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Recensioni

POLI DISTILLERIE A DISTILLERIE APERTE 2019

 

 

 

Distillerie Aperte 2019 alle Poli Distillerie “L’avventura delle spezie”

 

Vi siete mai chiesti come sarebbe la sopressa vicentina senza il pepe?

 

Domenica 6 ottobre, alle Poli Distillerie, in occasione del 500° anniversario del primo viaggio attorno al mondo compiuto da Magellano e dal vicentino Pigafetta, ripercorreremo l’avventura più significativa per l’umanità: la ricerca delle spezie

 

Questa 23ª edizione di Distillerie Aperte sarà dedicata alla scoperta di queste preziose materie prime, che hanno cambiato il nostro modo di cucinare e di esplorare il mondo.  

 

China, Cardamomo, Coriandolo, Ginepro, Anice, sono solo alcune delle spezie che utilizziamo da 121 anni in distilleria per le nostre infusioni naturali.

Ma quali sono stati i loro utilizzi nel corso della storia?

 

Per rispondere a questa domanda durante la giornata saranno adibiti dei laboratori sensoriali gratuiti per bambini e adulti coordinati per l’occasione da Ardea, Associazione culturale per la didattica museale e da Sidea Spezie, azienda italiana specializzata nell’importazione e commercializzazione di spezie. 

 

 

 

 

I visitatori potranno, inoltre, vedere da vicino come si distilla la Grappa in modo artigianale con uno dei più antichi alambicchi ancora funzionanti in Italia.

 

Oltre ai profumi inebrianti delle spezie ci sarà spazio anche per solleticare il senso del gusto, grazie a degustazioni e assaggi con prodotti tipici del territorio come l’originale speck di Asiago Fior di Maso. 

 

Vi aspettiamo il 6 ottobre, dalle ore 10.00 alle 18.00, alle Poli Distillerie di Schiavon.  

Ingresso gratuito.

Per maggiori informazioni:

https://www.poligrappa.com/ita/distillerie-aperte.php

 

POLI DISTILLERIE – via Marconi 46, 36060 Schiavon (VI)

Ufficio Stampa: Lorna Geremia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

tel. 0444 665 007 - www.poligrappa.com

LA GRAPPA ITALIANA CHIUDE IL 2017 IN CRESCITA

 

Pambianco ha condotto uno studio sull’andamento delle aziende produttrici di grappa, il prodotto ad oggi considerato come più rappresentativo della distillazione made in Italy.

 

Dai dati emerge che le prime 10 aziende per volumi, che aggregate valgono 211 milioni di euro di fatturato, crescono tutte con una media di oltre il 6%. 

È positiva anche la situazione registrata sul versante della marginalità, con un’ebitda medio superiore al 10 percento. 

 

In vetta alla graduatoria compare Umberto Bonollo, forte di una crescita a doppia cifra (+12%) nell’anno preso in considerazione. L’azienda veneta, proprietaria del marchio Bonollo Of, presenta una marginalità leggermente superiore alla media di settore (11,1%). In seconda posizione troviamo, Distillerie Franciacorta (società acquisita a gennaio dal gruppo Stock) che, grazie a un balzo del 7,3%, ha sorpassato la modenese Distillerie Bonollo che si posiziona quindi in terza posizione. A seguire, in classifica, compaiono la trentina Marzadro al quarto posto e la trevigiana Bonaventura Maschio al quinto. Tutte le aziende presenti nella top ten della grappa hanno guadagnato terreno rispetto al 2016. La migliore in termini di marginalità percentuale è risultata essere la piemontese Berta, con oltre il 27% di ebitda. 

 

David Pambianco, CEO di Pambianco Strategie di Impresa, ha commentato: “La crescita registrata da tutte e dieci le top player del settore riassume efficacemente la forza di questo segmento produttivo che, grazie a trend in fase di sviluppo quali invecchiamento, monovitigno e lancio di prodotti dedicati alla mixology, si prospetta interessante anche per i possibili sviluppi futuri.” 

