Recensioni
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“INGRUPPO”: MENU TRA LE STELLE
INGRUPPO 2020: MENU TRA LE STELLE CON 20 FUORICLASSE DELLA RISTORAZIONE LOMBARDA
Dal 14 gennaio al 30 aprile 2020, l’8° edizione di ingruppo, l’iniziativa che celebra l’alta cucina, per tutti. Una proposta che riunisce 20 ristoranti, di cui 10 stellati, promuovendo le eccellenze territoriali, con un successo sempre più ampio anche tra millennials e social food lovers.
La grande cucina lombarda si presenta “INGRUPPO”. Torna l’iniziativa che da otto anni celebra la ristorazione gourmet, avvicinando anche la clientela meno tradizionale alle meraviglie dell’alta cucina. Venti ristoranti, di cui 8 stellati e 2 tristellati Michelin, proporranno lo speciale format, con menu e proposte dedicate, dal 14 gennaio al 30 aprile 2020, tutti i giorni, sia a pranzo che a cena.
L’edizione 2020 nasce sulla scia della 65° Guida Michelin Italia che ha incoronato la Lombardia come la regione più stellata d’Italia con ben 62 ristoranti premiati. Tra le new entry: Impronte, di Bergamo, che con il giovane chef Cristian Fagone, classe 1988, ha conquistato la sua prima stella e da quest’anno entra a far parte di INGRUPPO. Con lui anche Il Cantinone, di Madesimo (SO), guidato da Stefano Masanti e il suo sous chef Stefano Ciabarri, uno dei pochi ristoranti in quota (1.550) ad aver conquistato una stella.
Al loro fianco Da Vittorio e il Mudec di Enrico Bartolini: fiori all’occhiello di INGRUPPO che può vantare ben 2 dei 3 chef tristellati della Lombardia (11 in Italia). E ancora Sadler, Casual, Frosio, Il Saraceno, Loro e Osteria della Brughiera, tutti con una stella Michelin. Completano il gruppo, Collina, La Caprese, Lio Pellegrini, Al Vigneto, Antica Osteria dei Camelì, Posta, Roof Garden Restaurant, Tenuta Casa Virginia, Pomiroeu e Cucina Cereda. In totale, 16 ristoranti della provincia di Bergamo, 2 ristoranti di Milano, uno di Monza – Brianza e, da quest’anno, uno della provincia di Sondrio, favorendo così la massima valorizzazione del territorio lombardo e delle sue eccellenze enogastronomiche.
Un firmamento che di anno in anno riscuote sempre più successo. Partito nel 2013, INGRUPPO, riesce a coinvolgere una clientela sempre più variegata e giovane. Sono proprio i millennials, infatti, a guidare le ultime tendenze in fatto di ristorazione. Non è un caso, del resto, che i social network siano tra i principali alleati di INGRUPPO: al solo annuncio dell’avvio della manifestazione, post e condivisioni legate alle proposte dei ristoranti aderenti si impennano, con molti social avventori pronti a fare il tour di tutti i ristoranti coinvolti nell’iniziativa. Ne sono dimostrazione le pagine Facebook e Instagram di INGRUPPO, voci cool e dinamiche dell’esperienza.
A convincere è, come da tradizione, la formula di INGRUPPO che prevede proposte di alta qualità nella scelta della materia prima, nella creatività e nella realizzazione del piatto, a un prezzo accessibile. Il format, infatti, propone un menu di 4 portate (con acqua, caffè e vino, in alcuni casi anche con entrèè e pre-dessert) al prezzo di 60 euro a persona. Per Da Vittorio, Sadler e Bartolini, il prezzo è di 120 euro a persona. E i menu INGRUPPO sono disponibili tutti i giorni, sia a pranzo sia a cena, eccezion fatta solo per San Valentino e Pasqua, il 12 aprile. La prenotazione può essere effettuata via telefono o via e-mail, a partire dal 7 gennaio, contattando direttamente il ristorante prescelto, specificando anticipatamente la richiesta del menu “INGRUPPO”. Tutte le info sono disponibili su www.ingruppo.bg.it, anche in inglese.
ALLA BRINCA: LE PREMIATE TRATTORIE ITALIANE
Cari Amici, siamo giunti alla fine di un anno davvero importate per La Brinca: tanto lavoro e tanti riconoscimenti che ripagano di tanti sacrifici. Ma la fiducia, l’amore e l’amicizia che tanti di Voi ci dimostrano quotidianamente sono il nostro miglior premio. E per non perdere il ritmo, ecco subito il programma per l’Anno che verrà.
