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IN MESSICO QUARTA EDIZIONE DELLA CHIANTI ACADEMY LATAM
Prima sessione il 4 e 5 marzo a Città del Messico, 7 e 8 a Cancun
Con la quarta edizione della Chianti Academy Latam 2024, il Consorzio Vino Chianti vola in Messico. Appuntamento il 4 e 5 marzo a Città del Messico, il 7 e 8 invece a Cancun.
La Chianti Academy, programma professionale di formazione, è nata nel 2018 con le prime edizioni in Cina, si è poi sviluppata in vari paesi latino americani diplomando oltre 700 studenti k,tra Panama, Cuba, Colombia, Perù, Venezuela, e Messico.
Il corso consiste in un vero e proprio master dedicato agli operatori di settore e si articola in quattro giornate a loro volta suddivise in due sessioni, che culminano in un esame finale. Le lezioni riguardano tutti gli argomenti tecnici, culturali, storici ed antropologici della Denominazione Chianti, dagli Etruschi fino ai millennials, naturalmente caratterizzando le giornate con degustazioni di oltre trenta diversi vini. Per fornire tutti gli strumenti di comprensione ai propri studenti, verranno esaminate batterie di tutte le categorie facenti parte del Chianti: l’annata, il Superiore, la Riserva, il Vin Santo. A loro volta rappresentate in ciascuna delle sette diverse declinazioni territoriali ricadenti nella Docg.
“Grazie alla Chianti Academy, il vino Chianti continua a spingersi laddove il comparto italiano fatica ancora ad inserirsi - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Storia, marchio, formazione: i nostri biglietti da visita sui mercati mondiali”.
Ivana Zuliani
AL VIA IL SALONE DEL VINO DI TORINO:"ESPLORA IL PIEMONTE, ATTRAVERSO I SUOI VINI"
2, 3 e 4 MARZO 2024 II edizione
Da sabato 2 a lunedì 4 marzo, torna il Salone del Vino di Torino
In programma masterclass, degustazioni, talk, un focus sui vini della Valle d'Aosta e un nuovo comitato scientifico
Al via il Salone del Vino di Torino che giunge alla sua II edizione da sabato 2 a lunedì 4 marzo all’interno di due spazi espositivi in cui il pubblico potrà incontrare cantine storiche e giovani vignaioli piemontesi: le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Dopo la settimana di eventi OFF diffusi in tutta la città, organizzati dal 27 febbraio al 1° marzo, è in partenza il lungo weekend che vedrà protagonisti produttori e produttrici, consorzi ed enoteche regionali e durante il quale si potranno degustare i vini di oltre 350 cantine.
Una grande edizione, quindi, che quest’anno tra l’esposizione del weekend e il palinsesto del Salone OFF appena giunto al termine, conta circa 500 cantine coinvolte e un programma con oltre 100 appuntamenti: masterclass, degustazioni, grandi cene, incontri, eventi diffusi e talk dedicati a tutti gli amanti del vino e declinati attraverso tradizione e innovazione, cultura, sostenibilità, musica e letteratura.
Mission del Salone del Vino di Torino 2024 è infatti raccontare il Piemonte del vino in tutte le sue sfaccettature e tipicità, alla scoperta delle radici profonde di un territorio capace di guardare al futuro, attraverso la lente di ingrandimento della sostenibilità. Un viaggio lungo tre giorni che narra i terroir, con l’obiettivo di valorizzare la grande diversità e la ricchezza vitivinicola del Piemonte.
