Recensioni
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UN MERCOLEDÌ DA VIGNAIOLI: GENOVA INCONTRA I PRODUTTORI FIVI
Mercoledì 25 ottobre 2017, 14 cene in 14 diversi ristoranti per parlare di vini e vignaioli FIVI. A Genova cena alla Brinca
14 cene, tutte il 25 ottobre, in 14 diversi ristoranti entro un raggio di 100 km da Piacenza. È un Mercoledì da Vignaioli, la novità della settima edizione del Mercato dei Vignaioli Indipendenti. L'appuntamento a Genova è alla trattoria alla Brinca a Campo di Ne.
Un progetto nato per raccontare ad appassionati, ristoratori e sommelier la realtà dei Vignaioli Indipendenti FIVI e per presentare il prossimo Mercato di Piacenza. A ogni cena saranno presenti due vignaioli, in rappresentanza della FIVI, che durante la serata spiegheranno agli ospiti cos'è la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, qual è lo spirito che la anima e quali sono le battaglie che porta avanti.
I partecipanti alla cena riceveranno in omaggio un biglietto per il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che si terrà il 25 e 26 novembre 2017 a Piacenza Expo.
Ogni ristorante sarà libero di interpretare il tema della serata, proponendo 5 piatti che saranno abbinati a 5 vini di Vignaioli Indipendenti scelti al di fuori del territorio, in un ideale viaggio enologico attraverso l’Italia.
La Brinca
Via Campo di Ne, 58 - 16040 - Ne (GE) - http://www.labrinca.it
Mercoledì 25 ottobre Ore: 20,00: Piccolo assaggio di Panissa, focaccia fritta etorta di riso, a seguire: Gli antipasti della nostra Campagna con Trento d.o.c. Brut Nature 2011 – Moser, Trento
Picagge al sugo di cinghiale con Colline Lucchesi d.o.c. Palistorti 2015 Tenuta di Valgiano, Valgiano (Lucca)
Zuppetta di funghi selvatici, fagioli e patate locali con Boca d.o.c. 2012 – Barbaglia, Cavallirio (Novara)
Punta di vitello alle bacche di ginepro cotta al forno a legna con Cirò Rosso Classico Superiore d.o.c. 2013 di Cataldo Calabretta, Cirò Marina (Crotone)
Sacripantina e Canestrello con Muffa Nobile Orvieto Classico Superiore d.o.c. 2015 – Palazzone, Orvieto (Terni)
Relatori :Stefano Pizzamiglio – La Tosa (PC) - Delegato Regionale FIVI
Luigi De Sanctis - Cantina Luigi De Santics ( Frascati RM) – Consigliere FIVI
Prezzo: 50 €
Un anticipo di quel che sarà poi il Mercato dei Vini di Piacenza.
Mercato dei vini in breve:
Quando: sabato 25 e domenica 26 novembre 2017
Dove: PiacenzaExpo
Orario di apertura al pubblico: dalle 11.00 alle 19.00
Ingresso: € 15.00 comprensivo di bicchiere per degustazioni
Ingresso ridotto: € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso) e possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2017
Parcheggio: gratuito
Info utili: 500 i carrelli disponibili per gli acquisti
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
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FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.
Ufficio stampa FIVI:
Davide Cocco
392 9286448
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NIKO SINISGALLI UN MENU'D'AUTORE PER FESTEGGIARE FEDERICO
Si è svolto all’Exedra Boscolo Hotel di Roma con una folla di vip la festa fashion di Federico Fashion Style il parrucchiere delle star, amico di tantissimi volti del mondo dello spettacolo.
Ad accogliere i selezionati ospiti una cena esclusiva servita nella splendida location a bordo piscina di uno dei più suggestivi Roof Garden della capitale, quello del Boscolo Hotel Exedra di Roma. Il menu è stato realizzato dal tocco magistrale dello chef Niko Sinisgalli che ha deliziato i palati dei prestigiosi ospiti con alchimie di sapori unici; accanto a lui non poteva mancare l’inseparabile compagna di vita, Maria Rosito a lui legata da un ventennale sodalizio affettivo e professionale.
