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GRANDE SUCCESSO PER LO CHEF GENOVESE SIMONE VESUVIANO AL BOCUSE D'OR!
Un risultato straordinario per Simone Vesuviano, chef dei ristoranti L'Acciughetta e Quelli dell'Acciughetta di Genova, che si è piazzato al secondo posto nella selezione del prestigioso Bocuse d'Or, tenutasi durante l'Horeca Expoforum a Torino. La sua squadra ha inoltre ricevuto il riconoscimento per il miglior piatto di pesce, un traguardo che testimonia l'eccellenza culinaria ligure, ben interpretata da questo giovane associato della Fic. Il Bocuse d'Or è considerato uno dei concorsi gastronomici più prestigiosi a livello mondiale, fondato nel 1987 dal celebre chef francese Paul Bocuse. Ogni due anni, i migliori chef di tutto il mondo si sfidano per conquistare il titolo di "miglior chef del mondo". Nel tempo canonico di 5 ore e 35 minuti, Vesuviano ha presentato alcune creazioni straordinarie, a partire dalla rana pescatrice con salsa ciuppin al vermouth bianco, rosa di zucca, raviolo di lattuga e preboggion, accompagnata da un peperone ripieno di acciughe.
La sua proposta includeva anche una cialda di mais Ottofile con salsa rouille e gamberi rosa, nonché un rollè di coniglio alla ligure con salsa di pinoli e Barolo, bignè fritto di cipolla, flan di piselli e un’insalata di fave, salame e caciotta di mucca Cabannina. Infine, i ravioli di farina di nocciole ripieni di toma di capra piemontese, ricotta affumicata e cipollotto, con salsa all’arancia rossa, hanno completato un piatto che ha sorpreso giuria e pubblico. “Quest'edizione ha messo in luce il talento di Simone Vesuviano, rappresentante di una Liguria che continua a distinguersi nel panorama gastronomico nazionale e internazionale – afferma Alessandro Dentone presidente di Unione Regionale Cuochi. – La manifestazione ha visto la sinergia tra la Federazione Italiana Cuochi (Fic) e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), che uniscono le forze per promuovere l'eccellenza culinaria e valorizzare il territorio ligure nell'ambito di sinergie nazionali che funzionano molto bene anche a livello regionale, con recentissimi accordi.”
Alessandro Cavo, Presidente di FIPE-Confcommercio Genova, commenta: “Il prestigioso risultato ottenuto dallo chef genovese Simone Vesuviano al Bocuse d'Or è un grande riconoscimento non solo per il suo talento, ma per l’intera tradizione gastronomica genovese. Il suo successo conferma il valore della nostra cucina nel panorama internazionale, dando lustro alle eccellenze del nostro territorio. È un traguardo che rende orgogliosa tutta Genova. Inoltre, è motivo di grande soddisfazione sapere che il team Italia è stato sostenuto anche dalla FIPE Nazionale, a conferma dell'importanza di fare squadra per promuovere e valorizzare la nostra eccellenza culinaria.” Il Bocuse d'Or non è solo una competizione culinaria, ma anche un evento che unisce chef e appassionati di gastronomia da tutto il mondo, celebrando la passione per la cucina e l'arte di creare esperienze gastronomiche straordinarie.
M. B.
VINALTUM 2025: “DEGUSTARE L’ECCELLENZA”
Torna VINALTUM, l’evento esclusivo dedicato agli amanti del vino e ai professionisti del settore, che si terrà il 25 e 26 maggio 2025 nello scenario esclusivo e suggestivo di Schloss Freudenstein, una location dal fascino unico nel cuore dell’Alto Adige. La seconda edizione di VINALTUM nasce dalla sinergia tra Danilo D’Ambra e Luciano Rappo, due figure di spicco nel panorama enologico italiano. Danilo D’Ambra, neo Presidente FISAR per Bolzano e la Bassa Atesina, è un grande conoscitore del settore e un appassionato promotore della cultura del vino. Luciano Rappo, storico consulente enologico e figura di riferimento per numerose aziende vitivinicole, ha dedicato la sua carriera alla valorizzazione delle eccellenze vinicole italiane. Insieme, con il supporto di Pietro Cormaci, Brand Ambassador dell’evento, hanno dato vita a un progetto che vuole essere un ponte tra produttori, buyer, esperti e appassionati del settore, promuovendo un’esperienza di degustazione autentica e formativa.
