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Vini

FESTA DEL RUCHE’

 

 

 

 

Castagnole Monferrato, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio 2018

 

Degustazioni di Ruchè e prodotti tipici del Monferrato

 

 

…Torna la Festa del Ruchè!

 

La formula e gli obbiettivi della Festa si confermano: promuovere e divulgare la conoscenza del Ruchè. Proporre   un evento mirato per creare interesse attorno alla nuova annata sia verso gli operatori, sia verso il grande pubblico degli enoappassionati. 

Infatti a Castagnole Monferrato per tre giorni si degusta solo Ruchè! E questo grazie allo spirito di intraprendenza di una nutrita pattuglia di produttori che ha scelto anni fa di celebrare il gioiello del loro territorio e di fare squadra con il Comune di Castagnole Monferrato (che conferisce anche il nome alla doc) e con l’associazione Go Wine.

Una scelta che ha poi condotto a costituire l’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato che, con il sostegno del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, promuove un importante calendario di eventi e momenti promozionali che hanno nella Festa di Castagnole il momento più importante. 

 

Novità di questa edizione l’apertura già dal venerdì 11 maggio della manifestazione e proseguirà fino a domenica 13 maggio.

E’ l’occasione per fare il punto sui vini dell’ultima vendemmia e sulla produzione. E’ anche l’occasione per riflettere su come il Ruchè abbia interpretato in modo virtuoso il ruolo dei vini autoctoni, sapendo legare più fattori positivi.

Sabato pomeriggio alla ore 17.30 convegno di presentazione ospite Magda Antonioli Corigliano (professore di Macroeconomia ed Economia del Turismo all'Università Bocconi, direttore del Master in Economia del Turismo), nell’occasione sarà attribuito a Paolo Massobrio (giornalista enogastronomico, direttore di www.ilgolosario.it) il Premio Vin diVino. 

 

E poi, a seguire, il banco d’assaggio con protagoniste le aziende vinicole che incontreranno il pubblico all’interno delle splendide sale della Tenuta La Mercantile fino alla tardo pomeriggio della domenica. 

Sempre durante la giornata della domenica si svolgeranno due wine tasting, relatore Gianni Fabrizio (curatore della guida ai vini del Gambero Rosso)  e dedicati ai giornalisti, agli operatori di settore ed agli enoappassionati che vogliano approfondire la loro conoscenza sul Ruchè.

Uno spazio sarà riservato ai prodotti tipici, con la presenza dei ristoranti e della proloco dei Comuni della denominazione che porteranno le loro specialità direttamente alla Tenuta La Mercantile, creando un menù da gustare di accompagno ed in abbinato alla degustazione del Ruchè. 

 

E ancora: animazioni musicali e passeggiate nei vigneti completano la proposta per un itinerario in un territorio di particolare fascino che, anche grazie al vino, sta conoscendo un nuovo sviluppo.

La Festa del Ruchè si svolgerà nel suo paese d’origine, Castagnole Monferrato, ma con produttori di tutti e sette i Comuni della sua delimitazione zonale: Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi.                                                                                                          

                                                                                                                                                                                                              

 

Le aziende presenti al banco d'assaggio:

AMELIO LIVIO, Grana - BERSANO, Nizza Monferrato

BOSCO TOMMASO, Castagnole Monferrato - CALDERA FABRIZIA, Portacomaro

CANTINE SANT’AGATA, Scurzolengo- CANTINA SOCIALE DI CASTAGNOLE MONFERRATO

CAPUZZO RENATO, Castagnole Monferrato - CASCINA TERRA FELICE, Castagnole Monferrato

CRIVELLI, Castagnole Monferrato - FERRARIS AGRICOLA, Castagnole Monferrato

GARRONE EVASIO & FIGLIO, Grana - GATTO PIERFRANCESCO, Castagnole Monferrato

GOGGIANO, Refrancore - LA CASCINETA, Viarigi – LA MIRAJA, Castagnole Monferrato

MARENGO MASSIMO, Castagnole Monferrato - MONTALBERA, Castagnole Monferrato

TENUTA DEI RE, Castagnole Monferrato - TENUTA LA FIAMMENGA, Penango

TENUTA MONTEMAGNO, Montemagno.

