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AGRICOLTURA, LA STORIA DELL’IMPRENDITORE TOSCANO CHE FA IL TRATTORISTA OGNI MATTINA PER FAR FRONTE ALLA MANCANZA DI MANODOPERA
Ritano Baragli, presidente di Valvirginio Cantina Sociale Colli Fiorentini: “Ogni mattina alle 6 salgo sul mezzo per fare i trattamenti ai vigneti. Per questo lavoro ci vogliono competenze che non è più facile trovare e gli italiani si rifiutano di fare questi lavori”
Fa l’imprenditore nella zona dell’empolese e ogni giorno da qualche mese si alza all’alba per salire sul trattore, dare il ramato e coltivare la vite. Lui è Ritano Baragli, si alza ogni giorno alle 6 del mattino e negli ultimi anni ha dovuto fare anche il trattorista, non essendo riuscito a trovare nessuna persona in grado di ricoprire quel ruolo professionale.
Baragli guida Valvirginio - Cantina Sociale Colli Fiorentini, gruppo vitivinicolo che si trova a Montespertoli ed è una dei principali produttori di vino Chianti al mondo. Con alle spalle una storia di oltre 50 anni, Valvirginio oggi riunisce 350 famiglie e 850 aziende, che conservano e tutelano circa 1500 ettari del paesaggio toscano.
“Quest’estate i trenta ettari della nostra vigna li ho trattati tutti io - spiega Baragli - ma il problema è di sistema: in agricoltura manca manodopera, trovare persone è sempre più difficile ed è ancor più difficile trovare manodopera qualificata. Infatti per fare il trattorista non basta saper guidare il trattore, ma è necessaria anche una conoscenza del territorio e del mestiere per non fare danni nei campi”
“Per curare la terra ci vogliono passione e sacrificio, e purtroppo gli italiani non vogliono più fare questi lavori - continua Baragli -. Ogni anno mancano sempre più lavoratori, non sarà facile andare avanti così. Inoltre c’è un problema di burocrazia, che è troppa e troppo complicata: gli imprenditori sono costretti a passare il tempo a riempire scartoffie”.
Ivana Zuliani
DEGUSTAZIONI DI ENOCIBARIO: OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA RANISE
di Virgilio Pronzati
Ranise Agroalimentare S.r.l. . Via Monte Pasubio, 43 18027 Chiusanico (Im). Tel. +39.0183.767966 - Fax +39.0183.763700 - Azienda AgricolaVia IV Novembre, 29 Dolcedo (Im) . info@ranise. com ¬- www.ranise.com
Olio Extravergine di Oliva Mosto
Campagna olearia: 2023-2024
Cultivar: Taggiasca
Metodo di raccolta delle olive: con agevolatori e pettini meccanici. Le olive sono frante il giorno stesso della raccolta.
Molitura - estrazione olio: tradizionale con macine e a ciclo continuo a freddo.
Bottiglie prodotte:parte dell’equivalente di 80 ql.
Confezionamento: 50 cl
Scadenza: 04/11/2025
Esame organolettico ed altre considerazioni
Aspetto: limpido. Colore: giallo oro chiaro. Odore: fruttato leggero e fresco, con netti sentori vegetali di cuore di carciofo, mandorla e lieve di erbe balsamiche. Sapore: delicatamente dolce, sapido, con piacevole e lieve piccante e quasi assente l’amaro. Di leggera struttura ma di molta armonia. Evoluzione: pronto.
Impiego gastronomico: A crudo su rossetti bolliti, insalata di mare e di funghi, primi piatti con frutti di mare, branzino al sale. Ottimale per il pesto genovese. In cottura con zuppa di pesci e di crostacei, ceci in zemino, brandacojon e farinata.
Per acquistarlo: In azienda al prezzo di € 10,40. A € 15,00, in negozi specializzati.
Note: L’Azienda Ranise nasce a Dolcedo in Liguria nel 1995, dal desiderio di recuperare gli uliveti che nel corso delle generazioni erano stati impiantati dagli avi..degli attuali fondatori. Tutto ebbe inizio con un piccolo laboratorio di confezionamento. Dopo qualche anno, con il trasferimento ad Imperia, coincise l’aumento della produzione.
