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Libri

MANGIA COME PARLI POP RHAPSODY

Dall’ideatore della Cucina POP, ritorna in libreria col secondo volume:

MANGIA COME PARLI POP RHAPSODY

di Davide Oldani

80 ricette semplici in un libro di cucina e cultura del cibo.

 

Col secondo volume il viaggio di ritorno nelle tradizioni culinarie delle 20 regioni italiane rispettando la stagionalità dei prodotti.

 

In edicola dal 14 novembre e in libreria dal 26 novembre

 

Dal programma di Radio 24 “Mangia come parli” con lo chef Davide Oldani e il giornalista Pierluigi Pardo, le ricette di Davide Oldani di cucina e cultura del cibo.

 

Dopo il grande successo del primo volume uscito lo scorso luglio, Oldani ritorna in edicola e in libreria a partire da sabato 14 novembre con  “Mangia come parli Pop Rhapsody ” secondo volume, il viaggio di ritorno nelle tradizioni culinarie delle 20 regioni italiane rispettando la stagionalità dei prodotti, con nuovi piatti, per esattezza 80 ricette tradotte anche in inglese, ma con la stessa filosofia della trasmissione radiofonica: linguaggio semplice per accompagnare le preparazioni passo dopo passo senza separare gli ingredienti dal procedimento.

La novità del ”viaggio di ritorno” nelle 20 tradizioni culinarie e regionali è il concetto di rapsodia che per Oldani è un menu, in quanto “si compone di più passi, di più temi, di più tempi.”  Rapsodia “perché raccoglie le diversità, compone la varietà, e poi interpreta. Liberamente.” Quindi rapsodia come virtuosismo e valorizzazione del singolo elemento all’interno di un insieme. “E così – spiega l’autore nell’introduzione al secondo volume - pur proponendo la pasta com’è nella tradizione, ho provato a guardare avanti utilizzando anche le forme di pasta 3D della collezione Blu Rhapsody creata per stupire non solo il palato ma anche la vista.” Una rapsodia popolare di esaltazione dei singoli ingredienti in una ballata di sapori rappresentata con toni e forme e spiegata passo per passo con ricette semplici e un linguaggio chiaro.

 

Quindi dallo chef inventore della Cucina POP, 80 ricette del viaggio di ritorno nelle regioni italiane che parte dalla conoscenza delle materie prime e dei prodotti di stagione e dal rispetto delle tradizioni culinarie, di regione in regione e di stagione in stagione. Un libro di ricette semplici da realizzare, ma con un tocco in più: una serie di consigli gastronomici dello chef, inventore di una cucina basata sulla semplicità e sulle materie prime essenziali. Anche in questo volume non può mancare l’incursione di Pierluigi Pardo, compagno di microfono a Radio 24, in un viaggio ideale nel paese delle meraviglie che con quattordici storie, ispirazioni, racconti, ricordi ed emozioni legate al vino, brinda alla salute. Perché  Mangia come parli Pop Rhapsody è sì un libro di cucina, ma è soprattutto un libro di cultura del cibo. Per Davide Oldani il rispetto della materia prima unita alla semplicità della lavorazione sono i capisaldi del suo successo, apprezzato in tutto il mondo e riconosciuto fra i grandi chef della cucina italiana dalle più autorevoli guide gastronomiche internazionali.

 

Un libro per tutti, adatto a tutti, che nasce dall’esperienza radiofonica, in onda il sabato alle 11.00 e la domenica alle 20.00 su Radio 24 e come scrive Alain Ducasse nella prefazione “Nella vita di Davide si mescolano, indissolubilmente, le sue passioni. La passione per il suo mestiere di cuoco, la passione per gli straordinari prodotti regionali italiani e, soprattutto, la passione per gli esseri umani” che emerge dal volume e dal suo essere ‘frutto di un lavoro di squadra’, da Pardo agli stretti collaboratori dello chef in cucina.Le passioni hanno valore solo se vengono condivise: è questa la profonda ragion d’essere di questo libro - conclude Ducasse - Con la sua trasmissione radiofonica, Davide ha inventato un suo modo particolare di condividere l’arte culinaria. Con questo libro, egli dà una nuova forma a questa condivisione, sempre molto personale e altrettanto generosa”. E allora Mangia come leggi perché basta leggere.

 

 

L’AUTORE

Davide Oldani. Ideatore della cucina pop, ha aperto nel 2003 il suo ristorante, il D’O, a S. Pietro all’Olmo di Cornaredo, in provincia di Milano. Le esperienze precedenti, lo avevano visto a fianco di Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé. Ha pubblicato Cuoco andata e ritorno (2008), La mia cucina pop, L’arte di caramellare i sogni (2009), Pop. La nuova grande cucina italiana (2010), Il giusto e il gusto (2012), Storie di sport e cucina (2013), Chefacile (2013), Pop Food (2015), D’O eat better (2016), Le D’Onne lo sanno (2018). Designer per passione, attività nata dall’osservazione quotidiana dell’ospite, rispecchia quella del cuoco. Tavoli, sedie, piatti, posate e bicchieri sono ispirati al POP con i marchi “IDish”, “assiette D’O”, “H2D’O”e la tagliatartufi Xfetta e la lampada “Bontà”.

