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MIGNON APRE NEL CUORE DI MILANO: LA TRADIZIONE DELLA PASTICCERIA NAPOLETANA ARRIVA IN PORTA ROMANA
Dopo aver conquistato i viaggiatori, Mignon-Eccellenze Napoletane approda nel salotto della città, portando l’autentico gusto partenopeo nella quotidianità milanese
Mignon, firma dell’arte pasticcera napoletana, ha inaugurato il suo nuovo spazio a Milano, in Corso di Porta Romana 48 e, per la prima volta, porta l’energia e la tradizione partenopea fuori dai binari delle stazioni ferroviarie e dalle sale degli aeroporti, aprendo le porte di un locale dedicato a chi vive, lavora o semplicemente passeggia in città. Nel suo nome, troviamo l’essenza stessa del marchio: Mignon, ovvero piccole porzioni e grandi sapori, per un’idea di pasticceria che ha saputo unire la tradizione napoletana più autentica all’alta qualità delle materie prime e alle esigenze della clientela contemporanea. L’apertura di questo nuovo locale-pasticceria in Corso di Porta Romana è una novità importante, che rende omaggio a un percorso iniziato il 29 maggio 2016, quando il marchio aprì il primo punto vendita alla Stazione Centrale di Milano.
Da allora, Mignon ha fatto conoscere l’autentico sapore partenopeo a viaggiatori di passaggio anche attraverso le aperture presso la Stazione Porta Nuova di Torino, la Stazione Termini di Roma e il Terminal 3 dell’Aeroporto di Roma-Fiumicino. Con questa nuova sede nel cuore della città, il brand diventa parte integrante della vita di uno dei quartieri più vivaci di Milano, regalando momenti di dolcezza a colazione, a pranzo, a merenda e all’ora dell’aperitivo o in qualsiasi altro momento della giornata. Mignon compie così un passo decisivo nella sua evoluzione: da marchio dedicato ai viaggiatori in transito, a realtà che vive e respira la città nel suo quotidiano. Mignon vuole proporsi come luogo di ritrovo, in cui assaporare la passione partenopea e, al tempo stesso, sentirsi accolti in un accogliente ed elegante salotto, dove i richiami alla natìa Napoli si ritrovano nel colore blu (il mare) e nella figura di Partenope, opera realizzata in porcellana bianca di Capodimonte appositamente per Mignon. «Siamo entusiasti di accogliere i milanesi nella nostra “casa” in Porta Romana – dichiara Maria Acquaviva, fondatrice e CEO di Mignon – Vogliamo regalare a chi entra un sorriso, un profumo che ricordi Napoli e un momento di dolce evasione che renda la giornata più speciale, proprio come accade quando si è a casa di amici».
Le proposte, dalla colazione al tè, fino all’aperitivo Mignon nasce dall’esperienza di una famiglia di pasticcieri napoletani, affermatasi per la cura artigianale delle proprie ricette e per la scelta attenta delle materie prime. Questo nuovo spazio si presenta come un punto di incontro per chi desidera concedersi un momento di goloso relax in qualsiasi istante della giornata. Dalla prima colazione all’aperitivo, le proposte dolci e salate permettono di esplorare e condividere il gusto partenopeo in un ambiente caldo e accogliente. Così nel locale di Porta Romana i milanesi troveranno un “angolo di Napoli” pronto a sorprendere con specialità come la loro coda d’aragosta (variazione sul tema della sfogliatella riccia) farcita in tanti modi diversi (crema, cioccolato, ricotta, caramello salato, pistacchio, tra gli altri).
