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MERANO WINEFESTIVAL: DOPO L’ANTEPRIMA DI SIBARI, LE NOVITÀ E GLI APPUNTAMENTI IN VISTA DELLA 33° EDIZIONE IN PROGRAMMA DALL’8 AL 12 NOVEMBRE 2024
L’anteprima di Merano WineFestival a tema “bio&dynamica &more”, a Sibari, ha celebrato le eccellenze calabresi della Guida The WineHunter 2024. I prossimi appuntamenti in vista della rassegna meranese all’Ippodromo di Merano il 28 e 29 settembre, in occasione dell’85° Gran Premio Alto Adige, e a Lagundo il 25 ottobre.
Prosegue il conto alla rovescia per la 33° edizione di Merano WineFestival, in programma dall’8 al 12 novembre 2024 con un format sempre più glamour e internazionale. Il primo evento di anteprima della rassegna meranese si è tenuto a Sibari, durante la manifestazione Vinitaly and the City, ed è stato palcoscenico della premiazione delle aziende calabresi che hanno ottenuto i WineHunter Award Rosso e Gold nella Guida The WineHunter 2024. Nelle prossime settimane, i due consueti appuntamenti altoatesini porteranno in scena le eccellenze selezionate da The WineHunter: il 28 e 29 settembre all’Ippodromo di Merano e il 25 ottobre alla Casa della Cultura di Lagundo.
A SIBARI, L’ANTEPRIMA DI “BIO&DYNAMICA &MORE” E LA PREMIAZIONE DEI WINEHUNTER AWARD CALABRESI
Dal 30 agosto al 1° settembre, si è tenuta per la prima volta l’esclusiva anteprima di “bio&dynamica &more”, in collaborazione con la Regione Calabria: protagonista una vasta selezione di eccellenze provenienti da viticoltura biologica, biodinamica e certificata Equalitas o SQNPI, nonché vitigni resistenti Piwi e pregiati vini affinati in anfora, per un’esperienza di degustazione che ha messo al centro l’autenticità del vitigno e del territorio. Venerdì 30 agosto sono state premiate le 33 eccellenze calabresi che hanno conquistato i WineHunter Award Rosso e Gold nell’edizione 2024 della guida. La cerimonia, moderata dal giornalista e WineHunter Scout Andrea Radic, ha celebrato il meglio della produzione vinicola calabrese. Nella serata di sabato 31 agosto, la masterclass “The Best of WineHunter Award Calabria”, anch’essa guidata da Andrea Radic, ha condotto i partecipanti in un emozionante viaggio tra le eccellenze vitivinicole biologiche del territorio selezionate dalle commissioni di assaggio The WineHunter, guidate da Helmuth Köcher.
VERSO MERANO WINEFESTIVAL: LE ANTEPRIME DI MERANO E LAGUNDO
La grande corsa verso Merano WineFestival non si ferma qui: il prossimo e atteso appuntamento sarà la tradizionale anteprima all’Ippodromo di Merano, il 28 e 29 settembre, in occasione dell’85° Gran Premio Merano Alto Adige, la corsa a ostacoli più importante d’Europa. In questa esclusiva cornice, eleganza e mondanità si fonderanno con l’universo enogastronomico italiano. I partecipanti, infatti, avranno l’opportunità di degustare i prodotti selezionati dalla guida The WineHunter tra sezione culinaria, mondo del vino – con un focus speciale sulle bollicine – e, infine, gli spirits. Torna, inoltre, l’appuntamento presso la Casa della Cultura Peter Thalguter di Lagundo, dove venerdì 25 ottobre si terrà un’anteprima dedicata ai vini premiati The WineHunter provenienti da tutto il mondo, in abbinamento alle specialità tipiche dell’Alto Adige e alle eccellenze culinarie del resto del Paese.
