Recensioni
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LA RUTA DEL PISCO: GLORIE NATURALI E PIACERI GASTRONOMICI DEL PERU'
Curiose strade secondarie e valli desertiche, così aride, eppure in altri modi così ricche fanno da sfondo ad un percorso che unisce il turismo d’avventura e culturale con quello enogastronomico.
Dalla capitale peruviana fino al confine con il Cile, la Ruta del Pisco mette a contatto appassionati di enogastronomia e visitatori alla ricerca del lato più autentico del Paese tra culture ancestrali e tradizione vitivinicola. Dagli affascinanti locali della capitale, alle vigne e le eleganti distillerie di Lunahunà e Ica, fino alle oasi e ai canyon di Arequipa, il percorso racconta un’identità nazionale che il Perù custodisce gelosamente. Il circuito, che si sviluppa da Lima a Tacna lungo il litorale peruviano, offre la possibilità di scoprire bar esclusivi, antiche botteghe coloniali, artigianato locale, itinerari storico – naturalistici e spettacoli folkloristici. Dal km 199 al km 291 della Panamericana in direzione sud, oltre ad alcune caratteristiche botteghe, si incontra anche il Museo del Pisco, l’unico museo didattico al mondo dedicato esclusivamente allo studio, diffusione e promozione del pisco, bevanda nazionale del Perù.
LIMA
Entrando al Bar Inglés del Country Club Hotel a Lima si rievocano antichi fasti e atmosfere del passato. Uno dei luoghi più citati dalla lettura peruviana, questo cocktail bar emblematico è lo sfondo ideale per un’iniziazione alla cultura del pisco. Il silenzioso ambiente, avvolto da pannelli di legno e un tempo frequentato da illustri personaggi come Johnny Weissmuller e Ava Gardner, è un tempio della bevanda nazionale del Perù. Il menù offre cocktail nazionali ed internazionali, oltre ad una splendida selezione di bevande a base di pisco: dal pisco liscio aromatico e non, ai più conosciuti pisco sours passando per gli aperitivi a base della famosa acquavite.
LUNAHUANÁ
Una piccola cittadina a sud Lima, un cuore romantico nel deserto, Lunahuaná si divide tra la produzione di vino e le attività fluviali. Entrambi devono la propria esistenza al Rio Cañete, le cui acque sono luogo ideale per le avventure di coraggiosi rafters e una preziosa fonte per l’irrigazione dei vigneti locali. Un tour tra la piazza principale, la Cattedrale e i vicoli di Lunahuaná farà sentire il visitatore immerso nel passato coloniale del Paese tra oggetti di artigianato e cocktail a base di pisco.
A conclusione di un’avventurosa escursione Lunahuanà offre tradizionali degustazioni in cantina, classica tappa di ogni enoturista.
PISCO
Proseguendo sulla Panamericana, in direzione sud nella Regione di Ica, la vista corre oltre le sabbie del deserto scorgendo il Pacifico. Il Perù sembrerebbe un luogo ostile per la coltura della vite ma rigogliosi filari sono già visibili dalla propria auto. Da Pisco, per gli appassionati di enogastronomia e design, si giunge fino ad una splendida bodega contemporanea ispirata all'architettura desertica della regione e che prende il nome dall’anno in cui si registrò per la prima volta la presenza di colture di uva nei dintorni di Pisco, Pisco 1615. Il vigneto faceva, originariamente, parte dell’antica Hacienda di Santa Cruz. All’interno delle cantine la tradizione si fonde con le più moderne tecnologie, raggiungendo uno degli standard di distillazione più elevati del pisco peruviano.
