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Itinerari enogastronomici

POMARIA È ON THE ROAD: A OTTOBRE, IN VAL DI NON, 2 SETTIMANE DEDICATE AL GUSTO!

 

 

La festa dedicata alla raccolta delle mele e alle eccellenze enogastronomiche della Val di Non e dintorni per il secondo anno è un evento diffuso:

si conoscono i produttori direttamente nelle loro aziende, si passeggia in vigna e nel meleto storico, si vendemmia, si impara come nasce la grappa

o come fare i mitici “tortei de patate”…E per raccogliere le mele insieme ai contadini c’è “Andiamo a coìr”!

 

Per il secondo anno consecutivo, “Pomaria”, l’evento dedicato alle mele e alle eccellenze eno-gastronomiche a km 0 della Val di Non e del territorio circostante, andrà in scena in modalità diffusa. La modalità classica, concentrata in un unico luogo nell’arco di un weekend, è rimandata al 2022, ma le esperienze di gusto e conoscenza anche nella nuova formula chiamata “Pomaria On the Road”, in programma dall’1 al 17 ottobre 2021, saranno tantissime, buonissime, divertenti e interessanti.

Protagonisti saranno differenti borghi e realtà legate alla “Strada della mela e dei sapori delle Valli di Non e di Sole”, che nell’arco di due settimane, apriranno le loro porte ai visitatori in un calendario fitto di appuntamenti, per raccontare un lavoro fatto di amore per la terra e per ciò che in questo angolo di Trentino riesce a far crescere, grazie alla felice interazione con contadini e artigiani guidati dalla ricerca di qualità e autenticità.

 Cosa si farà a “Pomaria on the Road”: mele, sì, ma anche vino e molte altre attività buonissime 

Groppello, che vitigno!

Le mele saranno ancora una volta le regine dell’evento ma insieme a loro ci saranno molte altre delizie, come, per esempio, il vino Groppello di Revò. Si ricava dall’omonima varietà autoctona, riscoperta e coltivata con moltissima passione da un gruppo di vignaioli resistenti di montagna. Tra loro ci sono anche Silvia e Pietro della cantina LasteRosse che organizzeranno interessanti wine trekking tra i filari dei loro vigneti e un aperitivo degustazione. Straordinario il loro spumante metodo classico, ottenuto vinificando in bianco quest’uva a bacca rossa, amata in passato anche alla corte degli Asburgo. Groppello protagonista anche di altri momenti di scoperta come quelli della vendemmia che si potrà vivere tra i filari di El Zeremia, altra cantina locale. E per rafforzare il senso di comunione della giornata, si farà un pranzo in vigna.

 Passeggiate tra mele vecchie e nuove, api, raccolte e mercati contadini

 Con “Andiamo a coir” le passeggiate (si fa per dire) saranno tra i meleti: coir in dialetto nòneso (della Val di Non) significa raccogliere e aderendo a questa iniziativa, dopo aver fatto richiesta alle aziende agricole aderenti, lo si fa per davvero, guidati dai proprietari che spiegano le mosse per staccare le mele in modo corretto, senza lasciare il picciolo sulla pianta. I gesti sono semplici, ma devono essere secchi e decisi e dopo aver lavorato in campagna, raccogliendo da sé le mele da portare a casa, il premio è una merenda a base di mele, succo, strudel e altre bontà come le fettine di mela essiccate.

Altri appuntamenti legati alle mele (e alle pere) saranno, per nominarne alcuni, le passeggiate nei frutteti; i laboratori didattici per bambini; la scoperta, in compagnia di una guida, di varietà antiche e a pericolo di estinzione come le Renetta Champagne o la pera Spadona, custodite nel Meleto Storico di Cles. Immancabile anche la mostra pomologica, sempre a Cles, capoluogo della valle, che, ogni sabato mattina, ospiterà un colorato mercato contadino, abbinato alla possibilità di pranzare con ottime prelibatezze locali, preparate in modalità street food.  Un altro mercato sarà allestito nella stessa area anche per tre domeniche (3, 10 e 17 ottobre) e sarà dedicato unicamente alle realtà della “Strada della Mela e dei Sapori”, occasione perfetta per acquistare, ma anche per degustare e scoprire. Scoperte dolcissime saranno, invece, quelle di Mmape, a Croviana, appuntamento dedicato al miele e alle sue straordinarie creatrici: in compagnia degli apicoltori si scoprirà il fantastico mondo delle api attraverso un percorso sensoriale che culminerà in una degustazione di mieli legati a diversi produttori e a diversi tipi di fiore.