 

 

 

PAMBIANCO Communication

Lucia La Porta

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Tel 02 76388600 

I COCKTAIL PER LE FESTE DI ITALICUS®,  IL ROSOLIO DI BERGAMOTTO “MADE IN ITALY”

 

 

Da gustare prima di pranzo o cena, i cocktail che ITALICUS, rosolio di bergamotto, ha pensato per le feste sono da provare per vivere con gusto i momenti in famiglia o con gli amici.

 

Il cocktail di Natale si chiama CLAUS e gioca sul concetto del punch/sharing cocktail. È composto da 1 part Vino bianco chardonnay, 1 part ITALICUS Rosolio di Bergamotto, 2 part Acqua Tonica. Basta versare in una caraffa il vino bianco con ITALICUS e riempire con tanto ghiaccio, colmare con acqua tonica, decorare con fettine di pompelmo rosa e condividere con gli ospiti prima di cena o pranzo.

 

Per festeggiare, invece, l’ultimo dell’anno in grande stile, ITALICUS ha ideato PROSPERICUS, il cui nome vuole essere di buon auspicio per un 2019 pieno di prosperità. Ecco cosa occorre per prepararlo: 1 part ITALICUS Rosolio di bergamotto, 1 part Aperitivo bitter, Prosecco o Champagne. È necessario versare in un calice a vino il Bitter Aperitivo con ITALICUS, riempire di ghiaccio e colmare con Prosecco o Champagne, decorare con scorzetta di limone e oliva verde.

 

A proposito di ITALICUS®

 

Giuseppe Gallo, personaggio di spicco della bar industry italiana nel Regno Unito, è l’ideatore e fondatore del rosolio di bergamotto ITALICUS. Dopo il lancio tra Londra e New York, capitali indiscusse del bere miscelato, ITALICUS sta prendendo piede anche in Italia dove il rosolio ha una lunghissima tradizione.

 

Partendo dal Rosolio di Torino e usando come base una delicata combinazione di camomilla romana, lavanda, genziana, rose gialle e balsamo di Melissa del Nord Italia, macerata insieme per diversi giorni, si procede con un processo noto come “sfumatura”. Attraverso di esso le bucce essiccate del bergamotto di Calabria e il cedro di Sicilia sono infuse in acqua fredda per rilasciare i loro olii essenziali, prima di essere mescolati a uno spirito neutro di grano italiano. Oggi ITALICUS è un liquore moderno che richiama i sapori di un tempo, in grado di diventare l’elemento chiave di nuovi cocktail, ma che si può semplicemente gustare anche da solo apprezzandone gli ingredienti naturali, l’aroma fresco con note di agrumi unite a quelle delle spezie.

 

Laura Riva 

 

23° Grappa Barile Day

 Di Virgilio Pronzati

 

Foto di Mara Daniela Musante

 

 

 Nuccia e Gino Barile premiano Carlin Petrini

 

Un’altra edizione da ricordare. Tantissimi invitati, illustri personaggi premiati, tasting di Grappa di grandi millesimi e non poche sorprese. Luigi Barile malgrado le 86 primavere, possiede una non comune vitalità, geniali idee che trasforma in realtà ma, soprattutto, possiede onestà intelletuale e generosità a favore di chi si prodiga per aiutare gente e ambiente. La sua storia ricorda quella dei personaggi che con sacrifici e fatiche, sono saliti in alto. Niente di fortunoso ma di molta perseveranza. Un’infanzia di sacrifici e stenti. Da ragazzo a fatto vari mestieri, poi, un po’ più grande, il fornaio e l’operario nell’industria e nell’edilizia. Ma non gli bastava.  