“Schloss Freudenstein, con la sua storia secolare e l'atmosfera unica, rappresenta la cornice ideale per VINALTUM. La selezione accurata delle cantine partecipanti e la presenza diretta dei produttori offriranno ai visitatori un'esperienza enologica senza precedenti.” – dichiara Danilo D’Ambra, ideatore dell’evento. “Abbiamo voluto creare un evento esclusivo dove la qualità e l'eccellenza sono protagoniste. Le masterclass, curate da esperti del settore, permetteranno ai partecipanti di approfondire la conoscenza dei vini in un contesto raffinato e stimolante.” – aggiunge Luciano Rappo, co- organizzatore di VINALTUM. Il Festival delle eccellenze vitivinicole d’Italia e del mondo, con un’attenzione speciale rivolta ai Weinbauern del Trentino Alto Adige, nasce con l’obiettivo di creare un ponte diretto tra la cultura del vino e gli esperti del settore, gli amanti del buon cibo e la ristorazione di qualità. Due giorni dedicati a seminari immersivi, degustazioni guidate da maestri sommelier, masterclass e narrazioni affascinanti degli artigiani del vino.
Un evento che ambisce a diventare nei prossimi anni un punto di riferimento nazionale per qualità e selezione dei partecipanti, con un forte richiamo alle cantine locali, simbolo dell’eccellenza enologica mondiale. Con il sostegno di partner come DACHSER FERCAM, Thalerwine, Sophienwald, Skyalps, Franz Kraler e in collaborazione con FISAR, l’evento promette di essere un’esperienza unica per gli amanti del vino e i cultori di prodotti unici. VINALTUM rappresenta un’opportunità imperdibile per scoprire eccellenze enologiche in un contesto di rara bellezza e charme. Programma dell’evento La due giorni di VINALTUM si articolerà in un ricco programma che prevede momenti di degustazione aperti al pubblico nella giornata di domenica e un accesso riservato agli addetti ai lavori e agli ospiti invitati nella giornata di lunedì.
Entrambe le giornate saranno arricchite da masterclass esclusive, guidate da esperti del settore, che offriranno ai partecipanti la possibilità di approfondire la conoscenza del vino e delle sue molteplici sfaccettature. A chiudere l’evento, nella serata di lunedì, il “Big Bottle Party”, un momento di convivialità e celebrazione dove i partecipanti potranno degustare grandi formati in un’atmosfera elegante e coinvolgente. VINALTUM 2025 si conferma quindi come un’esperienza unica e imperdibile per chi ama il vino e desidera viverlo in un contesto di alta classe e professionalità. VINALTUM 2025 Date: 25 e 26 maggio 2025 Schloss Freudenstein a San Michele d’Appiano (BZ) Sito: www.vinaltum.com
Federica Schir PR + 39 389 9425510
PEDALARE TRA I VIGNETI: "YOU'R WELCOME®" SVELA IL CHIANTI ATTRAVERSO UN NUOVO MODELLO DI TURISMO SOSTENIBILE
Un progetto di comunità che trasforma il paesaggio privato in patrimonio condiviso e mette l'ospite al centro dell'esperienza. Nasce un nuovo modo di vivere e scoprire il Chianti, un territorio che si apre al visitatore attraverso un'innovativa rete di percorsi ciclopedonali che si snodano tra vigneti, uliveti e boschi privati. Il progetto "You'r Welcome®" rappresenta una nuova visione dell'ospitalità toscana, dove la storica cura del paesaggio si trasforma in un ecosistema di opportunità per residenti e visitatori. L'iniziativa, che ridefinisce il concetto di turismo esperienziale attraverso un approccio sistemico e sostenibile, è stata resa possibile grazie ai fondi della Regione Toscana del bando GAL Start misura 19.2 “Progetti di rigenerazione delle comunità” portato avanti in sinergia con il Comune di San Casciano in Val di Pesa, la Pro Loco, il Centro Commerciale Naturale, l'Associazione San Casciano Classico, un'ampia rete di attori locali e il sostegno di Vetrina Toscana, il progetto della Regione che promuove il turismo enogastronomico.
