Home
MILANO DIVENTA ROSA: L’OMAGGIO DEI GRANDI CHEF A MILANO E ALLE “SUE” DONNE
Nove ricette a base di Ruby Chocolate create dagli Ambasciatori de Il Cioccolato Buono per sostenere il progetto che unisce le donne, Milano e la solidarietà
Nove ricette dedicate ad alcune delle personalità femminili che nel corso del Novecento hanno reso grande Milano nel mondo, firmate da altrettanti chef, pastry chef e mixologist che hanno deciso di sostenere il progetto non profit di Milano diventa Rosa, mettendo a disposizione la loro professionalità e la loro esperienza in ambito enogastronomico.
Le ricette portano la firma degli chef Enrico Cerea (Da Vittorio), Sara Preceruti (Acquada) e Davide Oldani (D’O), il mixologist Cristian Lodi (Milord), il maestro dei lievitati Matteo Cunsolo e i pastry chef e maître chocolatier Loretta Fanella, Federica Russo, Fabrizio Galla e Luigi Biasetto: un gruppo di veri fuoriclasse della cucina italiana accomunati dall’appartenenza al progetto de Il Cioccolato Buono, promosso dal Chocolate Academy Center Milano per unire la divulgazione della corretta cultura del cioccolato alla solidarietà.
Per il 2018 il team de Il Cioccolato Buonoha deciso di sostenere la campagna charity Milano diventa Rosa, organizzata dal Chocolate Academy Center Milano con il patrocinio del Comune di Milano a sostegno della sezione milanese della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LILT Milano). Un sostegno che si è tradotto nella creazione di nove ricette, ispirate ciascuna a una delle personalità femminili del Novecento legate alla città di Milano scelte per essere i volti della campagna: Franca Rame, Gae Aulenti, Mariuccia Mandelli in arte Krizia, Franca Sozzani, Alda Merini, Fernanda Pivano, Rosella Schiaffino e Alfonsina Strada.
Protagonista di ogni ricetta è il Ruby Chocolate, un cioccolato naturalmente rosa perché frutto della lavorazione di particolari fave di cacao color rubino. Ultima scoperta nel mondo del cioccolato, Ruby Chocolate è caratterizzato da un sapore intenso e fruttato, perfettamente bilanciato da note acidule che ricordano il lampone. Questa nuova tipologia di cioccolato si presta tanto alla preparazione di dessert quanto a portate salate e il suo colore rosa intenso costituisce un immediato richiamo all’universo femminile.
Così Ruby Chocolate, combinato all’acidità del lampone disidratato e alla delicatezza del calamaro è diventato la perfetta mantecatura del risotto che Sara Preceuti ha dedicato ad Alda Merini. Un piatto “rivoluzionario” rispetto al risotto tradizionale, proprio come la poetessa milanese. Sempre alla Merini la pastry chef Loretta Fanella si è ispirata per la sua “Rosa Rosa”, un budino che unisce ingredienti semplici come latte e zucchero ma che si discosta dal tipico budino al cioccolato grazie all’utilizzo di Ruby Chocolate. Sullo stesso fil “rose” è giocato il dessert dedicato da Enrico Cerea all’attrice e drammaturga Franca Rame, amante dei dolci e della buona cucina, dove il Ruby Chocolate, esplorato in tutte le sue consistenze (cremoso, soffiato e liquido), ne rappresenta la natura dolce e femminile mentre l’acidità di yogurt, fragola e lampone ne esaltano invece l’aspetto più passionale.
Il mixologist Cristian Lodi si è ispirato all’architetto e designer Gae Aulenti per realizzare un cocktail in cui ogni ingrediente richiama uno dei Paesi dove la grande artista ha firmato i suoi progetti più importanti: lo yuzu per il Giappone, il Falernum al pistacchio per la Spagna e il cognac per la Francia. Ne risulta un drink delicato e piacevolmente aromatico che Lodi ha denominato Luce, una componente essenziale in ogni opera di Gae Aulenti. La bellezza e l’eleganza dell’attrice Rosanna Schiaffino invece trovano il loro corrispettivo gastronomico nel macaron firmato dal pluripremiato pasticcere padovano Luigi Biasetto, dove le soffici semisfere rosate racchiudono un doppio ripieno a base di cioccolato fondente e Ruby Chocolate.