ICA
Procedendo verso la città di Ica, è possibile concedersi una tappa a Paracas, villaggio di pescatori e meta turistica rinomata in tutto il mondo. Ammirando la vista dalla costa si scorgono le Isole Ballestas che ospitano leoni marini, pinguini di Humboldt e specie di uccelli marini. Quest’area non è ricca solo a livello faunistico ma ospita anche floride vigne e liquorerie tra cui La Hacienda La Caravedo, risalente al 1684, nonchla più antica distilleria funzionante in America. Una visita a questa azienda offre l’opportunità di ammirare la storica struttura oggi assorbita da un’azienda estremamente tecnologica. Il mastro distillatore Johny Schuler, acclamato da molti come il Re del pisco, custodisce gelosamente la ricetta di lavorazione del pisco gesuita che produce seguendo gli insegnamenti originali. Visitare questi luoghi nel mese di marzo offre un’ulteriore opportunità di comprendere come la storia del pisco rappresenti una storia di mescolanza culturale tra popoli, grazie al Festival Internazionale della Vendemmia. Questa celebrazione riunisce tutti i produttori della regione per rendere omaggio alle uve della zona tra esibizioni di gruppi musicali tradizionali e i balli, degustazioni e la sfilata di bellezza della Regina della Vendemmia che, scelta tra le giovani ragazze della città, compie una passeggiata per le vie della città per poi calpestare i grappoli in una tinozza per estrarre il vino della festa.
AREQUIPA, MOQUEGUA E TACNA
Lasciando Ica, una visita alla spledida oasi di Huacachina è quasi d’obbligo. La splendida cittadina, dichiarata patrimonio culturale del Paese, è situata sulle sponde di un lago naturale ed è circondata da alberi, palme tropicali e imponenti dune. Spostandosi verso il confine meridionale del Paese si giunge ad Arequipa, anche conosciuta come “la città bianca”. Al termine di una giornata trascorsa tra le viste mozzafiato del Colca Canyon o le visite del monastero di Santa Catalina, del convento di Santa Teresa, costruito nel 1710 e in cui tutt’ora lavorano e vivono alcune suore, e della Plaza de Armas, un aperitivo da gustare nelle splendida cornice del ristorante Alma, dell’hotel Casa Andina Premium, è una delizia sia per gli occhi che per il palato. Lasciando la città ci si inoltra verso Moquegua, a metà strada tra la costa e le campagne. I pittoreschi villaggi della regione omonima ospitano antichi mulini, le valli abbondano di frutta e non mancano le aziende produttrici di vino e pisco,a Ruta del Pisco si conclude nella regione di Tacna, al confine con il Chile. La città è stata teatro di molte battaglie durante la Guerra del Pacifico e ha retto l’occupazione cilena per più di 50 anni, durante i quali la produzione di vino e pisco si è ridotta notevolmente. Nel 1930, quando Tacna è stata riannessa al Perù, l’industria “pisquera” nella regione si è riattivata con gran forza. Oggi, è possibile visitare molte botteghe locali dove si può acquistare il pisco, tra cui quella di Don César, produttore di uva nera Criolla e, famoso per il “Rancho San Antonio”, uno trai migliori ristoranti della regione, dove fu inventato il “Tacna Sour”, un cocktail molto elaborato, a base di pisco, limone e albicocche.
PROMPERÚ - La Commissione Peruviana per la Promozione delle Esportazioni e del Turismo l'organismo ufficiale specializzato in promozione turistica e marketing, collegato al Ministero del Commercio Estero e del Turismo del Perù.
Serena Novera
Debutta in Italia il whisky giapponese Kamiki
A Rinaldi la distribuzione anche di Kirin Fuji Sanroku, altra perla nipponica
Fratelli Rinaldi Importatori, tra le più dinamiche e apprezzate società di distribuzione di prodotti alcolici sul mercato italiano, è lieta di presentare al pubblico la novità 2018 nel mondo dei whisky giapponesi, Kamiki, che per la prima volta sarà in degustazione a Roma per la settima edizione del "Roma Whisky Festival by Spirit of Scotland", nello spazio “Rinaldi 1957”.
