Recensioni
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PRANZO DI NATALE E CENA DI CAPODANNO AL RISTORANTE GOURMET MANUELINA

IL PRANZO DI NATALE

Anche quest’anno il nostro menù per il pranzo di Natale
è pensato per ricreare l’atmosfera del pranzo in famiglia,
con i sapori dei piatti della tradizione e i giochi da fare insieme.
MANUELINA SOTTO L'ALBERO

Per Natale regala un’esperienza unica,
regala il gusto e l’atmosfera di una Cena da Manuelina!
CAPODANNO 2020
AL RISTORANTE GOURMET

Comincia con noi il nuovo anno, una scintillante serata ti aspetta!
Un ricco menù, i giochi e i balli di fine anno ti aspettano.
Lidia Bastianich: Premio Artusi 2019
La consegna a Casa Artusi lunedì 2 dicembre alle ore 15.30 dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini
Lidia Bastianich negli Stati Uniti è un’autentica istituzione. Da vent’anni spiega a oltre 49 milioni di americani cos’è il cibo italiano nel programma Lidia’s Kitchen sulla Pbs, una delle trasmissioni più seguite negli States. L’autorevolezza le deriva dalla sua storia: autrice di best sellers di cucina, tra le prime negli Usa a fare conoscere la cucina italiana con i suoi “veri” prodotti, imprenditrice di successo nel mondo della ristorazione con fior di locali. Lidia è una viaggiatrice instancabile lungo le cucine regionali dell’Italia, un po’ come fece Pellegrino Artusi circa 130 anni fa quando codificò la cucina italiana nel celebre manuale oggi tradotto in tutto il mondo (l’ultima versione è in giapponese).
Impossibile che un personaggio di questa statura non incontrasse la città di Forlimpopoli. E infatti a Lidia Bastianich lunedì 2 dicembre alle 15.30 a Casa Artusi sarà consegnato il Premio Artusi. A scegliere il nome di Lidia è stato il Comitato scientifico di Casa Artusi, con questa motivazione: “quale cuoca, scrittrice e imprenditrice, per la straordinaria vita personale e professionale che costituisce un caso esemplare di italiana di successo nel mondo”.
A consegnarle il Premio il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini al termine di un incontro che vedrà i saluti del sindaco di Forlimpopoli Milena Garavini e della presidente di Casa Artusi Laila Tentoni. A seguire gli interventi deli imprenditori Massimo Buli per Flamigni e Maria Grazia Silvestrini per Corte San Ruffillo, mentre Piero Meldini, componente del Comitato Scientifico di Casa Artusi nonché celebre scrittore e studioso di gastronomia dialogherà con Lidia Bastianich. Coordina la giornata Paolo Rambelli, Assessore alla Cultura del Comune di Forlimpopoli.
Riconoscimento tra i più prestigiosi nel panorama della cultura enogastronomica, il Premio Artusi viene assegnato a coloro che si distinguono per l’originale contributo nella riflessione e nell’attività sul cibo. Per citare i nomi più recenti: Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), Don Luigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012), Mary Ann Esposito (2013), Enzo Bianchi (2014), Alberto Alessi (2015), Carlo Petrini (2016), Vittorio Citterio (2017), Josè Graziano da Silva (2018). E adesso Lidia Bastianich, vera e propria ambasciatrice della cucina italiana negli Stati Uniti.
Chi è Lidia Bastianich
Lidia Bastianich è un’ospite televisiva pluripremiata, autrice di best sellers di cucina, ristoratrice di successo e proprietaria di un fiorente business per il cibo e l’intrattenimento. Nata nel 1947 a Pola, in Croazia, già nel 1958 si trasferisce negli Stati Uniti con la sua famiglia. Qui sposa Felice Bastianich, da cui ha avuto due figli: Tanya e Joseph, meglio conosciuto al pubblico televisivo e culinario come Joe.
