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Recensioni

CANTINE CATTANEO ENTRA NELLA GUIDA MICHELIN

 

Il ristorante di Sestri Levante è l’unico ligure tra i nuovi ingressi di luglio, a riconoscimento di una proposta gastronomica che ha al suo cuore le radici del territorio

 

Ieri, 4 luglio 2023, per i coniugi e gestori del ristorante Cantine Cattaneo di Sestri Levante Nadia Massucco ed Enrico Bo, è stata una bella giornata, coronata da una meravigliosa sorpresa. È proprio il loro ristorante, insieme ad altri tredici locali sparsi in tutta Italia a essere stato inserito nella Guida Michelin la quale centra con impeccabile precisione la categoria di riferimento: ligure. Non solo una mera questione geografica, ma l’esaltazione di una cucina “che propone un’intelligente rilettura delle tradizioni liguri, accompagnata da qualche divagazione più esotica”

 

Sorpresa e soddisfatta per il risultato, Nadia Massucco ha commentato così l’ingresso in Guida: È un onore che rende me ed Enrico orgogliosi del nostro percorso, iniziato nel 2003. Soprattutto, è una conferma della solidità del nostro approccio alla cucina: la territorialità è un valore che esaltiamo e mettiamo al centro nella nostra proposta gastronomica, siamo davvero felici che ciò sia stato riconosciuto e apprezzato. Nel corso degli anni, infatti, abbiamo sviluppato una nostra personale idea su ciò che è la ristorazione, coniugandola in una precisa filosofia che sorregge la nostra attività sotto ogni aspetto. In questo modo, grazie alla nostra crescita personale e professionale, abbiamo definito un’identità ben articolata: che questo traguardo sia stato raggiunto ora, è doppiamente importante perché sancisce il coronamento dei nostri progressi e dà il via a un nuovo percorso. Un sincero ringraziamento va a tutto il team e alla giovane brigata, in particolare a Cristian, Marco ed Elisabetta che ci accompagnano ogni giorno in questa avventura”. Una consapevolezza dettata da un’evoluzione che ha saputo abbracciare i propri tempi, senza forzature

Come sottolineato da Nadia, Cantine Cattaneo ha come motivo di vanto il legame con il territorio e con ciò che lo circonda. La cucina dello chef Enrico Bo si avvale di solidissime basi tecniche che talvolta entrano in sintonia con influenze asiatiche. Le radici del locale, però, sono ben ancorate alla Liguria. L’approccio caratteristico del ristorante si riflette in particolare nella ricerca delle materie prime: si ricorre unicamente alle primizie dell’orto dell’azienda agricola avviata dai coniugi. Le proteine, invece, sono meticolosamente ricercate tra gli allevatori della valle e i pescatori della costa, in uno stretto sodalizio coi fornitori locali. 

 

La cucina di Cantine Cattaneo segue così i ritmi dettati dalla natura: la stagionalità è esaltata e rispettata in tutte le sue forme. Esempio su tutti e signature dish del locale è l’Anguilla su brace d’ulivo, piatto raccomandato anche dalla Guida. L’accompagnamento dell’anguilla è costituito da un aromatico brodo di erbe, arricchito nella sua versione estiva con Erba Luisa. Elemento elogiato dalla Michelin è la cottura alla griglia sul legno degli ulivi della tenuta: i rami rilasciano i loro aromi nel pesce, rendendolo profumatissimo. 

Altro punto di forza secondo la Guida rossa, le erbe spontanee raccolte nell’orto che costituiscono la farcia dei Plin di prebugiun, ricotta di Cabanne, parmigiano. La pasta ripiena è centrale nel menu di Cantine Cattaneo: viene stesa artigianalmente ogni giorno e chiusa al momento del servizio. Anche nella proposta dei dolci emergono l’amore per la pasta fresca e per gli elementi del territorio: La Liguria in un raviolo. Limone, olio evo, pinoli, mandorle aromatiche ne è un esempio. 