Subito, MERCOLEDI’ 22 GENNAIO, una grandissima novità!
Il Giro d’Italia in coppia delle
PREMIATE TRATTORIE ITALIANE
VECCHIA MARINA
di Roseto degli Abruzzi
alla Brinca di Ne
Mercoledì 22 Gennaio 2020
Il primo, grandissimo evento, che abbiamo chiamato Giro d’Italia in coppia delle Premiate Trattorie Italiane, che vedrà impegnate per tutto il 2020 le nostre Trattorie in cene a “quattro mani”, vede ospite alla Brinca la straordinaria cucina di mare di VECCHIA MARINA di Roseto degli Abruzzi (Te). Il celebre cuoco Gennaro D’Ignazio e la sua Famiglia ci racconteranno il mar Adriatico attraverso un’infinità d’assaggi che hanno fatto la storia della cucina di mare Abruzzese. Di “contorno” alcuni dei nostri classici e i Vini naturali di TERRAVIVA, una piccola e sorprendente azienda agricola di Tortoreto (Te). Ancora il meraviglioso Abruzzo ospite alla Brinca, dopo la montagna, ora è protagonista il mare e il pesce che mai trovate alla Brinca…Dalle ore 20,00, nell’attesa, Cocktail di Pesce Vecchia Marina e la Torta di Riso della Brinca con Passerina Abruzzo doc 12.1 2018 Terraviva e a seguire la SUPER SELEZIONE VECCHIA MARINA
ovvero il Pesce del Mar Adriatico: gamberi rosa, gallinella, calamaretti, polipo, sogliola, mazzancolla, canocchie, cozze giganti, seppioline, tonno, scampi giganti, vongole, pescatrice ecc.ecc.!
con Pecorino Abruzzo doc Ekwo 2018 Terraviva
Le LATTUGHE RIPIENE IN BRODO della Brinca
TAGLIOLINO VECCHIA MARINA
i grani antichi Abruzzesi incontrano il mare…
con Trebbiano d’Abruzzo doc Superiore Mario’s 45 2017 Terraviva
PUNTA DI VITELLO ALLE BACCHE DI GINEPRO AL FORNO A LEGNA
con Montepulciano d’Abruzzo docg Luì 2015 Terraviva
Il DOLCE DELLA BRINCA con Terra 2018 (Muffato da uve passerina) Terraviva
Caffè
€ 70,00 a persona
Coperti limitatissimi, prenotate appena possibile!
Lunedì 3 Febbraio saremo all’ormai classica cena di beneficenza al Villaggio del Ragazzo di San Salvatore dei Fieschi con gli Amici e colleghi di Val Graveglia.
MERCOLEDI’ 5 FEBBRAIO 2020
LEZIONE N.11
di Alla Brinca si Studia.
Grandissimi Ospiti Sardo/Piemontesi! Gli straordinari Vini di Sardegna di ALESSANDRO DETTORI incontrano la filosofia del giornalista Master Chef Piemontese FEDERICO FRANCESCO FERRERO.
Il programma dettagliato Vi sarà inviato nelle prime settimane di Gennaio. Se volete seguirci in presa diretta, il nostro facebook https://www.facebook.com/labrinca/
e instagram https://www.instagram.com/la_brinca/
e se volete saperne di più delle Premiate Trattorie Italiane
https://www.facebook.com/premiatetrattorieitaliane/
Buon Natale a Voi e alle Vostre Famiglie da tutte le ragazze e i ragazzi della Brinca, e che il 2020 sia un Anno di buona salute per tutti! A presto! Sergio
Ristorante IYO Aalto
IYO Aalto: il Giappone contemporaneo
nel progetto di Maurizio Lai
A Milano, nel cuore di Porta Nuova, Maurizio Lai disegna un ristorante dove il Giappone trova un'interpretazione originale e non di maniera, tra materiali nobili e tagli di luce.
Ph credits Andrea Martiradonna
Milano, Porta Nuova, Piazza Alvar Aalto | C'è una inedita e contemporanea idea di Giappone nel progetto che Maurizio Lai ha sviluppato per il nuovo IYO Aalto, la seconda insegna del gruppo dopo IYO Taste Experience - l’unico ristorante giapponese premiato con una stella Michelin in Italia.