Dal 2013 la sede aziendale si trasferì a Chiusanico, confermandosi sempre di più come azienda specializzata nella produzione e confezionamento di Olio Dop della Liguria e di specialità tipiche del nostro territorio. Le stesse che caratterizzano l’azienda, ma soprattutto col Pesto Ligure fatto con il Basilico Genovese Dop.
Oltre alla qualità dei prodotti, anche il migliore packaging. E’ curato ogni dettaglio per renderli originali, sia dal punto di vista dei sapori, che della comunicazione. L’azienda è fortemente orientata al mercato estero e si impegna costantemente per rafforzare la propria presenza in nuovi Paesi, partecipando a Fiere di settore e innovando la propria offerta di prodotti.
Il mercato italiano viene curato direttamente, cercando di offrire un servizio eccellente sotto ogni punto di vista.
Valutazione: 18,5/20
MERANO WINEFESTIVAL: DOPO L’ANTEPRIMA DI SIBARI, LE NOVITÀ E GLI APPUNTAMENTI IN VISTA DELLA 33° EDIZIONE IN PROGRAMMA DALL’8 AL 12 NOVEMBRE 2024
L’anteprima di Merano WineFestival a tema “bio&dynamica &more”, a Sibari, ha celebrato le eccellenze calabresi della Guida The WineHunter 2024. I prossimi appuntamenti in vista della rassegna meranese all’Ippodromo di Merano il 28 e 29 settembre, in occasione dell’85° Gran Premio Alto Adige, e a Lagundo il 25 ottobre.
Prosegue il conto alla rovescia per la 33° edizione di Merano WineFestival, in programma dall’8 al 12 novembre 2024 con un format sempre più glamour e internazionale. Il primo evento di anteprima della rassegna meranese si è tenuto a Sibari, durante la manifestazione Vinitaly and the City, ed è stato palcoscenico della premiazione delle aziende calabresi che hanno ottenuto i WineHunter Award Rosso e Gold nella Guida The WineHunter 2024. Nelle prossime settimane, i due consueti appuntamenti altoatesini porteranno in scena le eccellenze selezionate da The WineHunter: il 28 e 29 settembre all’Ippodromo di Merano e il 25 ottobre alla Casa della Cultura di Lagundo.
A SIBARI, L’ANTEPRIMA DI “BIO&DYNAMICA &MORE” E LA PREMIAZIONE DEI WINEHUNTER AWARD CALABRESI
Dal 30 agosto al 1° settembre, si è tenuta per la prima volta l’esclusiva anteprima di “bio&dynamica &more”, in collaborazione con la Regione Calabria: protagonista una vasta selezione di eccellenze provenienti da viticoltura biologica, biodinamica e certificata Equalitas o SQNPI, nonché vitigni resistenti Piwi e pregiati vini affinati in anfora, per un’esperienza di degustazione che ha messo al centro l’autenticità del vitigno e del territorio. Venerdì 30 agosto sono state premiate le 33 eccellenze calabresi che hanno conquistato i WineHunter Award Rosso e Gold nell’edizione 2024 della guida. La cerimonia, moderata dal giornalista e WineHunter Scout Andrea Radic, ha celebrato il meglio della produzione vinicola calabrese. Nella serata di sabato 31 agosto, la masterclass “The Best of WineHunter Award Calabria”, anch’essa guidata da Andrea Radic, ha condotto i partecipanti in un emozionante viaggio tra le eccellenze vitivinicole biologiche del territorio selezionate dalle commissioni di assaggio The WineHunter, guidate da Helmuth Köcher.
