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7° FATTORE COMUNE
di Virgilio Pronzati
Foto di Maria Grazia Maineri
I prodotti agroalimentare italiani sono sempre più imitati e purtroppo falsificati. Un reato diffuso non solo nei Paesi asiatici e sudamericnti ma nella nostra Europa, che danneggia sensibilmente la nostra economia. E' successo in Germania, Inghilterra e Serbia. Il perchè è semplice. L'italia è la maggiore produttrice di prodotti DOP e IGP dell'intero pianeta. Dei 3.151 prodotti internazionali riconosciuti e tutelati con denominazioni di origine, ben 853 sono made in Italy. Staccate sensibilmente, Francia e Spagna. Non a caso la cucina Italiana si pone anch’essa al vertice. Un esclusivo primato che dobbiamo tutelare ed accrescere, derivato dal lavoro di migliaia di appassionati e competenti coltivatori e tecnici del settore. Vere e proprie eccellenze che ancora non tutti conoscono. Al primo posto l'Emilia-Romagna seguita dal Veneto, Sicilia e Lombardia.
Lucio Bernini e Tinto mentre parlano con Maura Macchiavello e Carlo Gandolfo
La Liguria, ha 2 DOP: Olio Extra Vergine di Oliva Riviera Ligure e Basilico genovese. Altrettante le IGP: Acciughe sotto sale del Mar Ligure e la Focaccia di Recco col formaggio.
Da quest’ultima ghiottoneria è nata l’idea e, la successiva realizzazione di Fattore Comune, una manifestazione di successo giunta quest’anno alla settima edizione, firmata dai geniali Daniela e Lucio Bernini (Dimensione Riviera Promozioni). L’iniziativa, senz’altro inedita, possiede importanti finalità tese a valorizzare e diffondere i prodotti regionali DOP e IGP, con conseguente ricaduta economica sull’intero territorio nazionale, in particolare nel settore dell’ospitalità e del turismo. A promuovere l’iniziativa, sono il Comune di Recco e il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio, con il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali, della Regione Liguria e dei Comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno.
Lucio Bernini e Tinto intervistano Oliviero Sisti e Angelica Delpero
Una golosa “duegiorni”, dall’8 al 9 novembre 2024, all’insegna dei prodotti DOP e IGP, presentati e commentati dai produttori.. Nel pomeriggio del primo giorno, al Teatro Comunale di Sori, è andata in scena la settima edizione di “Fattore Comune”. Incontro-dibattito tra prodotti e produttori DOP e IGP, condotto brillantemente, per competenza e professionalità, dal popolare Tinto giornalista RAI conduttore di Decanter, trasmissione cult di Radio Rai 2 e da Lucio Bernini Direttore del Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio IGP
Bernini, Raggio, Rezzano e Tinto
Un vero e proprio talk show con protagonisti i prodotti agroalimentari tutelati dall’Unione Europea. Un settore non solo strategico per l’economia comunitaria, ma che costituisce una garanzia nei confronti dei consumatori, poiché garantiscono un’informazione affidabile sull’origine geografica dei prodotti e dei loro processi produttivi così che questi possano fare scelte d’acquisto più consapevoli. Sul palco, prodotti certificati delle regioni Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria.
Dopo gli interventi di Marco Visca, sindaco di Sori e di Carlo Gandolfo sindaco di Recco, le attese interviste ai produttori dei seguenti prodotti.
Il sindaco Gandolfo con i ristoratori recchesi, stampa, pubblico e gli allievi del Marco Polo
Per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP: Cesare Mazzetti Presidente Fondazione Qualivita e Vice presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena. Un prodotto esclusivo, vero e proprio oro nero, apprezzato dagli esigenti gourmet di tutto il mondo.
Per il Pecorino delle Balze Volterrane DOP: Giovanni Cannas Direttore del Consorzio di Tutela del Pecorino Balze Volterrane DOP e Davide Bettini Presidente Distretto rurale-bio Val di Cecina e Associazione sviluppo rurale di Volterra. Un formaggio prodotto con latte crudo e caglio vegetale, di non comune bontà e armonia.
Parte dei soddisfatto pubblico
Per l’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG: Pier Filippo Frisa Direttore Comunicazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Uno spumante di gran struttura e carattere prodotto col pregiato Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, seconda zona al mondo per il vitigno dopo la Borgogna.
Per la Soprèssa Vicentina DOP: Patrizia Gobbo e Flori Fantin produttori di Soprèssa Vicentina DOP. Salume dal sapore morbido e sapido che si scioglie in bocca.