Affacciato in Piazza Alvar Aalto, ai piedi di Torre Solaria - il grattacielo residenziale più alto d’Italia - il ristorante è frutto della volontà dell'imprenditore Claudio Liu che ha voluto portare nel cuore della nuova Milano una nuova esperienza gastronomica.
Maurizio Lai evoca le suggestioni del Sol Levante attraverso una sensibilità non di maniera, lontana da stereotipi e luoghi comuni. I richiami alla tradizione nipponica sono molto sottili, lasciando spazio a un linguaggio progettuale dal sapore puro e contemporaneo. Il risultato è un luogo nel quale si rintracciano nuovi canoni estetici e una poetica della materia autonoma, dove la luce si fa strumento di racconto per accompagnare l’ospite alla scoperta di un nuovo livello di esperienza.
Ph courtesy IYO Aalto
Lo spazio, di 320 mq, si snoda in un percorso che abbraccia la grande cucina a vista, la cantina, l’esclusiva saletta Sushi Banco e il Ristorante Gastronomico. Materiali naturali – legno di noce, porfido, ottone, pelle – si combinano con elementi sofisticati e tecnologici.
Maurizio Lai definisce un ristorante dal sapore assoluto, alla ricerca di simmetrie profonde tra luoghi, attimi di esperienza, atmosfere estetiche, tattili, materiche. Troviamo così trasferiti nello spazio i valori fondanti l’esperienza gastronomica firmata IYO. IYO Aalto coniuga infatti due anime in un unico gesto: la tradizione edomae di Tokyo con i più contemporanei sapori della cucina del Sol Levante. Una duplice esperienza di degustazione, in ambienti progettati sin nei dettagli più minuti.
Ph courtesy IYO Aalto
Il progetto di interior
La transizione dall’esterno all’interno è definita da un ingresso che introduce a una dimensione atemporale e onirica: una bussola con lastre in vetro float e specchi fumé dilata lo spazio, in un gioco di trasparenze e riflessi infiniti. All'interno si è accolti da un’installazione luminosa e un desk, realizzato in porfido grigio-verde fiammato e ottone, che con la sua forma organica introduce un dialogo tra forma e materia che continuerà per tutto il locale.
IYO Aalto è infatti caratterizzato dalla presenza discreta e costante di segni che caratterizzano tutte le superfici: piccoli intarsi in ottone annegati nelle doghe in legno dei pavimenti; code di rondine - anch'esse in ottone - che rievocano la cultura dell'alta falegnameria, sino alle viti degli arredi.
Noce canaletto e porfido sono i materiali predominanti in tutti gli spazi. Le pareti, mai continue, definiscono e delimitano gli spazi senza isolarli mai del tutto: come l’imponente setto centrale in lastre di porfido “a spacco” affiancato a superfici bucciardate e tagli di vuoto. Arredi e allestimenti realizzati interamente su disegno sono prodotti in collaborazione con Poliform Contract.
Ph credits Andrea Martiradonna
Il Sushi Banco
Una piccola sala ripropone per 8 coperti l’edomae zushi giapponese: un insieme di rituali che affonda le sue radici nell’epoca Bunsei (1818-1830), dove i nigiri sono preparati davanti all’ospite.
La parete di ingresso è realizzata con Brise Soleil in noce canaletto e lascia intravedere sia l’ambiente interno sia la grande vetrata che affaccia sul Bosco Verticale e la Biblioteca degli Alberi.
Il banco è in noce canaletto, con piano di lavoro e piatti in porfido grigio-verde levigato, caratterizzati da sottili intarsi in ottone. Le sedute in pelle, con una struttura in olmo nero e un rivestimento su misura color cuoio, utilizzato anche per gli imbottiti della sala principale, sono prodotte da Poliform Contract, incaricata della realizzazione di tutto il progetto di arredo, falegnameria, vetreria e lavori in pietra, su disegno.
Tra l’ambiente del Sushi Banco e quello del Ristorante Gastronomico, una scansione modulare in vetro contribuisce alla permeabilità degli ambienti, custodendo al suo interno antiche botti di Sakè.
Ph courtesy IYO Aalto
Il Ristorante Gastronomico
Lo straordinario patrimonio della cucina giapponese viene filtrato dal sapere contemporaneo per offrire un’esperienza autentica e ambiziosa, in una sala pensata per accogliere un massimo di 38 coperti.