 

Originariamente casale di una cantina dell’olio risalente al 1590, il ristorante presenta elementi di interior design realizzati da Nadia con le botti e le porte originarie dell’edificio. L’atmosfera viene definita dalla Guida come “piacevolmente rustica, romantica e traboccante di decorazioni”. Arricchito dalle ceramiche dell’artista locale Alfredo Gioventù, il locale rispecchia lo spirito di calda convivialità del servizio. La sala dà posto a 35 coperti e d’estate è possibile scegliere il giardino per la propria permanenza. La proposta enologica della cantina cela realtà di nicchia e grandi nomi di vini italiani, sapientemente raccontati e abbinati dal preparatissimo sommelier Vito Santolla.

 

Cantine Cattaneo
Cantine Cattaneo è una realtà saldamente radicata nella terra che la ospita: le verdeggianti colline poco fuori Sestri Levante. I coniugi Nadia Massucco e Enrico Bo hanno trasformato un antico cascinale in un elegante ristorante dove si entra a contatto con un’autenticità rara, cullati dalla cordialità di un servizio attento e discreto. La cucina dello chef Enrico è un’esperienza unica nel suo genere: a partire da materie prime coltivate in loco, coniuga sapienza artigianale e tecniche moderne secondo una delicata sensibilità artistica. Immerso nella campagna ligure, l’ambiente intimo e romantico delle Cantine invita a prendersi del tempo e lasciarsi catturare dai dettagli: solo così si può scoprire la cura dietro ogni particolare.

 

 

Petra Cucci

LIGURIA A 5 SENSI

 

LUNEDÌ 10 LUGLIO: SERATA GOLOSA ALL'AGRICUOCO DI SESTRI LEVANTE

Un luglio denso di appuntamenti per l'Agricuoco e lunedì 10 luglio sarà la volta di Luna Mater proporre la propria qualità in abbinamento ai piatti scelti per la serata che prevede  5 portate e 5 assaggi di vini diversi.

<<Luna Mater è un progetto vinicolo che nasce nel 2020 dalle mani di due soci conduttori e coltivatori, Massimo e Jacopo – dice Emanuele Revello l'Agricuoco -  La filosofia che li guida è quella di valorizzare il territorio dei Colli di Luni attraverso vini di grande gusto, attenti ai profumi e alla piacevolezza al palato.>>

 

La peculiarità di Luna Mater sta nella cura con cui vengono prodotti i propri vini, con un'attenzione particolare all'agricoltura tradizionale e alla vinificazione senza l'uso di tecnologie o additivi.

Un percorso di degustazione che si apre con il Benvenuto della cucina

abbinato a "Le Gocce" che è un rosè al 100% Syrah. Si  prosegue  con le proposte di Luna Mater,  ognuna con la sua caratteristica unica.  

Perfetto da abbinare con una focaccetta con gazpacho di cuore di bue e pepeite di luganega è certamente "Poderino", un rosso assemblaggio di 4 vitigni diversi (Merlot, Sangiovese, Syrah e Cabernet Sauvignon) che matura in barrique per 3 passaggi e acciaio.

Si  sposa bene con un fusillone del pastificio Agricolo Mancini e crema di zucchine trombetta con calamari l'imperdibile  "Particella 906". Si tratta  un bianco macerato di Vermentino, Albarola al 60%, Trebbiano e Malvasia macerato cinque giorni sulle bucce.  

"Leviatan", un'audace sfida che combina Vermentino, Trebbiano, Albarola e Malvasia vinificati sulle bucce e poi ripassati sulle vinacce di passito per 60 giorni. Un connubio perfetto per un coniglio croccante su crema di fagioli della Lunigiana.

 

 

Ma il culmine della degustazione è il vino "Saltatempo", un vino da uve passite con un blend di Malvasia, Albarola, Trebbiano, Albana e Vermentino. Questo vino viene diraspato a mano, quindi lasciato in damigiana per 12-24 mesi, creando un blend perpetuo che ogni anno si arricchisce con l'annata nuova. Ad esaltarsi a vicenda un sontuoso budino al latte di mandorla.