Dal 1998 la sua passione per la cucina e per il cibo italo-americano la porta a condurre programmi televisivi culinari e a scrivere diversi libri. Lidia riesce a portare avanti contemporaneamente le sue grandi passioni, la sua famiglia e l’amore per il cibo, protagonista di multipli sforzi culinari sempre affiancata dai figli Joseph e Tanya. In società con i figli, Lidia possiede oggi quattro acclamati ristoranti di New York: Felidia, Becco, Esca e Del Posto. Insieme a sua figlia Tanya, possiede anche i ristoranti Lidia’s a Pittsburgh e Lidia’s a Kansas City, così come Felidia. Lidia è anche partner dei ristoranti Eataly di New York, Chicago, Boston, Los Angeles, Las Vegas e San Paolo in Brasile. Insieme a Tanya e al cognato Corrado, ha sviluppato una linea di paste artigianali e salse naturali dal marchio “Lidia’s”, vendute nei più raffinati negozi di alimentari americani.
Lidia fa parte di “Les Dames D’Escoffier” oltre ad essere membro fondatore de “Woman Chefs and Restaurateurs”, due organizzazioni non-profit di donne leader nell’industria del cibo e dell’ospitalità; inoltre collabora con l’Associazione delle Nazioni Unite per il programma “Adopt a future” per supportare l’educazione dei rifugiati.
Tra i numerosi premi ed encomi che Lidia ha ottenuto nel corso della sua carriera, ci sono sette James Beard Awards (come Chef eccezionale, Show culinario televisivo, I migliori chef in America, Who’s Who of Food & Beverage in America, premio speciale del 2016, del 2017 e del 2018) e due Emmy Awards come ospite culinario eccezionale (Outstanding Culinary Host) nel 2013 e nel 2018.
E’ stata ospite delle versioni statunitense e italiana del programma televisivo MasterChef e dal 2014 al 2015 ha rivestito i panni di giudice nel programma televisivo Junior MasterChef Italia assieme a Bruno Barbieri e Alessandro Borghese.
Numerosi i libri che ha pubblicato insieme alla figlia Tanya, come “Lidia’s Celebrate Like an Italian”, “Lidia’s Mastering the Art of Italian Cuisine”, “Lidia’s Commonsense Italian Cooking”, “Lidia’s Favorite Recipes”, “Lidia’s Italy in America”, “Lidia Cooks from the Heart of Italy”, and “Lidia’s Italy”, “Lidia’s Italy in America”. Di recente pubblicazione è il suo libro autobiografico intitolato “My American Dream: A Life of Love, Family, and Food” pubblicato nell’aprile 2018.
Filippo Fabbri - Agenzia PrimaPagina
ÉGALITE' PORTA A MILANO LA FESTA DEL BEAUJOLAIS NOUVEAU
Il 21 novembre la boulangerie di Porta Venezia celebra il famoso vino novello francese
con una giornata all’insegna di allegria e convivialità. Il Beaujolais Nouveau sarà proposto
dalla prima colazione all’aperitivo, accompagnato dalle gustose specialità del Boulanger:
petit pain au lait farciti, croque madame e mini quiches.
Mesdames et Messieurs le Beaujolais Nouveau est arrivé chez Égalité! Giovedì 21 novembre la boulangerie di via Melzo 22 festeggia il vino novello francese, portando a Milano – per il secondo anno consecutivo – una delle ricorrenze d’Oltralpe più caratteristiche.
L’arrivo sul mercato del Beaujolais Nouveau rappresenta ogni anno in Francia un’occasione di festa e convivialità: il terzo giovedì del mese di novembre – data in cui finisce il processo di vinificazione e viene autorizzata la vendita – ci si ritrova nelle case e per le strade a festeggiare, dall’alba a tarda notte, al grido di “Le Beaujolais Nouveau est arrivé!” (“Il Beaujolais novello è arrivato!”).
Da Égalité giovedì 21 novembre dalle 7.30 di mattina alle 22.00 di sera sarà possibile vivere questa tradizione, degustando il Beaujolais Nouveau - vino nature del Domaine de Chasselay, proveniente da una tenuta che risale al 1464, da qualche anno completamente dedita alla coltivazione biologica certificata. Un vino fruttato, profumato al palato e particolarmente piacevole da bere in compagnia.