 

PROGRAMMA E COME PARTECIPARE

Venerdì 11 maggio (Tenuta La Mercantile)

Ore 19.0 – 24.00: apertura dei banchi d’assaggio alla presenza diretta dei produttori,

apertura punti gastronomici, apertura enoteca (vendita delle bottiglie) e intrattenimento musicale a cura di Triolina

 

Sabato 12 maggio (Tenuta La Mercantile)

Ore 17.30: convegno inaugurale, consegna del premio VindiVino a Paolo Massobrio, ospite Magda Antonioli Corigliano.

Ore 19.0 – 24.00: a seguire apertura dei banchi d’assaggio alla presenza diretta dei produttori, apertura punti gastronomici, apertura enoteca (vendita delle bottiglie) e intrattenimento musicale a cura di Climax Blunote

 

Domenica 13 maggio (Tenuta La Mercantile)

Ore 11.30 e ore 15.30: wine tasting condotti da Gianni Fabrizio (curatore della guida ai vini del Gambero Rosso) con invito ad operatori professionali ed enoappassionati. 

Ore 12.00: apertura punti gastronomici.

Ore 10.30 – 18.00: apertura dei banchi d’assaggio, festa con i produttori, apertura enoteca (vendita delle bottiglie) e intrattenimento musicale a cura di Bobby Soul Blind & Bonobos

In mattinata: passeggiata nei vigneti

Nel pomeriggio: esibizione di caccia con i rapaci presso l’area del campo sportivo.

 

Il costo della degustazione è di € 12,00 con 8 buoni degustazione.

(€ 10,00 soci Go Wine e altre associazioni di settore)

 

Per informazioni: 

Associazione Go Wine Via Vida, 6 Alba CN tel. 0173 364631 fax. 0173 361147

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.gowinet.it

 

 

MERLOT ROSATO DI PRIME ALTURE

 

 

 

 

Arriva il nuovo Merlot Rosato di Prime Alture, 

un dono di natura dedicato a nonno Michele

 

 

Prime Alture, il progetto familiare di Roberto Lechiancole nato poco più di dieci anni fa tra le prime colline di Casteggio, nel pavese, compie un nuovo significativo passo di crescita. Alla gamma di produzione si aggiunge infatti il nuovo Merlot Rosé. Un vino che può essere a ragione considerato come un vero outsider 

oltre che un grande dono offerto dalla natura, dedicato a nonno Michele.   

E’ un IGT da uve Merlot in purezza raccolte secondo il metodo tradizionale a mano e sottoposte a prima spremitura soffice. Presenta un colore rosato lucente, un profumo delicato di frutti rossi e un aroma di fragoline di bosco su trama minerale, al palato risulta morbido con un finale fresco ed elegante.     

 

Un segnale importante che si collega alla recente collaborazione tra la cantina e l’enologo francese Jean François Coquard, annunciata a Vinitaly proprio un anno fa. Una scommessa partita dalla condivisione della medesima passione, da una grande amicizia e profonda fiducia, un impegno realizzato scommettendo sul capitale umano e sul lavoro di squadra insieme all’enologo Alessandro Rovati e all’uomo di vigna Fausto Comotti verso un obiettivo chiaro, l’orientamento a un livello sempre più alto di qualità.    

 

‘Abbiamo deciso di produrre un Merlot rosato nel pieno rispetto della nostra filosofia – spiega il patròn Roberto Lechiancole – ovvero adattandoci al naturale ciclo della natura ed accettando i suoi doniAll’inizio del mese di agosto scorso le uve merlot avevano una gradazione bassa ma tenerle ancora sulla pianta, visto l’andamento climatico, avrebbe significato rischiare il loro appassimento. Da qui è partita la decisione di produrre un rosato con una vendemmia leggermente anticipata che, in ricordo di un’annata molto calda come riportato in etichetta, abbiamo voluto dedicare a nonno Michele.’

