Viaggi enogastronomici
Itinerari enogastronomici
POMARIA 2018 SEMPRE PIÙ INTERATTIVA!
Percorsi di scoperta immersivi con il gruppo “Miscele d’aria”. Visite guidate al frutteto storico di Cles
Mostra dell’artista Paola Nizzoli Desiderato. Un campo di mele a disposizione dei visitatori per dare vita anche ad esperienze di raccolta teatralizzate con la compagnia teatrale Koinè!
pacchetti weekend con degustazioni, cene ad hoc, escursioni e visite guidate
A PARTIRE DA 145€ a persona PER 2 pernottamenti
sconti per le famiglie
L’edizione numero 14 di Pomaria, la manifestazione dedicata alla raccolta delle mele D.O.P. e alle eccellenze enogastronomiche km 0-40 della Val di Non e del Trentino, sarà nuovamente all’insegna dell’interattività, per dare vita a esperienze profondamente inclusive nel corso delle quali i visitatori possano la loro chiave di lettura del territorio, del suo desiderio di svelarsi e di farsi sempre teatro di nuovi incontri per rimanere vivo.
Per il 2018, l’evento in programma il 13 e 14 ottobre, ritorna a Cles, capoluogo della valle, e il pubblico sarà ancora più protagonista. Sì, sarà proprio così: per fare un altro passo nel suggestivo racconto del felice legame della valle con l’agricoltura e la pastorizia che a ogni appuntamento l’evento mette in scena. Perché Pomaria, anno dopo anno, ha saputo superare se stessa trasformandosi da evento prettamente dedicato alle mele a un divertente, interessante e poetico laboratorio a cielo aperto, dove assaporare, imparare, e scoprire. E non è un caso che tutti i borghi che la ospitano, alternandosi, di edizione in edizione, si aprano letteralmente al pubblico, ospitando in aree pubbliche e private la miriade di attività legate all’evento.
In quest’ottica, tra le novità più interessanti del 2018, ci sono i percorsi sensoriali in cuffia, creati proprio per Pomaria dal collettivo artistico “Miscele d’aria Factory”, specializzato nell’ideazione di esperienze immersive. Protagoniste saranno le vie del centro storico di Cles che verranno esplorate dai partecipanti alla scoperta di quartieri come “Doss di Pez” per approdare alla spettacolare terrazza panoramica del capoluogo della Val di Non, da cui si dominano distese di meleti, incorniciati dalle cime montuose che disegnano la valle e “appoggiati” sulle pendici del Lago di Santa Giustina. Contenuti speciali dei percorsi, realizzati ad hoc: musiche registrate e dal vivo, rumori, racconti, suoni, suggestioni che attraverso un’interazione, pensata per far scattare un approccio empatico al contesto in cui si svolge l’esperienza, fanno entrare i partecipanti in contatto con i suoi prodotti agroalimentari e la loro storia.
Le mele saranno in primo piano anche con le visite guidate al frutteto storico di Cles, nato per custodire la memoria storica della frutticoltura in Val di Non e sul suo essere profondamente legata al genius loci. Questo terreno, suggestivamente posizionato al limite della vegetazione montana, è un piccolo eden popolato di piante rare di melo e di pero, che nella loro straordinaria varietà, con nomi affascinanti come Rosmarina bianca, Rosa nobile, Butirra Hardy, quando i frutti sono maturi, danno l’impressione ai visitatori di essere approdati per magia in uno spazio fiabesco.
E proprio perché le anime di un luogo sono tante e averne cura è fondamentale per non perdere l’eredità che lasciano quando evolvono, tra le attività del 2018 figura anche un trekking urbano legato al mondo delle filande e della bachicoltura che si differenzierà per bambini e adulti. Sempre legata alla lavorazione della seta, nelle sale affrescate del quattrocentesco Palazzo Assessorile di Cles, sarà allestita una mostra incentrata sulla storica manifattura serica Viesi.