 

 Carlin Petrini premia Davide Vecchi

 

Dopo aver preso l’attestato delle scuole medie in un solo anno, ha proseguito gli studi diplomandosi ragioniere.  Da quel momento, aperto uno studio di commercialista, è iniziata per lui una seconda vita. Non più sacrifici ma tante e meritate soddisfazioni.  Direte ma cosa centra la grappa.  C’entra è come.  Nel 1976 acquistando con l’amico Bormida una vecchia distilleria, ha iniziato un lungo percorso che, nell’ultimo decennio, ha coronato un sogno: fare la migliore grappa in assoluto.  Gratificato dal giudizio del grande Luigi Veronelli, Luigi Barile produce Grappe d’autore, vincitrici d’importanti Concorsi Internazionali dedicati ai distillati, come quelli di Londra e Bruxelles. Non solo. Le sue grappe sono andate in dono ai Capi di Stato, nei rispettivi G8 e G20.  Benché sia apparso sulle prime pagine di quotidiani e riviste, Luigi Barile ha mantenuto la sua semplicità. 

 

 Nuccia e Gino Barile, Carlin Petrini, Wilma Massucco e Ivana Maggiolino

 

Da solo vinacce fresche di dolcetto dei viticoltori della zona Doc del Dolcetto d’Ovada, Luigi Barile, mediante alambicchi a bagnomaria scaldati con fuoco a legna, produce un distillato di rara eccellenza, ricco di aromi e sapori. Dal 1976 a oggi, solo alcune innovazioni. Per quarantaquattro anni eccellenti grappe bianche e invecchiate. Nel 2014 esce in commercio la prima Grappa biodinamica, nata dalla distillazione di vinacce del viticoltore Stefano Bellotti, invecchiata per quattro anni in acciaio.  Novità assoluta e curiosa. Oltre l’armonia in bocca e l’ampiezza, persistenza e finezza al naso, un’esclusiva etichetta disegnata nel 2012 dalla giovanissima Clara, secondogenita del sindaco Marco Doria. Quest’anno l’evento presentato e condotto magistralmente dalla regista-filmaker Wilma Massucco, ha visto ospiti d’eccezione. A fare gli onori di casa Nuccia e Luigi Barile, mentre per Silvano d’Orba, la sindaco Ivana Maggiolino.  

 

 Nuccia e Gino Barile, Flavio e Gisella Gaggero, Davide Vecchi e Virgilio Pronzati

 

L’ospite d’onore è stato niente di meno che Carlin Petrini, figura carismatica di livello internazionale. Fondatore di Slow Food, un’associazione internazionale con oltre 100.000 soci in tutto il mondo. Fondatore della prima Università al mondo di Scienze dell’alimentazione a Pollenzo.Ideatore di importanti manifestazioni come Il Salonedel gusto a Torino. Ha curato l’edizione della Guida ai Vini del Mondo. Nel 2004 Viene inserito da Time Magazine tra gli "eroi del nostro tempo" nella categoria Innovator. E ancora, insignito del premio Il Torinese dell'Anno per l'anno 2009 e unico italiano inserito nel gennaio 2008 dal quotidiano inglese Guardian tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta. Ed è proprio Carlin Petrini a consegnare il Premio Grappa Barile 2018 a DavideVecchigiornalista e saggista. 

 

Il numeroso pubblico 

 

Noti e di rilievo i numerosi articoli su inchieste di cronaca nera, bianca, giudiziaria, politica, come il caso Ruby, MPS lo scandalo Mose, Mafia Capitale e, libri di successo come I Barbari sognanti per Aliberti sul fallimento della Lega Nord, L’intoccabile. Matteo Renzi. La vera storia.Matteo Renzi, il prezzo del potereLady Etruria. L’altro Premio Grappa Barile 2018, assegnato a Gianluigi Paragone, non è stato consegnato in quanto non presente.  Paragone  è giornalista, conduttore televisivo e politico.  Direttore del quotidiano La Padania, organo ufficiale della Lega Nord, poi vice direttore di Libero e di RAI1 e RAI2, conduttore del talk show La Gabbia e il programma Benvenuti nella Giungla. Autore di L'invasione. Come gli stranieri ci stanno conquistando e noi ci arrendiamoGangBank. Il perverso intreccio tra politica e finanza che ci frega il portafoglio e la vitaNoi no! Viaggio nell'Italia ribelle. Attuale Senatore del Movimento 5 Stelle. 