Niko Sinisgalli parla di arte e come artista viene riconosciuto. E i piatti che sono stati presentati sono l'immagine della sua essenza: dai suoi kataifi, passando da coccoli e verdure in pastella, un risotto polpettone mele e curry.
Il suo “cavallo di battaglia” è certamente la famosa Pasta “Don Mario”, che non poteva mancare, la cui salsa ai pomodorini canditi all’aglio rosso, crema di peperoncino e pecorino di Moliterno, rappresenta perfettamente il mix di cultura e sapori mediterranei che hanno da sempre regnato nelle cucine frequentate dal giovane chef Niko Sinisgalli.
Lo chef rimane fedele ai luoghi in cui ha appreso il mestiere di cuoco prima, di chef poi, un percorso personale coniugando radici, ottime materie prime e innovazione che parlano di mediterraneo.
Figlio d’arte e sostenitore della cucina mediterranea, Niko Sinisgalli ha tradotto in piatti unici la bellezza del Bel Paese senza mai dimenticare le ricette tipiche ma aggiungendo sempre un tocco innovativo in grado di dar vita a prelibatezze che hanno incantato personaggi illustri come Liam Neeson, Sofia Loren, il Dalai Lama, Richard Gere e Wilbur Smith.“
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LA FORMAZIONE PER LA NAZIONALE DEI CUOCHI ITALIANI 2017 SI PRESENTA AL BOSCOLO HOTEL EXEDRA
Si presenta al Boscolo Hotel Exedra la Nazionale dei Cuochi Italiani pronti per la Coppa del Mondo in Lussemburgo, la Culinary World Cup 2017, il più alto riconoscimento internazionale culinario. A fare gli onori di casa a prestigiosi colleghi ed autorità sarà Niko Sinisgalli, resident executive chef del Boscolo Hotel Exedra che ospita l’evento, che ha realizzato un primo piatto ed un dessert per una calorosa buona fortuna ai colleghi che si confronteranno con 34 nazioni in gara: risotto mantecato con mele, curry e polpettine di n'duja e un crumble di anice stellato con mele annurca, gelè di Calvados e crema di mascarpone.
All’Exedra Boscolo Hotel di Roma, Fic e Nic hanno organizzato un Gourmet dinner show per presentare la Nazionale che parteciperà alla competizione culinaria capitanato da Gaetano Ragunì della Nic (Nazionale italiana cuochi), emanazione ufficiale della Fic (Federazione italiana cuochi).
La Nazionale italiana cuochi 2017
L’appuntamento è la conclusione delle numerose sessioni d’allenamento già svolte in tutt’Italia dai cuochi Junior e Senior della Nic, con l’obiettivo di perfezionare nei dettagli la preparazione e i programmi delle competizioni che li vedranno protagonisti, insieme ai campioni uscenti delle trascorse Olimpiadi di Erfurt e a tanti team nazionali che da ogni parte del mondo parteciperanno al concorso.
I numerosi e selezionati ospiti della serata, personaggi delle istituzioni, del mondo del gusto e della cultura, tra cui Roberto Giacobbo di Voyager, Giuseppe Ruocco Direttore Generale Ministero della Salute, Alfonso Pecoraro Scanio, Gimmy Ghione, hanno apprezzato nel percorso gourmet la ricerca creativa di questi cuochi che difenderanno all’estero i colori della nostra grande tradizione gastronomica. Ad accoglierli i vertici della Federcuochi e il presidente Cuochi Lazio Alessandro Circiello.
«È un’occasione per incontrarsi ma anche per avvicinare e far comprendere un mondo, quello dei concorsi internazionali, forse lontano da quanti non abbiano specifiche competenze tecniche sulla cucina», ha dichiarato il presidente Fic Rocco Pozzulo. «Un mondo ed un contesto che non è affatto trascurabile - ha ribadito il cuoco siciliano Seby Sorbello, che organizza l’evento come responsabile commerciale della Federcuochi - se solo pensiamo a quale importante veicolo di promozione e diffusione d’innovazione e prodotti siano state queste vetrine internazionali nel mercato globale».
Una serata all’insegna dell’alta cucina utilizzando il meglio i prodotti made in Italy.
