Viaggi enogastronomici
Itinerari enogastronomici
PROVENZA: TARTUFO E MIELE DI LAVANDA
di Pietro Bellantone
Durante tutto l’anno si possono trovare in Provenza e in Costa Azzurra prelibatezze enogastronomiche, come iI tartufo, soprannominato il "diamante nero della Provenza" o il miele di lavanda, raro e buonissimo, chiamato “l’oro della Provenza”. Dal tardo autunno a fine dell’inverno si può trovare il tartufo nei più grandi mercati professionali di Carpentras, Richerenches e Aups, mentre il miele lo si raccoglie soprattutto nelle Alpi di Alta Provenza, del Vaucluse, della Drôme, del Var. A questo proposito è bene evidenziare come in Provenza esistano tre specie di lavanda: quella vera (da cui viene estratto un olio essenziale), la aspic (che emana un odore canforato) e il lavandin, una sorta di ibrido naturale tra le due precedenti (che cresce a diverse altitudini).
Informazioni sul tartufo della Provenza
Ad Avignone, ad esempio, presso il ristorante stellato Sevin, gli appassionati potranno degustare un menu a base di tartufo presentato in una foggia molto suggestiva – con un croccante nido che custodisce l’uovo di gallina di fattoria in camicia o, con molta creatività, dalla rotellina accompagnata alla rosa di tartufo con pepe bianco di Penja, ma anche da grattugiare sulle capesante fino al soufflé di pere ed ancora tartufo servito con gelato alla clorofilla. Altre due mete vivamente consigliate, sulla strada che scende quasi verticalmente da Aups verso la costa mediterranea del Var: la prima è a uno dei tavoli del ristorante Chez Bruno di Lorgues (2350 route des arcs, Le Plan Campagne Mariette, 83510 Lorgues, +33 (0)4 94 85 93 93, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), dove Bruno non è un nome di battesimo ma il cognome dei due fratelli che utilizzano il tartufo. La seconda sosta è a Grimaud, in un fine settimana tra gennaio e febbraio (la data del 2023 è ancora da definire), in occasione dell’evento Truffle & You: due giorni di festa e condivisione intorno alla cultura del tartufo, con un mercato gastronomico, una dimostrazione di ricerca di tartufi (cavage) affidata a un cane a un maiale da tartufo, una dimostrazione culinaria e il coinvolgimento dei ristoranti del territorio.
Region de Luberon
Altra zona di tartufi in Provenza è il Luberon. In questa zona è obbligatorio provare un cavage party nei Monts de Vaucluse con il tartufaio Robert Florent (Truffes de Provence - Robert Florent, Quartier les Blayos, 84220 Gordes, +33 (0)4 90 72 11 60, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e il cane da tartufo Cannelle. Questo amabile duo conduce i visitatori nelle tartufaie intorno a Gordes e Venasque, preparando, dopo le passeggiate, un piatto di degustazione a base di tartufo.
Presso la Maison de la truffe et du Vin du Luberon, invece (place de l’Horloge, Ménerbes, +33 (0)4 90 72 38 37) vengono serviti dei piatti dolci: la mela con caramello al tartufo nero. Un altro modo ancora per inserirsi nel mondo polisensoriale del prezioso tartufo provenzale è quello di recarsi, prendendo la strada delle Gole del Verdon, alla Maison de la Truffe d'Aups et du Verdon, che si trova nel cuore del villaggio, occupando 180 m² nell'antico Ospizio di Saint-Jacques (XVII secolo).
Informazioni sul miele di lavanda
Il miele di lavanda è apprezzato da sempre per i suoi benefici per la salute. La lavanda è stata adoperata per secoli per le sue proprietà lenitive e disinfettanti. Nel Medioevo con la lavanda si profumavano case e chiese con lo scopo di allontanare la peste. Oggi, per lenire il mal di gola e aiutare a calmare la tosse secca, si utilizza il miele di lavanda che è sicuramente un ottimo rimedio, perché riveste le mucose della gola lubrificandole e idratandole. Anche in caso di bronchite o influenza, si consiglia, per le sue proprietà antisettiche, antibiotiche e antinfiammatorie, versare un cucchiaino di miele di lavanda in un infuso caldo. Può dare conforto anche alle persone che soffrono di dolori reumatici o di disturbi digestivi come l'ulcera gastrica o la gastroenterite. Addirittura, spalmato esternamente, può attenuare il disagio provocato dalle punture di insetti e sedare le ustioni lievi, aiutando la pelle a guarire più rapidamente. Il miele di lavanda può essere gustato in vari modi, a partire dal semplice abbinamento del prodotto grezzo ad altri alimenti. Per restare in Provenza, il miele di lavanda è uno degli ingredienti distintivi del torrone di Montélimar!