“L’edizione 2024 del Salone del Vino di Torino sarà un'esperienza autentica e coinvolgente: avremo l'opportunità di entrare in contatto diretto con cantine provenienti da tutta la nostra regione, con giovani produttori e realtà di eccellenza, assaporando il vino in un contesto che va oltre la degustazione. Ricostruiremo e restituiremo uno spaccato omogeneo e articolato del nostro territorio”, spiega Patrizio Anisio, Direttore del Salone del Vino di Torino. Il Salone del Vino di Torino 2024 è organizzato da KLUG APS con il patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino e Provincia; con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino; con il contributo di Fondazione CRT e con la partecipazione e la collaborazione di Regione autonoma Valle d'Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
IL COMITATO SCIENTIFICO DEL SALONE DEL VINO DI TORINO
Il palinsesto della seconda edizione indaga e promuove la sostenibilità, ambientale, economica e sociale, anche grazie al neonato comitato scientifico. Quest’ultimo è composto da Luca Giorgio Carlo Rolle,
IL SALONE DEL VINO DI TORINO è realizzato: Con il Patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino, Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Con il Contributo di Fondazione CRT Con la Partecipazione e la Collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
Main partner organizzativi
Go Wine, Fisar Torino, Le strade di Torino, Associazione FEA, Libreria Bodoni
Partner
Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese DOC, Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio di Tutela dell'Ovada DOCG, Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Valsusa, Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni minori, Strada del barolo e i grandi vini di langa, Associazione nazionale Le Donne del Vino, Associazione dei comuni del Moscato, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione dei Vini Biologici, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo, Enoteca regionale del Roero, Enoteca Regionale di Ovada e Monferrato, Torino Doc, Consorzio Vini Valle d’Aosta, Ais Piemonte, Onav Piemonte, Città Europea del Vino 2024, Fondazione Circolo dei lettori
Main Partner Tecnici
Rastal, Team System, Amiat
Veronica Sisinni
“DOP FOR FUTURE”
Studenti ambasciatori delle nostre eccellenze enogastronomiche grazie al Progetto di Assaggia la Liguria “DOP FOR FUTURE”
Genova, 1° marzo 2024 Oggi si conclude il progetto di Assaggia la Liguria “DOP for future”, un'iniziativa culturale e formativa che nella giornata odierna ha visto la tappa finale del progetto con gli studenti dell'Istituto Marco Polo di Genova in un viaggio emozionante alla scoperta delle eccellenze gastronomiche liguri.
Promosso in collaborazione con l'Unione Regionale Cuochi liguri- delegazione ligure della Federazione Italiana Cuochi- e con la professionalità e la capacità comunicativa degli attori del Teatro del Piccione, il progetto ha promosso la conoscenza sulle eccellenze liguri di origine certificata, come il Basilico Genovese DOP, l’Olio Riviera Ligure DOP e i vini liguri con le loro dodici denominazioni DOP-IGP.
Attraverso un format innovativo che ha combinato le competenze pedagogiche e creative del Teatro del Piccione con una narrazione coinvolgente sulle peculiarità e i valori di questi prodotti certificati, gli studenti hanno avuto l'opportunità di esplorare la cultura gastronomica della Liguria e di acquisire competenze fondamentali per il loro futuro professionale nel settore agroalimentare.
Il progetto ha visto la partecipazione attiva dei docenti, coinvolti dagli esperti in incontri formativi preliminari integrando in modo significativo gli obiettivi e i contenuti dei programmi scolastici, sia per la cucina che per la sala e l’accoglienza.
La selezione degli Istituti Scolastici è avvenuta con la collaborazione attiva di Unione Cuochi Liguri, come delegazione regionale della Federazione Italiana Cuochi e sono stati coinvolti gli studenti tra i 14 e i 18 anni di 5 Istituti liguri (Istituto Alberghiero Nino Bergese di Genova, ISFORCOOP ETS di Varazze, il CIOFS FP Liguria di La Spezia, l’istituto di istruzione superiore E. Ruffini- D. Aicardi di Arma di Taggia ad Imperia e l’IPSEOA Marco Polo di Genova) e 3 delle regioni limitrofe, che rappresentano un importantissimo bacino promozionale (Istituto Collegio Ballerini di Seregno in Provincia di Monza Brianza, Istituto professionale statale G. Colombatto di Torino Fondazione turistica VDA di Chatillon in provincia di Aosta) per un totale di 30 classi delle scuole e dei centri professionali
Il titolo del progetto richiama perfettamente la mission del progetto: mettere nelle mani dei futuri operatori dell’agro alimentare, questi prodotti come strumenti di successo, perché le nostre eccellenze sono veri e proprio attrezzi del mestiere capaci di portare valore, aumentando la competenza strategica e il cruciale “ruolo culturale” della ristorazione.