Il nome KAMIKI è composto dalle parole giapponesi "KAMI" che significa "DIO" e "IKI" che significa "RESPIRO" e deriva da Ōmiwa, uno dei più antichi santuari shintoisti del Giappone (a Nara), tempio tutelare dei produttori di alcolici giapponesi.
Kamiki è un blended whisky di malto, non filtrato a freddo, creato in lotti limitati (small batch) con rari whisky al malto giapponese, miscelati con pura acqua di sorgente giapponese, di alta qualità.
Kamiki è il primo whisky al mondo con finitura in botti di cedro giapponese, per secoli utilizzato nella costruzione dei templi e chiamato “Yoshino Sugi”, considerato il miglior legno per la produzione di botti per le bevande giapponesi, grazie al suo profumo rinfrescante. È anche noto per la sua piacevole consistenza morbida che aiuta a calmare la mente e il corpo.
Nota di degustazione: perfettamente bilanciato, stupisce per le note di erica, miele, prugna giapponese, rovere, torba, sentori di sandalo e tè verde.
Prodotto da Yoshino Spirits a Osaka, Giappone, viene venduto in un’elegante confezione regalo. Kamiki è l’ideale per un regalo trendy o da bere in una serata con amici.
Disponibile in bottiglia da 50 cl. con cartiglio rosso sul collo e gradazione alcolica a 48% vol., questo prodotto ha già vinto premi quali la medaglia d’oro al San Diego Spirits Festival e al Global Spirit Awards di Las Vegas, oltre all’importantissima medaglia d’argento all’International Wine & Spirit Competition IWSC 2017.
Altra novità è il whisky Fuji Sanroku, il cui nome significa "ai piedi del Monte Fuji", prodotto dalla Fuji Gotemba Distillery, di proprietà del Gruppo Kirin. La distilleria è immersa nella natura del Monte Fuji, a 620 metri s.l.m. con aria pulita, umidità moderata e acqua pura, zona ricca di minerali: tutte condizioni perfette per la produzione di whisky. La distilleria realizza tutti i processi di produzione, dall’infusione (mashing) all'imbottigliamento. È la più grande distilleria di whisky al mondo.
Blended whisky non filtrato a freddo, di alta qualità, formato da grain whisky di medio-alta forza e da single malt in ristretta parte, provenienti da malto torbato. Il prodotto riposa in botti ex-bourbon per almeno 3 anni.
Nota di degustazione: Al naso abbiamo note di torta di mele, pere cotte, vaniglia. Al palato caldo e leggermente pungente con note di mela, cereali, biscotti e pepe nero. Viene venduto in un’elegante confezione regalo. Capacità: 70 cl. Gradazione Alcolica: 50% alc. vol.
Kamiki e Kirin in Italia sono venduti e distribuiti esclusivamente da Fratelli Rinaldi Importatori (www.rinaldi.biz). Per informazioni, contattare il numero 051-4217811.
Fratelli Rinaldi Importatori nasce nel 1957 e si è affermata come una delle più dinamiche e apprezzate società di distribuzione di prodotti alcolici sul mercato italiano.
La distribuzione dei whisky Kamiki e Kirin in edizione limitata si aggiunge agli altri prestigiosi prodotti, testimoniando la continua ricerca volta a far fare conoscere nuove realtà nell’universo dei distillati sia esteri che made in Italy.
Guardans-Cambó
Via Caradosso, 6
20123 Milano
tel. 02 43990159
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DISTILLERIA RONER
Famiglia Roner
Il gusto pieno della frutta in tutte le sue ricche sfumature da oltre 60 anni è l’ispirazione per le distillerie Roner. La famiglia Roner si dedica ad un’arte antichissima e raffinata, che affonda le sue radici nei misteri dell’alchimia: la distillazione. Tre generazioni votate a catturare, con sapiente maestria, ogni sfarzosa sfumatura dei profumi e dei sapori delle vinacce e della frutta per regalare momento di puro piacere. L’azienda altoatesina negli anni ha saputo cambiare rimanendo però fedele a sè stessa: mantenere, nella produzione, una qualità assoluta.