 

 Nuccia e Gino Barile, Mara Daniela Musante, Davide Vecchi, Carlin Petrini  e Virgilio Pronzati

 

Sempre in tema di riconoscimenti, Luigi Barile ha premiato altre due persone. Marcello Bottaro (Bottaro & Campora Ricevimenti) che da anni realizza l’enorme torta che conclude l’evento, e la vedova di Eugenio Marchelli, il distillatore scomparso lo scorso anno.  Infine una sorpresa. La presentazione in anteprima nazionale di Over 40: esclusiva Grappa del 1976, affinata ben 42 anni in botticelle di rovere, raccontata da chi ha scritto.

Oltre a vedere le fasi di distillazione, numerosi visitatori hanno potuto degustare vari tipi di grappa (dalla bianca alle invecchiate), servite dai coniugi Ghiglino. 

 

 Nuccia e Gino Barile, Davide Vecchi, Carlin Petrini  e Virgilio Pronzati

 

 La grande torta della Festa della Grappa Barile

 

Grappa Barile Millesimo 1976  Over 40 

 

All’aspetto è brillante, di colore giallo ambrato vivo con netti riflessi dorato-ramati. All’olfatto si presenta di straordinaria intensità, persistenza e finezza. Profumi ampi, compositi e complessi che spaziano dal floreale (iris e mughetto essiccati) al fruttato con note speziate. Emergono i piccoli frutti rossi boschivi maturi e macerati nell’alcol (ciliegia e marasca), mandorla e nocciola secche appena tostate, nappa, vaniglia, goudron e lievi di aneto e menta. Al sapore è secca ma morbida, calda, setosa, con delicata e piacevole vena boisè, di equilibrata struttura, con un finale di grande persistenza aromatica.  Al retrogusto, ritornano le note floreali, fruttate e speziate. 
Con Over 40, Luigi Barile ha trovato l’armonia desiderata. Personalità e carattere unici che la pongono di diritto nel Ghota dei distillati. 

 

 Gino Barile e Virgilio Pronzati presentano la Grappa Riserva Over 40 

 

 

23° Grappa Barile Day

 

 

 

Di Virgilio Pronzati

 

Foto di Carlo Grifone e Mara Daniela Musante

 

Un’altra edizione da ricordare. Tantissimi invitati, illustri personaggi premiati, tasting di Grappa di grandi millesimi e non poche sorprese. Luigi Barile malgrado le 86 primavee, possiede una non comune vitalità, geniali idee che trasforma in realtà ma, soprattutto, possiede onestà intelletuale e generosità a favore di chi si prodiga per aiutare gente e ambiente. La sua storia ricorda quella dei personaggi che con sacrifici e fatiche, sono saliti in alto. Niente di fortunoso ma di molta perseveranza. 

Un’infanzia di sacrifici e stenti. Da ragazzo a fatto vari mestieri, poi, un po’ più grande, il fornaio e l’operario nell’industria e nell’edilizia. Ma non gli bastava.  Dopo aver preso l’attestato delle scuole medie in un solo anno, ha proseguito gli studi diplomandosi ragioniere.  Da quel momento, aperto uno studio di commercialista, è iniziata per lui una seconda vita. Non più sacrifici ma tante e meritate soddisfazioni.  Direte ma cosa centra la grappa.  C’entra è come.  Nel 1976 acquistando con l’amico Bormida una vecchia distilleria, ha iniziato un lungo percorso che, nell’ultimo decennio, ha coronato un sogno: fare la migliore grappa in assoluto.  

 

Gratificato dal giudizio del grande Luigi Veronelli, Luigi Barile produce Grappe d’autore, vincitrici d’importanti Concorsi Internazionali dedicati ai distillati, come quelli di Londra e Bruxelles. Non solo. Le sue grappe sono andate in dono ai Capi di Stato, nei rispettivi G8 e G20.  Benché sia apparso sulle prime pagine di quotidiani e riviste, Luigi Barile ha mantenuto la sua semplicità. Da solo vinacce fresche di dolcetto dei viticoltori della zona Doc del Dolcetto d’Ovada, Luigi Barile, mediante alambicchi a bagnomaria scaldati con fuoco a legna, produce un distillato di rara eccellenza, ricco di aromi e sapori.