Cena degustazione €50 a persona   

 

Ristorante Agricuoco 

Via Monsignor Vattuone 105

Sestri Levante

THE QUEEN OF TASTE: A CORTINA LE STELLE DELLA RISTORAZIONE DI MONTAGNA

 

Il 9 e 10 settembre la settima edizione della manifestazione organizzata da Cortina For Us e Chef Team Cortina, in collaborazione con Globetrotter Gourmet. Ospiti i territori montani di altre regioni

 

Sabato 9 e domenica 10 settembre Cortina d’Ampezzo ospiterà The Queen of Taste, il festival del gusto organizzato dall’associazione Cortina For Us e Chef Team Cortina in collaborazione con Globetrotter Gourmet. La manifestazione, che giunge quest’anno alla settima edizione, vuole mettere al centro della riflessione il ruolo della ristorazione di montagna, che diventa interlocutore privilegiato di coloro che si approcciano a vivere l’esperienza del territorio. Un’analisi che supera i confini regionali e che vedrà quest’anno la partecipazione di territori montani di altre regioni italiane ospiti.

Lo Chef Team Cortina, professionisti ampezzani del gusto e anima della manifestazione, è composto oggi da nove realtà: Fabio Pompanin del Ristorante Al Camin, Luca Menardi di Baita Fraina, Luigi Dariz del Ristorante Da Aurelio, Michel Oberhammer di Ristorante Baita Piè Tofana, Carlo Festini di Lago Scin, Massimo Alverà della Pasticceria Alverà, Nicola Bellodis di Rio Gere, Graziano Prest del Ristorante Tivoli e Famiglia Bocus di Villa Oretta.

Il programma della due giorni gourmet si aprirà sabato 9 con StrEat Chef, la formula serale pensata per vivere cinque location esclusive del territorio ampezzano – i ristoranti Baita Fraina, Villa Oretta, Al Camin, Lago Scin e la Pasticceria Alverá – dove in un viaggio itinerante tra cibi e sapori i commensali avranno la possibilità di degustare le specialità preparate da tre chef diversi in ogni luogo. Domenica 10 settembre al mattino ci sarà il convegno che porterà all’attenzione dei partecipanti alcune problematiche e punti di forza del settore della ristorazione. Tre i temi fondamentali che verranno affrontati: Le declinazioni dell’accoglienza, La scuola e l’accoglienza, L’incontro tra diversità montane. Nel frattempo piazza Dibona, nel centro di Cortina, sarà allestita per ospitare StrEat Lunch, il pranzo unico ed esclusivo dove Chef Team Cortina, colleghi stellati e giovani promettenti, prepareranno ricercate ricette legate al territorio.

“Con The Queen of Taste Cortina si candida a diventare il luogo per eccellenza di confronto per la ristorazione di montagna – sottolinea Franco Sovilla, Presidente di Cortina For Us – Per il secondo anno accanto ai momenti in cui i veri protagonisti saranno i piatti realizzati dagli chef tornerà anche il convegno dedicato alla condivisione delle tematiche sostenibili tra economia della ristorazione, accoglienza e prodotto tipico, che affronteremo insieme ai due territori montani ospiti, così da avere una visione ancora più ampia. Una riflessione necessaria e doverosa che si inserisce in una serie di progetti che stiamo portando avanti come associazione, anche in vista di un appuntamento importante come quello delle Olimpiadi, che torneranno a Cortina dopo settant’anni”.

L’attenzione al futuro della ristorazione, concetto fondamentale per gli organizzatori dell’evento, emerge anche dalla volontà di coinvolgere sempre più giovani chef emergenti tra gli ospiti e dalle attività proposte da Cortina For Us e da Chef Team alle scuole del territorio. L’anno scolastico appena concluso ha visto infatti gli studenti dell’istituto alberghiero e del liceo artistico Val Boite di Cortina coinvolti nel workshop GustArte, insolita storia d’amore tra un tavolo e una tavolozza tenuto dallo chef Roberto Piccolin del Ristorante Ariston, che ha offerto una grande opportunità di crescita e confronto ai giovani coinvolti. In occasione di The Queen of Taste sarà presentato il nuovo progetto pensato per il prossimo anno scolastico.