Da oltre due anni conduce su Radio 24 la trasmissione “Mangia come parli” in coppia con Pierluigi Pardo. Il Primo volume del viaggio di andata Mangia come parli è uscito a luglio e disponibile ancora in libreria.

Edizioni Il Sole 24 Ore

Pagine: 160 - Formato: 17x24 - Confezione: brossura con alette

Prezzo edicola: €14,90 - On line sul sito www.primaedicola.it, servizio del distributore per prenotazione e consegna in edicola;

Prezzo libreria: €16,90 - On line sul sito di Shopping24 a € 16,90. Spedizione con corriere a carico del cliente

Prezzo ebook: €11,99 - Shopping24: http://offerte.ilsole24ore.com/poprhapsody

Uscita: in edicola dal 14 novembre (per un mese a partire dalla data di uscita, quindi fino al 14 dicembre) e in libreria dal 26 novembre 2020 e nei principali store digitali

 

Chioda Maria Luisa

PREMIO BOTTIGLIA DI SLOW WINE

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GRANDI PREMI ARRIVANO 

DA SLOW WINE! 

 

Premio BOTTIGLIA per tre delle nostre cantine che hanno espresso un’ottima qualità  su tutte le bottiglie presentate alle degustazioni e PREMIO TOP WINE per i vini che sotto il profilo organolettico hanno raggiunto l’eccellenza secondo SLOW WINE. 

 

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Premio BOTTIGLIA per 

 
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TOP WINE

BAROLO LAZZARITO 2016

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Di un colore rosso rubino, il barolo Lazzarito ha una trama di tannini molto fitta che gli dona compattezza ma anche morbidezza e armonia.

 

 

Premio BOTTIGLIA per 

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TOP WINE

BAROLO CANNUBI 2015

 

 

Da una delle migliori annate degli ultimi anni è nato il Barolo Cannubi 2015, il nebbiolo è arrivato ad una maturazione perfetta con un'eccellente maturità dei tannini una struttura elegante e longeva al vino e lo rendono armonioso. 

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Premio BOTTIGLIA per 

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TOP WINE

FRIULANO VIGNE 50 ANNI 2018

 

 

 

Giallo dorato, il nostro Friulano 50 anni si presenta al palato rotondo senza spigoli e vellutato, proponendo con grande forza il gusto di mela golden e di frutta esotica.

 

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IL CENTRO PER IL LIBRO E LA LETTURA A INSIEME LA CURA DEI LIBRI 

 

 

Con Paolo Giordano e Alberto G. Ugazio, coordinati da Angelo Piero Cappello

Giovedì 1 ottobre 2020, ore 16 | Roma, Cavea dell’Auditorium 

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.insiemefestival.it

 

Il Centro per il libro e la lettura apre il ricco programma del Festival Insieme – lettori, autori, editori, in programma dall’1° al 4 ottobre al Parco Archeologico del Colosseo e all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con una riflessione e una testimonianza diretta sul potere taumaturgico della lettura: l’appuntamento è con La cura dei libri, giovedì 1 ottobre alle 16, nella Cavea dell’Auditorium.

Il racconto di cosa i libri possono fare per noi, e cosa noi possiamo fare per i libri, inizia con le parole dello scrittore Paolo Giordano, che ricorda quanto sia positivo il contagio della passione per la lettura. Proprio durante il periodo delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, infatti, i libri si sono dimostrati particolarmente di conforto, non solo per evadere con la mente ma anche per acquisire nuove competenze e conoscenze e impiegare al meglio quel tempo sospeso. Le capacità affinate dall’abitudine alla lettura, inoltre, sono tornate utili per distinguere le notizie dalle bufale, la verità dal rumore di fondo, e per capire come e dove approfondire gli argomenti principali legati alla pandemia. Anche sul fronte medico la lettura è stata un’alleata fondamentale, come spiega Alberto G. Ugazio, direttore dell’Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che condivide con il pubblico l’esperienza del reale e quasi magico potere curativo dei libri nella crescita dei bambini. Dalla scuola in ospedale alle tante attività di gioco e istruzione sia in corsia che in casa, i libri si confermano strumenti irrinunciabili e prediletti per una salute equilibrata dei più piccoli. A coordinare l’incontro, il direttore del Cepell Angelo Piero Cappello, il quale illustra brevemente anche le iniziative che il suo istituto cura da anni, come il Programma 0-6, il progetto Città che legge e le campagne nazionali Il Maggio dei Libri - nella quale rientra questo evento romano - e Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole.

Un appuntamento per scoprire quindi come la cura dei libri sia quella che riceviamo dalle pagine di una storia, che giunge in nostro soccorso nei momenti bui o ci illumina nella comprensione di noi stessi, di idee, fatti e persone, e anche quella di cui questa straordinaria invenzione ha sempre bisogno, affinché tale presidio di cultura e civiltà continui a diffondersi superando ogni ostacolo, e accompagni con passione per tutta la vita.

 

Il Maggio dei Libri | 02 45475230 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Premiate Trattorie Italiane

L’Italia delle grandi trattorie in un nuovo, imperdibile, libro edito da Gambero Rosso. Con testo a fronte in inglese.