VERSO MERANO WINEFESTIVAL: LE ANTEPRIME DI MERANO E LAGUNDO
La grande corsa verso Merano WineFestival non si ferma qui: il prossimo e atteso appuntamento sarà la tradizionale anteprima all’Ippodromo di Merano, il 28 e 29 settembre, in occasione dell’85° Gran Premio Merano Alto Adige, la corsa a ostacoli più importante d’Europa. In questa esclusiva cornice, eleganza e mondanità si fonderanno con l’universo enogastronomico italiano. I partecipanti, infatti, avranno l’opportunità di degustare i prodotti selezionati dalla guida The WineHunter tra sezione culinaria, mondo del vino – con un focus speciale sulle bollicine – e, infine, gli spirits. Torna, inoltre, l’appuntamento presso la Casa della Cultura Peter Thalguter di Lagundo, dove venerdì 25 ottobre si terrà un’anteprima dedicata ai vini premiati The WineHunter provenienti da tutto il mondo, in abbinamento alle specialità tipiche dell’Alto Adige e alle eccellenze culinarie del resto del Paese.
GLI HIGHLIGHTS DEL 33° MERANO WINEFESTIVAL
Ricerca, scoperta e condivisione delle eccellenze sono i valori che guidano il percorso di
selezione del team The WineHunter che culminerà nella 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, dove i prodotti nazionali e internazionali premiati dalla Guida conquisteranno l’esclusivo palcoscenico frequentato ogni anno da migliaia di visitatori. Venerdì 8 novembre andrà in scena “bio&dynamica &more”, con il vario mondo dei vini biologici, biodinamici, certificati Equalitas e SQNPI, dei vitigni resistenti Piwi, nonché dei vini in anfora e underwater. Alla sera, il Kurhaus ospiterà l’attesa premiazione dei WineHunter Platinum Award. Novità del 2024, inoltre, la Tavola rotonda “Quo Vadis?” sul futuro della viticoltura e The WineHunter Stars - I Magnifici Sette, premio alle stelle del mondo enogastronomico. Infine, torna il Summit “Respiro e Grido della Terra” che chiama gli attori del mondo vitivinicolo e agricolo al confronto sul tema del cambiamento climatico. Il 12 novembre il Kurhaus accoglierà Catwalk Champagne&More, un viaggio attraverso l’eleganza e la freschezza del mondo di Champagne e Metodo Classico, con eccellenti bollicine abbinate a prelibatezze gastronomiche. Numerosi gli ospiti nazionali e internazionali coinvolti nell’intero programma tra talk, convegni, showcooking e masterclass uniti dal filo conduttore dell’eccellenza. Aperta la vendita dei tickets online, nonché la procedura di accredito per la stampa, operatori del settore e partner.
Stefania Mafalda
CONCLUSA LA PRIMA PARTE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL BARBERA D'ASTI WINE FESTIVAL
UN FINE SETTIMANA RICCO DI TALK, INCONTRI, MUSICA ALL’INSEGNA DELLA BARBERA E DEI VINI DEL MONFERRATO
Si è conclusa domenica la prima parte del ricco programma del Barbera D’Asti Wine Festival, evento in programma dal 6 al 15 settembre nel cuore del Monferrato.
Le prime tre giornate del Festival, organizzate sotto la direzione artistica di Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, Media Partner dell’evento, hanno ospitato personalità di spicco del mondo del vino, dell'arte e dell'impresa.
La prima giornata di Festival ha accolto protagonisti del mondo del vino ma non solo come il comico Neri Marcorè e l’imprenditore Curtis Frasca che ha raccontato la decisione di trasferirsi nel Monferrato per diventare produttore di vino, dopo una carriera di produttore discografico di star come Madonna.
La prima giornata si è conclusa con il talk dal titolo “Qual è il valore del lusso”, mediato dal giornalista Isidoro Trovato, che ha avuto come protagonisti Andrea Barzagli, co-founder dell’azienda agricola Le Casematte, Danilo Guerrini, General manager di Borgo San Felice Resort e delegato Relais & Château Italia, e Philippe de Lur Saluces, produttore di Sauternes e proprietario della tenuta Chateau de Fargues.
Nella giornata di sabato i talk hanno visto alternarsi nella cornice di Palazzo del Michelerio prestigiosi ospiti quali Cristina Mercuri, wine educator e fondatrice di Mercuri Wine Club, Francesca Poggio, Vice Presidente dell’associazione Le Donne del Vino e Tinto Prudente, conduttore televisivo e radiofonico.