Il percorso formativo
Diviso in tre moduli, il percorso formativo ha permesso agli studenti di esplorare i sapori liguri attraverso attività sensoriali di "team building", di approfondire le parole e le storie dei prodotti DOP liguri e di mettere in pratica le loro competenze culinarie con la guida degli chef della Unione Regionale Cuochi Liguri.
Il progetto non solo ha contribuito a fortificare la conoscenza e la valorizzazione delle eccellenze locali, ma ha anche promosso una reale alleanza tra operatori del territorio, creando una fattiva collaborazione basata sul reciproco beneficio e la trasparenza.
Elisa Traverso, coordinatrice del progetto per Assaggia la Liguria ha posto l’accento sugli obbiettivi del percorso che gli studenti hanno seguito “Fortificare la conoscenza e le peculiarità dei prodotti locali nelle nuove generazioni di operatori, non solo come parte della formazione tecnica, ma anche della cultura generale. Questo bagaglio personale diventa fondamentale per un futuro mercato virtuoso e vincente.
Attraverso un potenziamento della professionalità, il progetto ha mirato a migliorare la conoscenza approfondita delle caratteristiche oggettive dei prodotti certificati, favorendo la loro valorizzazione culinaria e il consolidamento del loro potere strategico nell'ambito dell'incoming turistico.
L'integrazione didattica è stato un aspetto chiave del progetto, che si propone di rappresentare un'opportunità formativa concreta, in sintonia con i programmi scolastici sia per la cucina che per la sala e l'accoglienza. Coinvolgendo attivamente i docenti, si mira a creare una sinergia efficace tra gli obiettivi educativi e le esperienze pratiche offerte dal territorio.”
“Nel contesto di un mercato globale complesso e competitivo, la salvaguardia e la promozione dei prodotti tipici sono essenziali per preservare l'autenticità e il valore delle eccellenze regionali. Questo compito viene svolto in modo organizzato e istituzionale attraverso i Consorzi di Tutela, entità riconosciute dal Ministero dell'Agricoltura .- così Gianni Bottino, Direttore del Consorzio del Basilico Genovese DOP -“I Consorzi di Tutela hanno chiare finalità che vanno oltre il semplice controllo, concentrandosi sulla promozione e la valorizzazione dei prodotti DOP, diffondendo il marchio e le loro caratteristiche distintive tra consumatori e commercianti. Inoltre, si impegnano nella tutela dell'identità del prodotto, contrastando frodi e messaggi fuorvianti e sensibilizzando i produttori a mantenere intatte le tradizioni legate alla produzione.”
“Grazie a FIC e alla sua organizzazione capillare è stato bello e anche facile andare nelle scuole a raccontare tre grandi eccellenze come il basilico genovese DOP, l'olio Rivier Ligure DOP e i vini promossi dall’Enoteca regionale della Liguria.” - così lo Chef Alessandro Dentone, Presidente dell’Unione Regionale Cuochi Liguri- “E' stato coinvolgente farlo capire ai ragazzi che rappresentano il futuro della nostra categoria. Bello è stato portare questi prodotti anche nelle regioni confinanti: una vera e propria soddisfazione, visto che molti, magari, certe cose non le sapevano. Un primo, importantissimo, passo cui ne seguiranno altri per andare a portare questo messaggio anche in altre regioni non confinanti ma altrettanto importanti.”
