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Oli

“ C’È LA LIGURIA DENTRO”

 

  Sui Social il tormentone estivo sarà a tavola. Con sette chef stellati, l’Olio DOP e le eccellenze gastronomiche della regione

 

Nel cielo estivo il Consorzio di tutela dell’olio DOP Riviera Ligure trova 7 stelle: sono gli chef che hanno deciso di diventare testimonial dell’eccellenza gastronomica della nostra regione.

 

Sette proposte gastronomiche diverse dove è protagonista la Liguria con l’Olio DOP  e gli ingredienti autentici del territorio, spesso coltivati dagli stessi ristoratori.

 

I sette chef stellati sono Giorgio Servetto, Claudio Pasquarelli, Ivan Maniago, Ivano Ricchebono, Andrea Sarri, Giuse Ricchebuono, Barbara Masieri.

 

Le loro ricette stanno per diventare il nuovo “tormentone estivo” sui Social con la campagna “ C’è la Liguria dentro”, realizzata grazie al sostegno del Programma di Sviluppo Rurale Liguria.

 

Tra panorami e location mozzafiato si potrà seguire ( e provare a riproporre a casa ) Giorgio Servetto, al Ristorante Nove collocato nell’incantevole scenario della Villa della Pergola di Alassio, che prepara la “Trombetta dell’Orto Rampante con ricotta di brigasca”. Oppure Claudio Pasquarelli, del ristorante Claudio di Bergeggi, che propone con la figlia Lara il piatto “ Condiglione di astice blu bretone. O  farsi guidare, in un ideale tour lungo la provincia di Savona,  da Giuse Ricchebuono che dal Ristorante Vescovado a Noli propone “ Triglia piccante, piselli e ricci di mare”.

 

In provincia di Imperia sono due gli chef stellati testimoni della Liguria. A Sanremo dal “Ristorante Paolo e Barbara” nelle video ricette Barbara Masieri propone Gelato all’olio DOP, salsa di mandarini di Ospedaletti e stroscia con olio DOP. A Imperia c’è Andrea Sarri del ristorante omonimo che risponde con Cappellacci ripieni di coniglio alla ligure, profumi e gamberi di Oneglia.

 

Gli altri due chef stellati sono Ivano Ricchebono che al Ristorante The Cook a Genova propone “Gelato all’olio DOP e cioccolato bianco con crumble di cacao e ciliegie”. Mentre nel Tigullio il testimonial è Ivan Maniago che a Lavagna, al Ristorante Impronta d’Acqua, presenta il suo “Testar’olio DOP” dove il classico testarolo cambia per una volta nome in onore dell’Olio DOP.

 

Da  ieri occhio alla pagina Facebook del Consorzio di tutela dell’olio DOP Riviera Ligure dove giorno dopo giorno arriveranno i 7 chef che  preparano i loro piatti. Ma video e foto sono già tutti visibili al link https://www.oliorivieraligure.it/collarinogiallo/#ricette

Prendete nota. C’è la Liguria dentro.

 

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C’È LA LIGURIA DENTRO L’OLIO DOP RIVIERA LIGURE. CI SONO IL TERRITORIO, LE COMUNITÀ, LA FATICA DELLE IMPRESE

 

Lo racconterà una campagna promozionale, rivolta principalmente al consumatore, che coinvolgerà chef e ristoratori nella preparazione di ricette. Per far comprendere sempre meglio la versatilità di questo prodotto in cucina grazie alle sue specifiche caratteristiche e i suoi elementi di autenticità.

Lo slogan sarà appunto “C’è la Liguria dentro” per far comprendere il legame profondo di questo prodotto tutelato e garantito con la sua terra.

 

“ Vogliamo creare un rapporto sempre più diretto con il consumatore incentivandolo a conoscere sempre meglio questo olio simbolo nella nostra regione – sottolinea Carlo Siffredi, presidente del Consorzio dell’Olio DOP Riviera Ligure -.  Ma in questa campagna promozionale di tre mesi metteremo in primo piano anche i produttori, i luoghi di produzione e le diverse identità degli oli legati alle varietà come Taggiasca, Pignola, Arnasca, Colombaia, Pignola, Lavagnina Razzola – tanto per citarne alcune - che rappresentano l’anima del nostro territorio. Sono il frutto di un duro lavoro che merita di essere promosso per raccontare la garanzia che offrono in termini di origine ligure e qualità”.  