A dover indicare un luogo simbolo della Penisola, della sua cultura territoriale e della sua biodiversità agroalimentare, quel luogo è senza indugio la trattoria. Le trattorie. Perché la bellezza del nostro paese è racchiusa tutta in quel plurale, nella ricchezza di costumi, gesta e sapori che ci rende così incredibilmente amati nel mondo.

Dalla sinergia tra Gambero Rosso, principale editore enogastronomico italiano, e l'associazione Premiate Trattorie Italiane, ecco un viaggio nell'Italia più vera, l'Italia delle grandi trattorie, insegne a volte secolari che raccontano in tavola il patrimonio agricolo, la geografia umana e alimentare dei territori, la loro storia, spesso intrecciata agli accadimenti delle famiglie che ne reggono il testimone da generazioni.

Dal Monferrato al Carso, dalla Pianura Padana alle Madonie, e giù per l’Appennino, le Murge, le spiagge adriatiche e le rocce tirreniche. Tredici le trattorie incluse in questo incredibile cammino attraverso il Belpaese, per altrettanti esempi di grande ospitalità, da Nord a Sud. Scorrendo le pagine del libro, come in un ammaliante Grand Tour, i paesaggi, le piazze, i volti, le preziose ricette, fatte di gesti tramandati da genitori a figli. Un alfabeto alimentare frutto di tradizioni profondamente radicate nell'immaginario tricolore, ritratto nelle splendide immagini del fotografo Lido Vannucchi e raccontato da Sara Favilla, traduttrice e scrittrice enogastronomica.

Traduzione dall’italiano all’inglese: Jordan De Maio.

I capitoli del viaggio (illustrato da Gianluca Biscalchin nella mappa allegata):

 

1. Cacciatori, Cartosio (AL)

2. La Brinca, Ne (GE)

3. Antica Trattoria del Gallo, Gaggiano (MI)

4. Caffè La Crepa, Isola Dovarese (CR)

5. Trattoria Visconti, Ambivere (BG)

6. Boivin, Levico Terme (TN)

7. Lokanda Devetak, San Michele del Carso (GO) 

8. Amerigo 1934, Savigno (BO)

9. Sora Maria e Arcangelo, Olevano Romano (RM)  

10. La Vecchia Marina, Roseto degli Abruzzi (TE) 

11. Lo Stuzzichino, Sant’Agata sui due Golfi (NA) 

12. Cibus, Ceglie Messapica (BR)

13. Nangalarruni, Castelbuono (PA)

 

Premiate Trattorie Italiane. Storie di uomini, di cibo, di territorio.

Gambero Rosso

italiano - english

248 pp. – 26 euro

 

CHE COSA SONO LE PREMIATE TRATTORIE ITALIANE ?

di Federico Malinverno 

 

 

“Trattoria Dolce Casa. Luoghi del mangiar bene sparsi per l’Italia, dalle affollate città ai borghi dispersi nel cuore delle campagne. Ecco le Trattorie... quando penso alla Trattoria penso a quel posto dove posso trovare un caloroso e accogliente ristoro. A differenza dell’osteria la Trattoria è quel posto in cui vado per Mangiare e Bere qualcosina. L’osteria secondo me ne è esattamente l’opposto... ovvero quel luogo in cui Bere e Mangiare qualcosina. Cambia un poco l’oggetto e altrettanto il concetto. Così anche nel mio piccolo ho vissuto l’evoluzione di questo tipo di ristorazione che ancora oggi rappresenta un'idea sostenibile di sviluppo: le microeconomie locali (per l'appunto!)”

Così Federico Malinverno, presidente dell’associazione PREMIATE TRATTORIE ITALIANE, racconta il suo amore per questo tipo di locali e invita la clientela a frequentare le trattorie il che vuol dire vivere paesaggi, nel senso più ampio del termine. La Trattoria come porta d’accesso al territorio, come chiave di lettura di orizzonti coltivati e talvolta selvaggi (selvatici, ndr). Paesi e paesaggi, piatti e pentole. Le geometrie della campagna e della natura trovano spazio negli ingredienti che ogni giorno, tutti i giorni, due volte al giorno, ribollono nelle pignatte. Cotture lente e lunghe, fuochi tenui e sapori intensi... ecco la quotidianità scandita secondo questi precisi rituali: tradizioni, stagioni, mercati, usi e costumi. Luoghi senza tempo in grado di mantenere viva la fiamma della memoria e l’ardore della contemporaneità. Servizio di sala, cura del cliente e proposte aggiornate rendono questo posto un luogo sicuro per tanti amanti della buona cucina. Oggi nelle trattorie si trovano anche ottime selezioni di vini che le rendono ancora più interessanti e competitive.

La Trattoria ritrova continuamente dignità in un’identità mai perduta!

Dalla collaborazione con Gambero Rosso è nato un libro dal titolo

“PREMIATE TRATTORIE ITALIANE: storie di uomini, di cibo e di territorio.”

Un volume fotografico ricco di contenuti in grado di far percorrere l'Italia di Trattoria in Trattoria.

Ai testi di Sara Favilla fanno da sfondo le fotografie di Lido Vannucchi, il tutto sotto l'abile regia della squadra di Laura Mantovano (Gambero Rosso Editore).