“Il progetto DOP for Future è stato realizzato all’interno del programma Assaggia la Liguria sostenuto dalla misura 3.2 del Programma di Sviluppo Rurale della Liguria – commenta il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana- centrando il duplice target di promuovere la cultura gastronomica attraverso i nostri prodotti certificati e di valorizzare il patrimonio agroalimentare dai campi alla tavola nei professionisti di domani, coinvolgendo studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Come Regione continuiamo a rafforzare tutta la filiera delle nostre eccellenze e occasioni come queste di formazione e di messa in rete delle conoscenze dimostrano quanto sia proficua la collaborazione tra le realtà che promuovono gli stessi obiettivi”.
Il Consigliere di Città Metropolitana di Genova, Claudio Garbarino ha ricordato l’accordo siglato da Città Metropolitana nel 2021 con il Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP “Promozione delle eccellenze e tipicità e della cultura del gusto nell’era del Turismo 4.0” per rafforzare la competitività del territorio mediante la promozione e la valorizzazione delle eccellenze regionali, e nell’ambito dello stesso accordo è stato aperto, nei locali di proprietà dell’ente, in Salita Santa Caterina, un punto di informazione e di promozione delle eccellenze territoriali.
“Gli studenti che hanno partecipato a questi importante progetto sono il nostro futuro, è nostro dovere quindi fare tutto il possibile per supportare la loro formazione e come Comune di Genova non potevamo esimerci, anche questa volta, di dare il nostro sostegno all’iniziativa di Assaggia la Liguria, che porta avanti la sensibilizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche. Abbiamo potuto vedere concretamente il lavoro svolto, e la passione con cui i ragazzi hanno seguito i laboratori non fanno altro che confermare quanto siano importanti queste attività”- così l’Assessore al commercio, artigianato, Pro Loco e tradizioni cittadine del Comune di Genova, Paola Bordilli.
“La conoscenza delle Indicazioni Geografiche, uno dei pilastri dell’agroalimentare del nostro paese, è di fondamentale importanza per gli studenti che hanno per obiettivo la qualità in cucina” - così Carlo Siffredi, Presidente del Consorzio per la tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP- “Occorre valorizzarle sempre più dal momento che racchiudono valori e regole condivise importanti non solo per il consumatore ma per lo stesso territorio di produzione”
“Siamo molto felici di aver partecipato a questo progetto. Formare gli alunni degli istituti alberghieri sulle DOP liguri riteniamo sia un investimento sul futuro in quanto saranno, un domani, proprio loro a utilizzare e promuovere le eccellenze del nostro territorio nelle loro attività. Ringraziamo il Vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana per aver creduto fortemente in questo progetto” - Simona Venni Delegata del Comune di Genova per Enoteca Regionale della Liguria
Quella di oggi è stata anche l’occasione per dare la notizia in esclusiva dell’inizio del percorso di formazione scolastica per “Esperto in valorizzazione delle Eccellenze Enogastronomiche Liguri”
“E’ un progetto che Camera di Commercio di Genova insieme al CLP, Centro Ligure per la Produttività, ha fortemente promosso, in perfetta sinergia con gli obiettivi di supporto alle aziende e alla valorizzazione del comparto agroalimentare, della ristorazione e dell'accoglienza.” - così Sergio Carozzi, direttore Clp- “Infatti, Camera di Commercio di Genova si affida a Excelsior, un sistema informativo predittivo in grado di ricostruire il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni delle imprese, così da mettere queste due fondamentali realtà a confronto in un dialogo costante e proficuo a fini occupazionali . Dai recenti dati emersi, il mismatch tra domanda e offerta nel comparto della ristorazione è profondo: per supportare le aziende e fornire ulteriori prospettive ai giovani, la formazione diventa un conseguente punto cardine, imprescindibile risorsa per colmare il gap.
Aderire al percorso formativo di Esperto in valorizzazione dalla scuola secondaria di secondo grado significa intraprendere un viaggio nella conoscenza del territorio, nella sua tradizione e costituzione, nella promozione delle tipicità e della filiera corta, ovvero gli ambiti che tanto caratterizzano la certificazione dei marchi collettivi Gourmet, della alta professionalità di settore e della promozione della nostra Regione e Città. Appassionarsi alla nostra storia, al nostro territorio, acquisire strumenti solidi e altamente qualificanti può diventare un'opportunità concreta da cogliere già nel percorso scolastico.”
Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP
Nato nel 2008 dopo il riconoscimento della Denominazione di Origine per il Basilico Genovese da parte dell’Unione Europea (avvenuto nel 2005), promuove e difende sul mercato il prodotto simbolo della Liguria, rappresentando 59 produttori, circa il 98% del totale, e difendendolo dalle frodi e dai messaggi ingannevoli in accordo con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari.
Il Consorzio nasce su iniziativa degli stessi produttori ed è stato riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Svolge la sua azione a favore del prodotto destinato al consumo fresco e a quello destinato alla trasformazione la cui produzione avviene secondo le tecniche tradizionali che lo hanno reso un'eccellenza del territorio.
Consorzio per la tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure
Costituito nel 2001 e riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ne fanno parte olivicoltori, frantoiani ed imbottigliatori iscritti al sistema di controllo per la certificazione dell’olio Riviera Ligure DOP per un totale di 2.100 ettari di oliveti, 740.000 piante di olivo e 906 aziende, con una produzione annua media di 4.500 quintali di olio Riviera Ligure DOP.
Il Consorzio svolge attività di promozione, tutela e vigilanza della denominazione di origine
protetta RIVIERA LIGURE ed agisce per sostenere e proporre miglioramenti al sistema olivicolo ligure. Si tratta di una filiera non delocalizzabile che si materializza sì nell’olio Riviera Ligure DOP ma che è al tempo stesso realtà sostenibile a 360 gradi: ambientale, economica e sociale.
Enoteca Regionale della Liguria
Costituita nel 2011 per la valorizzazione dei vini regionali, con particolare riguardo a quelli a
denominazione d’origine e a quelli ottenuti con metodi di agricoltura biologica ed integrata,
nonché di altri prodotti derivati dalla lavorazione dell’uva, del vino e di altri prodotti agricoli e
agro-alimentari tipici e di qualità regionali. Impegnati da tempo in politiche di valorizzazione dei vini regionali, nonché a politiche di valorizzazione dei propri territori anche attraverso la produzione vitivinicola ed enogastronomica di qualità. L’attività che ne deriva è legata alla tradizione, alla cultura e alle produzioni, ad oggi conta 150 produttori di vino ligure, che rendono unico questo territorio, e viene svolta in ambito regionale, nazionale e internazionale.
Unione Regionale Cuochi Liguri
Vanta oltre 400 iscritti in tutta la Liguria e raccoglie nelle sue fila dagli stellati a cuochi di mensa, di scuole, case di riposo e tanti studenti che stanno tornando ad associarsi dopo la pausa dettata dal Covid. Il 2024 prevede un’iscrizione in forte crescita. Unione regionale cuochi nasce una decina di anni fa e al centro delle sue attività pone la valorizzazione del mestiere del cuoco inteso anche nel suo rapporto con il territorio. Il patto con le DOP è stato siglato come Unione Regionale e a caduta si riverbera su tutte le delegazioni i provinciali liguri.
Marco Benvenuto
TAPPI SOLIDALI, LE DONNE DEL VINO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Sono oltre quattro quintali di tappi usati pari a circa 70mila turaccioli: è la donazione che le Donne del Vino della Toscana guidate da Donatella Cinelli Colombini hanno portato oggi all’Associazione Donne Insieme Valdelsa a sostegno delle donne vittime di violenza.
La consegna è avvenuta in Palazzo Strozzi Sacrati dove, la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi e l’assessora a lavoro, istruzione e politiche di genere Alessandra Nardini hanno presenziato e accolto il gesto delle Donne del Vino, particolarmente sensibili sul tema della violenza di genere a causa dei due femminicidi che hanno colpito due membri.