 

“La campagna – spiega Alessandro Piana, vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura, Marketing e Promozione Territoriale – è realizzata grazie al sostegno del PSR Liguria (Programma di Sviluppo Rurale, ndr), con ampia diffusione, per traghettare sempre di più la nostra eccellenza, l’Olio DOP Riviera Ligure, sul mercato, come espressione di una terra unica da visitare e apprezzare già dalla tavola. Si tratta di valorizzare e promuovere ogni aspetto del settore, dal presidio del paesaggio rurale sino alle attività di marketing. Nello stesso tempo significa riconoscere e stimolare il continuo sforzo delle imprese olivicole nel mantenere altissimi i valori e la qualità del prodotto, come tratto distintivo del nostro territorio”.

 

“ E’ ormai evidente che la promozione del territorio e delle sue denominazioni di origine in modo coordinato – aggiunge Carlo Siffredi –reca benefici a tutto il sistema economico ligure. Ecco perché anche in questa campagna  abbiamo ritenuto fondamentale realizzare un percorso virtuoso di promozione  con immagini che evidenziano  la qualità dell’offerta complessiva in Liguria, abbinando località e prodotto”.

 

Ottavio Traverso - Ufficio Stampa Consorzio Olio DOP Riviera Ligure - 347/4656440

L’AZIENDA AGRICOLA EMANUELA REBAUDENGO FA INCETTA DI PREMI CON IL SUO OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP RIVIERA LIGURE “MONACI TEMPLARI”

 

È notizia di questi giorni l’affermazione dell’Azienda Agricola Emanuela Rebaudengo di Seborga in più di una classifica dei concorsi organizzati da Olea. Si tratta dell’Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori, con sede a Pesaro e una visione internazionale. Prima di tutto i risultati: premio nazionale L’Oro d’Italia, in cima alla classifica con l’olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure-Riviera dei Fiori “Monaci Templari” Biosia nella speciale classifica degli oli biologici fruttati leggeri che in quella degli oli monocultivar. Del resto la produzione risulta da 350 alberi di oliva Taggiasca presenti nel territorio di Seborga, luogo che evoca storie di principi-monaci e di assoluta indipendenza rispetto alle circostanti potenze regionali e poi statali.

Allo stesso modo, sempre nel contesto Olea, si poi svolto il più ampio confronto del concorso L’Oro del Mediterraneo, in cui si presentavano oli da Italia, Turchia, Grecia, Spagna, Francia, Tunisia, Croazia. Ebbene, anche in questo caso, nella categoria riservata agli oli monocultivar si è imposto, nella categoria fruttato leggero, sempre il DOP Riviera Ligure-Riviera dei Fiori “Monaci Templari” , con particolare menzione per la sua dimensione biologica.

La dinamica e moltiforme azienda condotta da una sola famiglia, Flavio Gorni ed Emanuela Rebaudengo, padre e madre della piccola Nicole, spesso al seguito dei genitori giocando in mezzo ad affascinanti alberi di olivo e reti da olive stese. Del resto, anche la scelta biologica va in direzione della salvaguardia delle giovani generazioni e della sostenibilità produttiva in rapporto alle risorse del pianeta.

I Concorsi non si fermano qui. Sono alle porte quelli del Principato di Monaco, di Londra e di Montreal. Sempre più difficile, insomma, però i Templari amano le sfide e l’olio DOP Riviera Ligure non le teme.

Flavio Gorni è categorico: “Siamo contenti, certo, era difficile vincere, sono competizioni difficili, dove solitamente si impongono le aziende del Meridione italiano o di altri stati. Abbiamo messo in primo piano un olio DOP, crediamo nella certificazione e nella garanzia per la provenienza del nostro olio, potendo così portare avanti anche il nome di Seborga”.

 

Consorzio Tutela Olio DOP Riviera Ligure

NEL CHIANTI L’OLIO DOP MIGLIORE AL MONDO PREMIATO AL JAPAN OLIVE OIL PRIZE DI TOKYO

 

 

E i giapponesi in Italia fanno scorte dei prodotti dell’azienda Castel Ruggero Pellegrini. 