SEGNI PARTICOLARI
Z44 è il dry gin di Roner. Le pigne di pino cirmolo, usate per la produzione, sono raccolte a mano.
Ezio Zigliani
COCKTAIL AL CIOCCOLATO AL SALON DU CHOCOLAT 2018 CON COCCHI E COMPAGNIA DEL CIOCCOLATO
Anche quest’anno Cocchi e Compagnia del Cioccolato portano la mixology nel mondo del cioccolato d'autore con il Premio Speciale "TAVOLETTA D'ORO - COCKTAIL AL CIOCCOLATO"
Giulio Cocchi torna con i suoi vermouth e vini aromatizzati al Salon du Chocolat di Milano (MiCo – Portello) dal 15 al 18 febbraio e, in collaborazione con la Compagnia del Cioccolato, presenterà il vincitore della speciale “Tavoletta d’Oro” al miglior cocktail realizzato con cioccolato o cacao nel corso della serata d’apertura del 15 febbraio.
Un riconoscimento autorevole, una nuova categoria inserita dall’anno scorso nell’ambito del premio ventennale della Compagnia del Cioccolato, che fa entrare a pieno titolo la miscelazione nel mondo del cioccolato d’autore e del cacao d’origine.
Quest’anno l’impegno di Cocchi nel mondo della mixology con il cioccolato prende corpo anche grazie a prestigiose collaborazioni internazionali: alcuni tra i più creativi barman della scena europea selezionati da Cocchi, che spiegheranno in un seminario la loro interpretazione dell’uso del cioccolato dietro al bancone e presenteranno le loro creazioni più originali.
L’alleanza con Cocchi, da anni impegnata nella riscoperta del Vermouth di Torino e del Barolo Chinato, dà un apporto di conoscenza importante nel legare i due mondi del cacao e dei vini aromatizzati.
La Compagnia del Cioccolato da sempre è fortemente interessata ad approfondire gli abbinamenti tra cioccolato e differenti vini, distillati e bevande (negli ultimi anni anche il tè e la birra) e questa materia è un fondamentale segmento nelle sue attività didattiche.
Con la stessa passione, anche la storia d’amore tra Cocchi e il cioccolato è di lunga data. Da molto tempo è noto l’eccellente abbinamento tra Barolo Chinato Cocchi e cioccolato, tanto che nel 2016 il Barolo Chinato Cocchi è stato proclamato “Vino ideale da cioccolato” proprio al Salon du Chocolat.
Questo perfetto connubio è anche celebrato nella pralina al Barolo Chinato Cocchi elaborata dal cioccolatiere toscano Andrea Slitti, un successo ormai pluriennale, e dalla ganache allo Storico Vermouth di Torino Cocchi creata due anni fa dal cioccolatiere torinese Guido Gobino.
Da tempo Cocchi diffonde la cultura dell’abbinamento perfetto tra cioccolato e vini aromatizzati con seminari e degustazioni in italia e nel mondo.
I COCKTAIL – Bartender da tutta Italia stanno inviando proprio in questi giorni le loro ricette originali per partecipare alla selezione: entro il 5 febbraio 2018 le ricette, contenenti cioccolato o cacao e almeno un prodotto Cocchi, devono essere spedite all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il cocktail che sarà scelto dalla giuria della Compagnia del Cioccolato sarà premiato nella serata di apertura del Salon du Chocolat e sarà servito al Sensory Bar.
IL SENSORY BAR - Lo spazio del Sensory Bar all’interno del Salon du Chocolat sarà il luogo in cui provare i migliori abbinamenti tra diversi tipi di cacao d’origine e cioccolati con i Vermouth e il Barolo Chinato Cocchi e diversi distillati, oltre al cocktail al cioccolato scelto dalla Giuria per l’edizione 2018.
WORKSHOP SULLA MIXOLOGY AL CIOCCOLATO – Sabato 17 febbraio Cocchi condurrà un workshop dedicato alla miscelazione sul palco centrale della manifestazione con bartender della scena italiana e internazionale.