Ducentoquarantotto pagine di letteratura gastronomica, ricette, fotografie e indirizzi.

La traduzione del libro è stata affidata a Jordan de Maio, le illustrazioni a Gianluca

Biscalchin e l'introduzione al Prof. Gino Ruozzi (Università di Bologna).

DA GIUGNO 2020 IN LIBRERIA (prezzo di copertina € 26)

Decima Edizione Di IoScrittore

Scelti i 300 finalisti della decima edizione di IoScrittore, il torneo che premia (e pubblica) i nuovi talenti della narrativa italiana

Appuntamento martedì 16 giugno alle 18.30, sulla pagina Facebook di IoScrittore, per scoprire le 300 opere ammesse alla fase finale

 

 

La decima edizione del Torneo letterario IoScrittore, gratuito e promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol - cui fanno capo le case editrici Astoria, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, Longanesi, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, Tea, Tre60, Vallardi - entra nel vivo: è giunto il momento di svelare i nomi dei 300 finalisti che accederanno alla seconda fase della gara, nella quale saranno giudicate le opere intere e che decreterà i dieci vincitori.

 

L’annuncio, tutto digitale, è in programma per martedì 16 giugno alle 18.30 in diretta sulla pagina Facebook di IoScrittore: interverranno Stefano Mauri, Presidente e AD del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol (GeMS) nonché ideatore del Torneo, e lo scrittore Enrico Galiano, protagonista in classe, in libreria e sui social, con il suo nuovo romanzo Dormi stanotte sul mio cuore (Garzanti). A moderare l’incontro sarà Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile del sito ilLibraio.it, tra i partner del Torneo insieme a Circolo dei Lettori, il LibraccioIBS.it e Ubik.

 

Iniziativa unica nel panorama nazionale, dal 2011 IoScrittore ha messo in moto una mirabile fucina di scrittura, lettura, consigli e valutazioni, che mette in contatto diretto aspiranti scrittori e professionisti dell’editoria. Con il motto Cerchiamo scrittori di talento! il torneo chiede agli stessi partecipanti a leggersi e valutarsi a vicenda, offrendo loro nel contempo utilissimi consigli da parte degli editor. Così, negli anni, intorno alla gara e a tutti gli appuntamenti ad essa legati si è riunita una community di decine di migliaia di partecipanti e, edizione dopo edizione, IoScrittore riesce a dare la giusta voce ai talenti nascosti.

 

L’agone letterario si concluderà in autunno, quando saranno annunciate le 10 opere vincitrici, che otterranno la pubblicazione in formato ebook e cartaceo con la forma del print on demand con il marchio del torneo. Tra le opere in gara, inoltre, gli editor delle case editrici del gruppo ne sceglieranno una o più per la pubblicazione su carta da parte di uno degli editori della galassia GeMS. Sono previsti anche premi dai partner del torneo per i migliori lettori: un modo per sottolineare l’importanza della fase di valutazione nel processo di selezione e pubblicazione editoriale. In tutte le fasi del torneo letterario i manoscritti sono valutati in forma rigorosamente anonima, per evitare qualsiasi influenza esterna sui giudizi. Per approfondimenti sul regolamento e sulla storia del torneo consultare il sito ufficiale www.ioscrittore.it.

 

 

Ex Libris Comunicazione

Carmen Novella (335 6792295)

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INIZIA IL PERCORSO DELL'UNIVERSITÀ DI PADOVA VERSO IL SUO OTTOCENTESIMO ANNIVERSARIO

 

L'inaugurazione del nuovo anno accademico che si svolgerà in streaming dalla Sala dei 40 di Palazzo Bo mercoledì 18 marzo alle ore 15, con la partecipazione del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi e dell'architetto britannico David Chipperfield, apre il percorso di avvicinamento alle celebrazioni per gli 800 anni dell'Ateneo nel 2022

 

Il conto alla rovescia è iniziato: tra i più antichi e prestigiosi atenei del mondo, nel 2022 l'Università di Padova compirà 800 anni. L'importante ricorrenza sarà celebrata da un ricco calendario di appuntamenti, incontri, conferenze ed eventi speciali. Un programma che prenderà ufficialmente il via mercoledì 18 marzo 2020 alle ore 15 con l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico, primo appuntamento del percorso Loading 800, in avvicinamento al 2022. Durante la cerimonia, oltre all’intervento del Rettore, sono previsti quelli del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, dell’architetto David Chipperfield, la Prolusione della professoressa Stefania Bruschi, Direttrice del dipartimento di Ingegneria Industriale e, in via straordinaria, quelli di due medici specializzandi di Pronto Soccorso e Rianimazione, oltre a una tirocinante di Scienze infermieristiche. Sarà possibile seguire la cerimonia in live streaming sul sito dell’università www.unipd.it e sui suoi canali social @universitapadova (Facebook), @UniPadova (YouTube).