Nel corso della giornata il Beaujolais Nouveau sarà proposto in accompagnamento ad alcune prelibatezze della cucina francese, appositamente studiate da Égalité per esaltarne il sapore.
Si parte dalla prima colazione, a base di vino novello e petit pain au lait farciti con:
- prosciutto crudo d’Osvaldo stagionato 24 mesi e formaggio Comté;
- salame Sussison de Montagne e insalata.
A pranzo il Beaujolais sarà servito con il Croque Madame: per la prima volta arriva da Égalité uno dei piatti francesi più amati. Un gustoso pancarrè rosolato in padella con prosciutto cotto artigianale Branchi, béchamel, formaggio groviera grattugiato e uovo all'occhio di bue. Délicieux!
Per l’ora dell’aperitivo Égalité propone Beaujolais Nouveau e mini quiches assortite: piccoli assaggi delle celebri torte salate - un must della cucina francese – in diverse varietà, dalla tradizionale Quiche Lorraine, a base di crème fraîche, uovo e pancetta, alla quiche con Porri e a quella con caprino e pomodori.
Égalité
via Melzo 22, 20129 Milano
Martedì - Mercoledì: 7.30 - 20.00
Giovedì - Venerdì: 7.30 - 22.00
Sabato: 8.00 - 22.00
Domenica: 8.30 - 15.00
t: +39 02 83 48 23 18
CON TEMPI DI RECUPERO WEEK 2019 IL MARIN DI GENOVA ABBRACCIA LA CUCINA SOSTENIBILE
Dal 16 al 24 novembre prossimi il ristorante gourmet Il Marin di Genova aderisce all'iniziativa Tempi di Recupero Week 2019 e promuove, con il contributo dei suoi ospiti, un approccio sostenibile e conviviale a tavola. L'executive chef Marco Visciola, ligure doc e artefice di un'originale valorizzazione del pesce nel rispetto del mare e della biodiversità, ha creato per l'occasione il menu Il merluzzo dalla testa alla coda. Un percorso culinario che esalta un pesce dal sapore inconfondibile, utilizzabile in ogni sua parte in modo sfizioso e prelibato. Il costo di questa formula è di 50 euro a persona bevande escluse, valida tutti i giorni della settimana ad eccezione di martedì 19 novembre.
Ecco le proposte:
Antipasti: Ventresca basilico e radicchio - Fritto di guance, gole e pinne
Primo: Spaghetto, cipolle alla brace, trippe e fegato affumicato
Secondo: Filetto, topinambur, bietole e spezie genovesi
Dolce: Pil pil alla vaniglia, pelle croccante, agrumi e cicoria
Un progetto in sintonia con la filosofia dello chef
Tempi di Recupero Week fa parte di una manifestazione dal respiro internazionale, ideata nel 2013 da Carlo Catani, ex direttore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e rivolta a chef, osti e privati sensibili al tema del recupero come buona pratica alimentare. L'obiettivo vuole essere quello di educare e coinvolgere il pubblico in maniera giocosa e stimolante nell'utilizzo integro delle materie prime in cucina. La nobilitazione del quinto quarto di carni, pesci e verdure, degli avanzi del giorno prima e dei piatti della tradizione e della memoria costituisce il cardine fondativo di questo appuntamento virtuoso. Insieme ai promotori del progetto, Il Marin sceglie di mettere in circolo piccoli gesti quotidiani che creano consapevolezze e generano cambiamenti attraverso un inno globale alla bellezza del cibo eco ed etico. Sostenendo l'evento, i clienti del ristorante compiono un'azione benefica: buona parte del ricavato dalle donazioni sarà infatti devoluto a due enti no-profit impegnati nella costruzione di un mondo più sostenibile, Food for Soul e Food for Change. Genova e l'Italia sono in buona compagnia nell'adesione alla manifestazione: Spagna, Francia, Regno Unito, Portogallo, Germania, ma anche Russia, Ecuador e Stati Uniti hanno risposto con entusiasmo all'appello per impiegare il cibo in un modo più proficuo per le tasche, l'ambiente e il gusto.