 

 Patate, formaggi e alambicchi

 Altri punti fermi dell’enogastronomia locale sono le patate e i formaggi: le prime sono ancora più buone trasformate in croccanti e dorati “tortei”, piccole frittelle che si possono cucinare anche senza farina, grattugiando le patate con un apposito strumento ed eliminando l’acqua di vegetazione, procedura che si imparerà nel corso di divertenti laboratori curati dallo chef Bruno Sicher. I secondi sono un vero e proprio vanto locale e la giovanissima casara Erika Maistrelli li realizza con il latte delle sue vacche (tenute a stabulazione libera) in un piccolo caseificio in un dei più antichi quartieri di Cles, chiamato Spinazzeda. Il tour guidato “Gli antichi rioni di Cles tra storia e gastronomia” farà tappa anche lì per scoprire le sue caciotte, il formaggio di alpeggio estivo, le cremose robiole, un ricchissimo yogurt colato e altre bianche prelibatezze.

E un percorso di gusto nella tradizione nònesa non può non prevedere il più classico dei digestivi locali: la grappa. Iniziativa parte di “Pomaria on the Road 2021” sarà anche la visita guidata con degustazione ai bellissimi alambicchi della Distilleria Rossi d’Anaunia. Naturalmente, non mancheranno mostre, itinerari tematici e incontri. D’eccezione gli spazi, quali il castello del borgo contadino di Livo o quello di Caldes.

 Per prendere parte a tutte le iniziative (mercati all’aperto esclusi) sarà necessario prenotare e attenersi alle regole vigenti.

 

Claudia Torresani

BRESCIA. LA PROVINCIA DEI SAPORI 

UNA TERRA DALLO STRAORDINARIO PATRIMONIO ENOGASTRONOMICO

Prodotti e piatti della tradizione e creazioni contemporanee di chef stellati

Dai formaggi di malga ai pregiati pesci di lago, dagli insaccati alle farine, dai grandi vini ai rinomati olii, sino al pregiatissimo caviale: i sapori della provincia di Brescia sono molteplici e intriganti, come il mutevole e affascinante paesaggio di questa terra lombarda che nel giro di poco più di 100 km spazia dalle cime alpine alle tiepide acque dei laghi. Un viaggio in provincia di Brescia è anche un viaggio attraverso i suoi sapori inediti e genuini, tutti da scoprire e da gustare. La sua offerta enogastronomica è infatti straordinariamente ricca e variegata in virtù della diversità del suo territorio e del microclima influenzato da vette, colline e laghi: 8 le aree in cui si suddivide (oltre a Brescia, i laghi di Garda e Iseo, la Franciacorta, le Valli Camonica, Trompia e Sabbia con il lago d’Idro, la Pianura bresciana), ciascuna con una propria gamma di eccellenti prodotti (molti dei quali tutelati dai marchi DOC, DOP, IGT, IGP e Presidio Slow Food) e tipicità enogastronomiche. Un patrimonio cospicuo, da anni oggetto di un costante processo di tutela e valorizzazione da parte di enti, strade e consorzi deputati, che nel 2017 ha trovato riscontro internazionale del proprio valore grazie al riconoscimento “European Region of Gastronomy”, conferito alla provincia bresciana, insieme alle aree limitrofe di Bergamo, Cremona e Mantova, nell’ambito del progetto East Lombardy (www.eastlombardy.it).

Per scoprirlo, e scoprirne storie e volti dei protagonisti, basta consultare il sito www.laprovinciadeisapori.it e gli account ufficiali Instagram e Facebook di Visit Brescia (dove sono visibili tutti i video), che narrano le varie zone attraverso i metodi di lavorazione dei prodotti, le ricette tramandate di generazione in generazione, per giungere al racconto di come l’alta cucina contemporanea faccia ampio uso delle materie prime del territorio, portando sulle tavole dei ristoranti stellati sapori secolari interpretati in chiave attuale.

Gli ambassador

A guidare il pubblico alla scoperta dei luoghi tramite i relativi prodotti sono alcuni brand ambassador d’eccezione, ovvero produttori locali che raccontano dei loro prodotti e dei metodi di lavorazione e chef dei ristoranti stellati della provincia di Brescia, che hanno realizzato con questi ingredienti una ricetta classica o da loro rivisitata, a cui viene abbinato un vino locale. 

Questi i produttori: Mario Pazzaglia (caviale), Riccardo Geminati (Monococco Shebar), Nadia ed Elisa Turelli(olio DOP laghi lombardi Sebino), Ferdinando e Andrea Soardi (sardine), Cristina Peroni (formaggi caprini), Umberto Guidi (miele), Marco Berta (farine), Lorenzo Mingotti (carne di manzo), Jessica Bettoni (Silter DOP), Stefano Ferrari e Giovanni Passeri (patata di Monno), Gabriella Proserpio (agrumi), Mauro Grazioli (zafferano), Mauro Beltrami (Nostrano Valtrompia DOP), Stefania Reali (erbe aromatiche), Nadia Melzani Bali (Bagòss) e Sabrina Lee (piccoli frutti).

