Home
NON C’È DUE SENZA TRE: GIOVANNI MANETTI, DELL’AZIENDA FONTODI, CONFERMATO ALLA GUIDA DEL CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO
Nell’anno del Centenario del Consorzio vitivinicolo più antico d’Italia, Manetti viene acclamato Presidente per la terza volta. Nel segno della continuità anche la scelta dei vice-presidenti: rieletti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli. 9 settembre: una coincidenza o un segno del destino?
Il 9 settembre del 2021 Giovanni Manetti, classe ’63, chiantigiano DOC, era stato confermato Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico per il secondo mandato (triennale). Nello stesso giorno del 2024 Manetti viene nuovamente acclamato, per la terza volta, per un altro triennio, alla guida del Consorzio, in un anno molto particolare per l’ente, quello del suo Centenario.
La nomina è avvenuta oggi da parte del neo-eletto Consiglio di Amministrazione che ha deciso, all’unanimità, di affidare nuovamente al proprietario della nota azienda chiantigiana di Panzano, il delicato compito di condurre il Consorzio, e dare così continuità ad una visione strategica, che, negli ultimi anni, ha portato la denominazione Chianti Classico a crescere in notorietà, prestigio e valore.
La passione per il mondo del vino di Giovanni Manetti, che ama ancor oggi definirsi viticoltore-artigiano, Cavaliere del Lavoro dal 2021, lo ha portato a viverne molteplici aspetti, da tecnico, da imprenditore e da partecipante attivo alla vita della denominazione, come membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dal 1992, in veste di Vice Presidente dal 2012 ed infine di Presidente dal 2018.
Questa esperienza varia e matura ha accolto il pieno consenso delle differenti categorie, rappresentate nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio (viticoltori, vinificatori, imbottigliatori), le quali hanno ribadito la loro fiducia nell’approccio strategico promosso da Manetti, basato sulla ulteriore valorizzazione della denominazione del Gallo Nero, attraverso una continua ricerca della qualità del prodotto, fatta di autenticità e territorialità, migliorandone il posizionamento e l’immagine sui mercati nazionale e internazionale.
Sotto la Presidenza Manetti sono stati raggiunti importanti traguardi per la valorizzazione della denominazione, vedi per esempio la recente introduzione delle UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) nel disciplinare di produzione e l’aumento della quota minima di uve Sangiovese per la tipologia Gran Selezione (dall’80 al 90%), con il divieto di utilizzare, per questo vino, i vitigni internazionali. Altri progetti sono stati avviati e/o sono in divenire, dal percorso verso il riconoscimento UNESCO, al lavoro su un protocollo di sostenibilità per il futuro della denominazione: progetti frutto di quella lungimiranza che ha da sempre contraddistinto lo spirito di chi ha amministrato il Consorzio, a partire da quel lontano 1924, quando i 33 padri fondatori ebbero la geniale idea di associare un simbolo visivo al prodotto che volevano tutelare e promuovere, scegliendo il Gallo Nero come emblema del vino Chianti Classico.
“Sono stato chiamato a rinnovare la disponibilità a guidare questo prestigioso Consorzio e sono molto contento della fiducia che tutta la compagine sociale nuovamente mi accorda.” – ha commentato Giovanni Manetti – “Accetto quindi volentieri questo impegno e, con rinnovato entusiasmo, spero di poter guidare il Consorzio e le nostre aziende socie per un altro triennio. Molte sono le sfide che ci attendono nei prossimi anni, per cui mi auguro di poter continuare con successo la strada intrapresa, contribuendo al consolidamento e alla valorizzazione ulteriore di una delle eccellenze del mondo vitivinicolo italiano e internazionale. Vorrei infine ringraziare i consiglieri che mi hanno affiancato fino ad oggi, coloro che sono stati riconfermati ma anche i nuovi eletti che sicuramente porteranno nuova linfa vitale e nuove idee in seno al nostro CdA. Un ringraziamento particolare lo rivolgo poi a tutti i viticoltori chiantigiani: è grazie a loro, infatti, se la nostra denominazione continua ad affermarsi e a crescere a livello mondiale. Ringrazio tutti, infine, per continuare a credere nella “casa comune”, che è il nostro Consorzio. La coesione è infatti, come più volte ho sottolineato, uno dei punti di forza della nostra denominazione: uniti si vince.”