Il noce canaletto riveste tutte le superfici dello spazio e il soffitto si impreziosisce con lacunari in lamine di vetro float: un tocco di leggerezza per ritrovare i codici classici dei soffitti a cassettoni reinterpretati da Maurizio Lai secondo un'estetica contemporanea.
L’illuminazione dei tavoli è affidata a faretti che restituiscono la luce dove serve senza alterare l’illuminazione complessiva della sala. Tre cabinet lignei a parete scandiscono lo spazio. Progettati su misura, ripresentano alcuni dei dettagli ricorrenti del progetto: le viti in ottone, il legno, la pelle, il vetro. Come sospesi, sono circondati da una fuga che diventa elemento progettuale, interpretazione della poetica giapponese che considera lo spazio vuoto come bilanciamento di equilibri. Materia e superfici si accostano senza mai toccarsi, in un gioco di poetiche assenze.
Ph courtesy IYO Aalto
La cantina a parete è una delle più grandi mai realizzate: 3,5 m x 10 m, con 6 diverse zone di temperatura, per ospitare fino a 1600 bottiglie. Costituita da un’anima in acciaio inox lucido, presenta ante in vetro fumé riflettente (usato anche per il rivestimento del soffitto) e illuminazione interna.
Nei bagni linee luminose verticali e orizzontali giocano con superfici verticali scure, specchiate a tutta altezza, alternate a lastre di vetro retrolaccato. Pavimenti e soffitti realizzati con lastre di graniglia in vetro riciclato, si riflettono moltiplicando lo spazio, creando un effetto inaspettato e aggiungendo un ulteriore livello di realtà al progetto.
Ph credits Andrea Martiradonna
Ph courtesy IYO Aalto
SARA PRECERUTI E IL SUO RISTORANTE ACQUADA
Sara Preceruti, talentuosa chef classe 1983, a soli 28 anni ottiene la sua prima Stella Michelin alla Locanda del Notaio, grazie ad una cucina che esalta ingredienti semplici e accostamenti interessanti, soprattutto fra dolce e salato. Nel 2013 vince il premio Miglior Chef Donna della Guida Identità Golose consolidando la Stella Michelin.
Nel 2015 è tra i dodici giovani chef selezionati da Carlo Cracco protagonisti degli eventi presso l’ex convento dell’Annunciata ad Abbiategrasso (Mi) in collaborazione con l’Ambasciata del Gusto.
Il ristorante Acquada (in dialetto “acquazzone”), aperto nel 2016 sul lago di Lugano a Porlezza, è il suo primo passo “in solitaria” nel mondo della ristorazione e porta sul lago una cucina ricca di proposte moderne e creative.
Il nuovo ristorante inaugurerà la nuova sede a dicembre nei locali di via Villoresi 16 a Milano e sarà caratterizzata da una scelta moderna e fresca nell’arredamento. Un punto di partenza che la proietta nell’ambiente milanese e le apre nuovi, interessanti orizzonti.
La cucina rimane quella caratterizzata da forti contrasti, un gioco di equilibri, consistenze e temperature. In menu un gioco continuo tra dolce e salato, morbido e croccante, caldo e freddo, senza dimenticare i piatti della tradizione e il suo intramontabile cavallo di battaglia “Il Gianduia veste Rosso”.
Martinengo & Parteners Communication
Caldaro: Ristorante Philiaz
Philiaz: un viaggio nel gusto ispirandosi a Jules Verne A Caldaro (BZ) un ristorante che permette l’esperienza unica di compiere il giro del mondo attraverso una cucina multietnica
Attingendo al celebre romanzo di Jules Verne – Il Giro del Mondo in 80 giorni – nasce a Caldaro un ristorante il cui tema dominate è “il viaggio”.
Il Philiaz, nome di fantasia creato per ricordare il protagonista del romanzo Phileas Fogg, è un nuovo concept restaurant che permette di “viaggiare” attraverso il mondo assaggiando piatti che si ispirano ai molti posti visitati dal protagonista del romanzo, come Suez, Bombay, Hong Kong, San Francisco, New York, Londra...
Il ristorante (con una superba vista lago) è diviso in due sale: nella prima, la sala Fix (nome del poliziotto del romanzo), si possono degustare piatti esotici à la carte, come il Philiaz Kebap “Persian Art”, i “Cook Island Tiger Shrimps”, i “Korean Tacos” e diversi variazioni di “Dim Sum”, creati dal giovane team di cucina con i resident chefs (Chef di cucina: Martin Crnomarkovic e Jens Liefke, Chef de partie: Daniele Lampis, Manuel Zenoiani, Kebba Sowe).
