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E' UFFICIALE: GRANDI RISO ENTRA IN EATALY
Dal 20 luglio i prodotti di punta dell'azienda del gruppo Marcello Gabana Holding (ex Gabeca) di Calcinato saranno presenti nei negozi della catena fondata da Oscar Farinetti
Nuovo, importante, successo per Grandi Riso, quarto produttore italiano del settore ed unica riseria scelta per essere presente a Fico Bologna, il più grande parco agroalimentare del mondo. Da venerdì 20 luglio, infatti, l'azienda del gruppo Marcello Gabana Holding (ex Gabeca) di Calcinato (Bs)entrerà ufficialmente nei primi punti vendita di Eataly (Milano Smeraldo, Roma e Torino Lingotto).
Tre sono le referenze che, nella prima fase, compariranno sugli scaffali della celebre catena fondata da Oscar Farinetti: “I Grandi Puri IGP Arborio in purezza”, “I Grandi Puri Igp Carnaroli in purezza” e “L’integrale Felix”.
Diversi i fattori, anzi i “valori”, che hanno portato Eataly ad accogliere i prodotti Grandi Riso, preferendoli a quelli di concorrenti dai brand più noti. E non si tratta solo del rapporto qualità/prezzo.
Felix - come dimostrato anche da recenti studi universitari - presenta caratteristiche organolettiche uniche, che coniugano qualità e tradizione con le nuove richieste del mercato (non a caso è stato ribattezzato “riso benessere”). Inoltre, quello a marchio Igp Grandi Riso è stato riconosciuto da diverse fonti come uno dei pochissimi Arborio davvero puri venduti oggi in Italia e nel mondo.
Infine, l'ingresso nella rete distributiva Eataly premia il rapporto che da sempre l'azienda guidata da Alessandro Grandi (con sede a Codigoro, Ferrara) ha con il territorio del Delta del Po, area di cui rappresenta il principale marchio distributivo e di cui sostiene la crescita anche attraverso contratti di filiera che prevedono la compartecipazione alle perdite degli agricoltori nei periodi in cui i prezzi di mercato sono troppo bassi.
LA DONATELLA… NEL CUORE DI VENEZIA APRE LA PRIMA PASTICCERIA CAFFÈ DEL BRAND, OBIETTIVO ALTA QUALITÀ
Inaugura il 27 luglio in Cannaregio 1382, tra le calli, la Pasticceria Caffè La Donatella – Venezia 1946, naturale sbocco della nuova linea d’alta qualità La Donatella Premium
Davvero non poteva essere che Venezia la prima tappa del nuovo percorso intrapreso da La Donatella, marchio tra i protagonisti del mondo della pasticceria di qualità, proprietà di Forno d’Asolo. Oltre 70 anni di Buono – quelli dell’azienda di Jesolo (Ve), fondata nel 1946 - non potevano che sposarsi con il Bello della città lagunare, in una sorta di ritorno alle origini che guarda però al futuro; sarà un binomio all’insegna di tradizione italiana, eleganza, artigianalità, autenticità ma anche di innovazione. E se dovessimo indicare le parole-chiave che hanno guidato la progettazione della prima Pasticceria Caffè La Donatella, appunto nel capoluogo veneto, certo indicheremmo quelle che abbiamo appena citato.
L’appuntamento con l’inaugurazione, attesissima, è fissato per venerdì 27 luglio, all’ora del brunch, tra le 11 e le 15. In Cannaregio 1382 – sulla famosa Strada Nuova, pieno centro storico e a pochi passi dalla stazione ferroviaria - si alzerà il sipario sul primo punto vendita che esemplifica alla perfezione il nuovo concept di pasticceria che Forno d’Asolo (leader del settore dei prodotti da forno e pasticceria, e il cui controllo è da poco passato dalla 21 Investimenti di Alessandro Benetton al fondo inglese Bc Partners) ha intenzione di imprimere al marchio La Donatella, che ha rilevato nella primavera del 2016. E che già ha dato vita alla nuova gamma Premium, dolci di altissima qualità dedicati alla ristorazione e alla pasticceria, studiati in collaborazione con il maestro pasticciere Alvaro Bido.