Alla mente fina e all’eleganza discreta di Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, si è infine ispirato il pasticcere e maître chocolatier piemontese Fabrizio Galla, realizzando una pralina chiamata Platone – dai cui dialoghi la stilista milanese ha preso il suo pseudonimo – dove le componenti aromatiche di vaniglia e violetta rendono omaggio alla passione di Krizia verso il mondo dei profumi e delle fragranze.
Panini dolci ripieni di una mousse a base di gorgonzola di capra e guarniti con una spolverata di granella di Ruby Chocolate sono l’omaggio del maestro dei lievitati Matteo Cunsolo alla campionessa del ciclismo Alfonsina Strada, la prima donna a partecipare ufficialmente al Giro d’Italia. Per questa donna coraggiosa e tenace Cunsolo ha pensato a una ricetta semplice ma piena di energia, arricchita dalla dolcezza di Ruby Chocolate che ne riprende invece il lato più femminile.
La passione per il glamour, la moda e il design di Franca Sozzani è stata celebrata invece da Federica Russo, la migliore giovane pasticcera italiana del 2018. Il suo è un dolce dalla forma delicata, il cui nome ‘La Pantera Rosa’, si rifà all’appellativo con cui gli amici più cari chiamavano la Sozzani. Una dedica all’indimenticabile direttrice di Vogue Italia il cui carattere trova un corrispettivo nei sapori dominanti di questo dessert: quello deciso del caffè, quello più morbido e sofisticato della mandorla e, infine, quello dolce e setoso della mousse al Ruby Chocolate.
Pane, Ruby Chocolate e gelato di pistacchio: un abbinamento dalla semplicità solo apparente che richiama i sapori perduti dell’infanzia, la cui delicatezza ed equilibrio di contrasti e consistenze richiama il laborioso lavoro di traduzione a cui Fernanda Pivano ha dedicato la sua intera esistenza. A questa grande scrittrice, che ha portato in Italia la letterata americana del Novecento, da Hemingway alla Beat Generation, lo chef Davide Oldani ha dedicato una ricetta destinata ad essere intramontabile, come i grandi classici che la scrittrice milanese ha tradotto.
Ognuna di queste ricette è raccontata in 9 piccole clip video, 9 narrazioni in cui sono proprio gli Ambassador de Il Cioccolato Buonoa descrivere passo per passo il processo creativo che li ha portati a realizzarle. I primi cinque video e quelli che seguiranno saranno caricati sulla pagina YouTube de Il Cioccolato Buono(https://bit.ly/2Of98mw).
Tutte le attività della campagna Milano diventa Rosasono promosse nei canali social dedicati su Facebook, Instagram e Twitter @MilanodiventaRosa e seguite attraverso l’hashtag ufficiale della campagna #ROSAMILANO.
Simona Cabiaglia
Tartufo e patate- il menu autunnale di Gialle&Co
Gialle&Co. per tutto il mese di ottobre dedicano una special al tartufo: si chiama "Uncle Tartufo", zio tartufo, ovvero una baked potatoes con crema di castagne, funghi trifolati e tartufo nero. Inoltre parte da questo mese anche il nuovo menu autunnale con quelli che sono già considerati dei must: per Halloween “Cinderella’s Dream” con scamorza, crema di zucca, bacon e la “Fuori di Zucca” con crema di formaggi, zucca al forno, porri e granella di nocciole sono già le più scelte, come quella appositamente pensata per la festa, “Allouin”, con crema broccoli, zucca al forno e pistacchi.
Link al menu:gialleandco.com/wp-content/uploads/Menu.pdf
Gialle&Co.
Gialle&Co. è il primo ristorante a Milano che trasforma e reinterpreta in chiave italiana la tipica baked potato inglese.