La gamma di produzione di Prime Alture comprende oggi sei vini le cui uve vengono tutte rigorosamente raccolte a mano.

 

Il Pinot Noir ‘CentoperCento’, un IGP in purezza vinificato in rosso e il Merlot IGP in purezza ‘L’Altra Metà del Cuore’ che riposano un anno in barrique di rovere francese e successivamente dai 12 ai 36 mesi in bottiglia; il Metodo Classico ‘Io per Te’ un Blanc de Noir brut Sans Année sottoposto invece a un lungo affinamento in bottiglia.   

A questi si aggiungono altre tre tipologie che passano in acciaio. ‘ilbianco’ Est 60x40 IGP, un blend di uve Moscato 60% e Chardonnay 40%, ‘ilrosso’ Ovest 60x40, un IGP Provincia di Pavia da uve Barbera 60% e Croatina 40% ‘ilmosso’ Nord, Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC da uve Croatina 100%.  

 

Ogni passo compiuto da Prime Alture è sempre guidato da un atteggiamento di grande determinazione e positività, soprattutto guardando sempre all’obiettivo finale: ottenere il massimo in termini di qualità. Una direzione questa, che unisce tutte le risorse che compongono questa promettente realtà pavese, nella convinzione condivisa che solo così è possibile raggiungere sempre nuovi stimolanti traguardi.     

Prime Alture Wine Resort

Prime Alture viene fondata nel 2006 da Roberto Lechiancole e la moglie Anna tra le colline di Casteggio nel pavese. In questo luogo che li affascina da subito realizzano il loro progetto familiare ristrutturando la vecchia Cascina Campone, dove l’uva è padrona di casa da almeno due secoli. Dall’unione di due forti passioni, il vino e l’accoglienza, nasce ciò che oggi è Prime Alture Wine Resort azienda vitivinicola di alta qualità e insieme struttura ricettiva di livello dotata di tutti i comfort, vera oasi del soggiorno agreste. L’azienda situata a 250 mt s.l.m. ha oggi un’estensione di 8 ettari e produce 40.000 bottiglie. La cantina di nuova costruzione, è stata pensata per poter vinificare le uve proteggendo le qualità distintive, Pinot Nero e Merlot che con impegno si ottengono in vigneto. La raccolta manuale in cassetta, la pigiatura tempestiva e la protezione dall’ossigeno in ogni fase, dalla raccolta all’imbottigliamento, sono gli elementi più importanti del rispetto della materia prima. La bevibilità e la riconoscibilità dei vitigni che li generano sono i caratteri distintivi dei vini a marchio Prime Alture. L’attenzione per i dettagli fa la differenza anche nel confezionamento, che valorizza il prodotto rendendolo distinguibile e identificabile. 

 

 

 

Lorella Casagrande

Ufficio Stampa Carry On

PINOT BIANCO E PINOT NERO IN ALTO ADIGE: UNA MOLTITUDINE DI SFUMATURE

 

 

 

Sono due vitigni internazionali che in questo angolo vitato nell’estremo nord dell’Italia affondano le proprie radici con risultati sorprendenti. Proprio a queste uve sono dedicati due eventi, in programma nei prossimi giorni in Südtirol

 

Con l’arrivo della primavera, si risvegliano le viti e con esse prendono il via numerosi eventi che nel periodo primaverile animano i borghi dell’Alto Adige, per celebrare uno dei prodotti di punta del territorio: il vino. Tra i venti vitigni coltivati in Südtirol ce ne sono due – diffusi a livello internazionale – che nel territorio altoatesino acquisiscono caratteristiche di particolare pregio. Il primo è il Pinot Nero, il vitigno “madre” non solo di tutti i Pinot, ma anche di molte altre varietà europee, le cui origini risalgono ad almeno 2.000 anni fa. Il secondo è il Pinot Bianco, nato da una mutazione del Pinot Nero attorno al XIV secolo. 