Il format prevede, quindi, una raffinata offerta di alta pasticceria e un ampio catalogo di prelibatezze bakery dolci e salate, accompagnate da caffè e bevande. Ma la prima Pasticceria Caffè La Donatella sarà qualcosa di più. Venezia è storia e raffinatezza, viaggio ed evocazione; è un luogo che rimanda (anche) a profumi, sapori, gusti… Mandorle, pistacchi, creme, come anche l’idea di un “meraviglioso Carnevale” a cui partecipare ogni giorno dell’anno. Ecco che del nuovo locale il design, l’innovazione, l’alta qualità, il made in Italy sono messi a disposizione della coccola golosa, di una trasgressione positiva, possibile e fruibile a tutti.
Così, ad esempio, il design del progetto ha fatto sue le “bricole” (i pali che segnano i canali della laguna), i gessi, il vetro e i damascati rivisitati, le cromie… Tutto reinterpretato per diventare il “vassoio” su cui si posa maestoso il prodotto, in attento equilibrio tra tradizione e contemporaneità: la Pasticceria La Donatella è vera, buona, genuina e al contempo cool, in grado di intercettare desideri, e di creare un’identità fortemente riconoscibile, autorevole, unica, a Venezia, in Italia e all’estero, tanto da fare da avanguardia raffinata alla crescita del marchio nel mondo delle pasticcerie di alta qualità, dandogli visibilità nella Penisola, come fuori dai nostri confini.
Spiega Alessandro Angelon, AD di Forno d’Asolo: «Tanti fattori convergenti ci hanno spinto a questo passo, per noi molto importante. La collaborazione con Bido, ad esempio, che ci ha consentito di definire una nuova linea di produzione e di proporre quindi la gamma La Donatella Premium, che ha il suo naturale sbocco in ristoranti e pasticcerie di qualità ai quali intendiamo rivolgerci.
Dunque la Pasticceria Caffè La Donatella di Venezia sarà in qualche modo un punto di riferimento e un fiore all’occhiello per la nostra azienda. Nel momento in cui partivamo con tale innovazione, abbiamo pensato nel contempo di rafforzare il legame con l’origine del marchio: ecco allora la scelta dell’esordio nella città lagunare, un modo per omaggiare la tradizione nel momento in cui segniamo la strada per il nostro futuro».
Il progetto è davvero ambizioso. Non un solo locale, e non solo un locale: si vuole infatti creare un vero e proprio laboratorio di idee e un osservatorio per intercettare i nuovi trend e le esigenze/desideri dei consumatori, sviluppando così e sempre più un format retail per l’apertura di un canale di vendita innovativo per un possibile allargamento al franchising. Dall’eccellenza della produzione direttamente alle papille gustative del consumatore. Questo sarà anche La Donatella – Venezia 1946.
DATI SIGNIFICATIVI. La Donatella, azienda di Jesolo (Ve) fondata nel 1946 ed entrata ormai a far parte della galassia Forno d’Asolo, ha creato ora la sua nuova linea La Donatella Premium: dolci pensati per le pasticcerie e i locali di tendenza che fanno della qualità, unita al design, il loro punto di forza. Sono preparati e rifiniti artigianalmente con quella cura tramandata di generazione in generazione che rende ogni singola creazione un esemplare unico e perfetto allo stesso tempo. A firmarli, non a caso è un fuoriclasse dell’arte dolce, il maestro pasticciere Alvaro Bido.