Marianna Natale Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
A NOGAREDO CORSO ‘SPIRITOSO’ INTENSIVO PER ASPIRANTI ASSAGGIATORI DI GRAPPA E ACQUAVITI
Sabato 27 e domenica 28 gennaio lezioni con Anag Trentino Alto Adige alla Distilleria Marzadro
Due giornate a tutto "spirito" per scoprire da vicino una delle eccellenze trentine, la grappa, e diventarne esperti assaggiatori. E’ quanto propone il corso “intensivo” di primo livello organizzato dall’associazione del Trentino Alto Adige di Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti, in programma sabato 27 e domenica 28 gennaio, dalle ore 10 alle ore 18, ospiti della Distilleria Marzadro a Nogaredo. I due giorni riuniranno le cinque lezioni “spiritose” che caratterizzano i corsi Anag di primo livello e al termine del corso è prevista la consegna di un attestato di partecipazione, propedeutico al corso di secondo livello per conseguire la patente di “Assaggiatore Anag”. Le iscrizioni sono aperte ed è possibile ricevere ulteriori informazioni contattando il numero 349-0868954 oppure l’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le due giornate intensive saranno condotte da docenti Anag e accompagneranno i partecipanti a scoprire da vicino il mondo “spiritoso”, l’associazione Anag, attiva in tutta Italia dal 1978, e la scheda adottata nella degustazione di grappa e acquaviti per esaltarne caratteristiche e qualità diverse a seconda dei territori di produzione. Seguiranno nozioni sui principi dell’assaggio coinvolgendo vista, olfatto, retrolfatto e gusto; le origini e le norme che riguardano la produzione di grappa e acquaviti d’uva e le tecniche di distillazione; l’unicità della grappa come acquavite 100 per cento italiana e la promozione di una “cultura del buon bere consapevole”, attenta alla qualità piuttosto che alla quantità del prodotto, primo obiettivo di Anag fin dalla sua nascita. I due appuntamenti si chiuderanno con la degustazione guidata di alcune grappe, mettendo in pratica le nozioni acquisite durante le lezioni e una visita alla distilleria ospite.
Informazioni. La quota di partecipazione comprende la valigetta con cinque bicchieri da degustazione, un libro di testo, le dispense delle lezioni, le schede di degustazione Anag, lo Statuto sociale dell’associazione e il pieghevole “I miei assaggi”. Per partecipare al corso, è richiesta l’iscrizione ad Anag, da versare anche al momento dell’iscrizione.
Anag è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1978 presso la Camera di Commercio di Asti, attiva e presente in tutta Italia con numerose associazioni regionali e delegazioni provinciali. Attraverso corsi di formazione, manifestazioni enogastronomiche, serate di degustazione e abbinamenti con cioccolato, sigaro, salumi, formaggi e altri prodotti, Anag promuove una “cultura del buon bere” e valorizza un prodotto interamente italiano che porta con sé un bagaglio di tradizioni e professionalità. La Grappa, infatti, è riconosciuta dal maggio 1989 come “acquavite di vinaccia prodotta in Italia esclusivamente da vinacce nazionali”. Per conoscere da vicino Anag ed essere sempre aggiornati su attività e iniziative dedicate a grappa e distillati, è possibile consultare il sito www.anag.it oppure seguire l’associazione sulla pagina Facebook Assaggiatori grappa e acquaviti - Anag e sul profilo Twitter Assaggiatori Grappa (@AnagItalia).
Veronica Becchi
VA IN SCENA LO SPIRITO DEL NATALE: GRAPPE BARRICATE
Ancora una volta il distillato simbolo del made in Italy tra le strenne più regalate
La corsa ai regali è entrata ufficialmente nel clou e sempre più spesso sotto l’albero degli italiani – e non solo – fanno la loro comparsa ceste enogastronomiche ed eleganti confezioni del distillato italiano più famoso: la grappa. Un regalo che con il passare degli anni sta acquisendo a grandi passi lo status di regalo dallo stile glamour e raffinato, con il quale comunicare il proprio pensiero in modo elegante, denotando altresì di conoscere i gusti personali di chi lo riceve.
