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OPERE DEL MAESTRO ODO TINTERI
Un cordiale invito all’inaugurazione della mostra nella Galleria della Società Promotrice di Belle Arti Liguria che si terrà sabato 16 novembre alle ore 17,30 in Via Degli Archi 39-Genova
La mostra presenta una serie di disegni colorati della Liguria in costa, ceramiche e alcuni dipinti recenti. La mostra continua fino al 7 dicembre. Spero di vedervi. Un caro saluto da Odo Tinteri.
IL PROGETTO IN EUROPE WE CARE FOR BEEF PRESENTE A GUSTUS 2024: APPUNTAMENTO A NAPOLI DAL 17 AL 19 NOVEMBRE
Pad. 3 Stand 3100 - 3107
Il progetto europeo In Europe We Care for Beef sarà protagonista alla fiera Gustus, che si terrà alla Mostra D’Oltremare di Napoli dal 17 al 19 novembre. Gustus, salone professionale dell’agroalimentare, enogastronomia e tecnologia, rappresenta un'importante vetrina per la promozione e valorizzazione del settore agroalimentare e zootecnico, riunendo professionisti del comparto, istituzioni, aziende e appassionati del gusto. La manifestazione si presenta come un'occasione unica di networking, aggiornamento e confronto per gli operatori, con un'attenzione speciale alle eccellenze del Made in Italy.
In occasione di questa edizione, l’AOP Italia Zootecnica organizzerà una conferenza stampa di presentazione del progetto In Europe We Care for Beef il giorno 18 novembre alle ore 10.30 presso lo stand 3100 – 3107 nel padiglione 3. Durante questo incontro, i rappresentanti del progetto illustreranno i principali obiettivi e le attività previste per promuovere la qualità e la sostenibilità della carne bovina europea.
A seguire, sempre il 18 novembre alle ore 11.00, si terrà un workshop di grande rilevanza sul tema "Il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia e il Consorzio Sigillo Italiano: nuove opportunità per la zootecnia e non solo per quella bovina da carne". Il workshop vedrà la partecipazione di esperti del settore tra cui Alessandro De Rocco, presidente dell'AOP Italia Zootecnica, e Giuliano Marchesin, direttore della stessa organizzazione, accompagnati da Franco Martini, presidente del Consorzio Sigillo Italiano, Nicola De Leonardis, presidente della Cooperativa Agricola Terramadre, Gabriele Melluso, presidente nazionale di Assoutenti, e Susanna Bramante, agronoma e consulente della nutrizione. A chiudere l'incontro, sarà l'intervento di Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania, che illustrerà l’impegno dell’amministrazione nel sostenere e valorizzare il comparto zootecnico e agricolo.
Oltre alla conferenza e al workshop, il programma della fiera prevede momenti di confronto e scambio tra i visitatori e gli esperti del settore, accompagnati da degustazioni di carne certificata con il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia. I partecipanti potranno apprezzare la battuta di carne al coltello, un prodotto di alta qualità che esprime al meglio la tradizione e la cura degli allevatori per l’eccellenza.
Gustus sarà quindi un’opportunità per scoprire di più sulle potenzialità della carne bovina certificata e per confrontarsi sui nuovi orizzonti del settore zootecnico europeo.
Gloria Pozzi
IL POLICALPO MONFERRATO ROSSO DI CASCINA CASTLÈT FESTEGGIA 40 ANNI
Vino iconico dell’azienda di Costigliole d’Asti che nasce dall’incontro tra la locale Barbera e il cosmopolita Cabernet Sauvignon, introdotto nell’800 in Piemonte dal Marchese Filippo Asinari.
In occasione del 40° anniversario, il Policalpo Monferrato Rosso 2021 si veste di nuovi colori e celebra una storia di passione, sperimentazione e identità radicata con un’edizione speciale pop. La confezione dell’anniversario presenta una nuova veste grafica, ispirata alle stagioni della vite: dal grigio dell'inverno al verde dell'estate, dal rosso intenso del vino al blu degli acini maturi. Una freccia colorata si erge verso l’alto, simbolo dell’ascesa e della continua ricerca della qualità, un tratto distintivo che accompagna il Policalpo in quarant’anni di vendemmie.