Camilla Rocca
LA STORIA DELLO CHEF ANTONIO SALVATORE E IL SUO MENU COL TARTUFO
Dal paese delle case in pietra a Montecarlo, la storia dello chef Antonio Salvatore del Rampoldi e la sua scelta di un menu a base tartufo
Da Guardia Perticara, il paese delle case in pietra nel pieno della Lucania alla sfarzosa Montecarlo, a capo di Rampoldi, storico ristorante, istituzione da oltre 70 anni nell’ambiente monegasco, tra i preferiti del Principe Alberto; per lo chef Antonio Salvatore il salto è stato notevole.
Dopo diverse stagioni in Italia Antonio Salvatore sbarca a Londra per lavorare al ristorante Cini a Leicester City, poi alle Canarie per gestire la ristorazione di diversi ristoranti del gruppo Monkey, poi viaggia molto in medioriente come chef personale di uno sceicco arabo. E’ la volta della Spagna dove si concretizza l’esperienza più importante, quella dallo stellato Juan Pablo Felipe del El Chaflàn a Càdiz, dove lo chef vive la massima sperimentazione e creatività, seguendo le orme di Ferran Adrià. E’ la volta della Russia dove Antonio Salvatore è chiamato dall’ambasciatore italiano per seguire la ristorazione della delegazione, poi segue la start up di Neskuchny Sad, un elegante ristorante sull’acqua del Volga a Mosca, per poi preferire la cucina gourmet del ristorante Semifreddo- Mulinazzo a fianco del patron Nino Graziano. Infine l’ultimo salto al Rampoldi, tra i più preziosi ristoranti del Principato di Monaco.
Una cucina fatta di esperienze di vita, di influenze francesi, spagnole, arabe, ma dal profondo cuore italiano. Piatti puliti, semplici, raffinati, oggi Antonio Salvatore ricerca il gusto e l’essenza degli ingredienti. Il menu di Rampoldi è un invito al viaggio, alla delicatezza di sapori, alla condivisione di esperienze e dispensa emozioni rare.
Tra i must della cucina di Antonio Salvatore troviamo la terrina di foie gras della casa (marinata nel porto e rum, impanata in una granella di semi di zucca caramellati con zucchero moscovado), le capesante con purè di cavolfiori bianchi e crema di funghi, la guancia di manzo brasata al Barolo e il filetto alla Rossini con foie gras e spezie, tanto apprezzato quanto richiesto dai monegaschi.
Per l’autunno è il tartufo bianco che trionfa nella cucina del Rampoldi con una proposta vasta quanto golosa: 120 euro per due portate, un menu che dura fino agli inizi di gennaio, quando la stagione del tartufo terminerà.
Uovo al tegamino con tartufo bianco
Insalata di valeriana con porcini saltati, crema di formaggio e tartufo bianco piemontese
Tartare di manzo al coltello con tartufo bianco piemontese
Tagliolini con crema al Parmigiano e tartufo bianco piemontese
Risotto con tartufo bianco piemontese e fondo di manzo
Filetto di rombo con crema di patate, salsa mousseline e tartufo bianco piemontese
Filetto di Angus di Aberdeen e tartufo bianco piemontese
Il restyling nel segno della Belle Époque rivisitata
La renovation degli ambienti ha abbattuto i confini tra cucina e sala, così da far sentire gli ospiti partecipi del processo creativo dei piatti.
I commensali sono immersi nell'atmosfera di gran fascino della sala principale, ispirata alla Belle Époque: i toni caldi dei rivestimenti in marmo e legno, le decorazioni dei soffitti, le arcate a specchio alle pareti e le comode sedute in pelle color tortora hanno attualizzato il design del ristorante, senza perdere l'inconfondibile charme del vecchio Rampoldi.
Un’ampia terrazza davanti al ristorante, prolungamento della sala a tutti gli effetti, è arricchita dalla vista sulla splendida cornice del Principato.
Nel dehors, riscaldato e allestito con la stessa ricercatezza degli interni, le prelibatezze dello chef sono servite tutti i giorni dell'anno; unica eccezione il mese di maggio, in cui la terrazza viene smontata per permettere il passaggio del Grand Prix.