Si trova in zona Moscova il ristorante meneghino interamente dedicato alla patata cotta al forno e declinata in quindici ricette signature e altre stagionali ideate dallo chef Andrea Vigna. Ce n'è per tutti: dalle Fishytariane alle Veggytariane, dalle Meatariane alle Vegane.
Tutto nasce dall'idea di cinque amici, durante un viaggio a Londra. Cercando qualcosa di tipico e poco distante dall'albergo la compagnia approda in un pub dove la proprietaria acclama a gran voce che qui si possono trovare le migliori baked potatoes della città. Ne ordinano diverse, dalla classica burro panna acida e bacon alla variante con pollo e salse, ma il tasting non è soddisfacente: pesantezza e gusto sciapo. Uno di loro decide quindi di sfidare la proprietaria a cucinare una baked potato all'italiana, in cambio di carpire i segreti della ricetta tradizionale. Quella notte nasce la prima ricetta della baked potato di Gialle&Co., la Threecolore con stracciatella, songino e pomodorini.
Le proposte:
Dai 7 agli 11 euro le proposte di Gialle&Co hanno nomi divertenti e ironici, come il concept del locale: si dividono in Fishytariane , per gli amanti del pesce, in Meatariane, per chi non può fare a meno della carne, in Veggytariane e Vegane per il popolo green.
Dodici proposte classiche e altre tre stagionali che arricchiscono la scelta dei menu. I signature dishes di Gialle&Co sono senza dubbio la Dr. Salmon& Mr. Butter (con salmone affumicato norvegese, burro alle erbe, crème fraîche, semi di zucca); la Mortacci yours (con guanciale croccante, salsa carbonara e pecorino); la Mamma’s (con ragout alla bolognese, besciamella, parmigiano) e la Semper Green (gorgonzola dolce, porri, pistacchio).
Il design:
L’interior design del locale si ispira a luoghi rurali e genuini, attraverso l’utilizzo di materiali grezzi, ma che trattati ed accostati nel giusto modo diventano raffinati e inusuali. Un design elegante ma nude, il locale è caratterizzato dalla ricerca di pezzi vintage e dalla sperimentazione attraverso le contaminazioni di materiali antichi con altri ultramoderni. Ma la vera innovazione è la costruzione di una serra all'interno del locale: cucina e bar sono racchiusi all’interno di un artistico collage di vecchie vetrate vintage recuperate in tutta Italia, per trasmettere la sensazione di mangiare all’esterno pur essendo all’interno, in un gioco di dentro e fuori che trasporta in un mondo rurale, lontano dalla caotica Milano.
Camilla Rocca
PARTE IL SECONDO MASTER DELL'ACADEMY DI FORNO D'ASOLO
“Professione Barista”, cinque giorni per i professionisti del domani. Focus speciale su aspetti gestionali e conto economico, poi l'inserimento nel mondo del lavoro. Una grande opportunità per i giovani, dal 15 al 19 ottobre 2018
Ci siamo. Dopo il primo Master “Professione Barista” dello scorso aprile, curato dall’Academy di Forno d'Asolo - in realtà una sorta di "numero zero", ovvero di prova generale per avviare una macchina complessa - è tutto pronto per la seconda tornata, prevista dal 15 al 19 ottobre prossimi. Sarà un'opportunità davvero molto importante per 15 giovani, aspiranti professionisti del settore, cui sarà offerta la possibilità di accedere a un approfondito percorso formativo totalmente gratuito, finalizzato ad apprendere tutte le conoscenze necessarie per avviare e poi sviluppare un proprio locale, o comunque per entrare in quest'ambito lavorativo.
La FdA Academy è un'accademia permanente fondata nel 2014; accompagna gli operatori del canale Horeca per consentire loro l'ottimale gestione dei prodotti Forno d'Asolo in tutte le loro fasi, per la piena soddisfazione del consumatore. In sostanza, si tratta di far sì che la qualità delle eccellenze Forno d’Asolo venga valorizzata al meglio anche sul punto di vendita; e questo è possibile solo formando adeguatamente i gestori ed il loro personale. Con l’inaugurazione della nuova sede, avvenuta un anno fa, FdA Academy di Maser (Treviso) s'impegna ora e ancora di più per sostenere i giovani diplomati, per mezzo di questi Master.