Altra mostra straordinaria sarà quella dell’artista ligure Paola Nizzoli Desiderato, conosciuta in tutto il mondo per i lavori dedicati proprio alla frutta, con una particolare attenzione per quella rara e
in via di estinzione, che, utilizzando la cera, con antiche tecniche, la vede realizzare bellissime sculture pensate per valorizzare la biodiversità. Tra le sue opere più famose, la piramide alimentare, prima ambasciatrice di EXPO, composta di 1927 differenti pezzi, interamente realizzati a mano. Per rendere omaggio alla biodiversità come patrimonio prezioso per tutta l’umanità, per l’identità di un luogo e per la salute delle persone, la frutta magicamente ricreata da Paola Nizzoli Desiderato si collega alla classica mostra pomologica di frutta antica che, dopo la travagliata raccolta dello scorso anno, quest’anno sarà nuovamente ricca e colorata.
E dopo l’interruzione dello scorso anno dovuta ai danni arrecati dal gelo primaverile, tornano le lezioni di raccolta in compagnia dei maestri raccoglitori che, in un campo lasciato a disposizione dei visitatori, insegneranno loro come staccare correttamente le mele dall’albero e come riporle in una cassetta di legno, pronta per essere portata a casa. A rendere ancora più bella l’esperienza della raccolta, la presenza della compagnia Koiné, specializzata nella realizzazione di progetti legati alla sostenibilità ambientale, che darà vita a divertenti e interessanti percorsi teatralizzati.
I CLASSICI DI POMARIA: laboratori, degustazioni, ristorazione e selezione di produttori strettamene locali
Le novità del 2018 faranno da corollario alle tradizionali attività della manifestazione che, all’insegna dell’interattività tra visitatori e territorio, contano tantissime occasioni per mettere le mani in pasta e in gioco i cinque sensi. Non mancheranno, quindi, i laboratori di tutti i tipi dove assaggiare, preparare, conoscere e capire che portare in tavola cose fatte da sé è più facile di quello che sembra. E dà sempre grandi soddisfazioni! La mela, in questo caso, sarà più che mai al centro dell’attenzione e ci si potrà cimentare nella preparazione di strudel, torte e marmellate. Grande spazio sarà, inoltre, dato alla cucina con alcuni chef della valle che sveleranno alcuni dei loro segreti attraverso show cooking e coinvolgenti lezioni.
Il percorso attraverso la scoperta interattiva delle bontà del luogo sarà segnato anche da differenti degustazioni, organizzate anche in collaborazione con la locale condotta di Slow Food, dedicate a prodotti simbolo della zona come i formaggi dei locali caseifici, mieli prodotti con fiori diversi, vini, aceti, distillati, conserve realizzate anche con piante selvatiche e birre. Queste ultime meritano una menzione speciale perché la Val di Non e i territori limitrofi, grazie anche ad acque sorgive di eccellente qualità, stanno conoscendo una stagione di grande vitalità nelle produzioni artigianali di birra con sperimentazioni davvero interessanti che impiegano piccoli frutti e piante locali.
Ancora più spazio sarà dedicato alla mostra-mercato dei prodotti locali – oltre 60 i produttori - e le possibilità di portarsi a casa un pezzetto di Trentino saranno davvero moltissime: oltre alle mele di diverse varietà, si potranno acquistare aceti, mele e pere secche, composte e sidro. Altre bontà capaci di regalare intense emozioni al palato saranno le produzioni casearie con i caseifici e i singoli produttori e affinatori, reduci dagli alpeggi estivi con un bottino che ha sorprendentemente fatto proprie le essenze delle erbe di montagna.
Non mancheranno, poi, i cereali rari – segale e grano saraceno in grande spolvero - trasformati in farine, pani squisitamente fragrante e dolci; vini, succhi, marmellate, conserve e salumi squisiti come il profumatissimo speck prodotto con carni provenienti da allevamenti locali e affumicato all’antica con rami di ginepro raccolti nei boschi della zona.