D'inverno, invece, il cocktail bar interno al ristorante è il punto di incontro elitario per sorseggiare drink in un clima di grande convivialità.
Lo chef e la filosofia di cucina
L'executive chef Antonio Salvatore, classe 1986, è stato scelto per elevare a livelli di raffinata eleganza la vena mediterranea, con accenti italiani e francesi, che da sempre rappresenta il marchio distintivo del brand Rampoldi.
Oggi, la cucina di lusso dello chef è fatta da ingredienti selezionati personalmente da produttori locali, valorizzati attraverso l'armonia degli accostamenti più che dalla manipolazione. Tartufi, funghi, asparagi, ma anche gamberi di San Remo, ostriche, caviale dispensano emozioni di rara purezza alle papille gustative degli ospiti.
Un must l'interpretazione della tartare di manzo "Le Rampoldi", guarnita con condimenti sfiziosi, tabasco e caviale Royal Premium.
La figura di Antonio Salvatore vanta la giusta solidità per tenere le redini di questa ambita meta gourmet: prima di approdare nel cuore del Carré d'Or, lo chef ha maturato un invidiabile bagaglio di competenze lavorando in ristoranti di livello italiani, spagnoli, inglesi e russi.
Fumoir e music lounge
La rinnovata filosofia dell'ospitalità di Rampoldi mette al centro il cliente, quell'élite economica ad altissima qualità di spesa che vive a Monaco o vi approda in yacht come turista. A questo bel mondo internazionale Rampoldi riserva una cucina raffinata, un servizio di livello impeccabile e ambienti privati che danno la sensazione di essere unico e privilegiato: una novità assoluta in città.
Al piano interrato sono stati aperti al pubblico due nuovi spazi: il fumoir e il music lounge.
Corredato da un centinaio di box di proprietà, il cigar club è accessibile esclusivamente ai membri, per godere dei piaceri del tabacco in una dimensione intima e riservata.
Il concetto di elegante club per soci domina anche il music lounge, oscurabile da vetrate per permettere l'immersione nella piacevolezza delle serate musicali dal vivo.
Ufficio Stampa Mediavalue- Camilla Rocca- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
AVANSPETTACOLO VENEZIA. IL PRIMO DINNER SHOW IN ITALIA
A soli dieci minuti dalla città di Venezia, Avanspettacolo è il Primo Theatre Restaurant Italiano a proporre un innovativo format Dinner Show unico nel suo genere.
LasciateVi sorprendere dalle creazioni culinarie del nostro Chef unite allo spettacolo internazionale di varietà Grand Show Magic con un viaggio sensoriale tra scenografie, costumi, luci, colori e performances di alto livello per un'esperienza indimenticabile.
Vivete i brividi della scena in una serata tra cabaret, musicals, ballerini, cantanti, musicisti e acrobati professionisti in uno spettacolo di 2,5 ore all'interno dell'onirica Sala Teatro.
Avanspettacolo incanta con una Cena Spettacolo all'insegna dell'eleganza e della convivialità, cornice perfetta per una Cena Aziendale originale.
Il nostro servizio Vi accompagnerà prima, durante e dopo la cena per un Evento impeccabile.
A disposizione del Vostro Evento il Service Avanspettacolo con sistemi audio, video e luci in domotica, stage, set di microfoni e proiettore con schermo, per personalizzare la Sala Teatro con luci, colori e decorazioni. Scoprite l'emozione di un Dinner Show in una serata magica tra esibizioni strepitose e cucina raffinata!
Le serate Dinner Show sono proposte tutti i Giovedì, Venerdì e Sabato sera. Gli altri giorni della settimana le serate Dinner Show sono proposte per gruppi con un minimo di 50 persone.
Nella stagione artistica 2017/2018, Avanspettacolo riserva un'offerta esclusiva alle Cene Aziendali! Dinner Show con Aperitivo di Benvenuto, Cena di Gala e Grand Show Magic al costo di € 50,00 per persona.
Prenotate la Vostra Cena Aziendale!