Il Policalpo: un vino dalla doppia anima
Il Policalpo, il cui nome deriva dal greco antico Πολύκαρπος (policarpo) "ricco di frutti" – è frutto dell'incontro tra un vitigno autoctono, la Barbera, e il cosmopolita Cabernet Sauvignon, un’unione che coniuga il territorio locale e un’anima internazionale.
«Il Policalpo nasce da una vigna speciale – dice Mariuccia Borio, proprietaria di Cascina Castlèt - in una posizione meravigliosa che guarda verso il paese di Costigliole d’Asti. Questa collina è sempre stata chiamata così, ‘Policalpo’, in cui la 'r' di policarpo lascia spazio alla 'l' come nella parlata di queste terre. Già nel 1800, il Marchese Filippo Asinari aveva scelto di sperimentare, piantando qui Cabernet Sauvignon accanto allo Chardonnay: un’intuizione straordinaria che ha permesso a Cascina Castlèt di dar vita a un vino ricco di storia, passione e visione. Quando negli anni '70 decisi di ripiantare questa vigna, l’ho fatto per onorare quella lungimiranza e perché credo fermamente nella bellezza dell’incontro tra innovazione e tradizione. Oggi celebriamo i 40 anni del Policalpo come un tributo al passato, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro».
La produzione è limitata: tre 3 e 5 mila bottiglie l’anno. Le uve fermentano insieme, creando un blend dal sapore caldo ed elegante, affinato in barriques e imbottigliato per regalare una complessità unica. Il suo bouquet presenta note speziate che si fondono con aromi di vaniglia, liquirizia e tabacco, creando un profilo suadente e austero.
«Lavorare al Policalpo è sempre stata una sfida e un privilegio – dichiara l’enologo della cantina Giorgio Gozzelino - Questo vino è il risultato di “un matrimonio d’interesse” tra Barbera e Cabernet Sauvignon: dopo un adeguato affinamento in legno, esprime appieno la sua struttura e complessità».
L’essenza e il carattere del Policalpo: il vino che punta in alto
Il Policalpo rappresenta un racconto in bottiglia: "Punto in alto e guardo il cielo. Ma vengo dalla terra, che mi dà forza, e maturo nel suo ventre fattosi cantina." Così si racconta la voce simbolica di questo vino, una "cometa" tra le stelle che invita a scoprire la sua essenza. Con un colore rosso rubino e un profilo aromatico intenso, il Policalpo incarna l’impegno e l’innovazione dell’enologia moderna, fedele alla tradizione e aperta al futuro.
Un’etichetta simbolica firmata Giacomo Bersanetti
È stato l’artista Giacomo Bersanetti, scomparso nel 2020, a ideare e creare l’etichetta innovativa del Policalpo negli Anni 80: una freccia iconica come simbolo di superamento e ricerca, un'impronta archetipica che racconta la storia del Policalpo. La sua grafica evoca l’essenza stessa del vino: «La freccia è il simbolo universale del superamento delle condizioni normali; un’anticipazione mentale della conquista di un bene eccezionale – scriveva l’artista - La freccia indica anche la direzione in cui si ricerca l’identificazione, nel senso che solo differenziandosi un essere raggiunge la propria identità, quindi realizza la propria individualità ed esprime la propria personalità. È simbolo di unificazione, decisione e sintesi; ed è anche simbolo di intuizione folgorante, quindi di conoscenza e di compimento. L'impronta di una freccia, prodotta con uno stampo rudimentale, direttamente sulla superficie corrugata del suolo è stato lo spunto da cui è scaturita la vestizione di Policalpo. Il nome attribuito a questo vino è quello della vigna da cui trae origine, mentre il simbolo della freccia - oltre ai concetti qui sopra riportati - esprime l’atteggiamento di costante tendenza verso l'alto, continua ricerca di miglioramento qualitativo, per un vino la cui produzione mantiene nel tempo uno spiccato carattere sperimentale. Il colore acciaio scuro ottenuto attraverso la tecnica serigrafica, trasmette una personalità complessa e stratificata; comunica l'identità di un vino ricco e coinvolgente».