«Il Paese non si ferma, l’Università di Padova nemmeno. Per questo abbiamo deciso di non posticipare l’inaugurazione dell’anno accademico – spiega il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto –. Un momento solenne e identitario per il nostro ateneo, che non si terrà nell’Aula Magna gremita come al solito, ma sarà trasmesso in streaming dalla Sala dei Quaranta, accanto alla cattedra di Galileo, che trascorse a Padova, come lui stesso disse, i 18 anni migliori della sua vita. Abbiamo scelto di dare un segnale forte, utilizzando la stessa modalità che l’ateneo attua da giorni, ormai, per la sua attività didattica. Una scelta di coerenza con il nostro passato: l’Università di Padova non si è mai fermata, neanche nei momenti più difficili della storia patria, così come ricorda la medaglia d’oro al valor militare che ci è stata conferita perché fummo, nel corso del secondo conflitto mondiale, “tempio di fede civile e presidio di eroica resistenza”. L’Aula Magna vuota ricorda il sacrificio, temporaneo, che stiamo vivendo di fronte ad un’emergenza sanitaria senza precedenti nella storia recente – continua Rizzuto –. Ma parleremo dalla sala che ricorda quaranta studiosi stranieri, emblema della vocazione internazionale del nostro ateneo: a questo proposito non posso non esprimere preoccupazione per le restrizioni imposte da diversi Paesi all’ingresso dei nostri studenti. Non possiamo fermare quello scambio di giovani e idee che contraddistingue l’Europa contemporanea: per questo chiediamo al Governo di trovare un’intesa efficace con i Paesi partner, nel rispetto della loro legittima volontà di tutelare la salute dei cittadini».

Il percorso di Loading 800 proseguirà nei prossimi mesi con una serie di tappe che si svilupperanno lungo tre assi d'intervento, gli stessi che saranno poi al centro del programma del 2022: la valorizzazione e la condivisione del patrimonio scientifico, culturale e artistico dell'Ateneo, il recupero e il racconto della storia dell'Università e dei suoi protagonisti e un palinsesto di eventi pubblici aperti alla contaminazione tra i linguaggi e i saperi.

Nel primo filone – idealmente lanciato nel 2019 dall'inaugurazione a Palazzo Wollemborg del primo Museo universitario di Geografia in Italia – rientrano la realizzazione di un sistema museale integrato, il restauro e la riorganizzazione di Palazzo Cavalli (sede del nuovo Museo della Natura e dell’Uomo, che avrà compiti di ricerca e comunicazione scientifica) e i preparativi per un'altra importante ricorrenza attesa nel 2022, i 25 anni come sito Patrimonio Unesco dell’Orto botanico (il più antico del mondo ad aver mantenuto la sede originaria). Un altro progetto dai forti tratti simbolici è il restauro della Sala dei Quaranta, la sala che conduce alla storica Aula Magna di Palazzo Bo e che ospita anche la celebre Cattedra di Galileo: la sala è così chiamata perché ospita i ritratti di altrettanti illustri studenti internazionali che hanno attraversato la storia dell’Ateneo; è in corso una campagna di fundraising per il restauro delle quaranta tele e ventuno sono già state “adottate”.

Il secondo asse d'intervento mira alla rilettura della plurisecolare storia dell’Ateneo e coinvolgerà direttamente il mondo dell'editoria. Nascerà infatti una nuova collana di studi storici sull’Università di Padova in collaborazione con la casa editrice Donzelli; fondata su solide ricerche d’archivio condotte da giovani storici e storiche dell’Ateneo, questa collana rileggerà il percorso padovano in chiave europea, tra spazi e forme della libertas e il suo ruolo negli sviluppi dei saperi umanistici e scientifici. Altre due collane, di narrativa illustrata e divulgazione scientifica, sono destinate invece a ragazze e ragazzi, in collaborazione con Carthusia ed Editoriale Scienza. Il racconto e la divulgazione dei primi 800 anni di vita dell'Università avverrà anche attraverso la partecipazione a incontri, conferenze e tavole rotonde organizzate in alcuni tra i maggiori saloni letterari e festival culturali/scientifici italiani.

La terza direttiva consisterà infine in un ricco palinsesto di eventi pubblici e mediatici, che potenzieranno il già nutrito cartellone di manifestazioni permanenti, festival ed eventi del programma di Universa, il tradizionale palinsesto annuale di eventi dell’Ateneo.  L'avvicinamento al 2022 passerà attraverso le Padua Freedom Lectures, lo sviluppo di progetti come Otto100 (vincitore della Call for ideas rivolta agli studenti, che vedrà otto studentesse diventare ambasciatrici e blogger per l’Ateneo) e nuove iniziative che coinvolgeranno gli Alumni dell'Università, in una progressione a cui si aggiungeranno via via appuntamenti speciali (concerti, rappresentazioni teatrali, reading, partnership culturali, artistiche, scientifiche e sportive) destinati ad attirare l'attenzione del pubblico e dei media verso Padova e verso un'Università dalla storia unica per estensione, eccellenza e visione.

Ottocento anni di cammino all'insegna della libertà di pensiero, di espressione, di cultura, di religione. Vissuti e combattuti per fare in modo che – attraverso la condivisione del sapere e della conoscenza – queste libertà fossero garantite a tutti, come testimoniano pagine di storia popolate da illustri esempi e modelli: da Galileo Galilei, che ricordava i 18 anni trascorsi a Padova come “gli anni migliori di tutta la mia età”, a Elena Lucrezia Cornaro, che nel 1678 fu la prima donna laureata al mondo, fino al coraggioso discorso del 1943 del Rettore Concetto Marchesi, vero e proprio invito alla lotta contro il fascismo, testimonianza di un desiderio di libertà che non si è mai limitato solo al pensiero (l'ateneo patavino è l'unico in Italia a esser stato insignito della medaglia d’oro al valor militare dopo la Seconda Guerra Mondiale).