Nella seconda, la sala Auda (come l’amata del Signor Fogg), si alternano chef provenienti da diversi Paesi del mondo che ogni due mesi offrono un menù particolare e raffinato, come lo Chef Guest Anirudh Arra (Londra) o Serban Mihai Pavel, del Bodil di Copenhagen. “Era un uomo che doveva aver viaggiato dappertutto, per lo meno con la mente”.Questa una delle celebri frasi del romanzo che parafrasata potrebbe diventare: “Era un uomo che doveva aver viaggiato dappertutto, per lo meno con il gusto”.
Seguendo alla lettera queste indicazioni, al Philiaz di Caldaro si viaggia per il globo assaporando piatti completamente diversi e originali, accompagnati da una cantina completa di oltre 100 etichette, con, ovviamente produttori altoatesini, ma anche con i migliori vini di aziende estere.
Inoltre, il Philiaz è un interessante Cocktail Bar, dove si possono degustare ottimi drink dopo cena, oltre ad essere un locale disponibile a ospitare eventi e ricevimenti. Signature drinks, con creazioni internazionali (Originals e Classics), creati dai bartender Lorenzo Mattei e Matthias Mair, come per esempio l’Espresso Martini 2.0. oppure il Philiaz Flip, creato utilizzando ingredienti stagionali (attualmente mela, cannella, mandarino, melograna ...).
Completano l’atmosfera del locale un soundtrack stile lounge, house, electro e un concetto di illuminazione particolare (interior nero).
Infine, a partire da Mercoledì 04 dicembre, il Philiaz sarà uno dei primi ristoranti in Europa a diventare cashless; ovvero, non saranno più accettati pagamenti in contanti per poter offrire un servizio più trasparente, veloce, sicuro e puntuale.
https://www.philiaz.com
Philiaz, new eatery, craft cocktail Bar & Lounge Tel.: (0039) 0471 962904
Katrin Hölzl
Mob. 338-4682590
Press Way – Ufficio Stampa Tel.: (0039) 02 367 950 54 Tiziano Pandolfi
Mob. 338-6820776 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.pressway.it
PRANZO DI NATALE E CENA DI CAPODANNO AL RISTORANTE GOURMET MANUELINA

IL PRANZO DI NATALE

Anche quest’anno il nostro menù per il pranzo di Natale
è pensato per ricreare l’atmosfera del pranzo in famiglia,
con i sapori dei piatti della tradizione e i giochi da fare insieme.
MANUELINA SOTTO L'ALBERO

Per Natale regala un’esperienza unica,
regala il gusto e l’atmosfera di una Cena da Manuelina!
CAPODANNO 2020
AL RISTORANTE GOURMET

Comincia con noi il nuovo anno, una scintillante serata ti aspetta!
Un ricco menù, i giochi e i balli di fine anno ti aspettano.
Lidia Bastianich: Premio Artusi 2019
La consegna a Casa Artusi lunedì 2 dicembre alle ore 15.30 dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini
Lidia Bastianich negli Stati Uniti è un’autentica istituzione. Da vent’anni spiega a oltre 49 milioni di americani cos’è il cibo italiano nel programma Lidia’s Kitchen sulla Pbs, una delle trasmissioni più seguite negli States. L’autorevolezza le deriva dalla sua storia: autrice di best sellers di cucina, tra le prime negli Usa a fare conoscere la cucina italiana con i suoi “veri” prodotti, imprenditrice di successo nel mondo della ristorazione con fior di locali. Lidia è una viaggiatrice instancabile lungo le cucine regionali dell’Italia, un po’ come fece Pellegrino Artusi circa 130 anni fa quando codificò la cucina italiana nel celebre manuale oggi tradotto in tutto il mondo (l’ultima versione è in giapponese).
Impossibile che un personaggio di questa statura non incontrasse la città di Forlimpopoli. E infatti a Lidia Bastianich lunedì 2 dicembre alle 15.30 a Casa Artusi sarà consegnato il Premio Artusi. A scegliere il nome di Lidia è stato il Comitato scientifico di Casa Artusi, con questa motivazione: “quale cuoca, scrittrice e imprenditrice, per la straordinaria vita personale e professionale che costituisce un caso esemplare di italiana di successo nel mondo”.
