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LUNAIO 2024 RACCONTO DELLA STORIA DEL VINO IN VAL POLCEVERA
di Virgilio Pronzati
Tomaso Richini già sindaco di Serra Riccò è un’appassionato e profondo conoscitore della Val Polcevera. Tra le sue molteplici iniziative culturali, la realizzazione del Lunaio. Un calendario particolare che racconta minuziosamente la storia, usi e costumi della Val Polcevera. Con quest’anno, il Lunaio curato da Tomaso Richini, compie ben diciannove anni!
Il “LUNAIO 2024” racconta la storia del vino e della vite, dalle epoche più remote fino ai giorni nostri. Gli studiosi hanno individuato con l’esame di reperti, l’esistenza della vite già 8000 anni fa. Più tardi attraversando svariate civiltà, incontriamo nella Bibbia Noè che circa 2000 anni prima di Cristo, è alle prese con gli effetti del vino. E ancora nella nostra Tavola bronzea di Polcevera (117 a.C.), leggiamo che “I Langensi saranno tenuti a dare ogni anno all’erario di Genova, la ventesima parte di frumento prodotto in quell’agro, e la sesta parte di vino”. In queste pagine, immagini eloquenti documentano il nostro racconto.
Tomaso Richini
Il Mito della Fenice
Una scommessa quindi e un collegamento ideale tra la resistenza e la resilienza dei nostri viticoltori, che ci contamini e ci faccia rileggere con speranza l’immagine della Fenice che risorge sopra le rovine del nazifascismo e della guerra, raffigurata nel monumento presso i giardini della Casa Comunale. Il suo mito simboleggia la capacità di rialzarsi dopo le difficoltà, caratteristica delle persone caparbie.
Buona lettura e Buon anno, brindando con i vini della Valpolcevera.
Angela Negri
Sindaco di Serra Riccò
La presentazione del Lunaio 2024 si terrà il venerdì 8 dicembre pv alle ore 15,00 nella Sala consigliare del Municipio di Serra Riccò.
RECCO FOOD EXPERIENCE “FOCACCIA DI RECCO MON AMOUR”
Venerdì 15 e sabato 16 dicembre 2023il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio, che ha ottenuto nel 2015 il marchio comunitario I.G.P per il prodotto di cui porta il nome, organizza come ultimo appuntamento dell’anno la Recco Food Experience “Focaccia di Recco Mon Amour”. Due giorni dedicati ai media, stampa, food blogger e personaggi d’opinione, con presenze estremante limitate.
Venerdì 15 a Recco e per chi potrà, sabato 16 dicembre, piccolo tour turistico-gastronomico a Camogli, che oltre a Recco, Sori e Avegno fa parte della zona di produzione Focaccia di Recco IGP, con visita del borgo marinaro, chiudendo l’incontro a Sori.
Questo il programma di base, che nel corso del tempo potrebbe prevedere piccole variazioni:
Venerdì 15 dicembre
Arrivo entro metà pomeriggio presso gli alberghi destinati (per chi ne ha la necessità)
Se l’arrivo è in treno vi manderemo a prendere in stazione -
Ritrovo e breve passeggiata in centro Città fino al lungomare.
Ore 17,45 Panificio Moltedo GB
Panifici a Recco dal 1800, con il passaggio di generazione in generazione della stessa famiglia.
Qui assisteremo alla preparazione della Focaccia di Recco nel metodo antico (senza teglia).
Con l’occasione, a Gio Batta Moltedo, iconico proprietario,
verrà consegnata una targa speciale per i 50 anni dell’attività di via B. Assereto.
Degustazione e brindisi.
Ore 19,00 rientro in albergo.
Ore 19,45 Ristorante Da Ö Vittorio (Locale storico d’Italia)
1° Piano – Sala Cavalieri
PROIEZIONE della storia di Recco
dalla devastazione dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale fino ai successi attuali.
Presentazione Consorzio della Focaccia di Recco
Storia e leggende fino all’IGP della Focaccia di Recco
Anteprima della chiusura di fine anno e risultati ottenuti.
Master class dedicata alla Focaccia di Recco col formaggio IGP
Show cooking “Pesto al mortaio”
Cena a tavola.
Sabato 16 dicembre 2023
Ore 10,00 transfer con bus navetta da Recco a Camogli, località turistica famosa nel mondo.
Visita del borgo e tappa dalla Focacceria Revello nostra associata, un tempio gastronomico.
Ore 12,00 Partenza con bus navetta da Camogli per raggiungere Sori.
Ore 12,20 Ristorante Trattoria Il Boschetto
Locale famoso per i piatti tipici della cucina genovese e le sue produzioni artigianali.
Show cooking e storia dei “Pansoti” e “salsa noci”
Note curiose su queste specialità “leggendarie” oggi bandiere della gastronomia ligure.