La donazione conclude il progetto ETICO organizzato da Amorim Cork Italia che ha visto le Donne del vino della Toscana impegnate nella raccolta dei tappi usati.
“Si tratta di un progetto di economia circolare che trasforma il sughero usato in oggetti di arredo di design e permette di finanziare i centri antiviolenza - ha spiegato Carlos Veloso dos Santos Amministratore Delegato di Amorim Cork Italia.
“Questa iniziativa – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – ci consente di dare un contributo importante a un centro antiviolenza, realtà che rivestono un ruolo centrale nel processo di emancipazione delle donne vittime di violenza domestica. Unendo alcuni partner, tra i quali le Donne del Vino, di cui ho l’onore di far parte, questo progetto rappresenta una bellissima idea che mette insieme l’economia circolare e un aiuto concreto contro la violenza alle donne che oggi è forse una delle piaghe principali, se non la principale, delle nostre comunità. Le notizie di femminicidi sono pressoché quotidiane ma guai ad abituarsi. Vogliamo e dobbiamo dare invece un contributo costante perché su questo fronte cresca la cultura del rispetto e sia creato un contesto culturale attento alle differenze nella famiglia, nella scuola, nella società, nel lavoro perché questa spirale di violenza sia interrotta e notizie drammatiche come quelle che anche negli ultimi due giorni sono apparse sulle pagine di cronaca, non si debbano più sentire. Ancora una volta le Donne del vino si è dimostrata un’associazione intelligente, sensibile e attenta a quello che accade intorno a noi”.“La Toscana è conosciuta in tuto il mondo per i propri prodotti enogastronomici – ha detto l’assessora Nardini - siamo un’eccellenza ma siamo anche una terra che dimostra ogni giorno la propria sensibilità e di meritare quell’appellativo con cui spesso viene definita: 'terra di diritti' e, aggiungo, 'di parita' e libertà delle donne'. Questa bellissima iniziativa ce lo conferma in momento particolarmente drammatico, in cui ci troviamo a commentare in due giorni le notizie di due donne uccise da uomini che dicevano di amarle. Una strage senza fine che, come quella delle morti sul lavoro, non è degna di un Paese che vuole definirsi civile. Credo che spetti soprattutto a chi, come noi, ricopre temporaneamente ruoli istituzioinali a tutti i livelli interrogarsi su cosa si possa e debba fare di più per fermare questa strage. I numeri che ogni anno l’osservatorio sociale regionale ci presenta sono impietosi, anche in Toscana si sono registrati 132 femminicidi dal 2026 al 2022, numeri che ci raccontano che la scia della violenza è lunga e ancora non siamo riusciti a interromperla. Dobbiamo lavorare su due filoni paralleli: investire sul sostegno alle reti antiviolenza attive nel nostro territorio regionale, di cui i centri antiviolenza sono il fulcro, e lavorare tantissimo sulla prevenzione, a partire dalla scuole, per destrutturare stereotipi e ruoli di genere e sconfiggere quella cultura patriarcale che sta alla base delle disuguaglianze e della violenza di genere. Ringrazio sinceramente le Donne del Vino, per questa iniziativa davvero preziosa perché capace di coinvolgere nel contrasto della violenza contro le donne la società toscana attraverso uno dei prodotti simbolo della nostra regione, con il messaggio che la violenza contro le donne non è un problema delle donne, ma è un problema della società tutta”.
“Le Donne del Vino hanno – ha detto Donatella Cinelli Colombini delegata toscana dell’associazione Donne del Vino - ha aderito a livrello nazionale al progetto Etico che riguarda la raccolta di tappi usati che vengono trasformati in arredi, andando così a finanziare i centri antiviolenza. Un’operaizone di economia circolare - in questo caso riguarda il sughero - e un’azione di sostegno che in Toscana ha prermiato il centro Donne Insieme Valdelsa. Un’azione importante perché innanzittuto è indispensabile capire che ciò che si butta può essere riusato – un tempo spesso i tappi venivano buttati nell’indiffferenziata e invece sono un prodotto naturale quindi recuperabili in questo caso trasformandoli in arredi di design - E poi importante perché di sostegno a un tema al quale, soprattutto dopo che due nostre socie sono state vittime di femminicidio, siamo particolarmente sensibili”
Partecipano al progetto Etico le Donne del vino di tutta Italia ma poche regioni hanno profuso la stessa energia di quelle toscane” precisa la coordinatrice nazionale Cristiana Cirielli.