Per info e prenotazioni: https://thequeenoftaste.cortinaforus.it/

 

Anna Sperotto

IL CENTRAL DI LIMA NOMINATO NO.1 NELLA CLASSIFICA DI THE WORLD'S 50 BEST RESTAURANTS 2023

  • Il ristorante Central di Lima è stato nominato The World’s Best Restaurant 2023, il premio internazionale sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna
  • La classifica 2023 dei migliori ristoranti del mondo, annunciata alla cerimonia di premiazione a Valencia, include i locali di 24 paesi suddivisi in 5 continenti; 12 i ristoranti che fanno il loro debutto in classifica
  • Sono cinque i ristoranti italiani presenti nella classifica 1-50 di quest'anno: Lido 84 (No.7) a Gardone Riviera, Reale (No.16) a Castel di Sangro, Uliassi (No.34) a Senigallia, Le Calandre (No.41) a Rubano e Piazza Duomo (No.42) ad Alba
  • Pía Salazar del ristorante Nuema a Quito riceve il premio The World's Best Pastry Chef, sponsorizzato da Sosa
  • Il Beronia World's Best Sommelier Award viene assegnato a Miguel Ángel Millán, del ristorante Diverxo di Madrid
  • Il Fyn di Cape Town vince il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award
  • Il ristorante Table di Bruno Verjus (No.10) di Parigi si aggiudica il premio Highest New Entry, sponsorizzato da Aspire Lifestyles
  • Il Villa Massa Highest Climber Award è stato assegnato al ristorante newyorkese Atomix (No.8), che ha scalato 25 posizioni rispetto alla classifica del 2022
  • Il ristorante Alchemist (No.5) di Copenhagen conquista il Gin Mare Art of Hospitality Award
  • Julien Royer del ristorante Odette di Singapore vince l’Estrella Damm Chefs' Choice Award

 

20 giugno 2023 - Il mondo della ristorazione si è riunito a Valencia, in Spagna, per celebrare i The World's 50 Best Restaurants awards 2023, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna, ed eleggere il Central di Lima The World’s Best Restaurant 2023 e The Best Restaurant in South America 2023. La cerimonia di premiazione, tenutasi presso il Teatro dell'Opera Les Arts della città, ha premiato l’eccellenza gastronomica di 24 paesi suddivisi in cinque continenti.

 

Per la classifica completa delle posizioni 1-50, si prega di vedere la tabella allegata o di scorrere fino alla fine di questo comunicato

 

Il Central, il ristorante di punta di Lima degli chef Virgilio Martinez e Pía León, ha conquistato la posizione No.1, prendendo il posto del Geranium di Copenhagen incluso quest’anno nella hall of fame dei ristoranti Best of the Best.

 

Secondo classificato nel 2022, il Central rende omaggio al Perù con un menu che celebra la biodiversità degli ingredienti autoctoni del paese, insieme alle sue tradizioni e alla sua storia, sotto la guida del centro di ricerca Mater Iniciativa, facendo della sostenibilità uno dei valori di riferimento. Sul podio accanto al Central il ristorante Disfrutar (No.2) a Barcellona e il Diverxo (No.3) a Madrid.

 

"È per me un grande piacere annunciare la classifica dei The World's 50 Best Restaurants 2023 e celebrare il fantastico risultato del Central come nuovo numero uno” commenta William Drew, Direttore dei Contenuti di The World's 50 Best Restaurants. “Virgilio Martinez, Pía León e tutta 

la squadra del Central hanno aperto la strada alla valorizzazione degli ingredienti autoctoni attraverso i loro piatti innovativi e alla loro maestria nell’arte dell’accoglienza. Il loro impegno nella ricerca, 

nel rispetto del patrimonio nazionale e nella promozione della biodiversità unica del Perù non ha eguali e siamo onorati di assegnare al Central il titolo di The World's Best Restaurant 2023, premio che viene sponsorizzato da S.Pellegrino & Acqua Panna. La classifica di quest'anno continua a mostrare il grande talento che caratterizza il mondo della gastronomia in tutto il mondo e non vediamo l'ora di vedere cosa succederà nel 2024 e in futuro".

 

 

Il Sudamerica rafforza ulteriormente la sua posizione nella ristorazione mondiale, con nove ristoranti in totale presenti in classifica, tra cui due nuovi ingressi: il Kjolle di Pía León (No.28) a Lima e l’El Chato (No. 33) a Bogotà. Segue l'Asia con sette ristoranti, tra cui l’Odette a Singapore, nominato The Best Restaurant in Asia (No.14), insieme alle new entry Le Du (No.15), Gaggan Anand (No.17) a Bangkok e il ristorante Sézanne a Tokyo (No.37). Per la prima volta due ristoranti di Dubai fanno il loro ingresso nelle ultime 50 posizioni: il Trèsind Studio (No.11) nominato The Best Restaurant in Middle East & Africa, e l’Orfali Bros Bistro (No.46).