AVANSPETTACOLO VENEZIA
VIA DELLA FISICA - 30176 VENEZIA
TELEFONO: (+39) 0415470230
E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
WEBSITE: www.avanspettacolovenezia.it
FESTA D’AUTUNNO ALLO CHALET FONTANA: MUSICA, YOGA E BRUNC GOURMET
Antonella Giachetti: “Stiamo ridando identità e cuore a un luogo caro ai fiorentini”. La guida del ristorante affidata allo chef Luigi Bonadonna
Una festa per salutare l’arrivo dell’autunno, con musica, yoga e brunch di alta cucina immersi nel parco dello Chalet Fontana. Si inaugura così, il prossimo 23 settembre, la nuova stagione dello storico locale amato da Rosai e Pratolini, a tre anni dalla sua riapertura. Il menù sarà curato dal nuovo chef, Luigi Bonadonna, che dopo anni di esperienza in giro per i ristoranti stellati d’Europa è arrivato nelle cucine dello Chalet Fontana.
“Da quando la nostra famiglia ha acquisito questo luogo, abbiamo lavorato costantemente alla ricostruzione dell’identità di uno spazio caro ai fiorentini, vogliamo ridargli cuore e anima - spiega Antonella Giachetti, rappresentante della proprietà dello Chalet Fontana - E’ stato faticoso, ma è un percorso ricco di emozioni positive. Giorno dopo giorno vediamo i fiorentini riappropriarsi di un pezzo della loro città, abbiamo ora una clientela affezionata, il nostro parco è vivo, con i bambini che corrono sul prato. Stiamo cercando di ricreare un ambiente piacevole e sereno, grazie anche al nostro team di giovani a capo dei quali sono Niccolò Conti e Jacopo Naldi. La Festa d’Autunno sarà l’occasione per far conoscere o far riscoprire lo Chalet a chi non c’è mai stato o a chi non ci viene da tempo”
Porte aperte quindi dalle 10.30 con la prima lezione del Corso di Ananda Yoga a cura di Karen Lenz (per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Seguirà aperitivo nel vivaio, con musica jazz di sottofondo, e vendita di piante e ortaggi direttamente nell’orto dello Chalet. Tre proposte per il brunch, dalle 13: un vegetariana, una di carne chianina e una di pesce della costa toscana. Le musiche di Vivaldi, ovviamente le Quattro Stagioni - Estate e Autunno - faranno da accompagnamento. Pomeriggio nell’orto bioattivo con NOA FOOD, a cura dell'Agronomo Andrea Battiata, e a seguire corso di acquerello botanico.
Luogo caro a poeti e artisti alla fine dell’800, lo Chalet Fontana ha riaperto tre anni fa dopo un lungo lavoro di ristrutturazione degli spazi interni ed esterni. Il locale è arredato con pezzi tipici dell'artigianato fiorentino, a partire dallo storico banco bar del Caffè Bistrot, datato 1896, restaurato dalle sorelle Rangoni. La sala eventi è stata intitolata al celebre pittore Ottone Rosai che era solito fermarsi insieme allo scrittore Vasco Pratolini. Collocata accanto al Caffè Bistrot, è il luogo deputato per accogliere eventi di ogni genere: dalla presentazione di libri a concerti di musica classica, jazz e piano bar. Altro pezzo forte della Chalet Fontana è il giardino, un ettaro di verde, curato dall’azienda agricola Lo Stento, con un orto biodinamico e un anfiteatro naturale
La novità di quest’anno è in cucina, affidata allo chef Luigi Bonadonna. Classe '88, di Bientina, nel pisano, ha già una lunga gavetta alle spalle con chef stellati come Luca Landi, Damiano Nigro, Antonio Guida, Filippo Saporito. Dopo le esperienze in Italia e all’estero e la guida del Santa Elisabetta dell’hotel Brunelleschi, importantissima per la sua formazione, è approdato allo Chalet Fontana con la voglia di creare qualcosa di nuovo.