 

Dal 1976 a oggi, solo alcune innovazioni. Per quarantaquattro anni eccellenti grappe bianche e invecchiate. Nel 2014 esce in commercio la prima Grappa biodinamica, nata dalla distillazione di vinacce del viticoltore Stefano Bellotti, invecchiata per quattro anni in acciaio.  Novità assoluta e curiosa. Oltre l’armonia in bocca e l’ampiezza, persistenza e finezza al naso, un’esclusiva etichetta disegnata nel 2012 dalla giovanissima Clara, secondogenita del sindaco Marco Doria. Quest’anno l’evento presentato e condotto magistralmente dalla regista-filmaker Wilma Massucco, ha visto ospiti d’eccezione. A fare gli onori di casa Nuccia e Luigi Barile, mentre per Silvano d’Orba, la sindaco Ivana Maggiolino.  

L’ospite d’onore è stato niente di meno che Carlin Petrini, figura carismatica di livello internazionale. Fondatore di Slow Food, un’associazione internazionale con oltre 100.000 soci in tutto il mondo. Fondatore della prima Università al mondo di Scienze dell’alimentazione a Pollenzo.Ideatore di importanti manifestazioni come Il Salonedel gusto a Torino. Ha curato l’edizione della Guida ai Vini del Mondo. Nel 2004 Viene inserito da Time Magazine tra gli "eroi del nostro tempo" nella categoria Innovator. E ancora, insignito del premio Il Torinese dell'Anno per l'anno 2009 e unico italiano inserito nel gennaio 2008 dal quotidiano inglese Guardian tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta.

Ed è proprio Carlin Petrini a consegnare il Premio Grappa Barile 2018 a DavideVecchigiornalista e saggista. Noti e di rilievo i numerosi articoli su inchieste di cronaca nera, bianca, giudiziaria, politica, come il caso Ruby, MPS lo scandalo Mose, Mafia Capitale e, libri di successo come I Barbari sognanti per Aliberti sul fallimento della Lega Nord, L’intoccabile. Matteo Renzi. La vera storia.Matteo Renzi, il prezzo del potere Lady Etruria. L’altro Premio Grappa Barile 2018, assegnato a Gianluigi Paragone, non è stato consegnato in quanto non presente.  Paragone  è giornalista, conduttore televisivo e politico.  Direttore del quotidiano La Padania, organo ufficiale della Lega Nord, poi vice direttore di Libero e di RAI1 e RAI2, conduttore del talk show La Gabbia e il programma Benvenuti nella Giungla.

Autore di L'invasione. Come gli stranieri ci stanno conquistando e noi ci arrendiamoGangBank. Il perverso intreccio tra politica e finanza che ci frega il portafoglio e la vitaNoi no! Viaggio nell'Italia ribelle. Attuale Senatore del Movimento 5 Stelle.Sempre in tema di riconoscimenti, Luigi Barile ha premiato altre due persone. Marcello Bottaro (Bottaro & Campora Ricevimenti) che da anni realizza l’enorme torta che conclude l’evento, e la vedova di Eugenio Marchelli, il distillatore scomparso lo scorso anno.  Infine una sorpresa.

La presentazione in anteprima nazionale di Over 40: esclusiva Grappa del 1976, affinata ben 42 anni in botticelle di rovere, raccontata da chi ha scritto. Oltre a vedere le fasi di distillazione, numerosi visitatori hanno potuto degustare vari tipi di grappa (dalla bianca alle invecchiate), servite dai coniugi Ghiglino.