Ad aggiudicarsi il premio come migliore olio DOP al mondo al Japan olive Oil Prize di Tokyo è stata la storica azienda biologica Castel Ruggero Pellegrini che si trova nel Chianti, tra i comuni di Bagno a Ripoli e Greve in Chianti. Il premio “Best in Class” nella categoria DOP, indica che l’olio della Castel Ruggero Pellegrini, il “Ruggente”, è stato giudicato il migliore tra le medaglie d’oro, per la qualità e la piacevolezza complessiva.

 

“Sono molto contento di questo risultato - commenta il proprietario dell’azienda, Clemente Pellegrini Paolozzi Maiorca Strozzi - perché il Joop è un concorso che ritengo sia tra i più seri al mondo, che pone sbarramenti di quantità e alti requisiti qualitativi. Ha un panel di assaggiatori internazionale e oli che arrivano da oltre 20 Paesi. Il mercato giapponese è un mercato fondamentale per l'olio extravergine di eccellenza e quanto i giapponesi siano attenti alla qualità, certificata, dei prodotti lo dimostra anche l’alto numero di richieste del nostro prodotto che ci è arrivata dai giapponesi in Italia una volta vinto il premio”. 

 

Continua Pellegrini: “Il nostro olio ha vinto grazie a una concentrazione di oltre 800 mg/kg di polifenoli (che assicura benefici sulla salute legati al consumo del prodotto) e a un sapore che è stato definito “di grandi armonie”. Sono caratteristiche frutto di un accuratissimo lavoro di “blending” che consente di avere oli dalle altissime concentrazioni di vitamine ma anche con una notevole piacevolezza di gusto”. 

 

“Il coltivatore moderno - commenta Pellegrini - non è solo quello che coltiva le olive e divide le varietà, ma è anche colui che disegna gli oli come un enologo fa con il vino. Tutte le operazioni colturali nella nostra azienda sono improntate ai principi di sostenibilità dell’agricoltura di precisione. Un lavoro certosino ripagato dalla qualità del prodotto. Un diverso modo di lavorare che ha portato un bel risultato”.

 

L’azienda Castel Ruggero Pellegrini si distingue anche per la scelta dei canali di vendita: ”E’ fondamentale selezionare chi vuole collaborare con noi  - continua Clemente - chi propone il nostro olio fa interamente parte della nostra storia e del nostro messaggio. Sappiamo che il ristoratore e l’enoteca sono gli ambasciatori del nostro prodotto, l’olio deve essere usato in cucina, deve essere raccontato al cliente finale in un certo modo, per essere valorizzato come merita”.

 

Lisa Baracchi

PH LABS DIVENTA COMPETENCE CENTRE DI TÜV SÜD PER L’OLIO DI OLIVA

 

La richiesta di olio d'oliva, uno dei prodotti alimentari più soggetto a frodi, è in continua crescita in tutto il mondo. Per tutelare quindi aziende, distributori, importatori e consumatori nasce il Competence Centre for olive oil, un progetto internazionale che coinvolge TÜV SÜD e in particolare pH Labs, i laboratori toscani del gruppo, attivi in ambito food e food contact, oltre che ambientale e nel testing dei dispositivi medici. I Laboratori pH supportano gli operatori dell’industria oleica mettendo a disposizione un panel di assaggiatori professionali per la valutazione organolettica dell’olio e tutta la propria conoscenza relativa all’acquisto e alla gestione di questo prodotto. 

L'UE produce circa il 67% dell'olio di oliva mondiale, dove Italia e Spagna sono i principali consumatori europei mentre la Grecia registra il più grande consumo pro capite dell'UE. In totale, l'UE rappresenta circa il 53% del consumo mondiale. A livello commerciale, l’Unione Europea rappresenta circa il 65% delle esportazioni mondiali di olio di oliva, destinate prevalentemente verso USA, Brasile e Giappone (fonte: Commissione Europea).