“Questo progetto – ha detto Stefania Saccardi, vice presidente della Regione Toscana e Assessora all'agricoltura – contiene alla perfezione la filosofia dell'accoglienza toscana tradotta in chiave contemporanea: promuove l'economia locale a partire dalla vocazione agricola e dal concetto di recupero e tutela del territorio e la collaborazione tra pubblico e privato in questo caso genera un circolo virtuoso. Le aziende agricole, custodi storiche del paesaggio, aprono i propri terreni creando una rete di percorsi pedo-ciclabili privati ad uso pubblico che si interconnettono con la viabilità esistente valorizzando il territorio e al tempo stesso tutti i prodotti che questo ci offre”. La sostenibilità è il principio cardine dell'iniziativa e si articola in molteplici dimensioni: si parte dal recupero di sentieri già esistenti, promuovendo una mobilità dolce, incentivata dall'integrazione con l'e-bike.
Al contempo si tutela il paesaggio: la manutenzione dei percorsi, affidata alle aziende agricole, garantisce la conservazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, valorizzando la viabilità esistente con interventi minimi. Si stimola la riduzione dell'impatto ambientale: incoraggiando i turisti a lasciare l'automobile per esplorare il territorio in modo ecologico e immersivo. Un altro importante aspetto è quello della sicurezza: i percorsi non sono accessibili alle auto. Alle aziende agricole, inoltre, è stato fornito un kit “bike friendly” da mettere a disposizione dei viaggiatori, in caso di guasto meccanico. Il Chianti Bike Natural Park è una rete di percorsi naturali che si dipanano tra vigne e uliveti, boschi e macchie, piste, percorsi battuti e non, che si legano e raccordano con le strade bianche, i percorsi storici, i sentieri CAI, per 400 km esistenti, più altri percorsi potenziali stimabili in 2000 km.
Questo ecosistema è accessibile solo tramite "You'r Welcome®": una sofisticata applicazione mobile che funge da "assistente digitale" del visitatore, consentendo di pianificare esperienze personalizzate in base alle preferenze individuali, navigare nei percorsi attraverso geolocalizzazione GPS, scoprire eventi e attività in tempo reale, accedere a informazioni dettagliate sulle aziende e i punti di interesse attraverso un sistema di QR code diffusi sul territorio.Il progetto prevede anche un info point fisico: lo spazio "Etico Shop", a San Casciano Val di Pesa, che rappresenterà il punto di riferimento tangibile per visitatori e residenti. L'ospite è al centro: invece di cercare notizie sul web, sarà l'informazione a raggiungere il visitatore in funzione delle scelte di interesse e della distanza che ha impostato. L’app, attualmente in fase di collaudo, sarà disponibile dal mese di giugno scaricabile gratuitamente dalle principali piattaforme.