GLI HIGHLIGHTS DEL 33° MERANO WINEFESTIVAL
Ricerca, scoperta e condivisione delle eccellenze sono i valori che guidano il percorso di
selezione del team The WineHunter che culminerà nella 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, dove i prodotti nazionali e internazionali premiati dalla Guida conquisteranno l’esclusivo palcoscenico frequentato ogni anno da migliaia di visitatori. Venerdì 8 novembre andrà in scena “bio&dynamica &more”, con il vario mondo dei vini biologici, biodinamici, certificati Equalitas e SQNPI, dei vitigni resistenti Piwi, nonché dei vini in anfora e underwater. Alla sera, il Kurhaus ospiterà l’attesa premiazione dei WineHunter Platinum Award. Novità del 2024, inoltre, la Tavola rotonda “Quo Vadis?” sul futuro della viticoltura e The WineHunter Stars - I Magnifici Sette, premio alle stelle del mondo enogastronomico. Infine, torna il Summit “Respiro e Grido della Terra” che chiama gli attori del mondo vitivinicolo e agricolo al confronto sul tema del cambiamento climatico. Il 12 novembre il Kurhaus accoglierà Catwalk Champagne&More, un viaggio attraverso l’eleganza e la freschezza del mondo di Champagne e Metodo Classico, con eccellenti bollicine abbinate a prelibatezze gastronomiche. Numerosi gli ospiti nazionali e internazionali coinvolti nell’intero programma tra talk, convegni, showcooking e masterclass uniti dal filo conduttore dell’eccellenza. Aperta la vendita dei tickets online, nonché la procedura di accredito per la stampa, operatori del settore e partner.
Stefania Mafalda
CONCLUSA LA PRIMA PARTE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL BARBERA D'ASTI WINE FESTIVAL
UN FINE SETTIMANA RICCO DI TALK, INCONTRI, MUSICA ALL’INSEGNA DELLA BARBERA E DEI VINI DEL MONFERRATO
Si è conclusa domenica la prima parte del ricco programma del Barbera D’Asti Wine Festival, evento in programma dal 6 al 15 settembre nel cuore del Monferrato.
Le prime tre giornate del Festival, organizzate sotto la direzione artistica di Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, Media Partner dell’evento, hanno ospitato personalità di spicco del mondo del vino, dell'arte e dell'impresa.
La prima giornata di Festival ha accolto protagonisti del mondo del vino ma non solo come il comico Neri Marcorè e l’imprenditore Curtis Frasca che ha raccontato la decisione di trasferirsi nel Monferrato per diventare produttore di vino, dopo una carriera di produttore discografico di star come Madonna.
La prima giornata si è conclusa con il talk dal titolo “Qual è il valore del lusso”, mediato dal giornalista Isidoro Trovato, che ha avuto come protagonisti Andrea Barzagli, co-founder dell’azienda agricola Le Casematte, Danilo Guerrini, General manager di Borgo San Felice Resort e delegato Relais & Château Italia, e Philippe de Lur Saluces, produttore di Sauternes e proprietario della tenuta Chateau de Fargues.
Nella giornata di sabato i talk hanno visto alternarsi nella cornice di Palazzo del Michelerio prestigiosi ospiti quali Cristina Mercuri, wine educator e fondatrice di Mercuri Wine Club, Francesca Poggio, Vice Presidente dell’associazione Le Donne del Vino e Tinto Prudente, conduttore televisivo e radiofonico.
Molto atteso dal pubblico l’intervento della scrittrice Stefania Auci che ha raccontato la genesi dei suoi best seller e di come un romanzo può promuovere un territorio narrandone le storie dei protagonisti: “Sono molto contenta di aver partecipato alla prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival nella meravigliosa cornice di Palazzo Michelerio. Credo che la scrittura e la letteratura possano raccontare un territorio esaltandone le peculiarità, le tradizioni, le eccellenze e le grandi storie che sono le radici fondanti della nostra cultura.”.
La giornata di sabato si è conclusa con l’umorismo sarcastico di Diego Parassole, attore comico che attraverso l’unione tra comicità e contenuti scientifici ha coinvolto il pubblico in uno spettacolo entusiasmante.
La terza e ultima giornata di questa prima parte del Festival si è aperta con un talk dal titolo “Armonie del Paesaggio: vite, architetture e umanità” a cura della giornalista del Corriere della Sera, Roberta Scorranese che ha visto protagonisti il fotografo Guido Harari, l’imprenditore Alessio Planeta e l’architetto Filippo Bricolo che al termine dell’intervento ha dichiarato: “Credo che la cantina stia diventando sempre più un luogo altro, in grado di trasfigurare il senso in qualcosa di visibile. Lo spazio deve raccontare il vino creando un’esperienza sensoriale che avvolga tutti i sensi.”.