 

Del migliaio circa di cultivar presenti nel mondo, l’Italia ne conta il maggior numero, che porta a una produzione di olio importante e variegata che si colloca al secondo posto a livello mondiale subito dopo la Spagna e prima della Grecia, ma al primo per oli di qualità riconosciuti dalla UE, con 42 prodotti DOP e 6 IGP. 

Secondo la normativa di riferimento UE (Regolamento CE 2568/91 e successive modificazioni), l’olio di oliva viene classificato in base ai risultati delle analisi fisico-chimiche e della valutazione organolettica oltre che dei metodi utilizzati per la sua estrazione dalle olive (meccanici, fisico/chimici, raffinazione). Vi sono numerose e variegate tipologie: dall’olio EVO (extravergine) a quello di oliva semplice, di sansa e di oliva lampante, raffinato o grezzo. A livello extra CEE non esiste uno standard riconosciuto. Il Codex Alimentarius prevede delle specifiche in linea con quelle messe a punto dall’IOC (International Olive Oil Council, massima autorità internazionale nel campo oleicolo) ma con alcune differenze nella classificazione dei tipi di oli, nella loro definizione e nelle procedure per le analisi. In mancanza di standard internazionali si supplisce con specifiche nazionali.

 

La normativa internazionale riconosciuta così come le legislazioni nazionali, sono costantemente soggetti a variazioni e aggiornamenti per contrastare le frodi che colpiscono soprattutto gli olii più pregiati. Agli standard sovranazionali possono essere inseriti disciplinari specifici, come DOP (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazioni Geografica Protetta) a tutela dei prodotti di qualità superiore, o quelli per il biologico. Purtroppo, le frodi in questo settore sono ampiamente diffuse anche perché attuabili in diverse modalità: dalla vendita di extra vergini che in realtà sono miscele di oli di varia qualità, alla mendace dichiarazione di provenienza dell’olio, fino ad arrivare alla vendita di olio di oliva falso. “Nella maggior parte dei casi, la qualità dell'olio d'oliva non è riconoscibile a prima vista” - afferma Filippo Venturi, Direttore Tecnico dei laboratori pH. “Una data frode può essere dimostrata solo da esperti con l'aiuto di analisi avanzate che hanno come punti di partenza le prove sulla composizione chimica, lo studio delle caratteristiche organolettiche e del profilo sensoriale. Le proprietà tipiche dell'olio extra vergine di oliva di qualità sono un'acidità molto bassa, un alto contenuto di polifenoli, un gusto privo di difetti sensoriali. La corretta conservazione del prodotto chiude il cerchio”.

Per far conoscere e promuovere i servizi e le analisi che aiutano a discriminare l’olio di alta qualità, TÜV SÜD e pH Labs hanno creato il Competence Centre for olive oil, un centro di competenza internazionale per l’olio di oliva con sede nei Laboratori pH in Toscana.

 

I servizi dei laboratori pH per le aziende della filiera oleicolo:

·       Analisi per la determinazione delle caratteristiche di qualità e di purezza degli oli di oliva (Regolamento CEE n. 2568/91 e successive modificazioni)

·       Valutazione Organolettica per la classificazione degli oli di oliva: PH al proprio interno ha un Panel di assaggiatori professionali all’accertamento delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini ed è l’unico panel privato indipendente italiano ad essere riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, oltre ad essere accreditato 17025 per questa prova.

·       Ricerca di contaminanti, come ad esempio pesticidi, plastificanti, IPA, MOSH/MOAH, metalli pesanti, diossine e PCB, 3-MCPD per olio di oliva raffinato.

Per promuovere il Competence Centre e i servizi disponibili, si terrà il prossimo 3 giungo un seminario gratuito online tenuto in lingua inglese dai nostri esperti intitolato “Olio d’oliva: soluzioni per assicurare la qualità di un prodotto naturale”. Qui il link per avere maggiori informazioni e iscriversi: https://www.tuvsud.com/it-it/eventi/olive-oil-qa-approaches-for-a-living-product

Rivolto alla GDO e agli importatori, il workshop illustra i programmi di monitoraggio chimico e sensoriale utili a realizzare un efficace controllo della qualità del prodotto.

L’evento successivo, in fase di programmazione, sarà dedicato alle aziende produttrici di olio.