Paola Pontarollo
Telefono +39 335 5413485
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Monica Masini
Telefono +39 335 268630
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LA MAGIA DEI PICCOLI FRUTTI IN UNA GUIDA DI SALUTE E RICETTE
Corredata da indicazioni nutrizionali e distribuita gratuitamente,
presenta oltre 50 ricette per ogni momento della giornata
Oltre cinquanta ricette, per i diversi momenti della giornata, ma anche per i più piccoli o per chi ha problemi di allergie e intolleranze, oppure semplicemente per chi ha intenzione di seguire una dieta detox. "In cucina con i piccoli frutti" è il titolo dell'innovativo ricettario voluto dall'Organizzazione di Produttori Ortofruit italia di Saluzzo e curato dalla giornalista Renata Cantamessa, ideatrice del format “Il Bugiardino di Fata Zucchina”. Il ricettario sarà distribuito gratuitamente a partire dalla fine di luglio in occasione delle attività promozionali nei punti vendita italiani della GDO che offrono i prodotti Ortofruit italia, o della partecipazione dell’azienda a fiere e grandi eventi del territorio, come Peperò-Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, il Salone del Gusto, la Fiera del Marrone di Cuneo e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
“Più che di un semplice ricettario, parlerei di una vera e propria guida che unisce piccoli frutti e benessere, dalla cucina allo stile di vita – spiega Domenico Paschetta, presidente di Ortofruit Italia e leader di Confcooperative Piemonte - Abbiamo cercato di costruire un compendio di oltre cinquanta ricette a base di frutti di bosco e altri prodotti di filiere locali per andare incontro alle esigenze di tutti i nostri consumatori, tenendo conto delle nuove intolleranze che ormai fanno parte del nostro background alimentare, per le quali la gamma dei “superfrutti” può rappresentare un’ottima opportunità per coniugare gusto e salute per 365 giorni l’anno, da cui il nostro slogan #365DaysOfBerries”.
Le ricette sono infatti suddivise in una comoda rubricatura a colori in base al loro utilizzo all'interno dell'alimentazione quotidiana oppure per esigenze specifiche. Scopriamo così che lamponi, mirtilli, ma anche fragole e ciliegie, mora e ribes, oltre al prodigioso baby frutto Nergi, possono essere inseriti con successo in snack e dolci per bambini, ma anche in piatti unici, dolci e piatti veloci, ideali per la pausa pranzo, e ancora in ricette detox, senza dimenticare l'ampio capitolo dedicato a smoothies, centrifugati, tisane e addirittura alla miscelazione.
“Grazie al lavoro di ricerca permanente con il DISAFA - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino – prosegue Paschetta - abbiamo da tempo intrapreso con successo la strada della ricerca varietale (con l’inserimento di cultivar in esclusiva internazionale), della conversione al biologico (che oggi rappresenta il 30% della nostra produzione, svettando al 50% con il mirtillo) e della produzione a “zero emissioni” dei nostri berries grazie una compensazione interna delle emissioni di CO2 dimostrata dalla ricerca della LCA Life Cycle Assessment (Ciclo di Vita). Da questo impegno per le filiere sostenibili, è maturata la necessità di educare la coscienza ecologica sia da parte di chi produce, sia da parte di chi consuma: e in questo Ortofruit Italia ha aperto una nuova forza motrice per arrivare più direttamente al consumatore, ovvero il “green marketing”, cioè un moderno canale per comunicare la tutela ambientale dei nostri processi produttivi e sensibilizzare i cittadini-consumatori sugli stili alimentari corretti e sull’attività fisica”.
La parte più innovativa del ricettario è infatti rappresentata dal commento nutrizionaleaffidato agli specialisti della Società di Mutuo Soccorso FAB S.M.S., il Fondo Assistenza e Benessere di Asti, che per ogni ricetta spiega qual è il valore nutrizionale aggiunto, i target di consumo ai quali ogni piatto è consigliato – da chi pratica sport agli anziani – e a quali categorie di intolleranze può essere adatto. Una spiegazione semplice e schematica, che con un colpo d'occhio permette di scegliere quale ricetta è più adatta alle esigenze del lettore. In apertura della guida, non mancano i “bugiardini” di fragola, ciliegia, lampone, mirtillo, mora, ribes e Nergi, tratti dall’omonimo progetto di educazione alimentare di “Fata Zucchina” (Renata Cantamessa) con il SIAN Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asl di Asti, per illustrare al lettore i benefici nutrizionali di ogni superfrutto attraverso accattivanti infografiche.