Fedele alla propria storia e allo spirito che nel 1222 spinse un gruppo di studenti e docenti ad abbandonare Bologna per creare un nuovo “Studio”, l’Università di Padova celebrerà i suoi primi 800 anni pensando già ai prossimi 800: ragionando su nuove sfide, elaborando nuove idee e aprendo nuovi spazi in città. Sempre seguendo la filosofia scolpita nel suo motto: Universa Universis Patavina Libertas, “tutta e per tutti, la libertà nell'Università di Padova”.

 

Ex Libris Comunicazione
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Carmen Novella (335 6792295)
Daria Luzi (371 3311830)

Carla Menaldo 3346462662
Tel. 049 8273066-3041- 3520
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L'ANGOLO DELLA POESIA

L'EBBREZZA CIN CIN E PRIMAVERA  

 

Per itinerari  nel luoghi tra Farra di Soligo – Venezia - Portogallo – Londra  e nel tempo  della “primavera” quando ogni gemma sboccia in un inno alla vita! 

Poemetto dedicato al Vino  scritto “ nella vigna del cuore “ a Farra di Soligo un importante comprensorio dell’inestimabile valore territoriale della Valdobbiadene dove quasi ogni famiglia è dedita alla coltura della vite e  dove sono numerosissime le cantine aperte dai viticoltori per esprimere in proprio quella che è la naturale loro predisposizione alla produzione del vino, alcune sono di natura storica, create anche nell’ 800, come quella di Bressan Daniele, ma tutte indistintamente hanno un comune denominatore nell’uva glera e nella spumantizzazione del Prosecco nata pressappoco negli anni tra il 50 e 60 del secolo scorso, con una forte spinta alla modernizzazione avvenuta intorno agli anni ‘70. Il poemetto trova ispirazione anche a Venezia  per  l’ incontro con Igor che  per tastiera ha dei bicchieri  e  si completa in Portogallo e  a Londra

 

Vorrei

in questa mia esistenza

perennemente in viaggio

nel tempo,  nei

luoghi,

divenir pampino per godere delle carezze ora ardite,

ora dolci di vento; ora della rugiada, ora di gocce di pioggia.

Arancio-rossa-

gialla-oro brillar di luce e,

secca cader ai piedi della vite

che mi ha

tenuta verde per

essere humus di questa collina.

Vorrei

in questa mia esistenza,

perennemente in viaggio

nel tempo, nei

luoghi,

divenir chicco dei grappoli di uva

 per esser  baciata dall'alba al tramonto dal sole,

 per GIRAR IL MONDO E ,

DI MENSA IN MENSA BRINDARE all 'ALLEGRIA che sola METTE ALI LEGGER ai  pensier……

 

Se nella misura

dai forza e salute;

nella dismisura

eccesso di euforia o di sonnolenza.

Profumo di terra e di frutti

il tuo aroma inebria l’olfatto,

il tuo colore la vista,

per te nascono, i brindisi

di allegria;

si festeggiano incontri,

ed in te si cerca di

annegare la disperazione

 del dolore, della morte.

Angelo e dèmone

tu sei per me di “Vino”.

 

Azulejos del “Verde” de “Porto” per narrare dei tuoi vigneti, delle rigogliose terrazze di pampini tra il Douro e i monti, immaginando il magico momento in cui il mosto – per causa di quella storia con gli inglesi - si unisce all’acquavite. 

Vigneti, pampini, uva,  botti, tini, caves, sapori di legno, di frutti di bosco; 

alzare il calice per sussurrarti la leggenda del “Galo de Barcelos” poi, fuggire

alla stazione di S.Bento della città di Porto per baciarti di fronte a

quegli azulejos che raccontano fatti quotidiani,

 imprese di uomini e donne comuni, di Re e di Santi. 

 

Nella bellezza di filari di viti,

rigogliosi, carichi di grappoli

d’uva,

con chicchi piccoli

ancora acerbi,

godevamo

della distesa dei tetti 

della vista dell’alta ciminiera

dell’antica filanda

da tempo immemorabile ormai chiusa,

della Casa Enam, della chiesa di Santo Stefano...

…e ,

quello spuntare qua e là di convolvoli bianchi,

alcuni grandiosi, altri

piccoli che mi facevano impazzire! 

Candore di racconti delle nostre vite su verdi accesi

cespugli, rose, tripudio di colorati gerani

ombrelli di finocchio.

Ci sono approdi della vita che hanno profumo di vento;

azzurro di cielo;

sacralità del volo di uccellini;

vivacità del canto dei galli;

ebbrezza di brindisi;

il colore verde acceso dei pampini in piena estate.

 

La tentazione di passeggiare a piedi nudi

in questo parco  dove ci sono cespugli

l’albero di fico, il caco giapponese, l’albero del sambuco, la quercia americana, la lavanda, era qualcosa

per me di irrefrenabile come se...

sulla terra- nella terra

mi ritrovassi parte del Creato tutto!