E poi immancabili naturalmente la sfogliatella riccia “classica”, famosa per le sue onde dorate di pasta fillo e il ripieno profumato di ricotta, semola, canditi (fatti in casa) e cannella, e la sfogliatella frolla, dalla consistenza più morbida e avvolgente. Sul grande banco che accoglierà i clienti, saranno sempre anche la pastiera napoletana, simbolo dolce di questa terra, la caprese al cacao, una delizia soffice a base di mandorle, cioccolato fondente e cacao amaro, la zeppola alla crema e il babà mignon, che aggiungerà un ulteriore tocco di genuinità partenopea. L’offerta pensata per la colazione, gli spuntini mattutini o anche per golose merende, include un ampio ventaglio di lievitati, che spazia dal cornetto integrale a quelli classici alla crema, al pistacchio o al cioccolato. Mignon propone anche tartellette alla frutta, i bignè al cioccolato, la cassatina e il cannolo, in un viaggio di sapori che unisce la tradizione partenopea ad altri classici della pasticceria italiana. Il formato “mignon” permette di gustare più varietà e di concedersi ogni volta una pausa diversa, in un ambiente curato e confortevole.
Attenta a soddisfare ogni esigenza, Mignon serve anche prodotti senza glutine e per vegani, in modo che tutti possano trovare il proprio momento di golosa felicità. Oltre ai classici della pasticceria, chi entra da Mignon può scoprire golose specialità salate, toast, tramezzini, sandwich e insalate, ideali per un pranzo veloce o uno spuntino sfizioso. L’offerta, infatti, copre l’intera giornata, dalla colazione al pranzo fino all’aperitivo, con un’ampia varietà di proposte e un servizio pensato per accompagnare ogni momento, dal mattino fino alla sera. Infine da Mignon si trovano caramelle e gélees, confetture, biscotti, cioccolato e confetti.
Nemo Monti
CONTROCENONE 2025
di Virgilio Pronzati
Foto Studio Uno
Gugliemina Costi Monaci da avvio al Controcenone
Ovvero mangiare bene con giudizio mantenendo la salute a tavola In occasione delle festività di fine anno, spesso e volentieri si mangia più del dovuto. Peccati di gola che col tempo fanno crescere non solo il nostro peso ma provocano anche serie patologie come colesterolemia, glicemia, pressione arteriosa alta e così via. Doverose annualmente, le visite dai rispettivi specialisti.
Gugliemina Costi Monaci presenta Sonia Paglialunga, Assessore del Municipio Bassa Val Bisagno
Ha darne giusta informazione, la giornalista Guglielmina Costi Monaci presidente del Piatto di Nettuno, da più di trentacinqueanni ideatrice e realizzatrice d’importanti campagne alimentari (notissima quella nazionale sul pesce), ha creato il Controcenone. Un'altra delle sue idee vincenti.
Gugliemina Costi Monaci con i suoi moschettieri
Per chi ancora non lo conoscesse, il controcenone non è certo un movimento contro chi ami i bagordi e gli eccessi alimentari, ma solo un comportamento responsabile che tiene conto di una giusta alimentazione, mantenendo la salute è il piacere di stare a tavola. Ossia il migliore rimedio ai peccati di gola.
Gugliemina Costi Monaci presenta i talentuosi cantanti
Lo scorso 31 gennaio di quest'anno, l’atteso Controcenone si è tenuto in una delle eleganti sale del prestigioso e centrale Hotel Bristol Palace magistralmente diretto da Giovanni Ferrando e fiore all’occhiello dell’ospitalità genovese.
Le signore mentre ascoltano il primo cantante
Una speciale serata con sorpresa, con piatti raffinati ma di buon equilibrio dietetico, dove un illustre e famoso professore fa interessanti interventi sul tema, rispondendo poi alle numerose domande dei presenti. Un binomio fatto di cultura e salute.
Signore socie mentre dialogano
Nel salone completamente gremito di ospiti, tanti i personaggi di spicco, di cui un buon numero, autori d’importanti e graditissimi interventi. Tra i numerosi invitati, figure di spicco nel campo della medicina, politica e imprenditoria.