Link alla ricetta: https://drive.google.com/file/d/1np-d-YqdFRjRwscj5dgsFFJLsyWX4C2E/view?usp=sharing
Marco Visciola
34 anni, ligure doc di Bogliasco, innamorato della propria terra e delle sue origini, “un orto sospeso sul mare”, come ama chiamare la sua Liguria. Inizia la sua carriera al Solito Posto di Bogliasco, entra nel mondo Eataly e cura l’apertura di Eataly Corea. Qui lo chef prende confidenza con ingredienti asiatici e tecniche di lavorazione come le fermentazioni che trasporta anche come cammei del gusto nella sua cucina. Poi le esperienze da Enrico Crippa a Piazza Duomo ad Alba e da Fabrizio Tesse alla Locanda d’Orta hanno completato la sua formazione che vede in primo piano il rispetto per la materia prima e il territorio ligure. Uno chef “di mare” che ha sposato la causa della pesca etica, prediligendo in carta il pesce azzurro del Mediterraneo.
Per informazioni e prenotazioni presso il ristorante:
Il Marin
Edificio Millo Porto Antico Calata Cattaneo, 15
16126- Genova (GE)
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
numero di telefono: +39 010 8698722
Chiuso il martedì
Camilla Rocca
MEDIAVALUE srl a socio unico - Via Biancardi, 2 - 20149 Milano - tel. +39 3920531233- mediavalue.it
SERATE D'AUTUNNO AL RISTORANTE MANUELINA: 14 E 22 NOVEMBRE


FOCACCIA COL FORMAGGIO E PATA NEGRA
Dopo il grande successo della serata di maggio
giovedì 14 novembre torna la serata dedicata
alla nostra focaccia col formaggio e al prosciutto Pata Negra
alla Storica Focacceria.

Sotto il cielo stellato della nostra nuova location il prosciutto verrà tagliato a vista al coltello dal nostro cortador, e sarete voi a scegliere come gustarlo!
Se naturale o sopra la la Focaccia col formaggio Manuelina calda!!!
Per info e prenotazioni chiamaci al 0185/74128 o via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo."

SERATE D'AUTUNNO AL RISTORANTE

La serata dedicata al tartufo che ormai è diventata un appuntamento fisso dell'Autunno al Ristorante Manuelina.
Il banco del trifolaio dove acquistare il tartufo a peso e un menù tutto da tartufare...
L’ANGOLO DI ACQUAVIVA DI MONTEPULCIANO ACCOGLIERÀ' IL BOCON DIVINO DI CAMPOSAMPIERO
Nel segno di Leonardo da Vinci i sapori toscani sposano quelli veneti
Venerdì 15 novembre il ristorante l’Angolo accoglierà il Bocon Divino di Camposampiero (Padova),
Nelle Terre di Siena proseguono i “gemellaggi” tra cuochi
Nel segno di Leonardo da Vinci, si rinnova nelle terre di Siena l’appuntamento con “Girogustando” il calendario che nasce da veri e propri “gemellaggi gastronomici” e che venerdì 15 novembre propone un inedito incontro tra sapori toscani e veneti.
Ad Acquaviva di Montepulciano il ristorante L’Angolo accoglierà il Bocon Divino di Camposampiero (Padova), per un viaggio nel gusto che ben promette.
Fra gli antipasti, la Carabaccia – tipica zuppa fiorentina di cipolle – in onore del genio toscano, il quale pare si cimentò anche nella cucina, per lo più vegetariana. A 500 anni dalla sua scomparsa, Girogustando tornerà a rievocare l’impronta di Leonardo, celebrandone la vena culinaria e la genialità con cui affrontava ogni sfida.
In cucina lo chef Paolo Contemori, che insieme alla moglie Manuela conduce con passione L’Angolo accoglierà Alberto Canton, cuoco del Bocon Divino: i due sapranno deliziare il palato degli ospiti con un menu che spazia dal carpaccio marinato lievemente affumicato di manza di burlina, preparato con sedano bianco e polentina di Maranello bianco – una varietà di mais –, alle crespelle ripiene di ricotta con riduzione di rosa, fino alle coscette di anatra in agrodolce e molte altre specialità. Ad accompagnare le pietanze, vini del Chianti Classico, Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg e Moscato Fiori d’Arancio, serviti da sommelier Fisar.