Il corpo della mente

la mente del corpo

stanno cementando le nostre storie di uomini, di donne, di educatori. 

Come foglia mi piace farmi 

accarezzare da un venticello leggero, leggero

che allevia le sofferenze di questi pomeriggi d’Agosto

 

Vorrei …..

Lo scampanio allegro di mezzogiorno

di sabato riporta il sole nel parco,

sulla facciata della villa Vedovati  

allegria che ritorna e,

il vento che carezze ardite

dona ad ogni foglia di questi alberi maestosi!

Lo scampanio riempie l'aria intorno

e, nel mio animo ritorna la voglia di volare

si prolunga lo scampanio rintocchi accordi

che dondolando si distanziano ,

poi, lasciano quell'aria di festa che conduce alla serenità.

ore 16 sembra che questo scampanio

si armonizzi con l'ondeggiare

di foglie al vento,

in un concerto divino

che sale verso le colline rigogliose di viti

senza lasciar spazio ai pensieri, 

alla tristezza di lasciare questa vita in villa e,

quei rintocchi

sembrano dirmi che 

ritornerò?

 

Ogni età la sua felicità.

Ad ogni età la sua felicità

per colore e forma

fatta di corse, di giochi e di salti;

di sorrisi, carezze, affetti;

passione di sensi

nell'incontro di corpi che mai si saziano;

dolcezze fatte di sguardi, di silenzi, di ascolto

e di preghiera,

quando la vita sta per girare la boa.

Alito lieve di vento

voli di farfalle.

Respiro

tocco.

Profumo intenso

voli d'insetti laboriosi

respiro tocco.

Pampini verdissimi

chicchi d'uva quasi maturi

ammiro e assaporo.

Il chicchirichi dei galli

il coccodè delle galline

ascolto 

riascolto

sotto il pezzetto di cielo azzurro

tra

filari di viti.

ti ho conosciuta 

divina , Bellezza!

 

QUELLE NOTE, SUONATE SUI BICCHIERI dalle dita di IGOR, a Venezia,     ERAN DIVENUTE FRUTTATE FLOREALI E VEGETALI intonando musicalità di sapori, di profumi, leggera ebbrezza che ad Amor conduce.

DEDICATO AI MAESTRI D'ITALIA,

Carmelina

ATTO VII aperto a

QUELLO CHE I MIEI COMPAGNI dicono

Viola d'amore

farfalla bianca

trifoglio

cori di uccellini.

La sapevate la vicenda della Viola d'amore?

L'acero e l'abete le hanno dato forma e lei,

viaggiando per secoli e per luoghi,

 si era innamorata delle storie d'amore che aveva raccolto

 tanto leggiadre e belle al cuor suo risuonavan!

 

L o n d r a 1994

 Ritrovarsi donna

 sotto il tintinnio di foglie

 ultime, fra margherite

 piccole, piccolissime.

 Che cosa c’è esattamente

 tra un mazzo di rose rosse

 e un pomeriggio sui prati

 verdi di Londra ? Anche 

 il mio cuore non è riuscito

 a saperlo.

 Ahimè, soffio di vento ed oltre.

 al di là, una carezza.

 Queste margherite piccolissime

 sembrano aver raccolto

 l’incanto del sole

 e la purezza della neve e a me

piace da morire guardarle senza

 toccarle per amare ancora, ancora di più.

 

WINE & ROSES

Nei secoli passati, e anche fino a qualche decennio fa, era consuetudine piantare nei vigneti, in testa ad ogni fila di viti, una pianta di rosa; lo si faceva perché la rosa va soggetta allo stesso tipo di avversità e malattie della vite, ma più rapidamente della vite stessa. In questo modo, l'apparizione sulle foglie della rosa dei segnali caratteristici di una malattia consentiva ai viticoltori di  intervenire rapidamente, consentendo loro di curare bene i filari dei vigneti.

Oggi questa funzione è svolta da macchinari complessi, centraline che rilevano umidità, temperatura, quantità di luce….

 

Dopo il temporale.

Ripercorro a piedi nudi il parco di villa Vedovati ;

passando sotte le chiome degli alberi

mi bagno i capelli.

Mi piace

cosi' uscir

e perdermi in un cielo blu notte

dove brillan stelle,

una

più luminosa

quella che racconterà di questo tempo di..vino

quando, con

i calici colmi di  vino

CANTAVAM LA CANZON dell'AMICIZIA

che tutti i cuor rasserena e rasserenerà 

nella mia vita il vino resta strettamente legato alla botticella che ogni estate nonno Cesare preparava per  il figlio Rosario nostro padre, la mamma Maria e noi due: Cesare e Carmelina

 la gentilezza e la passione in cui nonno CESARE a MAGISANO   offriva quel vino lo faceva  gustar come il miglior vino del mondo perché l'amor rende di "vine" tutte le cose!!  e l' amore dei genitori  è immenso come quello tra fratelli e sorelle  e a chi vuol negarli  diciamo che non è possibile !!!