Il Consorzio negli ultimi anni ha sempre più acquisito consapevolezza del legame indissolubile che esiste fra un prodotto d’eccellenza e il suo territorio di produzione. Nel programma del prossimo triennio avranno infatti un ruolo prioritario l’avanzamento dell’iter per la candidatura Unesco del Chianti Classico come paesaggio culturale; il proseguimento delle attività del Distretto Rurale del Chianti, d’intesa con i Comuni del territorio; la ricerca agronomica sul territorio, anche per poter meglio fronteggiare, nel corso del tempo, i cambiamenti climatici; la promozione del progetto Unità Geografiche Aggiuntive, come strumento di amplificazione del binomio vino-territorio; e infine lo studio e lo sviluppo di un protocollo di sostenibilità che possa aiutare a preservare il nostro patrimonio - il vino Chianti Classico e il suo territorio di produzione - per le generazioni future.
Insieme a Giovanni Manetti, alla guida del Consorzio, sono stati confermati come Vice Presidenti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli.
Il Consiglio di Amministrazione, eletto il 27 giugno, è composto da Laura Bianchi (Castello di Monsanto), Luigi Giovanni Cappellini (Castello di Verrazzano), Sebastiano Capponi (Conti Capponi – Villa Calcinaia), Alessandra Casini Bindi Sergardi (Bindi Sergardi), Andrea Cecchi (Cecchi), Francesco Colpizzi (Fattoria Toscanella), Duccio Corsini (Principe Corsini – Villa Le Corti), Renzo Cotarella (Antinori), Simone François (Castello di Querceto), Angela Fronti (Istine), Giovanni Manetti (Fontodi), Tommaso Marrocchesi Marzi (Tenuta di Bibbiano), Alessandro Marzotto (Lamole di Lamole), Nicolò Mascheroni Stianti (Castello di Volpaia), Filippo Mazzei (Marchesi Mazzei), Giovanni Poggiali (Fèlsina), Enrico Pozzesi (Rodano), Francesco Ricasoli (Ricasoli), Francesco Rossi Ferrini (La Sala del Torriano), Sandro Sartor (Ruffino), Sergio Zingarelli (Rocca delle Macìe).
Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Silvia Fiorentini
Tel. 055 8228522 – 348 8278802
DA LA BRINCA
Carissimi tutti,
come da precedenti comunicazioni, siamo a meno di un mese del grande evento delle Premiate Trattorie Italiane che si svolgerà per la prima volta in Franciacorta.
Lunedì 7 e martedì 8 ottobre, le venti Premiate daranno vita a 2 cene, 10 la prima e 10 la seconda, con due menù che raccontano la Tradizione Italiana. La Brinca presente! In abbinamento le grandi Bollicine del Consorzio Franciacorta!
Ecco gli ultimi dettagli con menù e modalità di prenotazione:
Attenzione! Compreso nel prezzo della serata, per chi potrà, nel pomeriggio di lunedì e martedì si potranno visitare alcune aziende della Franciacorta e degustare le meravigliose bollicine!
Sarà direttamento il Consorzio Franciacorta che vi comunicherà cantine e orari.
Prenotate le serate al Relais Franciacorta direttamente da qui: www.relaisfranciacorta.it/shop/
Se il clima lo permetterà, ad ottobre alla Brinca proporremo il Menù dei Funghi: come abbiamo fatto negli ultimi anni, non più solo alcune serate dedicate, ma tutti giorni potrete trovare un menù completo o alla carta a base di funghi locali, oltre che i classici menù.