Per il Silter DOP: Oliviero Sisti Direttore del Consorzio di Tutela del Silter DOP e Angelica Delpero Marketing territoriale Consorzio Ponte di Legno-Tonale. Squisito formaggio dal sapore sapido con aromi di erbe e fiori di montagna.
L’apprezzamento del pubblico per il Silter DOP
Per i Salumi DOP Piacentini: Roberto Belli Direttore Salumi DOP Piacentini e Simone Fornasari Assessore al Commercio del Comune di Piacenza. Un goloso trittico che rappresenta al meglio la norcineria nazionale.
Per il Panforte di Siena IGP: Massimiliano Arnecchi Presidente CoRiPanf - Comitato promozione Ricciarelli e Panforte di Siena IGP . Un dolce storico che è quasi sinonimo di Siena.
Per il Marrone della Valle di Susa IGP: Marco Re Presidente Cooperativa La Marina e produttore, e Paolo Chiaberto Produttore e Consigliere Comune Villar Focchiardo. Un pregiato marrone per siglare piatti dolci e salati
Per il Cinque Terre DOC: Marzia Raggi Vice presidente Consorzio Tutela Vini Cinque Terre, Luni, Levanto e Riviera di Levante, e Marco Rezzano Presidente Enoteca Regionale e di AIS Liguria. Un vino unico come il territorio da cui nasce.
Per il Basilico Genovese DOP: Gianni Bottino Direttore Consorzio Basilico Genovese DOP: Solo col Basilico Genovese DOP il classico e storico pesto genovese
Per la Focaccia di Recco col formaggio IGP: Maura Macchiavello
I noti ristoratori Fabrizio Passano, Cristina Carbone e i gemelli Gianni e Vittorio Bisso. Dietro le brave food blogger Maria Grazia Maineri e Simonetta Piccardo
Presidente del Consorzio Focaccia di Recco IGP e Carlo Gandolfo Sindaco di Recco. Godibile in ogni occasione. Per il New York Times è il piatto perfetto.
La Focaccia di Recco col Formaggio I.G.P. è un grande valore aggiunto riconosciuto ai comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno e si può trovare solo nelle attività consorziate: Ristoranti a Recco: Alfredo, Angelo, Da Lino, Da ö Vittorio, Del Ponte, Manuelina, Vitturin e Focacceria Manuelina. Panifici a Recco: Tossini, Moltedo G.B. e Moltedo Luisa. Ristoranti a Sori: Edobar, Il Boschetto, Focacceria Tossini. Asporto a Camogli: Revello Focacceria.
Degna chiusura del riuscito convegno, con le conclusioni di Tinto e Lucio Bernini. Ma non è finita qui. Dalle ore 20 al ristorante Alfredo di Recco di Fabrizio e Luciana Passano, grande serata di enogastronomia. Nei vari banchi d’assaggio, ci sono state continue ed esclusive degustazioni di prodotti DOP e IGP. presentati al convegno. In sala e in cucina, a fianco dello staff del ristorante Alfredo di Recco i bravi allievi dell’Istituto Alberghiero Marco Polo di Genova e Camogli, coordinati dai loro insegnanti.
La gara annuale della Festa della Focaccia di Recco IGP
FIS GENOVA VI PROPONE UN AUTENTICO VIAGGIO NEL BAROLO CON LA CANTINA DAMILANO
A Genova mercoledi 20 Novembre 2024 alle ore 20.00 presso l'hotel Holiday Inn Genoa, via Milano 47, degustazione guidata di vini della Cantina DAMILANO
Guiderà l’esclusivo tasting, Massimo Billetto, esperto e grande conoscitore delle Langhe e del Barolo, di Fondazione Italiana Sommelier Roma, affiancato dal titolare Guido Damilano che ci racconteranno il territorio delle Langhe e il vitigno Nebbiolo.
Damilano è una delle cantine storiche di Barolo dalle tradizioni antiche, ultracentenarie.
Il valore di un’azienda vinicola si fonda su tre pilastri fondamentali:
il territorio, la storia e le persone.
La Cantina Damilano ha costruito il suo successo su questa visione. Il territorio è uno dei più vocati del mondo, un tempio per l’enologia mondiale. La storia affonda le radici nel 1800 e le persone sono quelle che con entusiasmo e passione l’hanno portata dalle colline di Langa ad essere una delle cantine più apprezzate sulle tavole più prestigiose del mondo.