Grappa Barile Millesimo 1976  Over 40 

All’aspetto è brillante, di colore giallo ambrato vivo con netti riflessi dorato-ramati. All’olfatto si presenta di straordinaria intensità, persistenza e finezza. Profumi ampi, compositi e complessi che spaziano dal floreale (iris e mughetto essiccati) al fruttato con note speziate. Emergono i piccoli frutti rossi boschivi maturi e macerati nell’alcol (ciliegia e marasca), mandorla e nocciola secche appena tostate, nappa, vaniglia, goudron e lievi di aneto e menta. Al sapore è secca ma morbida, calda, setosa, con delicata e piacevole vena boisè, di equilibrata struttura, con un finale di grande persistenza aromatica.  Al retrogusto, ritornano le note floreali, fruttate e speziate. Con Over 40, Luigi Barile ha trovato l’armonia desiderata. Personalità e carattere unici che la pongono di diritto nel Ghota dei distillati. 

 

LA GRAPPA INCONTRA I DISTILLATI EUROPEI

 

 

Sabato 17 novembre un evento per scoprire lo “spirito” d’Europa

Che cosa rende la Grappa italiana un’acquavite unica in Europa? Che differenza c’è fra la Grappa Italiana e l’Eau-de-vie de Marc Francese? E fra il Corn tedesco e il Whisky scozzese?

 

A queste domande risponderemo sabato 17 novembre2018 presso lePoli Distillerie a Schiavon (VI),  dalle ore 10 alle ore 18.00attraverseremo l’Europa in un viaggio sensoriale alla scoperta dei distillati rappresentativi di ogni nazione, fra cui Cognac, Armagnac, Brandy, Calvados, Whisky, Vodka, Gin, Kirsh, Corn, Akvavit, Slivovitz, Rakija etc.

Sarà possibile visitare il Poli Museo della Grappa e la distilleria, che per l’occasione si trasformerà in una tasting room unica nel suo genere, con oltre 50 tipologie di distillati da conoscere e degustare.

 

Esperti del settore accompagneranno gli ospiti lungo un percorso di degustazione comparata per raccontare come in una goccia di acquavite siano racchiusi il carattere di un popolo e lo spirito di un territorio.

Guideranno le degustazioni: 

Roberto D’Alessandro– formatore e spirit ambassador 

Giampaolo Giacobbogiornalista esperto di distillati 

Jacopo Poli– distillatore e titolare Poli Distillerie

Claudio Riva– presidente e fondatore Whisky club Italia, divulgatore ed esperto di Whisky

Davide Terziotti– fondatore Whisky club Italia, autore di libri sui distillati e del blog “Angel’s Share” 

L’evento “la Grappa incontra i distillati europei” fa parte del calendario della Settimana della Cultura d’Impresa, organizzata da Museimpresa e dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, iniziativa istituita dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, e promosso dal MIBAC.

 

Ingresso a pagamento, prenotazione obbligatoria:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-grappa-incontra-i-distillati-europei-51209973409

 

POLI DISTILLERIE – via Marconi 46, 36060 Schiavon (VI)

Ufficio Stampa: Lorna Geremia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.– 

tel. 0444 665 007 - www.poligrappa.com

 

MISCELATORE RECORD 2018: IL 18 OTTOBRE LA FINALE E LA GRAN SERATA FUTURISTA AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI TORINO

 

 

 

 

Ecco le 10 polibibite in gara

 

La Gran Serata Futurista, nel corso della quale sarà eletto il Miscelatore Record 2018, si svolgerà il 18 ottobre prossimo a partire dalle 18 al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
Per la prima volta la finale della competizione sarà aperta al pubblico che potrà accedere gratuitamente (previa registrazione http://eventitobe.it/tobe/futurismo/), assistere alle preparazioni, degustare le polibibite in concorso servite dagli stessi miscelatori in gara e assegnare la propria prefenza.