Ad andare per la maggiore, in queste festività natalizie 2017 la grappa nelle sue diverse versioni purché caratterizzata da un profilo aromatico ricco di note distintive sempre più intriganti ed appassionanti. La ricerca di una componente sensoriale emozionale va sempre più a braccetto con l’attrattività di un packaging originale ed elegante che rende la grappa una strenna di grande prestigio non solo rappresentativa di un consumo sempre più attento e raffinato, ma anche della storia di famiglie di produttori che hanno saputo distillare nelle loro grappe anche la passione e la cultura dei propri territori.
“Oggi più di sempre – sottolinea il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – emerge chiaramente quanto sia cambiato l’apprezzamento della grappa nel tempo. Le note ricche e vivaci che da sempre la distinguono si abbinano sempre più ad elevati livelli di finezza e morbidezza, suscitando così l’interesse e l’apprezzamento di un pubblico sempre più ampio ed evoluto, attento ed informato. In quest’ottica il distillato di bandiera vive un rinnovato appeal, frutto dell’abilità creativa ed innovativa di lungimiranti distillatori la cui passione per il far grappa, spesso alimentata e trasmessa attraverso il lavoro di generazioni della propria famiglia, alimenta la voglia e l’ambizione di presentare un prodotto figlio della tradizione ma proiettato verso il futuro e lamodernità. Le tendenze di consumo confermano la predilezione per prodotti di alta qualità e i consumatori stessi, scegliendo grappe particolari, ci lanciano un chiaro segnale di cosa vogliono: vivere un’esperienza multisensoriale appagante”.
Diversi sono stati i progetti che nel corso del 2017 hanno avuto l’intento di promuovere il consumo e la degustazione consapevole del distillato di bandiera sia a livello interno che all’estero, non per ultimo il progetto triennale Hello Grappa che negli Stati Uniti sta riscuotendo un notevole interesse. In Italia, l’ultima edizione di Grapperie Aperte che ha avuto luogo nello scorso mese di ottobre ha confermato quella che era la tendenza che già si percepiva da tempo, ovvero un crescente apprezzamento delle grappe invecchiate con particolare interesse per le tipologie di maggior valore come le riserve e le barricate. La grappa giovane è ancora molto gradita ma, nell’ottica di regalare in occasione delle festività natalizie un distillato da meditazione, viene preferita la calda tonalità ambrata delle riserve, da gustare in una boule al termine di un pasto conviviale, accompagnata magari da un buon sigaro o da finissimi cioccolatini o da frutta secca.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 335 6130800 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
TORNA IL NATALE FIRMATO BRANCA
Per Fernet-Branca la nuova Collezione 2017
ispirata al potere delle erbe
Fratelli Branca Distillerie festeggia il Natale con pack natalizi e la nuova confezione regalo di Fernet-Branca.
La speciale Collezione 2017 di Fernet-Branca, disponibile in due colori, celebra il potere delle erbe! A fare da sfondo ai preziosi ingredienti ci sono i 4 continenti da cui provengono, che insieme vanno a creare la formula segreta che si tramanda da cinque generazioni. Lo storico motto di Branca “Novare serbando” trova qui espressione in uno stile contemporaneo, che non si dimentica della tradizione da cui ha origine Fernet-Branca e la sua immutabile qualità.
Camomilla, tiglio, china, mirra, aloe e poi lo zafferano, il rabarbaro, la cannella e la zedoaria, ecco alcune delle erbe e spezie al centro della grafica delle nuove confezioni che rendono Fernet-Branca inimitabile e amato in tutto il mondo. Colori, profumi, sapori! Il gift pack da collezione ci porta così alla scoperta delle loro incredibili proprietà.