Ore 13,00 Pranzo tipico ligure
Ore 15,30 circa termine incontro.
www.focacciadirecco.it Instagram. focacciadirecco_igp
Pagine FB. La festa della Focaccia di Recco oppure Focaccia DI Recco – EVOÈ Festival evento
Youtube Focaccia Di Recco
DANIELA BERNINI
Consorzio della Focaccia di Recco
Relazioni esterne - Ufficio Stampa
Tel.0185 730748
Cell. 335 72 74 514
LA CLASSIFICA DEL PANETTONE E DEL PANDORO DISSAPORE 2023
Proclamati i nomi dei migliori lievitati dell’anno
È stata finalmente svelata l’attesissima annuale classifica firmata Dissapore dedicata ai migliori lievitisti italiani che si sono contraddistinti per la produzione di pandoro e panettone. La proclamazione si è svolta sabato 2 dicembre durante uno speciale evento dedicato, allo “Spazio Fare” d8 Il Mercato Centrale Torino.
Il panel di esperti della redazione di Dissapore si è riunito il 25 e 26 novembre per valutare i 100 panettoni e 50 pandori selezionati durante l’anno tra pasticceri, gelatieri, panificatori e pizzaioli italiani. I campioni sono stati valutati rigorosamente alla cieca e i dati elaborati attraverso il software di Thimus, da due anni partner tecnico della classifica.
Ad annunciare i migliori panettoni e pandori del 2023 è stata Chiara Cavalleris, direttora di Dissapore, insieme a Stefania Pompele, analista sensoriale e responsabile panel per la classifica di Dissapore.
La classifica del panettone di Dissapore 2023 viene vinta da Luca Rubicondo, pastry chef della pasticceria di famiglia Rubicondo Pasticceri, mentre al lievitista Daniele Scarpa di Caffè Pasticceria Nelly's va l'oro per il miglior pandoro. Un premio speciale "Miglior Emergente - Il Mercato Centrale Torino" viene assegnato a Enrico Murdocco della pizzeria Tellia.
La classifica completa dei panettoni Dissapore 2023
Luca Rubicondo - Rubicondo Pasticceri - Solarolo (RA)
Con il 2023 miglior panettone artigianale torna ad essere un basso milanese, ma la mano che lo produce è una novità assoluta: Luca Rubicondo, anni 37 e un mestiere ereditato con la pasticceria di famiglia, è un progressista della pasticceria e si dimostra così anche un virtuosista del grande lievitato classico.
Diplomato perito meccanico, perché il padre non voleva forzarlo all'attività, e dunque pasticcere per libera scelta, ha mosso i primi passi dal maestro Gino Fabbri, per poi esperire l'artigianato della lievitazione tra Francia, Australia e Stati Uniti. Ritornando a Solarolo si è dato alla reinterpetazione della tradizione, superando l'alienazione da laboratorio con hamburger di bomboloni et similia.
E anche il suo panettone, per antonomasia costretto ai canoni, riesce ad attirare l'attenzione, con l'espediente scaltro delle uvette e dei canditi di diversa pezzatura e calibro, nonché con l'abbondanza delle sospensioni stesse. Vincono la ricchezza e l'equilibrio, la cottura perfetta che non cede al compromesso con la filatura.
Prezzo: 37 euro - 1 kg
Carmen Vecchione - Dolciarte (AV)
Carmen Vecchione, nome della pasticceria italiana scolpito sulla pietra, torna nella nostra vertiginosa lista dopo un anno di assenza con un classico milanese più dolce della media riscontrata nel panel d'assaggio e ciononostante bilanciatissimo, tra sapidità, speziatura e bella acidità elargita dalla frutta. Di certo il più generoso sul fronte dell'aromaticità, questo panettone merita il secondo posto senza dubbio alcuno.
Prezzo: 38 euro - 1 kg
Serena Nardelli - Pasticceria Bis Bar - Martina Franca (TA)
Non senza polemica: alla cieca, le donne vincono. Eppure se pensate alla pasticceria italiana in genere, vi verranno in mente quasi solo nomi maschili. La firma, al terzo posto della classifica dei panettoni di Dissapore, edizione 2023, è quella di Serena Nardelli, lievitista 30enne nonché felice "acquisto" della pasticceria Bis Bar di Martina Franca, in attività dal 1960.
Semplice, rustico, col suo understatement questo panettone milanese basso risolve il problema della necessaria austerity sulle materie prime che caratterizza questa annata. Tostatura inebriante, texture piacevolissima, profumi da manuale con tanto di accento: beurre noisette.
Serena Nardelli realizza un panettone vecchia scuola che fa riconoscere e comprendere la funzione della componente "pane" nel panettone, nomen omen.
Prezzo: 35 euro ( 1 kg)
Daniele Scarpa - Caffè Pasticceria Nelly’s - Chioggia (VE)
I grandi lievitati di Daniele Scarpa sono da tempo nei radar di Dissapore, ma non ci aspettavamo un risultato del genere dal pasticcere chioggiano. Senza dubbio il miglior pandoro del 2023, emblema della perfetta reazione di Maillard.