Questi gli chef stellati: Gionata Bignotti (La Rucola 2.0), Simone Breda (Sedicesimo Secolo), Riccardo Camanini(Lido 84), Giuliana Germiniasi (Capriccio), Philippe Léveillé (Miramonti l’altro), il Maestro pasticcere Iginio Massari (Pasticceria Veneto), Alfonso Pepe (Leon D’Oro) e Daniele Zani (Al Gambero). 

vini in abbinamento alle loro ricette sono Franciacorta Brut Millesimato DOCG, Franciacorta Pas Dosè DOGC, Lugana DOC, Botticino DOC, Riviera del Garda Classico DOC – Rosso, Valtènesi Riviera del Garda Classico DOC – Chiaretto, Capriano del Colle DOC, Vino IGT di Valle Camonica.

Il Ricettario in omaggio

I tesori gastronomici di ciascuno degli 8 territori e le ricette sono stati narrati dal 19 maggio alla prima settimana di luglio da “Brescia. La Provincia dei Saporicampagna multicanale ideata da Visit Brescia per valorizzare il vasto patrimonio enogastronomico locale ed ora sono tutti a disposizione di viaggiatori e gourmet. Non solo. Dal sito www.laprovinciadeisapori.it si potrà scaricare il Ricettario in formato e-book PDF gratuito. All’interno vi si trovano le ricette della tradizione, quelle realizzate dagli chef stellati utilizzando i prodotti del territorio e i vini proposti in abbinamento.  

Marina Tagliaferri 

CITTÀ D’ARTE, CASALI DI CAMPAGNA E DESTINAZIONI DI PROSSIMITÀ

 

cinque percorsi di gusto e bellezza per sfuggire la folla

e avere un cuoco tutto per sé 

 

cesarine.com

Pandemia e distanziamento prima; grande entusiasmo, voglia di uscire e recuperare – anche al ristorante – il molto tempo, speso sempre a casa, negli ultimi mesi. In mezzo dubbi, incertezze da green pass, regole, varianti e vaccinazioni in corso. Forse l’insieme di questi elementi, forse la voglia di celebrare il nostro paese, sembrano far scoprire, in questo primo scorcio di vacanze, mete di prossimità e destinazioni “alternative”.

 

Questo è quanto emerge dall’osservatorio della piattaforma delle Cesarine, la più grande e antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, note – in Italia e oltreoceano - per il fatto di aprire le porte di casa loro a turisti e buongustai.

 

A partire da questo anno le prenotazioni per le tavole delle Cesarine viene soprattutto da Francia, Svizzera e Germania e le preferenze dei turisti provenienti da questi paesi sembrano distribuirsiverso destinazioni più particolari e nascoste rispetto località costiere o città d’arte principali dove finora si concentravano. Una scelta tra l’altro condivisa con i vacanzieri italiani che da questo anno hanno cominciato ad apprezzare, quanto i turisti stranieri, l’opportunità di sedersi alla tavola di queste 1.500 rappresentanti Slow Food (le Cesarine sono comunità diffusa Slow Food da luglio 2019) per gustare i sapori della tavola della zia e della nonna in piccole località, lontani da centri e ristoranti affollati.

Di seguito la classifica delle tavole e delle località più prenotate sul portale delle Cesarinenell'estate 20/21:

Sissi / Milano

Milano la cosmopolita e le sue cotolette – Forse per via del principale aeroporto di ingresso del nord Italia, della voglia di fare affari con i saldi o del fatto che la città si sta facendo sempre più bella, a Milano i turisti non paiono mancare. Quelli che ci passano (sempre un paio di giorni, diretti verso altre destinazioni) ne approfittano per chiedere di cenare su questa bella terrazza nei pressi della Fondazione Prada ed assaggiare la versione estiva della cotoletta, preparata a regola d’arte da Sissi.

 

Maria Cristina / Parma

Parma, capitale della Food Valley – Lirica, anolini e biciclette: che sia questa la combinazione vincente a portare la città ducale in cima alle prenotazioni? O il fatto di essere una città d’arte, si, ma fuori dalle rotte più affollate e a pochi km dalla frescura del vicino Appennino tosco-emiliano? La cesarina Maria Cristina intanto tira la sfoglia e porta in tavola il suo timballo di anolini e la sua rosa di Parma.

 

Loredana / Barberino Tavernelle 

Barbara / Montepulciano 

Virna / Castellina in Chianti  

Colline toscane e buon vino – La destinazione da sempre scelta dagli anglosassoni, innamorati dei suoi paesaggi e della sua quiete anche in pieno agosto, riserva delle sorprese rispetto agli anni scorsi: prenotazioni da turisti francesi e tedeschi, soprattutto, verso destinazioni come Castellina in Chianti, Montepulciano e Barberino Tavernelle. Per gustare crostini e sformati, cenare in una cantina circondati da antiche botti e farsi arrostire una vera fiorentina sulla brace, all’aperto.