 

Il Gin Mare Art of Hospitality Award è stato assegnato al ristorante Alchemist (No.5) di Copenhagen.

Un'esperienza culinaria quasi mistica in un angolo remoto e industriale della città: una serata qui è divisa in diversi "atti" in cui gli ospiti dello chef Rasmus Munk e del suo staff vengono accompagnati in un percorso sensoriale che alterna nei diversi spazi del ristorante performance artistiche a momenti di narrazione cui vengono abbinati piatti squisiti nati dalla ricerca ossessiva di Munk per i migliori ingredienti.

 

Pía Salazar del Nuema a Quito, è la vincitrice del premio The World's Best Pastry Chef, sponsorizzato da Sosa. Già scelta come Latin America’s Best Pastry Chef 2022, la chef nata a Cuenca sta contribuendo a far conoscere l'Ecuador con le sue creazioni sperimentali, trasformando frutta e verdura in dolci capolavori, come il cocco con il lievito e l’aglio nero o il porro e la vaniglia con il cedrón, un'erba simile alla verbena del limone.

 

Al suo secondo anno, il Beronia World's Best Sommelier Award è stato assegnato a Miguel Ángel Millán, sommelier del Diverxo di Madrid. La cura sapiente degli abbinamenti in base ai menu sempre diversi dello chef Dabiz Muñoz e gli standard di eccellenza della proposta beverage del ristorante lo hanno reso uno dei sommelier più importanti sulla scena della ristorazione internazionale.

 

Il vincitore del Highest New Entry Award, sponsorizzato da Aspire Lifestyles, è il ristorante Table di Bruno Verjus (No.10). Con una formazione da autodidatta, lo chef francese grazie a una cucina semplice, stagionale, non sofisticata ha conquistato una clientela fedele tra i gourmet della città, e il suo ristorante parigino sta rapidamente diventando una destinazione gastronomica internazionale.

 

L’Atomix (No.8) ha vinto il premio Villa Massa Highest Climber ed è stato nominato The Best Restaurant in North America, dopo aver scalato 25 posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Il ristorante che propone un menu degustazione con 14 coperti gestito dai coniugi Junghyun "JP" ed Ellia Park si era aggiudicato l’anno scorso il Gin Mare Art of Hospitality Award dei The World's 50 Best Restaurants 2022 grazie alla sua particolare cucina coreana d’avanguardia, molto applaudita.

 

 

 Julien Royer del ristorante Odette (No.14) di Singapore vince l'Estrella Damm Chefs' Choice Award. Votato dai più importanti chef del mondo, questo premio speciale viene assegnato a uno chef che ha avuto una influenza significativa nel mondo della gastronomia. Il ristorante di Royer, l’Odette, nella National Gallery della città, è stato inoltre eletto The Best Restaurant in Asia 2023.

 

Il premio Flor de Caña Sustainable Restaurant Award è stato assegnato quest'anno al Fyn (No.75) di Città del Capo, dove la missione dello chef fondatore Peter Tempelhoff è quella di superare i confini interpretando il Sudafrica e la sua cultura attraverso tecniche ampiamente radicate nella cucina giapponese. Questo premio è gestito in modo indipendente dalla Sustainable Restaurant Association, che valuta i locali che si auto candidano basandosi su un'ampia gamma di criteri, tra cui la responsabilità ambientale e sociale, il coinvolgimento della comunità e il benessere del personale.

 

La serata ha dato anche spazio ai vincitori dei premi speciali già annunciati, tra cui i vincitori del Champions of Change Nora Fitzgerald Belahcen, fondatrice dell'impresa sociale Amal in Marocco, Othón Nolasco e Damián Diaz, che hanno dato vita al progetto di sicurezza alimentare No Us Without You LA. Hanno poi ritirato i loro trofei sul palco: Elena Reygadas, vincitrice del premio The World's Best Female Chef, Andoni Luis Aduriz del ristorante Mugaritz, che ha conquistato l’Icon Award, e il ristorante newyorkese Tatiana di Kwame Onwuachi, che si aggiudica il Resy One To Watch Award.