A Leonardo da Vinci sarà dedicato uno degli interventi di approfondimento tra un piatto e l’altro del menu a 4 mani.
Girogustando proseguirà poi mercoledì 20 novembre nel cuore di Siena con il ristorante Gallo Nero che accoglierà il ristorante San Giorgio di Genova. Il calendario si concluderà quindi giovedì 28 novembre a Pienza (SI) dove il ristorante Dal Falco proporrà un menù ideato con il Konnubio di Arenzano (GE).
Partners della manifestazione, sono consorzi vinicoli e organismi di tutela e valorizzazione delle produzioni tipiche che impreziosiscono l’offerta agroalimentare della Toscana. È questo un ulteriore passo avanti per l’applicazione del modello “Vetrina Toscana”, ovvero il progetto condiviso tra Regione e Unioncamere Toscana che da tempo valorizza la filiera enogastronomica regionale e i suoi soggetti attivi.
Nata 18 anni fa la manifestazione “Girogustando – I cuochi d’Italia s’incontrano”, è ideata da Confesercenti nella volontà di stimolare l’incrocio di culture e competenze, come modello per l’ulteriore crescita di un settore che è strategico per l’identità territoriale.
Informazioni sull’edizione 2019 di Girogustando sul sito www.girogustando.tv
Sonia Corsi
LA RISTORAZIONE LIGURE: UN PATRIMONIO DA RISCOPRIRE E TUTELARE
Le TavoleDOC della Liguria, riunite nell’iniziativa editoriale coordinata da Mediavalue, fanno sentire la propria voce sul tema della qualità della ristorazione nella loro regione di appartenenza.
Placatosi il fermento autunnale che agita il mondo dei media e della critica gastronomica alle prese con l'uscita delle Guide e relativi verdetti, i ristoratori liguri ritengono opportuno stilare un bilancio e rimarcare quanto la loro offerta culinaria sia ricca e variegata, partendo dalla grande tradizione del territorio per arrivare alla moderna interpretazione della cucina contemporanea.
Sempre, qualsiasi sia il modello, realizzata con grande impegno puntando senza indugi sulla qualità della proposta. Accade da anni ma ancora una volta ci preme rimarcare quanto gli sforzi profusi non vengano percepiti e premiati dagli addetti ai lavori.
Forse perché la Liguria è conosciuta solo per la sua vocazione turistica "comoda" rispetto alle grandi città del nord Italia? Forse perché continua ad essere considerata statica nello sviluppo dell’ospitalità e della qualità della tavola? Non è più così: le TavoleDOC lo stanno a dimostrare ed invitano i professionisti del settore a prenderne atto.
Da Ponente a Levante, per un totale di 32 insegne e con altre pronte ad aggiungersi, il mosaico TavoleDOC 2020 invita tutti gli appassionati gourmet dal 15 marzo al 15 aprile e dal 1 al 31 ottobre, ad assaggiare i menu stagionali completi alle fasce di prezzo prefissate: 35, 50 o 70 euro. Un progetto nato solo da un anno ma già divenuto popolare tra i foodie di ogni età ed in particolare tra i più giovani, allettati dal costo smart senza sorprese ma sempre di qualità del pranzo o della cena.
Mario Cucci di Mediavalue esprime il pensiero di TavoleDOC: “siamo convinti che la Liguria esprima a pieno due dei tratti identificativi della ristorazione italiana: qualità e segmentazione. La regione dà vita ad un'esplosione di piccole e grandi realtà legate sì alla cultura contadina e marinara, ma sempre più aperte a un universo di conoscenza, sperimentazione e innovazione ben più ampio. Tanta ricchezza e un tale impegno trovano un timido riscontro nelle pagine delle Guide di settore: basti pensare che delle 374 stelle totali assegnate nel 2020 solo 6 risiedono in Liguria, mentre altre realtà sono giudicate meritevoli di menzione perché propongono una piacevole esperienza gastronomica."