 

Ecco le dieci polibibite (cocktail) formulate dagli altrettanti creativi miscelatori (barman) che accedono alla finale della competizione Miscelatore Record Nazionale 2018: Lo Stuzzicatore di Palmerino Bussolo (Password Speakeasy / Password Bartender School - Castel Frentano, Chieti); Il Sensazionale realizzato con la S.P.O.S.A. di Valerio Dussich(Bologna); Dai su alzati da giù di Marco Fedele (Botaniko, Roma); Il bene del Futurismo di Michele Guagliardo (Il Roma, Ravenna); E adesso (b)pasta!!!! di Luca Menegazzo (Estremadura Café di Verbania); Cif-Ciaf di Luca Roatta (Relais Cuba Chocolat, Cuneo);  È pronto! Nonna Italia’s Bruschetta di Massimo Stronati (Vina Enoteca, Palo Alto, California);  Gli intelletti di Marinetti di Valerio Trentani(Alchimia, Milano); Lelettrodisiaca di Salvatore Vita (Osteria la Carbonara dal 1906, Roma); L’inverno di Giacomo Agostini di Simone Zani (Riserva del Grande / Bar Keeper School, Brescia).

 

La competizione inizierà alle 19 e sarà preceduta da un seminario introduttivo al tema della Miscelazione Futurista. 
Oltre al voto della giuria tecnica (Roberto Bava, AD di Cocchi, Fulvio Piccinino, barman ed esperto di Miscelazione Futurista, Rossella De Stefano, direttore di Bargiornale, Nerina Di Nunzio, direttore IED Roma, Cinzia Ferro, Miscelatore Record Nazionale 2016 e Mirko Turconi, bar Manager Piano 35 Lounge Bar), che eleggerà ilMiscelatore Record Nazionale 2018, si darà spazio dunque al gusto e al voto di unagiuria popolare di cui tutti potranno fare parte e che assegnerà un proprio premio.

 

Ognuno dei finalisti avrà a propria disposizione una postazione dove preparerà la sua polibibita e che potrà personalizzare coerentemente con il tema della miscela stessa: la creatività infatti è come sempre uno dei criteri di valutazione principali insieme alla tecnica e all’ottemperanza alle regole enunciate nel NeoManifesto della Miscelazione Futurista.

 

Uno stile di miscelazione spettacolare, che esalta i prodotti della liquoristica storica nazionale, preparazioni che si trasformano in performance uniche e irriverenti, miscele bizzarre, sorprendenti e provocatorie, vere e proprie opere d’arte temporanee concepite per suscitare emozioni, riflessioni, commenti e azioni: questa è la Miscelazione Futurista e questi gli ingredienti che rendono imperdibile l’appuntamento torinese del 18 ottobre.
La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti previa registrazione a questo link:
http://eventitobe.it/tobe/futurismo/ fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

“Un ‘Futurismo da bere’ - sottolinea Roberto Bava, amministratore delegato di Cocchi - che celebri  la velocità e l’abilità di rendere la Miscelazione Futurista fruibile e comprensibile a un pubblico ‘profano’: il miscelatore che meglio riuscirà in questo compito è quello che otterrà il titolo di Miscelatore Record Nazionale 2018”.

 

TORINO FUTURISTA- Torino, che con le sue architetture industriali e la sua cucina fu città d’elezione per il movimento futurista, si conferma per il terzo anno conseuctivo capitale della Miscelazione Futurista: “Il rinnovamento architettonico futurista, con il suo carico iconoclastico, prese vita a Torino – dice Fulvio Piccinino, barman ed esperto, autore del volume “La Miscelazione Futurista” -. La città immaginata dai due geniali architetti futuristi Antonio Sant’Elia e Mario Chiattone ebbe la sua applicazione con la Fiat Lingotto, la nuova via Roma e la Torre Littoria che fu teatro anche dei primi voli, del primo circolo aereonautico che vedeva fra i fondatori Cinzio Barosi, fervente futurista autore della polibibita Avanvera. Ma la rivoluzione futurista a Torino si realizzò sotto altre sembianze, quelle della Cucina, estesa anche al mondo del bere, considerata da Marinetti come l’Ottava Arte”.

 

IL MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO è uno dei musei automotive più famosi al mondo. Custode di una collezione tra le più rare e interessanti nel suo genere, con oltre 200 vetture originali di 80 marche diverse, il MAUTO è un viaggio lungo un secolo attraverso la storia dell’automobile per raccontare la sua evoluzione da mezzo di trasporto a oggetto di culto. Non manca una sezione futurista:FERVORE MECCANICO DEL NOVECENTO è la sezione del percorso museale interamente dedicata al Futurismo. Un’istallazione multimediale suggestiva restituisce la sensazione del fervore meccanico che animava quegli anni e approfondisce la storia di uno dei movimenti culturali più interessanti del 1900.