 

I The World’s 50 Best Restaurants awards 2023, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna, organizzati presso il Teatro dell'Opera Les Arts di Valencia, celebrano il 21° anniversario della prestigiosa classifica gastronomica mondiale.

 

Il sistema di votazione

La classifica di The World's 50 Best Restaurants 2023 è votata da 1.080 esperti internazionali nel settore della ristorazione e da esperti gourmet itineranti che compongono la The World's 50 Best Restaurants Academy. Con un’eguale presenza di donne e uomini, l’Academy comprende 27 regioni diverse in tutto il mondo, ognuna delle quali conta 40 membri incluso un presidente. Nessuno sponsor legato all’evento interferisce sul processo di votazione.

La società di consulenza Deloitte verifica in modo indipendente la classifica di The World's 50 Best Restaurants, compresa la lista 51-100. Tale analisi garantisce l'integrità e l'autenticità del processo di voto e dei risultati svelati.

 

Best of the Best

I ristoranti, che fanno parte dell'élite dei numero 1 eletti nelle scorse edizioni di The World’s 50 Best Restaurants (elenco a seguire), hanno dimostrato e confermato il loro valore e saranno per sempre riconosciuti come destinazioni gastronomiche iconiche nella hall of fame dei Best of the Best. Gli chef e i ristoratori che hanno portato i loro ristoranti al vertice della classifica hanno espresso il desiderio di investire nel futuro del settore e di “restituire valore” al mondo della ristorazione attraverso nuovi progetti e iniziative. Ecco l’elenco dei ristoranti eletti vincitori nella classifica The World's 50 Best Restaurants dalla prima edizione, fuori gara nel 2023 e per i prossimi anni: 

 

•                    El Bulli (2002, 2006-2009)

•                    The French Laundry (2003-2004)

•                    The Fat Duck (2005)

•                    Noma – location original (2010-2012, 2014)

•                    El Celler de Can Roca (2013, 2015)

•                    Osteria Francescana (2016, 2018)

•                    Eleven Madison Park (2017)

•                    Mirazur (2019)

•                    Noma – location attuale (2021)

•                    Geranium (2022)

 

Classifica 1-50:

 

 

Position

Restaurant

Location

1

Central

Lima

2

Disfrutar

Barcelona

3

Diverxo

Madrid

4

Asador Etxebarri

Atxondo

5

Alchemist

Copenhagen

6

Maido

Lima

7

Lido 84

Gardone Riviera

8

Atomix

New York

9

Quintonil

Mexico City

10

Table by Bruno Verjus

Paris

11

Trèsind Studio

Dubai

12

A Casa do Porco

São Paulo

13

Pujol

Mexico City

14

Odette

Singapore

15

Le Du

Bangkok

16

Reale

Castel di Sangro

17

Gaggan Anand

Bangkok

18

Steirereck

Vienna

19

Don Julio

Buenos Aires

20

Quique Dacosta

Denia

21

Den

Tokyo

22

Elkano

Getaria

23

Kol

London

24

Septime

Paris

25

Belcanto

Lisbon

26

Schloss Schauenstein

Fürstenau

27

Florilège

Tokyo

28

Kjolle

Lima

29

Boragó

Santiago

30

Frantzén

Stockholm

31

Mugaritz

San Sebastian

32

Hiša Franko

Kobarid

33

El Chato

Bogotá

34

Uliassi

Senigallia

35

Ikoyi

London

36

Plénitude

Paris

37

Sézanne

Tokyo

38

The Clove Club

London

39

The Jane

Antwerp

40

Restaurant Tim Raue

Berlin

41

Le Calandre

Rubano

42

Piazza Duomo

Alba

43

Leo

Bogotá

44

Le Bernardin

New York

45

Nobelhart & Schmutzig

Berlin

46

Orfali Bros Bistro

Dubai

47

Mayta

Lima

48

La Grenouillère

La Madeleine-sous-Montreuil

49

Rosetta

Mexico City

50

The Chairman

Hong Kong

 

 

NEWS GOLOSE DALL'AGRICUOCO

Serata d'eccezione quella di venerdì 16 giugno. Nell'occasione l'Agricuoco Emanuele Revello incontra i vini di Ca du ferrà sotto il pergolato di uva americana portando in tavola alcuni piatti appositamente studiati. Davide e Giuseppe sono impegnati al recupero del Ruzzese ma non solo, infatti a fargli compagnia sono anche il Rossese Bianco, il Picabon e l’Albarola Kihlgren, varietà presenti fin dall’antichità nelle Cinque Terre e nella Riviera Ligure di Levante e in parte dimenticati. 