Ma non finisce qui. Si vestono per le feste anche Caffè Borghetti, il liquore di vero caffè espresso ottenuto dalla ricetta originale creata da Ugo Borghetti nel 1860, Candolini, la Grappa morbida ed elegante preferita dagli Italiani e Stravecchio Branca, il distillato d’eccellenza della tradizione italiana!
Branca ha pensato a pack esclusivi per tutti coloro che vogliono condividere momenti speciali con i propri cari.
Le special edition di confezioni natalizie di Fernet-Branca, Caffè Borghetti, Candolini e Stravecchio sono disponibili al prezzo di una normale bottiglia nelle principali insegne della grande distribuzione italiana e sono, inoltre, disponibili nello Shop Branca presso la Collezione Branca a Milano.
Maggiori informazioni su Branca
La Fratelli Branca Distillerie è un’affermata realtà imprenditoriale italiana operante nel settore spirits. Fondata 172 anni fa a Milano, l’azienda è da sempre controllata e guidata dalla famiglia Branca, oggi giunta alla quinta generazione sotto la guida del Presidente e Ad Niccolò Branca. L’evoluzione dell’azienda ha inizio con la creazione nel 1845, da parte di Bernardino Branca, dell’amaro diventato famoso in tutto il mondo: il Fernet-Branca, la cui formula unica e segreta è rimasta immutata nel tempo. Qualità e innovazione nel rispetto della tradizione hanno contraddistinto da sempre la crescita aziendale, che da Fernet-Branca è passata attraverso altri prodotti “storici” dell’azienda come Stravecchio Branca e Brancamenta, sino all’ampliamento del portafoglio prodotti, che ora vede tra i principali brand: Fernet-Branca, Brancamenta, Stravecchio Branca, Caffè Borghetti, Grappa Candolini, Punt e Mes, Carpano Classico, Bianco e Dry, Antica Formula, Sambuca Borghetti, il distillato premium Magnamater, la vodka Sernova, i vini Chianti Classici Villa Branca e spumante Bellarco. Fratelli Branca Distillerie distribuisce in Italia anche i prestigiosi brand del gruppo francese Rémy-Cointreau, la Tequila Sierra del gruppo tedesco Borco, lo champagne Tsarine, di Chanoine Frères e il liquore Southern Comfort del Gruppo Sazerac.
GINEPRAIO: 1° GIN BIOLOGICO
Tuscan Dry Gin: il primo gin al mondo 100% biologico e tracciabile in ogni suo ingrediente
“La vita è bella perché è un ginepraio”
Ginepraio è il London Dry Gin 100% biologico che parla toscano. Frutto della collaborazione tra Levante Spirits e Distillerie Deta, a Barberino Val d’Elsa in provincia di Firenze, nasce grazie ad un alambicco discontinuo in rame, affettuosamente chiamato Lapo. Ginepraio rispecchia il suo territorio e garantisce la provenienza di ogni ingrediente: il nome è ispirato al vecchio detto “cacciarsi in un ginepraio” (riportato anche in etichetta con la definizione da vocabolario), modo informale per descrivere una situazione complicata da cui è difficile uscire, rimandando alla scommessa di Levante Spirits di scegliere e utilizzare esclusivamente materie prime rigorosamente certificate toscane e biologiche.
Ginepraio è un gin toscano e la sua territorialità viene garantita esclusivamente con la tracciabilità, a differenza di altri gin in commercio. Infatti la vera rivoluzione di questo prodotto fortemente legato al concetto di terroir e 100% biologico, è il fatto di essere l’unico gin al mondo la cui tracciabilità di alcool e piante territoriali è totalmente certificata da organismi di controllo.
Sette le botaniche usate, che racchiudono i sentori e i colori del paesaggio toscano, tutte rigorosamente certificate, toscane e biologiche. L’alcool di base, proviene da grano coltivato nella zona del Mugello; mentre le botaniche, fra cui ginepro, rosa canina ed elicriso, provengono dalla Maremma, dalla Val D’Orcia passando per il Chianti.