Gugliemina Costi Monaci mentre saluta gli invitati
Ad aprire al meglio la serata e precedere la cena, la sorpresa di Guglielmina Costi Monaci alle sue care socie: l'applaudita l'esibizione canora di ben tre talentuosi cantanti dell' All Voices Academy di Genova: Giovanni SighinolfiI con Smile,
Tre signore di cui due di straordinaria longevità e simpatia
Alessandra Bozzo con Senza far sul serio; Ada Del Pazz con Get the party start Di seguito, Gugliemina Costi Monaci con la consueta signorilità ha salutato e ringraziato i numerosi partecipanti, e presentato gli illustri ospiti: Sonia Paglialunga, Assessore del Municipio Bassa Val Bisagno, in rappresentanza del Comune di Genova, il prof. Giuseppe Samir Sukkar, primario di dietetica e nutrizione clinica all'Ospedale San Martino di Genova e sostenitore da sempre del Piatto di Nettuno,
Altri attenti invitati
la dottoressa Cencetti Leone dermatologa di chiara fama, la naturopata Leone Fulvia, il professor Nicola Pellegrino, l'eclettica e creativa Rosaria Mirone, per anni presidente dell'Associazione Auser e chi ha scritto. Il clou del convivio è stata la lex magistralis del professor Giuseppe Samir Sukkar primario di dietetica e nutrizione clinica all'Ospedale San Martino di Genova.
Divertite socie mentre ascoltano un bravo cantante
Come sempre molto professionale e brillante, il professor Sukkar nel suo atteso intervento ha evidenziato come la scelta qualitativa delle basi alimentari, la stagionalità delle stesse, aumentare il consumo di prodotti ittici, la giusta cottura, la limitazione di carni grasse animali e salumi e, non per ultima, la quantità di cibo preserva dall'obesità e malattie.
Commensali mentre dialogano piacevolmente tra loro
Se ciò fosse possibile, togliere il fumo, fare del moto e moderare gli alcolici, la salute andrebbe per forza meglio. L’esempio dalla cena: il menu della serata sebbene discretamente impegnativo, non aveva di certo le calorie di un Cenone di Capodanno, ma solo novecento calorie.
Tutti i convitati mentre si lasciano trasportare dalle applaudite melodie
Sulla moda dei 'vip' di non mangiare dalle 18 alle 8,: oltre che moda, è un'abitudine molto vantaggiosa per il metabolismo di ciascuno e in particolar modo per quello dei diabetici; occorre in ogni caso tenerla sotto controllo medico. Già gradito ospite e premiato con un diploma da Guglielmina Costi Monaci alcuni anni fa, Gabriele Baracco è passatto da bravissimo all’allievo dell’Istituto Alberghiero di San Damiano d’Asti alla laurea triennale in scienze biologiche.
Gabriele Baracco con la zia Vittoria Adorno
Attualmente sta frequentando il tirocinio all'ospedale di Alessandria in anatomia patologica occupandosi in particolare all'adenocarcinoma del colon. Una interessante e positiva constatazione sullo stato di salute delle socie del Piatto di Nettuno. Distinte signore di un buon livello socio-cultutale e di alta età, di cui due centenarie ed altre con alcuni anni in meno che godono di buona salute e gioia di vivere.
L’invitante menù
In sintesi le cene del Piatto di Nettuno non allargano la vita ma l'allugano. Ecco il menù del Controcenone da novecento calorie che ha deliziato ospiti e associati. Le golosità del Bristol Hotel Palace abbinate ai vini dell’Az. Agricola Ganaghello di Losi. Flûte di benvenuto al tavolo con Barchetta dei fritti (cuculli panissa e acciughe) Spumante brut Polvere di Stelle 2023. Mousse di stoccafisso “in branda”
Filetto di ombrina boccadoro in panure di erbette, salsa agli agrumi e patate fumè
su Crostino di pane casereccio e polvere di olive taggiasche e Il risotto riserva san massimo, crema di basilico mantecato alla prescinseua con Colli Piacentini Doc Ortrugo 2023. Il filetto di ombrina boccadoro in panure di erbette salsa agli agrumi e patate fume con Colli Piacentini Doc Pinot Grigio 2023. La bavarese ai frutti di bosco con Oro d’Inverno 2024. Caffè’ con friandises.