Molto calorosa la partecipazione di pubblico all’intervento di Giorgio Conte che, durante il talk con la giornalista Roberta Scorranese, ha raccontato della sua infanzia ad Asti e del suo rapporto con il territorio e la musica: “Nella mia vita il buon cibo, la buona musica e il buon vino hanno giocato un ruolo importantissimo, mi reputo un buongustaio e una persona che sa riconoscere un vino buono da uno cattivo. Se dovessi dare un titolo di una canzone a questo mio pensiero sarebbe: la Barbera… una signora da coltivare”.
La kermesse si è conclusa tra gli applausi di una folta platea che ha assistito allo spettacolo del comico Leonardo Manera, conosciuto al pubblico per i suoi personaggi portati sugli schermi durante la trasmissione Zelig.
Spazio anche alla musica e all’arte con i concerti di artisti molto amati dal pubblico quali Nicola Conte, N.A.I.P. e Alejandra Arzola che hanno intrattenuto nelle tre serate il pubblico nell’affascinante cortile di Palazzo Alfieri impreziosito per l’occasione dalle opere giganti di CrackingArt.
Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio, ha evidenziato l'importanza storica dell'evento: "Questa prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival rappresenta un'opportunità imperdibile per esaltare e festeggiare la Barbera, emblema della nostra identità territoriale. Ringrazio gli ospiti per aver accettato l’invito di portare sul palco di Palazzo Michelerio temi legati al tema del vino ma attraverso una prospettiva diversa quali: la comunicazione, la letteratura, l’architettura, la musica e la comicità. Sono certo che questi eventi siano determinanti per far conoscere un territorio ricco di tradizioni, storia ed eccellenze qual è il Monferrato.".
Luciano Ferraro ha dichiarato: “L’idea del Barbera D’Asti Wine Festival è di mettere assieme il racconto del vino con quello del suo territorio attraverso diverse forme artistiche. Il vino è un contenitore di culture, per questo è stato accostato alla musica, alla letteratura, alla comicità, alla fotografia e all’architettura”.
L’evento, a cura del Consorzio Barbera D’Asti e Vini Monferrato prosegue dal 9 al 15 settembre negli spazi di Palazzo Michelerio e Palazzo Alfieri con masterclass tenute da importanti relatori nazionali e internazionali quali: Andrea Gori, Aldo Fiordelli, Marco Sabellico, Gianni Fabrizio, Costantino Gabardi, Riccardo Cotarella, Veronika Crecelius, Andrea Radic, Paolo Porfidio, Othmar Kiem, Jeffrey Porter che ogni giorno esploreranno i vari aspetti della Barbera.
Oltre ai talk, i produttori locali saranno protagonisti dei banchi d'assaggio, offrendo ai partecipanti l'opportunità di degustare e scoprire la ricchezza del territorio attraverso i suoi vini. Per ulteriori informazioni sul programma e biglietti, visitate il sito del Consorzio o la pagina Eventbrite.
IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI MONFERRATO
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta più di 410 aziende associate e 14 denominazione tutelate.
Silvia Comarella
ACETAIE APERTE COME MOTORE DI SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE: SONO 40 QUELLE CHE APRIRANNO DOMENICA 29 SETTEMBRE NELLA PROVINCIA DI MODENA
Visite guidate, percorsi sensoriali, visite in vigna e cottura del mosto sono solo alcune delle attività proposte per conoscere come si producono l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Grazie ai successi crescenti della più che ventennale edizione di Acetaie Aperte quella del prossimo 29 settembre si presenta come una delle edizioni più interessanti di sempre, 40 sono le aziende che apriranno le loro porte per far conoscere il pregiato “Oro Nero di Modena” ai tanti turisti attesi dal modenese ma anche e soprattutto da fuori provincia.