Torrone di Montélimar
GUIDA MICHELIN (CONSORZIO BRUNELLO): NUOVA STELLA A MONTALCINO, VINO RISTORAZIONE E OSPITALITÀ TRINOMIO VINCENTE
BANFI E CASTIGLION DEL BOSCO LE 2 ENO-IMPRESE STELLATE
“Con l’assegnazione della stella Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco, Montalcino raddoppia la propria presenza stellata su territorio. Nell’ultimo biennio i ristoranti di 2 nostre aziende vinicole hanno infatti conseguito la stella Michelin: ci sembra un buon modo per concentrare l’attenzione sulla qualità di un territorio che si riconosce in un comun denominatore, il vino, ma che è in grado di esprimere mille eccellenze. Per questo facciamo i complimenti alla new-entry Tenuta Castiglion del Bosco e allo chef, Matteo Temperini, e al ristorante Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone, per la conferma della stella”. Lo ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando la stella assegnata oggi dalla Guida Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco (Montalcino, Siena).
“Riteniamo – ha aggiunto il presidente del Consorzio a 3 giorni dall’avvio di Benvenuto Brunello (11-21 novembre) - che per un territorio come Montalcino sia fondamentale lavorare sulla qualità totale, nel vino come nell’ospitalità o nella ristorazione. È un obiettivo strategico per affermare l’immagine di un territorio che deve essere sempre più bandiera dello stile di vita italiano nel mondo”.
In occasione della presentazione della Guida Michelin 2023 il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che ha partecipato come partner della manifestazione, ha assegnato il Premio Michelin Sommelier 2023 a Stefano Quero, sommelier del ristorante “Condividere” di Torino.
Sara Faroni, 328.6617921 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SAPORE LOCALE: GLI APPUNTAMENTI CON IL GUSTO NEL GARDA TRENTINO
Per tutto l’autunno, il Garda Trentino offre un susseguirsi di eventi, visite guidate, degustazioni, menù tematici dedicati agli incredibili “sapori locali” che hanno ottenuto il riconoscimento di DOP, De.Co. o di Presidio Slow Food. Autentiche esperienze multisensoriali che diventano anche occasione di scoperta del territorio, tra laghi e montagne, caratteristici paesini e borghi storici.
Un territorio eclettico quello del Garda Trentino, che comprende lago, montagna ed entroterra, da cui nasce una grande varietà di prodotti locali di altissima qualità: l’olio extra vergine di oliva del Garda Trentino DOP; la Carne Salada De.Co.; il pesce di lago, tra cui trote e salmerini IGP; la Patata del Lomaso; il Broccolo di Torbole e le noci del Bleggio, entrambi presidio Slow Food; e tanto, tanto altro ancora.
L’autunno è la stagione ideale per assaporarli… come?
Grazie a “Sapore Locale”, una rassegna del gusto dedicata a tutte le specialità che raccontano la storia e l’unicità dei territori del Garda Trentino.
Sono previste feste enogastronomiche e sagre di paese con protagoniste le noci, i marroni e le castagne; menù nei ristoranti tradizionali a base di patate, di zucca e di broccolo di Torbole. E ancora, proposte culinarie con la carne salada, ma anche piatti tipici come gli gnocchi boemi con spezzatino di vitello o i livance con marmellata e una spolverata di zucchero a velo, un richiamo alla tradizione ceca della Valle di Ledro.
A completare il tutto le degustazioni di vino, dal Marzemino al passito dei passiti fino alle grappe trentine, e dell’olio con la produzione tradizionale più a nord del mondo.