La guida dà il via a una nuova stagione di promozione per Ortofruit Italia, che a breve lancerà il suo nuovo sito multilingue dedicato sia alla comunicazione istituzionale, sia al rapporto diretto con il pubblico dei consumatori e il bacino consolidato di clienti della GDO italiana e internazionale. Ma non solo: sul fronte produttivo è in pieno sviluppo il progetto Piccoli frutti d’Italia, che vede l’OP alla regia della coltivazione di berries in diverse regioni italiane, dal Piemonte alla Toscana, dal Lazio alla Calabria, fino alla Sicilia, per creare un’offerta no-stop di piccoli frutti durante tutto l’anno, valorizzando nel contempo le stagionalità e i localismi delle aree produttive più vocate d’Italia.
Ennesimo balzo in avanti per il grande Gruppo ortofrutticolo piemontese, recentemente citato come modello internazionale di gestione sostenibile della filiera produttiva del mirtillo dalla rivista americana Sustainability - The Journal of Record grazie ai risultati di una ricerca condotta dal DISAFA UniTo.
Cliccando sul bottone sottostante è possibile scaricare alcune ricette di libera pubblicazione.
VIGNAIOLI INDIPENDENTI FIVI: A NOVEMBRE L'OTTAVA EDIZIONE DEL MERCATO DI PIACENZA
Aumenta lo spazio espositivo per i vignaioli nei padiglioni di Piacenza Expo. Nella locandina di Sualzo la fatica e la cura del mestiere di vignaiolo
Sabato 24 e domenica 25 novembrenegli spazi espositivi di Piacenza Expotorna l'appuntamento con il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI. La manifestazione giunta quest'anno all'ottava edizione è realizzata in collaborazione con la Fiera di Piacenza. Saranno due giorni dove il visitatore potrà approfondire la conoscenza dei vignaioli che seguono l'intera filiera del vino, dalla vigna alla cantina, e assaggiare ed acquistarne i vini.
La novità principale di quest'anno sarà l'estensione dell'area espositiva riservata ai vignaioli, che potranno quindi occupare l'intero padiglione 1. “L'anno scorso – spiega Matilde Poggi, presidente FIVI – eravamo più di 500 vignaioli e ci sembrava già un grande traguardo se pensiamo che alla prima edizione eravamo poco più di 200. Quest'anno con l'intero padiglione dedicato ai vignaioli potremo arrivare a 600 postazioni. Considerato che i soci FIVI ad oggi sono circa 1200 vuol dire che uno su due potrà partecipare al Mercato di Piacenza. Ci sono grandi aspettative per questa edizione che sarà anche l'occasione per proseguire nei festeggiamenti per il decennale dell'associazione”.
L'immagine della locandina di quest'anno è stata disegnata da Sualzo, alias Antonio Vincenti, disegnatore ed autore di fumetti, che collabora con numerose case editrici italiane e straniere. La locandina si divide in quattro parti, creando un racconto a fumetti che rappresenta i diversi aspetti del lavoro del vignaiolo. Le tre illustrazioni raffigurano le fasi della filiera produttiva che il vignaiolo FIVI segue in prima persona: la vigna, l'uva, il vino, rappresentando alcuni gesti di cura che lo stesso svolge durante il lavoro, lasciando che le sue mani parlino per lui. L'ultima parte, quella di testo, racconta la FIVI con il suo Mercato, il lato sociale e socievole dei vignaioli, il luogo prediletto dove raccontare e far assaggiare il proprio vino ai visitatori e dove riabbracciare colleghi, confrontarsi e dialogare con loro.