Gli chef della zona non saranno presenti solo negli show cooking, ma si daranno da fare nelle aree dedicate alla ristorazione e al cibo di strada: canederli, tortei da patate (frittelle salate, straordinarie con salumi e formaggi), orzotto, carni in umido e arrostite, polente, panini speciali, frittelle di mele saranno solo alcune delle delizie che potranno essere assaporate nel corso del weekend di Pomaria.
Come ogni anno, i bambini avranno la loro Pomaria con un fitto programma di iniziative dedicate unicamente a loro dove imparare i segreti dei fenomeni presenti in natura, dei processi legati alla produzione di cibo e manufatti, della vita di animali e piante.
SPECIALE TURISMO EN PLEIN AIR
Gli amanti dei viaggi in camper sono, fin dall’inizio, molto legati a Pomaria. Più servizi anche per loro, quest’anno, con un’area dedicata, situata in prossimità del locale polo sportivo e accessibile gratuitamente per l’occasione, collegata alla manifestazione con bus navetta. I posti saranno circa 100.
LA MAMMA DI POMARIA: LA STRADA DELLA MELA E DEI SAPORI DELLE VALLI DI NON E DI SOLE
Un progetto che punta a un turismo di qualità
Se Pomaria, ogni anno, in modo sempre nuovo riesce a dare vita a una vera e propria gustosa parata di prodotti locali è merito dell’attività di ricerca e selezione dell’Associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole”. Con i suoi 180 affiliati tutela a promuove realtà artigianali, filiere corte e prodotti a “rischio di estinzione”.
L’associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole” è nata nel 2003 per volontà di contadini, locandieri, agrituristi, proprietari di negozi di prodotti tipici ed enoteche delle Valli del Noce, che con entusiasmo e passione hanno dato vita a un importante progetto volto ad offrire agli ospiti in visita la possibilità di fare un percorso legato a ciò che il territorio sa produrre.
Gli Associati della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole, infatti, si sono impegnati a seguire un rigido e preciso disciplinare per garantire ai visitatori servizi di ottima qualità: l’offerta di prodotti tipici locali sempre genuini e gustosi, menù a tema con i piatti della tradizione e ambienti confortevoli e curati in ogni dettaglio.
Per ulteriori informazioni su Pomaria:
Per prenotazioni pacchetto vacanze:
La quota parte da 145 € a persona e include 2 pernottamenti in agriturismo con trattamento B&B; visita a Mondo Melinda; pranzo con degustazione di prodotti tipici presso le aree di ristorazione di Pomaria; visita all’acetificio Sidreria Trentina che produce anche il pregiato spumante di mela, pranzo tipico presso la sidreria; visita guidata a un canyon della Val di Non e a Castel Valer. Inclusa nel prezzo Guest Card Trentino e 5 gettoni per Pomaria. Sconti per famiglie.
Ufficio Stampa Val di Non:
AT Comunicazione – tel. 02. 49468978, mobile 347.9195948
Claudia Torresani
#AmiatAutunno: viaggio tra gusto e tradizione in una Toscana ancora tutta da scoprire
Dalla fine di settembre agli inizi di dicembre, otto comuni del Monte Amiata propongono una rassegna di appuntamenti dedicati ai prodotti tipici. Di paese in paese, per un’intera stagione, la montagna racconta le sue usanze e svela paesaggi ancora a misura d’uomo, all’insegna dell’enogastronomia
Amiata, montagna che è madre e che nutre e che racconta una Toscana ancora tutta da scoprire: nasce dalla voglia di presentare i saperi antichi e i sapori inconfondibili che rendono unica questa terra, #AmiatAutunno la rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata che attorno ai piaceri del palato riunisce ben otto comuni: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora.
Castagne, funghi, vino, olio sono il fil rouge di #AmiatAutunno, un calendario di feste popolari che per tre mesi illuminano i borghi amiatini. Da settembre a novembre gusto e tradizione si intrecciano e, ogni fine settimana, piccoli paesi ancora a misura d’uomo aprono le loro porte e invitano a scoprire uno stile di vita che fa dell’autenticità la sola parola d’ordine. Ovunque si condividono piatti prelibati. Si celebrano così la natura e i frutti che dona questa terra vulcanica, non sempre facile da lavorare, di cui l’uomo continua a prendersi cura con rinnovato amore e sapienza antica.