Degustazione di 6 vini iconici dell'azienda
° Langhe Doc Nebbiolo
° Barolo DOCG Lecinquevigne
° Barolo DOCG del Comune di Serralunga d’Alba
° Barolo DOCG Raviole
° Barolo DOCG Cerequio
° Barolo DOCG Cannubi
Quote di partecipazione:
€. 40,00 Soci
€. 45,00 non Soci
La serata è a numero chiuso.
Per informazioni e prenotazioni inviare mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oppure contattare i numeri:
Mauro 3396936249
Roberta 3494777080
Fabrizio 3475200173
Regole per la partecipazione ad attività e corsi
La partecipazione all’evento/corso è consentita esclusivamente agli Iscritti alla Fondazione Italiana Sommelier in regola con la quota annuale.
Nelle Sale di Degustazione non è consentito l’uso del telefono e sono vietate le registrazioni audio-video. I partecipanti sono invitati a non utilizzare profumi penetranti che pregiudicano una corretta degustazione. Prestare particolare cura al proprio abbigliamento, in considerazione dell’alto profilo delle nostre attività e dei luoghi in cui si svolgono. Durante il periodo estivo non sono ammessi partecipanti in pantaloni corti o indumenti simili.
Suggeriamo di arrivare con qualche minuto di anticipo. Le nostre attività iniziano e terminano sempre con la massima puntualità. Non possiamo consentire l’ingresso oltre l’orario stabilito, la sala di degustazione chiude all’inizio dell’evento. Prima del termine della degustazione non è possibile lasciare la Sala per non arrecare disturbo. In caso di assenza ad una attività prenotata, non sono previsti rimborsi.
ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER, ASSEGNATI I PRESTIGIOSI PREMI “TASTEVIN”
Andrea Gualdoni miglior Sommelier d’Italia-Trentodoc. Migliaia le persone ai banchi d'assaggio
La finale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia-Trentodoc con la vittoria del lombardo Andrea Gualdoni e l'assegnazione dei 22 prestigiosi Premi Tastevin Ais sono i principali avvenimenti che hanno animato la kermesse dedicata alle eccellenze vitivinicole italiane promossa dall’Associazione Italiana Sommelier alla stazione Leopolda di Firenze.
Il Tastevin AIS è il Premio che l’Associazione Italiana Sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati. I premiati dell'edizione 2025 sono: Valle d’Aosta, Valle d’Aosta Chardonnay Le Vin de Michel 2022 Grosjean Vins; Piemonte, Lessona 2019 Proprietà Sperino; Lombardia, Valtellina Superiore Sassella Ultimi Raggi Riserva 2018 Arpepe; Veneto, Mat’55 Brut 2015 Pian delle Vette; Trentino, Trento Le Général Blanc Dosaggio Zero Riserva 2016 Cantine Monfort; Alto Adige, Alto Adige Pinot Nero Trattmann Riserva 2021 Cantina Girlan; Friuli Venezia Giulia, Friuli Venezia Giulia Bianco Morus Alba 2022 Vignai da Duline; Liguria, Rossese di Dolceacqua Superiore Barbadirame 2022 Maixei; Emilia, Colli di Parma Vigna del Guasto 2020 Lamoretti; Romagna, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2021 San Patrignano; Toscana, Bolgheri Sassicaia 2021 Tenuta San Guido; Umbria, Orvieto Classico Superiore Mare Antico 2022 Decugnano dei Barbi; Marche, Conero Sassi Neri Riserva 2020 Fattorie Le Terrazze; Lazio, Notturno dei Calanchi 2021
Paolo e Noemia D’Amico; Abruzzo, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Escol Riserva 2019 San Lorenzo; Molise, Falanghina del Molise Pluris 2023 Cantine San Zenone; Campania, Campi Flegrei Falanghina Cruna Delago 2022 La Sibilla; Puglia, Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2021 Tenute Chiaromonte; Basilicata, Aglianico del Vulture Donato D’Angelo 2021 Donato D’Angelo; Calabria, Cirò Rosato Le Formelle 2023 Caparra & Siciliani; Sicilia, Marsala Superiore Ambra Semisecco Vintage 1994 Tino n.5 1994 Francesco Intorcia Heritage; Sardegna, Vermentino di Gallura Vendemmia Tardiva Montidimola 2022 Vigne Surrau.