INVECCHIAMENTO DEGLI ACETI, A MODENA IL PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE
La tradizione del Balsamico nei territori dell’antico Ducato Estense letta attraverso la lente degli esperti Si terrà sabato 8 marzo, alla Camera di Commercio di Modena, il primo Convegno Internazionale sull’invecchiamento degli aceti, organizzato dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena con il proposito di rispondere alla domanda su come si differenzia il processo produttivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale nei territori dell’antico Ducato Estense rispetto agli aceti di altri Paesi del mondo, in cui la tradizione dell’aceto ha rivestito un ruolo fondamentale nell’evoluzione del Paese stesso, come Spagna o Cina. L’incontro, presieduto dal Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini vedrà la partecipazione delle istituzioni e del Presidente della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari. A portare il proprio saluto, anche il Presidente della Società Agraria Reggio Emilia Piero Nasuelli, il Gran Maestro della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in Spilamberto Maurizio Fini, il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP Giuliano Razzoli ed il Vicepresidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Leonardo Giacobazzi. Gli interventi che si alterneranno vedranno protagonista la comparazione tra gli aceti italiani, quelli spagnoli e quelli cinesi. Di quelli italiani si tratterà nelle relazioni del Vicepresidente della Società Agraria Paolo Giudici sull’osmolarità come forza motrice dell’invecchiamento dell’Aceto Balsamico Tradizionale e del Responsabile Technology Transfer e Rapporti con le Imprese di Mister Smart Innovation Tecnopolo Bologna CNR, che si esprimerà sulla determinazione spettroscopica e sensoriale dell’avanzamento della maturazione in batteria. Porteranno poi la loro esperienza degli aceti spagnoli due accademici dell’Università di Cordoba: il Prof. Isidoro Garcia, cattedratico di Chimica Inorganica e Ingegneria Chimica, e il Prof. Juan Carlos Garcia Mauricio, professore di Microbiologia. A concludere la panoramica, prima degli interventi dal pubblico e le conclusioni del Presidente del Consorzio ABTM Enrico Corsini, sarà l’intervento del produttore Gilberto Barbieri, sull’invecchiamento degli aceti di cereali cinesi e del docente di Scienze e Tecnologie Alimentari presso l'Università Politecnica delle Marche Pasquale Massimiliano Falcone, sulla viscosità come identità e qualità dell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP. L’evento sarà accompagnato da una esposizione di prodotti vincitori della Gara Internazionale di Cordoba insieme ed alcune bottiglie di Batterie d’Eccellenza, più alcuni esempi di aceto cinese
Ufficio Stampa Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C. Tel. 335 6130800 mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IL 29 MARZO AL KURHAUS DI MERANO VA IN SCENA IL FARMFOOD FESTIVAL DI GALLO ROSSO
Terza edizione della kermesse con i migliori prodotti dei masi altoatesiniSono pochi i giorni che mancano alla terza edizione del FarmFood Festival di Gallo Rosso. Sabato 29 marzo, infatti, il Kurhaus di Merano, uno degli edifici simbolo della città, ospiterà dalle 10.00 alle 17.00 ben 90 produttori selezionati da Gallo Rosso e 913 prodotti.Per accedere al FarmFood Festival l’ingresso è gratuito, tuttavia è necessaria la registrazione da effettuarsi sul sito dedicato alla kermesse dei migliori prodotti dei masi dell’Alto Adige a marchio Gallo Rosso. Dopo la registrazione, ogni partecipante riceverà un QR code, che dovrà esibire sabato 29 marzo al desk degli accrediti, dove, chi lo desidera, potrà acquistare, al costo di 