IL PROGETTO- L’iniziativa della competizione, unica nel suo genere, prosegue idealmente il progetto iniziato quattro anni fa con la pubblicazione del volume La Miscelazione Futurista. Polibibite: la risposta autarchica italiana ai cocktail degli anni Trenta (prima edizione 2014) a cura di Fulvio Piccinino, inserito tra i 10 migliori libri di miscelazione al mondo al Tales of the Cocktail di New Orleans e ristampato in un’edizione arricchita nel 2016. Alla pubblicazione del volume si è affiancata un’intensa attività di seminari sulla miscelazione futurista a partire dall’autunno 2014 in Italia e nel mondo.


I PARTNER - Al progetto futurista hanno preso parte in questi anni insieme a Cocchi anche Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega, Tassoni e Vecchia Romagna.

Marianna Natale – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

GRAPPERIE APERTE 2018, DOMENICA 7 OTTOBRE E’ FESTA IN 18 DISTILLERIE ITALIANE

 

 

Sei le regioni interessate dalla manifestazione dell’Istituto Nazionale Grappa. Dall’Alto Adige, Lombardia e Veneto le adesioni più numerose 

 

Manca una settimana alla giornata di Grapperie Aperte 2018: domenica 7 ottobre dalle 10 alle 18 si rinnova l’appuntamento organizzato dall’Istituto Nazionale Grappa, ormai immancabile per gli appassionati che quest’anno troveranno ad attenderli un insolito abbinamento, quello tra caffè e grappa. Due abitudini da fine pasto tipicamente italiane, un binomio che invita a godere del lato slow della vita quotidiana, due elementi che conducono alla condivisione di momenti, di spazi, di gusti e di socialità.

 

Sei le regioni interessate dalla quindicesima edizione della manifestazione: Alto Adige, Lombardia e Veneto i territori più rappresentati con quattro distillerie ciascuno, seguiti dalla Toscana con tre, dalla Valle d’Aosta con due e dall’Emilia Romagna con una sola distilleria. Filo conduttore per tutti, le visite guidate e le degustazioni di distillati in abbinamento col caffè, tuttavia ogni distilleria propone programmi personalizzati (dettagli e indirizzi al sito www.istitutograppa.org) che spaziano dalle visite in luoghi storici come i masi in quota dell’Alto Adige ai percorsi enogastronomici e all’assaggio del caffè in grolla nelle distillerie della Valle d’Aosta, passando per un ampio spettro di iniziative selezionate da ciascuna distilleria per meglio contestualizzare la propria offerta per la giornata.

Anche per questa edizione l’Istituto Nazionale Grappa rinnova l’invito a partecipare al contest fotografico su Facebook e Instagram legato alla manifestazione. Il tema su cui verterà il contest è appunto l’abbinamento tra grappa e caffè, inteso nella sua accezione più ampia. Il tema su cui verterà il contest è appunto l’abbinamento tra grappa e caffè, inteso nella sua accezione più ampia. I partecipanti potranno scattare foto a personaggi significativi del mondo della distillazione, a strumenti di lavoro, agli impianti di produzione o alle barricaie, all’abbinamento proposto o semplicemente alle occasioni di consumo, con richiami al legame tra distilleria, territorio ed emozioni. Per partecipare sarà sufficiente pubblicare la foto sui già citati social network utilizzando l’hashtag #nomegrapperia accanto a #grapperieaperte2018. Il migliore scatto sarà premiato con la pubblicazione della foto a corredo della comunicazione ufficiale dell’Istituto Nazionale Grappa – con citazione dei credit dell’autore che diventerà in questo modo testimonial in prima persona della giornata e della cultura della grappa.





Ufficio Stampa Grapperie Aperte
Marte Comunicazione 

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