Per questo, Donatella Cinelli Colombini ha presentato Alessio Piccardi di Fieramente SRL – Mail Boxes ETC che ha trasportato gratuitamente i sugheri fino al centro di raccolta e le 19 Donne del Vino Toscane che hanno concretamente raccolto i tappi: oltre a lei stessa, Beatrice Contini Bonacossi Tenuta di Capezzana, Lia Francois Castello di Querceto, Elisabetta Geppetti Le Pupille, Laura Carrera Ludus, Annalisa Rossi Terradonna, Letizia Cesani – Cesani, Tatiana Kuznetsova Poggio del Moro, Clara Monaci Corte dei Venti, Linda Franceschi Podere Conca Bolgheri, Cristina Tecce Tenuta Argentiera, Paola e Vittoria Matta Castello di Vicchiomaggio, Lucrezia Fisher Fattoria Pagnana, Carlotta Gori Consorzio Chianti Classico, Albiera Antinori Marchesi Antinori, Maria Katharina Rauchenberger Ruffino, Emanuela Stucchi Prinetti Badia a Coltibuono, Maria Giulia Frova Tenuta del Corno, Antonella D’Isanto I Balzini, Marta da Ponte a Quarto, Antonella Scornajenghi Colli del Vento. Altri apporti utili sono venuti da Federica Cecchi che ha curato la grafica, Marzia Morganti per l’ufficio stampa e da Barbara Amoroso che ha analizzato la rete toscana dei Centri Antiviolenza. Al ricavato dalla raccolta dei tappi usati sono stati aggiunte risorse da parte della delegazione toscana delle Donne del Vino e da Amorim Cork Italia per un importo complessivo di 2.290 euro. Questa somma confluisce nel crowdfunding del progetto “Insieme fuori dalla violenza” di Donne Insieme Valdelsa, associazione nata nel 2007 e impegnata a contrastare la violenza di genere, sostenuta per questa raccolta fondi dalla Fondazione Il Cuore si scioglie.
“Grazie all’unione delle forze e al sostegno delle sezioni soci Coop di Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa e San Gimignano sarà possibile realizzare molte azioni finalizzate alla protezione e uscita dalla violenza per che è in una situazione a rischio ma anche le azioni di prevenzione come i punti di ascolto perché il numero di donne che chiedono aiuto è in crescita” ha spiegato Caterina Suchan, presidente di Donne Insieme Valdelsa ringraziando per la sensibilità e l’unione di forze che porta a un vero “effetto moltiplicatore” consentendo di accrescere fondi e azioni finalizzate a “parlare delle donne da vive e non da morte. Ma i percorsi di uscita dalla violenza sono lunghi e complessi e richiedono una pluralità di interventi, non solo di carattere psicologico e legale, ma anche di natura più sociale, con azioni di sostegno alla ricerca di occupazione e di abitazione, oltre che di altri strumenti di autonomia”.
Percorsi che tramite l’unione di intenti come quella messa in campo dalle Donne del Vino e Donne Insieme Valdelsa diventano finalmente possibili
Associazione Nazionale Le Donne del Vino Toscana
Delegata: Donatella Cinelli Colombini - 0577 662108 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio stampa: Marzia Morganti - 335 6130800 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Social: Federica Cecchi - 3388795115 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
VINCHIO & VAGLIO: ASSOCIAZIONE DI VITICOLTORI. UNA TERRA PROTETTA, LA PROMESSA DI UN VINO
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