Riconoscere e promuovere le tavole di qualità in Liguria aiuterebbe anche a rimarginare più in fretta la ferita che ha segnato la città di Genova e l'intera area geografica dopo il crollo del ponte Morandi. L'alta cucina affonda le sue radici nella comunità e dialoga con il mondo esterno: anche con questo ideale si sostiene il progetto TavoleDOC, in Liguria e nelle altre regioni italiane che stanno per abbracciare questo format.
Mediavalue è Agenzia di comunicazione milanese specializzata nel settore food & beverage fin dalla fondazione. Casa editrice, ufficio stampa, curatrice di eventi, ma anche esperta di dinamiche digital, social e di reputation, costruisce strategie di comunicazione complete e personalizzate per ogni esigenza di budget del cliente.
Ufficio stampa & Comunicazione
Mediavalue
PIZZA DEL TERRITORIO EATALY
PIZZA DEL TERRITORIO EATALY: DIECI NUOVE RICETTE PER RACCONTARE LE STORIE
DELL’ECCELLENZA ITALIANA
Le Pizze del Territorio Eataly create per la stagione fredda offrono
non solo un’esperienza di degustazione, ma un vero e proprio viaggio nelle storie
di prodotti e produttori che fanno grande il nostro Paese
C’è lo Straccone di Amatrice ma anche la Toma ligure di pecora brigasca o il Prosciutto in crosta di pane triestino che risale agli antichi romani. Senza dimenticare il Macagn e i Porri di Cervere piemontesi, il Cacioricotta barese, le Acciughe di Camogli, i Pioppini e il Cacio del Po di Piacenza, il Pecorino Bartarello fiorentino e tanti altri.
Debuttano il 12 novembre a Eataly Genova le nuove ricette della Pizza del Territorio, create da Eataly in collaborazione con Slow Food per la stagione fredda. Un modo per far degustare la Pizza Eataly in abbinamento ai migliori prodotti del patrimonio agroalimentare del nostro Paese, ma anche per scoprire con tutti e cinque i sensi alcune specialità ancora poco conosciute che hanno storie incredibili da raccontare.
La Pizza del Territorio nasce infatti dalla volontà di rendere omaggio e dare visibilità alle eccellenze delle regioni in cui Eataly ha sede. Le guarnizioni di queste dieci pizze, ciascuna presente in esclusiva nel menu del negozio Eataly di riferimento, sono state scelte da Francesco Pompilio, maestro pizzaiolo del gruppo, con il supporto dell’esperto di pizza di Slow Food Italia Antonio Puzzi. A guidarli, la ricerca della giusta combinazione di stagionalità – motivo per cui la Pizza del Territorio cambia ogni sei mesi – e la valorizzazione delle specialità locali, inclusi i Presidi Slow Food, non dimenticando gli ingredienti che più hanno soddisfatto il palato dei clienti.
Prodotti d’eccellenza, storie di passione
A rendere unici i prodotti selezionati non sono solo il gusto e la particolare lavorazione, ma anche la loro storia e quella dei loro artigiani. Un esempio è lo Straccone di Amatrice della Pizza Roma. È un tipo di stracchino, ma si differenzia da quello tradizionale perché alla lavorazione segue una fase di stagionatura. E se l’origine del nome si rifà, enfatizzandola, alla parola lombarda stracch (stanco), “stanca” non lo è mai stata la famiglia Nibbi che lo produce e che ha saputo ripartire con ancora più passione dopo i gravi danni subiti dall’azienda a seguito del terremoto di Amatrice nel 2016.
Dalle montagne di Amatrice a quelle liguri, condividono la stessa passione i pastori che producono la Toma di pecora brigasca, Presidio Slow Food e ingrediente della Pizza Genova. La loro è una vera e propria missione per difendere l’eredità di un prodotto storico, oggi a rischio. Se all’inizio del XX secolo in tutta l’area di diffusione della pecora brigasca - tra Liguria, Piemonte e Provenza - erano allevati 60.000 capi, oggi in Liguria si contano appena 1.800 esemplari.