Una crescita significativa nell’offerta da parte dei produttori per far fronte all’aumento dell’interesse del pubblico attorno alla storia e al sistema di produzione dei due pregiati condimenti. “Interesse alimentato dalla crescente valorizzazione del turismo enogastronomico, settore che porta benefici in termini di sviluppo turistico, di reddito ulteriore per il sistema agricolo e per sostenere processi di valorizzazione e tutela messi in atto dai nostri due Consorzi”, afferma Enrico Corsini Presidente del consorzio di secondo livello “Terre del Balsamico” e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
“Del resto - gli fa eco Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e Vice Presidente di Terre del Balsamico - l’enogastronomia rappresenta un’opportunità per tutto il territorio per stimolare e diversificare il turismo promuovendo uno sviluppo economico locale e l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP con la loro storia, la particolarità dei processi di produzione, la capacità di adattarsi a tutte le cucine del mondo e con i numeri da record rappresentano due dei più significativi ambasciatori del Made in Italy agroalimentare nel mondo. La crescita dell’offerta da parte dei produttori è molto importante e significativa: Crediamo che far entrare i turisti nelle nostre acetaie - conclude Grosoli - sia un modo per creare valore su tutto il comparto e molti produttori offrono la possibilità di visite anche durante l’anno”.
Domenica 29 settembre, dalle ore 10 alle ore 18, sarà una giornata rivolta a famiglie, turisti, appassionati, professionisti: ogni acetaia ha organizzato momenti di incontro per raccontare non solo i metodi produttivi, ma anche le caratteristiche organolettiche e soprattutto le storie di vita che si legano a queste eccellenze rappresentative della cultura italiana.
In programma visite e degustazioni guidate, show cooking, percorsi sensoriali, ma anche mostre di auto antiche, concerti e laboratori per conoscere la storia e la cultura e tutti i segreti racchiusi in una goccia di “Oro Nero di Modena”, sia esso Aceto Balsamico di Modena IGP o Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
“I due Consorzi insieme - afferma Corsini - organizzano questo appuntamento con l’obiettivo di far conoscere la capacità dei nostri produttori, e la versatilità del Balsamico di Modena. Il valore di Acetaie Aperte sta anche nel volere educare sempre di più il consumatore a riconoscere i prodotti autentici al fine di far sedimentare una cultura gastronomica che ci aiuti a valorizzare le nostre produzioni, combattendo al contempo le imitazioni ed evocazioni”.
L'evento Acetaie Aperte sarà un viaggio sensoriale a 360 gradi per coinvolgere food lovers e famiglie alla scoperta di queste eccellenze e del ruolo che hanno nella cultura collettiva del territorio. Per partecipare occorre voglia di conoscenza e un paio di scarpe comode per affrontare ogni tipo di esperienza: dai percorsi guidati che partendo dal vigneto arrivano fino ai locali di produzione attraversando tutte le fasi del processo, dalla bollitura del mosto alle sale di affinamento e invecchiamento. Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata.
L’elenco con le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Niccolò Tempestini ph 3398655400
SALERNO OSPITERÀ LA PRESENTAZIONE DELLA SESTA EDIZIONE DI GUIDA BIO 2025
19 e 20 gennaio 2025: due giorni alla scoperta delle migliori cantine biologiche in un itinerario dal Nord al Sud ItaliaMentre si concludono i lavori per Guida Bio 2025, l’unica in Italia dedicata esclusivamente ai vini derivanti da agricoltura biologica certificata e in conversione, si scaldano i motori per l’atteso evento di presentazione della sesta edizione. Un appuntamento importante per gli appassionati e i professionisti del settore e che vedrà protagonisti i migliori vini biologici del paese.
Curata da Antonio Stanzione e edita da Rubbettino, Guida Bio 2025 si conferma come un vero e proprio itinerario alla scoperta delle eccellenze vitivinicole italiane che sposano la filosofia green: un viaggio che attraversa il Bel Paese dal Nord al Sud, raccontando le storie e le sfide delle aziende che rappresentano l’anima del vino bio italiano attraverso le oltre 2500 etichette recensite.