Cascina Castlèt: chi siamo
Oltre trenta ettari di vigna che racchiudono un sogno diventato progetto. Un progetto che nasce da due idee semplici: rispettare la natura ed essere al passo con la tecnologia. Questa è Cascina Castlèt. Siamo a Costigliole d’Asti, sulle colline tra Langa e Monferrato. Un sogno realizzato per l’imprenditrice vitivinicola Mariuccia Borio. Da sempre i Borio coltivano la loro proprietà con vitigni autoctoni, quelli che più parlano della famiglia, Barbera, Moscato, Uvalino, Nebbiolo, ma negli anni hanno scommesso anche su Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Nascono così i vini Cascina Castlèt, da uve risolute e con nomi coraggiosi, Passum, Policalpo, Avié, Litina, Goj, Ataj e Uceline. Ogni nome racchiude una storia, un racconto, un piccolo aneddoto della famiglia e del territorio. La cantina di Cascina Castlèt ha due anime: una vecchia cantina, interrata e al cui interno sono presenti grandi botti in rovere e un nuovo locale di affinamento, con barrique, tonneaux e macchine moderne. L’azienda produce energia pulita con un impianto fotovoltaico e utilizza un moderno impianto di fitodepurazione naturale delle acque reflue di cantina. Tutto questo vuole essere coerente con il principio che coniuga il rispetto della natura e l’essere al passo con la tecnologia, in ogni fase di vinificazione. La cantina ha un wine shop con ampi spazi per l’accoglienza e la degustazione. I vini vengono bevuti in tutto il mondo: da New York a Tokyo, da Oslo a Sydney fino alle Antille Olandesi.
Fiammetta Mussio
L’ENANTIO DEBUTTA A CORTE: L’ANTICA VARIETÀ RECUPERATA DA ROENO PROTAGONISTA A MONTE CARLO
Il Principe Alberto II di Monaco tra Cristina e Roberta Fugatti
L’Enantio Riserva 1865 Prefillossera testimone dell’eccellenza vitivinicola italiana per Francs de Pied. Alla serata di gala, ospite d’eccezione il Principe Alberto II di Monaco
Martedì 12 novembre a Monte Carlo, l’associazione francese Francs de Pied ha selezionato l’Enantio Riserva 1865 Prefillossera di Roeno come unico vino italiano a rappresentare l’eccellenza vitivinicola del Bel Paese. Tra gli ospiti d’eccezione dell’esclusivo evento di gala Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco, da sempre appassionato sostenitore dei vini rari e dei territori autentici.
L’Enantio Riserva 1865 Prefillossera, prodotto di punta dell’azienda di Brentino Belluno (Verona), affonda le sue radici nella Terradeiforti, in un patrimonio vinicolo e culturale unico. La varietà storica a piede franco, riscoperta grazie al lavoro di ricerca della realtà vitivinicola veronese, racconta la forza del territorio e delle sue tradizioni, espressa con profondità e carattere in ogni sorso. “Essere selezionati da Francs de Pied, associazione che valorizza i vini prodotti con vitigni a piede franco, rappresenta per noi un grande onore – dichiara Cristina Fugatti, titolare di Roeno –. È un grande riconoscimento che esalta l’importanza di preservare varietà autoctone e tecniche di vinificazione antiche. Un traguardo che mi regala una doppia soddisfazione su un progetto di ricerca e riscoperta intrapreso in prima persona all’università, nel quale ho creduto caparbiamente e che oggi ci ha portati sino a qui”.
Fulcro della serata è stata l’asta di beneficenza in cui sono stati battuti tutti i vini a piede franco presenti all’evento: i proventi raccolti andranno a supportare iniziative di conservazione e promozione del patrimonio vinicolo. L’Enantio Riserva Prefillossera 1865, grazie al suo valore storico e a un profilo organolettico unico, è stato tra le etichette più apprezzate dai partecipanti, vedendo riconosciuto il suo prestigio a livello internazionale. “La selezione del nostro Enantio Riserva – ha dichiarato Martina Centa, brand manager e rappresentante della terza generazione di Roeno – ci sprona a continuare il lavoro di conservazione delle nostre radici e delle nostre varietà uniche. Siamo onorati di aver portato un pezzo della nostra storia e della nostra terra a Monte Carlo, per condividerla con personalità di spessore e con chi riconosce il valore dell’autenticità in ogni calice.”
La serata dei Francs de Pied a Monte Carlo ha rappresentato un momento unico per Roeno che consolida il suo impegno per la valorizzazione del territorio e delle antiche varietà vinicole italiane.