Molto atteso dal pubblico l’intervento della scrittrice Stefania Auci che ha raccontato la genesi dei suoi best seller e di come un romanzo può promuovere un territorio narrandone le storie dei protagonisti: “Sono molto contenta di aver partecipato alla prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival nella meravigliosa cornice di Palazzo Michelerio. Credo che la scrittura e la letteratura possano raccontare un territorio esaltandone le peculiarità, le tradizioni, le eccellenze e le grandi storie che sono le radici fondanti della nostra cultura.”.
La giornata di sabato si è conclusa con l’umorismo sarcastico di Diego Parassole, attore comico che attraverso l’unione tra comicità e contenuti scientifici ha coinvolto il pubblico in uno spettacolo entusiasmante.
La terza e ultima giornata di questa prima parte del Festival si è aperta con un talk dal titolo “Armonie del Paesaggio: vite, architetture e umanità” a cura della giornalista del Corriere della Sera, Roberta Scorranese che ha visto protagonisti il fotografo Guido Harari, l’imprenditore Alessio Planeta e l’architetto Filippo Bricolo che al termine dell’intervento ha dichiarato: “Credo che la cantina stia diventando sempre più un luogo altro, in grado di trasfigurare il senso in qualcosa di visibile. Lo spazio deve raccontare il vino creando un’esperienza sensoriale che avvolga tutti i sensi.”.
Molto calorosa la partecipazione di pubblico all’intervento di Giorgio Conte che, durante il talk con la giornalista Roberta Scorranese, ha raccontato della sua infanzia ad Asti e del suo rapporto con il territorio e la musica: “Nella mia vita il buon cibo, la buona musica e il buon vino hanno giocato un ruolo importantissimo, mi reputo un buongustaio e una persona che sa riconoscere un vino buono da uno cattivo. Se dovessi dare un titolo di una canzone a questo mio pensiero sarebbe: la Barbera… una signora da coltivare”.
La kermesse si è conclusa tra gli applausi di una folta platea che ha assistito allo spettacolo del comico Leonardo Manera, conosciuto al pubblico per i suoi personaggi portati sugli schermi durante la trasmissione Zelig.
Spazio anche alla musica e all’arte con i concerti di artisti molto amati dal pubblico quali Nicola Conte, N.A.I.P. e Alejandra Arzola che hanno intrattenuto nelle tre serate il pubblico nell’affascinante cortile di Palazzo Alfieri impreziosito per l’occasione dalle opere giganti di CrackingArt.
Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio, ha evidenziato l'importanza storica dell'evento: "Questa prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival rappresenta un'opportunità imperdibile per esaltare e festeggiare la Barbera, emblema della nostra identità territoriale. Ringrazio gli ospiti per aver accettato l’invito di portare sul palco di Palazzo Michelerio temi legati al tema del vino ma attraverso una prospettiva diversa quali: la comunicazione, la letteratura, l’architettura, la musica e la comicità. Sono certo che questi eventi siano determinanti per far conoscere un territorio ricco di tradizioni, storia ed eccellenze qual è il Monferrato.".
Luciano Ferraro ha dichiarato: “L’idea del Barbera D’Asti Wine Festival è di mettere assieme il racconto del vino con quello del suo territorio attraverso diverse forme artistiche. Il vino è un contenitore di culture, per questo è stato accostato alla musica, alla letteratura, alla comicità, alla fotografia e all’architettura”.
L’evento, a cura del Consorzio Barbera D’Asti e Vini Monferrato prosegue dal 9 al 15 settembre negli spazi di Palazzo Michelerio e Palazzo Alfieri con masterclass tenute da importanti relatori nazionali e internazionali quali: Andrea Gori, Aldo Fiordelli, Marco Sabellico, Gianni Fabrizio, Costantino Gabardi, Riccardo Cotarella, Veronika Crecelius, Andrea Radic, Paolo Porfidio, Othmar Kiem, Jeffrey Porter che ogni giorno esploreranno i vari aspetti della Barbera.