È per questa diffusa e importante opera di riscoperta e valorizzazione della viticoltura autoctona che Davide Zoppi, titolare dell’azienda, ha ricevuto il premio di “Viticoltore Etico 2022” alla 54esima edizione di Vinitaly. <<Assaggiare i loro vini è stata pura magia – rivela l' Agricuoco che poi prosegue - Quando ho incontrato in degustazione Ca du ferrà è stata un’esplosione di profumi e aromi, con un’eleganza difficile da trovare in vitigni autoctoni . Amo la loro filosofia aziendale >>. Nel corso della serata saranno in degustazione: 

Luccicante, colline di Levanto Vermentino D.O.P.
Vino d’impatto, giocato sulle durezze, con grande acidità e salinità. In degustazione il 2022 

Magia di Rosa, Lig. Di Levante Rosato I.G.P.
E' ottenuto da un blend di Sangiovese, Vermentino nero e Syrah.
Bonazolae, colline di Levanto Bianco D.O.P.
E' un vino bianco della Riviera Ligure di Levante, più precisamente della costa Bonassola, in provincia di La Spezia.
L’Intraprendente Ancora Vermentino, Bosco,Albarola. Intraprendente è un vino dolce - un passito - ottenuto secondo il metodo tradizionale ligure. 

Menu della serata 

Benvenuto della cucina
Luccicante, colline di Levanto Vermentino D.O.P.
Polpo
Polpo del mediterraneo, humus di ceci , olio al rosmarino 

Magia di Rosa, Lig. Di Levante Rosato I.G.P.
Risotto Magia di Rosa
Riso Carnaroli della Az. Agricola Grangia (100% Carnaroli italiano ) al pomodoro, con gamberi marinati al profumo di pesche 

Bonazolae, colline di Levanto Bianco D.O.P.
Baccalà
Filetto di baccalà in olio cottura , spuma di patate quarantine, salsa mediterranea L’Intraprendente 

Zabaione con cantuccini al passito 

Ristorante Agricuoco

Via Monsignor Vattuone 105

Sestri Levante - Tel 3518556126Serata 

LA MAGIA DEL FINGER'S STYLE RITORNA IN COSTA SMERALDA: RIAPRE LA TERRAZZA PIÙ ESCLUSIVA DI PORTO CERVO

 

L’alta cucina giapponese diventa un’esperienza da vivere e assaporare nella splendida terrazza affacciata sul porto vecchio. E per chi quest’estate vive il mare in barca Finger’s propone il servizio di yatch catering & delivery

Riflettori puntati su uno dei ristoranti più chic della Costa Smeralda: il Finger’s Porto Cervo riapre i battenti per la stagione estiva. Mare da favola, clima mite e vita mondana, la Costa Smeralda è uno degli angoli di mare più affascinanti del Mediterraneo, meta ideale per chi vuole vivere un’esperienza unica in un paradiso esclusivo. Dal 2009 a rendere la stagione estiva ancora più indimenticabile ci pensa lo spin-off estivo del luxury restaurant giapponese nato a Milano più di 20 anni fa. 

 

Situato nella Promenade du Port, l’elegante passeggiata che si snoda fra gallerie d’arte e design, boutique, concept store e locali alla moda, Finger’s Porto Cervo è il posto perfetto per vivere una serata unica coccolati dalla raffinata cucina giapponese di Finger’s. Il servizio e l’ambiente elegante del ristorante creano la cornice perfetta per accompagnare i classici dello chef: dalle Tartare Finger’s ai Sashimi, dai Carpacci Okabe, alle Tempura, alla ricca proposta di rolls, maki, uramaki, gunkan e nigiri. Ma a conquistare il pubblico della Costa Smeralda sono anche i ricercati dettagli che si ritrovano nei piatti. Ne è un esempio il Tris Temari Gold di tonno, salmone e ricciola che, come suggerisce il nome, è impreziosito da sottili fogli d’oro. 