Sara Stocco 328 6424760
620 DEI RISTORANTI PREMIATI CON STELLE MICHELIN E NELLA GUIDA MICHELIN ITALIA 2025 HANNO SCELTO THEFORK
Con le nuove aggiunte del 2025, TheFork diventa la piattaforma di riferimento per i ristoranti raccomandati dalla Guida MICHELIN Italia: 156 ristoranti Stellati e 464 ristoranti parte della selezione Guida MICHELIN sono ora prenotabili online, vale a dire 31% dei ristoranti menzionati nella Guida MICHELIN. Dal 2019, anno in cui TheFork è divenuto partner ufficiale per le prenotazioni della Guida MICHELIN, il numero dei ristoranti raccomandati della prestigiosa guida disponibili sulla piattaforma ha superato i 600, offrendo agli utenti un accesso senza precedenti all’eccellenza culinaria.
TheFork Awards, l’iniziativa di TheFork per premiare le migliori nuove aperture e gestioni, ha dimostrato la sua importanza nel panorama della ristorazione. Dal 2018 ad oggi, 138 dei ristoranti premiati dai TheFork Awards sono entrati a far parte della Guida MICHELIN, con 88 selezionati e 50 che hanno ottenuto una o più Stelle, mentre 9 hanno ricevuto la Stella Verde per il loro impegno verso un approccio più sostenibile alla gastronomia. Quest’anno, tra i ristoranti premiati dalla Guida MICHELIN Italia troviamo nomi come Equilibrio (Dolcedo), Marotta (Squille) e Volta del Fuenti by Michele De Blasio, che hanno partecipato a diverse edizioni dei TheFork Awards.
A cinque anni dalla nascita della partnership, i vantaggi per i ristoranti continuano a crescere. TheFork offre un aumento significativo delle prenotazioni grazie alla sua vasta community di appassionati e uno strumento di gestione avanzato, TheFork Manager, costantemente aggiornato.
"Siamo estremamente soddisfatti della nostra partnership con la Guida MICHELIN, che ha permesso a TheFork di diventare un punto di riferimento per gli appassionati di alta cucina e per i ristoranti stellati," ha dichiarato Carlo Carollo, Country Manager di TheFork. "Essere il canale di prenotazione ufficiale della Guida MICHELIN ci permette di offrire a milioni di utenti l’accesso diretto ai migliori ristoranti e, allo stesso tempo, di supportare i ristoratori con strumenti avanzati per una gestione ottimale della sala. Siamo entusiasti di vedere come questa collaborazione continui a evolversi, migliorando l’esperienza culinaria sia per i clienti che per i professionisti del settore."
Il gestionale offre ora nuove funzionalità per i ristoranti di alto livello, come una policy anti-no-show che esclude gli utenti con quattro mancate presenze in 12 mesi, e una live chat per rispondere a richieste speciali. I ristoranti possono anche usufruire di un’integrazione con MyBeezBox per il riscatto di voucher e di un widget gratuito per le prenotazioni dirette.
A proposito di TheFork
TheFork, brand di Tripadvisor® è la principale piattaforma per le prenotazioni online di ristoranti in Europa e Australia. In prima linea nel sostenere e promuovere la cultura della ristorazione, TheFork utilizza la tecnologia per favorire le connessioni reali tra clienti e ristoratori e per avviare questi ultimi al successo. Con una rete di circa 55.000 ristoranti partner in 12 Paesi, quasi 40 milioni di download dell'app e più di 20 milioni di recensioni verificate, TheFork è la piattaforma di riferimento per tutti gli appassionati di food che vogliono vivere esperienze indimenticabili al ristorante. Attraverso TheFork (sito e app) gli utenti possono facilmente selezionare un ristorante in base alle loro preferenze, consultare le recensioni degli utenti, controllare la disponibilità in tempo reale, prenotare immediatamente online 24 ore su 24, 7 giorni su 7, beneficiare di offerte speciali e pagare direttamente sull'app. Per i ristoranti, TheFork fornisce un software, TheFork Manager, che consente di ottimizzare la gestione delle prenotazioni e il tasso di occupazione, aumentare le prenotazioni e la visibilità, combattere i no-show, gestire i pagamenti e semplificare le operazioni, connettendosi alla più ampia community di appassionati di ristorazione.
Ufficio Stampa TheFork Italia