 

In Alto Adige, le prime coltivazioni di Pinot Nero avvennero tra il 1835 e il 1840, con impianti a Bolzano e poi a Bressanone, Merano, Egna e Appiano. La produzione di questa varietà, che ha trovato in Alto Adige il proprio habitat ideale, si concentra oggi nell’Oltradige, e più precisamente nei comuni di Appiano e Caldaro, e sui versanti occidentali della Bassa Atesina, soprattutto a Montagna, Egna e Salorno. 

 

Per quanto riguarda il Pinot Bianco, il primo impianto documentato risale al 1852, in un vigneto di Bressanone, cui seguirono immediatamente dopo altri impianti a Nalles, Appiano, Terlano e Marlengo e ancora ad Andriano, Caldaro, Termeno, Magrè, Salorno e Bolzano. Questa grande diffusione dimostra come, già un secolo fa, questa varietà fosse coltivata in modo capillare in tutte le zone vinicole dell’Alto Adige.  D’altra parte, per moltissimi anni il Pinot Bianco fu coltivato in vigneti misti insieme allo Chardonnay, senza essere considerato come una varietà a sé stante. Solo a partire dal 1985, sul territorio, si comincia a distinguere in modo sistematico tra i due vitigni. 

 

“Dei nostri 5.400 ettari vitati, oggi il 10,2% - pari a 552 ettari – è dedicato al Pinot Bianco e l’8,4% - ovvero 450 ettari - al Pinot Nero” commenta Werner Waldboth, direttore marketing del Consorzio Vini Alto Adige. “Queste due varietà sono coltivate in diverse aree dell’Alto Adige e in una fascia collinare ad altitudini variabili. Grazie a questi fattori e alle tecniche di vinificazione adottate dalle cantine, è possibile apprezzarle in un’ampia gamma di interpretazioni”.

 

 

Sarà possibile avvicinarsi a questi due vitigni grazie a due appuntamenti che avranno luogo nei prossimi giorni sul territorio altoatesino.  Da giovedì 3 a venerdì 4 maggio ad Appiano (BZ), Spatium Pinot Blanc punterà i riflettori su questo eccezionale vitigno a bacca bianca, che colpisce per i suoi spiccati profumi fruttati che ricordano in particolare la mela e la sua vivace freschezza, conferita anche dalla posizione delle vigne che in Alto Adige si sviluppano fino ad altitudini piuttosto elevate.

 

Nei giorni immediatamente successivi, spazio invece al Pinot Nero: vitigno ampiamente diffuso in tante aree del mondo, che in Alto Adige è in grado di regalare vini che spiccano per eleganza, colpiscono grazie al loro profumo di frutti rossi e incantano con il loro sapiente equilibrio tra freschezza e morbidezza. Dal 5 al 7 maggio sono infatti in programma ad Egna (BZ) le Giornate del Pinot Nero, storico appuntamento che proprio quest’anno celebra il suo ventennale. 

Per il programma completo dei due appuntamenti e informazioni sulle modalità di registrazione e costi di partecipazione: 

Spatium Pinot Blanc: www.spatium-pinotblanc.it

Giornate del Pinot Nero: www.giornatepinotnero.it

 

 

Jessica Busoli e Alice Camellini

E. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

T. 059-7863894

 

 

A VINITALY 2018 UN PREMIO PER ALEMAT!

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A VINITALY 2018 UN PREMIO PER ALEMAT!

 
 
 

ALEMAT EMILIO GRIGNOLINO D'ASTI DOC 2016 premiato dalla Giuria internazionale di 5 STARS WINES, come uno dei migliori rossi italiani, col punteggio di 90/100.