Per tutte le informazioni: www.mercatodeivini.it
Mercato dei vini in breve:
Quando:sabato 24 e domenica 25 novembre 2018
Dove:PiacenzaExpo
Orario di apertura al pubblico:dalle 11.00 alle 19.00
Ingresso:€ 15.00 comprensivo di bicchiere per degustazioni
Ingresso ridotto:€ 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso) e possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2018
Parcheggio:gratuito
Info utili:500 i carrelli disponibili per gli acquisti
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono circa 1200 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.
Davide Cocco
392 9286448
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Anna Sperotto
349 8434778
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RICETTE D'AUTORE & VINI DELLA CANTINA SAN MICHELE APPIANO
Pinot Bianco Schulthauser e l’Estate di Karl Baumgartner, Ristorante Schöneck
Torna la quarta edizione del progetto che mette assieme le ricette degli chef stellati d’Italia e i vini della Cantina San Michele-Appiano. Dedicato ai media che si rivolgono ai lettori che amano, anche a casa, preparare piatti d’autore accompagnati da vini d’eccellenza.
A tavola, in estate, ai palati di molti arriva il desiderio di degustare vini freschi di qualità abbinati a piatti comunemente a base di pesce e non solo. Ecco quindi tornare il progetto “Sogni estivi”, ideato dalla cantina di San Michele Appiano, che vede protagonisti i suoi vini pregiati abbinati a ricette d’autore di chef stellati dei ristoranti d’Italia. La prima edizione, nell’estate del 2015, ha visto assieme ai vini bianchi della “cantina eccellenza” dell’Alto Adige, chef da nord a sud dell’Italia come Herbert Hintner, Alfonso Caputo e Nicola Portinari. Quest’anno tocca all’altoatesino Karl Baumgartner, una stella Michelin, che al fresco Pinot bianco Schulthauser della Linea Selezione abbina la ricetta “Estate: frutta, verdure e frutti di bosco su crema di mozzarella di bufala” proposta nel menu del Ristorante Schöneck in località Molini di Falzes (BZ).
Il Pinot Bianco Schulthauser è uno dei vini bianchi particolarmente amati da Hans Terzer, winemaker della centenaria cantina. Lo Schulthauser è un classico tra i Pinot Bianco dell’Alto Adige in grado di sedurre il palato sia per la cremosa morbidezza sia per l’acidità di razza. Colore giallo paglierino con riflessi verdi, al naso nette espressioni fruttate di mela, albicocca e pera. In bocca è intenso ed equilibrato con cremosità fruttata. L’ideale per accompagnare la ricetta del Ristorante Schöneck. Il piatto di Karl è preparato con verdure miste sbollentate separatamente e poi raffreddate in acqua con ghiaccio, frutta (tra cui frutti rossi), erbe e fiori commestibili, adagiati sulla crema di bufala, ottenuta mixando a freddo la mozzarella con parte della sua acqua, della panna liquida, sale e olio extravergine d’oliva.
La cucina di Karl Baumgartner reinterpreta con spirito innovativo i piatti della tradizione sia regionale che mediterranea, riuscendo a soddisfare qualsiasi palato. Le creazioni dello chef stellato accettano, senza compromessi, solo sapori eccellenti e, se possibile, materie prime provenienti da produttori della Val Pusteria. Elementi in comune con la filosofia della “qualità senza compromessi” della cantina di San Michele Appiano guidata da Hans Terzer, che l’ha portata a diventare una tra le aziende più grandi e affermate dello scenario vitivinicolo dell’Alto Adige e di tutta Italia. Il rispetto per la natura e la manodopera sono le caratteristiche principali della cooperativa che vanta 340 soci, 370 ettari (70% uve bianche e 30% uve rosse) vitati su altitudini dai 250 ai 700 metri.
Link ricetta: bit.ly/2zS3TCn