L’olio è il primo prodotto protagonista nel fine settimana del 29-30 settembre quando Montegiovi (comune di Castel del Piano) propone la “45ma edizione della Sagra della Bruschetta e dell’olio nuovo”. Qui l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale con una cultivar autoctona, l’Olivastra Seggianese. La visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria così come la degustazione del “Montecucco DOCG”, vino a base di Sangiovese, il re dei vitigni di questo fazzoletto di Toscana, che qui si fa riconoscere per le caratteristiche vulcaniche dei terreni che regalano mineralità, sapidità ed eleganza.
Il calendario di #AmiatAutunno si sposta poi a Bagnolo (comune di Santa Fiora) dove nei fine settimana del 6-7 e del 13-14 ottobre si organizza la Sagra del fungo amiatino.
In festa anche il borgo medioevale di Abbadia San Salvatore dove il 12-13-14 e il 19-20-21 ottobre si rinnova la “Festa d’Autunno”. Protagonista principale la castagna, prodotto che da sempre riempie le madie con la sua preziosa farina, con la quale spesso si è riusciti a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano. Mentre si cuociono caldarroste degustazioni, musica, mercatini e spettacoli rendono unica l’atmosfera nel borgo medioevale.
#AmiatAutunno prosegue poi con la “Sagra del Fungo” a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) nelle giornate del 14 e 20-21 ottobre. Qui a farla da padrone sono le pietanze a base di funghi e tra una degustazione e l’altra si snoda un fitto calendario di spettacoli che culmina nel curioso e divertente Palio del Boscaiolo (21 ottobre).
Il 20-21 ottobre nella frazione di Cana (comune di Roccalbegna) si festeggia la “Biondina”: così è chiamata la caldarrosta, alludendo al colore che assume dopo essere stata cotta nei tipici bracieri. Ma non solo le castagne saranno protagoniste di questa due giorni durante i quali si potranno degustare i piatti della tradizione come la polenta di castagne con ricotta, la zuppa di funghi, i biscotti salati, il castagnaccio. Inoltre saranno aperte le “frasche”, ovvero le cantine del paese dove si potranno degustare vini locali.
“Castagna in Festa” anche ad Arcidosso dove per due fine settimana (19-20-21 e 26-27-28 ottobre) si celebra il frutto a cui si sono legate le sorti di tante donne e uomini dell’Amiata. Una festa fatta dalla gente: sono tante le associazioni di volontariato del territorio che collaborano alla buona riuscita, allestendo stand con prodotti a base di castagne e birra di castagne. Sono aperte anche le cantine nel centro storico mentre un ricco programma di spettacoli e concerti anima il paese dove si svolgono originali mercatini dell’artigianato e antiquariato.
Il 28 ottobre riflettori accesi su Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) per la “Festa del Marrone” che unisce gusto a folklore. Si gustano i piatti della tradizione e soprattutto, i marroni preparati in ogni modo. Intanto i tre Rioni in cui è suddiviso il paese danno vita alla festa. Le strade e le viuzze si riempiono di scenografie dove personaggi in costume raccontano di antiche leggende o cantano stornelli. La storia torna a vivere.
Il 20 e il 21 ottobre, #AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di piatti a base di castagne, visite guidate nei boschi di Santa Fiora e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni.
Nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale, dal 30 ottobre al 4 novembre a Piancastagnaio è tempo di Crastatone. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta). I chiassi delle Contrade diventano percorsi tutto da scoprire: l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata mentre cantine e locande offrono menù tipici conquistando i visitatori con specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli. Mostre d’arte, mercatini, musica e visite guidate arricchiscono la manifestazione.