Per info e prenotazioni per il brunch: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
45 euro a persona, tutto incluso, prenotazione obbligatoria
Telefono: 0552280841
Lorenzo Galli Torrini
THE ITALIAN STONE THEATRERIS: RISTORANTE D’AUTORE “ROSSO VERONA” MARMOMAC CON LE FAMIGLIE DELL’AMARONE D'ARTE MARMO, VINO E CIBO: LE ECCELLENZE ITALIANE IN SCENA A MARMOMAC 2017
Dal 27 al 30 settembre si svolgerà Marmomac, la principale fiera internazionale del settore litico. Un appuntamento che si rinnova da 52 anni e che coniuga business, cultura, formazione sotto il segno della pietra naturale.
Fiore all’occhiello di questa manifestazione organizzata da Veronafiere è il padiglione The Italian Stone Theatre, un’intera area dedicata alle sperimentazioni con la pietra e le tecnologie, realizzato in parte anche grazie al Piano di promozione straordinaria del Made in Italy, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico, ICE-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine. Accanto a mostre e progetti in cui viene dato risalto alle competenze tecniche e artistiche delle aziende Made in Italy, si trova il Ristorante d’Autore – curato da ADI Delegazione Veneto Trentino Alto Adige; uno spazio allestito in modo scenografico dove il marmo dialoga con il cibo preparato da celebri chef italiani e con il vino, grazie a un partner d’eccezione, le Famiglie dell’Amarone d'Arte, l’associazione che raggruppa tredici cantine storiche della Valpolicella da generazioni impegnate a sostenere e promuovere il territorio e il suo rosso più pregiato: l'Amarone.
Filo conduttore è il colore rosso ispirato a Verona: rossa è la pietra utilizzata nell’allestimento e nel balcone di Giulietta ricostruito all’ingresso - Rosso Ammonitico di Verona -, rosso è il vino, e un grande rosso è il celebre Amarone, rosso è il radicchio, in particolare la qualità veronese del Consorzio Tutela del Radicchio di Verona IGP. Registi di questa originale esperienza sensoriale sono quattro chef illustri che si alterneranno in cucina, uno al giorno: Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini a Verona, mercoledì 27), Rudy Casalini (Locanda Le 4 Ciacole a Roverchiara – Verona, giovedì 28), Marco Volpin (Le Tentazioni a Saonara – Padova, venerdì 29), Enrico Bartolini (Ristorante Glam a Venezia, sabato 30), per presentare un menu degustazione in abbinamento all'Amarone Docg e agli altri vini rappresentativi della Valpolicella delle Famiglie dell'Amarone d'Arte. Ma la collaborazione con la prestigiosa Associazione non si ferma qui. Oltre ad assaggiarli al ristorante gli Amarone delle 13 Famiglie dell'Amarone d'Arte potranno essere acquistati ogni giorno, dalle 12 alle 18 presso il corner vendita allestito all'interno del Ristorante. Si tratta di una novità importante perché offre la possibilità di portare a casa propria un ricordo tangibile dell'eccellenza della Valpolicella.
“Il progetto di quest’anno evidenzia e mette a sistema le naturali vocazioni della nostra provincia – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Mi riferisco al settore dell’agroalimentare e a quello vitivinicolo in particolare, alla fiorente industria lapidea del distretto del marmo e delle pietre di Verona e al valore aggiunto di storia e cultura di una città patrimonio dell’Unesco. Si tratta di asset strategici di cui Veronafiere, con questa nuova iniziativa di Marmomac, ha trovato la sintesi perfetta, fedele al ruolo di leva per il marketing territoriale, oltre che alla propria mission quale strumento di promozione per il business delle aziende”.
“Siamo onorati di rappresentare una delle eccellenze della Valpolicella e di essere tra i protagonisti del progetto Rosso Verona, un omaggio alla città, alla sua storia e ai suoi prodotti” – dichiara Maria Sabrina Tedeschi, Presidente delle Famiglie dell'Amarone d'Arte – “Certamente l'Amarone è un vino che sa raccontare la tradizione delle nostre famiglie in tutto il mondo conciliando l'amore per il passato con la voglia di guardare avanti e innovare. I nostri vigneti rappresentano le origini di questo grande vino e disegnano sapientemente il paesaggio della Valpolicella rendendolo un indimenticabile saliscendi di colline. Inoltre, marmo e Amarone hanno da sempre rappresentato le prime due economie di un territorio e, per entrambi, l'arte del saper fare è, da secoli, un valore da preservare e tramandare.”