Un prodotto per gli amanti del buon bere, attenti alla provenienza di ciò che degustano schietto e senza compromessi, proprio come i Toscani.
Spirito Toscano
Per la sua realizzazione al Master Distiller si è affiancato Enzo Brini, co-fondatore di Levante Spirits, enologo toscano e proprietario di un’azienda vitivinicola a Montepulciano certificata bio dal 1990. Le infusioni variano dai 7 ai 10 giorni; dopodiché vengono unite e distillate tramite Lapo, l’alambicco discontinuo da 300 l, per poi essere lasciate riposare al buio per 2 mesi prima dell’imbottigliamento. Un gin, quindi, che per le sue peculiarità s’ispira al mondo del vino ed è pensato per gli appassionati del settore.
Note e degustazione
Il distillato si presenta all’esame visivo limpido come ogni London Dry Gin che si rispetti; all’esame olfattivo emerge la nota artigianale per via di un forte stacco del ginepro selvatico sulle altre botaniche. In un secondo momento, si avvertiranno i sinuosi sentori di rosa canina. In bocca torna spiccato il ginepro; in seconda battuta, oltre alla rosa, si avvertirà la nota balsamica tipica dell’elicriso per un finale persistente dalle note lievemente agrumate.
Mixology
Ginepraio si adatta a ogni preparazione di drink a base gin. Esprime al meglio il suo carattere fortemente distintivo nel Martini Cocktail e nel Negroni (intramontabile classico con il quale si vuole omaggiare il suo inventore fiorentino, il Conte Negroni). Un gin che vuole diventare punto di riferimento per una clientela colta ed esigente, attenta al buon bere e alla territorialità dei prodotti. Perfetto da gustare secco per godere a pieno del suo sapore, con gli aromi floreali e le note agrumate; in miscelazione invece esalta il carattere del drink con cui si sposa, specialmente nel caso di Martini e Negroni. Non per nulla fu proprio del Conte Negroni l’idea di rinforzare il classico Americano con il gin, intuizione che avrebbe dato origine al più famoso aperitivo italiano. Ginepraio ne celebra l’inventore, forte del suo spirito toscano.
Il packaging
La bottiglia scelta per Ginepraio ricorda volutamente una flebo ospedaliera, poiché in passato il gin era usato nella cura delle malattie renali e gastrointestinali. La label riporta la definizione da vocabolario del termine ginepraio, nelle sue due accezioni.
Levante Spirits
Levante Spirits nasce dall’incontro di Fabio Mascaretti ed Enzo Brini a un Master universitario a Firenze. L’amore verso il buon bere e la voglia di fare imprenditoria, li porta a buttarsi in questo progetto. L’azienda s’ispira al vento di Levante, timone di molti marinai ed esploratori. Se allora conduceva a mondi esotici e favoriva scambi di merci, oggi la sua guida regala nuovi stimoli per la produzione di liquori e distillati. Levante Spirits segue il vento della scoperta. Rivisitando le ricette tradizionali di liquori e distillati, offre prodotti dal carattere audace e dal gusto inedito. La sua filosofia è che solo attingendo dalla nostra ricchezza storico-territoriale si possa fare davvero innovazione.
Ginepraio in Italia è venduto e distribuito da Fratelli Rinaldi Importatori (www.rinaldi.biz). Per conoscere alcuni dei clienti vendenti il prodotto, contattare il numero 0514217818.
Fratelli Rinaldi Importatori nasce nel 1957 e si è affermata come una delle più dinamiche e apprezzate Società di distribuzione di prodotti alcolici sul mercato italiano.
La distribuzione di Ginepraio si aggiunge agli altri prestigiosi prodotti, testimoniando la continua ricerca volta a far fare conoscere nuove realtà nell’universo dei distillati sia esteri che made in Italy.
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