CDV BRUTROSSO  CANTINA DELLA VOLTA PRESENTA IL SUO ‘CLASSICO QUOTIDIANO’

 

 

 

Si chiama CDV BRUTROSSO ed è la “bollicina” per tutti, presentata ieri durante la conferenza stampa da Cantina della Volta a Vinitaly. Un metodo classico ottenuto da uve di Lambrusco di Sorbara in purezza da bere tutti i giorni, dopo il lavoro, a cena, come aperitivo o in un dopocena in compagnia. La nuova creazione di Christian Bellei amplia l’offerta dell’azienda, arrivando su tutte le tavole: in osteria, in trattoria, in pizzeria e al ristorante. 

Al lancio ufficiale, avvenuto ieri mattina a Veronafiere nell’ambito della più grande manifestazione italiana dedicata al mondo del vino, sono state illustrate a una platea di giornalisti e operatori specializzati le peculiarità di questo spumante e l’intuizione di Cantina della Volta che ha dato vita al progetto.

 

“L’idea – spiega Christian Bellei, autore dei vini della Cantina– è di introdurre sul mercato un Sorbara metodo classico che matura sui lieviti solo 9 mesi prima del dégorgement ottenendo così uno spumante “facile”, immediato e di bella persistenza. Il nostro intento è esaltare i profumi e l’esuberanza giovanile di questo vitigno straordinario. Per noi rappresenta il vino quotidiano e, proprio per questo, avrà un prezzo in enoteca inferiore ai 10 euro. Abbiamo pensato alle famiglie e ai giovani che si affacciano al mondo del vino, o a chi ancora non ci conosce ed è incuriosito dai nostri spumanti, tutti rifermentati in bottiglia”.

 

Di colore rosso rubino brillante, con un perlage di bella finezza e intensità, il ‘Classico Quotidiano’ di Cantina della Volta profuma di fragoline e lamponi con sentori di agrumi. Al palato entra deciso, da autentico Sorbara, poi si espande con ricchi sapori fruttati. Il finale è piacevole, con buona persistenza, dotato di un ottimo equilibrio tra acidità e sapidità e una chiusura pulita.

Al termine della presentazione, oltre alla nuova creazione, gli ospiti hanno potuto degustare anche le ultime due versioni in bianco e in rosato della linea "Il Mattaglio" ottenute da un assemblaggio di uve di Chardonnay e Pinot nero allevato nel vigneto di proprietà a Riccò di Serramazzoni e una delle espressioni più estreme di Lambrusco di Sorbara in purezza: D.D.R. 2009.

 

Cantina della Volta vi aspetta al Padiglione 3 stand E5, ogni giorno con le creazioni di quattro talentuosi chef in abbinamento ai vini: domenica 15 aprile Caffè Desiderio, lunedì 16 Ristorante San Domenico, martedì 17 Taverna Estia e per finire mercoledì 18 aprile si chiude in grande festa con i salumi dell’Antica Corte Pallavicina.

 

 

 

 

Cantina della Volta nasce nel 2010 a Bomporto (MO) dopo un accurato lavoro di recupero strutturale della vecchia Cantina, fondata da Francesco Bellei, bisnonno di Christian, nel 1920.  Frutto della passione per lo Champagne del padre Giuseppe, il primo negli anni ’80 a produrre Spumanti Metodo Classico con il Lambrusco di Sorbara, l’azienda vitivinicola modenese è stata fondata dal “figlio d’arte” Christian Bellei e da un gruppo di amici capitanati da Angela Sini, anima creativa di Cantina della Volta. Fin dalla nascita ha rappresentato una delle realtà più innovative del Lambrusco modenese.

Cantina della Volta propone un ventaglio di Spumanti Metodo Classico ottenuti da uve di Lambrusco di Sorbara in purezza e da uve di Pinot Nero e Chardonnay coltivate nelle vigne del podere San Lorenzo dietro il Monte a Riccò di Serramazzoni (MO).