“Il nostro è un format che sta crescendo di anno in anno - ha osservato il Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Sandro Camilli -. Noi vogliamo che tutta questa eccellenza e tutte queste figure professionali che noi formiamo nelle nostre aule siano sempre più specializzate e qualificate per andare a diffondere la nostra cultura enogastronomica, in Italia e nel mondo”.
Nel corso dell'iniziativa sono stati anche consegnati i premi Bonaventura Maschio e Surgiva e si sono svolte due masterclass condotte da Daniele Cernilli.
Migliaia le persone che nel corso della giornata si sono fermate al grande banco dove sono stati degustati i migliori vini della guida Vitae 2025, il prodotto editoriale di Ais – disponibile anche in app e in lingua inglese, scaricabile gratuitamente, per Android e iOS - la cui realizzazione ha raccolto quasi 20.000 etichette degustate e valutate da una redazione centrale, coinvolgendo 22 redazioni territoriali e più di 1000 collaboratori.
L’evento, al quale hanno partecipato il Sottosegretario di Stato all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare ed alle Foreste Senatore Patrizio La Pietra, la Vice Presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi e il Segretario Generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, è stato organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier con il Patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Camera di Commercio Firenze, in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, Vetrina Toscana, Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze. Vetrina Toscana è il progetto della Regione, in collaborazione con Unioncamere Toscana, che promuove il turismo enogastronomico; con la regia di Toscana Promozione Turistica coadiuvata da Fondazione Sistema Toscana.
Partner: Surgiva, Della Marta, Lehmann, Broggi, Listone Giordano, Giorgio Tesi Group, Accessori da Vino.
Marzia Morganti ph. 3356130800
IL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO LANCIA NEGLI USA LA CAMPAGNA “PRONUNCIATION CHALLENGE”
TRA I PRIMI PARTECIPANTI, LA STAR DEL CINEMA WHOOPI GOLDBERG
Il concorso, condotto dallo chef e personaggio televisivo David Rocco, consiste nell’invitare i consumatori americani a tentare di pronunciare correttamente il nome “Parmigiano Reggiano”. La campagna ha immediatamente trovato una sostenitrice d’eccezione nell’attrice premio Oscar, che sulla tv ABC ha mostrato una forma serigrafata con il suo volto, esibendosi in una (quasi) perfetta pronuncia del nome della Dop.
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha lanciato negli USA la campagna “Pronunciation Challenge” volta a informare e aiutare i consumatori statunitensi, da sempre innamorati del prodotto, a distinguere l’originale Dop italiana dai formaggi similari presenti sul mercato. Condotta dallo chef e personaggio televisivo canadese David Rocco, la sfida, che si protrarrà fino al 25 novembre, consiste nell’invitare i passanti fermati per strada a tentare di pronunciare correttamente il nome “Parmigiano Reggiano” (non facile per gli anglofoni) davanti a una telecamera, distribuendo scaglie di formaggio come premio di consolazione, con l’obiettivo di esortarli ad astenersi dall’utilizzare termini fuorvianti come “parmesan” o “parm”.
La campagna ha immediatamente trovato una sostenitrice d’eccezione: Whoopi Goldberg, l’attrice premio Oscar star di film storici quali Il colore viola, Ghost – Fantasma e Sister Act, da sempre innamorata del Parmigiano Reggiano. Durante la rubrica Whoopi’s Favorite Things nel programma The View sulla tv ABC, che nel 2024 sta registrando una media di due milioni e mezzo di spettatori a puntata, Goldberg ha infatti mostrato una forma di Parmigiano Reggiano serigrafata con il suo volto e con l’hashtag della campagna #sayparmigianoreggiano, esibendosi in una (quasi) perfetta pronuncia del nome della Dop. La campagna, che punta ad attirare l’attenzione dei consumatori e a rafforzare l’identità del vero Parmigiano Reggiano negli Stati Uniti, prevede infatti anche un concorso a premi sui social media che incoraggia il pubblico statunitense a registrare e condividere i propri tentativi utilizzando questo hashtag sui propri canali: il primo classificato riceverà una forma intera di Parmigiano Reggiano, il secondo una mezza forma di formaggio, il terzo tre spicchi.
Gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato estero della Dop, con oltre 14.000 tonnellate esportate nel solo 2023 (+7,7% rispetto al 2022), pari al 22,5% della quota export. Inoltre, nel primo semestre 2024, le esportazioni hanno segnato un +21,7% sullo stesso periodo del 2023 (7.736 tonnellate vs 6.359). Proprio per tutelare il grande amore che i consumatori americani dimostrano per il Parmigiano Reggiano, il Consorzio sta portando avanti una battaglia contro la possibilità che prenda piede un contesto di misure restrittive al commercio dei latticini. Negli USA, infatti, il Parmigiano Reggiano copre meno del 5% del mercato dei formaggi duri e viene venduto a un prezzo doppio di quello dei parmesan locali. Inoltre, la Dop viene venduta a 20 dollari a libbra, a differenza dei 10 dollari a libbra del parmesan. Negli Stati Uniti chi compra il Parmigiano Reggiano fa una scelta consapevole: ha infatti un 95% di mercato di alternative che costano la metà. Il Consorzio ritiene che imporre dazi sulla Dop sarebbe una scelta che danneggerebbe tutti: aumenterebbe solo il prezzo per i consumatori americani, senza proteggere realmente i produttori locali. Proprio per sostenere la crescita in questo Paese, oltre a consolidare un forte investimento per attività di digital e influencer marketing, un’intensa attività di pubbliche relazioni e media relations, partecipazione a fiere ed eventi, attivazione e presidio dei punti vendita e supporto agli operatori, il Consorzio ha ufficializzato lo scorso 27 luglio (anniversario dei 90 anni dalla fondazione) l’apertura di un ufficio operativo (corporation) per avere una maggiore efficacia nelle operazioni di promozione e di tutela.
Fabrizio Raimondi - Consorzio Parmigiano Reggiano – Ufficio Stampa e Relazioni Esterne mobile +39 335 389848;
ALBE® DI G.D. VAJRA: IL BAROLO CONTEMPORANEO E ACCESSIBILE CHE PIACE ALLA CRITICA INTERNAZIONALE
Aldo e Giuseppe Vaira spiegano com’è nato il vino premiato nella Top Ten di Wine Spectator. Un tributo alla tradizione, pensato per la ristorazione e per avvicinare i giovani al mondo del Barolo
Il Barolo DOCG Albe 2020 entra quest’anno per la prima volta nella Top 10 by Wine Spectator, la classifica più influente sul mercato, posizionandosi al nono posto. Per G.D. Vajra è la quinta presenza nella “Top 100” nelle ultime 11 edizioni, per la seconda volta con questo vino.
Il progetto Albe è nato in G.D. Vajra 21 anni fa, per offrire alla ristorazione una valida alternativa nella scelta del Barolo da inserire in carta. “Avevamo due sogni quando lo abbiamo creato – dichiara Giuseppe Vaira –, riuscire a portare il Barolo sulla tavola degli amanti del buon vino ogni giorno ed essere il primo Barolo per tutti quei giovani che, nel calice e dal calice, attendono poesia, gusto e stupore. Albe unisce in sé la qualità e la cura che mettiamo in ogni vino alla bevibilità tipica dei Baroli più classici, così da permettere a tutti il piacere di consumarlo anche al ristorante”.
Ma Albe vuol essere anche un tributo pieno di colore e gioia alla tradizione e ai Maestri delle Langhe. Nasce infatti dall’assemblaggio delle uve dei vigneti di Barolo in quota da cui, grazie al gioco di esposizioni diverse, da sud-est a sud-ovest, ogni giorno si gode di tre albe, a un’altitudine compresa tra i 380 e i 480 metri s.l.m. “Quando iniziavo la mia avventura, i grandi Baroli nascevano sempre dall’unione di vigne diverse. Era il modo per raggiungere prima un’armonia e una finezza altrimenti difficili – sottolinea Aldo Vaira che con la moglie Milena ha dato vita all’azienda nel 1972 –. Così è per Albe, un vino che ci sta dando grandi soddisfazioni. Lo splendido risultato raggiunto nella classifica di Wine Spectator è il frutto di tante persone che lavorano con G.D. Vajra: il team di vigna, di cantina, dell’ospitalità, per ogni gesto e ogni dettaglio, anche il più nascosto, curato con amore”.
Il Barolo DOCG Albe 2020 è un vino molto espressivo e amabile, che in bocca esprime tutta la sua autenticità ma anche grande energia e vivacità, ottimo da bere subito come tra qualche anno. Bruce Sanderson – senior editor della testata americana – lo descrive così su Wine Spectator: “Questo rosso caldo presenta sapori di ciliegia, lampone, rosa, ferro, ginepro e fieno, sottolineati da una vibrante acidità. La struttura è armoniosa e morbida, con un lungo retrogusto di frutti rossi, elementi minerali e floreali”.
Anna Sperotto