Sabato 3 novembre il borgo di Castell'Azzara si tuffa nella tradizione con “Zucche in festa” appuntamento che racconta un’antica usanza toscana. Organizzata dall’Associazione Pro Loco, dagli Amici dell’Orso, con il patrocinio del Comune di Castell'Azzara è questa la festa delle “morti secche” ovvero delle zucche svuotate e trasformate in teschi da illuminare con una candela. Nulla a che fare con Halloween: questa usanza accompagnava l’autunno, quando le zucche ormai mature, in compagnia delle pannocchie di granturco con cui avevano condiviso il terreno di semina, arrivavano nelle case dei contadini per essere usate come alimento per uomini e maiali. Un raccolto celebrato da queste sculture rurali che giocando a raffigurare la morte, si proponevano come oggetti portatori di luce e quindi di vita. E così, per una sera, le suggestive vie del borgo storico di Castell'Azzara vengono rischiarate da giocose lanterne mentre si delizia il palato dei visitatori con menù a base di zucca (da non perdere i tortelli di zucca al tartufo, le carni di maiale ed i dolci), tra musica e attrazioni.
Per informazioni: www.amiatautunno.it. Facebook Amiatautunno; Instagram: Amiatautunno
Sonia Corsi 3351979765
SAPORI D’AUTUNNO: SANMA E FUNGHI MATSUTAKE
A settembre il Sanma Festival di Meguro celebra il pesce più apprezzato dell’autunno e i migliori ristoranti della città propongono uno degli ingredienti più ricercati del Giappone
Per la gastronomia giapponese l’autunno è una stagione di abbondanza, in questo periodo dell’anno sono moltissimi i cibi che raggiungono piena maturazione e possono essere gustati in tutta la loro bontà: cachi, castagne, patate dolci e, soprattutto, i funghi matsutake e il pesce sanma (costardella del Pacifico), di cui gli abitanti di Tokyo sono particolarmente ghiotti.
La leggenda narra che molto tempo fa il celebre shogun Tokugawa Iemitsu, intento a svagarsi con la falconeria nella zona di Meguro (uno dei quartieri di Tokyo) giunse affamato ad una locanda dove chiese cibo. Qui gli servirono un piatto a base di sanma, da sempre pesce economico e popolare... mai ricetta fu più apprezzata! Per celebrare l’evento ogni anno a settembre si svolge il Sanma Festival di Meguro dove vengono serviti circa 7.000 Pacific Saury (pesci argentei, lunghi come lame). La quantità a disposizione può sembrare enorme ma, vista l’affluenza annuale e il grande successo, meglio accaparrarsi
velocemente un posto (e un piatto).
A settembre spazio anche ad uno dei prodotti più rinomati e cari del Giappone: il fungo matsutake, che cresce solo nelle foreste di pini dell’isola ed è caratterizzato dal tipico aroma intenso. Dove provarli? Nei ristoranti specializzati di alta gamma come il Wakuta di Ginza e il Rihga Royal Hotel Tokyo di Shinjuku.
Ampia galleria di foto a questo link
Per saperne di più sulla città di Tokyo e pianificare un viaggio, visitare sito ufficiale https://tokyotokyo.jp o
http://www.gotokyo.org/it/index.html
Photogallery della città disponibile al seguente link dropbox
Per maggiori informazioni:
Ufficio stampa per l’Italia
Interface Tourism Italy
Via Carducci, 36 – 20123 Milano
02.8366 0917 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
TOKYO TOURISM REPRESENTATIVE, Milan Office
c/o IXI S.R.L. - Via Pinamonte da Vimercate 6, Milano 20121 ITALIA gotokyo.org/it tokyotokyo.jp
Hotels.com: Gli eroi del vino
Il turismo del vino è una delle tendenze che si va affermando in questi ultimi anni sia in Italia sia in Europa. In Italia in particolare, paese con molti vini giudicati tra i migliori del mondo, si coltivano uve in vigneti di rara bellezza e il mercato del turismo del vino sta crescendo rapidamente con almeno 14 milioni annuali di accessi enoturistici, tra escursioni e pernottamenti, e volumi che toccano i 2,5 miliardi di euro annuali considerando l’intera filiera enoturistica.