Al di là degli aspetti tecnologici e infrastrutturali, "You'r Welcome®" pone al centro del proprio modello il valore della connessione umana creando un tessuto di relazioni che supera la tradizionale dicotomia tra residenti e turisti. I percorsi non collegano solo luoghi fisici, ma persone e storie, facendo riscoprire il valore della comunità e della condivisione. Il progetto, inoltre, rappresenta una concreta opportunità di sviluppo economico sostenibile per le realtà locali. Le aziende agricole, le attività commerciali, i ristoranti e le strutture ricettive che aderiscono all'iniziativa beneficiano di una maggiore visibilità e di un nuovo flusso di visitatori, potendo proporre esperienze enogastronomiche, culturali e ricreative che valorizzano produzioni locali e tradizioni. "You'r Welcome®” non è solo un nome, ma una filosofia che invita a riscoprire l'arte toscana dell'accoglienza: un vero e proprio racconto corale del territorio che parte dalla cura dell'ambiente, all'insegna di quell'”agricultura” che ha plasmato l'iconico paesaggio toscano.
Daniela Mugnai
DAZI USA, IL CONSORZIO VINO CHIANTI SCRIVE AL GOVERNO: “SI RISCHIA IL BLOCCO DELLE ESPORTAZIONI E LA CRISI DI TANTE AZIENDE”
Il presidente ha inviato una lettera ai Ministri Lollobrigida, Tajani e Urso per chiedere un intervento urgente contro il dazio del 200% annunciato da Trump: “Se non si trova una soluzione, la vendemmia 2025 sarà compromessa” Firenze, 21 marzo 2025. “Un dazio del 200% sulle esportazioni di vino negli Stati Uniti significherebbe il blocco totale delle vendite Oltreoceano e metterebbe in ginocchio le aziende produttrici, che con i magazzini pieni sarebbero costrette a fermare la produzione e a ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti”. A scriverlo è il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi in una lettera indirizzata al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
L’allarme del Consorzio riguarda l’annunciato dazio del 200% sulle bevande alcoliche europee, tra cui il vino, che il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di voler introdurre. “La nostra denominazione – prosegue Busi nella lettera – esporta ogni anno negli Usa circa il 25% della produzione. Il Chianti è stato tra i primi vini italiani a varcare l’oceano e negli anni ha consolidato una presenza stabile sul mercato americano. Se questo dazio venisse applicato, i nostri produttori non sarebbero più in grado di competere e il danno sarebbe incalcolabile”. Il presidente del Consorzio Vino Chianti sottolinea le difficoltà che stanno già vivendo i produttori a causa delle condizioni climatiche e delle conseguenze delle guerre e tensioni geopolitiche, sottolineando che un ulteriore colpo come questo potrebbe essere insostenibile.
“Quest’anno la produzione è tornata ai livelli standard, permettendoci di iniziare a recuperare terreno dopo anni difficili - scrive Busi -. Ma se le nostre cantine resteranno piene per l’impossibilità di vendere negli Usa, la vendemmia 2025 sarà seriamente compromessa: senza spazio per il nuovo vino, molti produttori non potranno raccogliere l’uva a settembre”. Di fronte a questo scenario, il Consorzio Vino Chianti chiede un intervento immediato del Governo italiano e dell’Unione Europea per scongiurare l’introduzione dei dazi e avviare un dialogo con le autorità statunitensi. “È fondamentale che le nostre istituzioni si attivino subito – conclude Busi – per tutelare un settore che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e un pilastro della nostra economia”.
Galli Torrini
OLIVICOLTURA 4.0: SENSORI E NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DEGLI AGRICOLTORI
Un partenariato pubblico - privato sta sperimentando un sistema integrato che servirà a raccogliere dati, catalogarli e gestirli per una presa di decisione in oliveto ottimale e a portata di click. Un progetto in grado di traghettare l’agricoltura tradizionale del comparto olivicolo in una coltura delle olive davvero proiettata nel futuro, un’olivicoltura 4.0 tra droni, sensori, IoT e nuove tecnologie. È stato fatto oggi un altro passo in avanti verso l’olivicoltura di precisione, che segue la sperimentazione in corso sull’utilizzo dei droni per la difesa fitosanitaria. Questa volta parliamo di sensori e di intelligenza artificiale a servizio diretto dell’olivicoltore: permetteranno di raccogliere dati in modo automatico sulle condizioni di stress delle piante, sulla presenza di patogeni e parassiti e sulle interazioni tra questi e le variabili ambientali, ossia tutte quelle condizioni che devono essere conosciute, analizzate e poi governate attraverso decisioni consapevoli e mirate da parte dell’olivicoltore al fine di conservare – e anzi migliorare – il più possibile la capacità produttiva dell’oliveto e la qualità delle produzioni stesse.