A consegnarle il Premio il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini al termine di un incontro che vedrà i saluti del sindaco di Forlimpopoli Milena Garavini e della presidente di Casa Artusi Laila Tentoni. A seguire gli interventi deli imprenditori Massimo Buli per Flamigni e Maria Grazia Silvestrini per Corte San Ruffillo, mentre Piero Meldini, componente del Comitato Scientifico di Casa Artusi nonché celebre scrittore e studioso di gastronomia dialogherà con Lidia Bastianich. Coordina la giornata Paolo Rambelli, Assessore alla Cultura del Comune di Forlimpopoli.
Riconoscimento tra i più prestigiosi nel panorama della cultura enogastronomica, il Premio Artusi viene assegnato a coloro che si distinguono per l’originale contributo nella riflessione e nell’attività sul cibo. Per citare i nomi più recenti: Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), Don Luigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012), Mary Ann Esposito (2013), Enzo Bianchi (2014), Alberto Alessi (2015), Carlo Petrini (2016), Vittorio Citterio (2017), Josè Graziano da Silva (2018). E adesso Lidia Bastianich, vera e propria ambasciatrice della cucina italiana negli Stati Uniti.
Chi è Lidia Bastianich
Lidia Bastianich è un’ospite televisiva pluripremiata, autrice di best sellers di cucina, ristoratrice di successo e proprietaria di un fiorente business per il cibo e l’intrattenimento. Nata nel 1947 a Pola, in Croazia, già nel 1958 si trasferisce negli Stati Uniti con la sua famiglia. Qui sposa Felice Bastianich, da cui ha avuto due figli: Tanya e Joseph, meglio conosciuto al pubblico televisivo e culinario come Joe.
Dal 1998 la sua passione per la cucina e per il cibo italo-americano la porta a condurre programmi televisivi culinari e a scrivere diversi libri. Lidia riesce a portare avanti contemporaneamente le sue grandi passioni, la sua famiglia e l’amore per il cibo, protagonista di multipli sforzi culinari sempre affiancata dai figli Joseph e Tanya. In società con i figli, Lidia possiede oggi quattro acclamati ristoranti di New York: Felidia, Becco, Esca e Del Posto. Insieme a sua figlia Tanya, possiede anche i ristoranti Lidia’s a Pittsburgh e Lidia’s a Kansas City, così come Felidia. Lidia è anche partner dei ristoranti Eataly di New York, Chicago, Boston, Los Angeles, Las Vegas e San Paolo in Brasile. Insieme a Tanya e al cognato Corrado, ha sviluppato una linea di paste artigianali e salse naturali dal marchio “Lidia’s”, vendute nei più raffinati negozi di alimentari americani.
Lidia fa parte di “Les Dames D’Escoffier” oltre ad essere membro fondatore de “Woman Chefs and Restaurateurs”, due organizzazioni non-profit di donne leader nell’industria del cibo e dell’ospitalità; inoltre collabora con l’Associazione delle Nazioni Unite per il programma “Adopt a future” per supportare l’educazione dei rifugiati.
Tra i numerosi premi ed encomi che Lidia ha ottenuto nel corso della sua carriera, ci sono sette James Beard Awards (come Chef eccezionale, Show culinario televisivo, I migliori chef in America, Who’s Who of Food & Beverage in America, premio speciale del 2016, del 2017 e del 2018) e due Emmy Awards come ospite culinario eccezionale (Outstanding Culinary Host) nel 2013 e nel 2018.
E’ stata ospite delle versioni statunitense e italiana del programma televisivo MasterChef e dal 2014 al 2015 ha rivestito i panni di giudice nel programma televisivo Junior MasterChef Italia assieme a Bruno Barbieri e Alessandro Borghese.
Numerosi i libri che ha pubblicato insieme alla figlia Tanya, come “Lidia’s Celebrate Like an Italian”, “Lidia’s Mastering the Art of Italian Cuisine”, “Lidia’s Commonsense Italian Cooking”, “Lidia’s Favorite Recipes”, “Lidia’s Italy in America”, “Lidia Cooks from the Heart of Italy”, and “Lidia’s Italy”, “Lidia’s Italy in America”. Di recente pubblicazione è il suo libro autobiografico intitolato “My American Dream: A Life of Love, Family, and Food” pubblicato nell’aprile 2018.
Filippo Fabbri - Agenzia PrimaPagina