Appena sarà reperibile la materia prima, ne daremo notizia su www.labrinca.it e sui nostri social.
Alla pagina del nostro sito https://www.labrinca.it/lista/141 trovate i menù delle Festività Natalizie: il grande pranzo di Natale, il Cenone di San Silvestro e il pranzo del Primo Gennaio 2025. Come sempre i posti disponibili sono limitatissimi…
Per preparare le decorazioni natalizie e per riposarci un po', saremo chiusi da lunedì 18 novembre e riapriremo venerdì sera 6 dicembre.
Ringraziandovi per il sempre straordinario affetto che ci regalate, Vi salutiamo calorosamente da Ne!
Un abbraccio
Sergio Circella e la Famiglia della Brinca
DAL 13 AL 15 SETTEMBRE 25ESIMA EDIZIONE DELL' EXPO VALPOLCEVERA “PIERO OLIVA”
A Pontedecimo dal 13 al 15 settembre, tante novità per la storica manifestazione dedicata, da quest’anno, al compianto Piero Oliva, co-fondatore di Expo e storico commerciante del borgo.
La 25esima edizione di Expo Valpolcevera, appuntamento molto atteso a Genova e provincia che dal 13 al 15 settembre animerà la delegazione di Pontedecimo con tre giorni di festa, alla riscoperta di bellezze, bontà e tradizioni del borgo e di tutta la valle.
Programma ricco di eventi tra cultura, intrattenimento, commercio, artigianato, tradizioni, enogastronomia e didattica ambientale, con la chiusura della tre giorni affidata come sempre al Corteo Storico “Palio della tavola bronzea della Valpolcevera”.
A partire da quest’anno Expo Valpolcevera sarà intitolato a Piero Oliva, co-fondatore e storico animatore della manifestazione. Figura centrale della comunità di Pontedecimo, scomparso nel 2023 Oliva fu per molti anni titolare dello storico negozio Oliva Abbigliamento di via Anfossi, co-fondatore di Expo e del Gruppo operatori economici di Pontedecimo, ma anche consigliere di giunta Confcommercio Genova. Proprio da Confcommercio era arrivata agli Enti Locali coinvolti la proposta di questa nomina che tutti hanno accolto con piacere.
Sabato e domenica la Camera di commercio sarà presente con l'esposizione Genova Gourmet anch'essa dedicata a Piero Oliva, animata dai produttori Genova Gourmet dei settori: sciroppo di rose, formaggi di latte di razza Cabannina, Zafferano dei Giovi, bevande a base di basilico Genovese DOP.
Tra le principali novità di Expo 2024, in piazzale Michelini, la prima edizione della Medieval Expo, un’area dedicata alla storia medioevale allestita dal Circolo La Via del Sale di Pontedecimo con il sostegno dell’Assessorato alle Tradizioni cittadine del Comune di Genova: un’altra felice intuizione del Circolo per valorizzare la storia, la cultura e le tradizioni di Pontedecimo dopo la fondazione, in occasione di Expo 2023, del Gruppo Storico Procobera, il primo della Valpolcevera.
DEGUSTAZIONI DI ENOCIBARIO: OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA ARILLO
di Virgilio Pronzati
Arillo in Terrabianca Società Agricola s.r.l. - San Fedele a Paterno 53017 Radda in Chianti (SI), Italia - Tel: +39 0577 54029 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.arillointerrabianca.com
Olio Extravergine di Oliva 2023 Biologico
Cultivar: Frantoio, Moraiolo e Leccino.
Metodo di raccolta delle olive: con agevolatori e pettini meccanici. Le olive sono frante il giorno stesso della raccolta.
Molitura - estrazione olio: Frantoio a ciclo continuo a freddo.