 

Chiara / Terni

Cascate, siti archeologici e tartufo estivo a Terni  Nella classifica delle destinazioni scelte da turisti internazionali, e non, per gustare i piatti delle Cesarine – nell’estate 2021 – si posiziona bene anche l’Umbria e la casa di Chiara a Terni. La città vanta come patrono San Valentino, dista pochi km dalle spettacolari cascate delle Marmore e in questi mesi offre molti piatti a base di tartufo estivo.

 

Viviana / Cefalù

Pasta alla norma e borghi mozzafiato – E’ Cefalù la meta più prenotata in Sicilia, secondo l’osservatorio delle Cesarine. Il posizionarsi tra i borghi più belli d’Italia e l'affacciarsi su un mare cristallino è certamente tra le ragioni. Insieme ai suoi piatti che la stanno facendo prediligere da turisti del nord Europa e da gourmet connazionali.

 

Cesarine è una community di cuoche e cuochi domestici dislocata su tutto il territorio nazionale e selezionate da Home Food, un’associazione fondata nel 2004 con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e con la collaborazione dell’Università di Bologna. Ad oggi sono più di 1.500 le Cesarine – che un tempo era il nome comune dato alle massaie emiliane – che organizzano nelle loro case, in più di 450 località italiane, eventi gastronomici come pranzi, cene e corsi di cucina per deliziare il palato di coloro che sono alla ricerca di tradizioni cucinarie spesso dimenticate. Vere e proprie custodi di un patrimonio enogastronomico sommerso, le Cesarine mettono la loro esperienza a disposizione degli ospiti per regalare un’esperienza autentica, all’insegna della qualità e del gusto.

 

cesarine.com

Ufficio stampa Le Cesarine

SENIGALLIA PRESENTA LA CITTÀ GOURMET

Non lo scopriamo oggi! Nel firmamento delle località italiane che propongono una vacanza d’eccellenza, Senigallia è una stella di prima grandezza. Conosciuta per l’iconica “spiaggia di velluto” e per la tanto decantata Rotonda a Mare, la città marchigiana propone un’ospitalità “glamour” adatta a tutti, con tante gustose sfumature.

Il 10 luglio entra nel vivo Senigallia Città Gourmet, il cartellone di iniziative che accende i riflettori proprio sulla speciale accoglienza che il centro rivierasco è in grado di offrire ad ospiti italiani ed internazionali, una città pluristellata, grazie a due celebri chef: Mauro Uliassi, tre stelle Michelin, e Moreno Cedroni che di stelle ne ha due. Con cinque stelle, Senigallia s’impone per la più alta concentrazione di stelle Michelin in rapporto alla popolazione.

La manifestazione è promossa dal Comune di Senigallia ed è la sesta tappa del Grand Tour delle Marche 2021, organizzato da Tipicità ed ANCI Marche, in collaborazione con Regione Marche e con la partnership progettuale di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking. 

Alle 10.30 la Rotonda a Mare ospita “Il simposio dell’accoglienza italiana”, con il contributo dei protagonisti dell’ospitalità italiana e volti noti, a partire da Gioacchino Bonsignore, caporedattore del TG 5, e Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, che cercheranno di tracciare un quadro sulla nuova ospitalità del post-pandemia, insieme ad Università, associazioni di settore e talent imprenditoriali. Tra gli ospiti la chef stellata Rosanna Marziale. L’iniziativa sarà fruibile anche in streaming sui canali ufficiali di Tipicità.

Alle 18.30 la Rotonda si accende di gusti, sapori e racconti. Gourmet e curiosi potranno partecipare ad una degustazione-spettacolo alla scoperta di preziose “gemme” gastronomiche di mare e di terra. Il conduttore Tinto, da Rai Decanter, guiderà il viaggio in compagnia degli chef dell’Accademia di Tipicità e dei produttori-autori.

Alle 21.00 gran finale con una performance molto innovativa dello stesso Tinto, che presenterà il suo primo romanzo “Il Collo della bottiglia”, tra musica e storie di vino.

Nell’occasione, il Comune di Senigallia celebrerà proprio alla Rotonda, a partire dalla 17.30, la consegna della bandiera blu, confermata anche per il 2021.

L’iniziativa Senigallia Città Gourmet prosegue per tutta la settimana, fino a domenica 18 luglio, nei ristoranti, negli chalet e negli hotel della città che aderiscono al progetto, con speciali proposte in linea con la manifestazione. Tutte le informazioni sui locali aderenti, attività in programma ed eccellenze del territorio su www.tipicitaexperience.it.

Angelo Serri

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