Rigorosi panel di esperti stanno degustando i vini alla cieca, assegnando loro un punteggio da 2 a 5 foglie. Solo le eccellenze assolute, tuttavia, potranno fregiarsi della prestigiosa Foglia d’Oro, un attestato che premia la qualità e l'impegno profuso nella produzione biologica.
L’evento di presentazione, che si svolgerà a Salerno i prossimi 19 e 20 gennaio 2025, prevede una ricca agenda: la mattinata di domenica 19 sarà dedicata alla cerimonia di premiazione delle Foglie d’Oro, mentre a partire dal pomeriggio si apriranno i banchi di assaggio per scoprire i vini dell’edizione 2025. La degustazione proseguirà per tutta la giornata del 20 gennaio, offrendo al pubblico la possibilità di incontrare centinaia di produttori provenienti da oltre 20 regioni d’Italia.
“L’evento a Salerno” afferma il direttore Antonio Stanzione “si preannuncia come un momento cruciale per riconoscere e promuovere il lavoro straordinario dei produttori di vino biologico in Italia, una testimonianza del loro impegno per la sostenibilità, la qualità e la promozione del territorio a tutela del patrimonio per le generazioni future”.
La presentazione di Guida Bio 2024, tenutasi sempre a Salerno lo scorso 2 dicembre 2023, ha riscosso un grande successo. I momenti salienti dell’evento hanno visto l’inaugurazione del Salone dei Vini alla Stazione Marittima, allietata dalla straordinaria presenza dell’Onorevole Paola De Micheli e di una interessante tavola rotonda con esperti del settore, tra cui l’editore Florindo Rubbettino, il sindaco di Cetara Fortunato Della Monica, il Direttore generale Suolo e Salute Alessandro D’Elia, la Presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini e l’enologo Vincenzo Mercurio.
Francesca Motta
NON C’È DUE SENZA TRE: GIOVANNI MANETTI, DELL’AZIENDA FONTODI, CONFERMATO ALLA GUIDA DEL CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO
Nell’anno del Centenario del Consorzio vitivinicolo più antico d’Italia, Manetti viene acclamato Presidente per la terza volta. Nel segno della continuità anche la scelta dei vice-presidenti: rieletti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli. 9 settembre: una coincidenza o un segno del destino?
Il 9 settembre del 2021 Giovanni Manetti, classe ’63, chiantigiano DOC, era stato confermato Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico per il secondo mandato (triennale). Nello stesso giorno del 2024 Manetti viene nuovamente acclamato, per la terza volta, per un altro triennio, alla guida del Consorzio, in un anno molto particolare per l’ente, quello del suo Centenario.
La nomina è avvenuta oggi da parte del neo-eletto Consiglio di Amministrazione che ha deciso, all’unanimità, di affidare nuovamente al proprietario della nota azienda chiantigiana di Panzano, il delicato compito di condurre il Consorzio, e dare così continuità ad una visione strategica, che, negli ultimi anni, ha portato la denominazione Chianti Classico a crescere in notorietà, prestigio e valore.
La passione per il mondo del vino di Giovanni Manetti, che ama ancor oggi definirsi viticoltore-artigiano, Cavaliere del Lavoro dal 2021, lo ha portato a viverne molteplici aspetti, da tecnico, da imprenditore e da partecipante attivo alla vita della denominazione, come membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dal 1992, in veste di Vice Presidente dal 2012 ed infine di Presidente dal 2018.
Questa esperienza varia e matura ha accolto il pieno consenso delle differenti categorie, rappresentate nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio (viticoltori, vinificatori, imbottigliatori), le quali hanno ribadito la loro fiducia nell’approccio strategico promosso da Manetti, basato sulla ulteriore valorizzazione della denominazione del Gallo Nero, attraverso una continua ricerca della qualità del prodotto, fatta di autenticità e territorialità, migliorandone il posizionamento e l’immagine sui mercati nazionale e internazionale.