Un’altra antica tradizione che viene raccontata grazie alle Pizze del Territorio è il Prosciutto in crosta di pane, specialità triestina le cui origini risalgono al tempo degli antichi romani. Un salume dal gusto delicato, rivestito da una sottile sfoglia di pane non lievitato, che arricchisce la Pizza Trieste. L’innovazione contraddistingue invece la Pizza Piacenza con la Pancetta Giovanna – Pancetta cotta al miele, creazione della famiglia Capitelli. Cotta in tre differenti fasi, questa pancetta ha un gusto unico che deriva dall’utilizzo del miele e dal leggero sentore di fumo.
Viaggio nell’Italia del gusto in dieci pizze
Riparte da Genova il 12 novembre il “Giro d’Italia in 10 pizze”: una cena che toccherà le diverse città in cui Eataly è presente proponendo in degustazione tutte le Pizze del Territorio. A raccontare le pizze è Francesco Pompilio insieme ai produttori.
“Il primo tour ha riscosso molto successo e sollevato la curiosità degli ospiti sulle specialità gastronomiche del nostro Paese”, commenta il maestro pizzaiolo di Eataly. “Non potevamo che ripeterlo proponendo nuove pizze con nuovi ingredienti e storie da raccontare”.
Dopo il debutto genovese, i prossimi appuntamenti saranno a Torino (14 novembre) e Milano (26 novembre). Da gennaio 2020 la cena-degustazione del “Giro d’Italia in 10 pizze” si replicherà a Roma, Trieste, Piacenza, Bari, Firenze, Forlì e Pinerolo.
Le nuove Pizze del Territorio
Pizza Torino e Pinerolo
Bianca con Fiordilatte, Macagn (Presidio Slow Food), Porri di Cervere (Presidio Slow Food) e Salsiccia di Bovino Piemontese (Presidio Slow Food)
Pizza Roma
Bianca con Fiordilatte, Broccoli (prodotto locale), Guanciale (prodotto locale) e Straccone di Amatrice (prodotto locale)
Pizza Genova
Bianca con Fiordilatte, Toma di Pecora Brigasca (Presidio Slow Food), Acciughe di Camogli e Basilico Fresco
Pizza Bari
Bianca con Fiordilatte, Pomodorini Semisecchi, Cacioricotta (prodotto locale) e Cardoncelli
Pizza Piacenza
Bianca con Fiordilatte, Pancetta Cotta al Miele (prodotto locale), Pioppini e Cacio del Po (prodotto locale)
Pizza Forlì
Focaccia con Prosciutto Crudo di Parma, Fichi Caramellati (prodotto locale) e Formaggio di Fossa (prodotto locale)
Pizza Firenze
Focaccia con Lardo di Colonnata (prodotto locale), Miele di Castagno e Scaglie di Pecorino Bartarello (prodotto locale)
Pizza Trieste
Bianca con Fiordilatte, Cotto in Crosta di Pane, Tabor (prodotto locale) e Kren (prodotto locale)
Pizza Milano
Bianca con Fiordilatte, Pancetta (prodotto locale) e Pannerone (Presidio Slow Food)
La Pizza Eataly
Una pizza né napoletana, né romana, ma Eataly. La ricetta è stata ideata dal maestro pizzaiolo Francesco Pompilio, che ha messo a punto impasto, cottura e guarnizioni con il supporto dell’executive chef del gruppo Enrico Panero, del produttore di farine Fulvio Marino e dell'esperto pizza di Slow Food Italia Antonio Puzzi. Farine biologiche, esclusivamente italiane e macinate a pietra; impasto realizzato con metodo “indiretto” che richiede almeno 50 ore di lievitazione e assicura così digeribilità e gusto; alto livello di idratazione (70% di acqua sul peso della farina) per una pasta ricca di alveoli, soffice e morbida all’interno e croccante all’esterno; tempo di cottura di 3 minuti e mezzo a una temperatura di 330°C in forno a legna rotante “Marana”. Sono questi i segreti della Pizza Eataly. A cui si aggiungono gli ingredienti di base e le guarnizioni: eccellenze locali italiane, inclusi i Presidi Slow Food, tutti forniti da produttori con cui Eataly ha un consolidato rapporto di collaborazione e fiducia.
Elena Ubertazzi