In Italia, ma anche altrove in Europa, vi sono luoghi in cui la viticoltura è praticata su terreni particolarmente impervi, su pendii scoscesi: la lavorazione viene effettuata quasi interamente a mano e con grandi difficoltà e fatiche. Tra fine agosto e settembre, in questi vigneti nascosti, lontani, quasi irraggiungibili, coltivati da vignaioli appassionati che nel corso dei secoli hanno faticosamente strappato piccoli appezzamenti di terra alle rocce, alla montagna o al mare, la raccolta dell’uva si definisce “vendemmia eroica”.
Ecco alcuni tra i territori sia del nostro Paese sia in Europa dove vi sono vigneti tra i più “difficili” e suggestivi da vendemmiare e alcune delle strutture alberghiere selezionate da Hotels.com per farvi godere dello spettacolo della raccolta dell’uva “eroica”. E ricordate che durante la vendemmia eroica le feste e le sagre si susseguono dappertutto, eventi che, tra degustazioni e pasti luculliani, vi faranno sentire degli eroi della tavola.
Conegliano Valdobbiadene - Veneto - Una vendemmia “eroica” di antica tradizione è quella del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, il cui territorio è caratterizzato da pendenze molto ripide: i viticoltori sono costretti a un pesante lavoro manuale che va dalle 600 alle 800 ore per ogni ettaro di vigna, senza la possibilità di utilizzare alcun attrezzo meccanico.
Hotel Villa Del Poggio, San Pietro di Feletto (TV) - L’Hotel Villa Del Poggio dalla sua posizione privilegiata domina le colline del Prosecco Superiore DOCG Conegliano Valdobbiadene, da qui lo sguardo spazia a perdita d’occhio su un panorama sconfinato. Il Resort a 4 stelle è ideale per un dolce rifugio nella natura, un luogo insolito e fiabesco per rigenerarsi lontano dalla quotidianità. Camere a partire da €131
Valtellina – Lombardia – La Valtellina ha vigneti che si trovano su terrazzamenti sorretti da muri a secco che si estendono una superficie di circa 2.500 chilometri. La coltivazione e la vendemmia qui sono totalmente manuali: durante la vendemmia l’uva viene trasportata a spalla dai lavoranti con i “portini”, le classiche gerle valtellinesi.
La Florida, Mantello (SO) - Camere per tutti i gusti in questo hotel 4 stelle farm-house: da quelle minimaliste, alle suite a quelle in stile chalet. Oltre a una fattoria didattica annessa, c’è anche una fantastica beauty farm dove potrete provare un particolare bagno nel latte. La struttura, inoltre, ha ben due ristoranti di cui uno stellato Michelin, dove completare il soggiorno. Camera a partire da €173
Ischia – Campania – Nella splendida isola del Golfo di Napoli, i vigneti sono su terrazzamenti ricavati sui fianchi scoscesi delle colline, con pendenze superiori al 50%. I viticoltori sono costretti, per trasportare le uve, a servirsi di mono-rotaie o a trasportare i grappoli a spalla lungo percorsi difficoltosi o per gradinate ripidissime.
Romantica Resort&Spa, Ischia (NA) - Il Romantica Resort & Spa è il resort più esteso dell'Isola d'Ischia: 45.000 metri quadri di superficie da cui è possibile ammirare lo spettacolare Panorama del Borgo di Sant’Angelo. Immersi nel verde dei suoi giardini, nel silenzio dei suoi spazi panoramici e nel Relax del suo Parco Termale interno è possibile rigenerarsi nel corpo e nella mente.
Camera a partire da €150
Pantelleria – Sicilia – Pantelleria ha splendide viti ad alberello, patrimonio Unesco, e coltivate in modo da restare basse per proteggerle dai venti che infieriscono sull’isola. Qui la coltivazione e la vendemmia sono davvero eroiche: si lavora inginocchiati, con cassettine a portata di mano per selezionare sul posto l'uva scelta per l'appassimento da quella per la produzione dello zibibbo.