 

Azienda Agricola Baldetti Alfonso - Cortona (AR)

 

VINI

Di Virgilio Pronzati

 

Azienda Agricola Baldetti Alfonso - Località Pietraia 71/A  -  52044  Cortona (AR) Tel 0575/67077 – www.baldetti.com – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Toscana IGT Chagrè 2017

 

 

 

Categoria: Bianco secco. Vitigni: Chardonnay e Grechetto al 50%. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 11,5%.  Lotto: 040118. Prezzo medio in enoteca: 10,20. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini bianchi di leggero affinamento, a una temperatura di 12-14°C.  Evoluzione: giovane.  Tempo di consumo: ancora 2-3anni.  Servizio: mescere a 12°C in ampi calici con stelo alto. Abbinamento: antipasto di mare, linguine con mitili, sarago alla piastra.

 

Caratteristiche organolettiche 

 

Limpidezza: limpido.Colore: giallo paglierino scarico con lievi riflessi verdolini.  Profumo: intenso e persistente, abbastanza fine, con netti sentori floreali e fruttati di fiori d’acacia, mela, frutto della passione e umori d’erbe boschive. Sapore: secco, fresco, sapido, leggermente caldo, di equilibrata struttura e persistenza. Retrogusto: vena fresca e sapida, con note floreali, fruttate e vegetali.

 

Considerazioni: Discreto tendente al buono.

 

Ottenuto con scelte uve Chardonnay e Grechetto della località Pietraia, pigiadiraspate e fatte macerare a freddo. Seguono la fermentazione del mosto alla temperatura di 18°C, sei mesi di maturazione in botte d’acciaio inox e, almeno un mese, di affinamento in bottiglia. 

 

Punteggio totale:49/60 

 

ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5.  PROFUMO: Intensità  4. Persistenza  4. Finezza 4. Armonia 3. SAPORE: Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4 Acidità/morbidezza 4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo  4.

 

Toscana IGT Piet Rosè  2017

 

 

 

Categoria: Rosato secco. Vitigni: Syrah, Sangiovese e Merlot. Bottiglia: 75 cl. Alol: 13%. Lotto: 03/01/18.  Prezzo medio in enoteca: 11,90.  Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rosati di leggero affinamento, a una temperatura di 12-14°C.  Evoluzione: giovane.  Tempo di consumo: ancora 2 anni. Servizio: mescere a 13°C in ampi calici con stelo alto. Abbinamento: salumi freschi, pennette al pomodoro, melanzane alla parmigiana.  

 

Caratteristiche organolettiche 

 

Limpidezza: limpido.Colore: cerasuolo vivo. Profumo: discretamente intenso, persistente e fine, con sentori fruttati di ciliegia, lampone, mora e lieve di umori boschivi.  Sapore: secco, molto fresco, sapido, leggermente caldo, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena fresca e sapida, con note fruttate e vegetali.

 

Considerazioni: Buono.

 

Ottenuto con scelte uve Syrah, Sangiovese e Merlot della località Pietraia, dalla fermentazione in bianco a 15°C. Seguono la maturazione di sei mesi in botte  d’acciaio inox e almeno due mesi di affinamento in bottiglia. 

 

 Punteggio totale:50/60 

 

ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5.  PROFUMO: Intensità  4. Persistenza  4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4  Acidità/morbidezza 4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo  4.

 

 

 Cortona DOC Sangiovese Marius 2015

 

 

 

Categoria: Rosso secco. Vitigni: Sangiovese 90% e Merlot 10%.  Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%.  Lotto: SA0217.  Prezzo medio in enoteca: 13,90.  Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, a una temperatura di 12-14°C.  Evoluzione: quasi pronto.  Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Servizio: mescere a 16°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento:  crostoni con fegatini, pici col sugo di coniglio, piccione in casseruola, pecorino toscano stagionato 3 mesi.

 

Caratteristiche organolettiche 

 

Limpidezza: limpido.Colore: rubino scarico tendente al granato. Profumo:  intenso e persistente, ampio e composito, abbastanza fine, con sentori fruttati e speziati di corbezzolo e mirtillo maturi e un po’ essiccati, pepe nero, e lieve di tabacco e umori boschivi balsamici. Sapore: secco, sapido, caldo, piacevolmente tannico, pieno ma snello, di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, con note fruttate e vegetali-speziate.  

 

Considerazioni: Molto buono.