La crosta dorata profuma crème brûlée. Balzano all'olfatto lo zabaione buonissimo e caramello, il burro montato con la vaniglia bourbon, che si percepisce persino sotto i denti. Un pandoro di una dolcezza raffinata, non stucchevole, ben bilanciata da una nota acidula molto piacevole.
Prezzo: 35 euro - 1 kg
I migliori pandori artigianali del 2023 secondo Dissapore
La classifica del Panettone e del Pandoro Dissapore 2023
La Top Ten dei migliori Panettoni del 2023
1 Rubicondo Pasticceri
2 Dolciarte Avellino
3 Bis Bar Martina Franca
4 Bedussi
5 Fabrizio Galla
6 Tellia
7 Pasticceria Caffetteria La Gioia
8 Ciacco
9 Eustachio Dolceria Sapone
10 Mascolo
La Top Ten dei migliori Pandori del 2023
1 Caffè Pasticceria Nelly's
2 Fabrizio Galla
3 Tortora
4 Chiere
5 Tiri
6 Follador
7 Casa Manfredi
8 Renato Bosco
9 Massari
10 Vignola
Le classifiche complete sono online su Dissapore.com.
Il grande lavoro di quest’anno dedicato ai grandi lievitati d’autore è stato reso possibile da alcuni partner d’eccezione: sponsor Val d’Oca e Molini Pivetti, oltreché al supporto logistico del Il Mercato Centrale Torino.
Dissapore.com
19° CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE “EMOZIONI DAL MONDO MERLOT E CABERNET INSIEME”
di Virgilio Pronzati
Sergio Cantoni illustra il programma del 19° Concorso Enologico Internazionale "Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme"
Bergamo da quasi 20 anni ospita il prestigioso Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”. Un evento unico nel suo genere, dedicato ai vini di ogni nazione prodotti con i due vitigni più diffusi sul nostro pianeta, ufficialmente riconosciuto da OIV ed organizzato dal Consorzio Tutela Valcalepio e da Vignaioli Bergamaschi col sostegno di enti e aziende.
Visita guidata alla Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon
L’attuale edizione svoltasi recentemente dal 12 al 14 ottobre, ha visto la partecipazione di ben 270 vini prodotti in 22 diversi Paesi (Argentina, Australia, Bosnia Erzegovina, Brasile, Bulgaria, Cile, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Macedonia del Nord, Moldavia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti, Sud Africa e Ungheria.
Le commissioni del Concorso Enologico Internazionale di Bergamo 2023
A giudicarli, sette commissioni composte da settantanove giudici internazionali di cui 45 stranieri e 34 italiani, provenienti da Argentina, Australia, Bulgaria, Croazia, Cile, Colombia, Cuba, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India, Italia, Malta, Moldavia, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Serbia, Slovenia, Spagna, Sud Corea, Stat Uniti, Svezia e Ungheria.
Degustazione dei vini della Cantina Sociale Bergamasca
Osservando il medagliere, delle 80 medaglie d’oro assegnate, l’Italia è al primo posto vincendone ben 36 medaglie (di cui cinque a vini bergamaschi), ma l’unica Gran Medaglia d’oro è andata all’Australia con il One Giant Leap Cabernet Sauvignon 2021 prodotto da Wakefield Taylors Wine nella Clare Valley, South Australia, con un punteggio di 92,70.
L’atteso convegno sui Vitigni Resistenti
Sorpresa nell’assegnazione delle altre medaglie d’oro. Al secondo posto la Serbia con diciassette, seguita da Grecia e Croazia con cinque. Le altre sono andate a Australia, Slovacchia, Romania, USA, Bosnia Herzegovina, Macedonia del Nord, Moldavia, Slovenia, Sud Africa, Francia, Bulgaria e Ungheria.
Grappoli di Cabernet sauvignon
La degustazione si è tenuta in un salone della suggestiva Villa Malliana ad Almenno San Bartolomeo, dove si è poi tenuta una sontuosa Cena di Gala. Per la prima volta nella storia del Concorso i campioni esteri iscritti hanno superato per 140 a 130 quelli italiani.
Grappoli di Merlot
Come di consueto ed interessante, la visita con degustazione guidata a due aziende vitivinicole socie del Consorzio Tutela Valcalepio che, nel nostro caso, guidata da Sergio Cantoni, è stata la Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon.
Logo del Consorzio Tutela Valcalepio
La mattina dell’ultimo giorno, l’atteso ed affollato Convegno “Vitigni Resistenti: passato, presente e futuro”. Un forum condotto da Sergio Cantoni con interventi di prestigiosi relatori italiani e stranieri, per risolvere i molteplici quesiti che penalizzano la vitivinicoltura italiana.
CANTINE D'ITALIA 2024: LA GUIDA DELL'ENOTURISTA
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