Numerosissimi gli appuntamenti e i menù di “Sapore Locale” da non perdere. Solo per fare qualche esempio:
Frantoi Aperti, un fine settimana per scoprire “l’oro verde” del Garda Trentino
Visite guidate e degustazioni in sette frantoi del territorio, un invito ad addentrarsi tra gli ulivi accompagnati da chi si dedica alla coltivazione dell’oliva nell’Alto Garda; a intingere il pane nell’olio e provare nuovi abbinamenti con prodotti locali. Alcuni ristoranti selezionati della zona presenteranno inoltre piatti e menu tematici.
Il programma completo è consultabile qui.
Reboro, Territorio&passione
Organizzato dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino DOC, l’evento offre l’occasione per approfondire la conoscenza del grande rosso da appassimento trentino. Un convegno scientifico, degustazioni guidate, tour nelle cantine e un menù stellato ideato dallo chef Peter Brunel. Non resta che prenotare il proprio appuntamento con questo vino di montagna, morbido e intenso grazie ai sentori donati dai venti e dall’influenza del lago.
Il programma completo è consultabile qui.
La notte degli alambicchi accesi
Nel paesino di Santa Massenza nella Valle dei Laghi, popolato da un centinaio di abitanti, le tradizioni si tramandano di generazione in generazione al punto da essere stato riconosciuto “Capitale della grappa artigianale”.
Nei giorni dell’Immacolata il piccolo borgo si anima con La notte degli alambicchi accesi, spettacolo teatrale itinerante dedicato all'arte della distillazione artigianale della grappa trentina, guidato dall’inconfondibile voce narrante del conduttore Patrizio Roversi.
Festa della zucca e degli ortaggi invernali, Festa della Patata, Marroni in Festa, Festa della noce
Giorni di festa per le vie dei borghi a celebrare prodotti semplici ma di pregiata qualità. Ricche esposizioni, mercatini artigianali, visite e passeggiate guidate; degustazioni e proposte enogastronomiche... immancabili appuntamenti per i mesi di ottobre e novembre. I menù: Cucina dell’Esodo; Carne Salada; Patate e Noci; Castagne e Vino. Nei fine settimana di ottobre e dicembre, i ristoranti del Garda Trentino che aderiscono all’iniziativa proporranno menu tematici, appositamente studiati per esaltare i sapori del territorio. Il menù Cucina dell’Esodo conduce in un viaggio nel tempo, con ricette dal gusto boemo, rivisitate in chiave trentina. Durante la Prima Guerra Mondiale, infatti, parte della popolazione del Trentino meridionale venne sfollata nei dintorni di Praga e in Moravia. Oltre confine imparò a cucinare le specialità locali, che al rientro si mescolarono alle ricette della tradizione della Valle di Ledro. La carne salada è la protagonista del menù a lei dedicato, un grande classico della tradizione altogardesana certificato De.Co., proposto anche in abbinamenti inconsueti. Le pietanze del menù Patate e Noci invece sono preparate con la patata del Lomaso, anche conosciuta come la Montagnina, con le patate viola della Valle di Ledro e con le noci del Bleggio, la prima noce in Italia Presidio Slow Food.
Infine, nel menù Castagne e Vino, una selezione di ricette con le castagne e i marroni simbolo del Tennese, di Nago e di Drena, e con i rinomati marroni di Campi certificati De.Co., abbinate alle etichette vinicole che hanno fatto la storia del Garda Trentino.
Per maggiori dettagli è disponibile la sezione dedicata.
Garda Dolomiti S.p.A. Azienda per il Turismo
L’Azienda per il Turismo Garda Dolomiti S.p.A. è una Società per azioni che ha per oggetto la promozione e la diffusione dell’immagine turistica del Garda Trentino (la sponda nord del Lago che comprende gli ambiti di Riva del Garda, Arco, Nago-Torbole sul Garda, Dro, Drena, Tenno, Valle di Ledro, Comano e Valle dei Laghi) attraverso la realizzazione di servizi di informazione e assistenza turistica, iniziative di marketing turistico, di progetti specifici volti a valorizzare l’offerta turistica della destinazione e del patrimonio ambientale, culturale e storico dell’ambito di riferimento.
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TIPICITÀ EVO: I LINGUAGGI DEL CIBO
Macerata-EVO non solo come acronimo di uno dei prodotti cardine della dieta mediterranea e dell’italian style a tavola, l’olio extravergine d’oliva, ma come “evoluzione” del pianeta raccontata attraverso il cibo.