 

Lo stile Finger’s non è solo ciò che contraddistingue la proposta di cucina giapponese creativa, ma è un insieme di ingredienti che ben si sposano con l’atmosfera della Costa Smeralda. Finger’s è divertimento, è stare insieme accompagnati da cibo di alto livello, buon bere e anche buona musica. 

Il legame con la Sardegna è molto forte per il ristorante. Da diversi anni, infatti, chef Roberto Okabe rappresenta il Giappone al Girotonno, la grande kermesse internazionale che ogni anno anima il paesino sardo di Carloforte coinvolgendo gastronomi, chef di fama internazionale ed esperti di cucina del tonno. All’edizione 2023, conclusasi il 4 giugno, Roberto Okabe ha ottenuto il secondo posto grazie alla sua creazione: Maguro tataki Okabe style, un ventaglio di tonno con rapa bianca grattugiata, wasabi fresco e perle di buccia di mandarino giapponese al ponzu.

 

Delivery & catering anche sugli yacht

Per tutta la stagione estiva, la cucina di Finger’s sale in barca. Anche quest’anno, infatti, Finger’s Porto Cervo ha attivato il servizio di yatch catering & delivery per cene ed eventi privati sia in mezzo alle acque cristalline della costa che a domicilio. Il servizio di alto livello, la qualità degli ingredienti e la creatività della cucina del Finger’s sono i fattori determinanti che hanno valso al ristorante l’inserimento nella Guida Michelin dal 2017

La mixology firmata Finger’s style

L’arte della mixology in un cocktail vista mare. Nella splendida terrazza affacciata sul Porto Vecchio, la cena a luci soffuse del Finger’s si accompagna a una sofisticata drink list. La cura sapiente degli abbinamenti e gli standard di eccellenza della proposta beverage del ristorante hanno reso Finger’s Porto Cervo un punto di riferimento per turisti e habitué della Costa Smeralda. La meta perfetta per assaporare signature cocktail sempre diversi, capaci di esaltare l’anima giapponese del ristorante, come l’Ewya a base di gin KI NO BI, zenzero fresco, licis, sour e bergamotto. Assolutamente da provare l’Honshu Mary che si differenzia dal classico bloody mary per la vodka aromatizzata allo shiso, worcestershire souce e wasabi. La buona musica non manca mai. Ogni sera dopo cena l’atmosfera si accende sulle note dei DJ set più in voga dell’Isola.

 

 La collaborazione con gin KI NO BI

Quest’anno Finger’s ha scelto un compagno di avventura degno di nota: il gin KI NO BI con il quale ha sottoscritto una collaborazione che durerà per tutto il 2023. Spirito e tradizione giapponese, ma anche condivisione degli stessi valori e principi sono gli elementi che accomunano i luxury japanese restaurant di Finger’s con il particolare brand di gin che viene distillato, blendato e imbottigliato a Kyoto, nella nuova 京都蒸溜所 The Kyoto Distillery. La collaborazione prevede un restyling degli ambienti che si sposa perfettamente con il Finger’s style, esaltando la natura, lo stile e l’eleganza tipici del Sol Levante. 

LE “TAVOLE TAURILIANE”

Le “Tavole Tauriliane”  

associazione ristoranti Torreglia

presenta

 
Logo
 

Emozioni sotto le Stelle

Nella splendida cornice di  

Villa dei Vescovi  

Luvigliano - PD

Il 6 Luglio 2023 ritorna la serata itinerante a suon di gusto, buon vino e dolce musica!

12 ristoranti, 12 cucine, 12 cantine …

 

Prenotazioni presso ogni singolo ristorante oppure al 3934039151 - 3475944500  

 

Euro 65,00 con tavolo libero

Euro 75,00 con tavolo riservato  

Pagamento direttamente all’entrata  

Prenotazione consigliata  

 

In caso di maltempo la serata verrà annullata  

 

Parcheggio in piazza mercato a Torreglia con servizio di bus/navetta    

Oppure Parcheggio al cimitero adiacente alla Villa

 
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