 

Ottenuto con scelte uve Sangiovese e Merlot della località Pietraia, pigiadiraspate separatamente e fatte fermentare e macerare per circa dieci giorni con necessari delestage. Dopodichè per entrambi la svinatura: mentre la maturazione del Sangiovese si svolge per 8 mesi in botti di cemento, il Merlot matura lo stesso periodo in barriques di rovere da 225 litri. Segue l’assemblaggio dei vini e l’imbottigliamento, dove il vino affina almeno quattro mesi. 

 

Punteggio totale:53/60 

 

ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 4.  PROFUMO: Intensità  5. Persistenza  5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 4 Acidità/morbidezza 4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo  4.

   

 

Baldetti Spumante Metodo Classico Brut

 

Categoria: Spumante bianco secco. Vitigni: Chardonnay e Grechetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 12%.  Lotto: SPQ 1/12. Prezzo medio in enoteca: 26,00.  Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini spumanti di leggero affinamento, a una temperatura di 12-14°C.  Evoluzione: quasi pronto.  Tempo di consumo: ancora 1-2 anni.  Servizio: mescere a 7-8°C° in alte flutes con stelo alto.  Abbinamento: frutti di mare nature, risotto con asparagi, orata al vapore con patate.

Caratteristiche organolettiche 

 

Limpidezza: cristallino. Colore: paglierino scarico con lievi riflessi verdolini. Perlage: fine, fitto e continuo. Profumo: discretamente intenso e persistente, tendente al fine, con delicati sentori floreali e fruttati di fiori di fresia e acacia, crosta di pane caldo, pesca bianca e frutto della passione, erbe boschive un po’ essiccate. Sapore: secco, molto fresco e sapido, un po’ minerale, leggero ma composto, di buona persistenza.  Retrogusto: vena sapida e fresca, con note floreali-vegetali e fruttate. 

 

Considerazioni: Molto buono. 

 

Ottenuto con scelte uve Chardonnay e Grechetto pigiadiraspate e fatte macerare a freddo. Segue la pressatura soffice con estrazione del mosto, il quale ha poi fermentato a 16°C. Dopo la svinatura, inizia il procedimento del metodo classico per la rifermentazione in bottiglia. Maturazione del vino sui lieviti per almeno 24 mesi. 

 

Punteggio totale:52/60 

 

ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5.  PROFUMO: Intensità  4. Persistenza  5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 5. Acidità/morbidezza4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo 4.

 

  

Cortona DOC Syrah Crano 2013

 

Categoria: Rosso secco. Vitigno: Syrah. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%.  Lotto: SYO116. Prezzo medio in enoteca: 22,30.  Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di medio-lungo affinamento, a una temperatura di 12-14°C.  Evoluzione: quasi pronto.  Tempo di consumo: ancora 1-2 anni.  Servizio: mescere a 18C° in ampi calici con stelo medio.  Abbinamento: agnolotti con sugo di lepre, arista, montone allo spiedo, pecorino stagionato 2 anni.

Caratteristiche organolettiche 

 

Limpidezza: limpido.Colore: rubino carico con orlo granato. Profumo: intenso e persistente, fine, complesso, con sentori fruttati di gelatina di mora e lampone, tostato e boisè, pepe nero, caffè, liquirizia, lieve balsamico e menta. Sapore: secco, caldo, sapido e fresco, giustamente tannico, un po’ morbido, di gran corpo e di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, con note fruttate, speziate e balsamiche. 

 

Considerazioni: Molto buono. 

 

Ottenuto con scelte uve Syrah pigiadiraspate e fatte fermentare con macerazione per circa venti giorni. Seguono la svinatura e la pressatura delle vinacce. Il vino matura per almeno dodici mesi in barriques, seguiti da altri nove d’affinamento in bottiglia. 

 

Punteggio totale: 54/60 

 

ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5.  PROFUMO: Intensità  4. Persistenza  5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5. Acidità/morbidezza4. Armonia. 4. GRADIMENTO : Ottimo 4.

 

 

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