Comune di Castell'Azzara è questa la festa delle “morti secche” ovvero delle zucche svuotate e trasformate in teschi da illuminare con una candela. Nulla a che fare con Halloween: questa usanza accompagnava l’autunno, quando le zucche ormai mature, in compagnia delle pannocchie di granturco con cui avevano condiviso il terreno di semina, arrivavano nelle case dei contadini per essere usate come alimento per uomini e maiali. Un raccolto celebrato da queste sculture rurali che giocando a raffigurare la morte, si proponevano come oggetti portatori di luce e quindi di vita. E così, per una sera, le suggestive vie del borgo storico di Castell'Azzara vengono rischiarate da giocose lanterne mentre si delizia il palato dei visitatori con menù a base di zucca (da non perdere i tortelli di zucca al tartufo, le carni di maiale ed i dolci), tra musica e attrazioni.

 
Per informazioni: www.amiatautunno.it. Facebook Amiatautunno; Instagram: Amiatautunno

Sonia Corsi 3351979765

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