La carta dei vini del Ristorante d'Autore:
Le bollicine
Conte Federico Trentodoc Riserva 2012 Masi
I bianchi
Custoza Doc
Amedeo Custoza Superiore Doc 2015 Torre d'Orti
Lugana Doc
Le Fornaci Lugana Doc 2016 Tommasi
Santa Cristina Lugana Doc 2016 Zenato
Soave Doc
Costeggiola Soave Doc Classico 2016 Guerrieri Rizzardi
Monte Ceriani Soave Doc 2016 Tenuta Sant'Antonio
Veronese Igt
Drago bianco Veronese Igt 2015 Musella
I rossi
Veronese Igt
La Grola Veronese Igt Allegrini
Munus Veronese Igt 2015 Guerrieri Rizzardi
Campofiorin Rosso del Veronese Igt 2014 Masi
Valpolicella Doc
Valpolicella Doc Classico 2016 Allegrini
Valpolicella Doc 2016 Begali
Case Vecie Valpolicella Doc Superiore 2015 Brigaldara
Valpolicella Doc Classico Superiore Sant'Urbano 2014 Speri
Lucchine Valpolicella Doc Classico 2016 Tedeschi
Maternigo Valpolicella Doc Superiore 2014 Tedeschi
Rafael Valpolicella Classico Superiore Doc 2015 Tommasi
Valpolicella Ripasso Doc
Valpolicella Ripasso Doc 2015 Begali
Il Vegro Valpolicella Ripasso Doc 2015 Brigaldara
Valpolicella Ripasso Doc 2015 Musella
Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore 2015 Speri
Monti Garbi Valpolicella Ripasso Doc Superiore 2014 Tenuta Sant'Antonio
Valpolicella Ripasso Doc 2015 Torre d'Orti
Ripassa Valpolicella Ripasso Doc Superiore 2013 Zenato
L'Amarone Docg
Amarone della Valpolicella Docg 2013 Allegrini
Amarone della Valpolicella Docg 2013 Begali
Case Vecie Amarone della Valpolicella Docg 2015 Brigaldara
Amarone della Valpolicella Classico Docg 2010 Guerrieri Rizzardi
Costasera Amarone della Valpolicella Docg Classico 2012 Masi
Amarone della Valpolicella Docg 2012 Musella
Amarone della Valpolicella Docg Classico Superiore Monte Sant'Urbano 2012 Speri
Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2011 Tedeschi
Selezione Antonio Castagnedi Amarone della Valpolicella Docg 2013 Tenuta Sant'Antonio
Amarone della Valpolicella Docg Classico 2013 Tommasi
Amarone della Valpolicella Docg 2014 Torre d'Orti
Campomasua Amarone della Valpolicella Docg Classico 2012 Venturini
Amarone della Valpolicella Docg Classico 2013 Zenato
Recioto Docg
Recioto della Valpolicella Docg Classico 2015 Venturini
Ristorante d’Autore a cura di ADI Delegazione Veneto Trentino Alto Adige
Alessandro Barison, Paolo Crivellerei, Giovanna Carturan, Silvia Sandini, Carlo Trevisani
In collaborazione con le Famiglie dell’Amarone d’Arte e il Consorzio Tutela Radicchio di Verona IGP
Materiale: Rosso Ammonitico di Celeste Fasani
Entrata: Marmi Remuzzi Bergamo
Desk e colonne: Lavagnoli Marmi
Per ulteriori informazioni:
ZED_COMM Servizio Stampa Veronafiere
Ufficio stampa Marmomac Tel.: + 39.045.829.83.50 – 82.10 – 82.42
Silvia Boccardi E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel.: +39 045 8020006 Web: www.veronafiere.it
Mob.: +39 327 2236481
Famiglie dell'Amarone d'Arte
Elena Caccia
Mob: + 39 338 5647032
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UNO SCRIGNO DI SAPORI ALLA PORTATA DI TUTTI
KM90, la risto-bottega emiliana che trova casa al novantesimo chilometro (uscita Fidenza) della autostrada A1, entra a far parte del porfolio clienti. Si tratta di un grande spazio che ospita una caffetteria per colazioni o aperitivi, una bottega con il meglio della produzione enogastronomica emiliana, una risto-bottega per un pasto veloce e un ristorante emiliano al piano superiore. In estrema sintesi: un vero e proprio scrigno di sapori comodo per chi si trova a viaggiare sulla A1, nel tratto tra Milano e Bologna, o per chi si reca al vicinissimo outlet. In calce e in allegato riporto una presentazione e una selezione di scatti. Le fotografie (una dozzina) ad alta risoluzione sono disponibili qui: https://we.tl/ejd5xm5CHx Ne approfitto per comunicati che dopo settimane di lavoro è online il mio nuovo sito (che sarà arricchito presto di nuovi spunti). Qui ho riportato l'elenco aggiornato delle consulenze: www.eziozigliani.it/clienti/ Per qualunque esigenza sono a disposizione. Grazie mille! Ezio Il comunicato in chiaro: Uno scrigno di sapori alla portata di tutti.