Bottiglie prodotte: 3000
Confezionamento: 50 cl
Scadenza: Dicembre 2025 - Lotto: 23324
Esame organolettico ed altre considerazioni
Aspetto: limpido. Colore: giallo oro. Odore: fruttato leggero e discretamente fresco, con sentori vegetali di cuore di carciofo, cicoria, mandorla e lieve di mela renetta. Sapore: delicatamente dolce, sapido, con piacevole e lieve piccante, e quasi assente l’amaro. Di leggera struttura ma di buona armonia. Al retrogusto: note di carciofo, erbacee e fruttate. Evoluzione: pronto.
Impiego gastronomico: a crudo su rossetti bolliti, sgombro e spada affilianti, primi piatti con frutti di mare, occhiata al vapore. In cottura con zuppa di funghi e di seppie con ceci e fegato alla veneziana.
Per acquistarlo: In azienda al prezzo di € 18,00, con un giusto ricarico anche in negozi specializzati.
Note: La produzione dell’azienda è prevalentemente vinicola comprendente otto tipologie di vino, a cui si aggiunge una grappa. Gli ordinati venti ettari di oliveto dell’età di trent’anni è composto dalle varietà Frantoio, Moraiolo e Leccino, con una produzione media di 7.000 bottiglie suddivise in tre formati. Tasting di vini e visite in cantina per gli enoturisti.
Valutazione: 18/20
-
METODO MARTINOTTI, MATERIA DI APPROFONDIMENTO IN UK A CURA DEL CONSORZIO DI TUTELA CONEGLIANO VALDOBBIADENE
Il Consorzio di Tutela approfondisce la tematica dedicata al metodo Martinotti in collaborazione con esperti enologici inglesi al Plumpton College.
Si è svolto il 3 settembre a Plumpton presso l’Agri Food Centre del Plumpton College in UK il Seminario tecnico e la Masterclass dedicata al Metodo Martinotti voluta dal Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG nella figura del Direttore, Diego Tomasi, e di Andrea Miotto, enologo, affiancati da figure note della scena enologica internazionale come Sarah Abbott, Master of Wine e la controparte inglese Gareth Davies, capo enologo presso Divergent Drinks.
Il seminario e la Masterclass sono stati due momenti di approfondimento e di scambio importanti per sottolineare il potenziale qualitativo dei vini spumanti prodotti con il Metodo Martinotti alla presenza di professionisti del settore enologico, giornalisti e istituti di formazione, nonché alcuni studenti del Plumpton College.
“Il simbolo indiscusso della nostra Denominazione è la versione spumante del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg seguendo il metodo Martinotti, che rappresenta quasi il 98% della produzione complessiva. Non dimentichiamo che questo metodo è utilizzato per produrre alcuni degli spumanti più popolari al mondo, in particolare quelli del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG” afferma il Direttore del Consorzio, Diego Tomasi. Nella sua presentazione il Direttore si è soffermato sulle diversità climatiche e pedologiche presenti all’interno del Conegliano Valdobbiadene Prosecco che danno origine a uve dai contenuti aromatici diversificati: grazie al Metodo Martinotti i vini ripropongono fedelmente le note aromatiche originarie, offrendo al consumatore un’ampia ricchezza di profumi legata ai luoghi di origine delle uve.
Durante la tavola rotonda moderata da Sarah Abbott, ci si è focalizzati sul legame tra i migliori terroir del Conegliano Valdobbiadene e il modo in cui il metodo italiano - Martinotti permette di esprimere le differenze specifiche dei terroir attraverso vini di alta qualità e intensità: gli interventi del Direttore Diego Tomasi e dell’enologo Andrea Miotto si sono soffermati sulla scelta del metodo italiano/Martinotti ideale per varietà di uve semi-aromatiche quali la Glera, puntando ad uno stile più fruttato ed elegante , mentre l’enologo inglese Gareth Davies di Divergent Drinks, ha portato la sua esperienza sia dal punto di vista varietale che della commercializzazione di vini realizzati con il metodo Martinotti.
Alessandra Zaco