La sperimentazione avviene presso l’oliveto dimostrativo del Consorzio di tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure a DOP a Lucinasco, in provincia di Imperia. Il progetto vede come ente finanziatore la FILSE – Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico ed un partenariato composto dalle migliori competenze nel settore, sia private che pubbliche, tutte liguri: Sitem srl (soggetto capofila), Relatech srl, CERSAA (Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola), Flairbit srl, Genoa Instruments srl, Globi Hi-Tec srl, Bees srl, oltre al CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si tratta dello studio e della progettazione di un’architettura informatica per l’acquisizione, l’archiviazione dei dati e la loro analisi grazie all’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale mirati allo sviluppo di un sistema avanzato di supporto alle decisioni ad uso dell’olivicoltore, con relativa dimostrazione. In pratica, il Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP sta creando, insieme ai partners, un vero e proprio “oliveto 4.0” grazie all’impiego di sensoristica di precisione dedicata al monitoraggio di parametri (del suolo e dell’ambiente in generale) potenzialmente responsabili dell’instaurarsi di condizioni favorevoli alla presenza e la diffusione di patogeni e parassiti, oltre a quelli che forniscono indicazioni precise sulla dotazione idrica delle piante.
Verrà a tal fine sperimentato un sistema integrato di capannine meteo, sensori posizionati nel suolo e sulle piante, trappole “intelligenti” per la lotta alla mosca dell’olivo in grado di acquisire ed elaborare immagini del parassita, oltre a dissuasori ottico – acustici per gli animali selvatici. “Il Consorzio di tutela sta svolgendo un ruolo di animatore e guida in tutti quei processi di innovazione e sperimentazione che possono aiutare le imprese della filiera olivicola e favorire la crescita delle produzioni di qualità. La ricerca e l’innovazione possono aiutare l’olivicoltura a far fronte ai cambiamenti in atto e intraprendere con consapevolezza la strada della sostenibilità” afferma il Presidente del Consorzio di tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP Carlo Siffredi. “L’innovazione in campo agricolo – e olivicolo in questo caso – deve produrre ricadute concrete, applicabili e sostenibili per le imprese. La continuità nell’azione di ricerca, sperimentazione e pre-applicazione è strategica per raggiungere risultati efficaci e trasferibili nella pratica.
Da molti anni il CeRSAA persegue questi obiettivi partendo da solide basi di conoscenza agronomica, fitopatologica e fitoiatrica, con uno sguardo sempre molto attento alle innovazioni tecnologiche, alfine di interpretare al meglio i cambiamenti ambientali, colturali, sociali ed economici del settore” sottolinea il Direttore Generale del CeRSAA, Giovanni Minuto. Ufficio Stampa Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. +39 349 4287232 www.oliorivieraligure.it Il Consorzio per la tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP A partire dalla sua costituzione avvenuta nel 2001 è stato riconosciuto ai sensi dell’art. 14 della legge n. 526 al 1994. Senza scopo di lucro agisce per la valorizzazione, promozione e tutela della denominazione. È composto da 371 operatori della filiera produttiva ligure, tra olivicoltori, frantoiani e confezionatori che operano all’interno del piano di controllo dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP. La filiera certificata comprende circa 2.400 ettari di oliveti con 728.000 piante di olivo. Le confezioni di olio Riviera Ligure DOP sono riconoscibili dal collarino numerato giallo rilasciato dal Consorzio di Tutela, garanzia di origine, tracciabilità e qualità.