Tipicità Evo, dal 18 al 20 novembre a Macerata, propone un invitante fine settimana tra gusto, curiosità e conoscenza, in una delle città che meglio esprimono la ricchezza della provincia italiana, figlia di una cultura diffusa e di solide tradizioni, ma protesa verso il futuro all’insegna dell’umanesimo innovatore.
Promossa dal Comune di Macerata, in collaborazione con associazioni, partner pubblici e privati e con la partnership scientifica dell’Università degli Studi di Macerata, Tipicità Evo è un vero e proprio festival contemporaneo che privilegia la contaminazione tra attività produttive e spazi pubblici, Ateneo e istituti scolastici, talenti in cucina e chef affermati, piccoli produttori e spiriti innovatori. Le nuove traiettorie del cibo esplorate da eventi speciali, mercatini animati, degustazioni inconsuete e trekking gourmand.
Dalla biodiversità in cucina, alle fusioni di gusto tra terre lontane, fino alle evoluzioni “terraformanti” in agricoltura e #NutriMente-il cibo oltre la materia, un intenso programma di eventi anima il centro storico di Macerata con “narratori d’eccezione”, quali: Tinto, Beppe Convertini, Monica Caradonna, Carlo Cambi. Da segnalare anche il docufilm “La grande sete”, di Piero Badaloni.
Dal campione del mondo di cous cous, lo chef stellato Pierpaolo Ferracuti, all’approccio inclusivo in cucina di Viviana Varese (anch’essa Stella Michelin a cura di “Centodieci è ispirazione”), fino ai cuochi dell’Accademia di Tipicità che esplorano le fusioni di gusto tra Copacabana, Zanzibar e le Marche, tante le suggestioni golose da assaggiare anche nei locali aderenti al circuito, che per tutto il week end propongono “assaggi di Tipicità Evo”, con gran finale riservato al piatto simbolo di queste terre, i “Vincisgrassi alla maceratese” che, recentemente, hanno ottenuto la denominazione europea STG.
Nelle piazze del centro storico i “mercatini dinamici”, allestiti dalle associazioni di categoria, propongono prelibatezze tutte da scoprire in un fitto programma di dimostrazioni, approfondimenti e degustazioni. Nella piazza centrale della città ci sarà anche il “Tipicità Village” del Grand Tour delle Marche che, per l’occasione, accoglie Electric Evo, una concept-area per un futuro ad energia pulita, corredata anche da un’istallazione temporanea floreale, all’insegna del bello e sostenibile.
Macerata è città da godere a piedi o in bicicletta e nel fine settimana è in programma una speciale cicloturistica con tappe golose nei locali e nei mercatini del centro storico. A disposizione di turisti e gourmet il trekking urbano “Tipicamente Marche. Il territorio tra leggenda e tradizione”. Non poteva mancare la versione per i bambini di Tipicità Evo, che propone laboratori con “Le Mani in pasta”, una caccia al tesoro tra gli stand dei piccoli produttori ed anche un’inedita “pesca” del gusto.
La manifestazione è sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2022, promosso dall’organizzazione di Tipicità con ANCI Marche, in collaborazione con la Regione Marche e la partnership progettuale di Banca Mediolanum. Il programma della manifestazione è consultabile sul sito: www.tipicitaexperience.it.
Angelo Serri
LA DOLCEZZA DEI CACHI E I MERCATINI SUL MARE
Le tradizionali “Giornate dei Cachi” a Strugnano e i mercatini natalizi: un fine 2022 ricca di gusto a Portorose e Pirano
Portorose e i suoi dintorni offrono occasioni di svago e relax anche nella stagione che non ti aspetti. Le Giornate dei Cachi, consuetudine di Strugnano, anticipano di un paio di settimane i mercatini di Natale, nel parco dell’hotel Kempinski Palace Portoroz.