KM90 è la risto-bottega emiliana nata per valorizzare le eccellenze enogastronomiche. KM90 è uno scrigno di sapori per i buongustai, un luogo magico tra innovazione di proposta concettuale e eccellenza di materie prime garantite, quelle di alta qualità e di piccoli produttori proposti con l’orgoglio di chi l’Emilia la conosce. Quelli che garantiscono l’autenticità di sapori. Della salumeria, della formaggeria e della gastronomia. Si chiama KM90, appunto, ed è la nuova risto-bottega emiliana creata da un gruppo di imprenditori che di selezione e qualità ne sanno veramente tanto. Soprattutto in fatto di eccellenza enogastronomica, di tradizione emiliana, di storia locale e di passione. KM90 si trova esattamente in corrispondenza del casello autostradale di Fidenza (tra le uscite Fiorenzuola e Parma) della A1 (la Milano-Napoli) ed esattamente al novantesimo chilometro della stessa.
Gli spazi di KM90 La caffetteria. Per un caffè, un cappuccino, una macedonia, una fetta di torta, un centrifugato di frutta fresca oppure per un aperitivo emiliano. La caffetteria di KM90, il luogo ideale per una pausa durante il viaggio in autostrada o per un momento di incontro tra amici o colleghi di lavoro, è sempre aperta. Il caffè di KM90 nasce dalla selezione di una singola piantagione, portata in torrefazione e proposta senza nessuna interferenza. Solo fuoco! Oltre al caffè, tè e infusi, cioccolata calda, succhi di frutta freschi, spremute e biscotteria.
La risto-bottega. Dal panino al culatello di Zibello DOP, a quello con il prosciutto di Parma riserva 24 mesi, dalla focaccia vegetariana alla piadina con prosciutto cotto e crema di Parmigiano Reggiano, dalle lasagne alla bolognese alle melanzane alla parmigiana oppure da un tagliere di salumi e formaggi all’hamburger di strolghino con spinaci saltati e maionese leggera. Questi sono solo alcuni dei piatti che possono essere ordinati alla risto-bottega di KM90 e ritirati, dopo aver fatto lo scontrino in cassa, stando comodamente seduti al proprio tavolo ed aspettando la vibrazione del pager.
Il ristorante emiliano. La cucina emiliana è un’arte. Perché non dedicare tempo per un pranzo o una cena alla scoperta delle ricette e delle tradizioni gastronomiche di questo territorio? Il ristorante emiliano è ospitato negli spazi al piano superiore di KM90, in un ambiente accogliente caratterizzato dal mattone e dal legno delle travi e del parquet. Il ristorante emiliano è l’unico spazio di KM90 che fa “pausa”: chiude infatti il lunedì sera.
La bottega. Tutto ciò che si vede a KM90 può essere consumato in loco o portato a casa per condividere la cultura del buon cibo, con i sapori e i saperi dei migliori artigiani del gusto. L’Emilia è famosa nel mondo per i suoi prodotti tipici, DOP, IGP, pasta fresca ripiena, vini, conserve ed eccellenze gastronomiche. La selezione della qualità è il risultato della ricerca, della passione e dell’esperienza di Silvano Romani.
Ezio Zigliani