Oltre ai talk, i produttori locali saranno protagonisti dei banchi d'assaggio, offrendo ai partecipanti l'opportunità di degustare e scoprire la ricchezza del territorio attraverso i suoi vini. Per ulteriori informazioni sul programma e biglietti, visitate il sito del Consorzio o la pagina Eventbrite.
IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI MONFERRATO
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta più di 410 aziende associate e 14 denominazione tutelate.
Silvia Comarella
ACETAIE APERTE COME MOTORE DI SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE: SONO 40 QUELLE CHE APRIRANNO DOMENICA 29 SETTEMBRE NELLA PROVINCIA DI MODENA
Visite guidate, percorsi sensoriali, visite in vigna e cottura del mosto sono solo alcune delle attività proposte per conoscere come si producono l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Grazie ai successi crescenti della più che ventennale edizione di Acetaie Aperte quella del prossimo 29 settembre si presenta come una delle edizioni più interessanti di sempre, 40 sono le aziende che apriranno le loro porte per far conoscere il pregiato “Oro Nero di Modena” ai tanti turisti attesi dal modenese ma anche e soprattutto da fuori provincia.
Una crescita significativa nell’offerta da parte dei produttori per far fronte all’aumento dell’interesse del pubblico attorno alla storia e al sistema di produzione dei due pregiati condimenti. “Interesse alimentato dalla crescente valorizzazione del turismo enogastronomico, settore che porta benefici in termini di sviluppo turistico, di reddito ulteriore per il sistema agricolo e per sostenere processi di valorizzazione e tutela messi in atto dai nostri due Consorzi”, afferma Enrico Corsini Presidente del consorzio di secondo livello “Terre del Balsamico” e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
“Del resto - gli fa eco Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e Vice Presidente di Terre del Balsamico - l’enogastronomia rappresenta un’opportunità per tutto il territorio per stimolare e diversificare il turismo promuovendo uno sviluppo economico locale e l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP con la loro storia, la particolarità dei processi di produzione, la capacità di adattarsi a tutte le cucine del mondo e con i numeri da record rappresentano due dei più significativi ambasciatori del Made in Italy agroalimentare nel mondo. La crescita dell’offerta da parte dei produttori è molto importante e significativa: Crediamo che far entrare i turisti nelle nostre acetaie - conclude Grosoli - sia un modo per creare valore su tutto il comparto e molti produttori offrono la possibilità di visite anche durante l’anno”.
Domenica 29 settembre, dalle ore 10 alle ore 18, sarà una giornata rivolta a famiglie, turisti, appassionati, professionisti: ogni acetaia ha organizzato momenti di incontro per raccontare non solo i metodi produttivi, ma anche le caratteristiche organolettiche e soprattutto le storie di vita che si legano a queste eccellenze rappresentative della cultura italiana.
In programma visite e degustazioni guidate, show cooking, percorsi sensoriali, ma anche mostre di auto antiche, concerti e laboratori per conoscere la storia e la cultura e tutti i segreti racchiusi in una goccia di “Oro Nero di Modena”, sia esso Aceto Balsamico di Modena IGP o Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
“I due Consorzi insieme - afferma Corsini - organizzano questo appuntamento con l’obiettivo di far conoscere la capacità dei nostri produttori, e la versatilità del Balsamico di Modena. Il valore di Acetaie Aperte sta anche nel volere educare sempre di più il consumatore a riconoscere i prodotti autentici al fine di far sedimentare una cultura gastronomica che ci aiuti a valorizzare le nostre produzioni, combattendo al contempo le imitazioni ed evocazioni”.
L'evento Acetaie Aperte sarà un viaggio sensoriale a 360 gradi per coinvolgere food lovers e famiglie alla scoperta di queste eccellenze e del ruolo che hanno nella cultura collettiva del territorio. Per partecipare occorre voglia di conoscenza e un paio di scarpe comode per affrontare ogni tipo di esperienza: dai percorsi guidati che partendo dal vigneto arrivano fino ai locali di produzione attraversando tutte le fasi del processo, dalla bollitura del mosto alle sale di affinamento e invecchiamento. Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata.
L’elenco con le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Niccolò Tempestini ph 3398655400