Evento tradizionale di Strugnano le Giornate dei Cachi pongono al centro il delizioso frutto autunnale, molto popolare in tutta l’Istria. La valle di Strugnano ospita il 30% delle piantagioni di cachi dell’intera nazione, e dal 1 al 13 novembre i turisti potranno acquistarli dalle fattorie coinvolte sia freschi che sotto forma di squisitezze di stagione, come conserve, dolci e succhi. Quello che i greci chiamavano “grano di Zeus”, di cui già conoscevano la proprietà nutritive e curative, contiene 5 volte più vitamina C e addirittura 30 volte più vitamina A di una mela, pectine, tannini e tra i minerali spiccano potassio, calcio, fosforo e ferro, una vera miniera di nutrienti. L’occasione attira anche molti artisti, che espongono e vendono le loro opere, mentre i ristoranti propongono menu speciali caratterizzati da piatti regionali. Frutto versatile, i cachi si prestano a ricette semplici, con pochissimi ingredienti, come la gelatina, la salsa e il sorbetto, ma anche usi più complessi, per esempio associati a una mousse di mascarpone dal cuore di cachi. Jingle Bells di solito non si collega con lo sciabordio della risacca ma Portorose presenta una gradevole eccezione. I mercatini di Natale, previsti ogni weekend di dicembre e tutti i giorni dal 23 al 2 gennaio, saranno ospitati nel grande e curatissimo giardino dell’hotel Kempinski Palace Portoroz, gioiello dell’architettura di stile mitteleuropeo, costruito sul finire della Belle Époque. Questa cornice magnifica accende una luce diversa sulla manifestazione: la passeggiata prospiciente l’albergo affaccia direttamente sull’intenso blu dell’Adriatico, ponendo le bancarelle in un contesto insolito quanto affascinante, mentre la vegetazione mediterranea si sostituisce agli abeti e ospita tra le sue fronde gli addobbi natalizi. I numerosi banchi portano in riva al mare le leccornie della festa, come cioccolate calde, vin brulé, frutta secca caramellata e dolciumi di ogni tipo ma soprattutto i prodotti enogastronomici e artigianali tipici del territorio, il più grande tesoro dell’Istria insieme al calore dei suoi abitanti. Quest’anno, inoltre, quattro casette di legno saranno il cuore gastronomico del mercatino, con i tartufi, gli affettati, i piatti di mare e i dolci, come le crêpes e i waffle da consumare durante una passeggiata o seduti in riva al mare.
Tra i prodotti più gettonati troviamo il sale di Sicciole, proveniente da una riserva naturale di mirabile bellezza in cui i processi estrattivi si perpetuano da 700 anni. Questo minerale candido ed eccezionalmente sapido è apprezzato dai migliori chef del mondo ed è confezionato con cura ed eleganza, cosa che lo rende un perfetto regalo di Natale. Il brand, il cui logo riprende quello degli antichi magazzini del sale di Pirano, completa la propria offerta con tavolette di cioccolato al sale, cioccolatini e cosmetici da thalasso spa, come scrub e acqua madre. Molto amato anche l’olio extravergine d’oliva, realizzato con cultivar locali come Bianchera Istriana e Busa: da queste si ricavano deliziose olive, aromatizzate dai diversi produttori, e paté eccellenti, che vanno a ruba insieme all’olio nuovo. Una menzione speciale va riservata ai vini, fiore all’occhiello della Slovenia: numerose sono le cantine in cui fare degustazioni sul territorio, magari in un weekend diviso tra mercatini ed esplorazione. Il Paese può sfoggiare qualità altissima indifferentemente in grandi etichette o in piccole realtà, metodi di produzione classici e biologici, bianchi, rossi e orange. E poi marmellate, erbe aromatiche, miele, sottoli, tartufi, formaggi, dolcetti: la gastronomia slovena sarà al gran completo, con peccati di gola per tutti i gusti di cui fare man bassa per impressionare agli amici durante ottimi aperitivi casalinghi. L’atmosfera incantata del Natale in riva al mare colpirà tutti con la sua particolarità, e Jingle Bells in un clima mite che sa di salsedine non suonerà più così curiosa. Come si dice in Slovenia: vesel božič! Buon Natale!
Calendario mercatini: dal 2 al 18 dicembre, dal venerdì alla domenica; dal 23 dicembre al 2 gennaio, aperto tutti i giorni. Per informazioni Portorose e Pirano: www.portoroz.si
Alessandra Agostini – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.