Sotto la Presidenza Manetti sono stati raggiunti importanti traguardi per la valorizzazione della denominazione, vedi per esempio la recente introduzione delle UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) nel disciplinare di produzione e l’aumento della quota minima di uve Sangiovese per la tipologia Gran Selezione (dall’80 al 90%), con il divieto di utilizzare, per questo vino, i vitigni internazionali. Altri progetti sono stati avviati e/o sono in divenire, dal percorso verso il riconoscimento UNESCO, al lavoro su un protocollo di sostenibilità per il futuro della denominazione: progetti frutto di quella lungimiranza che ha da sempre contraddistinto lo spirito di chi ha amministrato il Consorzio, a partire da quel lontano 1924, quando i 33 padri fondatori ebbero la geniale idea di associare un simbolo visivo al prodotto che volevano tutelare e promuovere, scegliendo il Gallo Nero come emblema del vino Chianti Classico.
“Sono stato chiamato a rinnovare la disponibilità a guidare questo prestigioso Consorzio e sono molto contento della fiducia che tutta la compagine sociale nuovamente mi accorda.” – ha commentato Giovanni Manetti – “Accetto quindi volentieri questo impegno e, con rinnovato entusiasmo, spero di poter guidare il Consorzio e le nostre aziende socie per un altro triennio. Molte sono le sfide che ci attendono nei prossimi anni, per cui mi auguro di poter continuare con successo la strada intrapresa, contribuendo al consolidamento e alla valorizzazione ulteriore di una delle eccellenze del mondo vitivinicolo italiano e internazionale. Vorrei infine ringraziare i consiglieri che mi hanno affiancato fino ad oggi, coloro che sono stati riconfermati ma anche i nuovi eletti che sicuramente porteranno nuova linfa vitale e nuove idee in seno al nostro CdA. Un ringraziamento particolare lo rivolgo poi a tutti i viticoltori chiantigiani: è grazie a loro, infatti, se la nostra denominazione continua ad affermarsi e a crescere a livello mondiale. Ringrazio tutti, infine, per continuare a credere nella “casa comune”, che è il nostro Consorzio. La coesione è infatti, come più volte ho sottolineato, uno dei punti di forza della nostra denominazione: uniti si vince.”
Il Consorzio negli ultimi anni ha sempre più acquisito consapevolezza del legame indissolubile che esiste fra un prodotto d’eccellenza e il suo territorio di produzione. Nel programma del prossimo triennio avranno infatti un ruolo prioritario l’avanzamento dell’iter per la candidatura Unesco del Chianti Classico come paesaggio culturale; il proseguimento delle attività del Distretto Rurale del Chianti, d’intesa con i Comuni del territorio; la ricerca agronomica sul territorio, anche per poter meglio fronteggiare, nel corso del tempo, i cambiamenti climatici; la promozione del progetto Unità Geografiche Aggiuntive, come strumento di amplificazione del binomio vino-territorio; e infine lo studio e lo sviluppo di un protocollo di sostenibilità che possa aiutare a preservare il nostro patrimonio - il vino Chianti Classico e il suo territorio di produzione - per le generazioni future.
Insieme a Giovanni Manetti, alla guida del Consorzio, sono stati confermati come Vice Presidenti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli.
Il Consiglio di Amministrazione, eletto il 27 giugno, è composto da Laura Bianchi (Castello di Monsanto), Luigi Giovanni Cappellini (Castello di Verrazzano), Sebastiano Capponi (Conti Capponi – Villa Calcinaia), Alessandra Casini Bindi Sergardi (Bindi Sergardi), Andrea Cecchi (Cecchi), Francesco Colpizzi (Fattoria Toscanella), Duccio Corsini (Principe Corsini – Villa Le Corti), Renzo Cotarella (Antinori), Simone François (Castello di Querceto), Angela Fronti (Istine), Giovanni Manetti (Fontodi), Tommaso Marrocchesi Marzi (Tenuta di Bibbiano), Alessandro Marzotto (Lamole di Lamole), Nicolò Mascheroni Stianti (Castello di Volpaia), Filippo Mazzei (Marchesi Mazzei), Giovanni Poggiali (Fèlsina), Enrico Pozzesi (Rodano), Francesco Ricasoli (Ricasoli), Francesco Rossi Ferrini (La Sala del Torriano), Sandro Sartor (Ruffino), Sergio Zingarelli (Rocca delle Macìe).
Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico
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Silvia Fiorentini
Tel. 055 8228522 – 348 8278802