10,00€, una bellissima borsa in cotone grezzo, molto resistente e capiente, utile per riporre gli acquisti dei prodotti contadini presenti al festival.Il procedimento per prendere parte all’evento novità di quest’anno, il Gala Dinner, è il medesimo della registrazione, selezionando però l’opzione “cena di gala”: aggiungere al carrello della spesa 1 o più adesioni e procedere, in seguito, al pagamento tramite carta di credito. Il costo è di 145,00€ a persona. Il Gala Dinner è stato pensato come un’esperienza in cui i prodotti agricoli d’eccellenza di Gallo Rosso vengono trasformati dalle mani di noti chef dell’Alto Adige, davanti agli occhi dei commensali, in capolavori culinari distribuiti in 6 portate. La cena di Gala, per laquale è previsto un dress code smart casual, sarà un momento esclusivo, ma allo stesso tempo con un’atmosfera festosa, in cui saranno coinvolti ai fornelli gli chef altoatesini, ambasciatori dei prodotti a marchio Gallo Rosso: Andreas Bachmann, Robert Pernthaler, Tina Marcelli, Thomas Ortler, Chris Oberhammer, Andrea Irsara, Markus Holzer e Manuel Ebner. Il FarmFood Festival di Gallo Rosso offre anche la possibilità di partecipare a degustazioni guidate di formaggi, di vino e di confetture di frutta al costo di 10,00€, sempre previa iscrizione (per i diversi orari consultare il sito farmfoodfestival.it); attenzione: i posti per ogni turno di degustazione sono solo 20.Inoltre, i rinomati cuochi altoatesini che prepareranno la cena del Gala Dinner, si esibiranno dalle 11.00 alle 15.30 in cooking show; il pubblico avrà poi la possibilità di gustare i piatti cucinati dagli chef, acquistando al desk all’ingresso un coupon del valore di 10,00€. Per ulteriori dettagli: farmfoodfestival.it Per ulteriori informazioni su Gallo Rosso: www.gallorosso.it Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1998 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”. L’obiettivo di questo progetto è da un lato aprire agli agricoltori altoatesini nuove fonti di reddito e dall’altro dare ai consumatori la possibilità di conoscere il mondo contadino dell’Alto Adige. La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, attraverso standard qualitativi elevati e criteri severissimi, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso).
Nadia Scioni
PROWEIN, CONSORZIO VINO CHIANTI AI NASTRI DI PARTENZA CON 70 ETICHETTE
Appuntamento a Dusseldorf dal 16 al 18 marzo. Il presidente Busi: “Mercato europeo resta imprescindibile” Settanta etichette, di cui venti dedicate alle tipologie di Chianti d.o.c.g: sono i numeri che il Consorzio Vino Chianti porterà in Germania, in occasione del “Prowein 2025”.
La manifestazione – in programma a Dusseldorf dal 16 al 18 marzo – è uno dei principali punti di riferimento del settore, grazie alla sua capacità di fare incontrare cantine, esperti e appassionati. Il Consorzio Vino Chianti si posizionerà all’Halle 15 – Stand C42 e sarà inoltre presente con un banco istituzionale dedicato alla denominazione, con 51 tipologie di Chianti d.o.c.g.
“Il mercato del vino europeo – commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – vede nella Germania l’interlocutore prioritario per la nostra denominazione. Il Prowein diventa un’occasione di confronto tra gli addetti ai lavori, anche perché, nel continente, il calo dei volumi di vendita nel 2024 è stato concreto.
I costi di produzione, la riduzione del potere d’acquisto e una dinamica di progressiva recessione globale hanno influito negativamente. Sono tutti fattori intorno ai quali siamo chiamati a riflettere con attenzione perché, al netto della nostra vocazione verso segmenti intercontinentali, l’Europa resta un punto di riferimento imprescindibile”.
Ufficio Eventi e Comunicazione