Con molta probabilità il primo vino Portoghese che “scoprirono” gli Inglesi fu il Vinho Verde, tipico della parte settentrionale e costiera del Portogallo e fu solamente quando cominciarono a penetrare del territorio interno, fino alla valle del Douro, che “scoprirono” i vini robusti che andavano cercando. Questi vini, a causa delle alte temperature continentali, fermentavano velocemente e in modo tumultuoso, producendo prodotti astringenti e molto colorati. Dalle aree interne del Portogallo, questi vini venivano trasportati fino alla costa e da qui prendevano la via del mare fino in Inghilterra. Con lo scopo di conservare i vini durante le insidie del viaggio, molti mercanti aggiungevano alle botti una piccola quantità di acquavite - circa il 3% - un espediente che più tardi fu usato anche per il Marsala. Non fu comunque questo sistema a fare nascere il Porto così come lo conosciamo noi oggi, anche se la scoperta del sistema di produzione si confonde ancora oggi fra storia e leggenda.

. …….dedicata alla Primavera 

Tanto verde intorno a te.

La vita è una cosa meravigliosa

quando ti accorgi che il sole brilla

anche per te,

che un pezzetto di cielo è azzurro

anche per te,

che non tutti gli uomini soffrono

e che ci son sempre tante foglie verdi, intorno

che rinascono ad ogni Primavera. 

Nei modi di dire quando dico:"Primavera"

 ho compito 20 primavere o 80 primavere....

NEL VOCABOLARIO

in spagnolo primavera;

in inglese spring the season after winter, in cool countries

when plants start to grow again

in the spring, spring flowers,

con altro significato

a river coming up from the ground

sprinkle sprinkling

to let small drops or pieces fall on the surface of something.

She sprinkled sugar on the cake!..ed ora divertiamoci in giro per il mondo a cercar come si dice primavera

In greco anoizh,

in francese printemps,

in arabo rabeh,

in spagnolo primavera

in rumeno primavara

in tedesco fruhling,

in filandese kevat in queste due parole sopra la u ci vogliono i .. e sopra la a

 ed ora ai lettori la parola…… insieme per altre scoperte perché primavera

è?  Le opere artistiche sono  create daGIUSEPPE TOCCHETTI: L'EBBREZZA CIN CIN LA PRIMAVERA

ebbrezza tondo diametro 50cm

primavera tondo 60 cm.

l'abbinamento  casuale  è divenuto importante se inquadrato

                 tra ebbrezza del vino ed ebbrezza di primavera????

  a voi lettori le risposte  ….

 

Carmelina Rotundo Auro 

 

La Terrazza Gualtiero Marchesi

Un omaggio al Maestro nella nuova edizione Le Soste 2020

La Terrazza Gualtiero Marchesi tra i nuovi ingressi del prestigioso volume

Gualtiero Marchesi ci ha lasciato ormai da due anni, ma la sua intramontabile lezione e il suo straordinario talento vivono in un’eredità preziosa che esce dal tempo. Ecco perché, nel volume che raccoglie i più nobili ristoranti di fine dining all’italiana, non poteva mancare uno spazio che celebrasse la grandezza del Maestro. E come, se non includendo la realizzazione del suo ultimo sogno, l’apertura di un ristorante in riva al lago? La Terrazza Gualtiero Marchesi all’interno del Grand Hotel Tremezzo custodisce il privilegio di proporre, come unico luogo al mondo, una carta interamente dedicata ai piatti-icona del cuoco che ha rivoluzionato lo stile italiano nel fare cucina e accoglienza. Qui dieci anni fa ha preso forma la collaborazione tra la famiglia De Santis, proprietaria del Palace, lo storico chef Osvaldo Presazzi, il Gruppo Gualtiero Marchesi con alcuni dei suoi allievi e in particolare, negli ultimi anni, Antonio Ghilardi. E da allora, in questo suggestivo contesto Liberty, si rinnova un prodigio di freschezza, naturalezza, purezza ed eleganza che, a guardar bene, rappresenta il caposaldo di un codice culinario quanto mai contemporaneo e godibilissimo.

 

La Terrazza Gualtiero Marchesi

Immaginate di approdare in una terrazza romantica affacciata sulle acque scintillanti del lago di Como, con uno scorcio sul promontorio di Bellagio. E che una meravigliosa macchina del tempo vi catapulti nella mitica età dell’oro della Belle Époque. Qui, a Tremezzo, il Maestro Gualtiero Marchesi aveva fatto visita per la prima volta nel 2010 e rimase folgorato dal rituale di ospitalità coltivato dalla famiglia De Santis. Da allora rincorse il desiderio di aprire il suo ristorante lacustre e strinse una feconda cooperazione con lo chef Osvaldo Presazzi. Oggi, grazie all’impegno della Fondazione e della Accademia Gualtiero Marchesi - sotto la direzione del genero Enrico Dandolo, le ricette più illustri di Marchesi solleticano con eleganza le papille degli ospiti privilegiati. Riso e oro, Raviolo aperto, Dripping di pesce - Omaggio a Jackson Pollock, Astice e maccheroni fanno da colonna portante a una proposta coinvolgente per ingredienti eccelsi, tecniche e cotture impeccabili. Per esperienze semplicemente esclusive, impareggiabili, emozionanti.

 

La Terrazza Gualtiero Marchesi 

Via Regina, 8

22016, Tremezzo (CO)

Tel. +39 0344 42491

gualtieromarchesi.restaurant

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