 

 

Federico Maggioni 

IL MIGLIOR OLIO EXTRAVERGINE MONOCULTIVAR D’ITALIA È L’OLIVASTRA DI OLIO INTINI

All’azienda pugliese il Premio Speciale nella guida Oli d'Italia 2021

 

Un nuovo prestigioso riconoscimento per Olio Intini, l’azienda pugliese specializzata nella produzione di olio extravergine d’oliva, a cui il Gambero Rosso ha assegnato il Premio Speciale per il “Migliore Monocultivar” nella guida Oli d'Italia 2021.

L'olio premiato è l'extravergine 100% Olivastra, varietà autoctona che circoscrive l'area dei comuni di Alberobello, Locorotondo e parte della Valle d'Itria (400 metri sl.m.). Un olio dall'amaro elegante con esuberanti espressioni di piccante, al naso contraddistinto da inebrianti sentori di mandorla, mela verde e erba falciata.

 

“Mi fa particolarmente piacere il premio per l’Olivastra, anche perché rispetto alle cultivar big della regione, Coratina e Peranzana, è quella meno nota insieme alla Cima di Mola con cui condivide invece la particolarità di essere molto tipica nell’area che dalla Murgia digrada verso il mare”, dichiara Pietro Intini, da anni impegnato nella salvaguardia di varietà in via di estinzione e nella tutela della biodiversità.

Olio Intini riceve dalla giuria del Gambero Rosso anche l’ambita Stella, il riconoscimento che, come per la guida Vini d’Italia, premia le aziende che hanno ottenuto Tre Foglie per dieci anni consecutivi: un premio speciale alla costanza qualitativa, conferma di un percorso incentrato sulla ricerca continua della perfezione. Un riconoscimento a prodotti realizzati con cura certosina in ogni fase del processo produttivo e nel pieno riguardo della salute dei consumatori e della biodiversità.

 

L’AZIENDA

Nasce tra le colline di Alberobello, in Puglia, l’extravergine che ha conquistato le più importanti giurie al mondo, stupendo anche per le straordinarie qualità benefiche. È stato il giovane Pietro Intini a rivoluzionare l’azienda di famiglia convogliando l’antica tradizione in un grande investimento nella tecnologia e nel recupero della biodiversità autoctona.

Qualità e tracciabilità, cura certosina in ogni fase del processo produttivo, e grande riguardo alla salute dei consumatori e della biodiversità sono i suoi punti di forza.

Alla base del successo, un contrasto interessante: quello fra la tradizionalità dei metodi di raccolta della materia prima, lontani dai moderni processi di meccanizzazione, e la tecnologia all’avanguardia all’interno delle mura del frantoio.

Olio Intini si avvale di moderne linee di estrazione in continuo che permettono di produrre olio in assenza di ossigeno grazie all’inertizzazione di tutto il processo produttivo. Si tratta di uno dei pochi frantoi in Italia a poter vantare la coesistenza di ben 4 sistemi di frangitura e diversi metodi di gramolazione, scelte in base alle annate,  alle cultivar e al loro grado di maturazione. Segue il filtraggio immediato dell’olio e la conservazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox, e infine il sofisticato processo di imbottigliamento: è tramite l’immissione in ciascuna bottiglia di una piccola quantità di gas inerte che viene garantita la perfetta conservabilità del prodotto.

 

I RICONOSCIMENTI 2019

- Azienda dell'Anno Flos Olei 2020

- Primo classificato Premio Ercole Olivario: blend Affiorato

Sol d'Oro: biologico Bio

- Best of Show Olive Japan 2019: monocultivar Cima di Mola

- Primo Premio Olio Capitale, Trieste: blend Affiorato

- Primo Premio Sirena d'Oro di Sorrento: biologico Bio

- Best 20 Flos Olei di Marco Oreggia: monocultivar Coratina

- 3 stelle EQOO Premio Il Magnifico: monocultivar Coratina

- 3 foglie Gambero Rosso: blend Affiorato

- 5 Gocce d'eccellenza Bibenda: monocultivar Olivastra 2018 e monocultivar Coratina 2018

- Corona Maestrod'olio di Fausto Borella: monocultivar Coratina

 

Paola Sgobba

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