Zubebi Resort, Pantelleria (TP) - Il resort occupa un’area di 2,5 ettari fra le colline che sovrastano il paese di Pantelleria. Il nome deriva da “Zibib” termine col quale gli antichi Arabi chiamavano la varietà di uva oggi nota come Zibibbo. Oasi di relax e di riservatezza, la struttura è ideale per chi apprezza la semplicità della campagna e l’ambiente raffinato, il tutto inserito in un luogo magico, l’isola di Pantelleria. Camera a partire da €200
Colli di Luni – Liguria e Toscana – La DOC dei Colli di Luni si produce in un territorio collinare e scosceso tra Liguria e Toscana, comprendendo le province di La Spezia e Massa, dove qui, da secoli, si coltiva il Vermentino. Il territorio, a picco sul mar Tirreno, è stato strappato a boschi intricati e pietre per una vendemmia che costa ore e ore di fatica.
Castello di Pontebosio, Pontebosio (MS) - Una residenza nobiliare del XVII secolo sapientemente ristrutturata e trasformata in un lussuoso resort dotato di ogni comfort e con un ottimo rapporto qualità-prezzo. In ogni ambiente si può godere di un sano e lungo momento di relax ammirando suggestivi panorami, splendidi scorci sulla piazza, sul borgo e belle viste sulle dolci colline. Camera a partire da €189
Dingač - Croazia - Anche a Dingač, località croata a circa 100 km a nord di Dubrovnik, l’uva si coltiva su terreni in forte pendenza e la si trasporta sottoterra in tunnel scavati nella montagna. Le viti sono impiantate ad alberello, ma senza il supporto di terrazzamenti, su terreni prevalentemente calcarei con strati di detriti e di ghiaia che immagazzinano calore durante il giorno.
Aminess Grand Azur Hotel, Sabbioncello, Croazia - Ubicato su una tranquilla baia sulla punta di Pelješac, con spiaggia sul mare cristallino e un rilassante profumo dei pini. L’Aminess Grand Azur è un’oasi mediterranea del relax a pochi chilometri dai vigneti in collina. Camera a partire da €193
Santorini – Grecia – A Santorini, a causa della costante presenza di vento, le viti vengono coltivate in basse cime in terrazzamenti a picco sul mare con pendenze vertiginose. La raccolta dell’uva è eseguita arrampicandosi tra i filari e l’uva viene trasportata a spalla o con gli asinelli nelle canaves, cantine sotterranee.
Suites Blue Hotel & SPA Thiri, Santorini, - Situato in ottima posizione vicino al centro di Thira nel cuore dell’isola, l’hotel gode di una splendida vista e di una bellissima piscina. Dall’architettura tradizionale delle Cicladi, l’albergo è in posizione strategica per permettervi di assistere alle vendemmie eroiche che si svolgono a pochi passi nei vigneti terrazzati.Camera a partire da €146
Madeira – Portogallo - L’isola di Madeira si trova in pieno Oceano Atlantico: ha origine vulcanica, ma il suolo fertile e il clima caldo umido favoriscono la crescita di una vegetazione molto lussureggiante, tra cui i vigneti da cui si ricava il noto vino Madeira. Anche qui, la terra coltivabile è tutta a terrazzamenti: le uve vengono ancora raccolte a mano, messe in cesti di vimini e poi trasportate ai luoghi di lavorazione.
Hotel Quinta da Serra, Camara de Lobos Madeira – Questo hotel 5-stelle situato a 820 metri slm offre un'atmosfera esclusiva e raffinata in comunione con la natura, invita a riposare e rinnovare le energie, in un modo tranquillo e rilassante. Accanto ai rigogliosi giardini c'è una piscina interna di acqua dolce di 28 gradi. Dall’albergo si raggiungono facilmente alcuni tra i vigneti più estesi e più famosi dell’isola di Madeira. Camera a partire da €77
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ALLA SCOPERTA DI BORGHI E DEI VIGNETI DELL'ALTA VALLAGARINA
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