Il secondo Master coinvolgerà 15 ragazzi di tutt'Italia (dai 18 ai 25 anni) in un percorso di formazione teorica e pratica con l'intento di preparare dei professionisti ai quali affidare l’espansione del progetto di servizio al cliente Forno d’Asolo. Il corso, come detto, è completamente gratuito. Anche le spese vive di soggiorno e trasferta sono a carico di Forno d’Asolo, i ragazzi alloggeranno nella prestigiosa sede del Convitto Filippin di Paderno del Grappa.
Per i migliori partecipanti ci sarà la possibilità di una collocazione immediata all’interno dell’azienda perché verranno inseriti in un programma di stage retribuito e saranno messi in contatto, sin da subito, con i clienti di Forno d’Asolo. Diventeranno insomma veri e propri trainer e testimonial sul mercato e aiuteranno a comunicare al meglio la qualità del prodotto Forno d’Asolo.
Rispetto al Master dello scorso aprile, ci saranno alcune novità: un maggior focus sull'aspetto pratico e gestionale con approfondimenti sul controllo del conto economico e dell'assortimento, sulle politiche d'acquisto, sulla valorizzazione dei prodotti. Ci sarà poi maggiore lavoro di gruppo, per un utile team building, «Vogliamo far passare un concetto: è importante che un professionista sia ben preparato, e per questo abbiamo ideato questi Master. Ma è altrettanto importante che sappia creare una squadra e/o esserne partecipe».
A parlare è Alessandro Angelon, AD di Forno d'Asolo, che traccia anche un bilancio del corso precedente: «Siamo rimasti molto, molto soddisfatti. Dei 13 validissimi partecipanti al primo Master, che pure era per così dire ancora un poco sperimentale, tre sono già stati selezionati e inseriti in importanti percorsi di stage, due dei quali presso la stessa Academy, il terzo all'interno del nuovo punto vendita veneziano de La Donatella», marchio controllato dalla Forno d'Asolo e tra i protagonisti del mondo della pasticceria di qualità.
Le opportunità saranno anche maggiori per i 15 selezionati per il nuovo appuntamento: li aspettano cinque giorni molto intensi, al termine dei quali verranno offerte loro ottime possibilità di stage retribuiti. A breve inizieranno infatti, le principali fiere del settore e Forno d'Asolo avrà necessità di inquadrare nei propri ranghi nuovi professionisti, competenti e adeguatamente formati. E non è tutto: come spiegano da Maser, sede di Forno d'Asolo, anche molti clienti e partner si stanno rivolgendo all'Academy, alla ricerca di personale qualificato.
E mentre si scaldano dunque i motori per questo secondo Master “Professione Barista”, già è quasi definita - le ultime candidature sono al vaglio proprio in queste ore - la squadra della terza edizione, in programma a novembre, dal 12 al 16. Per la quarta, appuntamento al 2019, da marzo.
Forno d'Asolo è impegnata ogni giorno per garantire prodotti di grandissima qualità e consegnarli al meglio ai suoi clienti. Molte volte, riceve richieste dagli esercenti che vogliono essere aiutati ad aumentare le loro competenze, valorizzare al meglio i prodotti e accrescere le opportunità di business. FdA Academy, coi suoi Master, è lo strumento attraverso il quale supportarli. Un gioco a somma positiva - si direbbe in economia - per tutti gli attori coinvolti; una vera e propria quadratura del cerchio: Forno d’Asolo preserva la qualità della propria linea di produzione/distribuzione, i corsisti si avviano gratuitamente al mondo del lavoro, gli esercenti ricevono adeguata formazione, il consumatore finale beneficia di tutto questo poiché consumerà prodotti perfetti, sia nella loro bontà intrinseca, che nella presentazione.
Paola Pontarollo
Telefono +39 335 5413485